E’ morto ieri a Roma lo psicologo e psicopterapeuta Luigi De Marchi. I funerali si svolgeranno domani alle 10 al cimitero acattolico, vicino alla Piramide. Saggista, è stato autore di opere quali Scimmietta ti amo e Lo shock primario. De Marchi è stato anche fondatore dell’AIED (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica) e importante attivista per il riconoscimento dei diritti alla contraccezione, al divorzio, all’interruzione di gravidanza e all’eutanasia.
Luigi De Marchi (1927-2010)
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cominciamo subito la settimana con le cattive notizie…
Ebbi casualmente l’onore di conoscerlo molti anni fa ad un congresso radicale. Lui era già un grande studioso, io nessuno. Conversò un po’ con me con atteggiamento molto semplice e spontaneo, lontanissimo dal far pesare la sua cultura e la sua notorietà. Una persona squisita.
Uno dei protagonisti delle più importanti battaglie di laicità del nostro Paese. Un grande intellettuale liberale che ci ha onorato con la sua presenza partecipando a conferenze e dibattiti organizzati da No God. Ricordiamo con ammirazione la sua profonda cultura, la calorosa umanità e l’ineguagliabile ironia con cui condiva i suoi indimenticabili interventi. Ha arriccchito per molti anni Radio Radicale con una delle più seguite rubriche settimanali fino a che tre anni fa, con nostro dispiacere grandissimo, la sua collaborazione alla radio fu interrotta improvvisamente. No God si unisce al cordoglio dei suoi numerosissimi estimatori ed amici con un sentitissimo GRAZIE al suo compagno di Resistenza Laica Luigi De Marchi.
Giulio C. Vallocchia http://www.nogod.it
Giulio C. Vallocchia comunica :
uno dei più fedeli amici di Luigi De Marchi mi ha avvisato che la cerimonia funebre laica del prof. De Marchi si terrà a Roma, domani 27 luglio alle ore 10,00 presso il cimitero cosiddetto acattolico in via Caio Cestio n.6
Grazie per l’informazione Giulio, avrei molto piacere di partecipare per dare l’ultimo saluto a un caro amico!
Condoglianze alla famiglia.
Aveva fino a qualche anno fa una rubrica su radio radicale se non sbaglio. Grande liberale. Ho visto alcuni fotoromanzi, tecnica scelta per arrivare più direttamente alla popolazione allora ancora ignorante (anni ’60 se non sbaglio), di cui era autore, dove spiegava al popolino perchè non si dovessero avere tanti figli: in primis per non essere schiavi.
“spiegava al popolino perchè non si dovessero avere tanti figli: in primis per non essere schiavi”
Non ho capito bene il concetto…avere tanti figli è essere schiavi?
Io vedo tanti genitori schiavizzati da figli unici trattati come principini e che in breve si
trasformano in tiranni!! Noi eravamo quattro fratelli e mia madre ci faceva lavorare
tutti in casa, altro che schiava!!
L’esserne schiavi dipende da come li educhi, i figli, non da quanti sono!!
Il concetto non era quello che dice lei. Il fatto è che per mantenere una famiglia numerosa all’epoca eri costretto ad accettare qualsiasi tipo di lavoro per mantenerla, altrimenti con cosa la sfamavi? Questo era il problema, una enorme massa di lavoratori per forza costretti a lavorare in qualsiasi condizione per mantenere la famiglia. Non centra con la sua visione dei rapporti interni alla famiglia, anche se questa poi ne subiva le conseguenze (frustrazioni violenze etc…).
Per il resto ogni epoca ha i suoi problemi, ma c’è una bella differenza tra errori di educazione ed essere costretti a vivere una vita che magari non la si voleva così…
“…avere tanti figli è essere schiavi?”
Si! soprattutto per le donne e negli anni 60! (ma un pò anche adesso)
Se poi uno li educa male questa è un’altra faccenda.
e aveva ragione, avere figli, in generale, è essere schiavi, era fin troppo moderato, perché, ovviamente, la specie umana in qualche modo deve continuare.
comunque il motivo è proprio quello che hanno detto alcuni utenti, e cioè che con tanti figli, ma vale anche oggi, anzi mai come oggi, si è costretti ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, con qualsiasi tipo di retribuzione, non si può più studiare, cercare una occupazione migliore… per fare un esempio una donna che conoscevo a 40 anni, stufa di farsi sfruttare dal datore di lavoro, si è iscritta al diploma universitario di tecnico di laboratorio biomedico e adesso ha trovato un lavoro più dignitoso e confacente ai suoi interessi, di certo se avesse avuto cinque figli il marito non l’avrebbe potuta mantenere mentre ha lasciato il lavoro per darsi una nuova chance di vita…fare figli rende schiavi e in misura direttamente proporzionale al numero…senza considerare che ci sono donne e uomini che non hanno alcun interesse ad avere figli e già essere costretti a fare qualcosa che non si vuole è schiavitù.
anche da quanti sono. Mantienine uno o 8 e vedi la differenza
Condoglianze alla famiglia.
