La commissione convocata dal sindaco di New York Michael Bloomberg non ha posto ostacoli alla costruzione del centro islamico che dovrebbe sorgere a pochi isolati da Ground Zero (Ultimissima del 20 maggio). Secondo la Landmark Preservation Commission infatti, l’edificio scelto non è di interesse storico, sebbene sia stato costruito 152 anni fa.
Davanti la sede della commissione si sono riuniti una cinquantina di manifestanti contrari, i quali ritengono che edificare una moschea vicino Ground Zero sia offensivo nei confronti delle vittime dell’11 settembre. L’organizzazione Corboba Initiave che ha avviato il progetto, intende costruire un centro islamico con moschea, ostelli, centri ricreativi.
Centro islamico a Ground Zero, commissione comunale di New York dà ok
56 commenti
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Veramente gli USA non hanno molti secoli di storia, un edificio di 152 anno fà è antico per la storia Nondd’Amaricana, sempre meglio che una moschea insulto alla memoria delle vittime dell’11 settembre 2001.
Non mi fido delle religioni ed in particolare di quella islamica. Mi chiedo però quale sia la strategia migliore: cercare di integrarli od annientarli? La prima è molto difficile se non impossibile, la seconda richiederebbe un’olocausto e per la nostra cultura dopo quello che è accaduto 70 anni fà, non credo si possa condividere. Potrebbe essere untentativo di porgere la mano agli islamici moderati ma esistono quest’ultimi? Pongo la domanda e attendo una risposta.
@tutti e due
Ce la fate a scrivere “fa” senza l’accento? :p
@ Flavio
Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Si, Stefano Grassino. Esistono. E stanno zitti. Perchè con i barbuti sono i primi a rimanerci secchi se osano fiatare.
L’idea fa onore al senso di umanità delle persone rette e buone. Ma un vero laico non può dimenticare che alla radice di ogni monolatria di rivelazione c’è connaturata la violenza che genera sempre fedeli e guide spirituali integralisti e fondamentalisti che oggi più di ieri lottano contro ogni democrazia laica moderna oltre che tra di loro. Una man forte gliela dà anche il tedesco B16 che vede nella fede religiosa “una forza purificatrice per la Ragione stessa, che aiuta ad essere più se stessa” (Dal discorso che avrebbe pronunciato alla Sapienza nel 2008 se, e a ragione, non gli avessero sbarrato la porta). Con simili premesse non si costruisce niente di veramente umano, scientifico e democratico. Si soffoca la libertà e la dignità della persona in carne ossa in nome di una fasulla Verità preconfezionata dai superbi del Potere di-vino umano.
Leggetevi: ALAN POSENER, La crociata di Benedetto, Garzanti 2010.
Annientarli no, certo, ci mancherebbe, ma devono riconoscere che c’è un tetto alle loro richieste in uno stato laico, non possono occupare luoghi simbolo della menoria civile o occupare luoghi inopportuni quali quello dello stabile in questione.
La gente va sensibilizzata su quelli che sono i valori laici irrinunciabili di uno stato e per la memoria di un popolo che ha riscattato se stesso dalle tirannie e dalle trocrazie, non certo regalando fiori o rosari al nemico opprimente.
L’islamismo lo conosciamo e così il cristianesimo, sono identici per certi versi, sia nei comportamenti che nelle pretese, ma se la gente premesse gradualmente per una politica futura basata sui valori laici, allora anche le religioni dovranno adeguarvisi per poter covivere pacificamente e lo stato laico garantisce anche loro, ma non può cedere sulle loro pretese di monopolizzare luoghi e risorse come se le regole laiche non esistessero.
Lo stato Laico, non come tiranno, ma come piattaforma per una convivenza civile senza pretese assurde di islamizzare o cristianizzare, intese come proselitismo pericoloso, oserei dire, condizionamento dele coscienze e lavaggio del cervello o coercizione e circuizione delle menti più labili ai fini di rivendicazioni teocratiche (non rispettose dei diritti umani).
Il sindaco di New York è ingenuo, da un dito gli islamici gli prenderebbeor anche il braccio e addio città laica, perchè anche cedere troppo ingenuoamente a delle richieste di rispetto per i diritti di culto si finisce per essere vittime di questi culti.
