Il nuovo numero di Time Magazine dedica la copertina ad Aisha, una diciottenne afghana sfigurata dai talebani, i fondamentalisti islamici che controllano una parte del territorio dello stato asiatico. La ‘colpa’ della giovane era di voler scappare da una famiglia manesca: la punizione stabilita dal tribunale è stata l’amputazione del naso e delle orecchie. Il periodico ha dedicato il servizio più importante alla condizione delle donne afghane.
Sfigurata dai talebani, in copertina su Time
114 commenti
Commenti chiusi.
NonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoessereveroNonpuoesserevero…
scusate… e’ al di la’ della mia capacita’ di comprensione
Dio lo vuole. E – oplà – ecco che l’inferno diventa realtà, e molto terreno.
Il mondo vive ancora nel passato.
orribile …davvero orribile…..
povera ragazza….
Che bestie!!!
Pfui !
Che non mi si venga a parlare che non ci sono delle gerarchie nelle varie culture. Questi qua vivono come ai tempi delle caverne, altro che Medioevo….
Ai tempi delle caverne dovevano far funzionare la scatola cranica per inventare la ruota, altro che…
non si può fare una raccolta fondi per pagarle una chirurgia ricostruttiva (e darle asilo in un paese civile)?
Basta muiculturalismo!
Da parte nostra, tutto si potrebbe fare. Ammesso e non concesso che la lascino uscire dal Paese, e che qualche Paese “civile” le conceda lo status di rifugiata.
Scusa, ma sarebbe veramente ipocrita: di persone nella sua condizione, o in situazione analoga, ve ne sono parecchie. Aiutare solo lei perché in copertina e perché ha toccato la vostra personale sensibilità sarebbe a dir poco ingiusto.
Sono d’accordo con Fiertel, semmai bisognerebbe finanziare un fondo per aiutare tutte le donne afghane vittime di aggressioni. Per la cronaca, la maggior parte di queste aggressioni non ha a che fare con la legge coranica, bensì con la possessività maschile: spesso le donne vengono sfregiate con l’acido dal marito o dai suoi parenti. Ma ci sono pure i talebani, ad inserirsi (in maniera crescente) in questa “tradizione locale”, usando l’acido per colpire ragazze colpevoli di andare a scuola…
“Ecco cosa succede se lasciamo l’Afghanistan”
Che ipocriti, queste cose (e anche cose peggiori) succedono anche in altre parti del mondo e tutti se ne sbattono.
Scusate per il carattere estremista ed incivile di questo messaggio, ma sono convinto che il “problema talebano” sia risolvibile solo con la loro eliminazione fisica.
no MICHEAL;oramai grazie agli USA,che a invaso l irak,il fondamentalismo religioso,si espande in tutta l asia è l africa,puoi trovare casi del genere nella ricca dubai,oppure in quatar,è nello yemen.
http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano.aspx?idD=1
Purtroppo questa copertina e’ anche troppo poco sconvolgente, molte donne sfigurate dall’acido quasi non hanno piu’ un viso.
E’ un esempio lampante che la soluzione militare non e’ quella giusta e che occorre aprire un
vero dialogo con i talebani.
(Per chi non l’avesse capito,e’ una boutade.
Mi scuso della precisazione con tutti gli altri che (beati loro!)capiscono al volo l’ironia).
Quindi la guerra è giusta!
@Zerco
Zerco,mi deludi:ci sono solo due tipi di guerre:
GUERRE VINTE
GUERRE PERSE
E Napoleone disse :”La piu’ disonorevole delle vittorie e’ meglio della piu’ fulgida delle sconfitte !”
bella questa frase,sai?in che contesto la detta napoleon,laverdure.
Facile commentare sul papa, il crocifisso e l’8 per 1000: equanimità, relativismo e razionalismo trionfano. Ma quando si parla di culture, civiltà e umanità viene fuori il vero pensiero: quello di chi mette le culture e gli uomini in ordine gerarchico, con il testa, ovviamente, la propria. Il fondamentalismo e il razzismo c’è anche in questo sito. Che commenti ignobili, proprio quando uno stato impelagatosi in una guerra che sta perdendo denuncia – tramite il suo più diffuso organo di propaganda – l’inumanità del nemico, ovvero il popolo che ha aggredito e che sta massacrando. Vergognatevi!
ma che stai dicendo? di cosa ci dovremmo vergognare? è la gente ha ridotto cosi quella ragazza che dovrebbe vergognarsi! in Afganistan come in qualunque altra parte del mondo
e allora mettiti anche tu in lista di chi “vuole risolvere il problema talebano con l’eliminazione fisica”. E abbonati a Time.
ne’ l’uno ne’ l’altro
scusami Zerco, qual’è il passaggio logico, che mi sfugge, che collega l’indignazione per quest’atto ignobile, con il sostenere ed approvare la presenza militare occidentale in Afganistan e/o eliminare fisicamente tutti i talebani?
@Zerco
Nella seconda guerra mondiale rimasero uccisi circa 5 milioni di tedeschi,di cui la meta
civili.
Questi ultimi rimasero uccisi in un ‘infinita di bombardamenti che a volte,come a Dresda,
risultarono piu’ micidiali di Hiroshima ,e soprattutto erano spesso deliberatamente
mirati a massacrare civili nell’idea che cio’ provocasse il crollo generale del morale
e il crollo del regime.
Il famoso maresciallo Harris,capo del comando bombardieri della RAF,ebbe la sincerita
di ammettere in seguito che tale tattica fu un fiasco,che provoco morti inutili da entrambe le parti.
Con tutto questo in generale,a guerra finita,ci furono ben poche critiche ai metodi impiegati per la vittoria alleata da parte dei popoli che avevano subito il nazismo:francesi,olandesi,belgi,polacchi,cecoslovacchi ecc.
La necessita di vincere li aveva resi ben poco schizzinosi.
Del resto anche molti comportamenti dell resistenza non furono certo improntati
al vangelo,quella resistenza con la quale abbiamo traformato quella che per noi
fu una cocente sconfitta in una vittoria,anche se “vittoria ad uso interno”.
Noi ci mostriamo tanto schizzinosi perche ,per ora,ci sentiamo al sicuro e totalmente
estranei al pericolo dell’integraliosmo islamico e ai crimini dei talebani e di tanti altri,
ma faremmo bene a ricordare che negli anni 30 il nazismo aveva addirittura un
sacco di ammiratori in occidente e nel mondo intero,spesso personaggi illustri come
Lindberg o Gandhi o l’ex re Giorgio d’Inghilterra.
Ebbe altri ,come Chamberlain,convinti di “ammansirlo ” regalandogli la Cecoslovacchia
alla faccia dei trattati di alleanza.
Direi che la vergogna per certi comportamenti stupidi dovrebbe superare quella
per la guerra stessa,dato che senza di essi si sarebbe evitata!
Quoto Laverdure. Esatto !!
Le castronerie che compie l’occidente in giro per il mondo non giustificano questi individui a compiere tali atti, per di più verso i loro stessi figli, ossia, le persone che dovrebbero più amare.
Ma quando c’è di mezzo la religione e il fanatismo, anche i sentimenti umani più schietti e sinceri possono venir meno.
Senti, facciamo che l’acido in faccia te lo pigli tu, e non lei.