Era un sincero ateo con il coraggio delle sue idee, rara avis nel panorama culturale italiano.
Condoglianze ai suoi cari.
Visto che nessuno lo dice lo ricordo io: De Marchi si è battuto per il contenimento dell’incremento demografico, contro la bomba demografica.
L’altro giorno un deficiente cattolico ha avuto l’improntudine di dire che la terra può nutrire anche 100 (cento) miliardi di esseri umani. Accortosi di averla sparata un po’ grossa ha rettificato ammettendo che 100 sono effettivamente tanti, ma 30 miliardi sono possibili.
30 miliardi di esseri umani? De Marchi, hai sentito costui? 30 miliardi! Già stiamo stretti e male, ma ai cattolici non basta: vogliono l’inferno, la distruzione del pianeta perché sta scritto in quell’orribile libro (che non leggono nemmeno per intero) “crescete e moltiplicatevi”.
Tra bomba atomica, bomba demografica e deficienti vari siamo messi proprio male.
” De Marchi, hai sentito? ”
Ma che caspita di uscita è? Mi dispiace ma se anche qui leggiamo stupidaggini del genere
anche se sono solo modi di dire, alimentiamo la leggenda dei morti che ascoltano dall’
aldilà! Morto. Defunto. Finito. Solo la sua opera rimarrà. Forse.
Eccome se la sua opera rimarrà, sarà l’apparato tecnico-industriale-scentifico ad abbattere lo shock primario del fatto che siamo tutti mortali e a dimostrare che il professore aveva ragione. Allora De Marchi verrà riconosciuto per quello che era un precursore dei tempi moderni, colui che ha segnato la via maestra per liberare l’umanità dalla superstizione.
LA SUPERSTIZIONE FINIRA’.
Bomba demografica? Sono molto scettico su questa teoria del “siamo troppi al mondo”
In occidente le politiche delle famiglie razionate ha portato al saldo negativo tra morti e nascite ergo bisogna prelevare giovani dai paesi prolifici. (che sono il terzo mondo e di altre religioni giusto per chi dà la colpa al cristianesimo)
In Italia ai tempi dell’unità 1861 vi erano 22 milioni di persone, oggi siamo in 60 milioni.
Siamo tutti magri con la ciotola ad elemosinare briciole di pane? Non mi sembra proprio.
non elemosiniamo briciole di pane grazie al fatto che c’è chi invece è in quella condizione…
L’Italia consuma più di 8 volte le risorse di cui dispone (vedi impronta ecologica). Se non avessimo i soldi per importarle, e potrebbe succedere che in futuro ci manchino, moriremmo di fame.
Basta guardare con Google Earth la Pianura Padana per rendersi conto di come abbiamo ridotto l’Italia a forza di urbanizzazione e coltivazioni.
Non esiste solo l’uomo. Non abbiamo il diritto di usare noi tutte le risorse a scapito degli altri esseri viventi.
22 milioni erano già troppi, oggi siamo un paese gravemente sovrappopolato.
Siamo tanti e davvero già troppi per colpa o grazie al petrolio. In duecento anni l’umanità avrà consumato il petrolio accumulatosi in milioni di anni. Senza petrolio non mangeresti (e centinaia di milioni già adesso non possono sfamarsi – e dissetarsi, perché di acqua potabile ce n’è maledettamente poco – e non si può dissalare il mare senza enormi quantità di energia e di nuovo senza petrolio. Gli ottimisti dicono che dopo il petrolio ci sarà qualcosa d’altro: l’uomo è sempre riuscito a tirarsi fuori dai guai. Qualcuno pensa che la fusione nucleare risolverà tutti i problemi energetici dell’umanità.
Penso che sarebbe meglio attenersi al principio di precauzione invece di pensare che “dominus providebit” (il motto inciso sul bordo della moneta da cinque franchi svizzeri) o all’americana “in God we trust”. Dio non providebit un corno. Dio ci ha dato caso mai il cervello per pensare e usandolo possiamo fare previsioni più o meno attendibili. Una previsione abbastanza attendibile è che dopo il petrolio l’umanità morirà di fame (o una parte distruggerà l’altra per accaparrarsi le ultime risorse – la corsa agli armamenti infatti continua per qualcosa – e il papa sugli armamenti tace).
Certo che non stiamo ancora a contare le briciole di pane, ma già ora percepirai che la dispensa si sta svuotando, no? Le cose cominciano a scarseggiare e il loro valore aumenta; lo si capisce dal fatto che il valore delle persone sta diminuendo. O crederai che questo avere la bava alla bocca contro ogni estraneo, soprattutto nelle fasce più precarie della popolazione, sia una botta di irrazionalità che viene dal nulla?
Consiglio la lettura di “The struggle for existence” del grande biologo Gause; si trova anche su internet gratis, basta mettere il titolo e l’autore in Google.
