L’ora alternativa è un diritto, e ogni scuola è obbligata a garantirla. È quanto ha stabilito il Tribunale di Padova, accogliendo il reclamo presentato dai genitori di una bambina frequentante una scuola primaria statale della città veneta. Mentre ai suoi compagni era impartito l’insegnamento della religione cattolica, l’alunna era stata costretta prima a rimanere in classe, poi a trasferirsi in classi parallele, senza che l’istituto provvedesse ad attivare le lezioni alternative richieste.
Secondo il tribunale, la loro attivazione costituisce invece un obbligo, e la scuola ha pertanto praticato nei confronti della bambina una doppia discriminazione, «nell’esercizio del diritto all’istruzione e alla libertà religiosa». Per questo «comportamento discriminatorio illegittimo» l’istituto e il ministero dell’istruzione sono stati condannati anche al pagamento della somma di 1.500 euro.
«Dopo quello sul crocifisso, è un altro importante risultato ottenuto dall’UAAR, che ha sostenuto tecnicamente ed economicamente il ricorso», commenta Raffaele Carcano, segretario dell’associazione: «spiace solo che, per rendere veramente laico questo paese e per vedere riconosciuto un diritto fondamentale, sia stato necessario ancora una volta rivolgersi alla giustizia».
Comunicato stampa UAAR
Il reclamo era stato presentato dopo l’esito negativo della prima istanza (cfr. Ultimissima dell’11 giugno)
Fondamentale questo encomiabile sforzo dell’UAAR, Raffaele dice bene:
“spiace solo che, per rendere veramente laico questo paese e per vedere riconosciuto un diritto fondamentale, sia stato necessario ancora una volta rivolgersi alla giustizia”.
Adesso il ministro dell’Istruzione deve prenderne atto, altro che gridare alle toghe rosse come ha fatto fino ad ora il suo “Capo da sballo”, cioè, berlusconi.
Questa notizia mi mette di buon umore e sono contento soprattutto per la bambina e i suoi genitori. Questo tribunale si è comportato davero da laico, adesso la Gelmini farà ricorso di certo, sapete come è fatta, 1500 euro li darebbe volentieri alla chiesa che ai suoi concittadini che han ragione di esigere la laicità dello stato.
Off Topic:
http://www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=76329
Non c’è proprio speranza…..
attendiamo le lacrime di coccodrillo dei soliti noti
Piangessero pure che la strada è segnata.
Ma il ministro dell’Educazione in Italia, esiste? E se si, cos’è il suo compito? In Belgio una cosa del genere farebbe scandalo.
il suo compito è mettersi a 90 (o in ginocchio, dipende) al volere dei Papi.
entrambi.
il belgio è un altro paese, non fa testo con banana republic.
Calogero te lo ripeto per l’ultima volta…
In Belgio, non avete un Vaticano, piantato nel c… del paese, come una spina di un cactus.
Se per esempio a Bruxelles, anziche’ le istituzioni europee, avevate uno staterello tumorale ingerente come il nostro, gli scandali ci cui parli, sarebbero diventati, daily routine. 😉
Ormai se su questo blog da abbastanza tempo, per capire che qualche problemino di laicita’ ce lo abbiamo eccome!
Se vai ad un paio di notizie indietro, trovi la concretizzazione di queste ingerenze.
Massima tristezza….
Il ministro dell’istruzione attualmente ha come funzione principale quella di licenziare insegnanti precari; parliamo di qualche decina di migliaia di persone; per ora.
135.000 in tre anni, per la precisione, nell’arco di un triennio (questo dovrebbe essere l’anno conclusivo del triennio). Era previsto, nero su bianco nella finanziaria 2008, art. 64. Nella cifra è compresa anche una parte di personale ATA (Amministrativo Tecnico Ausiliario). Poi sentiamo i tg fare un gran baccano quando chiude un’impresa e lascia per la strada cinquecento persone… per la carità, è gravissimo, ma allora che boato sarebbe dovuto venir fuori dai vostri televisori per questi 135.000, che non sono “a rischio”, ma sono sicuramente abbandonati al loro destino. E invece, la vostra esperienza vi dice che…
Per chi vuole “toccare con mano”:
http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm – andate all’art. 64
@Calogero
Il “Ministero dell’Educazione”, e’ gestito da una maleducata….Suor Marystar Gelmini. I suoi compiti sono quelli di seguire gli ordini dei 2 papi, soprattutto del primo, e di tagliare pesantemente sui fondi destinati alla scuola. 😉
In un paese civile farebbe sicuramente scandalo…In un paese di pecore da gregge, con tanto di pastori, ovviamente no.
@ calogero
se abitassi qui, forse saresti gia iscritto all’uaar come credente.
magari non ne condivideresti tutte le battaglie, ma molte sì.
