Pillola dei 5 giorni dopo: si in Usa ed Europa, ma non in Italia

Diffusa ormai in molti paesi europei e da venerdì ammessa anche negli Usa dopo l’ok della Food and Drug Administration, la pillola dei 5 giorni dopo tarda ad arrivare nel nostro Paese.
L’azienda produttrice, riporta Repubblica, ha ottenuto l’approvazione dell’Emea (l’autorità europea del farmaco) per la vendita della pillola, ma la successiva richiesta all’Aifa ancora deve essere approvata, nonostante sia ormai passato quasi un anno. Il ministro Fazio ha sospeso la pratica dell’Aifa, in attesa del parere degli esperti sulla compatibilità dell’uso della nuova pillola con la normativa in materia di aborto.
Il farmaco non è abortivo ma contraccettivo, simile alla pillola del giorno dopo, ma con una copertura temporale più ampia (fino a 5 giorni dal rapporto sessuale, appunto). La sua distribuzione potrebbe però incontrare, proprio come la pillola del giorno dopo, l’obiezione di coscienza da parte dei farmacisti.

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55 commenti

Roberto Grendene

Per la storia e le assurdità da parte clericale sulla contraccezione di emergenza consiglio:

La pillola del giorno dopo
dal silfio al levonorgestrel
di Carlo Flamigni e Corrado Melega

ah, il nome commerciale “pillola del giorno dopo” e’ molto poco azzeccato:
– va assunta appena possibile (non “il giorno dopo”)
– puo’ essere assunta fino a 72 ore dopo il rapporto non protetto

negli USA e’ stata commercializzata con un nome molto piu’ azzeccato: “Plan B” (piano B)

gianfranco

A quando la pillola dei 2000 anni dopo per rimediare al tutto?

Mario

Ma la piccola dei 2000 anni dopo vale anche per le gravidanze in stato di verginità? 😀

Kaworu

purtroppo la madonna con Panthera non è stata sufficientemente attenta

andrea pessarelli

“Il ministro Fazio ha sospeso la pratica dell’Aifa, in attesa del parere degli esperti ”
cioè dei vescovi

Kaworu

di solito però non si pongono il problema… o usano maschi, o usano femmine prepuberi.

Marco

Ormai i vescovi sono esperti di tutto, sembra che ognuno di loro abbia minimo 20 lauree, si sentono i loro pareri su ogni questione! Ma non si dovrebbero occupare di dio? Sembrano tuttologi.

libero

Obiezione di coscienza ?
Bene si paga con una multa, poi vediamo quanti obiettano.

eosphporos

è più probabile che la multa la facciano pagare a chi non obietta.

(tanto si sa che chi oggi in Italia segue la legge viene emarginato)

Kaworu

magari…

quando la legge è stata fatta e c’erano ginecologi che lo erano diventati con altre premesse, ci stava pure.
ora uno che fa il ginecologo SA che tra i suoi compiti ci sarà anche questo.
se non gli va bene, che vada a fare il pediatra, il neonatologo o affini.

del resto è come per il militare. quando era obbligatorio, giusto che ci fosse l’obiezione di coscienza.

ma secondo voi se ora un tizio dicesse “si voglio fare il militare ma non ho intenzione di toccare armi e sono pacifista” riceverebbe uno stipendio o una risata in faccia, dato che ha l’alternativa del servizio civile?

Mario

@ Libero

Personalmente, sono contrario a delle misure così drastiche. Se qualcuno vuole fare l’obiettore, deve averne la possibilità, per una questione di pura libertà personale; è lo Stato che deve provvedere in qualsiasi caso a fare in modo che i cittadini (e le cittadine) che richiedono usufruire dei servizi per i quali pagano le tasse vengano loro riconosciuti e pienamente soddisfatti. In definitiva: obiettori sì, malasanità no. Del resto, non penso che nelle strutture sanitarie vi sia un 100% di personale obiettore; solo in quel caso andrebbero escogitate forme di servizio alternative, ma vietare di poter essere obiettori tout court mi sembra un sopruso.