Non ho neanche più la forza di rimbeccare chi ritiene (a torto) che in Italia non soffriamo di un enorme problema di sovrappopolazione e sovraffollamento. E’ “fiato” sprecato. Non c’è peggior sordo…
Grazie comunque agli ottimisti che ancora ci provano, a spiegare le cose a chi rifiuta di capirle o finge di non capirle per non pagare dazio.
Ho avuto il piacere e la fortuna di condividere con Gigi un pezzo di strada “psicopolitica” con la fondazione della LiPsy mentre ero membro dell’Ordine delgi Psicologi del Lazio. Una persona squisita a cui la cultura italiana deve molto. Ci mancherai. Fabio
grande illuminato studioso e personaggio. Ma gli anni? La data di nascita? Tutti i giornali e anche wikipedia scrivono che è nato nel 1937 e morto a 83 anni ? Sbaglia il primo e sbagliano tutti? Si copiano gli errori ? Dal 1937 al 2010 sono 73 anni. Oppure è nato nel 1927. Io, per esempio, sono nato nel 1930 e ne ho compiuti 80. Chi rimedia a questo errore a danno del nostro caro De Marchi? C’è qualcuno che sa fare i conti e ha scritto il giusto? grazie.
Come può verificare nella sua scheda personale presso l’ordine degli psicologi del lazio, Luigi De Marchi è nato nel 1927. Ma è davvero importante?
non è questione di importante. Solo che sarebbe meglio essere esatti nei dati anagrafici.
Il nostro De Marchi è nato nel 1937. Grazie. ma allora perchè nessuno corregge l’errore, anche in testa di questo articolo ? Non è bello mettere le cose al loro posto ?
rettifico: nato nel 1927
Luigi De Marchi è morto.
Mi pare inutile ricordare chi è stato, anzi è, soprattutto per quelli che come me hanno avuto il privilegio di esser stati suoi allievi e suoi cari amici per più di un quarto di secolo: è la morte del padre. Solo una sua frase:
“Il nostro, insomma, è un esistenzialismo davvero umanistico, che non pretende di negare o sottacere l’aspetto tragico dell’esistenza, rifiuta di sacrificare l’uomo e le nuove trascendenze di tipo religioso, politico o filosofico e punta invece a sviluppare la solidarietà e la creatività degli esseri umani: sventurati ed entusiasmanti eroi che sfidano con i loro sogni d’amore, felicità, bellezza, giustizia, immortalità le leggi monotone e crudeli della natura del cosmo. Con questo esistenzialismo non è affatto incompatibile una religione profonda, ma scevra di ogni illusione metafisica o trascendente. E’ una religione dell’uomo che si riassume bene nelle parole solenni di Henry Bergson:
“Vedo l’umanità come una grande armata a cavallo che galoppa in una carica eroica capace di travolgere ogni ostacolo, forse anche la morte”.
Ciao Gigi
Agostino Funari
Umanesimo Laico
Credo che le due parole sopraesposte potrebbero essere indicate nel portale, accanto alla scritta UAAR, riassumerebbero tutto.
io ho fatto poco tempo fa tirocinio proprio all’AIED, sezione di Milano.
ciao Luigi
Fab scrive:
“lo si capisce dal fatto che il valore delle persone sta diminuendo.”
Ma è evidente: inflazione significa svalutazione. È c’è purtroppo anche inflazione di esseri umani, anche se alle solite anime belle, soprattutto cattoliche, questa espressione apparirà cinica.
Più siamo e meno tempo tempo energie interesse attenzione possiamo dedicare ai singoli: è logico.
Siamo ormai dei numeri, tanti siamo. Niente di peggio che sentirsi un numero, magari uno zero.
Il solito fesso dirà: ma se pensi che siamo troppi perché non cominci tu a levarti di mezzo? Inutile rispondere a simili decerebrati.
Più siamo e meno tempo tempo energie interesse attenzione possiamo dedicare ai singoli: è logico.
E’ logico?
Senza aprire l’ennesima discussione demografica, più persone ci sono nel mondo, più ce ne saranno a dare tempo energie interesse attenzione ai singoli. Non sei mica tu ad occuparti di tutti.
A voler pensar male questo sembrerebbe anzi il discorso di uno che degi altri…
a me questo sembra il discorso di qualcuno che non ha capito…
Magari!
vedi sotto, forse capisci meglio
la terra può dare sostentamento a circa 10 miliardi di esseri umani (poi ci sono anche le altre specie, che se permetti hanno i nostri stessi diritti di esistere) per cui meno saremo, più a lungo vivremo, meglio potremo grazie al progresso tecnologico curarci dei nostri vecchi e dei nostri malati! hops dimenticavo! sperando che le religioni si estinguano il prima possibile…
Dunque secondo Ettore Gotti Tedeschi, nuovo presidente dello IOR (vi dice qualcosa questa sigla?), cattolico DOC, cinque figli (da una sola donna), il problema non è il controllo delle nascite ma al contrario il declino demografico (declino? eravamo 3 miliardi 40 anni fa, siamo quasi 7 miliardi oggi).
