Comune di Bologna: anche quest’anno, regalato un milione di euro alle scuole private cattoliche

La commissaria Cancellieri rinnova la convenzione con la FISM, regalando anche per il prossimo anno scolastico un milione e 55 mila euro del Comune di Bologna alle scuole private cattoliche.
Per chi non non avesse letto il nostro notiziario nr. 70, del 1/3/2009, la FISM “è componente della Consulta per la Pastorale della Scuola e del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica della Conferenza Episcopale Italiana. La F.I.S.M. è altresì presente con propri rappresentanti nel Centro Studi Scuola Cattolica. La F.I.S.M. ha un proprio Consulente Ecclesiastico nazionale ed a livello periferico Consulenti ecclesiastici regionali e provinciali. La F.I.S.M. promuove incontri di carattere spirituale per i propri dirigenti.” (dichiarazioni presenti su sito nazionale FISM).
Gongola mons. Vecchi: «la scuola privata cattolica svolge un ruolo pubblico che molti non accettano, siamo al servizio del bene comune» (fonte: Corriere di Bologna, 23/7/2010). Il vescovo ausiliare Vecchi, già noto per essere “al servizio del bene comune” per il 30% della torta e per ricevere genitori di bambine molestate sessualmente da un prete della sua diocesi e dir loro «questo incontro non è mai avvenuto» (ma lui non ricorda, vedi estense.com), dovrebbe sapere che ciò che molti non accettano non è la libertà di istituire scuole private. Questo si può fare: lo dice l’art. 33 della Costituzione, che però dice anche che deve avvenire “senza oneri per lo Stato”. Ecco, è questo che molti non accettano.
Si compiace del rinnovo del finanziamento pubblico la responsabile del PD scuola Graziella Giorgi. Così pure il PDL, che con Valentina Castaldini e Giovanni Mulazzani (responsabili scuola del Pdl cittadino e provinciale) e Giovanni Leporati, vicecapogruppo degli azzurri alla Provincia di Bologna, parlano di “scelta saggia ed equilibrata” da parte di Palazzo D’Accursio. «Francamente perplesso del finanziamento» si dichiara invece Franco Grillini, IdV.
Di discriminazioni al momento delle iscrizioni e mancato intervento su casi di abusi sessuali nelle scuole paritarie, di decisione grave e di regali ideologici da parte del Comune mentre si smantella progressivamente la scuola pubblica parla invece il comunicato della Rete Laica Bologna, che promette che «da parte dei laici sarà opposizione dura». Come membri attivi della Rete Laica assieme ad altre associazioni e confessioni religiose di minoranza, confermiamo questo impegno.

Dalla Newsletter del circolo UAAR di Bologna (bologna@uaar.it)

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52 commenti

Rasputin

“Come membri attivi della Rete Laica assieme ad altre associazioni e confessioni religiose di minoranza, confermiamo questo impegno.”

E cosa si fa, un ricorso costituzionale?

Rete Laica Bologna

Stiamo programmando una campagna autunnale, i cui particolari e forme renderemo noti al momento opportuno 😉

(Grazie alla UAAR per la segnalazione).

Ciccio

Articolo 33 della Costituzione Italiana:

L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

E` prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

questo finanziamento non è semplicemente incostituzionale? non si può fare ricorso a non-so-chi per manifesta incostituzionalità del provvedimento oltre che, giustamente, protestare e far conoscere alla gente questo sperpero di denaro?

POPPER

tenete duro, amici miei, avete più che ragione, siete nella legalità, al contrario dubito che certi regali alla scuola cattolica possono dirsi altrettanto eticamente costituzionali, anzi, presentano incongruenze anticostituzionali e gravi pregiudizi nei confronti di chi la pensa diversamente dalla religione cattolica, cioè, nei confronti dei “molti che non accettano….”

Perchè non devolvere quei soldi alla circolare sull’ora alternativa? Il ministero apre dovrà sobbarcarsi del costo dell’assunzione di circa 26000 insegnanti per l’ora alternativa e il porgramma costa assai, quel milione e 55 mila euro sarebbero utili a proposito.