Di che cosa vuoi discutere con il fondamentalismo religioso? Del tuo funerale? Ma anche quello è già stabilito da qualche libro sacro…
Ovviamente era per Zerco.
solito discorso di chi non ha argomenti.
Allora facciamo che tu tiri le cuoia e al tuo funerale di terza classe arriva il missile di un drone che fa fuori tutta la tua famiglia (incomprensibilmente) piangente sul tuo feretro. Cosa penseresti? Da vivo, non da morto (anche se l’attività cerebrale è la stessa)? E mettiamoci pure che il marmittone, ventenne precario, che ha schiacciato il pulsante sul joystick che ha mandato a brandelli la tua adorata schiatta, ha premuto l’indice più forte e convinto, perché aveva sul tavolo una copia di Time con una foto taroccata.
Facciamo così, che è molto meno fondamentalistico, più politically correct, vero?
@Ciccio
Penso che sia la stessa logica con la quale i guerrafondai come Churchill sostenevano che
stupidaggini come Il colpo di mano della Renania,la Notte dei cristalli e le persecuzioni
antiebraiche,le leggi razziali e altre bagatelle simili dimostravano che Hitler era un interlocutore
assolutamente inaffidabile,che trattati stipulati con lui erano privi di valore,e che il pericolo
del nazismo richiedeva un atteggiamento forte e deciso.
D’altronde se chiedi adesso chi era Churchill,quanti ti sanno rispondere con un minimo
di competenza?
@Fri
Come ai vecchi tempi:”Ne con le brigate rosse ne con lo stato ! ”
Un puro slogan all’italiana!
Che tradotto significa “Facciamoci i £%&/ nostri e infischiamocene del mondo intero !”.
Cosa che potrebbe anche essere degna di considerazione,se non fosse che abbiamo l’abitudine
di ficcare il naso nelle faccende altrui in continuazione con le nostre “Ferme dichiarazioni di
condanna ” per la pena di morte in USA,l’embargo israeliano a Gaza ecc (ma niente per
i detenuti politici di Castro,o i massaciri in Cecenia ecc)
Non ho detto questo. Francamente penso che la guerra, se proprio la vogliamo fare, debba essere l’extrema ratio, e non credo che nel caso dell’Afganistan si sia fatto molto/abbastanza per evitare la guerra.
@ Ciccio
passaggi logici: 1) gli Stati Uniti hanno invaso l’Afghanistan – 2) vi hanno portato uno stato di guerra permanente, cercando di legittimarla con l’esportazione della civiltà – 3) dopo 9 anni stanno perdendo la guerra e non sanno più come giustificarla – 4) per fare fronte alle critiche universali cercano di fare leva sulle paure dei propri cittadini e alleati puntando ancora sull’inumanità del nemico (si è sempre fatto così…) – 5) il più diffuso settimanale degli Stati Uniti e dei paesi suoi alleati dimostra quanto gli Afghani (o parte di essi) siano bestiali, pubblicando una foto raccapricciante – 6) la fotografia suscita l’indignazione dei lettori verso i “Talebani” che avrebbero compiuto quell’atto di inaudita crudeltà – 7) un sito che cerca di trattare importanti argomenti di ragione, morale, storia e società (che vuole cogliere la relatività della cose umane e la validità dei diversi punti di vista sulla realtà, contrapposta alla granitica univoca certezza di un certo pensiero) pubblica quella foto – 8) alcuni lettori di quel sito, sconvolti dalla fotografia, denunciano che i “talebani” sono inumani – 9) quei lettori avvertono che l’unico modo di evitare il ripetersi di atti come questo sia di eliminare l’inumanità dei talebani sopprimendo gli stessi – 10) la guerra in Afghanistan è giusta in quanto mira a eliminare i barbari talebani.
La propaganda funziona, e quindi ripeto a chi ha scritto, in questo sito!, di gerarchie delle civiltà e di “soluzioni finali”: vergognatevi.
Sarà anche propaganda, ma un atto vile e vergognoso rimane comunque tale.
La tua soluzione qual è, non parlarne affatto e far sì che questi fatti cadano nel dimenticatoio, perchè comunque si deve dare contro gli stati uniti ?
Se ti va, accomodati pure, nessuno ti impedisce di farlo. Da parte nostra, continueremo a denunciare le follie dell’irrazzionalità, bianche, verdi, rosse, blu o fuxia che siano.
Tu certamente tra questi colori ne hai già scelto uno su cui fissarti con i chiodi, senza la minima possibilità di smuoversi.
l’irraZZionalità è imporre i nostri valori a chi ne ha di diversi. Razionalità è riconoscere agli afghani la forza di liberarsi da soli dei talebani. Ogni popolo è in grado di liberarsi, col tempo e lo sviluppo dei suoi valori, del talebano di turno. Lo abbiamo fatto noi, perché non dovrebbero farlo loro? perché sono inferiori?
“l’irraZZionalità è imporre i nostri valori a chi ne ha di diversi.”
tagliare il naso ad una diciottenne NON e’ un valore!
@Zerco
Allora perche non la piantiamo con l’irrazionalita di imporre le nostre abitudini
alimentari e mediche ai popoli del terzo mondo?
Se la gente, deve avere il diritto di essere mutilata ,lapidata,impiccata alle
porte dell stadio di calcio,perche non deve avere il diritto di crepare di fame,
di avere una mortalita infantile del 50_70%,di essere esposta alle epidemie piu’ svariate ?
Piantiamola dio sprecare miliardi in aiuti al terzo mondo e teniamoceli per noi,
i bisogni da noi non mancano di certo!
“Allora perche non la piantiamo con l’irrazionalita di imporre le nostre abitudini
alimentari e mediche ai popoli del terzo mondo?”
Se la piantassimo con l’irrazionalita di imporre le nostre abitudini economiche, il Terzo mondo non avrebbe bisogno dell’imposizione delle nostre abitudini alimentari e mediche.
Discutibile, molto discutibile, Fiertel, che la causa della povertà siano le “abitudini economiche occidentali” imposte (in un certo senso) agli stati in via di sviluppo, visto che chi le pratica da tempo povero non è.
@ ZERCO
Tempo fa c’era un video dove dei “talebani mitragliavano a morte due amanti”
Ma a vedere il video mi venivano molti dubbi.
Esattamente come quelli di Bin Laden e Mohammed atta dove scorreva sotto la traduzione in inglese delle parole che dicevano
Anche al più sprovveduto sarebbero venuti in mente che qualcosa non quadrava.
Ti quoto al 100%
La guerra infatti è parzialmente giusta, visto che ha lo scopo di bloccare i fascisti talibani. Non serve la copertina di Time per sapere che in Afghanistan i fascisti sfigurano le donne. Nemmeno per sapere che le violenze sulle donne non sono prerogativa esclusiva dei “nemici” (che però, in più, le vorrebbero sancire per legge – legge tribal-coranica), ma vengono commesse pure da certi “amici”, dai quali non si ha materialmente la forza di prendere le distanze.
I valori fascisti sono sicuramente inferiori ai valori democratici. Che vengano professati dai melanesiani o dal mio vicino di casa.
Ah, noi (italiani) non ci siamo semplicemente “liberati da soli”, le bombe e i soldati americani ci hanno dato una grossa mano. Noi, da soli, il fascio ce lo siamo tenuti ventidue anni. In Spagna, Franco è rimasto al potere fino alla morte naturale.
