Una mozione avanzata dal Partito popolare (all’opposizione) che avrebbe impegnato il governo spagnolo a presentare un progetto di legge con cui introdurre il divieto di indossare in pubblico veli integrali (burqa e niqab) è stato respinto dal parlamento spagnolo. 162 i favorevoli alla proposta, 183 i contrari (quasi tutti del partito socialista) e due gli astenuti.
Spagna, il parlamento dice “no” alla legge anti-burqa
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Questo è in linea con la GB, un risultato parlamentare che mi lascia un po’ perplesso, ma è sempre meglio la sinitra che la destra i Spagna, poi col tempo si può rivedere anche questa decisione, non è un dogma. Si renderanno conto anche loro che il burka crea un po’ di problemi di sicurezza ovunque, quindi i ripenseranno prima o poi se dovessero presentarsi problemi seri di logistica anti-terrorismo, sia islamico che basco.
Io non conosco le leggi spagnole ma penso che probabilmente una legge che vieta di coprirsi interamente il viso ce l’abbiano già
Notoriamente gli attentati sono compiuti sotto la copertura 😐 Certo che i pretesti sono sempre gli stessi. Avreste bisogno di un’operazione di riflessione e onestà intellettuale x rivedere le vostre posizioni riguardo al burqa.
Non è vero. Il partito socialista non voetrà mai apertamente una leggo contro il burqa o altri argomenti legati alla comunità mussulmana, perchè è prigioniero dall’elettoralismo. Loro ci contano troppo ai voti da parte dei mussulmani presenti nel loro paese, e sono pronti a tacere cose assurde e fare tanti compromessi, mentre per altre fedi, si scagliano senza pietà. Se i socialisti preferiscono il burqa al crocifisso nelle scuole, non vedo dove ci possa essere coerenza nei valori che difendono.
Forse sono prigionieri del liberismo più che dell'”elettoralismo”.
La faccenda del burka è complessa, perché riguarda un’azione personale. Non c’entra nulla il crocifisso negli edifici pubblici.
Non credo che non c’entri. Un crocifisso appeso in un aula, a me, personalmente, anche se non sono cattolico, non è che m’impedisce di vivere o mi da fastidio. Non mi son mai piaciuti i crocifissi ma sono conscio che l’Italia sia comunque una terra di tradizione cattolica, per cui, anche se sono difensore della laicità, posso capire che una parte ancora significante della popolazione ci tiene ancora. Mentre il burqa pone problemi non solo riguardo alla dignità della donna (pari all’uomo) ma ne pone anche a livello di ordine pubblico, di sicurezza. La problematica è molto più evidente per la burqa che per il crocifisso, non ti pare? Il crocifisso in se stesso non offende a nessuno, non offende la dignità della donna.
che il crocifisso non offenda nessuno è una tua assunzione ed è pure irrilevante.
Il punto è che in luoghi pubblici non ci devono essere simboli religiosi.
Se quello che dici è vero, e alla maggior parte delle persone piace, che si tengano quanti crocifissi vogliono in casa loro. Liberi di farlo.
Il burka invece è un abito, personale. Non pone evidenti problemi di ordine pubblico. Il bando non si può giustificare in questo modo perché è un insulto all’intelligenza.
Probabilmente la questione non era molto sentita e allora hanno fatto come si fa di solito: siccome la mozione era stata presentata dall’opposizione è stata respinta.
l’opposizione è di destra, beh, la tengano così il più possibile, la destra è tradizionalmente una rospa ossequiosa della ccar, probabilmente quasi tutta dell’Opus Dei.
Io penso invece che nei socialisti spagnoli feroci anticlericali ci sia questo fenomeno se una cosa è cattolica allora è vecchia e và abolita se una cosa è legata ad un altra religione allora và bene eprchè moderna personalmente.
Meglio meta di una cosa che niente del tutto.