Roberto Grendene

anche dire all’elettorato le cose come stanno potrebbe far eleggere persone con marrior senso delle istituzioni

Il comune di Bologna si lagna dei tagli governativi, ma dà più di un milione di euro l’anno alle scuole FISM (cattoliche) e circa 600 mila euro l’anno all’edilizia di culto (85% alla Curia Arcivescovile, per ingrandire il suo già immenso patrimonio immobiliare e di terreni, il resto a confessioni di minoranza)

E questi sono i contributi piu’ vistosi. Tra le pieghe del bilancio comunale e dei quartieri, chissà quanti altri finanziamenti clericali arrivano.

Io ero Sai

Queste cose fanno pena! Ma dove li prendono tutti questi soldi?
E poi Bersani diceva che le insegnanti delle scuole pubbliche sono eroiche, che la gelmini taglia i fondi, e quando ci sono i soldi li diamo alle chiese ehm scuole cattoliche?

myself

“Queste cose fanno pena! Ma dove li prendono tutti questi soldi?”

Dici bene, infatti la storiella che ci raccontano secondo cui non ci sarebbero soldi per l’istruzione, la sanità, le pensioni… è una balla bella e buona, i soldi ci sono eccome, solo che vanno a finire in tasca alle solite persone!

Roberto Grendene

non solo: vanno a finire a concorrenti che vendono servizi che dovrebbero essere pubblici (e laici!)
si innesca un circolo vizioso in cui il servizio fondamentale pubblico e laico si squalifica, a vantaggio del servizio privato religioso che riesce ad emergere per merito delle nostre tasse

Roberto Grendene

quei soldi dovrebbero essere impegati per l’edilizia scolastica e per gli asili nido

vengono invece sottratti a tale scopo, squalificando il servizio pubblico e favorendo la concorrenza ideologica religiosa. Il tutto e’ smerciato come “sussidiarietà”, parole che mi fa venire i brividi ogni volta che viene prounciata o peggio scritta nei programmi politici

Tommaso W.

La stampa sta riportando la notizia della fuga dalle scuole ordinarie verso le scuole paritarie
(a maggioranza cattolica) perchè, ovviamente pagando, è più facile ottenere il “pezzo di carta”.

Morale !

Con il contributo dello stato, stiamo formando una classe dirigente di somari!!!!!!!!!!!!!!!

Stefano Grassino

Tommaso, una classe dirigente di somari sarebbe la meno se il popolo fosse intelligente ed avesse cultura. Nel caso nostro poi sarebbe una vera fortuna. Il guaio è che tutto il livello culturale dell’italiano medio stà andando a rotoli. Nei licei Tnisini si studiano quattro lingue e mi fermo quà perchè ho qualche problema al fegato.

sledge

Questo si che è spendere bene i soldi !
Finalmente !
Basta sprechi !

Magar, bieco illuminista,

Basta sprecare soldi nelle madrasse cattoliche (e di qualunque colore)!
Spendiamoli per migliorare qualità ed efficienza della scuola pubblica.

Toptone

Sì, infatti: basta soldi alle scuole cattoliche! Se le paghino i cattolici!

FSMosconi

“Questo si che è spendere bene i soldi !”

Vero: perchè dare soldi a scuole private tassando quelle pubbliche e rendendo i meno abbienti più somari è spendere bene i soldi! O forse no…

“Finalmente !”

Finalmente cosa? Hanno deciso di ridare soldi alla scuola pubblica, all’ora alternativa, di togliere i crocifissi?

“Basta sprechi !”

Giusto: basta inutili sperperi ad associazioni che usano moneta sonante per comprare croci d’oro di tre metri da appendere ad ogni aula, basta scialacquare liquidi in istituti che userano il denaro in stupidi libri creazionisti (leggasi “di favole”) da propibare alle giovani menticome verità scientifica e dogma religioso, basta fondi a scuola filo-fasciste e ultra-clericali!….

brendan

Senza oneri per lo Stato penso voglia dire per la costruzione o modifica ad uso scuola dell’edificio, non per le spese successive.
Infatti dice che si deve assicurare un trattamento scolastico equipollente: tale non sarebbe se lo studente della privata dovesse pagarsi completamente la scuola e poi anche le tasse allo Stato.

