Nuovo sondaggio sul sito UAAR

Un nuovo sondaggio è stato pubblicato oggi sulla home page del sito UAAR. La domanda è la seguente: “Cosa pensi dell’istituzione di scuole private improntate al pensiero libero, come quelle proposte da Dawkins?”
Otto le opzioni tra cui scegliere la risposta preferita:
– Insegnamenti di questo tipo dovrebbero essere vietati per legge
– Favorevole, almeno si finirà di criticare le scuole private cattoliche
– Favorevole
– Favorevole, ma solo in un regime di parità con le scuole private cattoliche
– Favorevole, ma solo in un sistema che sostiene limitatamente la scuola pubblica
– Contrario, è la scuola pubblica che deve insegnare a ragionare con la propria testa
– Preferirei che vi fosse insegnato l’ateismo, piuttosto che il pensiero libero
– Non so / altro

Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio. Il quesito era: “Quale di queste vie è più in grado di rendere l’Italia un paese laico, senza discriminazioni o privilegi basati sulla religione?” Questi i risultati (1572 voti):
30,2% Più associazioni di non credenti, federate in una realtà che porta avanti solo le iniziative condivise
27,3% Una federazione laica, di cui fanno parte organizzazioni di credenti e non credenti, che porta avanti solo iniziative condivise
13,6% Una sola associazione di laici, aperta a credenti e non credenti
8,5% Una sola associazione di atei e agnostici, che porta avanti da sola le proprie iniziative
7,7% Più associazioni di non credenti, ognuna delle quali porta avanti da sola le proprie iniziative
2,5% L’Italia è già un paese compiutamente laico, non occorre cambiare nulla
2,0% L’Italia non ha bisogno di diventare un paese laico, è giusto che la Chiesa abbia una posizione di privilegio
1,6% Una sola associazione di atei, che porta avanti da sola le proprie iniziative
6,6% Non so / altro

24 commenti

Bruno Gualerzi

Risposta n. 6.
Non riesco a concepire qualcosa di diverso da una scuola pubblica veramente laica. L’ateismo non si insegna come se fosse una materia fra le altre che compongono lo scibile umano, ma come qualcosa che si può raggiungere solo con l’esercizio del libero pensiero e con l’esperienza delle sue difficoltà.
E deve considerare sempre l’eventualità di una pratica del libero pensiero che può sfociare nella scelta religiosa e capirne il perchè per rendere più consapevole e solidamente fondato il proprio ateismo.

Io ero Sai

“- Favorevole, ma solo in un regime di parità con le scuole private cattoliche” ASSOLUTAMENTE NO! Le “scuole” cattoliche (chiese con libri dovremmo chiamarle) insegnano soltanto l’ignoranza.

Mi piacerebbe questa:
“- Contrario, è la scuola pubblica che deve insegnare a ragionare con la propria testa”
Ma la cosa mi pare poco fattibile.

Perciò:
“- Preferirei che vi sia insegnato l’ateismo, piuttosto che il pensiero libero”
Insegnare che gli dei non esistono, come sono stati creati, da chi e perchè. Insegnare la trasvalutazione di tutti i valori.

Cassandra testarda

Ho votato parere contrario, perchè “è la scuola pubblica che deve insegnare a tutti a ragionare con la propria testa”. Quella di una scuola privata atea, o laica che dir si voglia, così come appare dalle notizie riferite, impostata come alternativa alla scuola privata cattolica o di altra religione, mi sembra tutto sommato una sorta di ghettizzazione, che comporta separazione, contrapposizione ideologica tra allievi di diverse scuole e domani tra adulti l’un contro l’altro armati. Certo che, a fronte del persistere di forte presenza di scuole private cattoliche e di una scuola pubblica con ora di religione cattolica quasi obbligatoria, una scuola privata impostata sul principio di laicità, può apparire appetibile. Ma una scuola privata è sempre privilegio di pochi, perchè costosa. L’obiettivo primario quindi deve essere la laicizzazione della scuola pubblica che è gratuita e aperta a tutti, libera e senza discriminazioni e contrapposizioni di credenze religiose o atee al suo interno.