Kaworu

sai a volte gli obiettori oltre a non fare il loro lavoro si rivelano anche dei pericolosi b a s t a r d i.

quando facevo tirocinio una coppia di ragazzini è venuta da noi per la pillola del giorno dopo supplicando, perchè un medico obiettore con una deontologia professionale che probabilmente usava per pulirsi il fondoschiena gli aveva detto che assolutamente nessun ospedale gliel’avrebbe mai data perchè erano minorenni, cosa falsissima.

Diocleziano

Quanti di questi ‘deontologi’ dell’obiezione non hanno obiettato ad avere la carriera agevolata magari da CL?…

Mario

@ Kaworu

Sai, su questa storia dell’obiezione di coscienza dei medici sono alquanto combattuto. Da una parte, credo che non sia possibile per una entità come lo Stato, il quale deve essere per forza di cose fondato su principi razionali, accettare che un medico abbia dei limiti psicologici nel fare certe cose perchè altrimenti secondo lui cristo, pinocchio, allah o anubis prendono collera per via del suo gesto e lo manderanno all’inferno o nell’isola che non c’è… ma d’altro canto, mi rendo conto che non è comunque bello obbligare una persona a fare una cosa che lui non vuole, perchè così facendo si rischia di passare dal ruolo di sfruttati a quello di sfruttatori. L’ideale sarebbe uno Stato laico che riesce a soddisfare i bisogni dei cittadini senza ricorrere alla coercizione degli operatori sanitari; e qualora le due cose dovessero essere in conflitto d’interessi tra di loro in una fattispecie pratica (ovvero: donna che si presenta all’ospedale/pronto soccorso a tarda notte chiedendo di avere il contraccettivo, e medico di turno che si rifiuta in quanto obiettore), in quel caso penso sia giusto fare in modo che il bisogno della ipotetica cittadina in questione venga soddisfatto senza impedimenti interposti.
Su queste cose bisognerebbe intavolare un discorso serio a livello istituzionale per tentare di fare una legge ad hoc, creando una tavola di consultazione con le ASL, le autorità competenti (che NON sono i vescovi) e coloro che sono pratici del settore ed hanno esperienza concreta per quanto riguarda queste cose (e neanche qui -guardacaso- si parla dei vescovi). Dico così perchè io, umile studente non ancòra diciannovenne, non sono pratico del settore e, al contrario dei vescovi, ammetto di non aver voce in capitolo, in quanto posso, da cittadino, limitarmi a ragionamenti generali di carattere più che altro morale, ma non avendo esperienza sul campo non credo di poter essere d’aiuto nel trovare soluzioni concrete.
Come considerazioni finali, dico che secondo me, dato che in questo caso si parla di contraccettivi e non di abortivi, bisognerebbe sia fare leva su questo nei confronti dei medici obiettori per cercare di renderli disponibili almeno in questi casi, sia rendere le circostanze di obiezione meno elastiche rispetto a quelle della fattispecie abortiva. Nel senso: io, Stato, ti garantisco libertà dell’obiezione di coscienza, ma fino a un certo punto, dato che aborto e contraccezione sono due cose separate (e, aggiungerei, un medico dovrebbe saperlo meglio di chiunque altro).

Questo era per quanto riguarda l’obiezione del personale sanitario, mentre invece per chi, come i vescovi ed il clero in generale, si ostina a mantenere posizioni sistematicamente oscurantiste su questi temi, penso sia giusto multarli quando dicono cose palesemente in contrasto con i criteri scientifici. Questo perchè i vescovi hanno una visibilità mediatica elevata, ed il popolino che pende dalle loro labbra crede ad ogni virgola di ciò che essi dicono, qualunque cosa essa sia, per cui nei casi gravi credo sia lecito -e per molti versi doveroso- intervenire. Ad esempio, io se ne avessi avuto il potere, avrei multato benedetto4x4 quando fece la sua sparata sui preservativi in Africa qualche mese fa. Ed avrei poi devoluto la cifra per finanziare lezioni di educazione sessuale nelle scuole ed installare distributori di preservativi nelle vicinanze 😉