Purtroppo temo che un po’ di verità ci sia in quanto afferma Enrico, anche se magari l’ha detto in forma estremizzata. In chi tiene posizioni fortemente caratterizzate da ideologia, o fede, spesso gli estremi si toccano e si ripetono gli stessi errori da sponde opposte. A mio parere la sinistra europea, italiana compresa, tende a concentrare il suo anticlericalismo solo nei confronti del clericalismo cattolico, anche perchè ne ha sperimentato sulla propria pelle gli effetti nefasti, ma tende a sottovalutare la capacità di penetrazione e di condizionamento che il clericalismo , o integralismo religioso, islamico produce sui suoi fedeli, che spesso sono anche sudditi non liberi di informarsi e di scegliere. Qualcuno sembra considerare certi usi e costumi del vivere quotidiano e certe pratiche del vestire, come appunto il burqa per le donne, come innocuo folklore. Ma ritengo sia un errore. Usi, costumi, veli e vesti per gli islamici sono simboli ben precisi di valenza religiosa, ostentati e imposti, spesso usati come bandiere e barriere per manifestare la propria diversità contro l’integrazione. La sinistra dovrebbe starci più attenta ad indulgere con questi signori, per un malinteso ossequio alla libertà di religione, quando è evidente che questa religione di libertà ne lascia molto poche.
Cassandra, la religione cattolica non ci lascia alternative, o la estromettiamo dalla politica dove di solito interferisce indebitamente, o ce lo possiamo sognare un paese laico. La ccar deve stare fuori dai c…oni e occuparsi di spiritualità, non di affari e politica dove risuta sempre esentasse e con privilegi, come dice anche Chavez.
Ne ho piene le palle della ccar, la spunta sempre e impunemente, mentre noi cittadini davanti alla giustizia siamo sempre meno uguali rispetto ai politici che si parano il culetto dai processi e mirano al governo per non essere più toccati.
Timore di assomigliare agli integralisti religiosi? non ho questo timore, la ccar rappresenta sempre più un problema di compatibilità con la democrazia e lo stato laico.
Condivido la tua analisi Cassandra e mi dispiace per POPPER ma io tra la padella e la brace resto nella padella.
Stefano, la padella la fai sembrare un dogma, uno statu quo, se il risorgimento avesse scleto la padella neppure la ccar avrebbe conosciuto la brace, ma il laico la spopporta per una maggiore libertà dalle inteferenze della ccar, mentre la chiesa non è abituata a sentirsi dire certe cose da Chavez o dal Belgio o da altri leader per cosi dire anticlericali.
Io amo i cambiamenti anche radicali, lo statu quo della padella non mi piace, preferisco la sfida della brace ma poi torna il sereno e alla fine la chiesa è sfiancata, stanca e senza più persone che che le credono.
Coraggio, un po’ fuoco non nuoce se dopo c’è l’aria pulita senza più la ccar che la inquina.
Secondo me la notizia in se stessa ingrandisce un po’ la questione del burka in Spagna, sono perplesso ma è meglio che l’opposizione di destra rimanga democraticamente dove è al momento, servono ancora riforme laiche radicali e stabili nel tempo, sono ottimista ma anche realista, preferisco la brace o il crogiuolo dei cambiamenti anche se sconcertanti per la ccar, soprattuto per la ccar, poi lo stato laico potrà essere anche più libero di fare riforme per migliorare o modificare quelle del passato (che non sono mai un dogma di fede se non per l’urgenza del momento).
Io vivo tutti i giorni nella brace e mi piace stare in tensione, in me accadono rivoluzioni e cambiamenti tutti i giorni, ho una volontà forte e un carattere altrettanto forte, non amo lo statu quo o vovacchiare, voglio conoscere sempre meglio me stesso, scavo fin nelle radici psicologiche per abbattere dogmi e certezze, ma voglio anche camminare per la via di mezzo, non in un cortile di atei devoti, sotto le forche caudine di Ravasi, ma in uno stato di tensione ed equilibrio che mi permette di vivere le sfide con entisiasmo e tenacia, ciò necessitava anni fa e ancora oggi necessita che io sia ateo anticlericale, e ciò non vuol dire fondamentalismo ateo violento.
Io sono molto convinto che un giorno le riforme laiche potranno correggere o soppiantare quelle di oggi, fatte in un periodo di crisi e di emergenza.
Popper, e secondo te, l’islam che interferisce col potere ti lascia alternative? Non è buona ne l’una e ne l’altra. O si è laïci al 100% o non lo si è per niente. Se vieni in Belgio, ti accorgerai che è già troppo tardi. Tanti candidati e rappresentanti (persino sindaci!) del partito socialista sono persone di cultura (e alcuni di loro anche di fede!) mussulmana, e non sono affatto laici per quanto riguarda le loro tradizioni. Ti fanno querela per sciocchezze tipo “troppe croci all’entrata di un cimitero pubblico” ma stanno zitti quando bisogna far rispettare la laicità a scuola per quanto riguarda il burqa. Che laicità è questa? Io condivido la critica di Cassandra. Finalmente un po di equilibrio.. E a parlarvi è un protestante che non ha nessun interesse nel difendere il cattolicesimo romano.
ma enrico, per quanto a me piaccia la sinistra anticlericale spagnola, non credo che t la conosca bene, parti piuttosto dai pregiudizi nel tuo commento.
