La secolarizzazione non si ferma: aumentano gli sbattezzi, diminuisce la pratica religiosa

Il Centre d’Action Laïque, l’associazione laica belga di lingua francese, annuncia uno spettacolare aumento nel numero degli sbattezzati. Il suo presidente, Pierre Galand, ha dichiarato a La Libre che, in seguito all’inchiesta condotta dalla magistratura sui casi di pedofilia nel clero, in un solo mese si è registrato un numero di domande di sbattezzo pari a quello dell’intero anno precedente. Il calo nel numero dei cattolici non influenzerà però l’ammontare dei contributi che la Chiesa riceve dallo Stato, precisa sempre La Libre, al contrario di quanto accade in Germania. Qui, scrive il giornale moderato Die Welt, la Chiesa luterana è in difficoltà, mentre quella cattolica è stata abbandonata nel 2009 da 123.681 fedeli, contro i 121.155 che già l’avevano lasciata nel 2008: quelli che invece tornano nel gregge sono solo un decimo di quelli che lo lasciano anche formalmente. Solo il 13% dei fedeli registrati sostiene di andare a messa la domenica; una percentuale che potrebbe anche essere sovrastimata, visto che le inchieste sociologiche con ‘verifica sul posto’, svoltesi in diverse parti del mondo, hanno mostrato che il numero di effettivi frequentanti il culto è invariabilmente inferiore a quello di chi dichiara di farlo. Un fenomeno che si comincia a studiare anche in Italia e che sta producendo gli stessi risultati, come ha notato Sandro Magister su Chiesa.it. Una ricerca condotta dalla diocesi di Piazza Armerina ha infatti confermato quanto già riscontrato quattro anni prima dal patriarcato di Venezia: “mentre nelle indagini a campione i cattolici che dicono di andare a messa tutte le domeniche sono il 30 per cento, quelli effettivamente visti in chiesa sono stati il 18,5 per cento”. Un’altra inchiesta pubblicata dalla rivista cattolica Il Regno conferma inoltre che “i giovanissimi sono tra gli italiani quelli più estranei a un’esperienza religiosa. Vanno decisamente meno in chiesa, credono di meno in Dio, pregano di meno, hanno meno fiducia nella Chiesa, si definiscono meno come cattolici e ritengono che essere italiani non equivalga a essere cattolici”. L’autore, Paolo Segatti, sostiene che “già si intravede la futura condizione di minoranza del cattolicesimo in Italia. È immaginabile che quando i figli della generazione più giovane saranno padri, daranno un ulteriore contributo alla secolarizzazione”.
La Chiesa tenta comunque di correre ai ripari. Repubblica ha dato notizia tre giorni fa che la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti sta pensando di anticipare la prima comunione a meno di sette anni. “Di fronte a quanto sta accadendo con i bambini e all’ambiente così avverso in cui crescono, non priviamoli del dono di Dio”, sostiene il cardinale prefetto, lo spagnolo Antonio Canizares Llovera.

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56 commenti

PacoVero

“Di fronte a quanto sta accadendo con i bambini e all’ambiente così avverso in cui crescono, non priviamoli del dono di Dio”
In un ambiente così “avverso” è ovvio che corrono ai ripari con i metodi più blandi, sono alle strette, sanno di esserlo e ormai non sanno più cosa inventarsi. Oramai è chiaramente palese di quanto il cattolicesimo sia in minoranza (ma propio piccola), e infatti penso certe volte di quanto sia paradossale il fatto che noi in italia continuiamo ancora a combattere i privilegi della CCAR, immaginate il potere che hanno questi signori che non hanno nemmeno bisogno di seguaci..

libero

L’Italia è un paese strategico, i cadinali italiani hanno semnpre comandato molto e sanno che la scristianizzazione dell’Italia comporta anche una perdita di potere per loro, quindi devono salvare almeno le apparenze, con i media e ostacolando le leggi laiche il più possibile, è in gioco il controllo della macchina vaticana, con il suo enirme settore finanziario e immobiliare e le banche libere …., non è mica uno scherzo.

nullità

“Di fronte a quanto sta accadendo con i bambini e all’ambiente così avverso in cui crescono, non priviamoli del dono di Dio”

questa frase è inquietante.