Infatti, secondo il presidente dello IOR, incremento demografico significa crescita economica, quindi più ricchezza, più benessere per tutti, più sviluppo, più soluzioni ai problemi ecc.
Come possa però esserci crescita infinita in un mondo finito questo Tedeschi, il papa e Brendan non ce lo sanno spiegare. Forse bisogna avere fede, speranza e carità.
Se una madre ha dieci figli è chiaro che deve farsi in dieci per dare ai figli qualcosa. Una coppia con uno o due figli soltanto, magari anche tre, può invece dare molto di più ai figli (affetto, interesse, attenzioni). Nessuna donna un po’ normale può volere oggi dieci figli (non può nemmeno mantenerli – una volta una donna SUBIVA tutte quelle gravidanze ed era poi uno straccio – per la gioia della Chiesa).
Tolstoj impose alla moglie Sof’ja sedice gravidanze, ma lei dopo il quinto figlio non ne poteva più. Tolstoj era imbufalito e voleva persino divorziare. Sof’ja si rassegnò, ma i loro ultimi 30 anni di matrimonio furono un inferno. Sof’ja era umanamente superiore al genio Tolstoj, come possiamo vedere oggi dai suoi diari e dai romanzi brevi che scrisse in risposta alla misoginia del marito che aveva pubblicato quell’orrendo racconto, “La sonata a Kreutzer”.
Ma il problema per la Chiesa, per il papa attuale, per i cattolici resta sempre quello: la sessualità.
Libera nos Domine da questi orrendi individui.
senza contare che di solito nelle famiglie così numerose i più grandi fondamentalmente sacrificano la loro infanzia diventando co-genitori/schiavi dei più piccoli.
la teoria della denatalità dell’italia e del mondo più in generale è una fandonia a cui ormai non credono nemmeno in vaticano.
non solo l’italia conta circa 60 milioni di abitanti su un territorio di 336.000 kmq (densità 168 abitanti/kmq molto alta per un paese coperto per 1/4 da montagne e colline sempre più desertiche) ma nel mondo la popolazione umana è addirrittura raddoppiata in 40 anni.
Scusa, ma quando vedo dei numeri sbagliati mi preme intervenire: i km2 dell’Italia sono solo 301.000, gli abitanti ormai oltre 60 milioni (quelli censiti, poi devi aggiungere chissà quanti clandestini). La densità media ha sforato i 200 abitanti per km2, ma in parecchie zone si superano abbondantemente i 400 ab/km2. La popolazione dimorante continua a crescere a un ritmo vertiginoso che si avvicina al mezzo milione di nuove persone l’anno.
Tutto ciò costituisce un dramma annunciato e regolarmente ignorato. Anzi, sminuito e addirittura negato. Anzi, additato come “preziosa opportunità” e fonte di “energie fresche” provenienti dai “nuovi Italiani” (indovina tu di chi sono le parole virgolettate).
Aldo,
è di questi giorni la vicenda della Fiat che vuol chiudere uno stabilimento, gli operai disperati ma immobili, e continuano ad arrivare immigrati… Forse verrà il giorno che gli italiani dovranno andare dove il lavoro c’è. Molti, in effetti, se ne vanno però lo scambio è a nostro sfavore: se ne vanno laureati e specializzati e importiamo manovali e badanti… però molto prolifici!
la popolazione è raddoppiata, ma la produzione alimentare mondiale è cresciuta più di quanto sia cresciuta la popolazione e sarebbe in grado di dare da mangiare a tutti.
ok mandis, dimostra che tutto il mondo può mangiare e vivere come mangia e vive il cosiddetto primo mondo senza che ci sia alcuna ripercussione.
aspettiamo tutti con grande trepidazione, voglio vedere dove le metti le mucche per dare a tutta l’africa e la cina (per esempio) la quantità di carne che ci pappiamo noi italiani. per tacere di quella degli USA, per dire.
sorvoliamo poi su che cosa potremmo respirare se nel terzo mondo si arrivasse ad avere una – due – tre macchine per famiglia come qui, per dire. la cina mi sembra che in quanto a inquinamento insegni parecchio.
e l’energia?
ah che quisquilie, immagino basti pregare, del resto dio ha costruito la terra per noi e non ci avrà mica messo dei bug…
che quei paesi siano innanzitutto in grado di produrre da mangiare a sufficienza per i propri abitanti e/o fare in modo che sviluppino una economia in grado di far comprare ciò che non possono produrre.
l’africa è un continente vastissimo e ricco di risorse bastevoli per far vivere bene gli africani. solo che sono i mano a governi guidati da idee e modelli sbagliati.
sperare che restino sottosviluppati per non far aumentare l’inquinamento non mi sembra ragionevole. hanno bisogno di scuole per formare le nuove generazioni che se ben educate troveranno le soluzioni per vivere bene e dignitosamente.
i nostri eccessi non andrebbero imitati ovviamente.
la cina è un regime totalitario e quindi non mi sembra un buon modello (e in africa è una potenza che fa quello che vuole, poveri africani).
