Afghanistan, imam Manan: “Votare le donne è contro islam”

L’imam della moschea di Tangi a Kabul, Maulvi Abdul Manan, ha recentemente affermato che votare per le donne è contro la legge islamica. In Afghanistan il prossimo 18 settembre ci saranno le elezioni legislative e tali dichiarazioni rischiano di rendere ancora più teso il clima politico: infatti per legge alla Wolesi Jorga (la Camera Bassa) 68 seggi su 249 devono essere occupati da donne.
Secondo Manan, votare a favore di una donna è “chiaramente contrario agli insegnamenti islamici”, sulla base della giurisprudenza di matrice religiosa. Per altri esponenti islamici come Abdul Aziz Khairkhwa, del consiglio degli ulema di Nangarhar e candidato alle elezioni, le donne possono anche essere votate. A patto però che seguano i dettami dell’islam, tra cui Khairkhwa fa rientrare anche l’obbligo di indossare il burqa. Muhammad Hassan Haqqyar, funzionario durante il regime dei talebani, sostiene che le donne possono essere votate e cita Aisha, la sposa-bambina del profeta Maometto, che “ha guidato un esercito di 3.000 uomini”: “questo dimostra che le donne possono avere anche un ruolo attivo in politica”.

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21 commenti

Io ero Sai

Beh…mussulmani!

“Muhammad Hassan Haqqyar, funzionario durante il regime dei talebani, sostiene che le donne possono essere votate e cita Aisha, la sposa-bambina del profeta Maometto, che “ha guidato un esercito di 3.000 uomini”: “questo dimostra che le donne possono avere anche un ruolo attivo in politica”.”

Che bell’esempio!
Una schiava bambina sposata ad un pedofilo malato di mente che ordina ad un esercito di scalmanati di uccidere gli infedeli.

gianfranco

In afganistan le donne possono essere votate purchè indossino il burqa. Invece in italia per essere votate devono spogliarsi. Se poi sono da calendario da camionisti pure il ministro possono fare…

Roberto Grendene

la considerazione puo’ essere simpatica, ma non accetto il paragone: la situazione italiana e’ anni luce migliore come diritti per le donne

le ex-veline fanno notizia, ma ci sono parecchie altre donne che sono in ruoli istituzionali senza un passato basato su “calendari”
Sarà piu’ difficile per loro rispetto ai maschi, ma qui possono farlo e non e’ in discussione questo loro diritto

Stefano Grassino

Hai ragione Roberto. Ti dico solo che quando sono andato in Portogallo ho visitato sia il santuario di fatima (allucinante) che l’università di Coimbra. In quest’ultima c’erano delle foto affisse che ritraevano tutti i laureandi dell’anno accademico 2000. L’80% erano donne.

bismarck

Tutti i papaveri coltivati in quelle zone stanno dando effetti devastanti sulla psiche della popolazione locale.

fab

Quindi essere musulmani è contro il voto alle donne. Più che sufficiente per abbandonare la religione.

Paul Manoni

Per noi che siamo qui, si….Per le donne che vivono in Afghanistan, un po’ meno! 😉

PacoVero

Non mi stupisce, in effetti devo ancora trovare qualcosa che non sia contrario all’islam.Che dite, andare al cesso sarà permesso? O sarà vietato almeno durante il giorno?forse potremmo considerarla una cosa impura.

Roberto Grendene

ok, ci sono vari gradi di fanatismo

ma anche nei casi che nelle conclusioni si rivelano più accettabili, trovo allucinante il rifiuto di ragionare a prescindere dai precetti religiosi

ossia quelli meno fanatici appaiono tali perché leggono in libri sacri e indiscutibili che possono essere indulgenti (in quel caso, magari in altre discussioni potrebbero risultare i più fanatici)

Mario

@ Roberto Grendene

Completamente d’accordo col signor Grendene.

Anche se devo dire che la parte dell’articolo che mi ha maggiormente colpito è questa:

“Muhammad Hassan Haqqyar, funzionario durante il regime dei talebani, sostiene che le donne possono essere votate e cita Aisha, la sposa-bambina del profeta Maometto, che “ha guidato un esercito di 3.000 uomini”: “questo dimostra che le donne possono avere anche un ruolo attivo in politica”.”

Perchè alla fine il messaggio che arriva è che una persona che in passato ha fatto parte del governo talebano dell’Afghanistan ha delle idee meno discriminatorie nei confronti delle donne di quelle che invece hanno dei capi religiosi non affiliati al pensiero talebano.

stefano f.

esiste qualcosa in questo universo che non sia contro l’islam? io penso che sia l’islam ad essere contrario alla vita stessa! agli islamofili convinti (in questo blog non ce ne sono, per fortuna…) vorrei dire che la parola stessa, Islam, signifiça sottomisssione assoluta…ed è tutto dire.

andrea pessarelli

“agli islamofili convinti (in questo blog non ce ne sono, per fortuna…)”
invece secondo me sarebbe una buona cosa che ce ne fossero, così come è una buona cosa che ci siano cristiani.

