Il vicepresidente lombardo, il leghista Andrea Gibelli, ha intenzione di porre forti limitazioni all’edificazione di moschee e centri islamici. Non solo in Lombardia, ma anche su tutto il territorio nazionale, con una proposta di legge che verrà discussa da settembre. Intanto, per quanto riguarda la Lombardia, Gibelli punta a formalizzare una serie di vincoli legislativi e urbanistici in tal senso. Propone infatti di introdurre il referendum per permettere o meno l’edificazione di moschee. Inoltre, le moschee dovranno trovarsi lontane “almeno un chilometro” da altri edifici di culto e dovranno essere noti i finanziatori e i frequentatori delle stesse. Gibelli così giustifica la sua proposta: “l’islam non impone la preghiera in uno spazio consacrato. La verità è che dietro la richiesta di “luogo idoneo” per la liturgia si nasconde la volontà di ‘occupare’ uno spazio. È un’ambizione politico e culturale, molto più che un’esigenza di natura religiosa”.
Lombardia, vicepresidente propone norme per limitare moschee
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esiste in italia un luogo distante almeno un chilometro da qualsiasi edificio di culto? Altro che moschea, ci farei casa! Ma tra chiese, basiliche, cappelle, cappellette, madonnine e croci, la vedo dura
Gibelli, che prende uno stipendio come rappresentante delle Istituzioni, ignora che la libertà di culto è tutelata dalla Costituzione e da tutte le organizzazioni internazionali. Perchè ci tocca vivere in una onagrocrazia intollerante ?
Referendum per permettere o meno l’edificazione delle moschee?
E la lotteria per permettere o meno l’edificazione delle sedi del suo partito, quando?
Mi chiedo se questi signori si rendano conto della natura “cinese” della loro idea di controllo dello stato sulla religione (su una religione, quella degli “altri”)…
No, mi spiace, libera moschea in libero stato.
Aggiungo che se davvero si considerano i Musulmani pericolosi per l’ordine e la sicurezza della Repubblica (io non ho elementi ne’ per affermarlo, ne’ per negarlo), e’ meglio favorire che si radunino pubblicamente in luoghi conosciuti e controllabili, e in comunita’ riconosciute, piuttosto che spingerli a frequentare ristrette conventicole di fatto clandestine, nelle quali, davvero, potrebbe passare di tutto.
Saluti.
e come si fa poi a usare la paura del musulmano o del clandestino per arraffare voti?
Concordo. É sempre meglio garantire la libertà di culto in luoghi pubblici e accessibili a tutti che di creare moschee ghettizzate dove chissà cosa verrebbe insegnato.
Ed è proprio quello che di più apprezzo nei luoghi di culto cristiani: il fatto che chiunque possa recarsi ed entrarvi dentro e assistere alla funzione potendo vedere/udire/partecipare a tutto quello che va celebrato.
Cosa che invece non mi risulta per alcune fedi o credenze come ad esempio le loggie massoniche… Chissà cosa combinano dentro e perchè l’accesso è soltanto riservato ai soli membri.. Scientologia ecc.. Quante sette vi sono in giro ma nessuno sembra interessarsi a cosa vi combinano dentro.
Eppure nessuno se ne preoccupa.. è più facile sparare sulle fedi che in sostanza non farebbero del male neanche ad una mosca.
@Calogero
“il fatto che chiunque possa recarsi ed entrarvi dentro e assistere alla funzione potendo vedere/udire/partecipare a tutto quello che va celebrato.”
…Non fosse che di solito le sozzure, succedono tra le canoniche, gli oratori, le sagrestie e soprattutto gli uffici delle diocesi…Non certo in Chiesa e proprio perche’ in bella vista a tutti quanti. 😉
“è più facile sparare sulle fedi che in sostanza non farebbero del male neanche ad una mosca.”
Nel caso islamico, parlare di una fede che “non farebbe male ad una mosca”, mi sembra estremamente eccessivo. Ti ricordo che in Italia, alcuni Imam sono stati beccati a far pappa e ciccia con alcuni terroristi islamici risaputi…A prescindere dal fatto che aborro la proposta di legge del leghista lumbard.
@Calogero
“il fatto che chiunque possa recarsi ed entrarvi dentro e assistere alla funzione potendo vedere/udire/partecipare a tutto quello che va celebrato.”
Infatti le sozzure accadono in sagrestia, all’oratorio, nella canonica e soprattutto negli uffici della diocesi…Oppure pensi che quando debbono combinarne una delle loro, la fanno alla luce del sole, davanti a testimoni!?!?
“è più facile sparare sulle fedi che in sostanza non farebbero del male neanche ad una mosca.”
Aborro totalmente la proposta del leghista lumbard, ma nel caso islamico, dire che sia una fede che non fa’ del male ad una mosca, mi pare una ciambelloneria faziosa incredibile. E’ risaputo che alcuni Imam, oltre ad inneggiare al Jihad, si sono fatti beccare a far pappa&ciccia con i terroristi islamici. Si veda il caso della chiusura della Moschea di Amburgo, dove il Mohammed Atta di turno, era solito andare a pregare… 😉
@Paul Manoni:
Credo che tu mi abbia frainteso. Non stavo parlando della fede islamica per quanto riguarda la mosca ma la fede cristiana! Se leggi i miei altri commenti capirai il mio pensiero. Hai proprio ragione e quoto quello che dici.
Non si ode mai parlare di problemi per quanto riguarda le sinagoghe o chiese e templi. I soli problemi che si odono un pó dapertutto sono disguidi o collaborazioni vergognose con terroristi da parte di alcuni iman infiltrati nei nostri paesi e che fanno proselitismo per un islam radicale. In Francia esistono già luoghi di formazione coranica sospetti come quel caso mostrato nel filmato sul canale francese alcuni anni fa. Non era possibile per i giornalisti di entrarvi e di sapere cosa vi si insegnava.
@ Magar:
a me una visione “cinese” di questi temi non guasterebbe neanche tanto. ( “Cinese” per semplificare il concetto, ovviamente.)
Alfonso alle 11.53 (poco sotto) ha scritto quello che avrei voluto dire io.
Dentro le mura di casa tua (o in luoghi e spazi deputati) puoi manifestare liberamente il tuo credo ed usare gli indumenti e la simbologia adatta, croci, mezzelune, candelabri a 7 bracci, stelle di david ecc. ecc. Per strada e nei luoghi e rapporti pubblici devi “trasformarti” in cittadino neutrale.
Sarà un pò brutale e un tantino lesivo delle libertà individuali, ma alla lunga, se non mettiamo ordine in queste faccende, potremo piangere lacrime amare.
Purtroppo i credenti sono piuttosto insofferenti, è sempre colpa degli altri, “noi” siamo i migliori e gli “altri” non devono avere la supremazia religioso-culturale. Bella prospettiva.
Appunto, brutale e lesivo delle libertà individuali, in nome del mantenimento dell'”ordine” e della prevenzione del disordine futuro: proprio come piace ai governanti degli stati di polizia.
Io mi trovo attualmente in Cina.
Qui ho già visto di tutto tranne le chiese.L’unico luogo di preghiera che ho visto è quello dell’imperatore. Ma ormai ha cambiato la sua destinazione da un po’.
Ciao, Italia!
E se io non mi voglio trasformare in neutrale, quanti anni di galera rischio?
@ LeonizioDaDecimo:
É risaputo che il governo cinese ha da tanti anni praticato il massimo rispetto della libertà di espressione ateistica militante (e non atea).. Più di 50 anni fa, questi malati mentali hanno messo giù chiese e templi pensando di riuscire a sopprimere nel cuore dei cinesi il pensiero di Dio, ma mi sa che con la loro persecuzione, hanno provocato il risultato opposto ;-)))
Pur atrofiando l’educazione cristiana, il popolo cinese non ha perso la sete di Dio, anzi, si è fatta ancora più forte.
La Cina oggi è piena di cristiani evangelici.. Quasi 100 milioni.. E il governo non sa più cosa fare per frenarli. Fatto che non interessa la stampa occidentale, purtroppo ma con i mezzi di comunicazione, vi assicuro che la fede in Cristo prospera anche in quelle parti.. non dico altro per non creare loro problemi.
Neanche quei malati mentali della Corea del Nord riusciranno a frenarlo, con tutta la loro tirannia. Se non ci è riuscito Nerone e altri… figuriamoci il comunismo o l’ateismo ideologizzante o l’islam radicale.
Caro Gigetto,
Ti ci manderei subito io a vivere in Cina, senza biglietto di ritorno, cosí vivresti in pace nel cocoon della tua visione.
E interessante notare come in Italia la libertà di culto sia sanamente intesa solo permettere ai cattolici di far ciò che vogliono.
merita una lettura. contiene una serie di argomenti interessanti per una maggiore regolamentazione di tutte le attività religiose sul territorio italiano, non solo quelle musulmane.
ma tu lo sai che in italia i cattolici possono fare quel che vogliono perchè sono al di sopra della legge, vero?
(formalmente forse no, di fatto beh gli occhi li hanno tutti per vedere)
No, la maggiore regolamentazione vale solo per quelle che non hanno sotto un’intesa (leggasi Patti lateranensi), insomma è una proposta ad hoc solo per limitare (discriminare) la fede mussulmana.
L’assurdità sta nella distanza imposta rispetto agli altri luoghi di culto, che non esiste per nessuno. Per esempio: a Milano, la massima cattedrale cattolica, la sinagoga e il tempio valdese sono presenti in tre in uno spazio minore del km proposto. E non ci sono stati problemi per nessuno.
Riguardo al resto, per quanto irritante, è legislativamente corretto: La Chiesa Cattolica è ben protetta e garantita dal recepimento Costituzionale del Corcordato, le altre intese hanno il salvacondotto dell’Art. 8 . Vorremmo tutti (qui)che invece fossero tutte pari, ma sappiamo che finchè non si modifica la Costituzione non sarà possibile.
Lo vorremmo anche noi proprio perchè la libertà di culto e di espressione ci è molto cara. Il problema della lega come anche di altri partiti o gruppi contestatari è che vi sono molto più problemi in mezzo alla comunità islamica che nelle altre comunità.
Pochi giorni fa han dovuto chiudere una moschea perchè serviva anche a nascondere armi.. e questo accade nella nostra Europa! Tutto questo suscita stupore e diffidenza, e poi anche paura nella popolazione. Non a caso partiti come la lega ma anche altri partiti estremisti riescono a portarsi dietro l’appoggio della popolazione…
Dobbiamo essere anche sinceri: come mai non si sono mai trovate armi e roba del genere in templi valdesi o nelle sinagoghe d’Italia o di altri paesi? É possibile che ogni volta debbano essere trovate in moschee? Anche in Francia conoscono di questi casi, e la cosa è preoccupante. Ho visto un filmato in Francia di una scuola coranica… Ancora un pó e avrebbero menato il gornalista.. Quando mai un giornalista dovrebbe preoccuparsi della sua protezione nell’andare ad intervistare la facoltà valdese di Torre Pellice?
Io sono a favore di moschee costruite e accessibili in luoghi centrali in modo da evitare che diventino negozi clandestini di armi come accade in certi quartieri.
Anche se nell’intimo non ho nessun interesse a vedere moschee dapertutto.
Scusate ma, questa storia del “chilometro” – o, piuttosto, del “chilometro post quem” – è per evitare la concorrenza? Del tipo: “il primo portale di un posto dove si prega che trovo, mi ci infilo” (e, quindi, così non va bene). Oppure: è perché, sennò, fanno a botte? (“Distanza di sicurezza”). O, infine, è perché, sennò, si mettono in testa di contare come “la gente normale” e rischiano di farsi venire in testa la balzana idea che non bisogna ghettizzare (della serie: traduzione su scala adulta del concetto di “classi ponte” nelle scuole)? Dico questo senza provare alcuna specifica simpatia né per i mussulmani né per i cristiani né per gli israeliti in quanto esponenti di confessioni religiose – ma forse lo dico “proprio” per questo: perché sono ateo e, quindi, super partes per definizione.
Più atei a decidere, più garanzie di libertà (libertà di culto compresa) – a prima vista (solo a prima vista) paradossale, ma non per questo meno vero.
@ Massimo:
Vorrei vedere io chi furono coloro che firmarono la costituzione e coloro che pensarono i Diritti dell’Uomo. Dubito che siano stati atei.
La liberta religiosa e di espressione la dobbiamo maggiormente a cristiani e non a atei. Basta leggere gli articoli dei Diritti Umani e si vede subito che la nobiltà dei principi emana da una profonda ispirazione giudeo-cristiana.