Non sempre i democratici trovano le condizioni sociali ed economiche per affermare il valore della democrazia e dei diritti umani in maniera pacifica. Bisogna aspettare secoli di oppressione, finché il fascismo locale si logora da sé?
In realtà la guerra in Afghanistan è un conflitto estremamente complesso, in cui la validità etica della lotta ai talibani è proprio il punto meno controverso. Che siano barbari, è un dato assodato. Semmai il problema oggi è come, a che prezzo, e con quali probabilità di successo cercare di sconfiggerli.
Il problema e’ che il mondo sta diventando sempre piu’ piccolo,i paesi sono
sempre piu’ interdipendenti, e risorse fonddamentali si stanno assottigliando.
Senza contare che armi di distruzione di massa stanno REALMENTE diventando
disponibli a paesi arretrati culturalmente,vedi Iran.
Lasciamo perdere le ipocrisie:ci sono buoni motivi per pensare che questi interventi
siano necessari non per fumosi motivi idealistici,ma per la stessa sopravvivenza del
mondo in cui viviamo,per i nostri interessi insomma.
Quel “nostri interessi” suona tanto disprezzabile,vero?
Ma se lor signori dovessero scegliere tra una grave crisi economica,con la prospettiva
di perdere il posto di lavoro e le comodita acquisite,e interventi militari (purche siano
altri ad andarci,beninteso)cosa sceglierebbero?
Domanda ponderosa,vero?
Io sceglierei, senza pensarci un solo minuto, la prospettiva di perdere il posto di lavoro e le comodità acquisite. Le comodità valgono meno delle vite umane.
Sì, suona disprezzabile, perché lo è.
@Magar
E sceglieresti naturalmente di mettere a repentaglio la salute e il benessere di tutta la tua famiglia?
Caro Magar,su oltre 50 milioni di italiani non credo che sarebbero in molti a
condividere la tua scelta e lo stesso vale per gli immigrati.
L’attentato dell’11 settembre non ha intaccato minimamente il potenziale economico
USA,eppure il solo effetto psicologico basto a provocare una sensibile crisi
economica mondiale.
Prova a immaginarti l’effetto di un attentato nucleare a New York,la citta piu’ di
ogni altra simbolo del male per gli integralisti:eliminazione di numerosi
manager di alto livello,distruzione di archivi fondamentali di molte delle maggiori imprese mondiali,a cui si aggiungerebbero gli effetti ecologici su una’area molto
vasta.
Lo shock che colpirebbe il mondo intero e in particolare l’economia e gli investimenti
farebbe sembrare la crisi del 29 una piccola fluttuazione di Borsa.
Ammesso che non inneschi una serie di attacchi nucleari su piu’ fronti.
E per te e per miliardi di altri non ci sarebbe proprio niente da scegliere.
Francamente, prima delle conseguenze per lo shock in borsa (beh, le altre borse mondiali: Wall Street sarebbe fuori servizio…), ci sarebbero altre cosucce più preoccupanti, nell’ipotesi di “un attentato nucleare a New York”… ma immagino che preoccuparsi della vita dei newyorkesi sia un “fumoso motivo idealistico”, rispetto al mantenimento dell’attuale livello di benessere economico della propria famiglia.
Facciamo un’ipotesi diversa: quanti milioni di italiani sarebbero disposti a fare una guerra, avendo come alternativa non una carneficina, ma semplicemente l’aumento vertiginoso di prezzo di qualche materia prima?
(Comunque parecchi, temo. Del resto siamo esportatori di gangsters a livello mondiale…)
Non serve assolutamente il time per capire come vanno le cose in Afghanistan, basta solo qualche nozione di storia medievale, è sufficente giusto un infarinatura.
tutto è propaganda.anche il sud africa,che fa vedere tanto belli i suoi stadi,durante i mondiali,ma nulla visione su la realta interna,poverta,criminalita,il mandela sorridente fa credere che il razzismo è sorpassato,con l avvento di lui.ma la propaganda è il sale delle civilta,cambiano solo i fini,se guardi bene
@Robby
Come tante frasi attribuite a personaggi illustri probabilmente e’ apocrifa.
Cio non toglie naturalmente che Napoleone applico diligentemente questo principio.
E Napoleone riempi di cadaveri amici e nemici innumerevoli campi di battaglia,eppure
ancora oggi e’ un personaggio ricordato con rispetto,avete mai notato questa incongruenza ?
Forse perche riteniamo che lo scossone che impresse all’Occidente fu in fondo salutare nel
lungo termine,perfino per quel prezzo?
questo è vero,da lui il mondo non fu come come prima……
Scusate OT:
Per chi volesse sentire (tramite radioradicale) il pensiero di Luigi de Marchi vada sul sito di radioradicale, sulla sinistra c’è il titolo che indirizza ad una pagina speciale dedicata. Ne vale davvero la pena. Se si ascolta dal minuti 39 della registrazione in poi ci sono delle considerazioni che troverebbero tutti gli atei agnostici d’accordo.
@ laverdure
inizi con l’imporre le abitudini alimentari finisci con l’imporre la religione, qualunque essa sia. Proprio quello che vogliono i Talebani.
@Zerco
Qui mi devi spiegare bene: I talebani vogliono che l’occidente imponga la sua religione laggiu ?
Ho l’impressione che il tuo messaggio sia stato scritto da un programma che mescola le parole rispettando la sintassi ma mandando a ramengo il contenuto.
I talebani vogliono imporre al loro popolo regole, comportamenti, costumi in un ambito religioso e con un fine morale.
Noi vogliamo imporre ai popoli degli altri cibi, vestiti, comportamenti, regole, valori, religione (gli americani si sentono sempre missionari e noi pure, se osservi bene!) nell’ambito del mercato e con un fine di dominio economico e culturale.
La differenza tra noi e i talebani è che loro vogliono imporre qualcosa al loro popolo, noi agli altri. Lo strumento è comunque la forza: c’è una differenza di quantità più che di qualità tra il metodo dei talebani e il nostro. Per me, a livello globale, è più pericoloso il nostro perché è fatto su scala più larga. L’umanità ha meno da temere da un talebano che taglia il naso a una ragazza che da “forze multinazionali” armate fino ai denti, ma con Time in una mano e una cocacola nell’altra.
A proposito di programmi che mescolano le parole mandando a ramengo il senso: tu devi leggere articoli o ascoltare discorsi che infilano belle parole ma che ti mistificano la realtà. Affermi che “armi di distruzione di massa stanno REALMENTE diventando
disponibli a paesi arretrati culturalmente,vedi Iran”.
Io sono stato in Iran e ti posso assicurare che NON è affatto un paese culturalmente arretrato, a dispetto del suo regime.
E che a nessun iraniano passa per la testa di “minacciare la nostra sopravvivenza”, eppure mi par di intravedere che tu per questo giustificherai il prossimo attacco all’Iran.
Fammi indovinare: hai creduto anche alle armi di distruzione di massa di Saddam?
@Zerco
Caro Zerco,anch’io sono stato in Iran per lavoro,per un mese intero,sono
stato ospite a pranzo con iraniani (tecnici dei fabbrica), e ti assicuro che erano gente
gentilissima.
Anche la citta di Tehran mi e’ sembrata moderna,a parte una certa minore “finitura dei dettagli”,tipica di tutte le altre citta asiatiche che ho visitato,del resto.
Ma come ho gia detto in post precedenti,coloro che visitarono la Germania degli
anni 30 sicuramente nella maggior parte dei casi incontrarono gente intelligente e simpatica.