Quei soldi vengono sottratti….
Perché non si dice invece che i soldi destinati alla Difesa sono quelli sottratti all’istruzione?
Abbiamo più ufficiali che soldati: è possibile? Stiamo comprando aerei che ci costano più della ricostruzione dell’Abruzzo: è possibile?
Se per ipotesi le private chiudessero e gli studenti si riversassero nelle pubbliche, per la scuola statale sarebbe il tracollo finanziario.

Con questo io non sono favorevole alla scuola privata sempre e comunque. Ci dovrebbero essere esami seri con parte dei professori esterni agli esami. Un mio amico non riusciva a fare il Liceo ai Salesiani e allora il babbo gli ha pagato un’altra scuola (laica) dove lui ha preso il pezzo di carta senza aprire un libro (letteralmente: l’ha chiesto esplicitamente a dirignte di quella scuola). Mi danno solo fastidio gli attacchi ideologici.

Buon weekend.

Magar, bieco illuminista,

Doveva essere davvero stupido, il tuo amico, per non riuscire a fare il liceo dei Salesiani: un mio conoscente (non un’aquila) passò dal liceo statale a quello salesiano con lo stesso scopo, riuscendo nell’impresa… mi dicono che parlasse di “prendere l’ascensore”…

Ad ogni modo, il problema certamente non è “come finanziare le scuole private laiche e lasciare a secco quelle cattoliche”, il problema è evitare che una coperta già stretta vada a disperdersi in mille rivoli, lasciando in gravi difficoltà un sistema scolastico pubblico che ha bisogno di riforme (non sempre a costo zero) per migliorare la propria qualità.
Solo che per le scuole appoggiate dai prelati si fanno continuamente deroghe a questo principio.

Paul Manoni

@Magar, bieco illuminista,

Questo purtroppo non succede solo per le scuole cattoliche, anche se quelle sono la maggior parte, MA SUCCEDE ANCHE PER LE SCUOLE DI PARTITO! (Si, si..Hai capito bene!Scuole di partito!)
Ti segnalo questo: http://www.ilgiornale.it/interni/dono_lady_bossi_arrivano_800mila_euro_scuola_padana/12-07-2010/articolo-id=460214-page=0-comments=1
Dopo le scuole della CCAR, manca solo il finanziamento di questo genere di scuole…Direi che il “lenzuolino”, diventa anche piu’ corto. 🙁

Barbara

Mia stessa esperienza, chi non ce la faceva alle superiori statali o già sapeva di non aver voglia di studiare andava alle cattoliche.

andrea pessarelli

l’esercito ha una sua funzione utile il clero no. fra le spese da tagliare prioritariamente quelle destinate alla difesa vengono molto ma molto dopo l’oceano di soldi e di privilegi alla chiesa, oceano nel quale l’italia è sempre più alla deriva tanto che la costa dell’europa laica e democratica è ormai scomparsa perfino dall’orizzionte della speranza

ruggero romani

l’esegesi di brendan del dettato costituzionale è risibile, si tratta di ogni tipo di finanziamento.io invece vorrei sapere quale parte di quella cifra va alle scuole materne, dove non c’è l’obbligo di istruzione e le scuole cmunali non riescono a coprire la domanda.

Roberto Grendene

tutta quella cifra va alle scuole dell’infanzia
FISM = Federazione Italiana Scuole Materne

(ovviamente ci sono altri finanziamenti anche per le altre private)

ruggero romani

allora io non mi scandalizzo più di tanto, è accettabile che il comune aiuti i cittadini che per avere un servizio siano costretti a rivolgersi a strutture private, ancorchè cattoliche.