Va detto che prima che ci fosse la shoah, erano in molti a chiedersi se trasferire gli ebrei da un altra parte o annientarli.
All’inizio tutti pensavano che annientarli potesse creare dei problemi, ma sai a forse di porsi la domanda su quale opzione seguire, alla fine anche le opzioni sconvenienti possono diventare non più tali.
Per me la prima cosa da fare è non mandarli nelle moschee a cercare servizi sociali che li otterrebbero dando fedeltà alla causa dell’imam di turno, ti lascio indovinare quale, e ricreando qui le loro comunità con annessi e connessi, in altre parole lo stato faccia il suo mestiere; secondo: operazioni mirate per rispedire a casa loro le teste calde, altre soluzioni meglio lasciarle perdere per carità. La modernità arriverà anche nei loro paesi, in fin dei conti il terrorismo islamico è il tentativo di rispondere in maniera cruenta alle sfide della modernità, ma è una via perdente, come può una formichina fermare un treno ad alta velocità?
Stefano Grassino risponde:
martedì 3 agosto 2010 alle 23:12
Si, ce ne sono di movimenti moderati. E sono, ovviamente, minoritari e i più sanguinosamente perseguitati Ad esempio questi: http://www.alislam.it (http://it.wikipedia.org/wiki/Ahmadiyya) e questi: http://it.wikipedia.org/wiki/Sufismo, http://it.wikipedia.org/wiki/Alevismo.
@ POPPER
Parli di una moschea come “insulto alla memoria delle vittime dell’11 settembre 2001”?
Mi deludi.
Si parlo di una moschea come insulto alla memoria delle vittime, mi dispiace deluderti ma la penso così. Ci sono molti posti a New York, perchè dovrebbe essere proprio li vicino? Anche il fissarsi che sia giusto una moschea da quelle parti mi sembra una pretesa fuori dal contesto.
Perché non è vietato dalla legge, e in una democrazia liberale tutto ciò che non è esplicitamente vietato è consentito, a chiunque, anche a quelli che non ci piacciono.
E magari l’inaugurazione dell’apertura al culto 11 settembre 2011!
Ci mancherebbe altro, chiederebbero un po’ troppo e sarebbe, non solo inopportuno. ma anche offensivo.
Va bene il diritto di culto ma anche questo deve riconoscere un tetto democratico, cioè, il diritto degli altri a non credere al loro dio e alle loro dottrine.
Caro Otzi, a qualsiasi credente direi:
la tua libertà di culto termina dove inizia la mia a non averne alcuno di culto, entrambi dobbimao rispettare un’unica costituzione e questa non deve favorire né te né me, non puoi vantare il diritto di impormi il tuo culto, come io non lo farei mai nei tuoi confronti di importi una mia idea, quindi, se chiedi maggiore spazio e opportunità di professione pubblica del tuo culto devi passare attraversi le regole costituzionali e non pretendere che la Costituzione ti dia la patente di imporre a tutti il tuo dio o la tua dottrina, così viceversa, ma tanto io non lo farei mai come ateo, mentre noto che invece le autorità religiose tendono a premere e ad interferire indebitamente in questioni politiche dove non dovrebbere ficcare il naso, oltre che notare che il naso lo ficcano moralisticamente anche sotto le lenzuola dei sudditi e di quelli che non credono.
Commiato. Caro credente, vuoi andar d’accordo con me, non convincermi del tuo dio e della tua dottrina, eh, per favore! Dai fai il bravo.
ecco Caro Otzi come potrei rispondere ad un credente islamico o cattolico zelante o frustrato o lobotomizzato, che vantasse di avere il diritto di rompermi le palle con il suo dio e pretendere pure di vantarlo come diritto di culto.
Caro Popper, penso che abbiamo idee sostanzialmente uguali. Da tempo, per stare in linea con un tuo pensiero espresso nelle ultime righe, io vado negando la superiorità morale del cristianesimo ed in particolare del comando di Gesù (mitico naturalmente!): ama il prossimo tuo come te stesso.