Il Pinguino

No, è patetica. E dimostrano in tutto e per tutto che non si vogliono arrendere mai, in quanto in passato hanno sempre avuto un dominio incontrastato delle menti (e dei beni) di tutti i popoli, e adesso, chiaramente, ci rodono nel vedere che sempre di più stanno perdendo colpi.
Infatti se l’Italia si secolarizza, chi gliela da la pappa al Vaticano?
Sarà, ma io non ho mai sentito parlare di buddisti, induisti o neopagani preoccupati di cali di confessioni (dei primi non credo proprio) e che fanno di tutto per non voler che la propria religione scompaia.

“Di fronte a quanto sta accadendo con i bambini e all’ambiente così avverso in cui crescono, non priviamoli del dono di Dio”
Ma chi vi credete di essere??? I Re del Mondo? Su questo pianeta esiste solo la religione cattolica? Ma la parola libertà proprio non vi entra in testa?

libero

Il calo del cattolicesimo in Italia indebolisce le posizioni di potere dei cardinali italiani, da sempre padroni del vapore vaticano, ma il vapore potrebbe finire in mano a timonieri africani, sudamericani, …. questa è la paura e la diffferenza con le altre religioni che non hanno un centro direzionale così ricco da amministrare.

Mauro Ghislandi

Sí, sí, facciamo cosí:
appena nascono gli facciamo battesimo, penitenza, comunione, cresima e magari li sposiamo subito a caso (una quota del 5% random invece li facciamo preti o suore).
Per ora risparmiamo loro l’estrema unzione, in futuro si vedrá.

Ratio

Credo che il cardinale prefetto parli ad uso e consumo dei media, secondo me la CCAR ha capito da tempo che l’unico modo per mantenere il potere è amministrare le sue ricchezze e aumentarle tramite la corruzione come sta avvenendo qui da noi.

Bruno Gualerzi

Secolarizzazione, come già a suo tempo, non significa di per sè superamento di un pensiero magico-religioso (supertizioso), e spesso significa solo uno spostamento, una sostituzione, dell’oggetto di culto.
Tenuto ben presente questo, naturalmente c’è solo da rallegrarsi per questa tendenza. Soprattutto per quanto riguarda lo sbattezzo, una scelta di liberazione da un vincolo religioso che è anche la scelta di spezzare un cordone ombelicale che riveste pur sempre una suggestione… iniziatica. Ciò per altro su cui conta la chiesa.
Credo che nel caso dello sbattezzo il rischio di ‘sostituzione’ sia minimo.

fab

Se anche lo spostamento dell’oggetto di culto si limitasse ad aumentare il pluralismo, si avrebbe comunque un miglioramento, sia per l’aumento di possibilità critiche sia per la concorrenzialità dei poteri temporali.

Bruno Gualerzi

“Se anche lo spostamento dell’oggetto di culto si limitasse ad aumentare il pluralismo, si avrebbe comunque un miglioramento (…)”

Se così fosse (e magari lo è anche, ma solo in parte) effettivamwente si tratterebbe di un miglioramento… ma io temo che (soprattutto in riferimento alle tante incertezze che riserva il futuro: v. la mia risposta all’intervento di Federico Tonizzo più sotto) che ci sia solo una recessione intesa come ‘recupero’ di quello zoccolo duro superstizioso che, a mio parere, la secolarizzazione . per quel che riguarda le grandi masse – ha soltanto scalfito.

Lindoro

Sottoscrivo in pieno. Purtroppo ultimamente si è sviluppata una forma di idolatria politica che sostituisce egregiamente quella religiosa. Chissà quanti di quei bambini non saranno più cristianini ma berluschini…

libero

Il pensiero magico-religioso, combattuto da sempre dalla chiesa, in realtà è sempre esistito, nella case di molti italiani, oltre alla Madonna o Gesù Cristo, c’è spesso stato e c’è ancora un corno rosso e magari anche un ferro di cavallo e il pelo del tasso e pure il sale grosso in qualche cassetto.
Il corno rosso si toglieva quando arrivava la benedizione pasquale e poi si riappendeva e forse accade anche oggi, anche se meno.

lucio

ci sono anche notizie di segno opposto. In Francia ogni anno circa 20.000 adulti chiedono il battesimo. Si presume che una buona parte siano ex atei. La scorsa Pasqua nella cattedrale di Notre Dame sono stati battezzati 3.000 adulti. Lo stesso fenomeno succede in altri paesi Italia compresa. Ogni anno durante il periodo pasquale o a pentecoste in ogni cattedrale avvengono numerosi batessimi di adulti.
Per quanto riguarda i cattolici e luterani che lasciano la Chiesa si tratta in realta’ di persone che per ragioni economiche si dichiarano atei per non pagare la tassa del culto.