La via giudiziaria all’ateismo ? 🙂
Ho il sospetto che in Italia resti solo la via giudiziaria per qualsiasi progresso.
Purtroppo!!
solo io ho paura che faranno di tutto per scoraggiare sempre e comunque l’ora alternativa e costringere più o meno sottilmente a fare l’ora di religione?
Stanno gia da tempo facendo di tutto per scoraggiare sempre e comunque l’ora alternativa di religione. Il fatto che lo facciano non toglie che abbiano una spina nel fianco che siamo noi. Vedremo se le persone che dicono di volere la laicità, avranno voglia di lottare come questi due genitori di Padova e tanti altri di iscriversi all’uaar per creare un’onda d’urto contro la teocrazia al potere in questo paese.
Proposta operativa. L’Uaar potrebbe mettere insieme (coinvolgendo M. Haak, P. Odifreddi, D. Mainardi, V.Pocar e altri) materiale didattico indirizzato agli studenti delle scuole superiori (tra i 15 e i 18 anni) che rifiutino l’ora di religione e scelgano l’ora alternativa. Il materiale dovrebbe essere affidato a docenti in grado di presentarlo e commentarlo, ma potrebbe anche essere calibrato in modo da essere autosufficiente: quindi con materiali audiovisivi, collegamenti in rete appositamente segnalati, e periodiche riunioni locali per ulteriori spiegazioni e commenti. Argomenti come il metodo scientifico, con il rigore nelle deduzioni, l’astrofisica, l’evoluzionismo, la bioetica potrebbero costituire l’impalcatura “razionalista” di questo corso.
Eh sì, siccome la spesa pubblica è una barzelletta, mettiamoci pure l’ora alternartiva.
Ma per piacere…
un po’ di rispetto per i bambini costretti ad umiliazioni e discriminazioni, assieme alle loro famiglie.
il problema e’ l’ora di religione cattolica, con insegnanti scelti dal vescovo e pagati dallo stato
con la spesa pubblica che abbiamo un miliardo di euro per insegnare religione cattolica nella scuola pubblica e’ un assurdo finanziario (senza contare che a 3 anni di età essere indottrinati per due ora la settimana penso non accada nemmeno nelle teocrazie islamiche, e comunque non accade neppure nella parrocchie, dove il catechismo inizia a 6 anni!)
“Eh sì, siccome la spesa pubblica è una barzelletta, mettiamoci pure l’ora alternartiva.”
http://www.uaar.it/news/2010/08/04/fondi-per-lambiente-sviluppo-parrocchie/
Siccome la barzelletta fa pisciare dalle ristate, mettiamoci pure i fondi per l’ambiente…
@Blek macigno
Tranquillo, basta un cacciabombardiere in meno e i contio tornano!
Blek Macigno scrive:
4 agosto 2010 alle 23:43
Eh sì, siccome la spesa pubblica è una barzelletta, mettiamoci pure l’ora alternartiva.
Ma per piacere…
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Ma sai che sono proprio d’accordo con te?
Perchè non ci mettiamo assieme (uaar e quelli che la pensano come te) e ci battiamo per l’abolizione di TUTTE queste ore inutili che costano un sacco di soldi?
Slogan:
BASTA ORA DI RELIGIONE!
BASTA ORA ALTERNATIVA!
Dillo chiaramente se ci stai!
Infatti, il dispendio di soldi non è insignificante.
La risposta più laica, sarebbe quella di trasformare l’IRC nell’ora di Storia delle religioni, con insegnanti statali.
Soprattutto in questo periodo storico, la conoscenza di altre religioni risulta importante sotto molti punti di vista ed è fondamentale per inquadrare meglio anche tutti gli eventi sorici che si sono succeduti nei secoli.
ma pensi quando scrivi oppure fai far ginnastica alle dita?
Le idiozie ti vengono naturali o hai fatto un corso?
Riproviamo:
siccome la spesa pubblica è una barzelletta, mettiamoci pure l’ora di religione (e l’8 per mille e le altre facilitazioni fiscali alla CCAR).
Togliamo quella e non c’è bisogno di quella alternativa.
Facile, facile, meno per chi al posto della testa ha un macigno.
se le parole scritte nelle leggi non sono carta straccia, doveva essere chiaro da subito che fosse un obbligo (“senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione” dice la legge in merito alla scelta dell’IRC)
giustizia vorrebbe che ci fosse un riscarcimento dei danni subiti
Ma adesso non c’è anche una circolare della gelmini che obbliga ad attivare i corsi alternativi?
Si peccato che sia uno specchietto per le allodole dal momento che le scuole non hanno i fondi per attivarle. Se io ti obbligo a fare una cosa che so già essere al di sopra delle tue capacità è come se ti stessi condannando a priori.