p.s.= se il medico obiettore della tua esperienza personale si è realmente comportato in quel modo, ho l’idea che il suo comportamento rasenti il reato da codice penale. Voglio dire, anche se non sono pratico del settore, so che per un operatore sanitario fare oscurantismo e dire balle ai propri pazienti oltre che rifiutarsi di aiutarli, è uno dei peggiori delitti professionali che sia possibile compiere. A parte il fatto che questa non è obiezione, ma criminalità. Devo dire che ogni tanto non mi dispiacerebbe leggere sul giornale o ascoltare alla tv la notizia “medico bugiardo che ha fatto disinformazione in materia di legge sulla contraccezione è stato condannato al pagamento di una multa”. Essì, credo che queste cose andrebbero punite severamente, soprattutto se commesse nei confronti di persone in stato di soggezione psicologica, quali dei minorenni, specialmente se di sesso femminile.

Mario

@ Diocleziano

Penso che il problema dell’obiezionismo “di comodo” sarebbe facilmente risolvibile in uno Stato laico; attualmente, e cioè nella vaticalia del 2010, è ovvio che gli obiettori posti sotto le ali protettrici di C&L rappresentino una grave disfuzione del servizio sanitario nazionale, una sorta di casta. Fosse per me, io a gente del genere toglierei veramente la possibilità di obiettare, con multe per i renitenti. Perchè una cosa è l’obiezione, un’altra il carrierismo. E lo Stato deve tener conto di queste differenze.

Mario

@ Roberto Grendene

Esattamente.
Non vorrei che a leggere i miei commenti in successione io possa sembrare un lunatico con tendenze alla schizofrenia, è che a leggere questa notizia sta maturando in me una riflessione generale (mai fatta prima, perlomeno non a questa profondità di giudizio) sull’obiezione di coscienza, e si fanno vivi in me sentimenti forse contrastanti, che vanno dal dover tutelare la libertà di scelta di ogni operatore sanitario, all’applicazione pratica del dovere che lo Stato ha nei confronti dei propri cittadini e della soddisfazione dei loro bisogni primari… come ho spiegato in un commento che sta in moderazione, io sono uno studente di neanche 19 anni che non ha pretese di voler dettare legge su temi che non conosce da vicino, è che comunque nelle mie riflessioni personali mi limito a cercare di trovare un compromesso per evitare che debba essere infranta la libertà personale di una persona, sia “in entrata” (diritto all’avere trattamento sanitario richiesto) che “in uscita” (diritto a mantenere una certa soglia di libertà professionale).
Comunque sia, penso che garantire la libertà del singolo sia diverso dal carrierismo del quale hanno dato prova alcuni individui affiliati a CL dei quali ho avuto modo di informarmi in altra sede… ho trovato notizie poco piacevoli, e da esse è maturata in me la convinzione che lo Stato deve saper discernere dalle scelte professionali derivanti da convinzioni (per quanto discutibili a livello logico) personali e fini a sè stesse, dal carrierismo più becero. Tutto qui. Spero di essermi districato bene tra questi arzigogoli che affollano la mia mente, certe volte non è facile affrontare un tema in tutte le sue sfaccettature…

nightshade90

scusate, ma se uno proprio vuole fare l’obiettore, non può fare l’andrologo o l’otorino invece del ginecologo? quella del ginecologo mica è una missione, se uno vuole fare il medico tra tutte le varie specializzazzioni semplicemente sceglie quella più in linea con i suoi principi invece che quella che gli porta più reddito. senza contare che pure dal pèunto di vista del reddito ci sono altre validissime alternative alla ginecologia tra le varie specializzazzioni…….

in sostanza non capisco perchè tra le tante scelte l’obiettore scelga proprio quella i cui compiti sono in opposizione con la sua morale e che pertanto, avvalendosi dell’obiezione, lo porta a causare gravi disagi ai pazienti.
è come se uno che essendo obiettore si rifiuta di sparare, non solo entra nell’esercito, ma neanche fà richiesta per il ruolo di medico militare o di ingeniere (che innteoria non dovrebbero mai combattere), ma pretende pure di entrare tra gli artiglieri. e di non sparare comunque!