Roberto Grendene

guarda che ci sono cittadini costretti a mandare i loro figli in una scuola religiosa mentre vorrebbero una scuola laica (tu accetteresti che il tuo comune ti “aiutasse” lasciando come unica scuola in cui iscrivere tuo figlio una scuola Leghista o Comunista?)

guarda che ci sono scuole cattoliche che discriminano per genere (a Bologna c’e’ una scuola che non accetta maschi)

guarda che ci sono scuole cattoliche finanziate da Enti Locali che hanno come dirigenti pedofili (caso capitato nella diocesi di Bologna) e la norma salvapreti li protegge

guarda che sempre a Bologna una scuola paritaria cattolica ha negato l’iscrizione al figlio di Massimo Ciancimino, mentre per definirsi paritaria una scuola non puo’ permettersi di escludere

Roberto Grendene

inoltre, art. 33 Cost.:

“La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.”

quindi la Repubblica deve istituire le scuole (anche quelle non dell’obbligo!!!)

i privati istituiranno le loro, in aggiunta alle statali

qui invece si danno soldi pubblici per sopperire una mancanza dello stato, che non adempie ad un obbligo costituzionale: le scuole dell’infanzia sono scuole, e devono essere istituire (per gli asili nido, invece, non c’e’ l’obbligo costituzionale)

Diocleziano

Io credo che il finanziamento delle scuole e di qual si voglia altra attività gestita dalla chiesa, non sia altro che denaro sottratto allo stato o al comune: cioè mazzette pagate a se stessi. Non c’è rischio di essere beccati, è tutto regolare e alla luce del sole… Niente faccendieri, niente intermediari e niente intercettazioni. I forzieri del vaticano sono molto capienti e nessuno ci mette il becco. Forse questo è il motivo per cui destra e sinistra sono così acquiescenti con la chiesa: nelle sue casse ci sono i loro quattrini e, se fanno i ‘cattivi’, non li vedono più. Qualcuno ha mai sentito parlare di verifiche fiscali in scuole o enti ecclesiastici?

ilaria

ma ci sara’ mai in italia un partito LAICO?
per favore qualcuno mi dica che arrivera’…lasciatemi la speranza!

andrea pessarelli

c’è il partito radicale ma purtroppo siamo poco più poco meno di 2000 iscritti

ilaria

grazie ! facciamo si’ che questo partito cresca
e non faccia piu’ proliferare i vari capezzoni, rutelli,quagliarello..

crebs

Riconosco che il partito radicale è laico. Purtroppo, come in (quasi) tutti i partiti, la sua dirigenza è, come ninimo, inefficace.
Inoltre il partito è ancora fermo, bloccato, succube di Pannella e di Bonino; ho fatto campagna elettorale per la Bonino, per la sua sicura laicità, ma devo dire che il suo comportamento è stato, come minimo, incomprensibile.
Capezzone, Rutelli, Quagliarello, Taradash, Della Vedova, quella tizia di cui non ricordo il nome (Roccella?), ministro o sottosegretario invasa da sacro furore contro la pillola RU 486 -il numero è giusto?- e contro qualunque cosa possa “dispiacere” al Vaticano: mai visto in un partito un tale numero di voltagabbana.
Non si vive di (sola) cicoria, ma un minimo di idealismo per fare politica ci vorrebbe.
Chi razionalmente, dopo un’analisi anche affrettata, potrebbe essere attirato da un simile partito?

Magar, bieco illuminista,

Hai mai contato quelli che partendo da trascorsi giovanili di sinistra-sinistra (a volte anche extra-parlamentare) sono approdati nell’area politico-culturale conservatrice? Da Pecorella a Ferrara, passando per Bondi? C’è persino un ex maoista convertito a CL, Aldo Brandirali. Per non parlare della pattuglia fu socialista.
Questo per dire che non è un problema solo dei radicali, o particolarmente dei radicali.