Il seguito lo conosci .
Quanto alle armi chimiche di Saddam,molti di quelli che accusano gli Usa di averle inventate di sana pianta,
sono gli stessi che accusarono anni fa sia gli Usa che paesi europei di avergli
fornito i mezzi per fabbricarle,e per usarle in operazioni di sterminio ai danni delle minoranze curde et similia.
Bisogna intendersi:gli hanno fornito armi inesistenti con cui ha eseguito massacri inesistenti,documentati da documentari esistenti sulla stampa mondiale?
E con le quali esegui massacri altrettanto inesistenti di truppe iraniane durante il
conflitto tra i due paesi,anch’essi documentati ?
Allora le responsabilita occidentali,quella volta,furono inesistenti pure loro.
E se le armi invece esistevano,pensare che Saddam,alla faccia delle ispezioni ONU
le avesse conservate poteva essere errato,ma non er certo assurdo,visto il tipo,
non ti pare?
Io non conosco gli Afghani e la loro cultura, né i Talebani, come chiunque altro che scrive qui. O meglio, conosciamo degli Afghani tramite ciò che ci dice Time o consimili.
Visto che, invece, conosco gli occidentali, perché sono uno di loro, so che quello che dice e fa vedere Time è strumentale. Non sto dicendo che tagliare il naso a una ragazza sia in qualche modo condivisibile o non bisogni parlarne, dico solo che se qualcuno, vedendo la ragazza, sostiene che bisogna impedirlo in qualsiasi modo, anche con la guerra a un intero popolo o a una “civiltà” (vedi almeno due commenti sopra), cade in un gioco che è assolutamente agli antipodi dei valori e dei diritti dell’uomo e dell’individuo. Agli antipodi di questo sito, almeno credo.
“Guerra a un intero popolo”????
Da quale manuale di retorica barricadera trita e ritrita è tratta questa espressione?
P.S. Dei Talebani si sa anche ciò che dicono le organizzazioni per i diritti umani…
http://www.hrw.org/en/news/2010/07/13/afghanistan-talks-shouldnt-ignore-taliban-abuse-women
Mi hai letto negare che i talebani compiono abusi?
Per quanto bestiale, il talebano è un pretesto, a me disgustano i talebani, ma mi fanno più schifo i pretesti. Chi prende in giro un mondo (e lo mette a ferro e fuoco) con il pretesto dei diritti umani è più pericoloso dei talebani.
Il paese al mondo che reprime di più le donne è l’Arabia Saudita. Perché non ci sono campagne di stampa simili contro la dinastia e la corte saudita?
Spiegami allora, dal momento che il paese al mondo che compie più violazioni dei diritti umani è la Cina, non si fa una bella “missione di pace” in Cina!
..se i frequentatori di questo sito vogliono conoscere qualcosa di più (e fors’anche di più attendibile) sull’intricatissima e contraddittoria situazione afgana e su usi e costumi degli Afgani, dei Talebani, dei vari “signori della guerra” (e dell’oppio) di quel disgraziato paese, possono leggersi e/o visionare le testimonianze dirette delle più coraggiose donne afgane, le quali tramite una loro associazione da moltissimi anni si curano di raccogliere e divulgare nel mondo notizie “scomode” sulle tragedie del loro paese (senza “fare sconti” a nessuno), già dai tempi dei Talebani al potere e a grave rischio della propria stessa vita:
http://www.rawa.org/index.php
E’ il sito Internet della “Revolutionary Association of the Women of Afghanistan” (RAWA), che personalmente seguo sin quasi dalla sua fondazione ad opera della giovane Meena, massacrata nel 1987 dai Talebani a soli 31 anni, per punirla del suo coraggio, della sua ribellione e delle sue denunce al mondo intero.
Riparliamone con maggior cognizione di causa, dopo che avrete letto e interpretato le testimonianze e le valutazioni (tuttaltro che “ortodosse” e filo-USA) delle dirette interessate, vittime tanto dei bombardamenti USA, quanto del fanatismo criminale dei Talebani, quanto della corruzione dell’attuale Governo, quanto delle “faide” interne tra “signori della guerra” e dell’oppio.
RAWA con Time e con la propaganda occidentale non dovrebbe aver nulla da spartire, salvo che non si voglia insinuare che sotto-sotto queste donne afgane rischino la propria vita in quanto “prezzolate” dall’Occidente e dagli USA, fingendo peraltro strumentalmente di criticarne la politica.
Oltre ai testi in inglese, si possono leggere molti articoli anche in italiano, spagnolo, francese, tedesco e portoghese (per citare solo le lingue europee).
..devo correggere un’imprecisione in quanto ho scritto sopra (la memoria mi ha tradito, ma mi é venuto il dubbio di sbagliarmi e ho riverificato); la coraggiosa Meena aveva iniziato la sua attività per la democrazia, la libertà e i diritti delle donne in Afghanistan già dal 1977, nel 1987 c’era ancora l’occupazione sovietica e non é sicuro che sia stata trucidata dai Talebani; secondo alcune versioni (come riportato sul sito stesso di RAWA) potrebbe essere stata fatta ammazzare dal KGB tramite agenti dei servizi segreti afgani collaborazionisti; secondo altre versioni (non si sa quanto più o meno attendibili dell’ipotesi KGB), sarebbe stata uccisa su istigazione del fanatico Gulbuddin Hekmatyar, uno dei capi pashtun della rivolta anti-sovietica, in questa azione probabilmente d’accordo con i Talebani; in realtà Meena era odiata da tutti (occupanti sovietici, governo-fantoccio collaborazionista, Talebani, “signori della guerra”, fanatici religiosi) per il suo spirito indipendente, ribelle, a favore sia della liberazione dal giogo straniero che dal fanatismo religioso e dall’oppressione nei confronti delle donne: la sua morte faceva comodo a molti ed é difficile stabilire con certezza chi realmente abbia eseguito la sua “condanna”.
“I talebani vogliono imporre al loro popolo regole, comportamenti, costumi in un ambito religioso e con un fine morale.”
Mi sfugge quale sia la morale nel sopprimere il più debole, nel negare i diritti umani fondamentali e nel fondare società barbariche, che vivono nell’oscurantismo religioso, fonte di ogni follia, mostruosità e imbecillità umana.
Gli stati uniti, è vero, in parte commettono gravi errori, ma il loro non è un’espansionismo culturale o religioso, bensì economico che non ha nulla a che vedere col portare veramente democrazia e rispetto dei diritti umani nel mondo, purtroppo, prova ne è il fatto che nei paesi musulmani l’occidente fa affari d’oro ma non pretende, ahimè, il rispetto dei diritti delle persone.
Senz’altro l’invasione militare di un altro paese per imporre le nostre idee (o, per meglio dire, le idee di rispetto dei diritti dell’uomo e della democazia, che non sono nostre idee, ma solo di una parte di noi occidentali, ossia quella più progredita) non va bene perchè con la violenza si creano solo martiri, ma non per questo si può chiudere gli occhi e fingere che i cattivi del mondo e gli espansionisti siano solo gli americani e gli occidentali e che tutto ciò che avviene nell’ambito delle altre culture deva essere passivamente accettato, altrimenti si fa come gli struzzi che ficcano la testa sotto terra per non vedere i problemi.