Altro che atei..
“Rivoluzione francese”, non “Vandea”… hai presente? Non dico altro
@Calogero
“Basta leggere gli articoli dei Diritti Umani e si vede subito che la nobiltà dei principi emana da una profonda ispirazione giudeo-cristiana.”
Talmente tanto giudaico-cristiana, che il Vaticano non l’ha mai firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Un po’ di informazione di base in tal senso, ti risolverebbero i dubbi ben prima di scrivere sciocchezze! 😉
“Talmente tanto giudaico-cristiana, che il Vaticano non l’ha mai firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.”
E con questa frase, ugualmente vera ed impietosa al tempo stesso, il povero Calogero è zittito per un mesetto intero… la prossima volta è meglio se rimane a studiare catechismo, piuttosto che venire qui nel forum di quei brutti zozzoni miscredenti dell’UAAR a fare figure barbine 😀
E a voi servirebbe proprio un minimo di informazione sia storica che attuale per rendervi conto che il Vaticano non è Cristo in terra! Se il Vaticano non ha firmato la Dichiarazione, sono cavoli loro, mica sono i soli cristiani in terra!
Chiedete a qualsiasi protestante di qualsiasi denominazione se non è d’accordo con i principi dei Diritti Umani! Io quando li leggo, mi ci sento a mio agio e vi ritrovo tante similitudini con il Vangelo!
Se il Vaticano non li firma, che me frega a me??? Io ritengo questa Dichiarazione degna di tutta la mia approbazione, anzi, certi articoli li ribadisco io più di voi visto che fanno scomodo anche a voi!!!!
Sciocco lo sei tu Paul perchè non li conosci nemmeno questi articoli dei Diritti Umani! Se tu li conoscessi, non li useresti come scudo contro la fede cristiana.
Massimo, Paolo e altri, perchè non li prendiamo uno ad uno e vediamo ad esempio quale modello famigliare difende e protegge, solo per citarne uno ;-))
@ Mario:
Non è perchè tu non oseresti mai mettere un piede su un forum cristiano, non è perchè tu disprezzi i credenti che io debba per forza fare la stessa cosa con te o altri. Non credo affatto che la gente su questo forum sia tutta come te, e menomale. Ci sono alcuni che riescono a togliere le mani da davanti i loro occhi e non fanno di tutta la legna un fascio. Bisogna dialogare se si vuole abbattere i muri dei presupposti. Perchè non mi aiuti?
Se ti senti brutto e zozzone, mi dispiace. Provi a riflettere un po di più, esci, confrontati con chi non la pensa come te, e vedrai che i zozzoni sono altrove.
“dietro la richiesta di “luogo idoneo” per la liturgia si nasconde la volontà di ‘occupare’ uno spazio. È un’ambizione politico e culturale, molto più che un’esigenza di natura religiosa”.”
Questa frase può essere benissimo attribuita a ogni sorta di credo religioso.
Il vicepresidente longobardo, il leghista Andrea Gibelli, ha intenzione di porre forti limitazioni all’edificazione di chiese e centri cristiani. Non solo in Longobardia, ma anche su tutto il territorio nazionale, con una proposta di legge che verrà discussa da settembre. Intanto, per quanto riguarda la Longobardia, Gibelli punta a formalizzare una serie di vincoli legislativi e urbanistici in tal senso. Propone infatti di introdurre il referendum per permettere o meno l’edificazione di chiese. Inoltre, le chiese dovranno trovarsi lontane “almeno un chilometro” da altri edifici di culto e dovranno essere noti i finanziatori e i frequentatori delle stesse. Gibelli così giustifica la sua proposta: “il cristianesimo impone la preghiera in uno spazio consacrato. La verità è che dietro la richiesta di “luogo idoneo” per la liturgia si nasconde la volontà di ‘occupare’ uno spazio. È un’ambizione politico e culturale, molto più che un’esigenza di natura religiosa”.
Gibelli giustamente osserva
Ma non è la prima volta che la chiesa si contraddice con il vangelo.
Ma quali contraddizioni? Ma come fate a non capire il senso di queste parole di Gesù e che c’entra nel discorso dell’islam che vuole impossessarsi della cultura occidentale? Pregare è pericoloso per la società adesso? Ma siete proprio andati fuori dal buon senso..
Nessuno ha detto che pregare è pericoloso,evidenziamo solamente il fatto che,nel cristianesimo come nell’islam(nessuno vuole giustificare quest’ultimo),si dice sempre che la preghiera è un dialogo intimo con dio e chi lo fà in bella mostra, magari mostrando tutta la sua ricchezza con bei vestiti e strutture faraoniche, è solo un ipocrita lontano dalla visione di Dio.
Eppure la chiesa cattolica e le organizzazioni islamiche non fanno altro che celebrare riti sotto costruzioni imponenti, vestiti costosissimi e reliquie d’oro,magari mostrandosi in mondovisione.
Dal Vangelo di Marco (12, 38-44)
Diceva loro mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave». E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
@ Paco Vero:
Hai ragione per quanto riguarda parte del cattolicesimo vaticanista e rituale, e anche per l’Islam, ma certo non per tanti cattolici che nell’ombra pregano con discrezione e sincerità senza mettersi in mostra.
E poi ti dimentichi anche quasi un miliardo di protestanti.. Siamo più di 800 milioni ricensati, e non credo che tutte le chiese tradizionali siano comprese, parlo degli evangelici. E con quello che descrivi non abbiamo proprio NULLA a che fare.
Per cui, cercate di ri-equilibrare i vostri giudizi e non correte sempre dietro a quello che si vede. Perchè potrei anch’io cominciare a dipingere un idea degli atei com’essendo tutti chiusi di mente, intolleranti e uguali ai comunisti di certi paesi.
Cosa che non è vera, o sempre vera.
Grazie.
Calogero, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà…MI PARE TANTO SEMPLICE DA SEGUIRE!!!
Aggiungerei anche le cammellate di Gesu’…
“E’ più facile che un cammello passi per una cruna di un ago ,piuttosto che un ricco entri nel Regno dei Cieli”
Basta vedere l’accumulo criminoso delle ricchezze delle confessioni cristicole, per trarre facilmente le conclusioni sul fatto che “la chiesa si contraddice con il vangelo”…Oppure vogliamo anche far finta che lo IOR non esista, “Propaganda Fide” sia una leggenda, l’ICI, l’IRAP e l’IRES, non siano evase, acqua e luce a scrocco e l’80% dei proventi dell’8×1000 non se lo imboscano chissa’ dove… 😉
In effetti non sarebbe male che si sottoponessero a referendum anche altre opere di impatto pubblico, che so:
autostradetraforistabilimentidighemoscheeponticentricommercialichieseparchididivertimentoecc.
Ovviamente, anche le chiese sono incluse. Secondo me sarebbe un ottimo sistema per porre un freno alla cementificazione decisamente eccessiva alla quale assistiamo da almeno una cinquantina d’anni.
Pienamente d’accordo.
Non dimentichiamo nella lista delle opere che dovrebbero essere sottoposte a referendum locale:
chiese (par condicio! le stesse norme per le moschee che siano applicate anche ai luoghi di culto cattotalebani)
INCENERITORI
e sopratutto
CENTRALI NUCLEARI
poi voglio vedere che fine fa il federalismo nucleare di Bossi….
Pietà, la consacrazione della sindrome NIMBY tramite i plebisciti no!
Ma che razza di discorsi son questi? Cattotalebani? Mah! Ti ci manderei io qualche settimana con i talebani e torneresti ad abbracciare ogni prete cattolico che incontri!
Nessun equilibrio nel valutare un argomento.
Non è colpa nostra se nel segreto di ogni cattolico c’è la tentazione di far diventare il catechismo codice penale
Magar, hai ragione. Propongo di costruire un inceneritore nel tuo cortile, previo esproprio. Ci stai?
@ Moreno03:
A volte mi fate pensare a quei leghisti con i loro discorsi da 4 soldi e i loro stereotipi grotteschi.
Ogni cattolico? Tutti? Ma per favore…
Ti sei messo a fare veggenza adesso.. Non sapevo che sondavi i loro cuori.
Se hai la libertà di esprimerti oggi, la devi anche a persone che erano profondamente credenti!!!
Irriconoscente e ingrato che sei.
@Calogero
Se godiamo della liberta’ di esprimerci oggi, lo dobbiamo a personaggi storici, illuministi e liberi pensatori, che nulla avevano a che vedere con la creduloneria.
Fosse per il clero, la “Vergine di Norimberga” o la arcinota “pera”, sarebbero attrezzature ancora in vigore…Pali e fascine per il fuoco, pure!!
Non sono io che faccio pressione politica perché i miei personali convincimenti morali diventino prescrizioni di legge, e neanche vedo queste frotte di cattolici dire alle varie Roccelle & C. di farsi i fatti propri, così come non li vedo dare contro il clero quanto fanno ingerenze.
tutta fuffa populista. una legge del genere sarebbe stroncata subito per anticostituzionalità e discriminazione religiosa.
non s’è infatti capito su quale principio le chiese spuntano come funghi (con i soldi pubblici) e le moschee devono essere sottoposte a referendum.. neanche le centrali nucleari credo siano così attenzionate…
Però il populismo a quanto pare paga.
Meglio populista che prende voti o idealista che non li prende ?
Beh almeno quà propongono un referendum, ma se vai in tanti paesi di cultura mussulmana, non ti dico quanti documenti e autorizzazzioni chiedono ai pastori che vogliono semplicemente aprire un tempio. E nemmeno te lo fanno aprire poi. Per cui in Europa, i mussulmani non se la passano poi cosí tanto male..
Grazie Calogero per i tuoi post sensati, equilibrati. Diciamo anche che i non-musulmani (cristiani e cattolici) nei paesi islamici sono praticamente cittadini di serie B, perseguitati e vessati in tutti i modi. E ribadiamo anche (lo hai praticamente già detto tu) che quell’antica ambizione di conquista dell’Occidente da parte dell’islam non è affatto sopita. Basta pensare anche al gesto simbolico (ma non troppo) della recente adunata islamica di fronte al Duomo di Milano. Non è poi un mistero che nelle moschee si sono effettuate attività sospette, di appoggio al terrorismo internazionale. Quindi è necessaria la massima cautela e attenzione rispetto al fenomeno islam. Con AMicizia !!
Forse perchè in europa siamo riusciti a mettere un freno allo strapotere religioso della ccar? Prova a vedere se riesci ad aprire una moschea nello stato vaticano.
Ancora questa storia della reciprocità, quindi se certi paesi sono arretrati allora anche noi dobbiamo tornare al medioevo con le leggi teocratiche, non ha senso. Non dimenticatevi che voi cristiano-cattolici non siete gli unici perseguitati nella storia, come voi tante altre confessioni religiose sono state perseguitate e discriminate, finitela con questo patetico vittimismo.
Caro Calo’ come al solito l’attuazione di diritto di una minoranza non può essere lasciato alla benevolenza della maggioranza, perché questo non sarebbe uno stato di diritto ma una stato dove la minoranza si deve accontentare delle briciole generosamente elargitegli dalla maggioranza, non so ma a me questo ricorda un pochetto il medioevo..
Arnaldo:
E tu invece dimmi se si possono aprire chiese nel territorio dell’Arabia Saudita, figuriamoci poi accanto alla mecca!
Non me frega un nulla del Vaticano a me, francamente, se aprissero una moschea in città Vaticano e che i fedeli si comportano bene senza creare disguidi e senza nascondere armi, sono il primo a dare il mio consenso.
Basta che peró facciano le cose con regola, senza creare disguidi e senza voler “conquistare” con la forza.
@ Giorgio:
Patetico vittimismo? Tu delle altre fedi o credenze puoi parlarne al passato, ma tutt’oggi nei carceri nord coreani, iraniani, dell’Arabia Saudita e altri paesi dello stesso calibre giaciono pastori e missionari cristiani senza nessuna colpa! Questo succede oggi nel 2010! E il fatto che tu osi parlare di vittimismo mentre il mio fratello in fede Youssef e la moglie stanno per essere uccisi con la pena di morte in Iran mi fa VOMITARE e mi irrita molto. Dovresti vergognarti tu che dici di militare per la libertà di espressione, non dovresti indegnarti per loro? Che t’importa se il motivo è la loro fede o se fosse il fatto che non credino in niente???
Agite e parlate con parzialità e io al potere, delle persone come te non le vorrei neanche per scherzo!