beata ingenuità…
ora, se gli africani raggiungessero il nostro tenore di vita (e/o gli indiani, i cinesi che già ci stanno arrivando pian piano almeno nelle città…), hai idea di come finiremmo per vivere tutti?
lascia da parte la politica, che nel caso specifico c’entra poco.
dovremmo vivere tutti (e intendo anche noi primo mondo) ben al di sotto degli standard a cui siamo abituati. per esempio, cominciando dall’alimentazione e finendo coi combustibili, passando per molte altre cose.
sono cambiamenti che il primo mondo non è disposto a fare, sembra (purtroppo), e oltretutto sono standard a cui aspira il terzo.
come risolvi il problema delle risorse limitate?
sergio, il giappone è poco più grande dell’italia e sono 128 milioni.
hai presente come si vive in giappone nelle città, con che cosa si sostenta il giappone e via dicendo?
io non credo, sinceramente.
dimmelo tu
Per continuare il discorso di Kaworu (ave! :D)
Essendo stato in Giappone posso dirti che nelle grandi città, sebbene le strade del centro siano molto larghe, c’è molta folla. Anche nell’attraversare le strade si rischia di perdersi contro la massa di bufali che ti viene addosso dall’altro capo della strada. E questo continua fino a a tarda notte. Inoltre, da quel che so, il Nihon deve importare la quasi totalità di prodotti che servono alla propria sopravvivenza dalla Cina e dall’America (e più in generale dall’Estero).
Se poi devo parlare delle stanze d’albergo molto piccole rispetto a quelle europee (figurati gli appartamenti) facciamo notte.
Dimenticavo: il sovraffollamento delle metro è insopportabile, si sta chiusi come sardine…
ma il mio intuito mi dice che in un mondo con meno persone, dove si producesse di meno e in maniera migliore, si vivrebbe meglio, vivrebbero meglio tutti, soprattutto con le tecnologie oggi a disposizione che rendono non più necessaria una grande quantità di manodopera umana.
sì ma le risorse che importano mica gliele regalano… hanno sviluppato una industria e una economia ai massimi livelli. hanno usato bene la risorsa che non manca a nessun popolo: il cervello o se preferite l’intelligenza.
@Mandis
“sì ma le risorse che importano mica gliele regalano… hanno sviluppato una industria e una economia ai massimi livelli. hanno usato bene la risorsa che non manca a nessun popolo: il cervello o se preferite l’intelligenza.”
Ok, ma non tutti lo sviluppano fino a quei livelli…
non hai risposto: “sai come si vive in giappone o no?”.
oltretutto, la questione delle risorse che non sono infinite (e che se qualcuno le ha, di solito le toglie a qualcun altro) ti è sfuggita.
col cervello non crei dal nulla petrolio, elettricità, cibo…
si puoi ottimizzare, certo. ma questo implica che ci saranno limitazioni, scarsità di risorse e via dicendo.
trattino la storia smentisce clamorosamente il tuo intuito..
ragionando così potremmo tornare tutti a casa stasera e staccare la corrente. e allora sì che ci divertiamo.
la tecnologia ha bisogno di energia per funzionare, l’energia costa, bisogna lavorare per pagarla… meno siamo più si paga pro-capite.
è un modello che prevede pochi e quasi tutti ricchi o benestanti… tu egli altri sostenitori del modello ovviamente vi immedesimate nella parte ricca o benestante…
*sigh*
tu sostieni che tutti possono arrivare ai nostri standard e anzi, possiamo pure aumentare di numero.
io ti sto chiedendo come.
(tra parentesi da un servo del vaticano certe critiche fanno quanto meno sorridere, senza contare che non hai idea del mio stile di vita, quindi non puoi sapere se uso un Hummer H2 anche per andare in bagno in fondo al corridoio o se mi sposto in bicicletta, per esempio)
FSMosconi, certo non tutti i paesi potranno essere ugualmente ricchi e/o sviluppati, ma tutti possono raggiungere un livello dignitoso di sviluppo.
Kaworu, ma è l’intelligenza dell’uomo che ha reso il petrolio una risorsa. era conosciuto anche dai popoli antichi ma era utlizzato giusto come olio combustibile per le lanterne. è l’intelligenza dell’uomo che ha permesso di coltivare meno terre e di produrre di più.
continuo a chiedere: dove pensi di prendere le risorse per far vivere tutti gli abitanti del mondo BENE tanto quanto noi?
anzi, dove pensi di prendere le risorse per fare quanto scritto qui sopra aumentando addirittura la popolazione?
kaworu, brava tu vai in bici io a piedi e coi mezzi pubblici (comunque era un discorso generale in risposta a trattino, nulla di personale).
in africa per esempio, hanno bisogno di scuole per far studiare i giovani, di ospedali per curare malattie che da noi ormai sono banali, di acqua potabile (e l’africa è ricca di acqua..), di formare africani in grado i mandare avanti i propri paesi (medici africani, insegnanti, biologi, ingegneri etc.), di sviluppare un’economia che liberi i paesi africani dal ricatto dei prestiti internazionali; molta della responsabilità è anche dei governi locali che pensano all’arricchimento personale e non al proprio paese.