andrea pessarelli

un partito si giudica pe la sua iniziativa politica e non per quello che fanno suoi ex militanti, che infatti diventano ex quando non si riconoscono più nella linea e nei metosi del partito. mi sembra di poter affermare che tutte le battaglie anticlericali in italia siano sempre state combattute in primo luogo e sistematicamente e a costi personali anche molto pesanti dai radicali, spesso osteggiati dalla stessa sedicente sinistra. pannella sarà qel che sarà con i suoi pregi e i suoi difetti, ma è grazie al suo coraggio e alla sua lungimianza che persone come luca coscioni e piergiorgio welby hanno potuto aprire gli occhi agli italiani sui diritti fondamentali del cittadino malato o disabile e sull’importanza del diritto all’autodeterminazione a alla libertà di ricerca scientifica e di cura. detto questo in ogni caso non metterei taradash e neanche della vedova sullo stesso piano degli altri citati voltagabbana.

Fri

Qualcuno sa dire qual è il totale che il comune di Bologna spende per la scuola? Tanto per fare un confronto.

Roberto Grendene

non te lo so dire

la spesa dovrebbe essere alta perche’ Bologna e’ uno dei pochi comuni che ancora hanno le scuole dell’infanzia comunali (delle quali chiede da tempo la statalizzazione)

Oltre alle spese dell’edilizia scolastica per le scuole statali, ha anche le spese per il funzionamento delle scuole dell’infanzia (e degli asili nido)

Toptone

Statalizzazione? UHAUHAUHA! Col “federalismo” che vuole la Lega tra poco se le dovranno accollare tutte: asili, primarie, secondarie, superiori, laiche, cattoliche, evangeliche e dodecafoniche.

Coraggio, che il default si avvicina……….

Roberto Grendene

@Toptone

Gabriella Giorgi, resp. scuola del PD, ha dichiarato di gradire la soluzione individuata dalla Cancellieri (che era poi quella stessa individuata dal PD nei 3 anni precedenti) anche se, aggiunge, il Governo dovrebbe finalmente dare seguito al piano di statalizzazione delle materne, in modo da alleggerire i bilanci comunali

Maurizio_ds

E comunque complimenti al pd, che ancora una volta fa di tutto per perdere i voti della parte migliore degli italiani…

Beatrice

Dice il vescovo ausiliario Vecchi: «la scuola privata cattolica svolge un ruolo pubblico che molti non accettano, siamo al servizio del BENE COMUNE».

Il 10 aprile 2010 c’è stato un interessante convegno del Centro Pietro Calamandrei al Circolo dei lettori di Torino dal titolo «Convegno di studio “Bene comune e interesse pubblico: prospettive a confronto”»: http://www.torinolaica.it/index.php?option=com_content&view=article&id=887:convegno-di-studio-qbene-comune-e-interesse-pubblicoprospettive-a-confrontoq&catid=38:news-dalle-associazioni&Itemid=64

Non ho partecipato a questo convegno, ma sulle pagine internet di “Riforma” (http://www.riforma.it) il 27 aprile 2010 è stato pubblicato un interessante commento sul convegno.
La pagina http://www.riforma.it/innerpage.php?id=Cultura/article20100427172911 purtroppo non è più disponibile liberamente in rete, ma non credo di violare il copyright se ne cito solo il titolo e la frase di apertura, riconoscendene il merito e ogni diritto all’autore sig. Jean-Jacques Peyronel).
In questo interessante commento il sig. Peyronel diceva:

(inizio citazione)
«Bene comune» o «interesse pubblico»?
Si tratta di due concetti che hanno origine e significato nettamente diversi: il primo, di matrice cattolica, è estraneo alla cultura laica così come al pensiero della Riforma.
Sempre più spesso oggi, l’espressione «bene comune» viene usata, anche da parte di politici di sinistra, come sinonimo di «interesse pubblico» o «interesse generale». Eppure sono due concetti che hanno origine e significato nettamente diversi.
(fine citazione)

E se cominciassimo a rispondere al sig. Vecchi che il suo bene comune non è l’interesse pubblico, e possibilmente a chiedere agli uomini politici e agli amministratori pubblici di distinguere tra le due cose.
È pretendere troppo ?
Sì, lo so in Italia è pretendere troppo 🙁