Bruno Gualerzi

A parte le cifre che possono avere un qualche valore solo se confrontate con le cifre di segno opposto, il battesimo ‘adulto’ credo che – più che da ex-atei – sia richiesto da chi ha inteso cambiare religione.
Inoltre il dichiararsi atei per non pagare la tassa del culto potrà valere per i luterani, non certo per i cattolici. Per non pagare l’8×1000 (anche se in effetti è una sorta di tassa) non credo che ci si debba dichiarare atei…

Raffaele Carcano

1) I battesimi di adulti francesi cresciuti in famiglie senza religione sono una minoranza, la maggioranza proviene da famiglie cristiane che avevano scelto di non far battezzare i propri figli lasciandoli liberi di scegliere da adulti (cfr. http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2010/03/22/97001-20100322FILWWW00730-3000-adultes-seront-baptises-a-paques.php)
2) In Francia la proporzione del numero di battezzati sul totale delle nascite diminuisce costantentemente (fonte ecclesiastica: http://www.eglise.catholique.fr/ressources-annuaires/guide-de-l-eglise/statistiques-de-l-eglise/statistiques-de-leglise-catholique-en-france-en-2008.html).
3) In Francia sono oltre 400.000 i bambini che ogni anno non vengono battezzati: che 20.000 lo facciano da adulti testimonia che solo il 5% dei non battezzati trova poi la fede cattolica
4) Il fenomeno ‘fiscale’ tedesco esiste, ma esiste anche il fatto che ormai solo una minoranza di tedeschi crede in un Dio personale (cfr. dati Eurobarometro)

bismarck

Ops, 400.000 non battezzati su 700.000 nati ogni anno. Ma allora quanti si possono considerare cattolici facendo un raffronto coi tedeschi? Io sotto avevo fatto un calcolo stimando i cattolici francesi tra i 50 e i 55 mln. Stando così le cose dovrabbero oscillare invece tra i 27 o 28 mln. Includendo comunque in questa cifra i cattolici all’acqua di rose…

Lindoro

Bisognerebbe anche capire quanti di questi non battezzati provengono da famiglie la cui religione non prevede il battesimo. L’immigrazione, sia in francia che in italia che in germania, falsa sicuramente le stime sul numero dei battesimi, questo numero quindi non dovrebbe essere preso come indicatore di religiosità di un paese, ma al massimo come misura della “cristianità”.

bismarck

A fronte di 121.155 cattolici usciti, si sono contati 13.934 rientri nel 2008.
A fronte di 123.681 cattolici usciti, si sono contati 12.158 rientri nel 2009.
Perciò a fronte di un aumento degli usciti c’è una diminuzione degli entrati.
Il fatto poi che le cifre in valore assoluto delle uscite tendano ad aumentare su un valore assoluto che tende a diminuire, il numero totale dei cattolici tedeschi, fa lievitare anche le percentuali in senso negativo per la ccar.
Quanto al valore francese di 20.000(?), è però importante sapere il numero esatto e non generico, sarebbe calcolato su una popolazione teoricamente cattolica che dovrebbe essere come minimo il doppio dei cattolici tedeschi (i cattolici tedeschi sono circa 25.500.000), denota che il rientro è statisticamente irrilevante ( e parlo di una nazione , la Francia, che teoricamente dovrebbe avere 50/55.000.000 di cattolici su una popolazione totale di 61.000.000). Calcolando sui valori tedeschi, i francesi in rientro dovrebbero essere tra i 24/26.000 calcolando su una media degli anni 2008/9, quindi i 20.000 di cui parli sono anche in percentuale più bassi dei tedeschi ( e ho fatto il calcolo sul doppio dei cattolici tedeschi totali, ma se dovessimo calcolare anche un residuo di cattolici francesi totali in più di 5.000.000 cioè 55.000.000 e non 50.000.000 la percentuale dei rientri dovrebbe essere in Francia di 26/28.000 ben lontani dai 20.000(?).
Che poi siano tutti atei quelli che ritornano mi sembra una grossa forzatura.