Non date nessuno motivo di farvi fiducia, perchè nell’anima, desiderate la scomparsa del cristianesimo.
@ Calogero
1) pieta’, smetti di parlare ad un “voi” generico (voi siete cosi’, voi pensate cosi’, voi agite cosi’
2) chi va ad evangelizzare nell’anima e di piu’ con l’agire di ogni giorno mira a far scomparire l’ateismo, l’agnosticmo, le fedi religiose diversa dalla sua
quindi non capisco l’obiezione che fai (ed anche a chi la fai, perche’ di truppe organizzate di missionari dell’ateismo o dell’agnosticismo io non ne vedo in giro)
@ Calogero
Non ho mica detto che è giusto perseguitare i cristiani, volevo solo dire che è giusto ricordare quanti di fede diversa dalla tua sono stati perseguitati e uccisi, anche questa è libertà di espressione, dopo di chè i vostri giudizi sull’anima sono molto discutibili.
@ Giorgio77:
“Non ho mica detto che è giusto perseguitare i cristiani”..
Ci mancherebbe anche questa, guarda..
Intanto, se ti mando una petizione per l’ambasciata dell’Iran, la firmeresti perchè venga rilasciato il pastore Youcef dal carcere? Si o No? Io lo farei se in carcere ci fosse un membro della UAAR.
Non credo che avrei tanti candidati quí… perchè l’odio per i cristiani è tale che la libertà di espressione interessa soltanto per altri scopi… è più importante far rimuovere un crocifisso da un aula che di militare perchè venga rispettata la libertà individuale di pastori e missionari, vero?
Questione di priorità…
Io ho già scelto la mia, e tu?
non a caso la longobardia è da decenni comandata dalla società affaristico-clericale detta “comunione e liberazione”, sostenitrice della privatizzazione (agli amici) dei beni pubblici e della totale sottomissione dello stato al potere vaticano.
La gente però in chiesa ci va poco, e quei pochi sempre meno, i giovani pochissimo, però CL è una specie di confraternita, che usa la religione come apparenza, comunque il gioco sembra riusca bene e l’UAAR ne prende atto.
L’importante è che litighino fra monoteisti; se poi spendessero anche un po’ di risorse e si indebolissero, tanto meglio.
Applichiamo le stesse norme a tutti i luoghi di culto, e saro’ d’accordo!
fascista cialtrone
Esattamente.
Io direi discutibile furbone, lui è là e l’UAAR qua.
Questi neo-guelfi leghisti cercano di dare l’interpretazione meno laica possibile della Carta costituzionale inventandosi cavilli e leggiucole totalmente a favore di religioni che sono già fortemente privilegiate, nello stesso tempo il fatto che in una religione ci siano degli integralisti questo non giustifica che un paese con la sua civiltà debba rinunciare ai propri principi di laicità e quindi debba vietare la costruzione di luoghi di culto, anche perchè questo è proprio quello che vorrebbero gli integralisti stessi (infatti integralisti e leghisti sono due facce della stessa medaglia). Comunque questi neo-guelfi post-fascisti populisti non mi stupiscono molto perchè il loro progetto è proprio quello di rendere autonome le regioni del nord e di conseguenza quelle del sud per trasformarle in staterelli confessionali più facilmente controllabili dalle autorità ecclesiastiche.
Se per ipotesi il disegno leghista di separazione dovesse riuscire, sono convinto che poco dopo la lega diventerebbe anticlericale, il crocifisso è un mezzo, ma ottenuto lo scopo non vorrebbe ingerenze ecclesiastiche, specialmente da Roma !
Non ne sono convinto, inoltre quando parlano male di Roma intendono proprio quella città ultramillenaria, che è il centro del mediterraneo e che ha inventato il diritto molto prima che qualche sparuta colonia di celti o longobardi occupasse qualche umida vallata lombarda per rifugiarsi in qualche caverna, non intendono il Vaticano.
Quoto in pieno! Questi non credono in Dio figuriamoci avvicinarsi ai valori e principi del Vangelo dai quali sono distanti com’è distante il cielo dalla terra! E voi nemmeno ve ne rendete conto. A me fa ridere quando alcuni identificano i leghisti con la fede cristiana solo perchè qualche prete o cardinale comprato li benedice…
La Lega Nord è abile nell’amplificare e sfruttare le paure della gente, d’altra parte la sinistra sembra inconsapevolmente o consapevolmente facilitare il compito della Lega Nord, che sa trarne vantaggio, piaccia o non piaccia è così.
Un dato è certo, la sinistra o quel che ne resta non è capace di imparare dagli errori e tanto meno di elaborare strategie alternative.
La sinistra è diventata codarda e vigliacca. Da una parte sarebbe capace a vendere la mamma per ottenere voti anche da chi nell’intimo del cuore non sa che farsene dei valori laici e democratici. E dall’altra se la prende con chi incarna questi valori.
Purtroppo è vero. A proposito ho sentito che hanno minacciato di morte il vostro futuro Primo Ministro (ossia un uomo di sinistra il cui partito si è molto speso proprio come segnali tu)
Cosí dicono, avrebbe ricevuto una lettera di minaccia, anche se il contenuto, francamente mi sembra troppo grosso per essere vero. Ma è la mia opinione. Potrebbe anche essere seria la minaccia, visto che Di Rupo è apertamente omosessuale, e a certi mussulmani radicali, la cosa non piace proprio.
Ottimo!!! Cristiani che fanno fuori i mussulmani che eliminano gli ebrei che segano i cristiani che se la pigliano con i mussulmani che….peccato che sia un sogno!!!
perchè non limitano l’edificazione di chiese che difendono i pedofili?
Ripropongo una mia considerazione: prioritariamente condividere i luoghi di culto tra più confessioni religiose.
Il principio di permettere l’edificazione di luoghi di edifici da parte di privati che se li pagano con i loro soldi e’ da garantire (per abitarci, mangiarci, produrre, pregare, riunirsi, ecc.)
Ma poi bisogna calarsi nel mondo reale: di cemento che c’e’ gia’ abbastanza, se venissero fuori 100 richieste per nuovi edifici di culto da varie religioni, cosa facciamo, diamo a tutti il permesso di tirar su un bel tempio? In ogni comune?
Riflettiamo. L’Ente Locale dovrebbe considerare che esistono gia’ un sacco di edifici riservati al culto, che sottraggono spazio urbano, che vengono pagati da tutti i cittadini (8×1000, oneri di urbanizzazione secondaria, contributi straordinari degli enti locali…), che sono quasi sempre vuoti e che sono gestiti sa un solo proprietario. Se le religioni pretendono di avere “valenza pubblica” (ossia privilegi rispetto ad altre forme di associazionismo) che dimostrino almeno di poter condividere gli spazi dedicati al culto. Il mondo dell’associazionismo aconfessionale lo fa tranquillamente, e per di piu’ senza ricevere contributi per edifici di loro proprieta’ (in generale).
Se le religioni pretendono di avere “valenza pubblica” (ossia privilegi rispetto ad altre forme di associazionismo) che dimostrino almeno di poter condividere gli spazi dedicati al culto.
pia illusione…
E perchè dovremmo non avere i nostri propri locali di culto e non potere costruirli a proprio gusto e secondo le attività che s’intendono fare all’interno? Perchè dovresti obbligare un mussulmano a pregare in un posto dove i cattolici hanno crocifissi, madonnine e roba del genere?
E poi, immaggina un pó che casino per accordarsi sui giorni delle funzioni, delle attività, e via di seguito. No, è meglio che ognuno abbia la sua chiesa, tempio, moschea, sinagoga, circolo laico.
Per quanto ci riguarda, il nostro tempio lo abbiamo costruito noi con neanche un eurocentesimo dello Stato, per cui, se veniamo a chiedere il permesso di far costruire un altro tempio, non vedo perchè non debbano concedercelo.
Quello che facevamo anche in passato era di collaborare con i nostri fratelli protestanti riformati (valdesi del Belgio) che acconsentivano di prestarci i loro templi quando ancora le nostre comunità evangeliche italiane non ne avevano. Ci mettevamo d’accordo sugli orari e giorni di culto, ma era possibile perchè siamo della stessa fede. Ma non sarebbe stato possibile con i cattolici visto che non avrebbero voluto e anche noi ci saremmo trovati a disagio davanti a tutte quelle statue, crocifissi e madonne.
Vero, al limite se non viene usato, purchè si possa riconvertire ad altro uso. Ad esempio, i culti di minoranza non hanno certo i locali vuoti qui, anche perchè, come fa notare Calogero, si aiutano un po’ tra loro (i valdesi di Milano prestano il tempio ad un gruppo protestante asiatico ad esempio). La questione sono al momento le chiese cattoliche, che ce n’è una per quartiere, e spesso vuote…. magari “accorparle” e usare le inutilizzate in altro modo? (Una in centro per esempio, sconsacrata, è stata adibita a pub)
Nella Chiesa Metodista Valdese di Bologna si riunisce la Rete Laica (di cui fa parte anche il circolo UAAR), ha sede il Comitato Scuola e costituzione, si riuniscono decine di gruppi di diverse fedi
E’ un utilizzo razionale e sociale di uno spazio cittadino che non e’ infinito
Non voglio obbligare nessuno: ci son due diritti contrapposti
Far costruire luoghi di culto a tutti e dovunque non e’ semplicemente permesso, cosi’ come non e’ permesso costruire abitazioni ovunque, negozi ovunque, farmacie ovunque
E ripeto: noi cittadini a Bologna e in Italia abbiamo finanziato la costruzione di luoghi di culto (cattolici, protestanti, dei Testimoni di Geova, evangelici…) con l’8×1000 e gli oneri di urbanizzazione secondaria. Quando si da’ denaro pubblico si dovrebbe anche pretendere in convenzione qualcosa in cambio: la condivisione mi sembrerebbe il minimo (ovviamente non dovrebbe essere mai successo e non succedere piu’ che lo stato regali soldi alle confessioni religiose, soprattutto quando queste sono già ricchissime)
aggiungo: come presidente di un centro socio culturale che gestisce una struttura di proprietà comunale, diamo spazio anche in base ad una convenzione comunale ad altre realta’ del territorio di vario tipo: associazione sportive, di promozione sociale, artistiche
la domenica mattina trovano spazio anche degli evangelici creazionisti statunitensi che fanno le loro funzioni. Nessun problema di convivenza, ognuno arreda la sala come vuole quando la occupa e poi la rimette a posto dopo.
Il top sarebbe che si limitassero tutte le costruzioni religiose, altrimenti è solo discriminazione, peraltro chiaramente incostituzionale.
Mi chiedo come mai un campanile possa disturbare tutti ogni ora (o frazione di ora), mentre si vuole vietare ad un muezzin di pregare.
Fortuna che ogni tanto leggo cose come questa che mi rinfrancano lo spirito:
Il 15 agosto si festeggia l’assunzione della Madonna. Il primo caso di un posto di lavoro ottenuto da una donna grazie all’affitto dell’utero.
Da http://www.umoremaligno.it/?p=229
Ma con l’Italia che sta andando a p.u.t.t.a.n.e l’unica preoccupazione di questo demente sono le moschee?
Non è un demente, è furbo, discutibile ma furbo.
Solito populismo del cazzo. Sarei d’accordo solo se si parlasse di edifici di culto in generale…
Negli ultimi venti anni i comunisti hanno fatto entrare i musulmani per via di una affinità ideologica. Ma i cattolici con le mani in pasta nell’immigrazione hanno detto “che diamine” allora facciamo arrivare i sudamericani, i filippini etc che sono cattolici più tosti dei nostri. Gira che ti rigira milano di fatto è diventata un protettorato islamico, la zanzibar del sudeuropa. Stia tranquillo Mons. nano Tettamanzo,i soli musulmani milanesi e in provincia in riunione plenaria battono i cosidetti cattolici con le loro patetiche giornate degli oratori, delle cresime, delle famiglie e via dicendo.
Sant’ambroeus , chi è costui? Forza allah 🙂
dalla padella alla brace.
“Negli ultimi venti anni i comunisti hanno fatto entrare i musulmani per via di una affinità ideologica.”