Dalila

Anche io.
E mi sembra scontato che cosi’ debba essere, mi stupisco che per dare spessore ad una scuola si debba ancora pensare necessariamente all’opzione “privata”.
Un’idea molto in voga (e da tempo) in U.S.A. dove lo studio è accessibile soprattutto a chi è nato molto bene.

Stefano Grassino

Condivido, Dalila, ma pongo a te e cassandra un quesito: riusciremo mai ad avere in italia una vera scuola pubblica, seria valida ed imparziale? Credo che con la preseza del vaticano e del popolo italiano su questa terra ciò non sarà mai possibile. A questo punto, tentare di arginare il pensiero religioso-credulone, non lo si potrebbe fare tentando di immettere scule atee?

Ciccio

non ci vedo niente di male nell’istituire tali scuole.

certo che dovrebbe essere la scuola statale ad insegnare per prima il libero pensiero, ma da noi, ahimè, non è proprio così.

Cassandra testarda

Rispondo a Stefano Grassino che lo so che è difficile in italia avere una scuola pubblica che prepari a ragionare con la propria testa; ma non è impossibile. E comunque è questo l’obiettivo primario di chi vorrebbe liberare la nostra cultura dai condizionamenti clericali e favorire il libero pensiero. Del resto , pur avendo subito anche noi tutti le pressioni e i condizionamenti catechistici, nella scuola e nella società, non siamo arrivati forse a formarci un nostro pensiero autonomo? Per fortuna non ci sono nella scuola pubblica e nella società solo insegnanti di religione dogmatici e predicatori fanatici, ma ci sono ancora tanti insegnanti aperti e capaci di suscitare spirito critico, ci sono libri e giornali , e ora pure internet, che offrono tante nuove prospettive culturali utili alla formazione di pensiero libero.
Non sono contraria in assoluto ad un scuola privata con lo specifico obiettivo della laicità e dell’esame critico delle religioni, ma la vedo come una soluzione di difficile attuazione pratica, elitaria e che potrebbe anche portare a risultati controproducenti.

Gigi

Favorevole.
Non sono contro alle scuole private, ma queste devono essere davvero libere di agire come meglio credono. Senza nessun favoritismo verso nessuno.

Quindi la situazione di uno stato che sceglie quale tipo di scuola privata favorire non deve esistere, ma l’unico criterio deve essere la meritocrazia (cosa che eliminerebbe in un colpo le scuole cattoliche).

In tutto questo lo stato deve mantenere una scuola pubblica di alta qualità laica ed indipendente.

Quindi sono favorevole alle scuole di libero pensiero, ma al momento mi sembrano una cosa limitata al liberalismo britannico.

Magar, bieco illuminista,

Ben venga la libertà di iniziativa privata, ma il primo progetto dei laici dovrebbe essere il mantenimento della neutralità della scuola pubblica, piuttosto che una specie di chiusura in una “riserva indiana per atei”. Il pensiero critico non dovrebbe essere visto/propagandato come “una roba che riguarda le famiglie atee”. Il che è quello che rischia di succedere, per come è stata presentata l’iniziativa (anche se – come immagino – non ci saranno limitazioni agli accessi).

fab

Sono per l’abolizione totale di ogni scuola che sia in concorrenza alla pubblica: la cultura di una nazione deve evolversi in uno scambio continuo integrale senza parti staccate, se si vuole che la nazione sia unica e viva.

CosmoGioia un Giorno

io vorrei sapere chi è quel bontempone che ha votato la prima.
Sono sfavorevole all’istituzione di scuole private il cui scopo è quello di fare quello che dovrebbero già fare le scuole pubbliche. Ciò non toglie che se si vuole ottenere una formazione più mirata, allora non vedo perchè negarlo. Comunque il livello universitario è più consono per fornire una competenza più professionale in materia.

Daniela

in linea di principio sono d’accordo con quanto detto da cassandra, vorrei solo precisare che dawkins parla di scuola per liberi pensatori e non di scuola atea… e poi credo che sia stata soprattutto una provocazione per sottolineare che la scuola pubblica ha abdicato totalmente al proprio ruolo e fornisce un istruzione carente, forgiando non cittadini ma sudditi.

