La laburista inglese Christine McCafferty ha presentato al Consiglio d’Europa una proposta contro “l’uso sregolato dell’obiezione di coscienza”. Il documento, già approvato dalla commissione Affari sociali, sanità, e famiglia dell’assemblea, sta suscitando l’allarme dei cattolici europei perché, come scrive Avvenire, vorrebbe stabilire “l’obbligo per il Servizio sanitario di fornire il trattamento desiderato a cui il paziente ha diritto nonostante l’obiezione di coscienza” del personale. La bozza di risoluzione sostiene la necessità di “bilanciare il diritto all’obiezione di coscienza con la responsabilità professionale e con il diritto di ogni paziente ad accedere tempestivamente a legittime cure mediche”. Il documento cita l’Italia come esempio di paese in cui un’obiezione di coscienza non regolata ha condotto a una riduzione del diritto della donna a ottenere un’interruzione di gravidanza.
Aborto, proposta al Consiglio d’Europa: “frenare l’obiezione di coscienza”
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Triste che dobbiamo sempre farci tutelare da politici di altri pasei. Ma meglio che niente.
“l’obbligo per il Servizio sanitario di fornire il trattamento desiderato a cui il paziente ha diritto nonostante l’obiezione di coscienza”
1) ovviamente deve essere cosi’
2) gli obiettori possono andare a fare altra professione medica, non una specializzazione che per la legge italiana e di quasi tutto il mondo prevede l’aborto come metodo di tutela della sua salute
L’obiezione di coscienza dovrebbe valere solo se tutti medici fossero ginecologi (per assurdo), come quando c’era la leva obbligatoria per tutti i cittadini maschi fino a qualche anno e tranne certi casi non ci si poteva sottrarre, non per una professione che non si è obbligati a scegliere per forza.
E in ogni caso non si è obbligati a fare i medici, di qualsiasi tipo.
Infatti mi sembrava di aver capito che l’obiezione fosse stata introdotta per “regolarizzare” la posizione di quei medici che erano già ginecologi quando passò la legge 194. Tutti gli iscritti e laureati in medicina degli anni successivi al 1978 che hanno scelto la specializzazione in ginecologia sapevano che esiste la 194 e quindi non dovrebbero avere diritto ad obiettare.
L’ho sempre detto io: medici, farmacisti ideologicizzati andassero a vendere le patate!
O si aprissero loro cliniche private (e se le pagassero loro!)
Quoto tutto!
Altra professione un cavolo!!! Se questo non è totalitarismo, dimmi tu cos’è!
É una vergogna che si debba oggi obbligare ad un medico di caricarsi addosso l’omicidio di cui non è responsabile.
A causa dell’aborto una persona appassionata di medicina e che ha la vocazione per questa nobile professione dovrebbe mandare a quel paese il suo sogno solo perchè non tengono conto della sua obiezione di coscienza????
Scandalo! Vergognatevi! Un altro bel colpo contro i Diritti dell’Uomo!
Fra 10 anni, questa Dichiarazione dei Diritti Umani non esiste più…
una persona appassionata di medicina puo’ fare il neonatologo o l’otorino. E l’aborto NON e’ un omicidio!
@ Fri:
Non devi essere tu o i dittatori del pensiero unico a decidere cosa una persona vuole fare. Quando si interrompe una gravidanza a 24 settimane, che tu lo voglia o meno, che questo ti faccia scomodo o meno, É UN OMICIDIO.
@ Calogero
perchè dovresti essere tu o i dittatori del pensiero unico dalla tua di parte, a decidere cosa una persona può o non può fare, al di sopra delle leggi?
PS: so che sei evangelico.
@Calogero
andiamo, è assurdo. Un medico deve mettere la salute dei suoi pazienti prima della sua coscienza, altrimenti può fare il pescivendolo e vivere contento, tanto i pesci non hanno un’anima.
E riguardo alla tua obiezione sui Diritti dell’Uomo: è una scemenza, questa proposta è fatta apposta per tutelare il diritto ad un trattamento sanitario equo che i bigotti e gli approfittatori si ostinano a negare in nome di un dio alieno che ha mandato se stesso in una missione suicida 2000 anni fa. Lasciate che le donne decidano con la loro testa e non costringete chi non crede a sottostare alle vostre regole.
P.S.:Chi sarebbero i “dittatori del pensiero unico”?
@ Nullità:
Ma chi ha mai imposto il suo pensiero ad altri? Io? Se fosse per me, visto che la legge lo permette, le donne possono chiedere di abortire, la cosa non mi riguarda più visto che è stata la legge ad assumersi questa responsabilità, non io. Per cui se la legge lo permette, io non vedo perchè ora dovrei andare a militare. Io non sono d’accordo: punto. Poi gli altri fanno comunque quello che gli pare e piace.
Per quanto riguarda questa proposta di legge, la cosa mi irrita e reagisco in merito perchè si va ben oltre al rispetto delle leggi e dei diritti. Quí è una scusa usata dai militanti pro-aborto per COSTRINGERE tutti i medici e ginecologi a praticare contro la loro coscienza la pratica di un aborto che mette fine alla vita di un essere umano senza difesa! E i diritti umani in questa facenda c’entrano eccome, caro Zoso!!!
Non tutti gli obiettori di coscienza si rifiutano a praticare l’aborto in nome di Dio, ma alcuni di loro non sono necessariamente credenti, e se rifiutano lo fanno per propria convinzione personale, ubbidendo alla loro coscienza!!!
Tu, fai quel che ti pare della tua, ma non venire ad intrometterti in quella degli altri!!! Che sia in nome di Dio, dei Puffi o di HArry Potter, non sono cavoli tuoi.
I dittatori del pensiero unico sono persone come.. TE!
Calogero risponde:
mercoledì 18 agosto 2010 alle 15:31
La chiesa.
La legge permette, non impone. Vendere un farmaco non è far abortire, ad abortire sarebbe chi usasse quel farmaco per ottenerre questo scopo. Così come chi vende armi non per questo è ritenuto dalla legge responsabile di eventuali assassini commessi con armi che ha venduto.
No, la legge intende regolare, non proibire, l’obiezione. L’obiezione, così com’è in Italia (in sostanza anarchica), è ad es. molto spesso sfruttata per far praticare nelle cliniche private (cioè a pagamento) quegli aborti che sono rifiutati nelle strutture pubbliche (dove sarebbero gratuiti o a buon mercato). Per quanto riguarda l’obiezione dei farmacisti, vale quanto già scritto: loro non praticherebbero un bel niente, devono solo rendere disponibili i farmaci che l’Agenzia del Farmaco ha ritenuto idonei alla commercializzazione.
anche i medici hanno il diritto di non essere obbligati a uccidere un nascituro. I paesi civili non possono in alcun modo limiatre l’obiezione di coscienza su qualsiasi tema che riguardi l’etica.
si iscrivano ad altro dato che la 194 è in vigore da un po’.
proprio i ginecologi devono fare? suvvia…
E invece, Cara Lorella, secondo la nuova etica degli atei e razionalisti, ognuno dovrebbe essere costretto a sottomettersi alla banalizzazzione dell’omicidio, in nome di un ideologia libertaria che manda a quel paese buon senso, etica, morale, diritti dell’uomo e tutto quello che non quadra con le loro opinioni.
@ Nullità: E TU CHI SEI PER PERMETTERTI DI DECIDERE QUALE PROFESSIONE DEVE FARE IL TUO PROSSIMO???!!! Fare il medico vuol dire alla base fare tutto il tuo possibile per CURARE, SALVARE la vita del tuo prossimo, e non TOGLIERLA!!!
Suvvia un cavolo! Tu fai il mestiere che ti pare e piace, ma non sei tu a decidere dell’avvenire professionale degli altri solo perchè non la pensano come te sull’aborto!!! Capito????