Prima ancòra di chiederti in che modo “i comunisti hanno fatto entrare i musulmani (in Italia)”, dato che tale frase mi risulta priva di senso oltre che di riscontro reale (siccome non ho mai visto spedizioni comuniste andare nel mondo arabo per poi tornare in patria accompagnati da individui di fede islamica) vorrei tanto che tu mi spiegassi quali sarebbero le affinità tra pensiero comunista e pensiero islamico. E te lo dico da marxista-leninista, perchè io mi sono sforzato ma di cercare delle convergenze tra la mia filosofia e quella musulmana, ma non ci sono riuscito; l’unico elemento comune che mi è venuto in mente è stato il fatto che sia i comunisti sia gli islamici vengono stereotipatamente visti come persone che portano una folta barba, ma mi sembra decisamente un po’ poco per ritenerlo un elemento sufficiente ad accomunare due culture.
primo: il senso comunitario dell’umma arabbia. Quando un musulmano marocchino sente parlare in arabo un musulmano indonesiano scatta in automatico un senso di familiarità universale quasi fraterna. Per i comunisti questo è un ricordo emotivo del loro desueto “compagno” che ai tempi significava far parte della grande famiglia mondiale operaia in cammino e lotta contro lo stato borghese etc etc etc.
secondo: la fede ferma ed incrollabile sul corano. Anche qui un ricordo della vecchia fede ideologica di quando si adorava il capitale o il manifesto senza se e senza ma.
terzo: qualcuno di loro è un pò bombarolo in ricordo forse di quei compagni fedelissimi alla linea che avevano il coraggio di sparare ai lacchè delle multinazionali.
Per il resto il mio post voleva solo essere un pò ironico.
Saluti
@ Ateonontroppo
“Primo: il senso comunitario dell’umma arabbia. Quando un musulmano marocchino sente parlare in arabo un musulmano indonesiano scatta in automatico un senso di familiarità universale quasi fraterna. Per i comunisti questo è un ricordo emotivo del loro desueto “compagno” che ai tempi significava far parte della grande famiglia mondiale operaia in cammino e lotta contro lo Stato borghese etc etc etc.”
Devo dire che qui hai fatto un paragone abbastanza giusto. E non ti nascondo che questo è un aspetto presente anche per me oggi, che di sicuro mi sento più vicino ad un marxista boliviano che ad un capitalista italiano. Anche se c’è da specificare che questo era un sentimento comune più ai “piani bassi” del movimento operaio, perchè invece Stalin quando incontrava dei trotzkisti (comunisti anch’essi, ma con idee non affini alla persona di Stalin) altro che senso di familiarità universale… nel migliore dei casi li sbatteva in galera, nel peggiore dei casi li lasciava con una pallottola in fronte.
Comunque sia, c’è da dire che il senso di “affratellamento universale” del quale parli è comune praticamente a chiunque abbia un’idea comune ad un’altra persona lontana nello spazio ma vicina nelle idee (questo ragionamento vale per molti ma non per tutti, ne sono esclusi ad esempio i nazionalisti più beceri). Ad esempio, ho fondati motivi per pensare che anche tu stesso, da ateo, ti senta più vicino alle associazioni atee di aborigeni australiani piuttosto che a padre Cantalamessa, nonostante lui magari sia italiano da mille generazioni come te.
“Secondo: la fede ferma ed incrollabile sul corano. Anche qui un ricordo della vecchia fede ideologica di quando si adorava il capitale o il manifesto senza se e senza ma.”
Di fronte a questa tua dichiarazione, urge un chiarimento: l’islamismo è una fede religiosa, mentre il marxismo-leninismo è una filosofia. Tra religione e filosofia c’è una certa differenza, e se c’è chi vive una filosofia come una religione (soprattutto se si tratta della filosofia marxista-leninista), l’errore insito in tale comportamento è palese. Se volevo credere in un dio onnipotente rappresentato da una sua espressione terrestre sotto forma umana, dotata di infallibilità, allora avrei continuato ad essere cattolico… mentre invece il mio abbandono al cattolicesimo, e progressivamente anche al cristianesimo, è maturato proprio di fronte alla conoscenza, allo studio ed all’approfondimento del marxismo. Se poi c’è chi non crede in alcun dio ma tratta alcune figure umane come se fossero delle divinità onnipotenti, infinitamente giuste nonché infallibili… beh, penso che sia una contraddizione fortissima e stridente.
Per quanto io possa apprezzare una persona, i sentimenti che provo nei suoi confronti possono andare dal rispetto alla stima, dall’affetto all’amore (e questo vale per tutti i frangenti della vita), ma mai arrivare all’idolatria di stampo teistico. E questo vale per tutti gli esseri umani coi quali sono entrato a contatto o coi quali potrei entrare a contatto, nessuno escluso.
“Terzo: qualcuno di loro è un po’ bombarolo in ricordo forse di quei compagni fedelissimi alla linea che avevano il coraggio di sparare ai lacchè delle multinazionali.”
Una cosa è la lotta armata (che approvo), un’altra è il terrorismo (che non approvo). E questa è una considerazione in linea generale, valida per ogni tempo ed ogni spazio, non soltanto per l’italia dei famigerati anni di piombo.
Mentre invece, andando nello specifico, non mi dire che secondo te a Piazza Fontana la bomba ce l’hanno messa i compagni… comunque sia, dato che non voglio annoiarti con lunghi discorsi, già che in questo messaggio mi sono dilungato troppo, faccio notare che Aldo Moro fu rapito proprio il giorno in cui si stava per costituire il primo governo a presenza comunista dal dopoguerra… perciò aggiungo solo: informati su cosa ne pensavano oltreoceano della possibile presenza del PCI nel governo italiano (proprio qualche mese fa andò in onda su Rai Storia un’intervista a Kissinger del 1977 sui partiti comunisti italiano e francese dove quella cara personcina faceva passare le pecore picciste per dei mostri fortemente pericolosi), vatti a vedere tutti i buchi neri presenti nell’ “affare Moro” (sequestro + omicidio), fai 2 + 2 + 2 e infine vieni a dirmi quanto fa.
“Per il resto il mio post voleva solo essere un po’ ironico.”
Ma come, per l’ironia non bastava già quel simpaticone di Laverdure, che lascia messaggi ironici ogni due per tre? Continuando così, questo forum diventerà un luogo dove si fa più ironia che nei casting di Zalig… non che mi dispiaccia, ma per parlare di certi argomenti io manterrei un tono serio, mettendo una emoticon sorridente ogni qualvolta faccio una battuta proprio per far capire che quella frase è da intendersi in senso scherzoso e non letterale.
Buon Ferragosto.
mentre voi discutete io sto preparando i bagagli per un turno di lavoro di 6 mesi in Germania 😉 io vado per lavoro e se capita mi fermo lì…per sempre! qui in italy si respira aria pesante…
Auf Wiedersehen! Che parte della Germania?
Se almeno i leghisti facessero proposte coi piedi per terra forse si risolverebbero i problemi invece di fare proposte irrazionali.
Per esempio io proporrei una norma di rango costituzionale per bloccare la formazione di ghetti, visto che nelle città sono la prima via di esclusione dal contesto nazionale e tendono a replicare in piccolo culture con scarso rispetto dei diritti umani. Sarebbe comunque una norma da coordinare con i principali articoli della costituzione. Sacrificando alcune estensioni di certi diritti come quello di proprietà (non escluderlo ma limitarlo) si potrebbero, in aggiunta a divieti di residenza (di stranieri o naturalizzati) in zone a troppo alta percentuale di stranieri in generale o di una etnia in particolare, evitare la formazione di grosse concentrazioni. A cascata si risolverebbero anche i problemi di troppi stranieri in una sola scuola che a mio avviso fomenta la xenofobia spicciola della gente comune.
Esattamente l’opposto della “politica” della lega…
Penso che questa sia una risposta sarcastica, ti capisco.
A scanso di equivoci ti dico che non mi fa mica piacere fare proposte di questo genere. Ritengo però che un comunitarsimo di fatto sia deleterio se non peggio di un comunitarismo di diritto.
Non possiamo pensare che situazioni di fatto non siano altrettanto gravi di altre. Ma per contrastare certe derive ci vogliono nuovi strumenti seri, non di stampo leghista, che favoriscano l’amalgama di chi viene qui con chi è già qui.
Voglio anche ricordare che la paura, che è già montante in questo paese, non si sconfigge solo con le buone intenzioni o con le invettive contro gli xenofobi. E il sottoscritto ha molta paura di questo tipo di paura.
Dimentichi una cosa: nessuno stato di diritto può imporre ad un cittadino o ad un regolare residente dove abitare. E dimentichi anche che le case (sia in affitto che in vendita) non costano uguali dappertutto…. uno sceglie dove abitare per: impatto economico, vicinanza dal luogo di lavoro/studio, vicinanza da contatti sociali, parentali/amicali…. Cose su cui lo Stato non può assolutamente intromettersi.
Per questo ho detto che ci vuole una legge di rango costituzionale e non ordinaria.
“nessuno stato di diritto può imporre ad un cittadino o ad un regolare residente dove abitare” dimentichi il soggiorno obbligatorio che già c’è o i fogli di via dati dall’autorità amministrativa. Qui il problema è quanto sono limitabili certi diritti per certi periodi mica per sempre. Bisogna fare un contemperamento dei vari interessi del singolo con quelli di una comunità che non vuole ghetti al suo interno. I diritti non sono sempre assoluti ma giacchè s’intersecano con altri possono in certi casi anche essere limitati. In ogni caso sarebbe una discussione lunga che dovrebbero fare tutte le forze politiche e varare, come ho detto sopra, una legge costituzionale.
Assolutamente no. Va contro i diritti fondamentali delle persone. I diritti individuali sono la base della Libertà, arriveremmo ad una Costituzione simile a quella dell’Egitto o della Siria. Non si può paragonare il diritto di soggiorno di un cittadino con il soggiorno obbligato di un pregiudicato. E comunque sarebbe anche discriminazione razziale andare a proibire ad un cittadino naturalizzato di abitare o meno in un quartiere a seconda del colore degli altri residenti.
La risposta al multi-comunitarismo dei “ghetti” etnici sarebbe il mono-comunitarismo della “comunità che non vuole i ghetti”, e per far questo limita la libertà del cittadino (compresa la libertà di stare a fianco a chi gli pare), classificandolo per giunta su base etnica? Brrr, come scappare dai leoni, e finire tra gli squali.
Ritengo molto più pericoloso avere all’interno del nostro paese delle enclave fuori controllo in questo caso. D’altronde basta vedere in certe regioni del Sud chi comanda. A Berlino la comunità turca ivi presente comincia a dare seri problemi.
Il nemico è il comunitarismo che è il pricipale nemico della laicità. Mi dispiace ma su questo sono in completo disaccordo con voi, non vorrei che un giorno ci ritrovassimo a dover usare l’esercito piuttosto che la polizia. Comunque quello che mi interessa è una amalgama della popolazione autoctona e straniera. Mi pare che i fallimenti di Olanda e UK siano piuttosto espliciti. Qui bisogna decidere tra due mali e ritengo che i ghetti siano peggio di obbligare qualcuno a stare in un altro posto. Non si può anche far finta di niente e non pensare, tra l’altro, che la gente comune ha paura di questa situazione che alimenta xenofobia e razzismo Pensate che basta una storiella alla Dickens per far sparire la paura?. Ci sono troppe cose in ballo non solo i diritti dei singoli ma anche quelli della comunità più in generale. Certamente una legislazione di questo sarebbe comunque straordinaria e con seri contrappesi, mica una amministrazione potrebbe fare quello che vuole.
Comunque mi sembra che anche l’UAAR si sia spesa contro il comunitarismo visto che vuole l’abbrogazione del concordato (vedi tesi numero 11).
Nel caso dei ghetti sarebbe da chiedersi come agire contro un comunitarismo di fatto che forse è anche peggio di uno di diritto (vedi concordato che almeno è palese e quindi si conosce). Un comunitarismo di fatto che annienta i diritti delle persone. Io penso anche a questo non solo al diritto di stabilire la propria residenza dove si vuole.
Per me uno stato in cui, in nome della coesione sociale, si calpesta la libertà individuale, non è un “male minore”, è un incubo. Ed è, come detto sopra, un’orrida forma di comunitarismo (riferito alla comunità di tutti i cittadini, ok, ma non per questo meno lesivo dell’individuo, anzi).
L’unico bilanciamento che concepisco è: diritti dell’individuo 100%, diritti della comunità 0%. Personalmente, se mai leggi di quel tipo colpissero (per equità) anche gli italiani autoctoni, e me in particolare, le violerei senza ritegno. Io sono coeso a chi mi pare e quanto mi pare.
