Il ministro dell’istruzione superiore della Siria, Ghiyath Barakat, ha dichiarato che alle studentesse che indossano un velo sul viso sarà impedito l’accesso ai campus universitari. Secondo il ministro, la pratica è contraria ai valori e alle tradizioni accademiche delle università siriane.
Siria, niente velo all’università
19 commenti
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Una notizia che non può che fare piacere!
Ok, ma prima di tutto bisognerebbe proteggere le ragazze che non vogliono indossare il velo ma vi vengono costrette dai parenti con minacce o addirittura botte. Altrimenti saranno vittime due volte: costrette ad indossare il velo e impedite a studiare.
Pero’ da qualche parte bisogna pur tracciare una linea di confine, altrimenti portare il velo sarebbe solo percepito come accettato.
Sono d’accordo, ma ammetterai che occorrerà anche prendere misure contro i padri e/o i fratelli che obbligano le ragazze ad indossare il velo, per non farne delle vittime doppie. Ammetto di non conoscere a fondo l’atmosfera politico-religiosa della Siria, anzi per dirla tutta a parte il suo ruolo nelle passate guerre contro Israele e il fatto che l’attuale presidente Assad sia il figlio del precedente dittatore non so molto altro. Spero ovviamente che queste misure esistano e vengano applicate.
Ma come, non ci hanno sempre detto che la Siria è uno stato islamico “estremista”?
Invece l’Arabia Saudita ci hanno detto che è moderato, ma li le donne devono viaggare accompagnate sempre da un guardiano maschio e non possono fare la patente.
Forse le definizioni che ci hanno dato sui vari stati a maggioranza islamica erano un po viziate dagli interessi degli Stati Uniti, in particolare da quelli dei petrolieri tipo Bush, spesso in affari coi sauditi, pure con la famiglia Bin Laden.
PS. I cristiani irakeni, su cui si fanno tanti pianti nei fogli cattotalebani, hanno trovato asilo a centinaia di migliaia, forse un milione, in Siria, ma non mi risulta che l’occidente cristiano, Vaticano in testa abbia fatto qualche atto perche la comunita internazionale supporti la Siria in questa ospitalità comunque costosa. Magari mi sbaglio, spero.
Veramente gli iraqueni (cristiani e musulmani) scappano a frotte in Siria, ma non certo trovano “rifugio”, anzi, non hanno nemmeno diritto allo Status di “Rifugiato”. A meno che per “trovar rifugio” non si intenda semplicemente che non ti sparano al confine (cosa che in molti Paesi in effetti avviene). Relativamente alle non-rifugiate femmine in Siria, sappiamo dire anche in quale professione siano ampiamente impiegate per sostenersi e mantenere le famiglie di non-rifugiati? (Sia cristiane che musulmane, sia 15enni che oltre…)
Onestamente non credo granchè alle distinzioni tra moderati ed estremisti quando nei piatti ci sono dittature fintamente laiche con forti connotati religiosi, teocrazie-e-basta e monarchie assolute. E’ un po’ come parlare di estremo e moderato mettendo sul piatto un cancro al pancreas, uno allo stomaco, l’ebola e l’HIV.
Il divieto di velo nelle Università è una forma di protezione per coloro che non vogliono indossarlo, se è vietato non possono (e la Siria non ha certo una linea morbida nei confronti di chi trasgredisce le sue leggi, quali che siano). E poi è una questione di praticità: l’Egitto ha emanato la stessa legge, motivazione: nei dormitorii femminili e alle sessioni di esami poteva presentarsi chiunque, al posto di chiunque.
Vi immaginate qualche studentessa nostrana che si ritrova a dover dare due o tre volte un osticissimo esame? Problema risolto al primo appello senza nemmeno il Cepu, tanto per dirne una divertente
Decisamente la Siria la pensa in modo diverso da altri apesi sia arabi che europei, quindi, a me pare che, a questo punto, tutto è relativo anche nei confronti del burka.
Forse la pensa diversamente sul Burka… però finanzia i fanatici Hizaballah che stanno imponendo la sharia con le armi in Libano.
Comunque considera che la tradizione del velo totale è di pesi come Saudi Arabia, Emirati, Yemen e Afghanistan.
Siria, Iran, ecc non hanno questa tradizione e i veli totali sono stati importati con l’immigrazione.
Diciamolo agli inglesi
e diciamolo anche ai socialisti spagnoli….
Diciamolo anche alla gelmini che se continua di questo passo, la nostra cattotalebana, lo fa mettere alle alunne delle nostre scuole.
Ed anche ai cattocomunisti calabraghe genuflessi a tutti i prepotenti di ogni tipo. Veltroncino in primis docet.
La Siria si modernizza e la Spagna regredisce?
Forse veltroni è andato a fare le vacanze a formentera.
Ma anche a Ibiza?
Ueltran comunista? mmmh ricordo che mentre i leader comunisti anni 70 avevano come miti Stalin, Troscky, Bukarin e i più giovani E.Guevara il nostro Ueltron aveva J.F.K che come tutti sanno era un anticomunista viscerale 😉 hehehehehehe.
Mentre la Siria lo vieta, alcuni paesi europei vogliono riconoscerlo…Mah!?!?
Ipotizzo che la soluzione al velo vietato per alcune famiglie islamiche siriane, sara’ quella di non mandare piu’ le figlie a studiare.
l’europa sbaglia a sottomettersi alla cultura islamica cosìccome a tutte le altre culture a sfondo religioso.
Sono d’accordo con Paul Manoni e Stefano Bottoni. Probabilmente è persino voluto l’effetto collaterale di non mandare più le figlie a studiare. Il giovane dittatore fa la figura del moderato…il risultato è estremista. Per le famiglie aristocratiche e colte di Aleppo e Damasco nulla cambia. La Gelmini taglia i professori, in Siria si tagliano gli iscritti.