L’aborto NON e’ un omicidio e la persona che vuole proprio fare il medico puo’ fare l’otorino o lo pneumologo! Fare aborti fa parte dei doveri di un ginecologo e questo i medici lo sanno PRIMA di inscriversi alla specializzazione.
Calogero, non ti scaldare. I cial†roni che tu difendi non sono gli inviati di nessun dio. Se un cittadino vuole avvalersi di leggi esistenti deve essere libero di farlo. Sei solo un fondamentalista conformista.
@ Diocleziano:
E io mi astengo di dire cosa sei tu invece 😉
Semmai fondamentalista lo sei tu con il tuo pensiero unico che tiene poco conto della vita altrui. Solo per egoismo.
Diocleziano:
Io non ho personalmente NESSUNO da difendere. Parlo per mia convinzione personale e in base a quello che la mia coscienza mi dice di fare o di non fare.
Calogero,
appunto: sei un fondamentalista. E che ti piaccia o non ti piaccia è solo la tua opinione, non una verità cosmica…
@ Diocleziano:
Non mi sono mica permesso di imponerti le mie convinzioni, mentre voi sostenete proposizioni di leggi che costringono la persona a praticare un aborto anche se è contro alla sua coscienza!!!
E poi rinfacciate ai credenti di credere in una verità assoluta!
Tssss…
@ Calogero
io non sono nessuno.
ma la legge è la legge. la 194 esiste. le persone che si iscrivono a ginecologia possono obiettare scegliendo altre specializzazioni, nessuno li obbliga a fare proprio quella.
E guarda caso, in molti ospedali, la combo ginecologo-obiettore è la chiave per fare carriera.
a questo punto chi sono queste persone per considerarsi al di sopra delle leggi? nessuno li obbliga a scegliere questa specializzazione.
e ripeto, questi si iscrivono ben sapendo cosa è la 194.
Suggerisco camomilla.
@ Nullità:
Sono una persona appassionata, non vuol dire che io sia violento.
Le cose le prendo alla seria. Sono fatto cosí.
Se ti capita di venire in Belgio, ti serviró io una camomilla 😉
E allora facciano i dermatologi o gli ortopedici.
Possono anche dedicarsi alla depilazione, così non vengono privati della vista dell’oggetto dei loro sogni… 😉
Sentite Mauro, Nullità e tutti gli altri dittatori del pensiero unico:
Facciate voi i bidelli o tutto quello che vi pare e piace, ma se una persona ha la determinazione di fare il medico o il ginecologo, non ha bisogno ne del vostro parere e tantomeno deve rinunciarvi solo perchè una legge 194 prevvede la possibilità di abortire!!!! L’obiezione di coscienza è un diritto INALIENABILE e SACRO-SANTO!!!
Che questo vi piaccia o meno. Se vi proponete voi a praticare l’aborto, studiate e imparate VOI a maneggiare le attrezzature micidiali. Gli altri fanno quello che vogliono.
L’obiezione di coscienza è un diritto INALIENABILE e SACRO-SANTO solo quando non ci sono alternative. Nessuno li obbliga a fare i ginecologi. Se proprio amano tanto i bambini possono fare i pediatri. Se io facessi la bidella e mi rifiutassi di spazzare i corridoi delle scuole perche’ va contro la mia religione verrei licenziata.
“Gli altri fanno quello che vogliono.”
ma non eri tu poco sotto a dire che non ci si puo’ permettere di fare quello che vogliamo, che tutto questo liberismo e’ frutto dell’ateismo e dell’egoismo, ecc… ecc…?
Dai, ripetiamo tutti insieme:
“La pillola del giorno dopo non è un farmaco abortivo, è un contraccettivo.”
“La pillola del giorno dopo non è un farmaco abortivo, è un contraccettivo.”
“La pillola del giorno dopo non è un farmaco abortivo, è un contraccettivo.”
…
Forse un bel giorno vi ci entrerà in testa che l’obiezione di coscienza in questi casi non c’entra NIENTE.
(prima o poi chi ammazza un non-cattolico sarà graziato per “obiezione di coscienza”… Dopotutto mica si può costringere qualcuno a lasciarli vivere! Dove sono i cari, vecchi valori di una volta? ç_ç )
Signor Gaglia:
Da vomitare il suo commento. Non dico altro. Proprio da vomitare.
Mi scusi, ma non ho parole. Dovrebbe vergognarsi di fare sarcasmi del genere.
Stavamo a parlare dell’obiezione di coscienza riguardo all’aborto, mica si parlava della pillola del giorno dopo o del preservativo!
Parli di valori “di una volta”, ma tu nemmeno quelli di oggi hai!!
Signor Calogero, da vomitare sono i SUOI commenti!
oppure non sottoscrivano contratti di lavoro con ospedali pubblici. chi obietta deve essere disposto a pagarne le conseguenza personalmente, a meno che la coscienza valga più del diritto altrui ma meno dello stipendio proprio
non pretendano allora di fare un mestiere che come tutela della salute della donna prevede l’aborto
No, scusa, quale tutela della salute? Scelgo di abortire un figlio che non voglio. Perchè ancora nel 2010 non ci si pensa PRIMA. Altro caso è l’aborto terapeutico…
magari puo’ anche essersi rotto il preservativo o puo’ avere fallito la pillola? puo’ succedere in alcuni casi, sai?
ma ci rendiamo conto?
sarebbe come accettare l’obiezione di coscienza dei testimoni di geova e trovarsi un turno di tali obiettori quando arrivi al pronto soccorso e hai bisogno di una trasfusione
l’obiezione di coscienza per i ginecologi aveva senso quando fu introdotta le legge sull’aborto: scelsero quella professione e gli furono cambiate le carte in tavola
ma doveva valere sono per coloro che allora erano ginecologi o studenti in ginecologia
e basta
ora e’ diventato sistema per condannare le donne che scelgono di abortire a farlo con grandi difficoltà e con grandi ritardi
Non solo… pare che gli obbiettori di coscienza sinceri spesso siano tali per facilitarsi la carriera.
Il meccanismo è semplice: dove c’è un primario che appartiene a certi ambienti tradizionalisti, la vita è molto più facile e il lavoro più sicuro se fai vedere di pensarla come loro. Non scordiamoci che l’influenza di Comunione e Liberazione su gran parte della sanità del nord Italia è enorme.
Ne ho sentito parlare varie volte da amici che lavorano in ospedale e mi pare che anche Report avesse evidenziato questo fenomeno, in un suo servizio.
Chi ci rimette sono i medici che vogliono fare il loro lavoro seriamente, senza pastoie ideologiche, e magari si ritrovano mobbizzati – oltre ovviamente alle donne.
Con lo stesso principio allora, se fossi Testimone di Geova potrei pretendere di lavorare al trasfusionale ma senza occuparmi di trasfusioni di sangue o parti di esso.
Tenete presente che se un dipendente si rifiuta di eseguire un compito che fa parte del contratto di lavoro può essere licenziato per giusta causa.
Appunto.
Che questi signori obbiettori, qualora siano dipendenti pubblici o farmacisti con autorizzazione comunale, vengano licenziati, o gli vengano tolte le licenze! 😉
Le leggi prevedono che lo Stato garantisca un servizio ai cittadini…Se il dipendente statale non esegue questo servizio, non vedo perche’ non debba essere messo alla porta!
…Ce ne sono così tanti di medici inattesa di un posto di lavoro! 😉
lorella scrive:
16 agosto 2010 alle 23:12
anche i medici hanno il diritto di non essere obbligati a uccidere un nascituro. I paesi civili non possono in alcun modo limiatre l’obiezione di coscienza su qualsiasi tema che riguardi l’etica.
E ci mancherebbe altro che non solo si potesse permettere, anzi costringere, qualcuno a commettere omicidio.