La superiorità spetta allo stessa regola, ma in negativo: NON FARE ALL’ALTRO QUELLO CHE NON VORRESTI FACESSE A TE. E’ puù antica dell’ebraismo e del cristianesimo che l’ha assunta in positivo con una tergiversazione in Atti che vi appare nelle due forme.
La differenza è sostanziale. In negativo è salvaguardata la libertà e la dignità umana, in positivo è fonte di DITTATURA con la pretesa della Verità Assoluta del bene che intende imporre. Quindi sottovalutazione della Ragione individuale. Amare il prossimo come se stesso è la norma di tutti gli ipocriti di ogni tempo e l’arma del Potere. Questa è Monarchica, Teocratica. L’altra è la base della democrazia e del suo continuo progresso a servizio di ogni uomo. Ciao…
Cordoba è una città della Spagna. Una città che una volta è stata islamica. Non è mica dove c’è quella cattedrale che prima era cattolica, che poi con il dominio islamico è diventata moschea, e poi con la Reconquista è tornata cattolica? Quella dove poi dei turisti musulmani hanno improvvisato una preghiera islamica di protesta durante una messa perchè 500 anni fa era moschea, qualche tempo fa? Interessante…. questo Cordoba Initiative. Beh, si, insomma… ammettiamo che qualche gruppo cattolicista faccia saltare per aria campo dei fiori, con i turisti e i romani sotto la statua di Giordano Bruno…. e che dieci anni dopo pensino di edificarci su una bella basilica. Come la prendereste?
(Io a Ground Zero rivoglio le Torri. E pure più alte)
@ Soqquadro
A Ground Zero rivuoi le torri, dici? E perchè mai? Magari per poterle far riesplodere a comando per poi sfruttare lo shock creato dall’avvenimento nella popolazione come pretesto per invadere nuovi Paesi in base al proprio progetto imperialista?
p.s.= e complimenti per il paragone “cattadrale di Cordoba/Campo dei fiori/Ground Zero”, raramente avevo visto un accostamento così pienamente stupido.
Mario, i tuoi sono solo sospetti, non hai prove che sia stato qualche servizio segreto americano a far saltare le Torri Gemelle.
Sei anche un amante delle cospirazioni e complotti americani?
Comunque siano andate le cose sia Saddam dell’Iraq che i talebani dell’Afganistan dovevano essere fermati e destabilizzati in qulache modo.
E’ anocra lunga la strada, ricordati che i russi in realtà non ci sono mai riusciti ad eliminare i talebani, non si può pretendere che lo facciano gli americani o gli europei in pochi anni, anzi, purtroppo ne son passati 9 dall’11 settembre e siamo ancora a vedere i talebani avvelenare i loro bambini se vanno a scuola o a fregiare le donne o a mutilarle e in ciò credono di rendere culto a dio.
Il paragone era campo dei fiori/ground zero…. imparare a leggere (magari non “il complottista terzomondista perfetto” ) prima di commentare
“riesplodere a comando”??
Siamo ancora a quei livelli? 🙁
Nella mia città, Nola (NA), che diede la nascita a Filippo Bruno (da cui poi ne fuggì) c’è Piazza Giordano Bruno con la statua dell’Illustre.
Nella stessa Piazza c’è la Chiesa di San Biagio.
PS: Bloomberg ha appena perso la poltrona. Qualcuno vuole scommettere un hot dog?
Chiunque veda la foto dell’edificio può concordare che non è d’interesse storico.
Gli islamici hanno tutto il diritto di fare quello che vogliono in una loro proprietà. Se è vicina a ground zero, tanto peggio.
Esiste uno stato di diritto.
caro Ernesto, lo dice anche Frattini che c’è uno stato di diritto ma lo interpreta come un diritto di culto da imporre pubblicamente agli altri, anche a quelli che non credono, anche quando non sono d’accordo perchè ciò minerebbe il principio di laicità dello stato, e il sindaco di New York appare solo rispettoso del diritto di culto dei mussulmani, ma è ingenuo, da un dito i mussulmani gli prenderebbero tutto il braccio e poi le gambe.
Non ho sonno, quindi, posso ancora scrivere qualche riga.
Non si tratta di un edificio pubblico, ma di proprietà privata.
Vorrei anche vedere che il sindaco di New York si impicciasse di cosa fa un gruppo di cittadini in un loro palazzo.