hexengut

Mario. non so se conosci gli orrori classisti delle poveracce sfiancate dai parti e dalla miseria e che morivano sotto i ferri da calza delle mammane mentre le jeunes filles di buona famiglia facevano il loro breve soggiorno in compiacenti cliniche private londinesi, svizzere e italiane (dove operavano i ginecologi più ferocemente antiabortisti nel pubblico); e non hai certo vissuto le battaglie femministe né quelle, importantissime, d’informazione, prevenzione e aiuto, condotte dall’aied (prova a leggerti “Inumane vite”, indagine condotta nelle borgate romane). L’obiezione, giusta all’epoca, perché democraticamente tutelante chi era già in servizio, oggi non ha ragion d’essere, anche perché bisogna arginare il catto revisionismo che vorrebbe nuovamente imporre limiti e censure alla libertà decisionale delle donne che sono le uniche che dovrebbero avere voce in materia. Che poi oggi le giovanissime tendano a ricorrere all’aborto perché non si curano della prevenzione è altro e triste discorso, ennesimo specchio di un degrado culturale (culturale non etico: la morale è a mio avviso un fatto individuale) della società. Quanto alla possibilità, che tu suggerisci, di uno stato in grado di discernere tra convinzioni e opportunismi, è cosa utopica, pericolosa (proprio perché comporterebbe, come nei monoteismi, una supervisione del privato e dell’etica del singolo) e che appare del tutto impraticabile.

Mario

@ Nightshade90
@ Hexengut

Vi ringrazio per avermi dato maggiori dati (nonchè spunti di riflessione) in proposito al tema in questione; a questo punto, cercherò di proseguire la mia ricerca personale per informarmi maggiormente sul tema. Probabilmente in questo caso io, che certamente non sono neanche lontanamente affiliato a nessuna convinzione inerente una qualche forma di teodicea, avrò arrotondato per eccesso di buonismo i miei ragionamenti in proposito agli obiettori. Sapete com’è, oltre ad essere giovane e non esperto del tema in questione (data la quasi nulla informazione che se ne fa in tal proposito sui media, la quale mi costringe a compiere una ricerca delle fonti di informazione quasi del tutto personale), non ho molte ancore di appoggio per questo argomento (perchè come dice giustissimamente Hexengut, data la mia età non ho vissuto personalmente le battaglie femministe nè quelle d’informazione, che in altri frangenti non ho mancato di lodare e di ringraziare io per primo), perciò come bussola ho cercato di usare il criterio di laicità dello Stato, e allo stesso tempo di non sconfinare in negazioni aprioristiche della libertà di scelta. Ma diciamo che coi vostri interventi mi avete convinto a formarmi un’idea maggiormente argomentata e ad avere una posizione meno transigente sul tema.

Se sono qui sul forum UAAR, oltre che per commentare le notizie, è anche per imparare cose nuove; e dato che è esattamente ciò che è successo adesso, ve ne ringrazio. Grazie Nightshade, grazie Hexengut. Siate sicuri che terrò a mente ciò che mi avete detto.

annina

Dove si può leggere con precisione il meccanismo d’azione di questo principio chimico nuovo?

nullità

As a SPRM, ulipristal acetate has partial agonistic as well as antagonistic effects on the progesterone receptor. It also binds to the glucocorticoid receptor, but has no relevant affinity to the estrogen, androgen and mineralocorticoid receptors.[8] Phase II clinical trials suggest that the mechanism might consist of blocking or delaying ovulation and of delaying the maturation of the endometrium.

dalla wiki inglese.

se vuoi qualcosa di più specifico prova a cercare “ulipristal acetate” su motori di ricerca come pubmed.

annina

Quindi c’è anche un effetto sull’endometrio e quindi sull’attechimento dell’embrione eventualmente formato (in 5 giorni, hai voglia!)….non hanno torto a dire che è potenzialmente abortivo, perciò. Potenzialmente, non sicuramente ma neanche esclusiavamente contraccettivo.

nullità

in realtà pare proprio che sul foglietto illustrativo ci sia esplicitamente scritto (così come nelle indicazioni terapeutiche per la prescrizione) che è necessario accertarsi di non usare il farmaco con una gravidanza in corso perchè studi su animali lo danno come un potenziale abortivo.

ma impedire l’attecchimento dell’ovulo fecondato non è separarlo dall’endometrio durante il suo sviluppo (aborto), è l’errore filosofico-concettuale alla base della pillola del giorno dopo vista come se fosse abortiva.

qui parli di 5 giorni e potrei anche darti ragione, ma tieni presente che 5 giorni è il tempo limite dell’efficacia di questo farmaco, non il tempo a cui viene somministrato.

la verità paradossale è che se non ci fossero così tanti obiettori, questa pillola non avrebbe mercato e non staremmo neanche a porci il problema.