Semplicemente i medici DEVONO dare il servizio (in questo caso interruzaione di gravidanza) per il quale sono stati assunti dagli ospedali, se rifiutano di esercitare il proprio lavoro devono essere licenziati, e pagare gli evventuali danni cagionati alle persone a cui a loro si rivolgono, non ottenendo il servizio richiesto.
Ciao a tutti
……..e ovviamente è sempre la Chiesa che decide QUALI sono i temi etici a cui applicare l’obiezione di coscienza, vero?
La soluzione è semplice: impallinare il potere d’interdizione dell’apparato sanitario verso i medici che praticano l’aborto, in modo che NON siano penalizzati nella carriera.
Perchè e QUESTO il motivo principale dell'”obiezione di coscienza” di tanti medici: carriera stroncata se non ci si adegua ai diktat cattolici della direzione sanitaria.
Poi, IMPORRE a TUTTI gli ospedali pubblici di fornire il servizio COMUNQUE. Cioè, avere almeno un medico non obiettore in servizio.
Con questa “cura”, vedrete che il problema si risolverà da solo.
lorella scrive:
16 agosto 2010 alle 23:12
Succedesse che un tassista islamico si rifiutasse di portare una donna con le doglie in un ospedale per partorire perché la sua fede gl’impone di mantenersi alla larga da donne con “lo loro cose”, da donne sposate ad altri uomini, perché in sostanza così gl’impone la sua dottrina etico-religiosa, saresti altrettanto entusiasta della difesa delle proprie convinzioni etiche?
Ah, portare una donna in ospedale no è paragonabile al vendere una pillola contraccettiva? Ma non vendendola ti arroghi un diritto decisionale su un fatto di cui ignori le motivazioni; persino certi aborti sono necessari per salvare la vita della madre, ma la posizione del vaticano in proposito è chiara: una credente deve esporsi al martirio e rifiutare in ogni caso l’aborto. Fintanto che una è fervente credente, passi. Ma il vaticano ha sempre operato per modellare la legislazione nazionale sui suoi propri dogmi, ossia per imporne gli effetti su tutta la popolazione nazionale, di qualsiasi credo o non credo. E anche questa è un’azione antietica.
Innanzitutto vietare l’obiezione di coscienza ad anestesisti, barellieri e quant’altro, e precederla solo e al massimo per colui che compie concretamente l’aborto. Si chiarisca poi che non può essere tirata in ballo quando si tratta di prescrivere pillole ed infine un bel calcio nel c. alle pretese dei farmacisti. Poi è ovvio bisogna pagare di più chi lavora di più, quindi giusto che chi non faccia obiezione di coscienza e si fa il mazzo a dover praticar gli aborti che altri fancazzisti non vogliono fare, prenda di più.
Iniziativa più che giusta e ragionevole.
Iniziativa da stato etico.
Il totalitarismo si ripresenta sotto altre forme, ma sempre viene dalla parte dei partito “isti”. Chissà perché?
Stato etico?!
Ma sei in grado di capire quello che dici?
Lo stato etico è quello che sognate voi… qui si parla di diritti conculcati ai cittadini in virtù di convincimenti personali. Non sei obbligato a fare il ginecologo negli ospedali pubblici: se accetti di farlo devi fornire il servizio richiesto al cittadino.
Lo stato etico lo realizza il ginecologo obiettore, quando si rifiuta di fornire il servizio dovuto in base ed un personale ed opinabilissimo ‘principio etico’, imponendolo di fatto, anche agli utenti/cittadini
Non rivoltare le carte
Si tratta al contrario di garantire la libertà di scelta dei cittadini, che proprio chi conosce bene lo stato etico ed aspira a quello non lascia.
Non sapevo che un obiettore di coscienza (per aborto) non fosse un cittadino..
Brava, brava, … siete proprio i miglior garanti delle libertà individuali! Se in un governo ci fossero soltanto persone con il vostro livello di morale e di etica, io m’ammazzo. Modo di dire, ovviamente, ma preferirei trasferirmi in Afghanistan o in Corea del Nord.
Vai pure in Afganistan o Corea del Nord, poi vediamo quanto ti piace la morale e l’etica di quei paesi. Il medico e’ cittadino tanto quanto la donna e non ha nessun diritto di imporre le sue scelte personali agli altri. Se non vuole praticare aborti non faccia il ginecologo. Una donna che vuole abortire non ha altra scelta se non andare da un ginecologo, un medico ha invece la scelta di fare un’altra specializzazione.
@ Fri:
La donna che vuole abortire è libera di farlo indirizzandosi ad un medico che lo pratica. Punto e basta. Ogni medico è libero di ascoltare la propria coscienza e rifiutare di caricarsi addosso un peso che altri vogliono scaricargli addosso!!! Di medici che praticano l’aborto ve ne sono a palate, lasciate in pace coloro che non lo vogliono praticare e abbiate un MINIMO di rispetto per i loro diritti!!!
Ma l’hai letta la notizia??? evidentemente se e’ sorto il problema significa che di medici che praticano aborti NON ce ne sono a palate, specialmente non in Italia.
@ Calogero
vienimi ancora a parlare di pensiero unico, quando negli ospedali lombardi infiltrati fino al midollo di CL, un ginecologo non obiettore si sente rispondere che non ci sono posti per i non obiettori, e anche se ce ne fossero, può scordarsi di fare carriera e verrà vessato finchè questo non andrà altrove.
Con che coraggio parli di totalitarismo se ignori che esistono vere e proprie microdittature al di sopra della legge, di questo tipo?
@ Nullità:
Io ho parenti in tutta Italia: Torino, Milano, Asti, Savona, Sicilia.
E secondo me, la fate più grave e grossa di quanto sia in realtà.
Di microdittature ve ne sono ovunque e di qualsiasi ideologia, anche la vostra.
perchè sia una dittatura ci vuole un ingrediente fondamentale, il potere.
non mi risulta che la nostra “ideologia” come la chiami tu, ne abbia poi molto.
l’iniziativa da stato ètico è l’agenda di governo sulla bioetica di qualche articolo fa.
Se un medico del servizio pubblico facesse obiezione di coscienza, rifiutando di curare i pazienti dichiaratamente cristiani, e qualcuno volesse impedirglielo, invocheresti ancora il “totalitarismo” e lo “stato etico”, trollone?
L’obiezione di coscienza sarebbe possibile solo se lo stato garantisse comunque il servizio pubblico ai cittadini. E le spese per fare questo, ovviamente, ricadessero sulle spalle degli obiettori (i quali altrimenti verrebbero pagati con stipendio pieno, per fare però solo metà del loro lavoro).
Non è ammissibile che i problemi di coscienza del medico impediscano ai cittadini di esercitare i propri diritti.
Catech “isti” ?
E’ insultante la distorsione che viene fatta delle parole da parte di chi vuole imporre la propria visione ideologica: se si parla di laicità questa viene distorta in *sana* dopo aver introdotto l’inesistente *laicismo* (inteso con accezione negativa) per poter etichettare con disprezzo chi vuole evitare l’interferenza religiosa nella vita pubblica.
Adesso arriva il trollone che proietta la SUA visione di stato etico verso chi cerca di difendersi dall’aggressività degli integralismi talebani.
E attribuisce ad altri il totalitarismo che la sua ideologia ha già imposto per secoli al mondo-
L’arroganza del potere è dura a morire, ma il suo modo di esprimersi e di dibattersi nell’agonia della fine è disgustoso e rivoltante.
Il fatto è che in Italia l’obiezione di coscienza (seee…) sta dilagando fra i medici sotto la pressione della Chiesa cattolica: probabilmente la massa degli obiettori sono semplici opportunisti che hanno fiutato l’aria che tira e si adeguano.