Il rispetto della persona, della sua dignità e integrità sono valori universali, in quanto valori civici, legati al sentimento naturale di benevolenza verso la propria specie, concetto strettamente legato all’istinto naturale di sopravvivenza e di conservazione, concetti basilari negati da tutti i fondamentalismi religiosi con le loro logiche folli e irrazionaliste, che mettono in discussione anche i sentimenti più genuini, patrimonio anche delle bestie, come, in questo caso, l’amore per i figli.
Esattamente come i musulmani pretendono di dominare il mondo ed imporre il loro impero delle tenebre, noi abbiamo il dovere di difenderci, difendere le nostre idee e il nostro patrimonio, del quale non abbiamo nulla di vergognarci, adoperandoci in tutti i modi (civili) per evitare che cose come quella menzionata in questo articolo accadano (aiuti economici mirati al rispetto dei diritti, diffusione dell’informazione ,ecc.), altrimenti cadiamo nel paradosso di accettare che il rispetto dei diritti e delle libertà sia valido solo quando difeso all’interno delle nostre mura domestiche e dare un valido argomento a quanti sostengono, errando, che siamo relativisti che vogliono la libertà sfrenata di chiunque a fare tutto quello che gli pare, compresa anche quella di uccidere, torturare, mutilare, stuprare, opprimere nel nome della religione.
Ebbene, assolutamente no, non è così, associazioni straordinarie come l’UAAR lottano in tutto il mondo per il vero (inteso in senso laico, non irrazionale religioso) rispetto della persona, della sua dignità e libertà, contro ogni dittatura e fanatismo, sia che venga dagli Stati Uniti (es. golpe del Cile, movimenti fondamentalisti interni), sia che venga dalla Russia (invasione Afganistan anni ’80, oppressione diritti omesessuali), sia che venga dai musulmani (lapidazione, oppressione diritti umani e delle minoranze, terrorismo, Timor Est, ecc.).
Due appunti
1) Ti sfugge quale sia la morale perché per te “morale” = “buono e giusto”: è il senso che gli ha dato il cristianesimo di cui tu sei impregnato (lo si vede tante parole tue, a cominciare da “impero delle tenebre”). Morale è parola neutra che significa “attinente ai comportamenti umani e ai moti dell’animo connessi”.
2) Gli Stati Uniti d’America sono la culla del fondamentalismo religioso (cristiano, la parola stessa è stata coniata in USA nell’800: i “fundamentals” biblici a cui volevano rifarsi alcune confessioni veterotestamentarie). Al di là dell’espansionismo economico-militare (che solo La Russa e Lieberman potrebbero negare nelle loro paranoie di “difesa dei valori e della civiltà”, che vedo ha contagiato anche te) tutto lo spirito, l’azione, le leggi, l’ispirazione della politica americana, dalla sua fondazione, è intrisa di religione e nei suoi atti si tradisce sempre l’impulso missionario biblico delle origini. Anche in Afghanistan. Ti consiglio caldamente di leggere “Destino manifesto. L’espansionismo americano e l’impero del bene” di Anders Stephanson, ed. Feltrinelli.
Il fatto che utilizzi dei termini repertorio del linguaggio cristiano non significa affatto che io lo sia e che condivida i cosiddetti valori e la morale della religione cattolica.
Impero delle tenebre è sì un termine che può ricordare la tradizione cristiana, ma in quest’ambito l’ho utilizzato per riferirmi all’oscurantismo religioso, alle tenbre dovute alla mancanza della ragione che genera i mostri di cui parlvava Francisco Goya. D’altronde, anche i nomi della settimana derivano dal repertorio pagano, ma non significa affatto che la società attuale (e anche quella meno attuale) siano intrise della cultura pagana dell’antichità.
Che l’espansionismo americano ( in genere tutti gli espansionismi) siano giustificati con motivazioni religiose, ciò non toglie il fatto che alla fine, molto spesso, i veri fattori che muovono a tali atti siano economici e di potere e la religione stessa può essere annoverata come strumento economico, di propaganda e di oppressione, per giustificare i propri interessi. Basti vedere Bush, i repubblicani, Berlusconi, ecc., oltranzisti cristiani che però non si fanno scrupoli ad appoggiare ideali quali il capitalismo più sfrenato e lo sfruttamento delle risorse nel terzo mondo, senza preoccuparsi minimamente di esportare veramente democrazia e libertà. E in più adesso si parla di ritorno al nuclerare, di uscita dalla crisi che dovrebbe avvenire tramite il rinnegamento dei diritti dei lavoratori e l’aumento indefinito di quell’entità non megio definita e astratta chiamata “produttività”, nonostante la crisi economica sia avvenuta proprio per il rifiuto di rifondare il capitalismo su concetti quali la qualità, la sicurezza e la responsabilità sociale, considerati “sprechi” dai vari Tremonti di turno, che, con somma ipocrisia, quando si tratta di dare qualche bella leccata di sedere alla chiesa ecco che si riscoprono cattolici e parlano di importanza nel condannare il materialismo per la riscoperta della spiritualità. Ammesso e non concesso che il cattolicesimo sia contrario a ciò, difficile a dirsi visto lo stile di vita tenuto da costoro, per non parlare dell’aristocrazia e del clero nel corso della storia.
Vediamo di non confondere le cose. Indignarsi e maledire (nel senso di “dire male” e non nel senso superstizioso) dei talebani per quello che hanno fatto alla ragazza non significa tout-court concordare sulla scelta bellica degli USA.
Quanto al fatto che la guerra sia stata fatta per:
-liberare il popolo afgano dai taliban
-liberare le donne dal fondamentalismo
-debellare il terrorismo internazionale
questa è proprio una bufala.
Nulla è cambiato. E non potrebbe essere altrimenti. I talebani sono stati addestrati dalla CIA in versione antisovietica e rappresentano, in quel fazzoletto di terra, una garanzia di disturbo politico alle mire espansionistiche della Russia attuale.
I mezzi bellici e le forze degli USA sono infinitamente superiori a quattro debosciati invasati, eppure da anni nulla è cambiato. Nulla può e deve cambiare.
Nella guerra a rimetterci c’è solo la popolazione civile e pochi guerriglieri.
La guerra ha congelato la situazione in quella parte del pianeta senza portare nessuno dei risultati attesi.
1) I servizi segreti pakistani, l’ISI, non la CIA, li finanziarono e addestrarono negli anni Ottanta. L’ISI segue tuttora una linea politica indipendente da quella del governo americano (anche da quello pakistano, pare…)
2) Che i talebani attualmente “facciano comodo” agli USA in funzione antirussa è una paranoia complottista. Nessun presidente sano di mente manterrebbe un impegno militare costosissimo (in termini di vite umane dei militari, di denaro speso, e di consenso a rischio) per contenere l’espansione russa in quel “fazzoletto di terra”
3) Ipotizzare che la NATO abbia la forza di respingere i taliban ma non voglia farlo è una altra paranoia complottista, che sembra dipendere dalla visione di troppi film di Hollywood, quelli in cui i militari o la CIA sono onnipotenti. Mantenere il controllo dell’Afghanistan fu un’impresa superiore persino alle forze dell’Impero Britannico, nell’Ottocento.