non mi hai risposto sulle risorse.
aspetterò.
vorrei davvero sapere dove pensi che si possano trovare per garantire a tutto il mondo con una popolazione ancora maggiore di quella attuale il tenore di vita occidentale.
per ora non siamo arrivati alla tecnologia del replicatore di star trek.
in africa molte terre anche in zone desertiche potrebbero essere coltivate, solo per fare un esempio.
non ho detto che debbano per forza raggiungere il nostro standard, uscire dalla miseria sì.
coltivate come? l’acqua in africa non è un bene disponibile come qui.
hai idea di come sia complicato tornare indietro da una desertificazione?
le tue sono le idee di una persona che non ha per nulla presente la portata del problema.
carine eh, ma hanno più o meno lo stesso grado di realizzabilità in tempi decenti del replicatore di star trek.
e di certo la crescita demografica non è un bene, nè per noi, nè per la terra.
in africa hanno risorse idriche enormi, ma le gestiscono male. vale per tante altre risorse naturali-materie prime. ci sono tecniche per ottimizzare al massimo la risorsa idrica.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200807articoli/35178girata.asp
http://www.ilsussidiario.net/News/Scienze/2010/6/15/DESERTIFICAZIONE-Nelle-terre-dove-neppure-una-goccia-di-pioggia-va-sprecata/93183/
http://www.youtube.com/watch?v=SK3_YniDjoM
http://www.desertoverde.ch/it/
http://www.vallerani.com
cosa vuol dire “tempi decenti”? se non iniziano a realizzarle non ci arriveranno mai; i nostri nonni dopo la guerra si sono rimboccati le maniche e hanno fatto grandi sacrifici e rinunce anche se sapevano che loro non ne avrebbero goduto (o ne avrebbero beneficiato poco) i frutti, ma i loro figli e nipoti sì.
@Mandis
la storia non smentisce nulla, noi siamo entrati nell’era postindustriale, non possiamo più continuare a ragionare come se fossimo ancora fermi al periodo della prima o seconda rivoluzione industriale, all’epoca c’era spazio per la crescita, la crescita è avvenuta, adesso è ora di fermarsi e di tornare a misure ragionevoli, anche perché il sovrappiù di produzione di pessima qualità (sia per l’impatto ambientale sia per la qualità sempre più scadente dei prodotti) porta vantaggio solo ai ricchi che diventano sempre più ricchi e crea nuove forme di dipendenza e schiavitù per i poveri.
Hai presente quello che accaduto a Duisburg è la metafora di quello che accade quando in uno spazio vuoi far entrare più persone di quelle che può contenere
Io non c’ero, ma ho visto da foto e filmati oltre che appreso dai racconti di chi era giovane in quel periodo come era Roma negli anni Cinquanta e Sessanta, un vero paradiso, oltre che una città piena di opportunità per le persone di talento…e guardate cosa è oggi, una cloaca a cielo aperto, dove a causa del traffico si impiega un ora per fare due chilometri, una città dove crescono l’emarginazione, diminuiscono le opportunità di lavoro, anche per chi avrebbe tutte le carte in regola per riuscire…
@ Giovanni Mandis
Il punto è uno solo: è possibile uno sfruttamento infinito di un mondo finito? No. Per cui, basta, il resto è tutto spostare il problema. Non si può figliare come batteri. Nemmeno questi ragionamenti elementari riescono a essere digeriti?
c’è un mio commento in moderazione su come è possibile coltivare terreni aridi anche dopo siccità atavica, in africa e altre aree e su come sia possibile che queste terre si sollevino da condizioni di miseria (spero verrà pubblicato).
trattino ci sono posti nel mondo dove non sono mai entrati nell’era industriale…
il paragone con Duisburg non regge perchè la terra è in grado di sostentare molti miliardi in più di quanti siamo oggi.
fab, la terra è “finita”, ma non è un sistema completamente chiuso e immobile. è in grado di rigenerare le proprie risorse (inoltre l’uomo è in grado di far diventare risorse ciò che in passato non era ritenuto tale).
la terra rigenera le proprie risorse in tempi decisamente lunghi, troppo lunghi per noi.
che idee ingenue, veramente…
un miliardo nel 1917
quasi sette oggi.
se questi non sono dati che parlano da soli….
p.s. io ho preferito non averne, anche per questa ragione.
Cavolo, è morto molto giovane
Credo che limitare l’opera e il lavoro svolto dal Prof. Luigi De Marchi al solo problema dell’accrescimento demografico sia fortemente riduttivo anche perchè tale lavoro rappresenta la fine e non l’inizio di un suo percorso di approfondimento.
Suggerisco di iniziare dall’elaborazone dell’angoscia di morte che ha come riferimento teorico l’opera di Otto Runk così e soltanto così si può comprendere l’approccio al sociale del prof. De Marchi.