L’obiezione di coscienza vera, sincera, secondo me andrebbe e potrebbe benissimo essere tollerata o ammessa. Ma è una questione di numeri. Se gli obiettori sono quattro gatti, chi se ne frega, nessun problema. Ma adesso gli obiettori aumentano, per mero opportunismo, e la Chiesa su questo conta: sulla codardia dei medici. Il corpo medico è ormai sotto il controllo di CL e della Chiesa (in Italia, altrove si respira meglio).
La Chiesa è potere e il potere specula sull’ignoranza e la viltà. Del resto perché fare l’eroe? Persino la Chiesa dice “ad impossibilia nemo tenetur”, anche se però raccomanda il martirio come gesto supremo d’amore. Il martirio dei sudditi ovviamente.
Chi fornisce un servizio pubblico non può esimersi dal fornire quanto richiesto dal cittadino. Punto. Sarà la coscienza del cittadino, se mai ad essene responsabile. comunque, l’aborto è sempre meglio prevenirlo.
Iniziativa lodevole. Certo il buon senso si scontra con le lobby catto-talebane.
Vorrei vedere in un’azienda privata “normale” se facessi obiezione di coscienza…
Che so, un commesso al Carrefour può rifiutarsi di vendere una cotoletta perchè è animalista?
SOno cose da pazzi, davvero!.. Ma chi obbliga il medico a fare il medico! Io ho fatto il servizio civile e dunque sono stato un obiettore di coscienza, Ma lo Stato mi obbligava al servizio di leva! Dico anche che il medico che si rifiuta di praticare l’aborto, al limite la cosa mi potebbe anche non riguardare purchè il servizio pubblico, e sottolineo il “pubblico”, garantisca il diritto senza limitarlo o addirittura svuotarlo, come in talune strutture accade.
Ma poi, qnti di questi possono dirsi veramente “obiettori”, e nn invece ispirati a motivi opportunistici e di carriera? Ci sono stati nel passato casi di obiettori che però nelle loro strutture private… Tu capisc’ a’ mè, come direbbe Tonino..
Ma questo è un punto relativo, nel merito del quale nn voglio neanche entrare..
La verità è che la democrazia liberale è incompatibile, assolutamente incompatibile, con questi pazzi fanatici fondamentalisti….Insopportabili!
Quello che non capisco io è perchè un cattolico voglia fare il ginecologo. Il ginecologo è il medico della donna ed il benessere delle donna è il suo primo e unico dovere. I neonatologi e i pediatri sono i medici dei bambini, non i ginecologi.
Chi studia ginecologia sà che la specializzazione include anche l’aborto, se non vuole praticarlo o lavora solo in strutture private cattoliche oppure si dedichi ad altra specializzazione.
Non vedo perchè lo stato debba pagare chi NON vuole fare il proprio lavoro.
Come diceva qualcuno: approvate tanto l’obiezione di coscienza quindi sareste felici, cari cattotalebani, di trovare al prontosoccorso un medico testimone di geova che vi lascia morire perchè le trasfusioni sono taboo per la sua religione. Oppure sareste felici di avere cardiologi ebrei e\o mussulmani che forniscono terapie non idonee perchè per la loro religione il maiale è taboo quindi niente impianti di valvole suine?
Il concetto è lo stesso.
essenzialmente 2 motivi
1. sensazione di poter ricoprire una posizione tale da poter decidere delle vite e delle decisioni, previste dalle nostre leggi e quindi legittime, di altre persone. in sintesi: rompere le balle al prossimo stando sopra la legge
2. avanzamento di carriera in ospedali di chiare infiltrazioni cielline nelle posizioni dirigenti.
La proposta della laburista inglese è molto buona,apprezzabilissima e dovrebbe essere approvata a grande maggioranza,anche per creare un precedente e gli altri paesi dovrebbero imitarla. In Italia lo sgomento è tanto perchè da noi non verrebbe mai approvato; noi in territorio italiano dobbiamo abbassare la testa ed eseguire tutti gli ordini dettati dallo S C V. Loro non sono extracomunitari ospiti in casa nostra,ma sono i padroni delle nostre istituzioni e di tutto il territorio bianco-rosso-verde!!!!!
Facciamo così allora: le donne partoriscono e chi ha deciso di non consegnare il farmaco abortivo mantiene il figlio.
Che bell’esempio l’Italia! l’Europa intende prenderla ad esempio perchè non la si emuli in alcun modo.
Secondo me c’è molta confusione su ciò che si intende per obiezione di coscienza.
A mio modo di vedere, se la legge prevede che una donna, posti determinati requisiti, abbia il diritto di abortire, è obbligo delle strutture sanitarie far sì che tale donna possa esercitare il proprio diritto. Il che significa che, in ciascuna struttura sanitaria, deve essere presente un numero di ginecologi abortisti sufficiente a far sì che l’intervento possa essere eseguito. Così prescrive la legge, punto e basta.
Non sono un giurista ma, che io sappia, in merito al discorso relativo all’obiezione di coscienza, la giurisprudenza italiana prevede che “l’obiettore di coscienza si assuma in prima persona la responsabilità delle conseguenze civili e penali che derivano dall’obiezione.” Quindi, qualora una donna non riesca ad esercitare il diritto di abortire perché non trova nessun ginecologo disposto ad operarla, secondo me i ginecologi obiettori che si sono rifiutati di intervenire dovrebbero essere chiamati a rispondere del fatto davanti ad un tribunale. Del resto, come hanno già fatto notare in molti, nessuno li ha obbligati a scegliere quella professione. E vorrei ricordare loro anche che viviamo in un moderno stato di diritto laico (almeno in teoria), nel quale le leggi dello stato devono essere rispettate da tutti, a prescindere dalle proprie convinzioni religiose ed etiche. Cosa accadrebbe se ciascuno di noi si sentisse autorizzato a disobbedire ad una legge che non gli piace semplicemente perché è contraria alla sua etica?
E poi dicono: e perché vorresti andartene dall’Italia?
C’è una ragione di più….
@ A * * *:
Cosa aspetti per prendere un biglietto andata semplice per la Cina o la Corea del Nord? Lí praticano tutto quello che li pare e piace. La loro libertà non ha limiti 😉
Ci sono prezzi molto interessanti in questo momento 😉
vacci tu, visto il tuo concetto di liberta’ ti ci troveresti perfettamente a tuo agio
Dai, su, prossima proposizione di legge:
Tutti i genitori dovranno essere costretti ad aiutare il proprio figlio a suicidarsi.
Chi non aiuta il proprio figlio a suicidarsi per “obiezione di coscienza” ci pensi prima e non faccia figli.
Se un ragazzo cade in depressione tale da volersi togliere la vita, il genitore non puó intervenire e aiutarlo a ritrovare il gusto della vita perchè allora sarebbe non rispettare la volontà e la libertà del proprio figlio..
Ecco a cosa arriveremo fra qualche anno.. anzi, fra qualche mese tanto che ci siamo.
Il mondo sta davvero scivolando nell’assurdo. Ecco, ho una proposta di legge ancora migliore:
Ammazziamoci tutti, cosí abbiamo risolto tutti i problemi del mondo e la natura sarà salva 🙂
L’idea mi sembra ottima: comincia tu.
@ Andrea B:
hu hu hu.. sei quasi riuscito a farmi ridere. Provaci ancora una volta, dai, su.
meschino
@ Fri:
Piacere della conoscenza, io mi chiamo Calogero 😉
io non ho nessun piacere a fare conoscenza di un bigotto, ottuso, intollerante e per di piu’ anche meschino
Voi bigotti proprio non volente infilarvelo nella testa che nessuno vi costringe a fare nulla? siete voi a costringere chi non la pensa come voi ad agire come fareste voi. Quello che si chiede è che sia consentito a chiunque di agire sulla “propria” vita come meglio crede senza nuocere ad altri.