Lindoro

Certo Lucio, tu li conosci tutti uno per uno, per dire che le loro ragioni sono esclusivamente economiche. Inoltre la “presunzione” che chi si battezza sia un ex-ateo è tutta da dimostrare. Magari sono ex-ebrei, Ex-musulmani (come Magdi Talebano Allam), già cristiani che vogliono rinfrescare il sacramento (quante coppie si ri-sposano essendo già sposate?).

C’è da aggiungere un’altra cosa: pochi qui fanno il “tifo” con le loro posizioni morali o religiose. Quello che noi sosteniamo è la libertà di scelta. Per quanto mi riguarda, uno che sceglie per proprio conto e in libertà (libertà anche interiore) e non impone le proprie scelte agli altri è una persona che ha tutta la mia stima qualunque sia la sua scelta. Per questo motivo le cifre (tutte da verificare, perdipiù) che dai non mi danno nessun fastidio, e anzi sono contento per loro che hanno trovato una loro dimensione in libertà e consapevolezza. Esattamente lo stesso motivo per cui sono felice delle persone che si sbattezzano o trovano il lavoro che avevano sempre desiderato fare.

bismarck

Questi dati certificano che la ccar (o superstizione organizzata) ha perso la guerra col mondo moderno già nel 1712, anno d’avvio della rivoluzione industriale; le successive battaglie perse o vinte non hanno cambiato le sorti del conflitto.
Bisognarebbe preparare i festeggiamenti nel 2012 per il terzo centenario dell’unico vero evento che ha reso inarrestabile il declino della ccar e simili.
Forse i Maya avevano ragione a pronosticare la fine del mondo nel 2012, solo che si sono dimenticati di aggiungere che era la fine di un certo tipo di mondo, quello dominato dalla superstizione.

Capitan Farlock

“Di fronte a quanto sta accadendo con i bambini e all’ambiente così avverso in cui crescono, non priviamoli del dono di Dio”

Evidentemente Dio da solo non ci riesce.

Federico Tonizzo

“Evidentemente Dio da solo non ci riesce.”
Altro che “Dio parlava ai profeti”… Quanti deliri ha avuto l’umanità!…

Federico Tonizzo

Penso che ci siano in atto due tendenze di segno opposto:
1) La consapevolezza degli scandali recenti e passati della chiesa, il miglioramento dei livelli di istruzione negli anni del dopoguerra (nonostante negli ultimi 10-15 anni il livello di istruzione in Italia stia scadendo, teniamo presente che prima della seconda guerra mondiale si parlava ancora di analfabetismo), la facilità attuale di trovare notizie descritte da diversi punti di vista in Internet, il fatto (tutt’altro che trascurabile) che i fedeli sentono tanti discorsi astratti da preti, vescovi e papi ma non vedono alcun dio venire a migliorare le condizioni del mondo, inducono tanti a “sfiduciare” la religione (almeno quella ufficiale, salvo eventualmente farsi un “Dio personale”);
2) Siamo in anni di crisi economica e sociale, quindi sono in aumento le depressioni e le sensazioni di insicurezza per il futuro: questo potrebbe indurre qualche “povero di spirito” a rifugiarsi nell’irrazionale, come per esempio avvicinarsi (o riavvicinarsi) alla religione.
Probabilmente è più forte la prima tendenza.

Riguardo all’idea di “anticipare la prima comunione a meno di sette anni”, la ritengo una VIOLENZA perpetrata ai bambini, più o meno al pari del battesimo seppur molto diversa; però la vedo poco praticabile, perchè più si scende con l’età e più i bambini, esseri sensibili, possono “avvertire” questa violenza e dire “Ma io non lo vedo questo Dio!!!”, e provarne fastidio (e peraltro sarebbe solo ridicolo sciogliere l’ostia nel biberon… 😉 ).