Popper io la CCAR la combatto ma non alleandomi con chi è peggio di lei. Attenti a non fare l’errore di togliersi l’influenza per dar posto ad una polmonite. Le forze laiche devono crescere e smetterla di farsi la guerra come purtroppo accade in molti casi. Solo così potremo combattere la triade che minaccia il progresso.
Ti rispetto, caro Stefano, ma preferisco non allearmi con la destra in Europa, attualmente è molto confusa sulla questione dell’islamismo.
Confido che il progresso mi guarisca la polmonite appena indebolita la causa prima dei mali d’Europa, cioè la religione cattolica. Al momento soffro come te di questa influenza.
Sono d’accordo con te di non farsi guerra tra forze laiche, ma la questione spagnola sul burka non fa a pugni con le altre realtà laiche, ha bisogno di coordinare con loro delle riforme europee che purtroppo al momento non possono essere omgenee tra tutti gli steti europei, aquanto pare ogni paese si sta regolando in modo autonomo o anche contraddittorio.
Vorrei precisare a Popper che il fatto di essere d’accordo per una volta con una proposta della destra spagnola (e francese) non significa allearsi con essa o contrastare la sinistra, che per altri aspetti porta avanti una politica condivisibile. Tra l’altro, su questo tema, i conservatori e la destra inglese sono sul fronte opposto.
Personalmente, mi piace valutare le cose al di fuori dello schema un po’ manicheo de “la sinistra ha sempre ragione, la destra ha sempre torto”. Magari sbaglio, ma scelgo e sbaglio di testa mia.
Perfetto, Cassandra mia perche i clichè sono estremamente dannosi. Churchill vedeva il comunismo come il fumo negli occhi ma di fronte all’avanzata nazista comprese da grande statista quale era e si alleò con esoo. Quando gli fù fatto notare ciò, molto serenamenre rispose:”mi sono alleato con il diavolo, e allora?”
@ Cassandra: “la sinistra ha sempre ragione, la destra ha sempre torto”. Magari sbaglio, ma scelgo e sbaglio di testa mia: non credo tu stia sbagliando, anzi, la tua è un osservazione equilibrata e coerente. Questi ultimi anni, per quanto riguarda il tema della laicità, il partito socialista non è più credibile. Visto che molti mussulmani non hanno altra scelta che di votare per il PS, questo partito è costretto a lasciarli entrare anche in politica. Ma nella realtà, tanti di loro non sono affatto laici.
Hanno fatto male, malissimo.
Attendiamo, cara Barbara, anche io sono perplesso ma fiducioso, non dimentichiamo che la Spagna sta affrontando bene anche la questione del terorismo basco, non può permettersi di fare a mosca ceca con delle donne che se ne vanno in giro con il burka, mentre vi sono continue allerte per il terrorismo.
Francamente questa del terrorismo mi sa tanto di scusa.
Gli attentati terroristici islamici, almeno in occidente, sono sempre stati compiuti da uomini, belli scoperti e semmai appena un po’ barbuti.
Se si vuole proibire il burka, bisogna fornire secondo me una ragione (più) valida.
Ernesto, la ragione è già stata data e documentata. Ve ne sono due: offesa contro la dignità della donna e problematica per quanto riguarda l’ordine pubblico, ogni persona dev’essere riconoscibile.
Mi dispiace ma non parteciperò a questa discussione se non verrà ufficializzata
da Mandis.
Ho capito; sei uno che si vuol divertire. Allora aspettiamo che entri in scena il duo “Giovanni e Mandis” della serie – a regà e fatece un pò ride!!!!!!!!!
Mi dispiace ma non parteciperò a questa discussione se non verrà ufficializzata
dall’opus dei. Ahhh
Chissà se l’opus dei è d’accordo con il burka?