L’obbligo e il divieto bioetico sono una prerogativa di chi vuole che tutti pensino e vivano allo stesso modo: nel vostro caso si parla di costrizione(sui non cristiani) ad agire come se la verità rivelata fosse necessariamente una verità assoluta. Avrò il diritto di dubitarne? o vuoi togliermi pure quello? siete proprio incredibili, dittatori.
Per quanto riguarda l’obiezione di coscienza non vedo particolari difficoltà in vie di mezzo: la semplice rinuncia ai compensi per le mancate prestazioni dei medici obiettori e la completa garanzia da parte del servizio dell’ottenibilità della prestazione dovrebbero fare contenti tutti. O no?
@ Cosmo….:
“Quello che si chiede è che sia consentito a chiunque di agire sulla “propria” vita come meglio crede senza nuocere ad altri.”
Appunto: il bambino non ancora nato, a me risulta vivo. Per cui ucciderlo vuol dire nuocere alla sua vita PER SEMPRE.
Se poi lo Stato vi acconsente a tali crimini, il peso se lo caricano loro addosso, non io.
Quello che a me irrita molto è questa proposizione di volere IMPONERE a tutti i MEDICI di dovere praticare l’aborto anche contro la loro coscienza. E questo è gravissimo.
un feto NON e’ un bambino
un embrione NON e’ un bambino
Se TU non vuoi abortire NON farlo.
Nessuno vuole imporre a TUTTI medici di praticare l’aborto, ma questo fa parte dei compiti di un ginecologo per cui s una persona non vuole fare aborti NON fa il ginecologo, il che non vuol dire NON fare il medico
“Appunto: il bambino non ancora nato, a me risulta vivo. Per cui ucciderlo vuol dire nuocere alla sua vita PER SEMPRE.”
Posso anche capire il tuo punto di vista sull’aborto (non è che la cosa mi giunga strana) ma qui stai facendo quello che appunto dicevo: imponi la tua verità rivelata agli altri. La Scienza, caro Calogero, dice che esistono dei tempi relativamente ben definiti prima che i centri della coscienza e del dolore si formino. Questo pone la base per definire dei limiti temporali relativamente alla vitalità dell’ embrione e poi del feto.
Ora perdonami ma, la Scienza afferma risultati che praticamente nessuno è in grado di negare: quindi chi sei tu per imporre la tua visione rivelata(e quindi assolutamente discrezionale) a persone che preferiscono affidarsi ad una visione scientifica(e quindi RELATIVAMENTE CERTA)?
Calogero, voglio darti un consiglio: le religioni sono in declino, la secolarizzazione è all’età dell’oro; non vorrei essere al posto vostro quando, “per ripicca”, i secolarizzati imporranno la propria visione in modo cruento ai religiosi che per lungo tempo hanno letteralmente calpestato il diritto all’autodeterminazione delle persone. Non è una minaccia, è solo la constatazione che sicuramente piangerete lacrime amare se non cominciate a limitarvi, anzi ad astenervi completamente da imposizioni dittatoriali di questo tipo.
La conferma di quello che ho detto è palese anche sotto i tuoi occhi a sentire le parole degli altri frequentanti del sito. Sta a voi scegliere la via morbida o quella che vi farà piangere: nel primo caso ad esempio, gli obiettori potranno godere del diritto di obiezione a salario decurtato(o pratiche simili), nel secondo non potranno proprio fare i medici.
In ogni caso, ti mostri sconvolto per questa seconda visione senza renderti conto che un medico, nel suo lavoro, deve affidarsi al metodo scientifico(NO?). Se deve dunque affidarsi al metodo scientifico, non può decidere quando questo gli piace e quando no, altrimenti che medico è? Potrebbe allora, a sua discrezione, rifiutarsi di svolgere completamente(o in buona parte) il proprio lavoro blaterando di verità rivelate. Ripeto, la cosa non è tanto ammissibile dal mio punto di vista, anche per una questione di sicurezza del paziente(un medico che decide quando si e quando no di affidarsi alla scienza è un medico PERICOLOSO), ma sta a voi scegliere la via morbida o quella dolorosa. Possiamo venirci in contro, oppure possiamo combattere fino alla distruzione: il trand indica che sarà la vostra.
io non mi dimenticherò dell’atteggiamento dei cristiani, quando verrà il tempo in cui a decidere saremo noi. Con me dunque, il trucchetto del religioso pio non funzionerà.
Sono convinto che le valvole della deriva laica o atea intransigente siete proprio voi cristiani, religiosi in genere; Meglio che impariate a gestirle un po’ meglio queste valvole.
Ma cosa dici?
Beh, rileggi e metti gli occhiali. Cosa vuoi che ti dica.
Parlate del diritto delle donne. Io parlo del diritto degli adolescenti che decidono di togliersi la vita. Non è forse la loro vita? Il loro corpo? Facciano quello che vogliono visto che bisogna rispettare il diritto altrui.
Non porto gli occhiali, grazie per la premura, è proprio da questi dettagli che si capisce che sei cristiano!
A tutti i difensori e militanti pro-faccio-tutto-quello-che-mi-pare-e-piace:
Articolo 1
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. ESSI SONO DOTATI DI RAGIONE DI COSCIENZA e devono agire gli uni verso gli altri IN SPIRITO DI FRATELLANZA.”
–> Lo spirito di fratellanza NON HA NULLA A CHE FARE con egoismo, egocentrismo e individualismo. Figuriamoci poi IMPONERE ad un candidato in medicina di dovere praticare contro la sua propria coscienza un aborto :-\
Articolo 18
“Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, COSCIENZA e di religione.”
–> Anche questa libertà va mandata a quel paese, vero? :-\
All’origine e fino ad questa dichiarazione contiene 30 articoli.
Se la sottoponiamo al modo di pensare di certi libertari di oggi, mi sa che di articoli ne rimarrebbe soltanto uno:
“Ognuno è libero di fare tutto quello che gli pare e piace, senza limiti e anche se viene calpestata la protezione della vita e delle libertà altrui. Punto. Chi si oppone a questa dichiarazione puó scegliere tra:
1) fucilazione
2) lobotomizzazzione
3) un biglietto andata semplice per la Corea del Nord
4) essere costretto a praticare aborti dalla mattina alla sera contro la propria coscienza”
Suvvia… Chi non è d’accordo, era meglio che non nascesse…!
Firmatari: “i nuovi garanti del pensiero unico”
Evviva la nuova libertà… (sic).
:-\
“Figuriamoci poi IMPONERE ad un candidato in medicina di dovere praticare contro la sua propria coscienza un aborto”
non a uno studente di MEDICINA, ma ad un GINECOLOGO. Fra i doveri del ginecologo c’e’ quello di permettere alle donne di abortire, se ne sentono la necessita’. E nessuno si puo’ permettere di impedire questa scelta.
“Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, COSCIENZA e di religione.”
al contrario! sono proprio gli obiettori di coscienza ad IMPORRE alle donne la loro scelta. Nessuno impone a nessun altro di effettuare degli aborti. Se un medico non lo vuole fare, va a fare un’altra specializzazione.
“Ognuno è libero di fare tutto quello che gli pare e piace, senza limiti e anche se viene calpestata la protezione della vita e delle libertà altrui.”
E questo e’ esattamente quello che fanno gli obiettori all’aborto. Hanno la liberta’ di fare quello che gli pare CALPESTANDO la liberta’ altrui.
@ Fri:
NO!!!!
Se la donna chiede al ginecologo di abortire, è libero di indirizzarla ad un medico che non si crea problemi di coscienza! Punto e basta. Lo scopo fondamentale di un Ginecologo non è quello di uccidere bambini ma è quello di fare in modo che la gravidanza arrivi a termineb e che il fanciullo nasca in buona salute!!!
Fino a pochi anni fa, la legge non parlava di aborto. Ve lo siete inventati voi e avete militato voi perchè venga riconosciuto dalla legge. Bene. Lo avete voluto? Ora praticatelo VOI e non coloro che non lo hanno MAI chiesto.