4) Che la guerra non abbia portato quasi nessuno dei risultati attesi è tristemente vero. Grande prova di imperizia…
Presumo che per i terzomondisti a tutti i costi anche amnesty international e emergency siano cargne filo bush. No perchè anche loro denunciano orrori di questo genere: ragazze sfregiate o uccise perchè non abbastanza obbedienti, donne che si danno fuoco perchè non sopportano più i mostri cui sono state vendute (i mariti), abusi su minori (la bella tradizione dei bambini danzatori), ecc.
Rispetto a prima, al governo dei talebani, ci sono solo 2 differenze: le bambine possono andare a scuola e i reparti femminili degli ospedali sono stati modernizzati.
La guerra è giusta? Di sicuro non è mai una bella cosa, ma cosa bisogna fare quando un “governo” martirizza milioni dei suoi cittadini? Stare a guardare? Noto nei terzomondisti che quando le vittime sono donne e bambini (iraq, afghanistan, somalia, niger, ecc) la cultura locale è fantastica e degnissima ed il massacro giustificato. Poi però si indignano della perfida cina (vuoi mettere che i poveri maschioni siano sottopagati poverini?).
Non sò se ridere o se piangere. Milioni di vittime accertate sono una menzogna del grande complotto pluto-giudaic-massonic-corporativo-ecc. Infondo si tratta solo di donne e bambini mutilati, torturati, uccisi, abusati…. si sà che alle donne piace farsi pestare e infibulare.
Questa notizia è disgustosa! Ma vi pare che una donna debba soffrire in questo modo perchè un imbeci*le ha inventato una religione.
Abbandono ufficialmente Camus «Se la Natura condanna a morte l’uomo, che almeno l’uomo non lo facesse».
Non si può contare sulla natura. Questa feccia va uccisa.
Benissimo. Iniziamo una petizione per l’invio di numerosi contingenti di soldati (laici se possibile) in Afganistan
qualcosa di costruttivo da parte di uno che se la sua religione fosse come una volta, farebbe le stesse cose se non peggio?
Io non condivido ma capisco, o Kaworu, il tuo modo di vedere le cose. Quello che non condivido e non capisco è il modo di vedere le cose di Io ero Sai.
I forum non sono posti per le cose costruttive. Se vuoi fare le cose costruttive spengi il pc e esci dal portone di casa.
“Quello che non condivido e non capisco è il modo di vedere le cose di Io ero Sai.”
Sei un cattolico. C’è qualcosa che capisci?
Zerco, con tutto il rispetto, da noi i diritti dell’uomo li hanno imposti con la baionetta, e ha funzionato.
Le culture non hanno diritti, i popoli neppure: gli uomini sì. E non è la mia cultura che lo dice, è la natura umana.
Viva la ghigliottina
p.s.: No, gli americani non sono lì per quello, e sarebbero più che disposti a lasciare in piedi i Talebani se fossero un po’ più affidabili. Ma ho il sospetto che, lasciati a se stessi, gli afghani potrebbero metterci altri secoli per uscire dalla barbarie.
Le culture non hanno diritti, i popoli neppure? Rispetto alla natura, forse: non agli altri popoli e alle altre culture.
Torno a ripetere che in questo sito certe parole mi fanno impressione. Starebbero bene nella Fondazione Lepanto.
LA LIBERTA’ E’ SCHIAVITU’
(Orwell-1984)
La libertà (e la dignità) delle culture e dei popoli è la schiavitù dell’individuo.
La schiavitù delle culture e dei popoli è la libertà (e la dignità) dell’individuo.
Se esiste al mondo una cultura LIBERA di fare SCHIAVI i suoi individui; al mondo nessun individuo è davvero libero.
Vorrei ricordare che “cultura”,in questo contesto,significa l’insieme di regole scritte
e non,ufficiali e ufficiose,recenti e antiche che regolano la vita di gruppi piu’ o meno numerosi di individui.
E contrariamente a quanto pensano molti,una cultura in quanto tale non ha niente di sacro,cosi come i “fatti culturali” che ne derivano.
Nazismo,stalinismo,fascismo erano culture a pieno titolo,con i fatti culturali che ne derivavano:eugenetica di sterminio,politica del terrore ,retorica roboante ecc.
Tuttora abbiamo l’onore di ospitare culture altrettanto marce :mafia,camorra,
n’drangheta,e il fatto che nessuno si mostri interessato a combatterle non
gli conferisce certo nessun rispettabilita.
Per cui attaccare la cultura dei talebani, di per se,non mi sembra proprio vada considerata a priori una eresia!
i diritti sono delle persone, degli individui umani, non di entità astratte come i popoli o addiritture le culture…
No, la Fondazione Lepanto probabilmente apprezza molto i “diritti della cristianità”.
Se invece ragioniamo in termini di diritti umani, appartenenti al singolo piuttosto che al collettivo, ci evitiamo di dover scegliere tra sanfedisti e talebani.
Questi sono i risultati della decolonizzazione, non sarebbe stato meglio che il mediooriente e l’Africa restassero sotto il governo delle nazioni europee? Me lo sono sempre chiesto, a dire il vero, da quando avevo circa dieci anni, ma poi ho visto che questo è un argomento tabù e ho smesso di fare questa domanda, ma ci sono certi popoli che autonomi non possono vivere.
Visti i crimini commessi durante l’età coloniale dai colonizzatori (italiani compresi), direi che la teoria della superiore capacità di governo degli Europei non ha fondamento alcuno.
Fammi indovinare: il tuo non è uno di questi.
non c’è bisogno di essere esperti di fotografia per vedere che siamo al cospetto di una photoshppata. ma ewrchè Times non ci fa vedere tutti i mutilati che sono rimasti tali per via delle mine antiuomo, dei bombardamenti degli Stati Uniti?
Gli esseri viventi meno evoluti di questo pianeta, nei confronti di loro simili, non si comporterebbero in questo modo.
Scandaloso che nessuno faccia qualcosa di concreto e tangibile, per far smettere tutte le torture e le violenze perpetuate dalle culture tribali e dalle religioni.
Certe culture sono come tumori…Ci sarebbe bisogno di una “chemioterapia” a livello internazionale.
Sto diventando noioso, lo so. Ma devo rilevare che questo post ha fatto emergere il peggio di noi lettori, mettendo in luce, forse, quello che pensiamo veramente (mi ci metto dentro anch’io) che non è affatto quel razionalismo che reca l’intestazione del sito. Adesso vediamo che ci sono culture “tumori” che vanno estirpate: chi decide quali sono le culture da estirpare (sorta di pulizia etica, che poi si trascina dietro anche quella etnica)? Evidentemente la cultura più evoluta. Ergo la popolazione più evoluta? Chi decide qual è la popolazione più evoluta? Quella più forte del momento. Quella che la natura ha selezionato come più forte, in grado di giudicare quelle inferiori. Signori, eccoci tornati a De Gobineau!
Giustissimo!
Di che si impicciarono gli USA negli anni 40,quando pagarono un prezzo enorme in mezzi e uomini per estirpare nazismo e fascismo,oltre naturalmente al Mikado che
era molto simile al primo dei due ?
Come gia detto si trattava di culture a tutti gli effetti,no?
Chi dice che la loro eliminazione abbia portato piu’ vantaggi che danni?
Sicuramente molti problemi attuali sarebbero del tutto inesistenti:niente problemi
di immigrazione extracomunitaria,niente problema dei diritti degli omosessuali,
niente problemi da parte di Israele,niente problemi sindacali,niente problemi ecologici(nel senso che nessuno ne parlerebbe mai),niente problemi di liberta di stampa,niente problemi di assistenza ai minorati fisici e mentali (le loro sofferenze eliminate alla radice!)eccetera.
