Praga: cattedrale di San Vito gratis, ma solo per i credenti

Dall’inizio di agosto è necessario pagare un biglietto per entrare nella nota cattedrale di San Vito a Praga. Ma chi all’entrata si dichiara credente e praticante e ha intenzione di venire a pregare non lo paga. La recente disposizione, in un paese che ha tra le più alte percentuali di non credenti al mondo, ha suscitato molte polemiche.
Václav Soukup, funzionario dell’ente statale che gestisce la cattedrale dopo una recente sentenza, difende la scelta e sostiene che “chi viene qui a pregare si riconosce immediatamente”. I credenti infatti, secondo Soukup, “non hanno la macchina fotografica, sono vestiti in maniera più modesta rispetto ai normali visitatori e, in poche parole, si comportano diversamente”.

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53 commenti

nullità

quindi…

per veder la cattedrale di praga o uno prega oppure paga.

Flavio

E’ interessante perche’ se un turista vuole pregare, deve pagare lo stesso! Quindi la pecunia viene prima della fede.

POPPER

pecunia ante Dei est; dura lex, sed lex

scusatemi se il mio latino ha un po’ di ruggine.

Flavio

Non che mi stupisca ma e’ notevole che nemmeno i preti si pongano piu’ il problema del messaggio che passa.

Third Eye

Ante deo (minuscolo), caso mai…

E in Toscana è pieno di chiese in cui puoi entrar gratis durante una funzione, ciccia altrimenti: piccole varianti a tema, ma mi farebbe piacere sapere con quali soldi e con quali esenzioni queste attrazioni a pagamento son mantenute, da noi…

nullità

comunque, se anche fossi interessato a visitare San Vito, io non mi farei molte remore a mentire spudoratamente.

ai nostri (non) rispettabili vertici in politica, ma anche ai vertici ecclesiastici, tantissime persone fanno la stessa cosa.

fab

Non so. Vuoi mettere la soddisfazione di dirglielo in faccia, magari con un bel sorriso?

nullità

no, all’uscita ti metti di fianco alla guardia e fai una foto come con le guardie inglesi e canadesi.

e aggiungi, sempre in ceco, che dentro hai avuto una rivelazione, che la religione è inutile e che la digitale ti è comparsa in mano per miracolo 😆

Magar, bieco illuminista,

Ma per caso contemplano diversi scaglioni, a seconda del numero di dogmi accettati? 😀

nightshade 90

io nelle chiese ci entro solo per sciacquarmi con l’acqua santa se ho caldo.

Butch.er

Su su, non fate i talebani, mi volete dire che non entrare in chiesa neanche da turisti?

Almeno non ti devi mettere la kippah o toglierti le scarpe 😉

POPPER

nemmeno io entreri in una chiesa, se non per visitare un luogo d’arte, non certo per idolatrare fantomatiche quanto immagionarie presenze.

L’Arte è quello che mi interessa di più, del resto molte entrate non le ricavano più nememno dai pochi fedeli che restano, ma dall’interesse artistico e architettonico che tali chiese rappresentano. Alla fine è l’arte che fa entrare i soldini nelle casse non le preghiere inesaudite di quelli che non pagano e che entrano inutilmente a scaldare i banchi.

Perchè non contribuiscono anche loro e così si fa la par condicio e non c’è bisogno di discriminare tra chi entra per pregare e chi non? Le entrate ci sarebbero ugualmente a prescindere che uno guardi un quadro per interesse artistico e uno che lo venera idolatrandolo e le casse non ne soffrirebbero, anche il credente avrebbe dato a cesare quel che è di cesare e a dio quel che è di dio e si eviterebbe la figuraccia di stare a distinguere chi va per pregare e chi non.

Emanuela

Ahaahhahah che baggianata!! Basta nascondere la macchinetta e vestirsi “modestamente” e il gioco è fatto. Ormai non sanno più inventarsi per tirar su un po’ di soldi…

nightshade 90

ma è legale? pensavo che la chiesa chiedesse soldi per il restauro dell chiese in quanto “parrimonio” culturale, e in quel caso sia tenuta a far pagare il biglietto secondo le leggi dello stato (cioè senza fare differenze sulla base del credo, del colore della pelle, del sesso, ecc.)

insomma, a me pare una discriminazione.

Marco

E quante preghiere occorre dire per entrare gratis? Basterà una corona del rosario?