@ Ernesto, un piccolo appunto al tuo discorso.
anche volendo, uno non potrebbe trasformare un edificio privato in un luogo di culto/discoteca o pub/centro commerciale/sala concerti se prima non ottiene le autorizzazioni adatte, soprattutto in materia di sicurezza.
Ok. Ma per ottenere le autorizzazioni il sito dove la proprietà si trova non ha rilevanza.
Con che motivazione dovrebbe vietare la costruzione di una moschea il sindaco di New York? sarebbe molto arbitrario dire che una moschea è offensiva nei confronti delle vittime dell’11 settembre.
Il discorso del concedere un dito e prendersi braccio invece mi sa solo di razzismo.
Bisogna di certo riconoscere dei limiti alle religioni ed evitare appunto che si prendano il braccio, ma qual’è il motivo per non concedergli ciò che è lecito? Mi pare solo un sopruso.
Alla stessa maniera, sarebbe un’offesa se l’UAAR aprisse una sede nelle vicinanze di San Pietro?
Il discorso che alcuni fanno mi sembra simile a quello degli estremisti cristiani qnd si tratta di levare il crocifisso: “ora il crocifisso, domani non ci garantiranno il diritto di culto”. Oggi vediamo solo ciò che non è ipotetico. Se domani i musulmani vorranno instaurare la sharia nell’occidente, allora risponderemo diversamente.
p.s. Leggendo gli interventi di alcuni “colleghi” atei, alcune volte noto commenti molto estremisti: di certo bisogna cmq garantire libertà di culto qnd questa non sconfina in soprusi.
Il “dito” in questo caso è un sacrosanto diritto, il “braccio” sarebbe qualche abuso.
Grazie, l’autoritarismo preventivo risparmiamocelo.
Se poi vogliamo fare i processi alle intenzioni, o appioppare una colpa collettiva a tutti i musulmani del mondo per le azioni di una ventina di terroristi, beh, ditemelo subito, ritorno quando si è instaurato uno stato di diritto.
Sono molto vicina alle obiezioni espresse da Popper e anche ai dubbi di Stefano Grassino. Trovo piuttosto contraddittorio e , in fondo , autolesionista, l’atteggiamento degli USA, che prima pretendono di esportare la civiltà e la democrazia con le armi in paesi di impenetrabile teocrazia islamica, permettono aberrazioni e abusi come Guantnamo e Abu Grib, e poi accettano docilmente l’invasione pacifica della “civiltà” , o cultura religiosa, islamica nel cuore della loro più grande città e nei pressi di un luogo dove fanatici islamici hanno causato una vile strage di innocenti di enormi proporzioni. Credo siano sbagliate e controproducenti entrambe le strategie. La democrazia e la libertà di pensiero e di diffusione dei culti non dovrebbe accompagnarsi alla stupidità, ma a volte ho l’impressione che invece ci si leghi da soli con le proprie mani.E’ vero che in uno Stato democratico non si può impedire l’espressione di un culto, cristiano o islamico o d’altro, ma si ha anche il diritto al rispetto delle proprie memorie, alla scelta dei luoghi, ai controlli perchè i culti non siano coperture di attività politiche o terroristiche, ecc…. E non è poi così peregrina l’idea che si possa e si debba chiedere agli Stati islamici la reciprocità delle aperture di luoghi per la diffusione pacifica della propria cultura, religiosa o laica che sia.
Lo so che è un problema difficile e complicato , ma bisogna che le democrazie occidentali ci stiano più attente. Non si rimedia agli errori dei bombardamenti con l’errore della resa all’invasione di una cultura che nega i valori della democrazia e della libertà di pensiero.
Purtroppo la Democrazia laica è lotta civile con l’arma della ragione umana contro la stupidità che genera violenza con le armi dell’annientamento delle persone. Questa lotta è la prova che le due cose sono presenti e mescolate. Vedi più sopra il mio pensiero sulla superiorità della regola aurea: NON FARE ALL’ALTRO QUELLO CHE NON VORRESTI FACESSE A TE.