…ed in fondo anche questo carteggio che si fonda soltanto su una parte della sua opera è una dimostrazione del suo pensiero : l’angoscia di morte ci preclude la possibilità di contattare un mondo interno ed esterno più ampio perchè implica il contatto con il vuoto e con la nostra stessa morte, vuoto che riempiamo in mille modi diversi …anche con il procreare molto più del necessario ….
appoggio in toto quanto dici…
Luigi de Marchi, un personaggio straordinario cui tutti dobbiamo molto.
Per conoscere cosa si può combinare in soli 73 anni di vita consiglio il suo libro “Il solista” – Edizioni Interculturali
Diocleziano, se ne vanno laureati, scienziati e tecnici perchè sono quelli che possono avere opportunità in Paesi scientificamente più avanzati. Paesi cioè che accolgono “nuovi cittadini” per mansioni difficilmente reperibili. Ma gli operai Fiat dove dovrebbero andare? Dove c’è tanto lavoro per gli operai. Ossia in Paesi che non tutelano i diritti dei lavoratori (e nemmeno un sacco di altri)… E’ questo il problema. Il biologo torinese può andare in Australia. L’operaio torinese deve andare in Serbia o magari in Cina.
aggiungo anche il mio cordoglio, mancherà una grande persona 🙁
nel lontano 1973 la prima scoperta che ho fatto arrivata a Roma è stata l’aied, a cui mi sono subito iscritta; vengo da una nidiata di 9 figli, so cos’è una famiglia numerosa, quali sofferenze si moltiplicano: a chi dice che il pianeta darebbe da mangiare a 100 miliardi di persone, rispondo semplicemente: primo, non si vive di solo pane, dove la mette la qualità della vita? secondo: la storia non è fatta di se e di condizionali: la maggioranza degli esseri umani sono quelli che sappiamo e vediamo di quali ingiustizie, crudeltà e comportamenti irrazionali siano capaci, bisogna partire da questo dato di fatto, non da ipotetici “se gli uomini fossero diversi, se le risorse fossero distribuite meglio…”
E nel momento che siamo 100 miliardi e proprio non si puo’ piu’ aumentare, che facciamo?
Cento miliardi di peccatori o castrazione obbligatoria?
Allora perche’ non pensarci subito? Tanto alla fine procreazione responsabile comunque!
Giorgio caro, non mi ricordo il nome ma un filosofo o pensatore disse della guerra: ” Suprema igiene del mondo”.
Occorre dire che ai preti piace e neanche poco la guerra. Possono stare in prima fila a fare le “soubrettes” benedicendo fanti e cannoni senza rischiare la pelle. Arrivano a spargere il loro oppio consolatorio a chi soffre e per questo chiedere sovvenzioni a piene mani al proprio stato; é sì….perche per opportunità politica chiedono al loro dio di dividersi tra le varie popolazioni. Pensiamoci bene: senza i 60/70 milioni di morti e forse molti più delle due ultime guerre mondiali e le centinaia di milioni di morti per denutrizione e malattie dal 1900 ad oggi su tutto il pianeta, saremo forse arrivati a 50 miliardi. Pensa quanti soldi per battesimi, cresime e comunioni, matrimoni, annullamenti di tali per sacra rota (acc. al divorzio) si sono persi. Fare due figli a coppia e farli star bene no eh? Troppo facile, verooo? Oppure la verità è un’altra? La verità è che a questi signori fa giuoco la miseria e l’i.gnoranza, stagno dove possono sguazzare allegramente per i loro interessi?
Per la qualità della vita a me pare che non contino tanto il numero delle auto o dei televisori quanto la qualità delle relazioni umane, per cui ci sono tante possibilità tra il vivere di solo pane e lo spreco del mondo occidentale.
Gli uomini sono quello che sono indipendentemente dal loro numero. Si facevano le guerre anche quando nel mondo c’era più posto. Per un egoista un’altra sola persona è già di troppo.
Guardandomi attorno vedo che i figli unici hanno più giochi (e vestiti più nuovi) di chi ha due o tre fratelli, ma non è automatico che abbiano più amore e maggiore attenzione dai genitori, anzi. Parlo di famiglie al massimo con tre o quattro figli, famiglie più numerose oggi sono rare.
Almeno dentro casa mia sarò libera di stabilire quante persone per me sono troppe? Perché comunque il contenimento delle nascite è prima di tutto una scelta individuale. Anche se, ovviamente, preferirei che fosse meno affollato anche l’ambiente che mi circonda, visto che non si può vivere segregati in casa.
il fatto che ci sia gente che anzichè figli avrebbe fatto meglio a dedicarsi al giardinaggio non implica che tutti i figli unici crescano come piccoli tiranni viziati.
Kaworu
continuo a chiedere: dove pensi di prendere le risorse per far vivere tutti gli abitanti del mondo BENE tanto quanto noi?
continui a ripetere questa domanda, ma chi l’ha detto che tutti devono vivere come noi occidentali? A te sembra che stiamo vivendo bene? Stiamo vivendo pieni di beni, ma bene non mi pare proprio.
