Argentina, presidente firma legge per nozze e adozioni gay

La presidente dell’Argentina Cristina Fernandez de Kirchner ha promulgato la legge sulle nozze gay, approvata giovedì in Senato, nonostante le pressioni e la mobilitazione della Chiesa (Ultimissima del 15 luglio). “Avremmo potuto farlo prima” ha affermato il presidente durante l’incontro alla Casa Rosada con le associazioni omosessuali e per i diritti umani, “non abbiamo promulgato una legge ma un passo istituzionale determinante per costruire una società che appartenga a tutti”. “La vita ci cambia incontinuazione, queste sono questioni che hanno a che fare con gli esseri umani, con l’aspirazione di raggiungere l’uguaglianza” ha aggiunto, “sono cose che non possono dividerci, ma dovrebbero unirci. Oggi siamo una società un po’ più egualitaria di ieri” .
E’ la prima legge del genere a livello nazionale per un paese dell’America Latina e ammette anche l’adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali.

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27 commenti

Fede_B

La civiltà avanza!

“La vita ci cambia incontinuazione, queste sono questioni che hanno a che fare con gli esseri umani, con l’aspirazione di raggiungere l’uguaglianza” ha aggiunto, “sono cose che non possono dividerci, ma dovrebbero unirci. Oggi siamo una società un po’ più egualitaria di ieri”
Avercene politici così…

Massimo

Avanzerà pure… ma, per noi in questo lembo di terra staccatosi dall’Africa e responsabile del corrugamento alpino, non NE AVANZA un pezzetto? (Va bene anche uno scarto, anche un po’ rancido… eh?)

Ratio

Anche in Sud America il muro dell’idiozia e dell’intolleranza cattotalebana comincia a mostrare delle crepe. Molto bene!

luca06

E’ la prova provata di come un paese incontestabilmente cattolico, riesca anche ad usare il cervello. Accadde anche a noi in parte con i costituenti, molto più acculturati ed aperti sia del popolino del 1948 che di tutta la classe politica di oggi, forse pochi esclusi.
La chiave non è evangelizzare ossia rendere ad unità i pensieri di tutti (ieri lo si faceva anche con la violenza) ma dotarsi di strumenti culturali nuovi per gestire la complessità di una società non più monolitica (se mai lo è stata).

stefano f.

attenzione a non generalizzare, in Argentina il ricordo della dittatura fascista dei colonnelli (appoggiata da una bella fetta del clero) è vivissimo, qui abbiamo dimenticato perfino il nome di Mussolini.
l’italiano medio è privo di memoria storica ed ha una cultura media molto bassa.

stefano f.

sì, con la ministra Gelmini??? 😉 stai fresco! il potere del sultano Nano Ridens Primo (e speriamo ultimo) si basa sulla sistematica ignavia del suo popolo (meglio dire popolino, robetta da pochi soldi).

nullità

ma infatti, senza gridare al complotto, è sotto gli occhi di tutti la motivazione di tanto scempio della scuola pubblica.

Giovanni Bosticco

Quando, da 1000 anni fa, è tramontato
il mondo feuidale, fatto di nobili e di
contadini legati alla terra, si è affermato
un nuovo ceto, di ommercianti, impren-
ditori, e poi banchieri. Dato che chi
sfuggiva ai feudi si rifugiava nei primi
agglomerati urbani (i borghi), questi
sono stati definiti “borghesi”.
Il termine non ha nulla di spregiativo,
ma è stato utilizzato in senso negativo
dai comunisti, nati molti secoli dopo.
Secondo questi, come l’Era Moderna
aveva soppiantato il Medioevo creando
qualcosa di meglio; così, secondo loro,
la rivolta del ceto proletario avrebbe
fatto altrettanto in meglio, come la
rivolta del ceto borghese l’aveva fatto
contro il ceto nobiliare.
Tutti hanno visto che è stata un’illusione.
E veniamo alle religioni.
Il cattolicesimo, edizione feudale del
cristianesimo asservita al Medioevo, era
il suo fulcro ideologico.
Quando, nell’800, i borghesi hanno preso
il potere, si è creato uno Stato abbastanza
laico.
Poi, nel 1917, il mito comunista è diventato
realtà, con la Rivoluzione Russa, ed un sacco
di borghesi progressisti e mangiapreti ha
accettato tutto, purché non fosse comunista,
compreso l’appoggio a Santa Romana Chiesa.
L’errore è stato colossale:
l’Italia, e tutta l’Europa occidentale, non aveva
nulla dei presupposti che aveva la Russia per
il successo di quell’impresa.
Poi, si è visto, i regimi comunisti hanno dovuto
auto-distruggersi, dato il loro insuccesso.
Quindi penso che tanti lecca-preti cambieranno
il loro atteggiamento, visto che questo non ha
più ragione di essere.