L’Islam non viene percepito un pericolo come lo puo essere in Francia . Non dimenticare che essa è il paese occidentale con l’immigrazione musulmana la più importante di tutto l’occidente .
…io in realtà non capisco perché si debba specificatamente andare contro il burqa….credo che sarebbe decisamente meglio lavorare più sulla reale libertà di scelta….ovviamente cosa non semplice…ma vietare il burqa perché burqa e non per motivi di sicurezza non mi sembra giusto…
Beh allora, bisogna anche ridimensionare il dibattito su altri argomenti. Perchè se le donne mussulmane possono andare a scuola velate, un professore puó anche lui insegnare con un crocifisso appeso al collo.
Il divieto di burqa, inteso unicamente come norma di discriminazione etnica, è una emerita ca*[*]ata. Inoltre, anche la presunte ragioni di sicurezza.
Le religioni come l’islam non si combattono con i divieti, che come effetto ottengono solo di accentuare i conflitti, e fomentare i fondamentalisti.
Le uniche armi che abbiamo sono la cultura e la secolarizzazione.
Tertium non datur.
Cultura e secolarizzazione che non avremo mai tollerando l’intollerabile mettendogli il bollino di “religione”.
Semmai l’anti-burka è discriminazione culturale, non etnica.
E in principio non capisco cosa ci sia di male nella discriminazione contro una certa cultura,
L’una cosa non esclude l’altra. Solo che acculturazione e secolarizzazione sono processi di lungo corso, da auspicare e favorire, con tutti i mezzi propositivi possibili, ma anche con qualche divieto, nei confronti di quelle “barriere” che ostacolano deliberatamente evoluzione culturale , secolarizzazione, comunicazione e integrazione.
Su quel che dici in questo senso ti do ragione, ma le donne mussulmane devono sapere che non verrà vietato loro il burka ma possono opporvisi e non metterlo affatto, in tal caso nessuno può loro imporlo.
Sono completamente d’accordo con l’intervento di Emilio Gargiulo.
Sottoscrivo quanto sopra
La legge ha il diritto di vietare solo le azioni nocive alla società. Tutto ciò che non è vietato dalla legge non può essere impedito, e nessuno può essere costretto a fare ciò che
essa non ordina.
Art. 5 della dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino. Forse sarebbe meglio ripassare i fondamentali.
…… Forse sarebbe meglio ripassare i fondamentali.
Forse sarebbe meglio farli ripassare anche a quelli che opprimono le donne.
Se opprimessi mia moglie dopo una legge simile la terrei in casa.
Il Burqua va vietato in quanto simbolo storico di sottomissione femminile, contrario quindi ai principi di liberta’ e ugualianza europei.
Non e’ sulla base di uno pseudo riconoscimento delle tradizioni religiose, che va’ affrontato il problema…Men che meno dal punto di vista della sicurezza.
Grosso sbaglio della Spagna, secondo me…
per una volta sono contrarissimo alle decisioni spagnole. sono favorevolissimo al divieto per il burqa e non solo per motivi di ordine pubblico ma soprattutto in quanto tra le espressioni più rozze di una religione medievale e al di fuori di civiltà, cultura, democrazia e diritto.
Premessa: da quel che ho letto più volte il burqa non è un simbolo religioso.
Personalmente sono d’accordo che rappresenti un simbolo di sottomissione, ma credo che non ci si possa attaccare a questo. Pretendere di dare lezioni di civiltà non credo porti a molto (anche noi occidentali non siamo certo perfetti).
Secondo me il motivo migliore per giustificare il divieto rimane quello della sicurezza: le persone devono essere identificabili nei luoghi pubblici.
Paul Manoni
Pensi che le donnine seminude che brulicano sulle nostre TV siano un segno della raggiunta libertà e uguaglianza da parte delle donne?
Sicuramente no, ma la differenza e’ che la loro seminudita’ non gli viene imposta per una schiavitu’ nei confronti del maschio o per una tradizione arcaica e tribale, come invece succede per le donne che indossano il Burqua.
Sono piu’ libere le nostre donnine semidude in TV di rivestirsi, darsi un contegno e magari provare a far cariera televisiva sulla base delle loro capacita’, piuttosto che sulla base del loro fisico, oppure sono piu’ libere le donne mussulmane, nel momento in cui decidono di togliersi il Burqua?
A me la risposta sembra scontata….Oltretutto la possibilita’ di fare altro, alle donnine seminude della TV viene ovviamente concessa. Alle donne mussulmane, non credo proprio.