LA legge non parlava di aborto, ma l’aborto viene praticato da sempre. Il fatto che non ci sia una cosa che lo regoli NOn vuol dire che non esista. Tanto e’ vero che alcuni di quei campioni di coscienza che tu difendi a spada tratta sono obiettori nelle strutture pubbliche e poi praticano tranquillamente aborti nelle loro cliniche private a caro prezzo.
In ogni caso la legge ora c’e’ e i medici che si iscrivono a medicina lo sanno. Quando scelgono la specializzazione ne devono tenere conto. Punto.
“Se la donna chiede al ginecologo di abortire, è libero di indirizzarla ad un medico che non si crea problemi di coscienza”
il punto dell’articolo e’ proprio questo…. che ci sono zone d’Italia dove NON e’ possibile trovare un ginecologo che faccia il suo lavoro.
E con quale coscienza tu imporresti a una donna di avere un bambino di cui non puo’ o non vuole occuparsi? e a un bambino di crescere da una madre che non lo ha desiderato? Perché guarda che un bambino non voluto resta tale, per sempre, e lo sa. Ti sembra sia nello “spirito di fratellanza” e un atto di coscienza questo? A me sembra una inutile crudeltà. Sai quanti bambini adesso in africa vengono venduti dalle madri che non li possono nutrire? Quanto generoso ti senti, se pensi di essere responsabile per non ha offerto a queste donne la possibilità di abortire?
Naturalmente sono d’accordo con te. Comunque capisco anche un po’ Calogero e i bigotti cattolici: per loro l’embrione (persino la cellula fecondata) sono esseri umani con tutti i rispettivi diritti (ma niente doveri, poverini).
Ci sarebbe comunque una possibilità di evitare tutte queste ecatombi di cellule fecondate e di embrioni (che Deus sive Natura compie ogni giorno all’insaputa dei bigotti): promuovere la contraccezione. Ma i bigotti e la Chiesa di contraccezione non vogliono nemmeno sentire parlare (il massimo che concedono è Ogino-Knaus o Billing perché non funzionano sempre).
Diceva Pasolini (contrario all’aborto): a monte dell’aborto c’è il coito.
Bisognerebbe partire di lì. Ma è inutile. La Chiesa proclama solennemente: un rapporto sessuale deve essere fecondo, questo il “piano originario di Dio” (depositato su carta bollata nelle sentine del Vaticano). Chi intralcia il piano di Dio (una scopata, un figlio) è un peccatore.
Il problema è la sessualità. Liberare la sessualità sarebbe la fine della Chiesa.
Io non sono mai stato contro alla contraccezzione perchè nulla ha a che fare con l’aborto. Il contraccettivo non nuoce alla vita di essere vivente già concepito, ma evita che venga concepito, la cosa è molto diversa dall’aborto!
Quasi tutti i protestanti/evangelici che conosco usano i contraccettivi, se ve ne sono che militano contro, sono davvero in minoranza.
Di alternative ve ne sono, e tante, il problema è che alla gente oggi interessa soltanto la facilità e le cose fatte in fretta, pensando di essersi sbarazzati dalla loro coscienza, mentre non è vero niente, perchè tante ragazze e donne oggi stanno pagando il prezzo dell’aborto, cadendo in vere e proprie depressioni di cui nessuno tiene conto e parla quà!!! Se la devono poi cavare gli psicologi e psichiatri. É soluzione non ve ne sono, perchè questo peso sulla coscienza li segue fino alla morte.
Su, Sandra, dicci tu se non vi sono di queste donne oggi, prova a negarlo. Suvvia.. Tante, spinte dai genitori o dal compagno ad andare ad abortire, si sentono poi in colpa con loro coscienza senza che nessun “bigotto” o cattolico li abbia detto niente! E cadono in gravi depressioni! Conosco la testimonianza di una di queste e il trauma è irreversibile.
Come mai, tu che difendi il diritto delle donne di abortire non parli dei traumi che alcune di esse vivono dopo l’aborto? Non t’interessa sapere? O non te ne frega nulla?
Il problema non è la sessualità, ma è l’interpretazione che la curia romana ne fa, mandando a quel paese cosa invece ci dice la Bibbia in merito:
“Il marito renda alla moglie il dovere coniugale, e ugualmente la moglie al marito. La moglie non ha potestà sul proprio corpo, ma il marito; nello stesso modo anche il marito non ha potestà sul proprio corpo, ma la moglie. Non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo per un tempo, per dedicarvi al digiuno e alla preghiera, poi di nuovo tornate a stare insieme, affinché Satana non vi tenti a causa della vostra mancanza di autocontrollo.”
Dove sta scritto che Dio ci abbia creati solo per procreare????
É scritto NON PRIVATEVI L’UNO DALL’ALTRO! E la procreazione quí non c’entra proprio nulla!
Il sesso è un dono che Dio ha fatto all’uomo e alla donna, e non serve soltanto a fare figli, ma rafforza il legame e l’intimità della coppia.
Queste boiate vaticaniste accadono soltanto a causa di una interpretazione traviata della sessualità, e a causa anche del dogma del celibato che genera frustrazioni e stupidagini di questo calibre, proprio perchè non avendo gustato alla gioia del matrimonio, hanno poi della sessualità un concetto virtuale e confuso.
Il peggio è che dicono di appoiarsi sulla Bibbia, ma non è vero niente, loro si appoiano sui loro dogmi, sulle loro tradizioni.
Calogero, “su prova a negarlo” non è un modo educato di porre una domanda. Comunque lo nego!
Non ho mai conosciuto una donna che abbia abortito e che abbia vissuto lacerata dai sensi di colpa. La realtà è che sarebbe molto piu’ ingiusto per un bambino crescere con una madre che non puo’/vuole dedicargli energia e tempo: il diritto del bambino conta piu’ di quello di uno zigote! I bambini hanno diritto all’istruzione, alla salute, a una casa e a genitori che li amino! Non tutte le donne sono in grado di assicurare una o piu’ di queste condizioni, e obbligarle a partorire è semplicemente crudele.
Poi, se una è un’oca e resta incinta senza volerlo e abortisce senza volerlo, tutto sommato direi proprio che forse è meglio che maturi un po’ prima di occuparsi di un altro essere umano. In Nigeria secondo l’unicef ci sono quindici milioni di bambini trattati se non venduti come schiavi: dille di pensare ai traumi veri, quelli di questi bimbi che lavorano in condizioni disumane, e delle loro madri che li vendono, e ai traumi che le bambine subiscono, quando finiscono di fare le sguattere e diventano buone per altro: questi sono i veri traumi, e quelli di queste madri i veri sensi di colpa per la vita che hanno imposto ai figli, mica le fisime da pancia piena della tua amica! L’aborto è un fatto triste della vita, e si supera come tanti altri. Se si ha bisogno dello psichiatra, c’è qualcosa d’altro che non funziona, e il “trauma d’aborto” è un sintomo di un problema, non la causa.
Calogero, non saltare i pezzi! Hai dimenticato che quello che c’è sopra è un invito all’astinenza da parte di Paolo?
“Ora, riguardo alle cose di cui mi avete scritto, sarebbe bene per l’uomo non toccare donna. Ma, a motivo della fornicazione, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito….”
eccetera. L’astinenza è la cosa migliore, dice Paolo di Tarso, pero’ se proprio non riuscite a tenervelo nelle braghe, piuttosto ad andare in giro a violentare anche le sedie, sposatevi e poi subliminate questa cosa che non riuscite a dominare, e facciamola diventare dono di dio.
Ma com’è che dal vangelo voi cristiani vi siete divisi su tante cose, quanti tipi diversi di chiese ci sono? Omosessuali, divorzio, rapporti prematrimoniali, aborto, contraccezione, celibato dei preti…. certo che in medio oriente hanno sempre avuto un chiodo fisso, sempre li’ giravano.