Giovanni Mandis

oneri non significa soldi. significa che le scuole private saranno a carico prevalente di chi le istituisce (fondazione, organizzazione, insegnanti, pulizie, arredi, e quant’altro).

i cittadini che iscrivono i figli alle scuole private pagano però anche le tasse che finanziano la scuola pubblica della quale non usufruiscono, non si capisce perchè lo stato non dovrebbe occuparsi anche di loro. altrimenti le scuole private sarebbero solo per chi ha i soldi. mentre, se uno ricco non è, ma vuole ugualmente mandarci i figli, è suo diritto poter scegliere di farlo senza (eccessivi) condizionamenti economici (qualche rinuncia ovviamente è sempre indispensabile).
le scuole private costano molto meno delle pubbliche, tra l’altro.
più scuole private anche se con una piccola parte di finanziamento pubblico vorrebbe pur sempre dire meno spesa pubblica complessiva.

più in generale, la crisi della scuola è anche colpa delle ideologie antinataliste a voi tanto care:
meno figli=meno alunni=più insegnanti e personale nelle scuole di quanti realmente ne servano.

POPPER

Anche se tu leggessi tutta la Costituzione no ne capiresti il senso; oneri sono soldi, non le tue fregnacce da improvvisato costituzionalista, e sono ancora buono con te, di solito di mando a quel paese.

Ma non ti leggi quando scrivi?

Kaworu

credo non sia in grado.

avrà fatto una scuola cattolica, di quelle dove ti regalano il diploma a pagamento, con classi composte da tre persone.

Giovanni Mandis

sbagliato, sia alle elementari che medie eravamo una trentina in classe.
all’esame di terza media ai salesiani io ho preso distinto, i miei fratelli alla pubblica ottimo. se fosse bastato pagare, come dici tu, avrei preso ottimo anche io.

Fri

“i cittadini che iscrivono i figli alle scuole private pagano però anche le tasse che finanziano la scuola pubblica della quale non usufruiscono”

e chi non esce mai la sera deve comunque pagare le tasse per l’illuminazione notturna, e chi non usa la macchina deve comunque pagare le tasse per l’asfaltatura delle strade, e chi non legge i giornali deve pagare i finanziamenti all’editoria, e chi non è interessato all’archeologia deve pagare per il mantenimento dei siti archeologici, e chi non ha malattie deve pagare la ricerca medica…

andrea pessarelli

senza oneri significa senza oneri. ogni singolo euro che finisce nelle tasche di una scuola privata viola la costituzione. se poi qualcuno vuole così male a suo figlio da decidere di iscriverlo a una scuola cattolica non vedo perchè lo stato dovrebbe perfino finanziarlo

Giovanni Mandis

non decide lei cosa significhi senza oneri. non significa che non si possano dare soldi. anche chi iscrive i figli alle scuole private è un cittadino italiano che paga le tasse.

Arl

x Andrea Passarelli
Hai ragione: il genitore vuole così male al figlio che lo iscrive in una scuola cattolica e non in una scuola pubblica dove gli insegnano che è giusto ciò che gli fa comodo (la morale soggettiva, purchè non si danneggino gli altri, come se le nsotre azioni non influenzassero in qualche modo gli altri!) e non ciò che è giusto.
Nelle scuole pubbliche fino a poco tempo fa si veniva promossi anche con 5 debiti (!!!) e si diventava periti elettronici senza sapere nulla o quasi di elettronica ( ma voi non vi siete mai lamentati di ciò!).
Nelle scuole pubbliche gli insegnanti spesso dicono parolacce maltrattando gli alunni meno preparati e magari anche più timidi.
Sarà un caso che tutti i regimi totalitari ( e non…) hanno cercato di sottrarre alla Chiesa (e alle famiglie, con il tempo pieno!) le scuole?
Se si deve cercare di cancellare il cristianesimo occorre cominciare dalla più tenera età ed allora i luoghi in cui il cristianesimo viene meglio trasmesso devono essere eliminati.
Per quale motivo se io voglio mandare mio figlio ad una scuola cattolica devo sborsare denaro? Perchè devono poterlo fare solo i benestanti?
Il livello di preparazione non è adeguato? Ebbene si facciano i dovuti rilievi e se le cose stanno nella media (dal punto di vista delle conoscenze) tutto ok, altrimenti si prendano provvedimenti.
Capisco che per voi appena sentite parlare di cristianesimo è come per un toro vedere un panno rosso, ma voi non siete tori ed avete una ragione che potrebbe farvi comprendere come una principali delle cause del degrado della nostra società è la sua scristianizzazione.
A voi piace? Bene, vi auguro di essere i primi a vederne i frutti (per voi ottimi) dai parte dei vostri figli.
Auguri