Quindi ho votato favorvole ma sono convinta che i liberi pensatori devono battersi per una scuola che formi persone con un forte pensiero critico capaci di affrontare le sfide della società in modo “costruttivo, umano e razionale”

Flaviana

Favorevole, anche se dovrebbe essere la scuola pubblica a garantire una formazione scevra da influenze religiose o ideologiche, visto che in Italia non e’ e non sara’ cosi’, benvengano questi istituti

Dalila

La questione è piuttosto analizzare quanto la scuola pubblica (nei diversi Stati) si sia piegata a favore di una -o un’altra- religione.
La scuola privata per il libero pensiero dovrebbe nascere secondariamente ad una pre-esistente scuola pubblica fondamentalmente neutrale.

MetaLocX

Io non so come esprimermi, da un lato sono favorevole ma dall’altra temo che possa diventare un alibi per chi vuole indottrinare ulteriormente la scuola pubblica.

esperantio

Dovrebbe esistere solo la scuola pubblica in un paese civile,laico e moderno.L’evangelizzazione la facciano nei loro templi ai tanti milioni di stupidi plagiati!

POPPER

La scuola pubblica deve essere aiutata a svolgere la sua funzione laica, quindi, nessuna preferenza di religione o ideologia da parte dello stato laico, ma neppure mettere l’ateismo sullo stesso piano dell’insegnamento religioso o ideologico.

Essendo laica, il libero pensiero deve svilupparsi insieme al senso critico e alla pacifica convivenza con altre correnti di pensiero, tuttavia, è innegabile e ineludibile che la religione ponga al libero pensiero delle condizioni moraliste per cui risulrebbe inevitabilmente inibito a parlare di certe cose, o per buon senso o per rispetto umano.

Alla fine, il libero pensiero, pur avendo fatto tentativi di dialogo con correnti religiose, ne esce deluso spesso, poiché si aspettava che anche la religione fosse espressione di un libero pensiero, mentre invece è frutto di indottrinamento religioso scolatico e catechetico, quindi, il libeor pensatore riflette tra se, sospende il giudizio o conclude con costatazioni di fatto:

Il mio compagno di banco vorrebbe dialogare con me liberamente ma la sua fede lo fa inciampare in frasi fatte imparate a catechismo o nell’ora di religione, ed io continuoa pensarla a modo mio e ci ragiono sopra, forse lui non ha avuto altrettanto carattere da esprimere pensieri propri, anche se un po ribelli o critici verso la chiesa cattolica, magari perchè i genitori non vigliono che lui abbia dubbi su dio e il papa ecc….eccc….

forzalube

La scuola pubblica deve essere laica ed insegnare a ragionare con la propria testa su questo non ci piove.
Le scuole private possono esistere, ma dovrebbero essere oneri per lo stato.
E tutto ciò starebbe già scritto nella nostra costituzione.

In questo contesto ovviamente non ho nulla in contrario a che vi siano scuole private “alla Dawkins”.

Per il sondaggio quindi sarei tentato di rispondere 4, ma dando per scontato che contestualmente valga la risposta 6.

matelda

La mia preferenza va alla risposta n. 6 “Contrario perchè penso che sia la scuola pubblica a dover insegnare il libero pensiero”. E’ utopistico, lo so, in Italia, ma il rischio è quello che una scuola di questo tipo possa essere equiparata alle tante scuole private ed esprimere così solo una corrente di pensiero, o una credenza, religiosa o atea.
Invece il libero pensiero deve essere il fondamento di ogni educazione, deve conformare la coscienza di tutti i cittadini che vivono in un paese laico e che si riconoscono nelle sue istituzioni. Per quanto riguarda i rapporti di un cittadino verso lo Stato o verso la comunità, è accettabile solo un’educazione e un’istruzione scevra da ogni connotato religioso . La credenza religiosa è libera ma deve essere un fatto completamente privato, che riguardi solo la coscienza di ciascuno e non possa avere alcuna influenza esterna. Come dice la Costituzione gli uomini non possono essere discriminati in base al sesso, alla razza, e alla religione.

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