Esistono le situazioni di fatto e non sono così facilmente liquidabili come dici tu con 100% di diritti individuali e 0% di diritti comuni. Hanno fatto la stessa cosa in Australia eliminando nel settore minerario il contratto collettivo dei lavoratori per esempio, lasciando la libera contrattazione singola tra lavoratore (singolo) ed azienda, secondo te chi prevale in questo caso? C’è sempre un individuo più forte e uno più debole. Comunque a scanso di equivoci almeno se non hanno cambiato le cose negli ultimi giorni anche i diritti nella costituzione vengono contemperati tra loro e tra gli interessi pubblici. Hai presente la stampa libera che informa per esempio sui politici. Quello è un esempio di limitazione dei diritti a favore del pubblico. Se fosse per te allora dovremmo per caso abbrogare la cronaca?
Io mi riferivo al caso particolare del “diritto alla coesione” della società, contrapposto al “diritto alla libera circolazione” dell’individuo.
Comunque, in generale, i diritti individuali possono essere limitati solo da altri diritti individuali equivalenti o più fondamentali. La tua proposta si intrude nella vita del singolo cittadino, e pesa su di lui, molto più di quanto non faccia la “ghettizzazione” sulle vite dei cittadini della comunità. Che quindi non possono invocare un diritto individuale equivalente a quello violato dalla tua proposta. È il motivo per cui un cattolico non può dire, che so, “Rimuovere il crocifisso dalle scuole viola il mio diritto a vedere riflesse nello Stato le convinzioni personali della maggioranza”…
Al contrario, nel caso dei contratti di lavoro, il diritto di chi guadagna dall’abolizione del contratto collettivo è esattamente dello stesso tipo del diritto di chi ci rimette.
P.S. Beh, la diffusione a mezzo stampa di fatti non penalmente rilevanti contenuti nelle intercettazioni giudiziarie non mi garba. Nemmeno qualora riguardasse politici leghisti… 😀
“pesa su di lui, molto più di quanto non faccia la “ghettizzazione” sulle vite dei cittadini della comunità. Che quindi non possono invocare un diritto individuale equivalente a quello violato dalla tua proposta.”
Io invece mi riferisco alla situazione di fatto che un ghetto ha sui singoli diritti delle persone che vi stanno dentro che vengo compresse dalla comunità. Parlo di un problema specifico.
” i diritti individuali possono essere limitati solo da altri diritti individuali equivalenti o più fondamentali.” a questo proprio non credo, altrimenti l’esproprio di proprietà private per pubblica utilità dovrebbe essere abolito.
“Al contrario, nel caso dei contratti di lavoro, il diritto di chi guadagna dall’abolizione del contratto collettivo è esattamente dello stesso tipo del diritto di chi ci rimette.” il problema qui è la situzione di fatto e i pesi che nella trattativa hanno le controparti non si può guardare al solo mero diritto ma anche alla situazione reale.
Mi pare che hai un’idea piuttosto statica e letterale del diritto.
Non è questione di diritti individuali vs. collettivi, semplicemente la proprietà privata dei terreni non è un assoluto, in una concezione che tiene conto del valore del territorio nazionale come bene comune.
Invece, nella proposta di contingentare l’insediamento di stranieri connazionali in ogni quartiere, non c’è la richiesta di esercitare il legittimo controllo su un “bene comune” (quale sarebbe? La mentalità comune degli abitanti del quartiere?), bensì la volontà di controllare collettivamente i sentimenti identitari presenti nella coscienza dei nuovi residenti (“Qui non c’è spazio per una seconda persona che si senta cinese“).
Mi spiace, ma voler realizzare un’autostrada sul terreno altrui non è paragonabile a voler selezionare (in piccolo) le coscienze dei propri vicini di casa. Il principio di self-ownership è violato molto più profondamente, nel secondo caso.
Ed è appunto per questo che ci vuole un grande dibattito nazionale che magari faccia venir fuori altre idee che possono essere più utili. Mica faccio dogma delle mie proposte. Per me il problema esiste ed è grave. In ogni caso una legge di tipo costituzionale farebbe sorgere altri tipi di doveri sia per i singoli ma altrettanto per la collettività.
L’Olanda che assegna molte case popolari, per queste, dopo gli immensi danni al limite della guerra civile del comunitarismo ha smesso di assegnare case popolari a gruppi di stranieri omogenei e le assegna esclusivamente mescolando gruppi di olandesi e di stranieri di provenienze diverse.
QUESTO e’ fattibile, purche’ vi siano case popolari disponibili.
Appare anche fattibile costituzionalmente il CONTINGENTARE quartiere per quartiere e zona per zona il numero massimo di _stranieri_ provenienti da un solo paese o da un solo gruppo di paesi che possono prendervi la residenza ed affittarvi o acquistarvi case.
Questo al solo scopo nobilissimo ed importantissimo di integrare e di evitare il comunitarismo deleterio, divisivo, fattore di degrado, di rivalita’ divisioni odi, perfino rivolte come nelle banlieux francesi ed in alcune zone di Malmoe o Bruxelles o Londra ecc.
Questo non lederebbe i diritti costituzionali di nessuno, ma sarebbe un fattore di stabilizzazione ed integrazione necessario.
MA CENTO VOLTE PIU’ importante (e piu’ semplice) sarebbe semplicemente NON permanentizzare la presenza di extracomunitari in Europa. Il nostro obbligo per patti internazionali liberamente sottoscritti ed il nostro interesse se vogliamo sopravvivere come nazione appena autonoma e’ riconoscere la preferenza ai cittadini Europei.
Non mi immetto nel solco della discussione già avviata perchè gli argomenti messi in cantiere sono troppi e sinceramente adesso non ho la lucidità né le informazioni precise per poter imbastire un’analisi seria e comprensiva di tutti gli elementi presi in considerazione.
Dico solo che la frase di Marcus Prometheus:
“Il nostro obbligo per patti internazionali liberamente sottoscritti ed il nostro interesse se vogliamo sopravvivere come nazione appena autonoma e’ riconoscere la preferenza ai cittadini Europei.”
mi suona terribilmente razzista e discriminatoria. Che significa “dare la preferenza ai cittadini Europei”? E poi, “Europei” scritto con la maiuscola, come se fossero una razza prediletta… e scusa, ma se io, europeo aborigeno, italiano da mille generazioni, ho una moglie araba, allora cosa si fa, la si considera una cittadina di serie B, e dopo 5-10-20-30 anni che sta in Europa la si rimanda al Paese d’origine? Non oso immaginare quali conseguenze sociali potrebbero avere provvedimenti del genere.
Può darsi anche che io ho capito male e che il tuo intervento, Marcus, non volesse avere quel significato pesantemente discriminatorio che a me è sembrato avesse. In questo caso, ti pregherei di rettificare e di farmi capire il reale senso delle tue parole.
Comunque sia, in qualunque caso direi di smetterla di stare a lamentarci se qualche miliardo di persone desidera venire in Europa per avere una vita che loro sperano possa essere migliore. Sono centinaia di anni che gli uomini dell’occidente di questo pianeta rubano a tutto il Mondo pur di soddisfare i propri bisogni nella maniera più appagante possibile, quindi direi che gli abitanti di Africa, America Latina e buona parte dell’Asia non hanno colpa nel desiderare una vita migliore ed a cercarla nei posti in cui reputano di poter dare vita alle loro aspettative. Non è colpa loro se noi occidentali campiamo sfruttando tre quarti (e cioè il 75%) delle risorse totali del nostro beneamato pianeta lasciando ai restanti tre quarti di popolazione mondiale appena il 25% delle risorse rimanenti. Non è colpa degli egiziani, degli indiani, degli iracheni o dei malesi, se gli inglesi in epoca vittoriana hanno deciso di colonizzarli depredandoli brutalmente delle loro ricchezze e della loro identità; non è colpa degli algerini, dei vietnamiti, dei senegalesi o dei tunisini se hanno dovuto sopportare il peso dello strangolatore giogo coloniale francese, perchè di essere colonizzati non l’hanno certo deciso di loro spontanea volontà; non è colpa dei brasiliani, dei cileni, dei boliviani o degli uruguaiani se Kissinger considerava il loro magnifico territorio il giardino di casa degli USA, e per mantenere questi Stati sotto la sua influenza ha piazzato al potere dei tiranni fascisti con non pochi crimini sulla coscienza; non è colpa dei palestinesi se ricevono abusi e fregature di tutti i tipi da oltre un secolo e da più di sessant’anni vivono da internati in casa propria, subendo massacri, umiliazioni, privazioni e vessazioni di ogni tipo da parte degli occupatori israeliani fiancheggiati dagli amiconi USA.
Perciò, dopo che noi occidentali bianchi e cristiani abbiamo plasmato il Mondo intero a nostra immagine e somiglianza con secoli di dominio colonialista, aggressività capitalistica e attacchi imperialisti, e abbiamo letteralmente gettato nella *cacchina* la vita di miliardi di persone, aspettarsi che questi ultimi bussino alle nostre porte per avere almeno la decima parte di ciò che abbiamo noi è una cosa semplicemente inevitabile.
Ed è mostruoso che, anche in questi casi, c’è chi si lamenti della loro presenza, quasi come se gli ultimi della Terra non avessero nemmeno più diritto all’aria che respirano.
p.s.= e adesso chiamatemi pure “terzomondista”, ovviamente con quell’aria cretina ed arrogante da sfottò classista. Fatelo pure, è già successo in un paio di occasioni, e devo dire che non mi è dispiaciuto. Fatelo pure, mi farete un favore. E sapete perchè? Perchè avere una propensione terzomondista in questo pianeta disastrato è una delle più belle qualità che possa avere un homo sapiens sapiens. Lo so che a qualcuno dà fastidio vedere che c’è chi difende i più brutti, i più sporchi, i più poveri ed i più reietti, ma sapete com’è: i più belli, i più ricchi, i più puliti ed i più potenti hanno già pletore immense di avvocati difensori “alla Ghedini”, mentre invece i poveracci che muoiono di fame in Sierra Leone o sotto le bombe a Gaza hanno dalla loro parte giusto pochi perditempo con la barba incolta e il senso di pietà facile, insomma un qualche Gino Strada qualunque… e non so voi, ma a me i padroni (ed i loro lacchè) non piacciono per niente, quindi tra Ghedini e Gino Strada, io preferisco nettamente il secondo. E, con lui, tutta la classe da lui rappresentata.
La proposta 1 è più fattibile (le case popolari sono proprietà dello stato), ma a patto che si evitino discriminazioni. Esempio: Tizio, bengalese, ha una posizione elevata in graduatoria, e quindi diritto ad un alloggio, ma al momento tutti gli alloggi disponibili si trovano in zone che hanno finito la “quota bengalesi”: quindi gli passa avanti Caio, cinese, meno meritevole di un alloggio, ma baciato dalla fortuna di trovare un alloggio disponibile in una zona con “quota cinesi” ancora da riempire…
La proposta 2 invece mi sembra essenzialmente quella di Bismarck, con tutti i difetti annessi.
P.S. Ma allora dovremmo anche contingentare il numero di italiani, per evitare il deleterio e divisivo comunitarismo italico?
Mario, se mi permetti un parere da quattro soldi, la tua mi sembra davvero una celebrazione dei cliché iper-semplificatorii dell’anti-imperialismo di una certa sinistra radicale, facile bersaglio dei conservatori più scafati.
@ Magar
Sei libero di darmi tutti i pareri che vuoi, ci mancherebbe altro. Comunque sia, non vedo perchè dire le cose come stanno dovrebbe passare come un’azione da “cliché iper-semplificatorio da sinistra radicale”. O forse ci si rifiuta di guardare in faccia la realtà? Trova cosa ho detto di sbagliato o di non corrispondente al vero nel mio commento di poc’anzi, e discutiamo su quello, semmai.
Comunque sia, i “conservatori più scafati” ai quali ti riferisci, evidentemente sono i servi senza dignità come belpietro/feltri che disegnano Gino Strada in divisa da talebano o che scrivono “israele ha fatto bene a sparare” sulle prime pagine delle loro poco piacevoli riviste. O forse sono le macchiette come Sarah Palin secondo la quale il contingente USA sta in Iraq e Afghanistan “per conto di dio”**. Quindi, delle critiche da parte di esseri con un così alto tasso di bestialità implicita (col dovuto rispetto nei confronti delle bestie vere, che tanta amicizia e affetto ci sanno dare) non so proprio che farmene.
Vorrei anche specificare che non voglio dare lezioni a nessuno, soltanto non sopporto che la gente chiuda gli occhi e si faccia idee sbagliate della realtà perchè glielo dice la televisione o perchè fa comodo pensare in un certo modo. Per dirne una: l’imperialismo esiste, e non è una cosa bella… ma proprio per niente. E per negare ciò, bisogna essere soltanto ipocriti, ignoranti o in malafede.