Vi sembra poco?
@Zerco
Forse non mi sono spiegato a dovere ed ho tralasciato eventuali altre puntualizzazioni, ma personalmente non ho mai parlato ne di pulizia etnica, e nemmeno di popoli piu’ evoluti che si dovrebbero far carico di una cosa simile.
Cio’ che ho semplicemente detto, e’ che sulla base di un eventuale rispetto della cultura tribale/religiosa talebana, non e’ piu’ possibile tollerargli certi comportamenti a livello internazionale.
La proliferazione di certi schemi mentali (tumori), secondo i quali e’ giusto imporre le proprie visioni arcaiche e torturare ad oltranza gli altri, sono da annientare (Chemio). Ovvio che il mio commento, come quello di chiunque altro, risulta fuori da ogni eventuale sentimento pacifico accomodante nei confronti di certi abomini…Ma bisognera’ pur far qualcosa o no!?!?
Passare dal “voler far questo qualcosa”, alla pulizia etnica da parte della popolazione “piu’ forte al momento”, ne passa parecchio….
Dai un’occhiata a questo sito (curato dall’amico e socio UAAR Bruno Moretti Turri) http://cfivarese.altervista.org/Aforismi_contro_le_donne.html
e poi eventualmente offri e proponi una tua soluzione al problema.
P.S: Ho il dovere di dirti che il sito contiene immagini molto forti…
@laverdure
E’ ironico il tuo commento delle 20.14, vero!?
Ti sbagli proprio, invece, come ti eri sbagliato prima. Nazismo e Fascismo (comunismo, talebanismo, berlusconismo) NON sono “culture” a tutti gli effetti. Gli manca qualcosa: la trasmissione nelle generazioni tale da creare tradizioni che danno identità a un gruppo o più gruppi e ne sostanziano il percorso storico.
Il nostro discorso è su livelli diversi: il tuo è storico-politico; io facevo riferimento a un quadro storico-antropologico sul quale più propriamente si situa il concetto di “cultura”. Spazzare via un regime non è come dire che ci sono “culture” che vanno estirpate. Usiamo le parole nel modo giusto, per favore. Tu non eri quello del “programma che mescola le parole”? Cerca almeno tu, allora, di usarne uno adatto per i significati.
@Zerco
“Gli manca qualcosa: la trasmissione nelle generazioni tale da creare tradizioni che danno identità a un gruppo o più gruppi e ne sostanziano il percorso storico.”
In pratica stai affermando che se una procedura viene praticata da secoli,questo
le conferisce rispettabilita in ogni caso,anche se e’ una porcheria.
Il tempo insomma nobilita tutto.
Non sei certo il primo ne’ il solo a pensarla cosi:uno dei motivi principali del prestigio
della Chiesa cattolica e delle altre religioni e’ paradossalmente proprio la loro eta millenaria.
Il fatto che le loro idee sono vecchissime,nate in una societa di pastori nomadi come gli Ebrei,o di cammellieri come gli arabi,dovrebbe renderle valide nel mondo
dell’energia nucleare,dell’ingegneria genetica,dei viaggi interplanetari !
Le ideologie da estirpare devono quindi essere scelte solo tra quelle
relativamente recenti!
E comunque il nazismo ,per esempio0,non esprimeva niente di veramente nuovo:
il nazionalismo,la smania di conquista risalgono agli albori della storia,come
pure i genocidi e la politica del terrore,o l’indottrinamento delle masse.
Hitler le applico semplicemente sfruttando tutti i mezzi di una nazione moderna,
come i mezzi di comunicazione di massa.
@Manoni
(Se qualcuno nota le mie ripetizioni,non si formalizzi!)
Come ho gia scritto,beato chi sa afferrare al volo l’ironia !
Ma sara davvero ironia per tutti,o susciteranno dei veri rimpianti in qualcuno,
certe considerazioni?
@Manoni
Sto uscendo un po’ dall’argomento,ma ci tengo a far notare che la cosiddetta “superiorita morale” degli animali,rispetto all’uomo,e’ un puro mito,al pari del mito del “buon selvaggio”
diffuso durante l’illuminismo.
Un solo esempio:in numerose razze dove le femmine si dedicano per periodi prolungati
alla cura dei piccoli,cosa che le rende indisponibili all’accoppiamento,spesso i maschi compiono dei veri infanticidi per procurarsi un partner sessuale.
Questo comportamento e’ diffuso perfino tra animali notevolmente evoluti e dotati di
istinto sociale come i delfini:lo provano i corpi di individui in tenera eta trovati talvolta sulle
spiagge ,uccisi da colpi violenti ma non divorati,cosa che esclude l’intervento di predatori.
Natura crudele non e’ una semplice battuta.
@laverdure
Sopra ho corretto un po’ il tiro.
Cio’ che volevo dire, non riguardava la “superiorita’ morale animale”, ma sottolineare che la tortura che arriva a certi livelli, e’ da mostri privi di cervello e soggetti ai piu’ beceri e maligni schemi mentali culturali e religiosi.
Non sono un etologo, ma per quel poco che so’ sugli animali, conosco alcune circostanze dove, sono le stesse mamme a mangiarsi alcuni figli, perche’ impossibilitate a nutrirli tutti. La natura e’ assai cinica…spietata per quanto meravigliosa. E’ per questo che l’animale uomo dovrebbe evitare gli scempi di cui e’ capace in certi casi come questi.
Si, l’uomo deve guardare alla Storia, agli errori commessi in passato e alla sua natura crudele…Ma non per perpetuare questa natura o gli errori gia commessi, bensì per correggersi ed evitare certe barbarie, no?…Altrimenti torniamo sugli alberi a mangiar banane e dondolarci, che facciamo prima. 😉
@manoni
Quindi ammetti,ed io concordo,che in certe situazioni l’uomo deve andare “contronatura”.
Del resto e’ questa l’unica cosa che lo differenzia dagli altri animali,scegliere
consapevolmente i propri schemi di comportamento,che in tutti gli altri animali
sono solo frutto della selezione darwiniana.
@laverdure
Magari non proprio “scegliere”, visto che non penso nemmeno che a lungo andare possa essere possibile…
Semmai, un “porsi dei limiti”…O meglio un “autoregolarsi” in favore di una pacifica convivenza tra i popoli, per la salvaguardia della specie sul piano di valori come per esempio, la liberta’ individuale, o il rispetto dell’essere umano reciproco. 😉
@ Manoni (quello di prima era per laverdure)
anche tu allora cerca di usare le parole nel modo giusto.
Se dici “cultura tribale/religiosa talebana” entri in un ginepraio semantico inestricabile.
I talebani NON costituiscono una cultura, sono un gruppo politico religioso. Quella tribale è una cultura. la religione è una matrice culturale e non è di per sé una cultura (chi parla di cultura cristiana, infatti, fa ridere).