Bruno Gualerzi

Trovo convincente la tua analisi… in modo particolare – essendo personalmente piuttosto èpessimista sul futuro di questa società – per quel che riguarda il riferimento al periodo di crisi. Crisi che può avere come conseguenza un ritorno a credenze tanto più irrazionali quanto più caricate di valori salvifici, poichè si imputa alla modernità – una modernità spesso ‘tradita’ perchè troppo spesso vissuta in modo acritico,’religioso’, come si trattasse dell’avvento del nuovo ‘messia’, quindi anch’esso irrazionale – la responsabilità delle crisi…
E siccome crisi di varia natura in un mondo globalizzato e proiettao verso un futuro indefinito rischiano di diventare sempre più frequenti, un rilancio delle religioni magari con un volto nuovo – al di là di quelle che non sono mai scomparse – è sempre dietro l’angolo.

Federico Tonizzo

Sì, la religione è stata spesso erroneamente supposta essere un fattore salvifico in diversi periodi di sofferenza sociale. Pensiamo p. es. alla Polonia del periodo pre-1989, quando il Vaticano=”Woytjla messia” e Solidarność si erano coalizzati contro il dominio sovietico (con aumento concomitante della forza del sindacato e della religiosità in Polonia), e a quanto accadde dopo il 1989; cito da http://it.wikipedia.org/wiki/Polonia#La_democrazia :
“Solidarność erose il dominio del partito comunista; nel 1989 vinse le elezioni parlamentari (…) e nel 1990 Lech Wałęsa divenne il primo presidente eletto. Vennero riconosciuti diversi diritti civili e umani, tra cui la libertà di parola e la democrazia. Tuttavia, il sistema politico era instabile (…). La transizione dall’economia centralizzata all’economia di mercato non fu facile. Un programma di terapia shock nei primi anni 1990 permise alla nazione di trasformare la sua economia in una delle più robuste (secondo i criteri dell’economia neoliberale) dell’Europa centrale. La Polonia fu il primo tra i paesi post-comunisti a riguadagnare sul PIL. I capitali occidentali dilagarono nel Paese, la popolazione perse alcune conquiste civili e sindacali: miseria, indigenza, criminalità e illegalità fiorirono nel neocapitalismo polacco. A fronte di milioni di indigenti spesso costretti a emigrare per sopravvivere, una minoranza neoborghese polacca sembrava godere la ricchezza e i vantaggi della democrazia.”.
E svanì la prospettiva di “salvezza”! Ricordo di aver letto non so dove che perfino Woytjla, anni dopo, commentò “Non era questo quello che volevo!”.
Ma possiamo pensare anche a qualcosa di più vicino a noi: la DC, la CIA e il VATICANO “contro” il PCI e l’URSS; verso il 1990 hanno “vinto” i primi (anche se la DC è stata travolta da Mani Pulite, poi si è riciclata), ma – come in Polonia – gli anni ’90 sono stati l’inizio del peggioramento economico e sociale…
Ancora un esempio: i kamikaze giapponesi della seconda guerra mondiale e quelli palestinesi dell’Intifada, nonchè i “kamikaze” dell’11 settembre 2001: tutti costoro sentivano una “crisi” intorno a sè che li spinse al gesto estremo, e li potremmo ritenere (almeno dal nostro punto di vista) irrazionali perchè si uccidevano coscientemente e deliberatamente credendo di salvarsi.

Attualmente il Vaticano è in crisi di credibilità, ma in forte attivo finanziario: cosa combinerà di irrazionale per credere di uscire dalla crisi di credibilità?

Paul Manoni

Finalmente un po’ di buone notizie… 😉
Pubblicheranno mai dei dati attendibili in Italia?

libero

No, nasconderanno la situazione reale il più possibile fino ad arrivare ad una situazione tipo Matrix, cattolicesimo virtuale.
Dobbiamo pensarci noi.

MASSIMO

“di anticipare la prima comunione a meno di sette anni.”

Che senso avrebbe? Quando io feci la prima comunione avevo si e no 8-9 anni e non ne capivo il significato eccetto per il fatto che mi sembrava una cosa importante.

Si vuole forse imporre un sacramento a dei bambini che non lo capiscono? E perchè?