Note:
**la frase in sè è semplicemente vomitevole, e dà idea di cosa sia il potenziale malato che hanno le religioni sui loro adepti. Ma ad esser precisi, se la Palin avesse specificato dicendo “dio dollaro” invece che soltanto “dio”, avrebbe detto la verità.
PS: lo stesso vale per gli stranieri, infatti nel mio commento parlavo di residenti regolari.
(Fare rispettare le leggi che già ci sono, anzichè fare carta straccia dei principi Costituzionali, non sarebbe meglio per tutti? E magari condannare i colpevoli, e a pene serie? Senza buonismi da deroghe “religiose, identitarie, culturali”)
“Anche su tutto il territorio nazionale”
Cioè, dalla Val Brembana alla Val di Susa?
Alle solite questi leghisti non hanno il coraggio di portare a fondo un discorso… Il problema non è quello di limitare le moschee: Il problema è quello di abolire TUTTI i luoghi di culto di qualsivoglia religione. Quelli di qualche valore artistico si trasformino pure in musei… Ma si dica finalmente BASTA alle religioni, servono solo a fomentare odio!
La notizia in sè non merita di essere commentata data la fonte dalla quale proviene, e cioè la “bocca di rosa” (perdonami, Faber) del leghista in questione. I leghisti sono piccoli individui bravi soltanto a fare sparate diffamatorie a livello etnico/razziale/religioso/geografico, ne so qualcosa io dato che ho ricevuto questo trattamento a livello familiare.
Far crescere la paura e il senso di repulsione verso categorie sociali sistematicamente più svantaggiate di quelle delle quali si prendono le veci è l’indegno mezzo col quale questa marmaglia di cialtroni razzisti e anti-umani corrispondenti al nome di “leghisti” fa politica, riscuotendo anche successo per via della bassezza mentale di molti miei connazionali. Connazionali che non sono neanche contenti di essere tali, dato che hanno fondato il loro partito per dare forma alla malsana idea di dividere l’italia, la quale è un Paese altamente disastrato ma che non per questo si può pensare di dividere come se fosse una torta da spartire. E che dire della ricorrenza per i 150° anni dell’unità territoriale? Per via del fatto che questi secessionisti sono al governo, non se ne sente parlare mai se non una-due-massimo tre volte al mese, dove fanno vedere al telegiornale che qualche politico ha fatto la propria personale sparata sull’avvenimento e/o ha dato la propria opinione sulla cifra che secondo lui dovrebbe essere spesa per le celebrazioni. Secondo me per celebrare pienamente e compiutamente il 150° dell’unità d’italia, servirebbe fare alcune cose, poche ma fondamentali:
– cacciare i leghisti dal governo;
– evitare nella maniera più assoluta di spendere soldi pubblici (che già non sono molti) in celebrazioni fondamentalmente inutili dove si vedono 4 bersaglieri scalcagnati vestiti in maniera carnevalesca mentre zompettano qua e là come ubriachi nell’atto di suonare una tromba;
– raccontare una volta e per sempre la verità sull’unità d’italia, cosa che andava fatta ma non come è stata fatta, coi macellai savoiardi che prima hanno messo a ferro e fuoco il sud con le loro azioni criminose, e poi alla inevitabile reazione dei residenti meridionali hanno deciso furbescamente di affibbiargli, in blocco, l’infamante titolo di “briganti” per poter così avere una categoria prefigurata da incolpare per ogni necessità, coi successivi crimini compiuti anche in quest’altro scenario venutosi a creare (quello dell’italia appena nata, cioè post-unificazione).
p.s.= Scusate se mi sono dilungato su temi storico-politici ed ho deviato dall’argomento di partenza. Ma in fondo trovo anche giusto parlare di cose che non sempre c’entrano strettamente con la laicità, così per non essere monotematici, perlomeno qui nella zona commenti.
E’ vero che i Savoia hanno conquistato il Sud, ma anche in resto d’Italia e il Nord-Est, a lamentarsi però è solo il Sud, o meglio una sua parte.
In quanto alle azioni violente dei Savoia nel Sud, occorre dire che i Borboni facevano altrettanto e per farlo affittavano reggimenti svizzeri, che in Sicilia fecero delle vere e proprie stragi di rivoltosi siciliani, da notare che pochi reggimenti svizzeri erano più efficenti dell’intero esercito borbonico.
Il Regno delle Due Sicilie è caduto rapidamente perché la fronda antiborbonica ha attivamente collaborato a spianare la strada a Garibaldi, con i generali borbonici che si vendevano al miglior offerente e si ritiravano o non combattevano.
Il Sud è caduto perché era corrotto e i Borboni erano finiti, la borghesia meridionale emergente è stata la prima a provocare la caduta dei Borboni per potersi impossessare dei beni dello Stato Borbonico e anche della Chiesa messi all’asta, spesso truccate.
La nobiltà siciliana e meridionale pur di non essere toccata lasciò fare.
Questo va detto ed è ben illustrato nel romanzo il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, che non è solo un’opera letteraria ma anche di analisi storica.
In quanto ai leghisti è vero che speculano sulle paure e sul populismo, è però vero che non si sa elaborare una strategia alternativa.
@ Libero
“E’ vero che i Savoia hanno conquistato il Sud, ma anche il resto d’Italia e il Nord-Est, a lamentarsi però è solo il Sud, o meglio una sua parte.”
Certo, perchè il comportamento tenuto nei confronti dei cittadini dei territori appena conquistati non fu lo stesso in ogni luogo annesso.
“In quanto alle azioni violente dei Savoia nel Sud, occorre dire che i Borboni facevano altrettanto e per farlo affittavano reggimenti svizzeri, che in Sicilia fecero delle vere e proprie stragi di rivoltosi siciliani”
Verissimo. Mi complimento con te per questa tua conoscenza dell’epoca storica, devo dire che i reggimenti mercenari svizzeri ingaggiati dai Borboni non sono un argomento del quale sento accennare spesso da parte di coloro coi quali discuto di questi avvenimenti.
“Da notare che pochi reggimenti svizzeri erano più efficienti dell’intero esercito borbonico.”
Su questo non so darti dati precisi, anche se so che le truppe svizzere erano considerate notoriamente più diligenti dagli stessi governanti borbonici, ed erano sicuramente viste come un corpo d’elite.
“Il Regno delle Due Sicilie è caduto rapidamente perché la fronda antiborbonica ha attivamente collaborato a spianare la strada a Garibaldi”
E’ vero. Le grandi potenze europee avevano tutti gli interessi a far sì che nella penisola vi fosse uno Stato unitario a governo sabaudo, ed operarono in tal senso. Sembra, poi, che per perorare questa causa si mossero anche la massoneria inglese e la mafia siciliana.
“Con i generali borbonici che si vendevano al miglior offerente e si ritiravano o non combattevano.”
Anche questo è vero, gli ufficiali borbonici non avevano un grandissimo attaccamento verso il re, considerato non troppo brillante ed inadeguato a gestire la situazione di attacco nella quale si venne a trovare il regno delle Due Sicilie.
“Il Sud è caduto perché era corrotto e i Borboni erano finiti”
Sì, ed infatti trovo giusto che sia andata così. I Borboni erano principalmente dei fannulloni, incapaci di gestire la cosa pubblica per il bene dei cittadini, i quali non erano granché contenti di loro: ciò è testimoniato dalle varie rivolte avvenute durante il loro periodo al potere.
“La borghesia meridionale emergente è stata la prima a provocare la caduta dei Borboni per potersi impossessare dei beni dello Stato Borbonico e anche della Chiesa messi all’asta, spesso truccate.”
Quella delle aste truccate è la prima volta che la sento, anche se non mi stupirei troppo se fosse andata veramente così… mi informerò al riguardo. Mentre invece il fatto che la borghesia meridionale era scontenta dei Borboni e non fece nulla per salvare il loro potere, è un dato storico appurato.
“La nobiltà siciliana e meridionale pur di non essere toccata lasciò fare.
Questo va detto ed è ben illustrato nel romanzo il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, che non è solo un’opera letteraria ma anche di analisi storica.”
Apprezzo questa nota culturale di colore. Effettivamente è come dici, ma se ci fai caso la mentalità del Gattopardo (fare in modo che tutto cambi affinché tutto resti come prima) è comune praticamente a tutta l’Italia. Ad esempio, l’inciuciame politico sul quale si regge la seconda repubblica e che è ormai diventato una costante di fondo -un noioso, sgradevole nonché stomachevole leit motiv- sembra avvalorare questa tesi.
“In quanto ai leghisti è vero che speculano sulle paure e sul populismo, è però vero che non si sa elaborare una strategia alternativa.”
Per poter fare ragionamenti seri e sensati sui “temi caldi” sui quali la lega guadagna terreno (immigrazione, criminalità, sicurezza e via discorrendo) bisogna ragionare a mente fredda e non lasciarsi trasportare dai biechi istinti, mentre invece loro fanno tutto il contrario e ci guadagnano anche. Ahimè, oltre quindici anni di berlusconismo e di sfaldamento culturale delle sinistre hanno fatto smarrire la bussola un po’ a tutti.
Quello che so per certo è che i problemi non si risolvono con le minacce, coi diktat e col populismo, tantopiù se di stampo xenofobo. Bisognerebbe ripartire da questo, e per farlo c’è un urgente bisogno di resettare la scena politica italiana mandando a casa il 95% di quelli che ci sono adesso. E non è per niente facile…
p.s.= tornando sul tema “meridione”: nel tuo messaggio hai (giustamente) evidenziato le colpe dei Borboni, i cui effetti hanno poi portato all’inevitabile sfacelo del loro potere. La tua analisi storica è pertanto giusta; piuttosto, l’impressione che ho avuto è che tu abbia voluto presentarmela perchè ti sia venuto il dubbio che io potessi essere filo-borbonico o neo-borbonico. In tal caso chiarisco, dicendo che non faccio assolutamente parte dei gruppi su citati, anche perchè sono fondamentalmente e convintamente anti-monarchico, soprattutto se mi trovo di fronte a dinastie di inetti quali sono stati i Borboni o i Savoia, durati entrambi più di quanto abbiano effettivamente meritato di stare al potere.
E sempre restando nel solco, aggiungo anche che non sono assolutamente per la divisione dell’Italia, sia che le spinte secessionistiche vengano da nord, che da sud. E visto che citi Garibaldi, ci tengo anche a dire che nutro profonda stima e rispetto per l’eroe dei due mondi, il quale si è sempre impegnato in cause meritevoli di essere affrontate, dalla spedizione in Sudamerica alla difesa della Repubblica Romana, senza tralasciare la stessa campagna dei Mille, in quanto l’unificazione d’Italia, in quel periodo di fervori risorgimentali, era un atto praticamente dovuto, ed anche inarrestabile per certi versi. Ciò che io critico dell’unificazione d’Italia è la maniera nella quale avvenne, con la sua scia di sangue che ancor oggi grida vendetta; ed è in questo ambito che Garibaldi per me presenta le uniche macchie della sua pur brillante vita, ad esempio nell’episodio della strage di Bronte e nelle occasioni in cui il malcontento popolare nel sud post-unificazione provocò piccole rivolte contadine, appoggiate da Garibaldi nel privato per via del senso di affratellamento che sentiva verso gli sfruttati, sostegno che però si trovò a ritrattare pubblicamente quando quelle rivolte cominciarono a mettere in allarme Vittorio Emanuele II che decise di soffocarle nel sangue.
In sintesi, e qui mi fermo, io sono un cittadino italiano nativo del Mezzogiorno d’Italia (per la precisione sono campano) che guardandosi alle spalle non fa che notate come il popolo della propria terra (con linee-guida valide per tutto il Paese, ma in riferimento speciale al meridione) venga turlupinato da generazioni e generazioni, ora dai Borboni, ora dai Savoia, ora dal duce, ora dai democristiani, ora dalla camorra, fino ad arrivare alla premiata ditta B&B, berlusconi e bossi…
Beh dai, ora mi fermo qui, ché ho già occupato fin troppo spazio. Comunque sia, complimenti per la preparazione culturale: non mi capita di frequente di trovare persone così ferrate su questo periodo storico. Un saluto.
@ Mario.