Diocleziano

Ma cosa penserà gesù, che scacciava i mercanti dal tempio, e adesso si accorge che il tempio È dei mercanti?

annina

“Václav Soukup, funzionario dell’ente statale che gestisce la cattedrale”

Mi sa che i soldini non finiscono (tutti) in tasca ai preti…

POPPER

Mi sa che anche in Italia un giorno lo stato dovrà far pagare l’entrata nelle chiese ai visitatori (non li si chiami però credenti o non credenti sarebbe discriminatorio) perchè i frequentatori saranno talmente diminuiti che si ruconosceranno a vista.

No! spero proprio che non sia così, è già tragicomica la già ridicola situazione attuale.
In Inghilterra si prospetta che si debba pagare per andare a vedere il papa, e chi a visto può riconoscere se uno è credente o no?

Visto che se il biglietto è caro anche il credente vi rinuncia, allora come si fa distinguere se i visitatori sono non credenti o non interessati a dio o alla preghiera?

Io ho visto al Louvre un tale che aveva una macchina fotografica talmente piccola che nemmeno il servizio d’ordine si sarebbe accorto che stesse fotografando, io ho dovuto avvicinarmi discretamente per accorgermi che stava fotografando; ecco un tale con cui non si sarebebro accorti se stava pregando o fotografando.

Ma amici miei, è normale tutto questo dover distinguere chi è orante e chi non? Per me no!

marcoboh

a firenze e a venezia in molte chiese si fa il biglietto: però chi va per pregare o assistere alla messa entra da un’altra parte e ha un recinto riservato (da cui non si può girare per fare la visita turistica)

POPPER

un atrio preferenziale per chi scalda i banchi con la preghiera inesaudibile, e una atrio per chi deve pagare ma che almeno contribuisce alle spese di gestione.

POPPER

Nell’articolo si dice:

Tra le ragioni per la scarsa richiesta dei biglietti, il quotidiano cita la scomodità degli orari e del luogo scelto per la messa, il costo dei biglietti e la mancanza di informazioni e di tempo.

Siamo proprio sicuri che siano solo quelle le ragioni?

Flavio

Infatti non contemplano la ragione piu’ probabile, ovvero che ai “fedeli” non freghi assolutamente niente…

Massimo

@nullità

Esperienza post lettura del (nel) delirio…

Una cosa è certa: Don Zauker non si ascrive al novero di quei famigerati “zelanti e forsennati interpreti, amanti della modernità ad ogni costo”… egli è tipo ben più moderato nell’accogliere i venti nuovi della moda e dell’appiattimento verso il mondo che cambia, sospingendosi verso certa deriva, sballottato come festuca instabile tra le seduzioni dei tempi presenti: dalla luce elettrica al tuca-tuca, dall’asciugacapelli ai diritti umani, dalle sirene (del sesso, del sindacalismo, della polizia, dell’informatica) ai diavoloni (della bocciofilia, della cucina fusion, della pizza da asporto, dell’autodeterminazione).

Questa gente non è ubriaca marcia… E’ ALCOL PURO (denaturato)!

Stefano Grassino

Per la mia personale dignità mi dichiarerei ateo e pagherei. Ammetto però che sarebbe divertente dichiararsi credente, entrare gratis a mani giunte magari con un rosario in mano ed uscendo fargli vedere la tessera dell’UAAR dicendogli “chi di soldo ferisce, di scherno perisce a banda de f.essi”

POPPER

fantastico, Stefano G, anche tu sai recitare la parte del credente?

Non è difficile, pensa che sono stato ad un teatrino dei testimoni di geova e li si insegna addirittura a recitare da buon predicatore, per esempio come convincere gli infedeli a svegliarsi.

….Aaaahhhh

Tuttavia anche l’esperdiente di uscire con il tesserino UAAR non è male, ma da quelle parti conoscono l’UAAR? Altrimenti dovresti perderci un po’ di tempo anche ad illustrare le attività della nostra associazione a quei custodi, che non si sa se sono pagati dalla chiesa per riconoscere chi è credente o non, o pagati dallo stato per non perderci soldi in quella contorta e ambigua distinzione discriminatoria.

Sei forte! addirittura con il rosario in mano! aaahhh

faber

Ah ah è vero anche a me divertono tantissimo queste cose. Una volta sono stato ad un concerto/raduno internazionale degli evangelici. Non puoi capire le risate nel vederli tutti a invocare il loro babbo natale farlocco con le mani alzate al cielo, con un predicatore che dal palco riusciva con meravigliose capriole (il)logiche a dimostrare la correlazione tra l’assenza di fede e la tossicodipendenza!!! L’unica cosa che veramente mi ha fatto perdere la pazienza erano le magliette antievoluzioniste.