Federico Tonizzo

Infatti, secondo me da piccoli piccoli si ribellerebbero, e direbbero al prete: “Pecchè??? Io no vedo quetto Dio!!! Tu cattivo cattivo cattivo, mi vuoi imbloliale!!!” 😉 Mentre a 7-9 anni non ci arriverebbero… 🙁

MASSIMO

Direi che il fatto di cercare menti sempre più “tenere” da catechizzare è un segno di debolezza della Chiesa.

Infatti diventa sempre più difficile raccontare favole a ragazzi di
15-16 anni che hanno internet davanti a sè tutto il giorno e sanno
tutto su cose come l’inquisizione e la pedofilia.

Direi però che è una battaglia persa in partenza. Anche se al bambino di 8 anni lo fai diventare cattolico, poi questo quando ha 15 anni si attacca ad internet e ti diventa ateo.

Barbara R.

Per far numero così possono dire che il 9o % degli italiani e cattolico,cosa ben diversa dal fatto che il 90 % degli italiani è stato battezzato da piccolo senza consapevolezza e non è detto che sia praticante da adulto.Tutto ciò produce vantaggi fiscali ed economici all Chiesa(ICI, 8×1000….etc)

Federico Tonizzo

Sì, proprio qui sta il punto: non è sufficiente che la gente (vogliamo dire “i giovani”?) si renda conto che la religione è un’illusione, occorre che prenda anche coscienza del fatto che, pur con pochi “fedeli”, la chiesa cattolica – complici i politici – si cucca un sacco dei nostri soldi. In altre parole: non è sufficiente che la gente abbandoni la chiesa, occorre che proprio la contrasti con tutti i mezzi, iniziando dallo scegliere politici non filovaticanisti (e qui sta il difficile…).

Ferdinando

Ciao a tutti,Hitler alla fine della guerra e quando tutto era ormai inevitabilmente perso fece indossare le divise dell’esercito a ragazzi poco più che bambini.Ormai i capoccioni della chiesa qui in Italia stanno pensando la stessa cosa,approfittano dei bambini di 7 anni per fare loro un sistematico lavaggio del cervello!Che brutta fine per la chiesa cattolica,sono giunti ormai alla frutta.

MASSIMO

Giusto….ecco da cosa ha preso l’idea B16…
Vuole creare la catto-jugend

Alfonso

Tra un pò anticiperanno anche il battesimo…..prima della nascita. Poi quando nasce imporranno in un pachetto unico low cost, prima comunione e cresima :mrgreen:

Emanuela

Strano che in questo post i cattotroll ancora non si siano visti…

MASSIMO

Riuscire a catechizzare un bambino di 7 anni è facilissimo.

Lo scoglio più difficile però si ha durante l’adolescenza.

Se un ragazzo cattolico di 15-16 anni apre internet e legge dell’inquisizione è logico che si faccia delle domande che mettono in dubbio la sua fede.

Se queste domande non se le fa, allora è segno che questo ragazzo non ha senso critico. E allora diventa un pericolo per sè stesso e per gli altri in quanto può essere plagiato da qualunque leader religioso o politico.

La scuola deve stimolare il senso critico nei giovani. Ma questo va contro la religione che vorrebbe che fossimo tutti delle “pecorelle”.

Luciano Volpato

“…..allora è segno che questo ragazzo non ha senso critico”. E’ questo il punto che preoccupa. Non si tratta di un solo ragazzo ma della stragrande maggioranza dei giovani, rinc…niti dai grandi fratelli, festival di sanremo e isole dei cretini di turno. A questo aggiungiamo le famiglie e la scuola, incapaci di educarli al senso critico, e avremo un quadro desolante sulla capacità critica della stragrande maggioranza dei giovani. Del resto, è sufficiente guardarsi intorno per averne la conferma. Il guaio è che, sic stantibus rebus, non vedo prospettive di miglioramento.

MASSIMO

Caro Luciano,

ti sei mai chiesto perchè in passato è successo che degli eretici
siano stati bruciati vivi o perchè degli ebrei siano stati uccisi nei lager?

Ebbene, questo è successo perchè c’è stato un branco di pecoroni
che hanno obbedito senza fiatare al leader di turno.