Per me Gesù era un politico reazionario teocratico, mitizzato poi nelle scritture assunte canoniche, che per Amore intendeva IMPOSIZIONE e ne limitava l’estensione verso quelli che non credevano (“saranno condannati”!), quindi un IMPOSTORE della individuale dignità umana.
Otzi, sono d’accordo con te sulla regola aurea, ma gesù non è, non era e mai sarà, perchè è un personaggio creato dal sincretismo religioso e filosofico di quei tempi.
Nel vangelo non risulta un politico, anzi, disse: date a cesare ecc…ecc… pagate le tasse a Cesare…ecc….ecc…. a Pietro disse di mettere via la spada ecc…ecc…
Quindi, stando alle scritture, non era un politico ricoluzionario, si è fatto arrestare persino se ben ricordo nel vangelo e Pietro lo voleva impedire con la spada e la violenza ma fu biasimato da gesù.
Queste storia l’ho letta anche nei Veda, nel libro La rivoluzione interiore Ed Meditarranee, di shree Muktananda, in cui un maestro spirituale venen arrestato dalla gendarmeria di allora in India, e i discepolo tentò di difenderlo anche con la violenza, ma il maestro gli disse: mi portano dalle loro autorità che saranno ben più inclini a capire il mio ruolo e così disse il saggio anche con le autorità, fino a che lo condussero dal Re in persona che l’ho ascoltò liberandolo dalle catene e servendolo.
Ci sono molte analogie con testi vedici e nuddisti nel sincretismo cristiano, non esiste una prova storica di Cristo se non immaginaria.
Cassandra, a me spaventa l’incoerenza del mondo occidentale. Condanniamo l’Iran di giorno, USA in testa e poi ci facciamo gli affari di notte, come i ladri di Pisa. La Germania, tanto per fare un’altro esempio, ci condanna per la ‘ndrangheta e dopo accetta che questa effettui i suoi più grossi investimenti nella borsa di Francoforte. Pecunia non olet è vero ma dietro la pecunia arriva la politica. Loro hanno una morale antiquata arretrata e per me assurda ma pulita, noi rispondiamo con un mondo basato solo sul denaro senza un briciolo di etica. Sbaglio?
Non sbagli, purtroppo, è la realtà a conti fatti.
Obama dice: via dall’Iraq ma a quanto pare lo stesso Afganistan è diventato un altro Vietnam, un generale si è permesso di dirlo ed è stato silurato ultimanente.
Anche a me spaventano o non piacciono le incoerenze e le contraddizioni del mondo occidentale. E se volessimo elencarle tutte non basterebbe certo lo spazio di un commento. Ma ritengo che sbagli se davvero pensi che “loro”, e suppongo ti riferisci al mondo islamico, abbiano una morale antiquata… ma “pulita”. Per quel po’ che conosco di quel mondo credo che si possa dire che anche nei paesi islamici, più o meno fondamentalisti, o moderati, e anche per l’integralista ascetico che comanda ora in Iran, la pecunia non olet e conta molto. Basta vedere a chi vanno e che ne fanno dei proventi del petrolio, in che condizioni i capi fanno vivere i loro popoli, basta vedere come è amministrata la giustizia, a base di fucilazioni e lapidazioni; la corruzione l’ha sempre fatta da padrone nei paesi islamici, arabi o mediorientali. La morale che emerge dal Corano non è molto diversa da quella della Bibbia, a cui Maometto si è molto ispirato per dettare le sue sure diventate legge. Se non possiamo vantare la “superiorità” della nostra civiltà, per le ragioni suddette, non possiamo e non dobbiamo nemmeno sentirci in “inferiorità”, anzi dobbiamo comunque tenerci ben stretti e valorizzare i passi avanti fatti dalla nostra cultura, grazie alla sua evoluzione laica e illuminista, e dai nostri ordinamenti, sia pur imperfettamente democratici.
…azzo, cara Cassandra T. questa è la mazzata finale, comuqnue anche loro saranno destinati a cambiare nel tempo, è inevitabile per tutti i popoli e le religioni.
Da democratico dovrei accettare la libertá di chiunque di professare la propria religione e anche di avere luoghi in cui farlo.