Paul Manoni

@faber
Occhio che il trappista-evangelista Calogero, potrebbe anche offendersi… 😆

Paul Manoni

@Stefano Grassino
E’ quello che avrei fatto io! 😉
Insomma, entro senza macchina fotografica, dico che devo pregare S. Vito o la mammasantissima, e poi mi giro un po’ la Cattedrale…Niente di piu’ semplice.
All’uscita dalla cattedrale, dirgli o manifestargli il proprio ateismo, poi diventa un dovere.

HCE

se la chiesa si finanzia da sola il mantenimento del monumento, ha tutto il diritto di far pagare l’ingresso o di regalarlo a chi vuole

se invece – come in itaglia – gli edifici di culto, pure se privi di ogni merito artistico o storico, vengono mantenuti e realizzati a spese pubbliche, queste discriminazioni sarebbero inaccettabili. ma – visto sempre che siamo in itaglia – quando le faranno, se già non le fanno, nessuno sarà in condizioni di far rispettare un simile criterio.

Dariok

la cattedrale di S. Vito e’ BELLISSIMA!! quando ci tornero’ (per la quarta volta) dichiarero’ che voglio pregare, una volta dentro recitero’ le litanie alla SS. Sorca e la preghero’ affinche’ mi faccia trovare della topa… o bisogna pregare solo quello che dicono loro?

Mario

@ HCE

Sono pienamente concorde con quanto lucidamente esprimi: il punto della questione sta proprio lì dove tu batti il chiodo.

Off topic= per curiosità sono andato sul blog indicato dal tuo nickname, e l’ho molto apprezzato. Se quel blog è tuo, allora hai i miei complimenti.

darik

“….in un paese che ha tra le più alte percentuali di non credenti al mondo,..”

non mi pare ke molti di questo topik, abbiano apprezzato la frase scritta sopra….;-)

Massimo

…Se poi resta qualche dubbio, c’è sempre la “prova-Schibboleth”, quella decisiva.

“C’è un asino che vola!”
– risposta di tipo 1): “Dove?” (credente – anche sì)
– risposta di tipo 2): “Chi è il tuo pusher?” (anche no)

etabeta52

Vedi che dio non esiste? Se così non fosse, suo figlio sarebbe sceso per scacciare i mercanti dal tempio….

esperantio

Praga è una città splendida,bellissima. Ma dato che io non entro in nessuna chiesa me ne può frefar di meno!!!!

laverdure

Hanno gia proposto di sostituire l’acquasantiera con un distributore a gocce azionato
a pulsante (stesso principio del distributore di sapone liquido da toilette pubblica).
Questo per evitare contatti ripetuti tra l’acqua e le dita dei fedeli,cosa poco consona con
l’igiene.(Ma l’acqua santa puo’ essere infetta?)
Alla luce delle nuove disposizioni bastera aggiungervi un dispositivo a moneta,o magari
una chiavetta elettronica ricaricabile per i fedeli piu’ praticanti.
Bugiardo chi dice che la Chiesa non sta al passo coi tempi!

gutul

Se è per questo anche nelle città d’arte italiane si paga l’ingresso alle chiese più belle.

Sono recentemente stato a firenze e siena e, in entrambe le città, il duomo e le altre chiese artisticamente rilevanti, erano visitabili solo a pagamento.

Dubito però che pagassero l’ici.

Ernesto Carosini

io credo nel rispetto delle idee e delle opinioni delle persone, credenti o no; penso che questo provvedimento possa essere anche visto sotto una luce differente: l’ingresso gratis a chi si professa credente è fatto solo per creare una zona riservata al culto, dove i credenti osservanti possano effettivamente e liberamente esprimere la propria fede. chi è spinto da motivazioni artistiche dovrebbe essere pronto a pagare un biglietto dove è richiesto, visto che pensa di entrare in unmuseo. ho visto molti comportamenti inaccettabili in chiesa da parte di turisti sprezzanti del luogo che visitavano. aggiungo che non mi sembra particolarmente intelligente prendere in giro la (buona o mala) fede delle persone: io mi professo un non credente, ma non andrei mai a fare marameo davanti a chi recita un rosario o assiste alla messa. forse è questione solo di educazione.

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