Kaworu

“Hai ragione: il genitore vuole così male al figlio che lo iscrive in una scuola cattolica e non in una scuola pubblica dove gli insegnano che è giusto ciò che gli fa comodo (la morale soggettiva, purchè non si danneggino gli altri, come se le nsotre azioni non influenzassero in qualche modo gli altri!) e non ciò che è giusto.”

ma dai, sapresti indicarmi il nome di una scuola pubblica dove insegnano ciò? giusto per curiosità.
oltretutto, insegnare invece a un figlio a credere, obbedire (e magari all’occorrenza combattere) immagino sia enormemente stimolante per il suo spirito critico.

“Nelle scuole pubbliche gli insegnanti spesso dicono parolacce maltrattando gli alunni meno preparati e magari anche più timidi.”

io ho fatto asilo ed elementari dalle suore, e la prassi erano punizioni fisiche, umiliazioni nei confronti dei figli di chi non dava tanti soldi come gli altri (pagare la retta era una cosa, omaggiare le suore con scarpe, automobili e affini era un’altra e chiaramente veniva apprezzato l’extra).

senza contare che le “maestre” probabilmente non avevano nemmeno la licenza media, a giudicare dall’ignoranza paurosa e dall’instabilità psichica che le contraddistingueva.

“Sarà un caso che tutti i regimi totalitari ( e non…) hanno cercato di sottrarre alla Chiesa (e alle famiglie, con il tempo pieno!) le scuole?”

quindi a te va bene il regime totalitario cattolico immagino. quindi aggiungiamo il “combattere” tra i princìpi che insegnerai ai tuoi (sfortunati) figli.

“Il livello di preparazione non è adeguato? Ebbene si facciano i dovuti rilievi e se le cose stanno nella media (dal punto di vista delle conoscenze) tutto ok, altrimenti si prendano provvedimenti.”

posso nominarti 3 – 4 scuole private dove bene che vada, quello più istruito sa scrivere il suo nome. con qualche errore.

“Capisco che per voi appena sentite parlare di cristianesimo è come per un toro vedere un panno rosso, ma voi non siete tori ed avete una ragione che potrebbe farvi comprendere come una principali delle cause del degrado della nostra società è la sua scristianizzazione.”

il toro non è innervosito/eccitato dal colore rosso, bensì dal movimento. forse questo alla scuola cattolica non te lo hanno insegnato, tra una genuflessione e l’altra.

immagino poi che tu conosca nazioni estremamente degradate come quelle della penisola scandinava (sai dove si trova?). tutte poco cattoliche, e la gente sta davvero male, così male che la qualità della vita è la più alta, mediamente.

inventa (o fatti insegnare) un’altra idiozia, da bravo.

“A voi piace? Bene, vi auguro di essere i primi a vederne i frutti (per voi ottimi) dai parte dei vostri figli.”

eh sai quanto mi piacerebbe che l’italia diventasse come norvegia, svezia, finlandia…

purtroppo lo standard è l’iran o qualche dittatura sudamericana di qualche decina di anni fa (come il cile del tuo amico pinochet, in cari rapporti con la chiesa cattolica come piace a te).

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