No, no, mi pare che ci sia sempre stato un fondo solo che non essendo pubblicizzato nessuno o pochi sapevano. Mi pare di averlo sentito in uno degli incontri del giovedì su youtube.
Può darsi, ma il nodo è politico e lo si deve portare alla luce del sole. Perchè io sono convinto che, nel momento in cui si attiva una vera ora alternativa a quella di indottrinamento cattolico, con un tema ed un percorso didattico ben evidente, e se questo percorso dovesse essere pubblicizzato adeguatamente e per tempo, la maggioranza delle famiglie cattoliche e non opterebbero per questa scelta. Le non cattoliche per ovvi motivi. Le cattoliche, perchè la maggior parte di loro sono cattolici per passività e non per scelta ponderata. I figli dei “cattolici” hanno la possibilità di ascoltare le stesse manfrine in diversi momenti extrascolastici come il catechismo, la messa, l’oratorio. Ora, proviamo ad immaginare all’insegnamento di qualcosa di interessante che fuori dalla scuola non esiste o se esiste è a pagamento, e mettiamolo come ora alternativa. Quanti genitori “cattolici” rimarrebbero fermi sull’ora di religione e quanti invece iscriverebbero il figlio all’ora alternativa? Ebbene io credo che in questo modo si potrebbe dimostrare che le famiglie italiane non sono poi così legate all’indottrinamento in ambiente scolastico del proprio pargolo, ma semplicemente non scelgono di fronte all’assenza dell’ora alternativa. E poi la passività completa il lavoro.
In siffatte condizioni, quale provveditore lascerebbe una scuola a maggioranza pro-ora alternativa senza risorse senza rischiare il linciaggio mediatico?
Inoltre, è così difficile far passare l’idea che se si creano queste condizioni, il corpo docente, per la maggior parte azzerbinato sulle posizioni della chiesa, ne sarebbe avvantaggiato per il semplice fatto che tanti “esuberi” che oggi vengono lasciati a casa possono rimanere a scuola ad occuparsi di ora lternativa?
i ragazzi cui doveva essere assegnato l’insegnante di alternativa sono stati sballottati, sparpagliati, parcheggiati.
è una vergogna!
era ora che cominciasse a fioccare qualche sentenza.
Se non vi sarà l’obbligo dell’ora alternativa,la scuola italiana perderà quel poco di credibilità che gli resta.
Viene da chiedersi se ne abbia mai avuta….
In effetti forse hai ragione tu.
«Attivare l’ora alternativa è un obbligo.»
Significa che l’ora alternativa è obbligatoria per chi non frequenta l’IRC? Se la scuola organizza l’ora alternativa non credo che i non avvalentisi dell’IRC possano poi rifiutare di frequentarla.
La Corte costituzionale ha stabilito con due sentenze che per i non avvalentisi non sussiste alcun obbligo di frequenza di un insegnamento alternativo.
Questa battaglia dell’UAAR per l’ora alternativa è veramente incredibile, assurda, illogica. La voleva la Chiesa e i suoi tirapiedi fin dal nuovo Concordato. Chi l’avrebbe mai detto che gli atei agnostici razionalisti sarebbero diventati gli alleati di Santa Madre Chiesa?
Dovreste attivarvi piuttosto per l’espulsione dell’IRC dalla scuola pubblica – l’indottrinamento religioso non serve alla formazione di una coscienza critica.
Ho già espresso più volte questo parere raccogliendo insulti e dissensi (proprio da agnostici atei razionalisti in più).
Ma possibile che gente intelligente come Carcano si battano per queste cause perse, inutili, battaglie di retroguardia?
Mi piacerebbe sentire il parere di Bruno G. in materia (possibilmente lineare e non troppo complicato). Ma forse glielo chiedo in privato perché qui ho a che fare con i Legionari dell’Ora Alternativa Obbligatoria – un diritto sacrosanto, il diritto all’istruzione e alla non discriminazione!
Mah!
Per me questa azione dell’UAAR è ottima e non ha fatto di certo gli interessi del Vaticano.
Una volta che ci siano veri corsi alternativi all’IRC, fatti bene e interessanti, vedrai defluire un numero sempre maggiore di studenti. E anche lì si inizieranno a vedere i veri numeri dell’appartenenza religiosa e si ridiscuterà anche l’IRC.
Invece, affrontare di petto la legittimità dell’IRC stessa mi sembra un’azione donchisciottesca.
Guarda che hai capito male…
siamo tutti perchè l’ora di religione NON vi sia più e/o che sia sostituita da altro.