Se la gente avesse più senso critico e la smettesse di sottomettersi al potere, queste cose non succederebbero più.

cartman666

ritengo che oltre a potersi documentare meglio sulla chiesa, i giovani d’oggi hanno tante di quelle possibilità ludiche, offerte dalla tecnologia, che rendono obsoleto l’oratorio come luogo di aggregazione.
E le chiese pertanto restano deserte.

Barbara R.

“…la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti sta pensando di anticipare la prima comunione a meno di sette anni.””

Per fortuna il fatto che gli venga imposta la I° comunione a meno di 7 anni non assicura che da adulti saranno cattolici!!!
Come al solito le gerarchie ecclesiastiche credono di plagiare le menti delle persone con le imposizioni quando non si è in grado di intedere e di volere consapevolmente.Bella forza!!

Congo

Per me è un autogol per la CCAR.

Un bambino che inizia il primo anno di catechesi a 6 anni per terminare a 7 avrà imparato quattro cose in “croce” (è il caso di dirlo), sentite a voce, giacché per gran parte di quei due anni non sarà in grado di leggere se non frasi semplici.
Immagino che utilizzeranno dei cartoni animati:
http://www.youtube.com/watch?v=xmFtE3GDESk

lucio

i 20.000 adulti circa che ogni anno chiedono il battesimo provengono in prevalenza da famiglie atee o musulmane. Si suppone che in Europa siano qualche milione i musulmani convertiti segretamente al Cristianesimo. Anche in Inghilterra si registrano molte conversioni al Cattolicesimo da parte di ex atei e anglicani. Tra questi Tony Blair .

Credo che l’attivismo degli atei della Uaar risvegli molti cattolici addormenati.Io ero uno di questi.

MASSIMO

“Credo che l’attivismo degli atei della Uaar risvegli molti cattolici addormenati.Io ero uno di questi.”

Invece io credo che le porcherie che la Chiesa ha fatto in passato e continua a fare ha risvegliato molti atei addormentati. Io ero uno di questi.

Alessandro S.

Fri risponde:
martedì 17 agosto 2010 alle 16:38

quanti sono i cristiani che si convertono all’islam in europa?

Ma che cattivo! Non si fanno queste domande tendenziose e malvage ad un povero, tenero e sensibile cattolichetto! 🙂

Massimo

“Di fronte a quanto sta accadendo con i bambini e all’ambiente così avverso in cui crescono, non priviamoli del dono di Dio”

In effetti, il “dono” va dato quando sono piccini quanto basta (possibilmente non in grado di deambulare, e tanto meno di correre a gambe levate). Come nel caso delle bambine africane infibulate, dei bambini ebrei circoncisi, delle bambine Padaung dal collo allungato artificialmente, dei bambini Makonde col disco labiale (e via, di mutilazione mentale in mutilazione fisica). Altrimenti, la parte del corpo o del cervello “trasformata” non ha tempo di assestarsi bene nella piega desiderata – da altri. “Pianta cresciuta, non si piega”; “I cani vecchi non imparano a fare la cuccia” (in giro per il mondo, come ci sono un sacco di metodi più o meno raffinati per piegare e “addomesticare” i cuccioli di homo sapiens, ci sono una quantità di proverbi che rammentano l’importanza di sbrigarsi, se si vuole fare un bonsai di un potenziale essere umano… – e poi parlano dell’aborto!)

esperantio

E’ perfettamente inutile che la gente si sbattezzi e quando c’è un battesimo in famiglia,una cresima,una comunione o un matrimonio,vadino in chiesa e dicano;ma come si fà a non andare in chiesa per mio figlio. Faccino come me che da quando mi sono sbattezzato non sono mai più entrato in una chiesa e anzi,come disse Peppino Garibaldi e che ho fatto mia (non sarò contento finchè non vedrò cadere l’ultima pietra,dell’ultima chiesa,sull’ultimo prete!)

Federico Tonizzo

Battesimo a 7 giorni, comunione a 7 anni, …olio santo “obbligatorio preventivo” a 70 anni? 😉

libero

I catto-troll temono la realtà, rovina il loro mondo virtuale, per questo non intervengono di fronte alle cifre documentate.
Io farei un grafico della laicità, basato su parametri semplici (percentuali matrimoni civili, convivenze, divorzi, frequenza messe, etc…) e metterei in prima pagina del sito la sua curva che sale, sale, sale ……
Semplice ed efficace.

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