I Borboni hanno fatto errori folli, mettendosi contro l’Inghilterra, che li aveva sempre aiutati, infatti c’era il problema delle concessioni per le miniere di zolfo e la Guerra di Crimea, alla quale partecipoù intelligentemente il Piemonte, ma non il Regno delle Due Sicilie che aveva iniziato una politica filo russa, totalmente contraria agli interessi dell’Ighilterra che doveva fare il canale di Suez.
Si potrebbe anche continuare con lo scontro dei Borboni con la nobiltà siciliana per farle restituire agli usi civici le terre di cui si era appropriata, i nobili sicilian, abituati a spadroneggiare tutto sommato preferivano i Savoia, che erano lontani e con i quali potevano fare i loro comodi anche meglio.
Un altro immenso errore dei Borboni fu di non far fucilare subiti 4-5 generali e colonnelli traditori, se lo avessero fatto subito , forse avrebbero mantenuto il regno, anche se non si sa per quanto.
La camorra napoletana si schierò subito con Garibaldi, i Borboni erano veramente finiti.
In sostanza il Regno delle Due Sicilie ha combattuto sul Volturno e nelle fortezze di Gaeta e di Civitella del Tronto (TE) sul confine con le Marche, che è stata l’ultima fortezza a cadere, dopo una straordinaria e valorosa resistenza, in sostanza ha combattuto il Nord del Sus, il Sud del Sud si è arreso o era spesso segretamente complice di Garibaldi e dei Savoia, per interesse naturalmente.
Civitella adel Tronto fa parte della Val Vibrata, area Picena dell’Abruzzo e con altri 11 comuni ha costituito un comitato per l’ammessione alla Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno, della quale culturalmente e storicamente fanno parte, non voglio dire che l’episodio più eroico del Regno Duosiciliano sia avvenuto ad opera di marchigiani borbonici, però è singolare che sia avvenuto proprio in questa zona.
Concludo dicendo che quando il generale Cialdini invase o meglio liberò le Marche e l’Umbria dall’oppressione clericale, i piemontesi furono accolti senza ostilità e nessuno, nè allora, nè oggi li considera degli invasori, invasori erano i soldati pontifici, cioè francesi, svizzeri, spagnoli, belgi, austriaci, irlandesi, che avevano commesso violenze contro le popolazioni dell’Umbria, che si erano sollevate contro il papato, che nessun umbro o marchigiano ha mai aiutato, perché non erano amici, ma oppressori.
E’ comunque songolare che le regioni ex pontificie (Romagna-Marche-Umbria-Bologna e anche Lazio in parte) siano molto più laiche del sud, che non era sotto il papato, tranne Benevento e Pontecorvo, evidentemente occorre provare per credere.
A proposito le aste truccate per la vendita dei feudi ecclesiastici sono citate anche nel Gattopardo, i borghesi rampanti come i Sedara, che con i circoli segreti avevano preparato la strada allo sbarco garibaldino, appoggiato da Inghilterra, Piemonte e Massoneria, era la logica e inveitabile programmata ricompensa, purtroppo nel sud da allora le cose non sono molto cambiate e se non sono cambiate in 150 anni, quando cambieranno ?
Dimentichi due cose, oltre ai diritti fondamentali già enunciati sopra: qui in Italia siano abituati a pensare (sbagliatissimo) a musulmano come “straniero” (o al massimo ex-straniero). L’esperienza dimostra che però ci sono fondamentalisti religiosi musulmani assolutamente italianissimi. Anche se in Italia gli autoctoni allah-dipendenti sono più pochini, ciò non toglie che possano essere estremamente pericolosi, e spesso più della badante marocchina che vive accanto ai cugini per lasciar loro in custodia i bambini mentre è al lavoro. Cosa facciamo: diluiamo la cittadinanza su base etnica e religiosa magari mettendo sulle carte d’identità l’appartenenza religiosa? Altrimenti come distinguiamo un musulmano italiano, da un ebreo russo o un cristiano egiziano? Veramente si fa carta straccia dell’umanità (della parità giuridica, del principio di libertà individuale, del diritto alla riservatezza dei dati personali… basta?)
In tutta Europa abbiamo leggi ottime sul ripetto della persona. Basta punire chi le trasgredisce, e se una comunità religiosa in particolare viola le leggi più delle altre, beh, organizzi dei corsi, in modo che non avvenga, e quando avviene, c’è la galera. Quello che non ha funzionato in Belgio e Olanda è stato il laissez-faire…
Io parlavo di ghetti, per quello che dici tu c’è già la legislazione generale. Non confondiamo i due problemi. Io voglio arrivare al melting pot senza passare per i ghetti.
Il problema è pricipalmente all’inizio in un’emigrazione, quando fanno comunità. Quanto al laissez-faire di Belgio e Olanda è proprio quello che sta accadendo qua.
Per quanto riguarda i diritti che continui sempre a citare il problema è partire da un presupposto: niente ghetti. Poi si cotruiscono le limitazioni (in questo caso per forza temporanee) per contemperare questi con un bisogno più generale di assimilazione. Tu eludi però il problema della paura. Le tue proposte su questo?
Beh, la paura collettiva non può nemmeno essere assecondata, non fino al punto di mettere in gioco i diritti del singolo.
Ci sono varie strategie “ordinarie” da attuare per contenere quella paura (migliorare il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine – pur evitando eccessi draconiani – , promuovere l’integrazione con apposite campagne, favorire l’apprendimento della lingua italiana), senza dare allo Stato la facoltà di ingerirsi nella tua vita privata per rassicurare “la comunità”. Ipotesi che mi spaventa molto più di qualunque “Chinatown” (o “Little Italy”…).
Piacerebbe anche a me poter vaniloqiare dei diritti fondamentali, sacri, inalienabili, applicati a tutti, anche e soprattutto a chi non li capisce e, se li capisce, non li condivide.
Ma ho ben chiaro il destino tragico cui sono andati incontro tutti i popoli che nel corso della storia non sono stati in grado di opporsi alla jihad. Queste civiltà sono state completamente annientate, e in molti casi della loro cultura, lingua, arte, tradizione, legge, storia, si è quasi perso il ricordo.
La proposta è rozza e il kilometro è anche comico. Ma il valore di questa proposta non è nel contenuto ma nel fatto che venga avazata.
Giusto.
Non e’ MAI esistita al mondo una comunita’ islamica maggioritaria che sia convissuta stabilmente e su basi di parita’ con altre comunita’ religiose. D’altronde e’ il Corano stesso che lo proibisce, ed e’ questa la carenza di conoscenza che fa parlare tanti assolutamente senza alcuna cognizione di causa, credendo che il Corano sia una specie di Vangelo un po’ piu’ esotico.
NOSSIGNORI.
Di un cristiano che assassina qualcuno possiamo dire legittimamente che non e’ un buon cristiano.
Di un mussulmano pacifico che NON fa la guerra agli infedeli, e non tende loro agguati e magari ci fa amicizia invece a norma di Corano dobbiamo e possiamo dire che NON e’ un buon islamico.
INVITO TUTTI a documentarsi facilmente su un sito in lingua italiana:
ITALIAN.FAITHFREEDOM.ORG
L’Islam e il Corano denunciati dagli ex-Musulmani come
le radici dell’odio, della violenza e del terrorismo Islamico
http://www.italian.faithfreedom.org/readArticle.php?article=69
Ci siete o ci fate? Persino in una teocrazia oscena come l’Iran sono presenti tutt’ora forti comunità ebraiche e cristiane. Ci sono comunità cristiane in Siria (paese non proprio idilliaco) Giordania, ecc.
Che l’Islam, come tutte le religioni monoteiste, abbia un immensa carica di violenza è innegabile… ma non è con sparate populistiche e anti-storiche che si risolvono i problemi.
Ricorderei anche che da noi le religioni non cristiane hanno ottenuto libertà solo dopo la seconda guerra mondiale, con tanti ringraziamenti ai bombardamenti alleati.
Di un cristiano che assassina un cristiano della sua stessa confessione possiamo dire che non è un buon cristiano. Ricordati che uccidere un infedele “non omicidio, ma malicidio”.
Tant’è che ancora oggi il terrorismo di matrice cristiana, cui però i media non amano dedicare tempo e fanfare, è una realtà quotidiana.
Date un occhiata al global terrorism database: http://www.start.umd.edu/gtd/
http://www.start.umd.edu/gtd/search/Results.aspx?expanded=no&casualties_type=&casualties_max=&success=yes&country=217&ob=GTDID&od=desc&page=1&count=100#results-table
Non è aggiornatissimo ma da un’idea di quanto siano civili anche altre “civiltà”.
Vasi di coccio e vasi di ferro non possono sopravvivere insieme entrambi.
E una nazione non nazione (cioe’ maggioritariamente priva di spirito nazionale) come la nostra attuale non potra’ sopravvivere al contatto ed a qualche grosso scossone con una vasta umma (comunita’) islamica insediata su quello che fu il territorio che i nostri padri difesero con successo dalle invasioni e pirateria predonismo schiavistico islamico per circa 11 dei 14 secoli di vita dell’islam.
Pero’ salvo qualche limitazione legale pero’ marginale (prevista dall’articolo della Costizione che garantisce liberta’ di religione pero’ entro limiti di legge e giustificata dalla ricorrenza di episodi di terrorismo e jihadismo legati a moschee) non si puo’ certo limitare l’islamizzazione d’Italia o d’Europa esagerando nel rallentare i permessi edilizi e di agibilita’ delle moschee.
Questo diverrebbe ripugnante alla stragrande maggioranza degli italiani stessi sia cattolici stessi che atei. La liberta’ di religione (ripeto con cautele ammesse dalla costituzione) prevede che si possano anche erigere propri luoghi di culto, ed ad essa non possiamo rinunciare (e non rinunceremo almeno fino a che non diverremo dhimmi degli islamici)
Invece dove potremmo e dovremmo piu’ validamente fermare l’islamizzazione d’Italia?
Nella limitazione della accoglienza ( e specialmente nella PERMANENTIZZAZIONE) relativa agli islamici che non hanno nessuna intenzione di assimilarsi a noi bensi’ che hanno intenzione di dhimmizzarci.
A TUTTI quelli che professano l’estremismo islamico non dovrebbero essere rinnovati permessi di soggiorno e lavoro oltre un periodo di un massimo di 5 anni.
Finito il periodo di lavoro autorizzato dovrebbero essere rimpatriati senza indugio.
D’altronde fare un gruzzoletto, imparare un mestiere e poi tornare in patria a reinvestire e sposarsi dopo 5 o 10 anni all’estero sarebbe gia’ una aspirazione di molti extracomunitari e permetterebbe a piu’ persone di usufruire del privilegio dei visti TEMPORANEI.
Questo si’ che ‘ un nostro diritto, scegliere fra gli stranieri extracomunitari a chi accordare il privilegio del soggiorno (si’, e’ un privilegio, non un diritto dello straniero, e tantomeno un diritto costituzionale o un diritto umano per tutti, salvo che per i profughi RICONOSCIUTI ed accettati dal vaglio delle autorita’).
Ma perche’ mai ci siamo messi in testa che ogni immigrato extracomunitario venuto legalmente o illegalmente in Italia per un periodo di lavoro debba esservi permanentizzato? Siamo addirittura noi a metterglielo in testa offrendogli di far arrivare anche le famiglie fino a trasferire interi clan familiari
anche poligamici.
E si concedano cittadinanze solo ai PROFUGHI DALL’ISLAMISMO, donne, gay moderati e modernisti anti estremismo religioso, e non agli ISLAMISTI (estremisti politico religiosi).
E si concedano priorita’ ai nostri fratelli e concittadini Europei Polacchi, Romeni, eccetera.
Nell’adesione di costoro alla UE e nell’apertura di costoro alla nostra industria e servizi ha pesato moltissimo anche la nostra apertura alla loro immigrazione, perche’ dunque accettare altri extraeuropei di cui molti ostili ed installatisi illegalmente?
E basta con le calunnie contro il popolo latino fratello di Romania: statistiche di fonte incontestabile e cioe’ il ministero degli interni, danno per i romeni (a differenza dei magrebini) ed in proporzione all’alto numero di essi nel nostro paese (un milione) dei tassi di delinquenza bassi, uguali a quelli degli italiani.
Romeni, Polacchi, ecc NON hanno bisogno del permesso di soggiorno. Grazie alle leggi sulla libera circolazione nella comunità europea non necessitano di alcun tipo di permesso.
Che poi i romeni abbiano statistiche criminologiche più basse è una barzelletta.