Giovanni Bosticco

Nella tua obiezione qualcosa non funziona.
Il comunismo qui non l’abbiamo mai avuto,
a parte le sue meravigliose promesse,
che avevano incantato un quarto degli
Italiani.
Quanto all’Islam, cosa ci propone?
Chiudere le donne in cantina, e iniziare
guerre sante? L’abbiamo fatto per molti
secoli, prima dei musulmani, e, dato che
l’abbiamo piantata, non è proprio il caso
che ricominciamo, solo perché sono giunti
loro.
Poi i terroristi rossi erano cumunque italiani,
quelli musulmani sono stranieri, e, di fronte
all’opinione pobblica, ci è più facile difenderci.

POPPER

La presidente dell’Argentina Cristina Fernandez de Kirchner è un essere evoluto, adesso Chavez deve fare qualcosa anche lui di molto simile all’Argentina e poi verrà il momento anche delle altre nazioni; intanto l’Argentina potrebbe contagiare la voglia politica di altri leader che la pensano come Cristina Fernandez de Kirchner e questo contagio non ha biogno di quarantena, che sio diffonda finalmente in tutto il mondo.

Dall’Italia, come da una prigione vaticaliana, si assiste a questi esempi di civiltà con una certa invidia.

luca06

OT
curioso che non compaia ancora la notizia degli ospedali milanesi che rifiutano il sangue donato da persone dichiaratamente omosessuali…

Giulio69

Io oggi mi sono letto la sentenza 138/2010 della Corte Costituzionale, quella sui matrimoni fra persone dello stesso sesso. Un passaggio dice

“perché la normativa medesima [vari articoli del Codice Civile] non dà luogo ad una irragionevole discriminazione, in quanto le unioni omosessuali non posso essere ritenute omogenee al matrimonio”

In Italia, secondo me, non c’è neanche più la speranza.

Stefano Bottoni

Secondo i dati di repubblica.it, il 91% degli argentini è cattolico (almeno ufficialmente), e il 70% è favorevole a questa legge.
Io avrei una mia idea.
Non sono passati molti anni da quando l’Argentina andò in bancarotta. Un sacco di persone perse tutto, non aveva neppure un soldo in tasca per mangiare. Ma vedevano i preti sempre ben pasciuti.
Oh certo, qualche volta distribuivano un tozzo di pane per elemosina, ma non rinunciavano mai al loro arrosto (aragosta o branzino il venerdì e durante la quaresima).
Al posto di quei poveretti ridotti sul lastrico, non avreste pensato pure voi: -Ma chi me lo fa fare a dare ascolto ai preti???-

Stefano Grassino

Non basta. L’italia ne ha fatta tanta di fame. Non dimenticare quale popolo di emigranti siamo stati e nonostante ciò, da noi, i preti sembrano intoccabili.

Maurizio_ds

L’Argentina si sta smarcando dalla sua terribile storia recente, facendo grossi progressi in fatto di civiltà e diritti. C’è solo da prendere esempio visto che noi, dopo sessant’anni, facciamo fatica ancora a liberarci delle reliquie fasciste.

Paul Manoni

QUOTO in toto le parole della presidente dell’Argentina Cristina Fernandez de Kirchner. 😉
Nel particolare la frase:”sono cose che non possono dividerci, ma dovrebbero unirci.”
Che qualcuno la spieghi a quelle vecchie ciabatte di B16&C. S.p.a.

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