Potrai replicarmi che alcune donne mussulmane, quel Burqa lo scelgono e sono ben contente di metterlo…Chiediti pero’ fino a che punto sono veramente libere, visto che per tradizione culturale e/o religiosa, nascono crescono e vivono (Burqua come normalita’, abitudine e come se fosse la consuetudine della loro vita), coperte totalmente.
Anche il battesimo cattolico, risulta la normalita’ e la consuetudine di tutti i bambini italiani, ma riusciresti ad affermare che la religione cattolica, e’ per questi una libera’ scelta e non un’imposizione dettata dalla tradizione!?!?
Sull’ugualianza e’ tutto un’altro paio di maniche…Certe epoche storiche del mondo occidentale, il mondo arabo/islamico non le ha mai vissute. C’e’ molto da lavorare da quelle parti! 😉
E basta con la pietosa tolleranza che poi ci sommergerà tutti.
…disse Hitler.
E un simbolo religioso offensivo verso chi non è musulmano ortodosso . Un giorno verrà dove in certi rioni le donne non potranno girare senza . Già avviene in certe citta francese dove le non musulmane non possono più girare senza lo hijjab !!! Se non sono considerate e trattate come puttane !!!
non lo so Paul, ma non sarei così critico con il parlamento spagnolo, si deve continuare a dissuadere le donne mussulmane dal portare il burka, si deve dar loro informazioni sull’opportunità che hanno di non metterlo più ed essere difese dalle leggi che già ci sono contro violenze e stallking.
Le donne mussulmane possono dire di no al Burka, una legge che lo consente con determinate clausole, nel caso della Spagna, non lo impone ugualmente, sono libere di non mettere neppure il velo, se lo si consente non vuol dire che lo si impone.
Si deve evitare di essere come i mussulmani, devono rendersi conto che in Spagna possono anche non essere più mussulmani e continuare a convivere pacificamente e aspirare al mondo della politica, preferibilmente spero di sinistra per loro, la destra mi sa che puzza di Opus dei.
La Spagna laica che ti dice: puoi essere e non essere di alcuna religione, sei libero di cambiare orientamento culturale, purché rispetoso delle leggi vigenti, ma queste non ti costringeranno mai ad essere così o cosà, di mettere il burka o di non metterlo.
Vuoi convincere le donne mussulmane a non metterlo? Fallo, nessun problema, ma la legge al momento lo consente, se poi riesci a convincerle lo stato laico non ti da il premio, non interferisce nei rapporti che hai con le donne mussulmane, e se queste, grazie a te, non mettono più il burka, la legge che lo consente non viene a darti la multa di certo.
Puoi fare tutto quello che è necessario per aiutare le donne mussulmane a non essere più costrette a mettere il burka, ma non si può essere laicamente invasivi e fondamentalisti nell’impedire che una donna rispetti una certa tradizione, anche se per noi è assurda e di certo non l’ha insegnata il corano o la bibbia.
Si è su un terreno sdruciolevole, la sinistra può essere anche molto permissiva, ma ha capito cosa è laico e cosa è fondamentalista, ha ormai abbandonato la vecchia idea di socialismo sovietico e maoista, è radicalmente cambiata e ha sofferto le contraddizioni del socialismo reale e di quello democratico.
Oggi si può parlare di laicità perchè la sinistra è stata pormotrice di rivoluzioni politiche e sociali e sindacali, e non sono ingenuo, essa ha avuto a che fare con la massoneria risorgimentale, ce l’ha anchoggi, entrambi si sono occupate di politica ed economia per allargare più ampiamente possible l’opportunità per tutti di partecipare alla “cosa publbica”.
La destra può essere laica come lo è la sinistra? Quali differenze ci sono tra programmi liberal-democratici e social-democratici? Ci sono eccome! Il federalismo liberal-democratico o la statalizzazione laica che si propone di far partecipi tutti delle decisioni importanti, a tutti pari opportunità di partecipare come elettori ed eletti, sindaci e presidenti ti province e regionim nonché la possibilità di arrivare ad essere inverito delle massime onoreficenze e responsabilità.