Da come parli sò con certezza che NON hai letto il rapporto criminologico del ministero dell’interno. Infatti il capitolo IX che tratta appunto dei crimini commessi da stranieri riporta che i primi per numero di omicidi volontari commessi, stupri, rapine in abitazioni, ecc sono romeni.
Basta guardare la tabella IX.21 del suddetto rapporto.
Purtroppo la criminalità non segue regole religiose e un discorso come il tuo serve solo a cercare facili capri espiatori ed al contempo fare i fighi tezomondisti..
Comunque i tassi di delinquenza italiani NON sono affatto bassi se rapportati al resto d’Europa. Sopratutto per quanto riguarda vario associazionismo criminale, truffe e reati sessuali… anzi.
Il tuo discorso poi sull’adesione dei paesi est europei alla UE fà semplicemente ridere. Si “sono aperti alle nostre industrie” perchè ne avevano bisogno visto che non avevano capitali propri da investire, hanno cercato investitori stranieri. In più ci sono la scomparsa dei dazi doganali e di tutta la proceduristica doganale, che dà un bel boost all’economia. Non dimentichiamoci poi dei fondi stanziati dalla UE verso questi paesi. Non hanno aderito per liberarsi di parte della propria popolazione, hanno aderito per le possibilità di sviluppo economico che l’entrata in UE dà. Pensi che Serbia, Crozia, Albania, Turchia, ecc siano in lista d’attesa per liberarsi dei propri cittadini? Oppure sono in lista per le possibilità di sviluppo?
Non hai proprio idea dei flussi di merci e degli scambi commerciali internazionali, eh?
@ Painkiller
In linea generale sono d’accordo con quello che hai detto, però devo dire che usi il termine “terzomondista” VERAMENTE a sproposito (a farte che già il fatto di usare tale termine come insulto è riprovevole, ma lasciamo stare). Scusa, lui dice che ri-manderebbe obbligatoriamente a casa la gente di tutto il Mondo dopo un tot di anni che vengono qui, aggiungendo che l’unico caso in cui ciò non dev’essere fatto è quello in cui le persone in questione siano degli europei, e tu gli affibbi l’appellativo di “terzomondista”? Ma se in realtà è un etnocentrista bigotto! Piuttosto, le sue idee sono comuni a quelle di molti neofascisti, altro che terzomondismo.
Comunque, mi sono accorto che con l’uso del termine “terzomondista” qualcuno, perlomeno nelle persone dei commentatori di questo sito, usa questa parola per raggruppare chiunque non la pensi come lui relativamente a certi temi quali politica estera o immigrazione. E questo anche quando i presunti terzomondisti in questione sono, in realtà, dei primomondisti discriminatori quasi razzisti. Questa cosa mi ricorda pari pari la strategia berlusconiana di chiamare “comunista” chiunque non la pensi come lui.
p.s.= mettetevi d’accordo sugli sbarchi: la leganord dice che sono diminuiti, la Caritas dice che sono aumentati. Io non lo posso sapere con precisione perchè non sto là di persona a contare quanta gente sbarca, però so che di quello che dice la lega di solito non ci si può fidare, perciò…
Beh, cosa intendi per “professare l’estremismo islamico”? Se parli di (incitamento alla) violazione di leggi della Repubblica, ciò dovrebbe costituire reato, e quindi, suppongo, già oggi motivo per la negazione della cittadinanza. O del rinnovo del permesso di soggiorno.
Non capisco comunque perché siano contemplate solo due categorie estreme, “profughi dall’islamismo” (che riguarda un’esigua minoranza di intellettuali progressisti) e “estremisti politico religiosi”. E tutti quelli in mezzo, che non sono perseguitati in patria per l’opposizione agli islamisti, ma nemmeno vengono in Italia a fare il jihad?
A riguardo, bismarck, ti ha già risposto Marcus Prometeus, anche se io userei un po’ di radicalismo in più: chi viene pescato a professare/praticare l’islamismo radicale, se già sul territorio, va espulso immediatamente, senza margini di tempo dati da eventuali permessi temporanei che vanno ritirati seduta stante. I Paesi europei sono Paesi piccoli, già densamente popolati, e non sono fisicamente in grado di accogliere tutti coloro che vorrebbero viverci. Non mi va che per avere in casa un imam di viale Jenner, solo perchè è arrivato prima, resti fuori un gay iraniano, o un apostata siriano, o una lesbica russa, o quel che ti pare, che si assimilerebbe nella Libertà e nel Diritto Democratico perchè è proprio quello che va cercando. E nemmeno di farlo aspettare 5 anni, che magari non ha.
In più: per tutti coloro che cercano di stabilirsi in Italia corsi di lingua, cultura, educazione civica obbligatoria con esame finale, chi non supera l’esame non ottiene il permesso. Chi, ottenuto il permesso, non rispetta la legge viene espulso senza possibilità di rientrare. Riaggiungiamo il reato di spergiuro, per cui se riesci a mentire su un documento ufficiale, quando viene scoperto sei veramente nei guai.
Come dicevi tu, le leggi ordinarie già ci sono, il problema è che non vengono fatte rispettare (il problema della certezza della pena non riguarda solo la criminalità “esotica”, ma anche quella autoctona). Il tetto per il numero di immigrati già c’è, basta farlo rispettare, e magari senza posti riservati per i libici in quanto tali (ultime quote del Viminale), ma con selezione degli “assimilabili” (in sociologia si definiscono quelli che hanno operato individualmente il processo di “socializzazione anticipata”, cioè hanno stabilito la destinazione per orientamento culturale e hanno cercato di apprenderla perchè la sentivano già propria prima di partire). Le moschee? Ci saranno, senza balzelli con le distanze dalle chiese, ma semplicemente a norma: niente prediche d’odio contro i non musulmani, niente discriminazione di genere, niente antisemitismo, razzismo in genere nè omofobia, sarà compito dei vari imam (registrati) adeguare i loro testi sacri e le prediche, se non lo sanno fare chiudono baracca e se ne vanno.
Troppo crudo? Meno peggio che deportare persone senza alcuna colpa da un capo all’altro della città. Che poi, a livello di ordine pratico: gli immigrati di solito si concentrano nelle periferie, cioè i quartieri poveri. Per dilurli e spostarli parzialmente in centro, dove ci sono più italiani ricchi, chi gli paga un affitto che non potrebbero permettersi? (Senza andare a contemplare eventuali situazioni di gente che magari sta lavorando duramente e magari se la sta comperando la casa, nel quartiere in cui se la può permettere, senza voler danneggiare nessuno).
E nel mentre possiamo provare ad abolire il Concordato.
In questo progetto però si interferisce direttamente con la superstizione organizzata, ops pardon la religione. Ed è qui che c’è un altro grande problema: possiamo entrare nei dogmi di una religione per obbligarla a farle dire quello che i “testi sacri non dicono”?
Mi sa che qua andiamo sempre a scontrarci con diritti fondamentali. Ha una religione il diritto di predicare l’odio nei confronti di altri soggetti? E’ questa anche per il futuro la vera domanda. Naturalmente per me non c’è l’ha, ma giuridicamente come la risolviamo?
I servizi comunque che tu hai citato sopra per gli immigrati per me erano pacifici s’intende. Anzi sono i servizi dati a tutti che fanno si che la persona non si rivolga per cose essenziali (e quindi ricattabile) ai vari “santoni, imam e quant’altro”.
Quella del concordato qui è scontato che deve essere abbrogato, non l’avrei nemmeno nominato.
Meglio interferire con la religione o con i diritti della persona? Le religioni sono le prime a violare i diritti fondamentali, lo Stato di Diritto non può mica imitarle, deve limitarle. Ogni associazione o credo è libero, finchè non si propone di sovvertire l’ordine dello Stato. C’è già, mi pare.
Peccato che i politici non la pensino così…
La politica leghista del “Fora di ball’, negher!”, e’ ben accolta dall’italiano medio indottrinato ed ebetizzato sin dalla nascita tra testi sacri razzisti, Grande fratello e Pupa&secchioni in TV pilotate.
Sicuramente, però è anche vero che una parte di questi immigrati, più o meno regolari, assillano la gente con continua richieste di denaro, nei parcheggi, all’uscita dai supermercati e per le strade, a Senigallia, dove abiti e che io frequento come spiaggia, ma anche in tante altre località, la presenza di questi immigrati, assai spesso clandestini, crea malcontento in tanta gente, che come scende dall’auto o porta il carrello della spesa si sente quasi aggredire, specialmente gli anziani si lamentano di questo.
Questi immigrati, più o meno clandestini, si sistemano notoriamente in fabbriche abbandonate lungo la statale adriatica e in altri edifici dismessi, con allacci abusivi di elettricità, creando delle comunità potenzialmente pericolose, infatti ad Ancona, nell’ex Istituto Fermi hanno litigato tra loro e c’è stato un incendio, solo allora la polizia è intervenuta e pensare che in campagna elettorale alla sicurezza ci doveva pensare la Lega, che ha usato questo argomento per vincere le elezioni finendo per fare poco, anzi i clandestini sono aumentati, perché arrivano con altri mezzi, oltre che con gli sbarchi, diminuiti ma non scomparsi.
@ Libero
Scusa Libero, ma perchè la gente si dovrebbe sentire “quasi aggredita” da chi sta fuori dal supermercato accovacciato e chiede una moneta? Inorridisco alla sola idea che nella mente di una persona non ricca ma comunque ampiamente benestante come possiamo essere io o te, la visione di una madre che chiede pochi spiccioli per poter sfamare un figlio possa creare “malcontento in tanta gente, specialmente negli anziani”. Questo significa essere alieni al senso di umanità più elementare. Che ci lamentiamo a fare dei bambini che muoiono di fame in Africa se ci rifiutiamo di aiutare quello che biblicamente è chiamato “il nostro prossimo”? E chiarisco che sono completamente ateo e che reputo la bibbia un libro di favole nemmeno tanto belle, ma perlomeno su questo concetto fondamentale si dovrebbe essere d’accordo tutti, bibbia o non bibbia, religione o non religione, favole o non favole.
L’essere umano è fatto così, lo so, ma il fatto che noi stessi, noi italiani, ci siamo scordati che tanti nostri connazionali sono dovuti emigrare per cercare maggior fortuna, è una cosa notevolmente grave, a vedere da come si comportano oggi tanti connazionali… ma vabbè, nella società della tv lobotomizzante la memoria storica non è qualcosa che viene curato granchè, si era capito da tempo.
p.s.= e ti prego, non usare la parola “clandestino” riferita ad un essere umano: ogni volta che sento questa parola usata in tal senso, ti giuro, mi viene un colpo… non esistono clandestini, bensì persone senza documenti. E non posso credere che un pezzo di carta plastificata valga più di un ammasso di carne, ossa, sangue e tendini chiamato “persona” e dotato di capacità di ragionamento, bisogni fisici essenziali, diritti, doveri e, non scordiamocelo, affetto. “Affetto” inteso anche solo nella sua più basilare concezione di senso di accettazione da parte di una comunità.
@ Libero
@ Magar
Ho lasciato dei commenti per voi, stanno in moderazione, aspettano entrambi di essere pubblicati… comunque sia, non capisco perchè mi mette così spesso i commenti in moderazione, dato che da quando ho iniziato a scrivere su questo sito non ho mai usato terminologia volgare, nè il maiuscolo per “urlare”, e conduco le discussioni in maniera mai offensiva o sgradevole, al massimo uso un tono un po’ più diretto (ma non è neanche il caso dei due commenti in questione. quelli per Libero e Magar).
Non so, forse c’è un contatore di messaggi che evita di farne lasciare troppi nella stessa Ultimissima dallo stesso utente come se fosse un filtro anti-spam?
oppure ci sono delle parole o parti di parole filtrate.
capita spesso anche a me, ci sono a volte dei messaggi che finiscono in coda di moderazione per nessun motivo.
O magari sono lunghi. Io ne ho uno (veramente lungo), di risposta a Bismarck, in moderazione da diverse ore.
O.T.
http://www.protest-the-pope.org.uk/blog/
Non c’è una proposta leghista che non sia idiota. A Vigevano hanno proibito di paseggiare con i cani sotto i porticati. Devono essere anche questi effetti della legge Basaglia. Da quanto hanno svuotato i manicomi ….
I leghisti sono discutibili, però sanno raccogliere i voti e questo non va sottovalutato, lunica capacità della sinistra sembra essere quella di far aumentare i voti della Lega.
Sveglia !
La sinistra sta svendendo i diritti delle donne e dei gay di cui si era fatta paladina in nome del multiculturalismo in tutta Europa. E in tutta Europa sta perdendo consensi.