No Sandra,
Paolo parla per lui stesso ma non annulla affatto la libertà sessuale di cui l’uomo e la donna sono dotati! Perchè mai Dio ci avrebbe creati con un sesso di cui dovremmo privarci se non per procreare!? Cosa voleva dire con “riguardo alle cose di cui mi avete scritto”? Cos’era successo ai Corinzi? Questo non lo sappiamo nei dettagli, per cui, non avanzarti ad affermare cose di cui non sai nulla.
Paolo aveva scelto VOLONTARIAMENTE il celibato, e non lo ha mai imposto a nessuno! Nelle sue condizioni, prendere una moglie sarebbe stato assurdo e anche irresponsabile, figuriamoci poi avere figli che avrebbe messo in pericolo e che non avrebbe visto crescere!
Non a caso lo stesso Paolo dirà a Timoteo: “Ma se uno non non si prende cura dei suoi e principalmente di quelli di casa sua, egli ha rinnegato la fede ed è peggiore di un non credente.”
Cosa vuol dire prendersi cura dei suoi?
“L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si attaccherà/unirà alla sua moglie, e I DUE DIVENTERANNO UNA STESSA CARNE, e questo diventare una stessa carne implica anche di nutrire il rapporto sessuale!”
Bisogna tener conto del contesto di cosa Paolo stesse dicendo ai Corinzi senza peró mandare a quel paese tutti gli altri contesti dove la Bibbia abbonda a favore della sessualità coniugale!
Esempio: “Sia il matrimonio tenuto in onore da tutti e il letto coniugale sia incontaminato, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.” Detto dallo stesso Paolo nei Fatti degli Apostoli! Come mai ti convinci soltanto di astinenza nei suoi confronti cercando di fare apparire che Paolo fosse soltanto a favore dell’astinenza? Per buttar fango sulla fede cristiana e tentare di farla apparire bigotta e ridicola?
Beh puoi provarci con chi è ignorante, cara, ma non con me. O tieni conto di tutto il contesto, o ti dichiari apertamente “pro-Bibbia-à-la-carte” come fanno tanti oggi, a proprio danno :-\
Com’è che fra gli atei e razionalisti ve ne sono di tutti i tipi e di tutte le opinioni? Lo stesso vale per noi Cristiani.
Mica gli atei son tutti come te, e menomale!
E poi, non è che Paolo predicava la santità dell’astinenza perché avendo passato la cinquantina aveva qualche problemino da quelle parti, ed era invidioso? Sai, come nella favola della volpe e l’uva, tanto era acerba…. seee’.
@ Sandra:
Guarda che mi sto chiedendo in quale pianeta vivi e se ti capita di frequentare altra gente che i militanti “pro-aborto”, a me sembra proprio di no!
Quello che descrivi in Africa è un dramma e nemmeno io penso che si debba arrivare a tali estremi, ma tutto ció non annulla l’altro dramma vissuto da chi ha rimorsi di coscienza dopo essere stata presa dal pannico del momento e essersi fatta abortire!
E il fatto che tu lo neghi dimostra quanto sei ideologizzata dal pensiero unico che difende soltanto i diritti du una categoria di persone e non i diritti delle altre! Mentre il buon senso, la tolleranza e la sensibilità tengono conto di ogni caso, sia della donna che si sente costretta ad abortire sia di quella che si rende conto di avere commesso l’irreversibile.
Il rimorso di coscienza è caratterizzato da uno stato di pena, di turbamento della mente, di riflessione interiore, di non serenità, di dolore morale che provoca una sensazione di rammarico. Se questo non è un trauma, cos’è allora???
Le persone incapaci di provare rimorso spesso sono identificate come personalità sociopatica|sociopatiche o personalità psicopatica|psicopatiche. La loro caratteristica principale è di trattare gli altri esseri umani secondo i propri bisogni narcisistici, secondo modalità prive di empatia.
La mancanza del rimorso è una caratteristica che si riscontra maggiormente in personalità forti, ANAFFETTIVE ed ALTAMENTE RAZIONALI, che contano pochissimo sulle proprie emozioni. In generale, una persona che non teme nulla e che non ha paura, solitamente non prova neanche rimorso.
Al contrario:
Testimonianza di Antonella:
“Sono una ragazza di 18 anni e voglio raccontare una storia che ancora adesso mi fa sentire in colpa per quello che ho dovuto fare.
Era un giorno d’estate del 1996 e con il mio ragazzo avevo avuto dei rapporti; io avevo deciso di donarmi a lui, perchè il mio amore nei suoi confronti era immenso e mi sembrava che solo così avrei potuto dimostrarglielo. Ho avuto paura, non lo nascondo, paura che dopo aver avuto il rapporto venissi lasciata, paura di rimanere incinta e dopo di dover nascondere la mia condizione. Ho passato un periodo di grande solitudine, perchè alcuni sintomi mi avevano allarmata.
In un primo momento non sapevo cosa fare, ma dopo mi dissi: “Fatti coraggio, non ti abbandonare proprio adesso!” Tirai un lungo sospiro, mi feci forza e andai a comprare il test di gravidanza in farmacia. Avevo vergogna, mi sentivo come una tossica senza la sua dose, feci questo test e purtroppo l’esito fu positivo.
Quanta paura, quanti urli, quanti giorni vissuti nell’angoscia! Non volevo uscire, avevo solo voglia di morire. Non sapevo cosa fare, non trovavo il coraggio di dirlo ai miei genitori, così mi confidai con una persona. Lei mi aiutò molto, lo disse ai miei genitori, ma loro, invece di darmi una parola di conforto, mi aggredirono, mi dissero delle parole terrificanti, mi minacciarono.
Io cercavo di non sentire quelle parole, perchè pensavo già che qualcosa stava crescendo dentro di me ed avvertivo la maternità. Sono stata anche consigliata di tenere il bambino, ma non vedevo come avrei potuto fare. Purtroppo la decisione dei miei era quella di farmi abortire, anche se io non volevo. Ma loro mi dissero che se non lo avessi fatto, sarei dovuta andare via da casa. La decisione è stata disumana, brutale, ma non potevo fare diversamente, nessuno mi avrebbe ospitato e il mio ragazzo si era dileguato. Io ci tenevo a diventare madre, però non è accaduto. Il 27 settembre mi trovai in una stanza di ospedale, aspettavo di abortire,, piangevo, piangevo, tremavo, avevo paura che nessuno potesse capirmi, neanche mia madre, nessuno mi voleva bene.
In quel momento ero la rovina della famiglia e il disonore in persona. Sono stata malissimo, è stata un’esperienza brutale, che forse mi segnerà per tutta la vita e che non auguro a nessuno. Ragazze, lottate, non prendete delle decisioni affrettate, non fatevi condizionare dal giudizio degli altri, pensate con la vostra mente e fate quello che vi dice il cuore. Credetemi, abortire non significa mangiare un gelato, divertirsi con gli amici, significa vivere nel terrore, perchè sai che una vita ti viene strappata dentro.
Ancora provo dei rimorsi e, facendo dei passi indietro con la mente, penso di essere stata crudele e di avere tenuto tutto dentro per paura; ma ragazze, ricordate che il silenzio è un grande alleato della paura. Penso inoltre di essere stata crudele, perchè ho ucciso un esserino indifeso che cresceva dentro di me, la crudeltà non ha mai ruposo sulla terra, quindi non si sconfiggerà mai.
Ora mi porto vive dentro le tracce di questa crudeltà e penso che non dimenticherò mai quello che ho dovuto fare. Spesso mi scopro a sognare ad occhi aperti e nei miei sogni c’è il volto di un bimbo che mi chiama mamma, che mi tende le manine in cerca di affetto e di protezione. In questo mese di aprile, penso che avrei potuto partorire la mia creatura ed ora la terrei tra le braccia a cullarla. Ma anche i sogni notturni mi perseguitano, a volte mi sveglio di soprassalto, tutta sudata ed ho la sensazione di sentire una vocina che mi chiama.