Se tu dici: i talebani vanno in qualche modo resi incapace di nuocere, lo capisco e lo condivido (ma NON certo con una guerra come stiamo facendo noi). Se affermi che la cultura religiosa tribale talebana va estirpata commetti un errore e fai, in parte, un discorso razzista. Tutto qui
Dire che gli uomini (tutti) hanno dei diritti e che è nostro dovere garantirli è fare un discorso razzista? Nessuno sceglie la cultura in cui nasce; tantomeno gli afghani, dei quali, ti ricordo, metà ha meno di diciassette anni. Tradotto, vuol dire che metà di loro diciassete anni fa non esisteva neppure; vuoi spiegarmi perchè dovrebbero essere vittima di secoli di barbarie? Ribadisco: i popoli non esistono, le persone sì.
Ascolta, sono concorde con te sul fatto che i talebani appartengano piu’ ad un gruppo politico religiose che altro, ma sostanzialmente le loro convinzioni risultano tribali o apprtenenti comunque a quando ancora erano organizzati in tribu’! Non penso di aver sbagliato o confuso le parole…Semplicemente il loro gruppo politico fonda le sue radici su una cultura tribale, come ai tempi.
Sbagliato: i talebani nascono nella madrasse del Pakistan, in ambiente urbano, da famiglie del ceto medio, tutto tranne che tribale.
Tu confondi un po’ le cose
Va estirpato solo ciò che viola i diritti umani, che sia in vigore da diecimila anni o da due giorni. Qui, in Afghanistan o sull’Isola-che-non-c’è.
Quindi va estirpato Mubarak, prima dei talebani (è al potere da più tempo). N’est-ce pas?
Comunque…
dopo tanta filosofia
e se quella fotografia fosse FALSA, come il filmato dell’uccisione di Neda Soltani e della decapitazione di Nicholas Berg?
Quindi anche queste…
http://cfivarese.altervista.org/Aforismi_contro_le_donne.html
Tutte false!?!?
Ho detto: e se fosse falsa?
Non sto sostenendo affatto che tutte le foto di donne massacrate lo sono.
Ma visto che conosco bene il sistema dell’informazione, avendo lavorato per anni in giornali e uffici stampa, ti posso dire che se una fotografia esce su su Time, in copertina, reclamando infamia sui talebani proprio mentre gli USA (che coincidenza…) stanno perdendo una guerra contro i talebani, essa ha parecchie possibilità di essere falsa.
Le guerre si fanno, ormai, prima di tutto con i media. Dovresti saperlo.
Ok, abbiamo un supercomplottista. Uno che odia così tanto il pezzo di mondo in cui vive che è in grado di santificare il satrapo alla guida dell’Iran. Perchè Neda non è mai morta, anzi, in Iran non protesta nessuno.
(Ma ci andassero a vivere, tutti. Ci sarà sicuramente un iraniano/a che farebbe cambio volentieri. Anche io)
Satrapo è una parola che i giornali usavano per mettere alla berlina Saddam Hussein. Un topos veramente datato e miserando. Se tu la usi per Ahmadinejad vuol dire che hai letto dei begli articoli del Giornale o di Libero e non ti sei dato la briga di approfondire la cultura iraniana e l’attuale assetto della sua società. Sei un superficiale che parla per frasi fatte. Da dove hai desunto che sono un supercomplottista? Dal fatto che ho sospettato che una foto fosse falsa? Altra frase fatta. Complimenti. Almeno ti ringrazio per il super…
Non leggo nè il Giornale nè Libero.
Satrapo è un termine che deriva dall’antico persiano per identificare proprio gli amministratori civili e militari e militare di quelle parti dell’impero, già dotati di enormi poteri. L’accezione negativa usa identificare chi si serve della propria carica per spadroneggiare sul popolo. Tutta roba molto più antica de “Il Giornale”, di “Libero” e pure del “Manifesto”. Almeno in questo hai ragione, è un termine datato, almeno 2500 anni.
Va bene, hai passato l’esame: potevi anche aggiungere che la connotazione negativa del termine ha incominciato a profilarsi in ambiente greco d’Asia minore in ragione dell’insofferenza che i greci nutrivano nei confronti dei governatori di quell’impero che, a partire da Ciro il Grande, li aveva sottoposti a tributo.
Fatto sta che questa parola, dopo secoli di oblio, è ritornata in auge nella propaganda pre-guerra del Golfo n.1, affibbiata a Saddam per rilevarne l’indegnità, e da lì a tutti i capi di stato mediorientali sotto il mirino della NATO e parimenti bersaglio della predetta propaganda (mi ricordo che lo avevano affibbiato anche a quel trombone di Arafat).
Non lo avrai assunto da Giornale, Libero o Manifesto, ma da qualche altra parte della macchina mediatica, magari da unnew s magazine con foto taroccata in copertina.
Mettiamo che sia falsa. Perfetto. Esistono varie migliaia di casi veri, con o senza foto. Pensi forse che i costumi imposti dai talebani siano qualcosa di estraneo alla nazione afghana? Io credo invece che siano caratteristici di tutti i popoli costretti a vivere nell’ignoranza e nella violenza. I delitti d’onore e la violenza sulle donne sono endemici lì, in Pakistan, in Turchia, anche in Italia, fino a pochissimo tempo fa. Non è questione di islam, ma di sottosviluppo.
Rimane il fatto che lasciare a sè stesso un paese dove il 70-80% della popolazione è analfabeta e le donne fanno in media 6,6 figli è criminale.
E allora perché nessun esercito multinazionale è venuto in Italia a far cessare l’immonda pratica del delitto d’onore? O in Turchia?
Queste sono cose che si risolvono culturalmente, senza invasioni e occupazioni militari, perché quella che c’è adesso in Afghanistan è un’occupazione militare.
Scusa, mi ripeto e sarò noioso, ma dire che “non si può lasciar a sé stesso” un paese con l’80% di analfabetismo e 6 figli per donna è un discorso razzista.
Il colonialismo è nato così, con questi discorsi, si è alimentato con questi presupposti. Vai a leggerti Luìs de Vitoria o Bartolomé de Las Casas, primi testi che discutono il colonialismo spagnolo nelle Americhe.
E poi chi “non lascerebbe a sé stesso” quei paesi? Noi italiani? Se andiamo là a prenderci cura di loro chi gestisce la cosa? La chiesa cattolica!!! E gli va pure bene, perché pensa ai paesi arretrati che “non sono stati lasciati a sé stessi” dagli Italiani brava gente (e sviluppati, culturalmente superiori): la Somalia di Siad Barre! Che adesso è il paese peggio conciato al mondo anche per colpa nostra, di noi italiani.
Continuo a non vedere il “razzismo” di un discorso che si riferisce a tutti gli uomini di tutti i paesi.
E’un dato di fatto che, alla nascita, ciascuno di noi sia virtualmente identico ad un primitivo nato quarantamila anni fa. Se vivessimo tra primitivi, ci comporteremmo come tali. La cosa non sarebbe indifferente: le idee NON SONO tute uguali, e tantomeno le culture.
Per fortuna non è così. Abbiamo la possibilità di garantire la pace e l’istruzione a delle persone, e saltare qualche migliaio d’anni. Non vedo perchè non dovremmo farlo.
Comunque hai detto bene: la mia è ideologia colonialista.
Poche storie: senza il colonialismo oggi l’Africa starebbe meglio o peggio?
non c’e’ niente, nemmeno la copertina di Time che possa giustificare la guerra in Afghanistan, NULLA!! E’ molto peggio il massacro portato avanti dagli “amici” alleati che una ragazza sfigurata (povera lei e tutte le donne alle quali accade), ma le vittime civili di questa guerra “santa” non hanno posto sulla copertina del Times
quoto Zerco