Da laico mi preoccupo molto. Basta vedere quello che è ormai la potenza della CCAR in Italia. Un sempre maggior numero di servizi sociali (scuole dell’infanzia, centri estivi, supporto agli immigrati, centri di recupero per tossicodipendenti, ospedali, ecc. ecc. ecc.) sono demandati a strutture cattoliche (oratori, Caritas, ACLI, ecc.), peraltro ben sovvenzionate. Tra un po’ anche gli islamici vorranno fare lo stesso.
Questi servizi non sono mai a “costo zero”: è chiaro che se sei obbligato a mandare il figlio al GREST della parrocchia solo perché è l’unico accetti, implicitamente l’impostazione religiosa che sta dietro. E se un domani dovremo mandare i figli al centro estivo islamico perché è l’unico con posti liberi che faremo?
Dalle mie parti alcune strutture ricreative per i giovani, che prendono sovvenzioni dai Comuni, ci sono. Tuttavia resta sempre la Chiesa ad avere il massimo attivismo per questo genere di attività.
E’ la regola. Se c’è una domanda, presto arriva chi propone un offerta.
Se c’è una domanda da parte di famiglie che hanno bisogno di spazi di aggregazione per i figli, che siano spazi di aggregazione creati da enti non confessionali, fornite voi un’offerta.
Se invece tale domanda è di entità trascurabile, allora chiaramente questo sarebbe un progetto non sostenibile.
Ah allora è per questo che hanno fatto l’attentato, serviva spazio per la moschea!
Fuori gli islamici da New York!
Si lasciamoci solo i fondamentalisti cristiani creazionisti.
Questo chiama un bel “Fuori gli atei da Roma” (magari considerando i delitti di *qualche* ateo, tipo Hoxha: se si preferisce, “fuori gli atei da Tirana”). No, grazie.
oppure “Fuori il vaticano dall’Italia, suona meglio!
ci sto, Maria, organizziamoci, mi chiamano Iena Plinsky.
bella questa! No?
poteva andare peggio: potevano farci un aereoporto…
🙂
Oppure anche un museo dell’11 settembre! con tutti le miniature delle Torri, degli aeroplani, dei terroristi, del soggetto che tenta di telefonare con il suo cellulare per avvisare che è in corso un dirottamento, lo schianto contro le torri, un plastico degli eventi di allora, lo schianto contro il Pentagono, l’intervento dei pompieri, le testimonianze della gente, ecc…ecc sarebbe più consono, video e foto degli eventi terribili di quel giorno.
Vorrei ricordare che in USA i musulmani c’erano da prima dell’11 settembre: Mohamed Alì e Kareem Abdul Jabbar giusto per fare due nomi celebri.
Appunto.
Si punisce la maggioranza onesta per colpa d’altri.
Nulla di diverso da quello che fà la Lega in Italia a colpi di maiali fatti defecare sui suoli di costruzione delle moschee o similia.
Una moschea lì vicino può essere una garanzia contro futuri attentati. 😉
Non ci avevo pensato, magari non devono fare molta strada, la jiad la possono attuare a 4 passi da Groun Zero, del resto in molte moschee si è scoperto un bel po’ di persone che predicavano la guerra santa contro gli infedeli e molti siti islamici insegnano tali valori in sintonia con la democrazia, per esempio.
Non devo ricordarvi io che in Italia le moschee o centri di raduno islamico sono stati settacciati e trovati in possesso di materiale terroristico, oltre che reclutare kaikaze ansiosi di reclamare le 10 vergini in paradiso.
Sì Popper, Gesù del mito non è, non era e non sarà mai una realtà, ma semplicemente un mito storico (realtà storica del mito), ma se proprio si vuol cercare il pulviscolo attorno a cui il mito si è formato bisogna riferirsi non si sa a chi tra i 23 Gesù in carne ed ossa riferiti da Giuseppe Flavio e questo Gesù non interessa per niente ai preti come disse il Ruini nella difesa del libro di B16!
72. C’è l’inflazione.
Otzi, il nome Yoshua era comune come Giuda e altri nomi oggi ereditati dalla tradizione giudaico-cristiana. Di gesù potevano essercene molti, e ancora oggi trovare tra quelli di Flavio quello evangelico, è come cercare un ago nel pagliaio.
Lecito ma fuoriluogo… 😉