Voglio dire a chiunque legge questa mia testimonianza che non l’ho fatto a cuor leggero. Credetemi, sono stata male veramente, penso che se ritornassi indietro, non lo rifarei, perchè io sono contro l’aborto, ma purtroppo è stata una scelta obbligata. Ragazze, se rimanete incinte, anche se non site sposate, non dite in maniera affrettata: “Abortisco”. No, ragazze, lottate per la vita del vostro bambino, non fate come me, perchè adesso mi accorgo che si poteva fare una scelta diversa, anche se avrei dovuto fare dei sacrifici, trovare un lavoro, lottare per la mia creatura. Forse sarebbe stato difficile, alle soglie del duemila e nessuno è benevolo con gli altri, perchè l’egoismo è la legge che predomina. Viviamo in un mondo di violenza, di odio e di razzismo, manca il rispetto di se stessi e quindi anche degli altri. La dignità della persona umana viene calpestata ogni giorno e i giornali ce ne dann0o testimonianza. Accendere la televisione significa sentire più notizie di cronaca nera che altro.
Ci nutriamo di delitti, misfatti, atrocità di ogni genere. Quale esempio per la gioventù di oggi? Dove sono i riferimenti, i modelli, il porto sicuro in cui rifugiarsi? I giovani di oggi sono in balìa di se stessi e prendono coscienza troppo tardi dei loro errori. Io confido, comunque, in un mondo migliore, in cui l’amore sia la forza aggregante tra gli uomini e il rispetto della vita la base per un’autentica uguaglianza fra tutti gli essere umani.”
Ma se vuoi, posso anche mandarti le testimonianze di Valentina, Monica, Milena, Barbara, e tante altre..
Almenocchè le esperienze di queste ragazze non hanno nessuna valenza per te?
SINDROME POST-ABORTO (valutato da scientifici):
Esiste una divergenza d’opinioni all’interno della professione medica e psicologica circa la frequenza e la gravità degli effetti psicologici derivanti dall’aborto volontario. Questa diversità d’opinioni nasce sostanzialmente dal fatto che la valutazione di un possibile disagio è stata condotta sinora su basi di tipo soggettivo, senza valutare in modo oggettivo e scientifico quanto realmente vissuto dalle donne interessate sia nei tempi brevi che nei lunghi. Infatti, l’aborto è il solo intervento in cui l’operatore medico e/o psicologo non segue mai la paziente nel decorso post-abortivo, a meno che non ritornino per un altro aborto.
la pratica ormai banalizzata dell’aborto volontario ha reso però di nuovo attuale e fatto uscire dall’ombra alcuni aspetti, conosciuti ad onor del vero già da tempo, tra i quali la sindrome post-abortiva.
Negli otre 400 lavori scientifici prodotti dal 1995 ad oggi a livello mondiale si definiscono tre quadri gnoseologici: la psicosi post-aborto, che insorge subito dopo l’aborto, può perdurare per oltre sei mesi, ed è un disturbo di natura prevalentemente psichiatrica; lo stress post-aborto, insorge tra i tre e i sei mesi e rappresenta il disturbo più lieve sinora osservato; la sindrome post-abortiva, un insieme di disturbi che possono insorgere subito dopo l’interruzione, come dopo svariati anni, poichè possono rimanere a lungo latenti a livello inconscio.
La base stessa della P.A.S. si situa al livello della percezione soggettiva dei fatti. In altri termini, la donna risente l’aborto come il fatto di avere ucciso in modo cosciente e premeditato. Le conseguenze per la donna colpita da tale sindrome sono a testimoniarne la gravità. Secondo l’Elliot Institute for Social Sciences Research, il 90% delle donne soffre della perdita di autostima; il 20% soffre gravemente di sintomi di tipo di stress post-traumatico; il 50% soffre dello stesso disturbo seppur in modo meno grave; il 60% presenta sintomi depressivi. in altri studi anglosassoni non sono riportate statistiche su ulteriori aspetti, quali gli incubi notturni, le difficoltà di relazione interpersonale, gli stati di panico, di depressione e di disagio di fronte a donne gravide e a bambini piccoli.
Tratto dal sito http://www.eadessovita.it/Sindrome%20post-ab.htm#vite%20spezzate
finchè c’è gente che continua a martellare sull’argomento aborto=omicidio, contraccettivo d’emergenza=aborto=omicidio, finchè ci sono primari che ti chiamano “assassina” in pubblico, in corsia, finchè le religioni spingono al senso di colpa pretendendo quasi che le persone attorno a chi compie questa decisione le si rivoltino contro, anzichè prestarle aiuto e solidarietà, si spiegano anche tutti questi risultati.
Scusa, ma ti sembra normale questa ragazza? Parla di “amore immenso”, e “essersi fatta abortire”. Nel 96 non ha mai sentito parlare di contraccezione? Nel suo caso un preservativo andava benissimo, non è riuscita a procurarsi nemmeno quello. L’amore immenso evidentemente non è proporzionale al cervello. Non ho dubbi che ci siano tante poverette in giro, ma la soluzione non è farle partorire e imporre ai poveri bambini delle madri che non sono nemmeno in grado di badare a se stesse.
Gli studi citati dal sito che metti sono già stati ampliamente sbugiardati, vai a cercare qualcosa di serio e indipendente, per piacere, non propaganda prolife dell’Elliot institute!
Confondi ostetricia con ginecologia….
In Italia molti medici per fare carriera in ospedali a gestione cattolica sono obiettori in servizio, il che porta molte donne, che ovviamente non possono aspettare mesi in lista d’attesa, a rivolgersi in privato o in nero. Non ci sono ginecologi a cui venire indirizzate.
L’aborto l’hanno inventato altri, secoli fa, essendo la gravidanza era molto spesso indesiderata. Essendo clandestino, poteva condurre alla morte. L’aborto legale aveva l’obiettivo di evitare i rischi derivanti da una pratica pericolosa, discriminatoria verso le donne che non potevano permettersi cliniche private all’estero.
Calogero, ci saranno anche donne che reagiscono come tu dici (traumi, sensi di colpa) – non so quante – ma che tutte o la stragrande maggioranza reagiscano così non credo, o sarebbe da dimostrare, cosa pressoché impossibile.
Ricordi che una volta si diceva che chi si masturbava rischiava la cecità e la demenza? Immagino che anche allora questa tesi aberrante fosse suffragata da statistiche o si citassero casi patetici come quello che ci hai riferito (fra parentesi: ha detto bene Sandra, quella tipa non doveva avere tutte le rotelle a posto o essere davvero ingenua, che significa poi stupida, anche se un po’ di pena e pietà la suscita lo stesso – anche noi abbiamo un cuore e talvolta ci commuoviamo persino, pensa un po’, altro che orchi mangiabambini).
Anche qui molti o tutti continuano a ripetere che l’aborto è SEMPRE un dramma o un trauma. E’ con piacere che ho letto le dichiarazioni di Sandra che confermano anche la mia esperienza: non lo è sempre, e in molti casi non lascia proprio nessuna traccia (e non venirmi a dire che in questo caso si tratte di psicopatiche o di irresponsabili).
Sandra scrive anche: «L’aborto è un fatto triste della vita, e si supera come tanti altri.» Non direi nemmeno questo: per alcune donne non è proprio triste, solo una scocciatura.
Poichè l’obiezione, se pur accettabile , limita la libertà di altri , propongo che chi obietta ,a fronte del mancato servizio , abbia una trattenuta pari al 25% sul lordo del compenso percepito . La liberta non va compressa ma non puo ledere la libertà altrui .