Roberto Grendene

@ annina

aborto = interruzione della gravidanza
gravidanza = ha inizio dopo l’impianto nell’utero

ergo evitare l’impianto in utero non e’ un aborto

queste sono le definizione mediche, basate sul consenso di tutti gli addetti ai lavori

se c’e’ qualcuno che propone di cambiare le definizioni, che lo dica
ma chiamare aborto un farmaco che evita l’impianto in utero e’ giocare con le parole in modo ingannevole

Ratio

@ Kaworu
Hai proprio ragione, una coppia ha un figlio down perché il ginecologo obiettore non ha detto la verità sul risultato dell’analisi del liquido amniotico.

nullità

questo è da denuncia.
in un paese civile, lo avrebbero radiato dall’ordine e incarcerato.

Kaworu

oltre ad avergli tolto anche le mutande per il pagamento dei danni. che bastardo

annina

Ma del bambino ora che ne hanno fatto? Chissà che strazio vederselo davanti tutti i giorni un figlio che pensavi sano e invece è …”così”, magari tenero ma…. io ci impazzirei. Se proprio mi capitava una cosa del genere lo davo in adozione.

nullità

ci vuole un bello stomaco a fare sia questa che l’altra scelta.
non sono mai situazioni facili.
Per prendere una decisione, si deve disporre su una bilancia le cose, cercando una soluzione che riduca la sofferenza da entrambe le parti.

Ratio

Hanno accettato la realtà “imposta” dal ginecologo obiettore. Un’altra dimostrazione del fatto che tutto ciò che è fede e fideismo, sia religioso che ideologico, significa imposizione di qualcosa a qualcuno.

Sandra

“Se proprio mi capitava una cosa del genere lo davo in adozione.”

Davvero? Ti preoccupi per le possibilità di vita di un mucchietto di cellule nemmeno differenziate (tuo post delle 9.27), e non ti occuperesti della vita di tuo figlio. Strano.

Sandra

Questo ginecologo “coscienzioso” dovrebbe almeno contribuire economicamente, crescere un figlio handicappato comporta costi extra che non tutti sono in grado di affrontare, se si pensa solo alla scolarizzazione, in italia non ci sono soldi per gli insegnanti di sostegno (ma solo per coscienziosi insegnanti di religione).

Kaworu

beh ma è un programma semplice:

meno insegnanti di sostegno = più genitori disperati.

più genitori disperati = maggior tornaconto dei preti.

del resto la religione per prosperare ha bisogno della disperazione delle masse e della furbizia di pochi.

Sandra

Purtroppo è proprio cosi’. Ma ero ironica, questo ginecologo è coscienzioso solo nel pensare alla propria carriera.

Mario

@ Blek Macigno

Meno aborti = più insegnanti di “teologia della sofferenza”.

L’ho sempre detto che i preti non vogliono creare felicità, ma solo occasioni di dolore e debolezza psicologica.

Magar, bieco illuminista,

Beh, dai, sono ottimista: penso che verso il 2020 arriverà anche in Italia…

moreno03

Ma l’obiezione per i farmacisti non mi risulta che ci sia ancora, per fortuna.

Fri

non ci giurerei. Non e’ di molto tempo fa la polemica su quella farmacia a Roma che non vendeva preservativi per motivi religiosi. Mi pare se ne fosse parlato anche qui.

ser joe

Bisognerebbe costringere le farmacie che hanno un farmacista obiettore ad avere un collega non obiettore o in mancanza di questo esporre un cartello qual’è la farmacia di turno che può dare questo servizio. Perchè non dimentichiamolo che la farmacia è un servizio rivolto al pubblico e che lavora e guadagna grazie al servizio sanitario pubblico.

moreno03

I profilattici non sono un farmaco, la pillola del giorno dopo sì!