Tu non hai idea ad esempio di quanta gente assuma antidepressivi, ansiolitici o sonniferi.
eccolo, è venuto allo scoperto il reazionario talebano, quello che ci vorrebbe far vivere nella povertà, nella fatica corporale e senza medicamenti per lenire il dolore che causa la natura…io sono contro il consumismo acritico, tuttavia, non c’è dubbio che i beni di cui disponiamo nelle società occidentali assicurano un reale miglioramento del tenore di vita, tra l’altro, tra questi beni rientrano proprio quegli antidepressivi ed ansiolitici che disprezzi tanto, perché i disturbi dell’umore e l’ansia sono presenti nel genere umano da sempre, ne soffrono perfino gli animali. Non esiste popolo tanto primitivo che non conosca l’uso di qualche sostanza ansiolitca, soporifera o eutimizzante vegetale, con la differenza che le nostre sostanze sono di efficacia maggiore e più sicure.
Esagerare la posizione dell’altro per poterlo meglio squalificare non è nè nuovo nè corretto.
Io non ho detto niente di quanto scrivi su povertà ecc.
Sugli antidepressivi e sugli ansiolitici non mi hai capito, lo so che sono utili. Però ti posso assicurare che negli ultimi anni è enormemente aumentato il loro uso. Non è più un problema del singolo, è un problema sociale. Le relazioni umane sono pessime, in città come in paese, il ritmo della vita è insostenibile per un numero sempre maggiore di persone e allora il ricorso a questi medicinali diviene indispensabile.
Forse anche il raggiutno benessere contribuisce, non lo so. Certo chi deve lottare tutti i giorni per guadagnarsi la pagnotta ha poco tempo per deprimersi.
Un punto principale di conflitto fra cattolici e non è la diversa posizione riguardo alle nascite:
io vedo la crescita della popolazione come una corsa verso la catastrofe (non la fine del mondo: la fine delle attuali tecnologie, sistema di vita, estinzione di intere comunità umane etc.)
I cattolici non la vedono come un problema, o comunque escludono che si debbano prendere provvedimenti al riguardo, in base a “leggi naturali” di cui comunque hanno accettato fin’ora modifiche sostanziali (modifica dell’ambiente, tecnologie mediche etc.).
Probabilmente una catastrofe ecologica è in vista in termini più brevi di quanto vogliamo pensare (decenni, generazioni, secoli al massimo) indipendentemente da prese di posizione nell’uno o nell’altro senso.
mario
Mandis e Brendan sono abituati a credere alle favole, il loro modello di vita è quello ‘vaticano’ dove il domani è assicurato, l’acqua è garantita e gratis, lo spazio inviolabile. Ma ‘là fuori’ non ti regala niente nessuno, l’acqua è poca e sporca, per vivere bisogna lavorare e già oggi il lavoro è insufficiente per accontentare tutti. Ve lo ha raccontato il mago Zikiki che il pianeta può sostenere 100 miliardi di abitanti? E magari con più centrali atomiche che supermercati… Siete proprio dei bambini, l’esperienza non vi insegna mai niente: perchè mai con 100 miliardi di abitanti si dovrebbe arrivare a un modus vivendi perfetto ed equilibrato, quando non lo si è capito oggi con sette miliardi? Se pensate di arrivare alla qualità attraverso la quantità vi meritereste veramente di vivere nel mondo che auspicate. Non io.
quoto…
Non so se vale la pena rispondere a uno che continua a parlare di 100 miliardi quando Mandis ha detto che si era sbagliato e la cifra era 30 e io ho detto che non ho numeri da proporre.
Di problemi nel mondo ce ne sono tanti, quello demografico non è il primo. Per 7 miliardi le risorse ci sono, ma l’egoismo non le fa bastare. Dunque il primo problema mi pare sia vincere l’egoismo, non ridurre le persone.
Altre volte ho ricordato che 1 americano consuma come 100 e più abitanti delle zone subsahariane. Però dicendo che siamo troppi gli americani e gli europei non si toccano, si destinano invece somme per campagne antidemografiche nei Paesi poveri. Perchè ci sia Bush o ci sia Obama lo stile di vita americano non si tocca.
L’acqua è sporca? Basta alzare i limiti accettabili. Nella pianura padana c’è l’atrazina nell’acqua? Basta dichiarare che ci può essere. E l’atrazina non viene mica dalla sovrapopolazione, viene dalla nostra incoscienza.
Anche il cemento non viene da sovrapopolazione, viene da un modello di sviluppo sbagliato.
Ma tu fregatene di queste cose, continua a prendertela con brendan e mandis.
De Marchi aveva (come tutti) i suoi punti deboli e le sue manie, ma credo proprio che leggendo gran parte dei commenti a questo post si sarebbe messo le mani nei capelli e che avrebbe avuto fior di ragioni per farlo.
Gigi De Marchi è un uomo che sa leggere nell’anima e nel cuore delle persone,cogliendone utta la ricchezza interiore….