Massimo

…Basta (magari) che non vengano direttamente a casa di chi scrive su questo blog con le stesse intenzioni dimostrate recentemente al vignettista Lars Vik in quel di Uppsala…

Magar, bieco illuminista,

Ma le seghe mentali dei “giuristi islamici” gliele pagano un tanto al chilo? O le secernono per il puro piacere di peggiorare la vita del loro prossimo?

La cosa più triste è dover essere attaccati – per avere una civile convivenza in uno stato – alle bave di qualche idiota che, come diceva Roberto Grendene, legge in un libro indiscutibile se essere tollerante o barbaro. È sconfortante che tali idiozie abbiano influenza sulla popolazione.

claudio285

Afganisthan….guerre religiose, tribali, oppressione, oppio, enormi disastri inyternazionali, terrorismo brutale, devastazione morale emateriale. QUesto ha prodotto quel “paese” e quei popoli. Lì si è concentrato la peggiore feccia religiosa in una miscela crudele col tribalismo più autoritario e soffocante per l’individuo le comuità.
Se davvero esistesse un dio non esisterebbe l’Afghanistan.

Paul Manoni

Come si puo’ sindacare il tuo commento?…QUOTO! 😉

Mario

Claudio, l’ultima frase del tuo commento (“Se davvero esistesse un dio, non esisterebbe l’Afghanistan”) mi suona troppo discriminatoria, e mi ricorda le frasi tratte da un video di un concerto di Antonello Venditti, dove il cantautore romano lanciava un’invettiva contro la regione Calabria, che culminava nella frase “Ma perchè dio ha fatto la Calabria?”; quelle parole, com’è giusto che fosse, vennero duramente contestate, e Venditti si trovò costretto a rettificare.

Perciò direi che è meglio modificare la tua frase in questo modo:
“Se davvero esistesse un dio, non esisterebbe QUESTO Afghanistan.”

A questo punto potresti dirmi, in buona fede, che nelle tue intenzioni la tua frase intendeva avere lo stesso senso che ha adesso che io l’ho modificata, ma ti risponderei che (pur stando tu in buona fede) in realtà il senso delle tue parole non era poi così scontato, e che qualcuno avrebbe potuto veramente vederci un insulto rivolto tout court contro l’Afghanistan in sè.

E con questo, specifico che ho fatto questa puntualizzazione non certo per la voglia di essere pedante o di scocciarti. Ti auguro una buona giornata.

Gab

L’Islam ed il Cristianesimo a livello di precetti teorici si equivalgono. Anche nelle considerazioni sulle donne (mi pare che sia nelle lettere di San Paolo che si dice che le donne non devono parlare nelle riunioni della comunità?).
La differenza è il contesto culturale, che spinge “interpretazioni” diverse: dove la società civile è più evoluta, la religione si adatta, almeno in parte, al sentire comune – sennò sarebbe destinata ad estinguersi.

Massimo

In estrem(istic)a sintesi: “Svuotare le donne è per islam”

…ma questo, come dire, era già ampiamente intuibile…

Emanuela

Io credo che sia tutto riduttibile al solo fatto che, nonostante abbiano molti secoli di ricca storia alle spalle, in realtà devono ancora percorrere un buon tratto di strada per arrivare ad una civilizzazione prossima a quella occidentale, con questo non voglio dire che noi siamo migliori di loro o che loro non ci hanno ancora raggiunto, ciò che sostengo in realtà è che in maniera più sobria, abbiamo vissuto un passato simile, comunque più casto e severo di quello attuale, il benessere ci ha migliorati liberandoci da tante censure inutili tramite lo studio, la cultura, le scuole. L’intelletto. Avete notato che gradino c’è stato tra le generazioni di immigrati islamici in Italia e i loro figli, che frequentando le nostre scuole, i nostri ambienti, loro sono come i nostri figli, il gradino enorme che c’è stato tra questa generazione e i loro genitori ha causato gli omicidi che ci sono stati in questi ultimi anni, da parte dei padri che non sopportavano tale evoluzione. Questa è una tragedia, ma è un bene, vuol dire che grazie all’inserimento nelle scuole, il divario tra loro e noi, invece di impiegare secoli a limarsi, si è abbattuto anche se con fragore assoluto come tramite un omicidio, ma abbiamo accorciato notevolmente i tempi, i figli di queste ragazze, se resteranno in Italia, saranno ancora più integrati con i nostri prossimi. Questo accade in Italia, ma all’estero è tutt’altra faccenda, in tutto il resto del mondo questa religione accoglie il maggior numero di fedeli, temo che saremo costretti a perdere la partita. Dovranno risolvere da soli i loro problemi di superstizione e censura, solo con il passare dei secoli, io credo.

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