Kaworu

no infatti è teoricamente illegale, ma sai che in italia i cattolici possono fare il bello e il cattivo tempo perchè “sono più uguali degli altri”

Painkiller

@Annina

Vorrei fare una precisazione: la gravidanza inizia quando il prodotto del concepimento si impianta nell’endometrio, non prima ne dopo. In 5 giorni onestamente il prodotto del concepimento di strada ne fà ben poca, è a stento un grappolo di poche cellule che nello 80\85% dei casi finisce comunque per non impiantarsi.
A prescindere dalle proprie opinioni su contraccezione e aborto parlare di abortivo per le “pillole del giorno dopo” è una castroneria bell’e buona.

annina

a Painkiller
Questa è una posizione un po’ ipocrita: l’embrione ESISTE da quando viene concepito, impiantato o non impiantato che sia. Se, per sostenere che un principio chimico non è abortivo ci raccontiamo che la gravidanza non esiste se non c’è l’impianto è una cosa, ma se vogliamo dire che non è avvenuto il concepimento diciamo una bestialità scientifica piuttosto enorme.
Possiamo dire che finch’è non è impiantato la donna non è gravida ma non possiamo dire che il farmaco impedisce all’embrione (di poche cellule ma comunque un nuovo essere umano in divenire) di giocarsi le sue chance di sopravvivere e quindi -di fatto- gli impediamo di vivere, ovvero il farmaco ha un’azione non contraccettiva (non solo, almeno) ma anche “antinidatoria” ovvero “precocemente abortiva”.
Poi possiamo filosofare se un embrione di 5 giorni sia da catalogare tra gli esseri umani a pieno titolo o meno, ma non raccontiamo stupidaggini facilmente smentibili scientificamente.

Kaworu

annina, se uno fosse davvero coerente con questa presa di posizione, dovrebbe per sicurezza fare il funerale a ogni assorbente a ogni ciclo, se ha rapporti non protetti.

la maggior parte finisce lì prima ancora che la donna si renda conto della faccenda.

se l’embrione non si annida, la gravidanza nemmeno comincia.

Sandra

Si sta parlando di una pillola dei giorni dopo, la fecondazione potrebbe non essere nemmeno avvenuta! E’ contraccezione di emergenza, e si opera al massimo su uno zigote, sempre che ci sia. Se parli di possibilità, anche fermare la fertilizzazione un miliardesimo di secondo prima che accada si potrebbe considerare abortivo, ma allora per coerenza l’organizzazione delle esequie degli assorbenti evocate da kaworu dovrebbe tenere i prolife piuttosto occupati.

nullità

no annina.
una delle cause di sterilità è rappresentata da problemi genetici che rendono difficile o impossibile, la maturazione dell’endometrio e l’adesione dell’ovulo fecondato.
e molte volte la gravidanza non va a segno non tanto per una mancata fecondazione quanto per la mancata adesione.

questo fa riflettere perchè vuol dire che non è assolutamente vero che un ovulo fecondato ha una bella strada in discesa per diventare essere umano.
l’adesione è un passaggio cruciale tanto quanto la fecondazione.
l’embrione senza l’utero della madre resta semplicemente una cellula in divisione.

forse è un po’ più corretta la tesi di chi vede il feto come essere umano “in potenza” verso il sesto mese, mese in cui esistono casi sporadici di sopravvivenza a seguito di parti precoci accidentali o a seguito di cesarei per complicazioni.
ovviamente molti di questi neonati dovranno convinvere con malformazioni a organi interni o ritardi cerebrali, però almeno puoi dire che possano vivere autonomamente fin da quel periodo.

considerare un embrione già essere umano comporta dover ignorare troppe variabili che anche in circostanze normali sono abbastanza rappresentate.