L’ora alternativa è un grimaldello per arrivare a quel risultato.
macché ora alternativa obbligatoria per gli studenti
l’obbligatorieta’ e’ per la scuola: e’ la scuola che deve garantirla, deve offrire una attivitità didattica formativa a tutti coloro che la chiedono
l’UAAR si batte ovviamente per l’abolizione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali. Lo fa dalla sua fondazione.ù
Ma per ottenere questo risultato una battaglia e’ quella di avere ora, perche’ ora a norma di legge spetta, la non discriminazione per chi cerca di sottrarsi all’IRC.
non ascoltare chi ora segnala discriminazioni sulla pelle dei propri bambini e non essere al loro fianco (legale ed economico) come associazione sarebbe tradire il nostro primo scopo sociale, ossia difendere i diritti civili degli atei e degli agnostici
“Ho già espresso più volte questo parere raccogliendo insulti e dissensi (proprio da agnostici atei razionalisti in più).”
mi spiace per gli insulti (quali?), ma per quanto riguarda il dissenso, potrebbe essere che la tua posizione, che lascia nelle peste chi ora e’ discriminato e umiliato, sia sbagliata e incomprensibile
Dovreste attivarvi piuttosto per l’espulsione dell’IRC dalla scuola pubblica
già, e tu cosa fai in prima persona mentre chiedi all’UAAR di fare ciò che desideri?
La concretezza è il miglior pregio dell’UAAR e questa vicenda ne è una riprova.
Altro, ennesimo successo UAAR! 😉
Urrà! Notizia da diffondere al massimo.
Adesso servirebbe, da parte di qualche mente legale, una guida per i genitori che illustra l’applicabilità di questa sentenza in altri luoghi che non siano Padova. Cosa fare, per farla valere anche nel profondo sud?
benissimo, la luce in fondo al tunnel. nessuno ne parlerà …
quindi si potrà fare riferimento a quella sentenza ogni volta che non sarà attivata l’ora alternativa? (salvo ricorsi)
A me va benissimo che ci sia l’ora alternativa.
Per boicottarla si metteranno a discutere su chi la deve pagare, se il ministero o gli istituti.
Non ti viene mai in mente che sarebbe più semplice, equo e proficuo che l’IRC si trasformasse in un insegnamento – obbligatorio per tutti – su storia delle religioni con addentellati sul come vivere socialmente (materia in cui – in Italia – siamo tutti ignorantissimi?
mario
Strano: ho mandato due messaggi controcorrente (non di gradimento dell’UAAR immagino) che non sono finiti nemmeno in moderazione, sono semplicemente spariti.
Complimenti (e tante belle cose).
guarda che la moderazione non funziona così. anche a me è capitato per un certo periodo una cosa simile, non mi postava i messaggi e non dava neanche messaggi di errore, ma solo da un computer (usando un altro computer tutto funzionava normalmente). prova a modificare lievemente il nick: io ho aggiunto uno spazio e ha improvvisamente ripreso a funzionare normalmente. ancora non ho capito a cosa ciò sia dovuto.
Confermo, in passato è successo anche a me
Vediamo:
(1 ora a settimana) x (40 settimane all’anno) x (8 anni) = 320 ore di scarto culturale tra il credente e il non-credente.
Capite perché non la vogliono ?
Sì, l’idea è chiara. Tieni però presente che convenzionalmente le lezioni si articolano su 33 settimane all’anno. Così, per amor di precisione.
Ok, allora per una precisione ancora maggiore dovremmo dire che, mentre il non-credente si accultura, l’altro involve intellettualmente per cui lo scarto arriva a:
33 x 8 = 264
264 x 2 = 528…ah ah ah! Niente male davvero!
Molto bene,ora c’e’ il precedente
bravissimi…..continuate così
Questa è una bella notizia che mi servirà molto. Anch’io sono un genitore di un bambino discriminato già alle elementari, perchè costretto a uscire prima (ma non sempre è possibile) o, quando non è possibile, a rimanere in classe senza nessun percorso didattico alternativo a quella che io chiamo l’ora di indottrinamento cattolico, a volte nella stessa classe dove la maestra di religione spiega giuliva quella montagna di panzane impunemente e con la complicità del corpo docente (quindi oltre al danno anche la beffa). Quest’anno anche la più piccola dovrà frequentare la stessa scuola e mi sto già preparando alla battaglia di inizio anno scolastico, ma questa notizia è una vera arma utile a imporre il rispetto della legge, oltre che della dignità di tutti i non cattolici. Grazie UAAR. Grazie famiglia di Padova, non so chi siete, ma con le vostre battaglie state aiutando tutti noi a trovare strumenti e strastegie per far valere quello che dovrebbe essere un sacrosanto diritto e cioè quello di non venire discriminati per concezione di vita non allineata a quella della CCAR.
Vi farò sapere come andranno le cose. Se poi qualcuno già bene informato vorrà darmi qualche suggerimento in più, è sicuramente ben accetto e ringrazio anticipatamente