I mussulmani nei paesi arabi non hanno le stesse opportunità che abbiamo noi, qui da noi le hanno anche loro, e devono chiedersi se non sia meglio iniziare a convivere con leggi laiche, le quali chiedono loro di rispettare i diritti umani, cioè, le proprie donne, i figli e i cittadini con orientamenti sessuali diversi e non contemplati dalle sacre scrittura, le quali non sono le leggi in vigore in Occidente.
Il fatto che una legge consenta di portare il burka non autorizza il maschilismo mussulmano a costringere le donne a portarlo, se esse denunciassero i mariti per questa violenza, verrebbero ascoltate e difese dalle leggi in vigore in materia di violenza in famiglia. I mariti verrebberi sanzionati e penalmente condannati.
Io accosto spesso l’imposizione del Burqua alle MGF (mutilazioni genitali femminili) perche’ sostanzialmente ritengo che appartengano alla stessa malattia mentale maschile, tribale e culturalmente arcaica.
Le tradizioni perpetuate, fisse ed immobili o irrimovibili nel tempo, le vedo come una mancata evoluzione verso qualcosa di piu’ sviluppato, migliore, proiettato verso un concreto progresso umano.
Concedere l’utilizzo del Burqua, magari sulla base di una liberta’ religiosa o culturale, e’ il piu’ grosse errore che si possa fare, anche perche’ se concedi oggi un dito agli squali religiosi privi di lobo frontale, domani sarai costretto a concedergli una mano…E ti assicuro che non passera’ troppo tempo quando ti accorgerai di non avere piu’ neanche il braccio!
Sulla base delle tue ultime 4 righe scritte, pensi davvero che una donna mussulmana, con la mentalita’ e l’ambiente in cui questa nasce, cresce e vive, si metta davvero a denunciare il marito con gli strumenti occidentali (leggi)!?!?
…Secondo me no. Secondo me conoscono a malapenza il significato di liberta’…Tant’e’ che la maggior parte delle donne mussulmene stanche di combattere con i mariti despoti e maschilisti, almeno negli ultimi casi portati in rilievo dalla cronaca, preferiscono scappare, piuttosto che denunciare!
Occorre uno strappo…Uno strappo dello stesso tipo dato dalla rivoluzione francese…Uno strappo che rivoluzioni le coscienze e permetta il risveglio…Uno strappo che la Spagna non ha voluto dare.
Popper
Non vedo che c’é da insegnare o da cercare a convincere queste donne imburqate . Ho già detto e scritto mille volte che queste donne non hanno nulla da imparare in merito a tutti vantaggi della laicita . La rifiutono e la combattono . La conoscono perchè la stragrande maggioranza di loro è nata in Europa e spesso ha studiato anche all’ universita . Le loro madri andavano in giro senza velo, nemmeno sulla testa .
Quando penso a questi grandi reformatori del mondo musulmano . Kemal Ataturk, Gamal Abd El Nasser, Habib Bourguiba, che avevano tutti quanti vietato il velo islamico . E ovvio che sapevano meglio di noi cosa rappresentava ….
( Habib Bourguiba andava negli villaggi togliere di persona il velo alla donne …)
Bene. Se mai mi capiterà di andare in Spagna da turista, vedrò di acquistare e indossare in pianta stabile un bel burka. Fatelo anche voi, vedrete che ridere.
P.S. Sono una persona di sesso maschile ma, che diamine, mica vorranno assumere un atteggiamento sessualmente discriminatorio e negarmi il diritto d’andare in giro come mi pare, no?
Fai quello che ti pare.
Si, ecco, magari fallo in gennaio però…. e sfruttalo per molestare i passanti, il terzo che non saprà che descrizione dare alla polizia, vedi che gli passa.
A chi diceva che un marito che lo impone (e che per una cultura arcaica non può nemmeno venire denunciato dalla diretta interessata) poi proibità direttamente alla moglie silente di uscire di casa tout court… beh, una volta che sarà il maritino quindi a dover: andare a fare la spesa, a pagare le bolette, a fare le commissioni in posta e in banca, a portare e andare a prendere i bambini a scuola, a fare la fila dal piediatra quando il bimbo è malato… ecc. ecc… vedi che passa subito anche a lui.
Sotto il burka ci puoi nascondere anche i tuoi attributi, caro aldo, se dovessero chiederti i documenti? Devi farti riconoscere, lo sai questo! Cosa dirai all’agente?
Fa freddo, ma non avevo il passamontagna e allora ho chiesto alla mia amica mussulmana se mi prestava il burka.