e aggiungo una cosa

Possiamo dire che finch’è non è impiantato la donna non è gravida ma non possiamo dire che il farmaco impedisce all’embrione (di poche cellule ma comunque un nuovo essere umano in divenire) di giocarsi le sue chance di sopravvivere e quindi -di fatto- gli impediamo di vivere, ovvero il farmaco ha un’azione non contraccettiva (non solo, almeno) ma anche “antinidatoria” ovvero “precocemente abortiva”.

dici che possiamo filosofeggiare su quanto un embrione di 5 giorni sia già essere umano e poi parli di scienza. ma hai usato, qui sopra, argomenti puramente filosofici.
La stessa filosofia può risponderti che anche il preservativo impedisce all’ovulo la chance di diventare embrione. e perciò impedisce a priori all’embrione di sopravvivere.

Roberto Grendene

per il levonorgestrel, “pillola del giorno dopo” commercializzata oggi in Italia, non sono dimostrati ne’ effetti che impediscono l’impianto in utero
e’ un anticoncezionale

di questa nuova pillola non so
ma depositare l’essenza di un nuovo essere umano in una cellula uovo che ha fatto entrare uno spermatozoo e non nello spermatozoo e nella cellula uovo separati mi sembra assurdo: anche la cellula uovo e lo spermatozoo distanti un millimetro sono allora “un essere umano in divenire” (ed anche distanti 3 metri, prima di un rapporto)

gianfranco

la pillola dei 5 giorni dopo deve essere ammessa in italia e anche dei 10 giorni dopo!
Perchè c’è il rischio che in 72 ore una farmacia o un pronto soccorso senza obiettori non la trovi…

alessio di benedetto

Il Vaticano deve smettere di ostacolare con ogni mezzo politico ed ideologico la ricerca della scienza, come fece quattro secoli fa con Galileo Galilei. Prima o poi scopriremo e riusciremo persino a dimostrare, proprio attraverso le conoscenze dell’ingegneria genetica, che la “mitologia” ecclesiastica è stata inventata per plagiare le menti dei popoli, affinché la verità non venisse mai a galla.
Come ha insegnato Cristo, bisogna stare dalla parte dei poveri, degli oppressi e dei dannati della Terra. Bisogna essere attivamente contro la guerra e non scomunicare quei preti che, seguendo la dottrina evangelica, hanno manifestato – come padre Vitaliano – contro la colonizzazione del Medio Oriente da parte degli U. S. A. Non si può “predicare la pace” e poi stringere la mano al boia Pinochet, come fece Wojtyla, in uno dei suoi viaggi in Sud America (Cile 1987). Non si può predicare l’amore universale ad Assisi e poi santificare lo spagnolo “piduista” dell’Opus Dei, Josemarìa Escrivà de Balaguer y Albas. A meno di non essere affetti da un caso patologico di scissione completa della personalità, non ci si può rifiutare di “ricevere” a Torino Rigoberta Menchù, la giovane guatemalteca premio Nobel per la pace nel 1992. Non è possibile chiedere perdono per i crimini contro gli Indios di cinquecento anni fa e poi permettere ai nunzi apostolici in Argentina e Cile (anni Settanta-Ottanta) Pio Laghi e Angelo Sodano di giocare a tennis con quegli assassini che hanno fatto sparire più di 30.000 “dissidenti”, buttandoli dagli aerei in volo. Le Madri dei desaparecidos sono ancora in ginocchio a chiedere i resti dei loro cari!

da: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
(Nexus Edizioni), giugno, 2010.
517 pagine, 130 immagini, € 25

http://www.shopping24.ilsole24ore.com/sh4/catalog/Product.jsp;jsessionid=5CEA4413C7EEA5149DD28140DBE79EC4?PRODID=SH246200038
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-religione-che-uccide.php
http://shop.nexusedizioni.it/libri_editi_da_nexus_edizioni_la_religione_che_uccide.html

lorella

a quando la pillola contraccettiva per gli uomini? troppo comodo imbottire le donne di pillole.

Paul Manoni

Signori e Signore, benvenuti nel paese delle banane del pianeta papalla! 🙁
Fa’ piacere che non siamo piu’ costretti a guardarci indietro, ma solo davanti…Dietro di noi, ormai non c’e’ piu’ nessuno!

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