La Corte suprema del Messico ha confermato, con nove pareri favorevoli e due contrari, la legittimità della norma che permette alle coppie gay di adottare bambini, valida solo a Città del Messico. Il tribunale già aveva respinto qualche giorno fa il ricorso del governo federale contro la legge che permette i matrimoni gay a Città del Messico (Ultimissima dell’11 agosto) ma solo ora si è pronunciato sulle adozioni. Il giudice della Corte suprema Arturo Zaldivar ha affermato esplicitamente: “Dato che gli interessi dei bambini devono essere anteposti, la riforma proposta è costituzionale”.
La norma a favore degli omosessuali è stata sostenuta dal sindaco della capitale Marcelo Ebrard, ma ha incontrato la ferma opposizione dei conservatori al governo e della Chiesa cattolica.
Come riporta Avvenire, l’arcivescovo di Guadalajara e cardinale Juan Sandoval Iniguez ha espresso la sua contrarietà, parlando di “grave decisione” dei giudici, che vanno contro “il bene comune, la logica del senso comune” e manifestano “disprezzo per la legge naturale”. Concedere diritti alle coppie omosessuali secondo il prelato “danneggia profondamente il matrimonio, formato da un uomo e una donna” e “la famiglia, prole di un’unione fra persone dello stesso sesso”. Lo stesso cardinale qualche giorno fa si era scagliato contro i giudici, sostenendo addirittura che fossero stati corrotti da alcune organizzazioni internazionali e dalle autorità di Città del Messico, suscitando la decisa reazione del giudice Sergio Valls Hernandez: “In uno Stato laico come il nostro deve esserci un’assoluta separazione fra Chiesa e Stato. Non si può accusare impunemente di corruzione gli 11 membri del più alto tribunale del Paese”.
Città del Messico: adozioni gay, Corte suprema dice si
22 commenti
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“In uno Stato laico come il nostro deve esserci un’assoluta separazione fra Chiesa e Stato. Non si può accusare impunemente di corruzione gli 11 membri del più alto tribunale del Paese”
Una frase come questa, detta nel nostro paese, sarebbe tacciata di stregoneria.
purtroppo hai tanta ragione….
Credo che basterebbe anche solo la pubblicazione di queste notizie sui telegiornali italiani a far cambiare, seppur lentamente, la mentalità intorpidita di molti connazionali.
@ San Giovese
io ho proposto tempo fa un progetto di un videogiornale UAAR con tanto di servizi letti da mezzibusti e presentati con immagini esattamente come nei tg di regime attuali.
alla gente piace la pappa pronta, servirla su youtube aiuterebbe a diffondere molte delle notizie che passano sotto silenzio.
@nullità
Credo che sarebbe una grande idea. Anche se i’ideale sarebbe che queste notizie venissero trasmesse dai tg nazionali. Come hai detto tu, sono sempre meno coloro che si soffermano a leggere qualcosa. Il tg durante la cena rappresenta per milioni di italiani l’unica fonte di informazione quotidiana, e purtroppo dubito fortemente che notizie del genere vengano diffuse in Italia. In compenso, le rubriche dedicate al gossip e ad altre cose simili aumentano.
E tutti griderebbero al complotto laicista/komunista/omosessuale/alieno….
vado al massimo…. anzi, VADO IN MESSICOOOOOOOOOO
😀
Non parliamo poi della tv (pubblica e privata), filo clericale in un modo imbarazzante.
OT
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/inbreve/2010/08/18/visualizza_new.html_1881769775.html
NEW DELHI – Una coppia di un villaggio povero dello stato settentrionale dell’India, l’Uttar Pradesh, ha “sacrificato” la figlia di 4 anni a una divinità locale per avere più ricchezza.
Lo riporta oggi l’agenzia Ians citando fonti della polizia che ha scoperto il corpo senza vita della piccola circondato da incensi, fiori e altri oggetti usati per le cerimonie religiose induiste. Gli investigatori sospettano un caso di sacrificio umano, un fenomeno abbastanza frequente nelle zone più arretrate del nord dell’India.
La bambina presenta delle ferite su tutto il corpo causate da oggetti appuntiti. Secondo la polizia, è stato un “tantrik” (una sorta di ‘esorcista’ che pratica anche sacrifici) a suggerire alla coppia di uccidere la figlioletta promettendo loro che sarebbero immediatamente diventati ricchi. I genitori, Krishna e Rama Devi, e anche il santone, Shiv Kumar, sono poi fuggiti.
Alcuni abitanti del villaggio, che sorge a una ottantina di chilometri dal capoluogo di Lucknow, avrebbero sentito le urla della piccola e avrebbero visto il “tantrik” uscire dall’abitazione.
Segnalala ad ultimissime@uaar.it
…….sostenendo addirittura che fossero stati corrotti da alcune organizzazioni internazionali e dalle autorità di Città del Messico…….
I preti accusano gli altri di corruzione mentre loro ci vivono e prosperano!
Probabilmente questo signore ha il dente avvelenato perché paventa la perdita di piccoli orfani dagli istituti religiosi a disposizione dei preti pedofili.
Il mondo mette la freccia e ci sorpassa…
con tutto il rispetto per i gay massicani credo che il loro paese abbia problemi molto più grandi da risolvere vedi lo strapotere dei cartelli della droga le cui bande si ammazzano a colpi di bazooka in mezzo alla strada un giorno sì e l’altro pure.
ripeto, con tutto il rispetto per i gay messicani e non e i loro diritti.
Anche l’ italia ha problemi molto più grandi, ma ognuno si occupa di quelli che può… anche chi è qui sul forum si occupa di religione, religiosità e temi legati all’etica laica, e non di droga, di complotti internazionali o veline…
ma mi sfugge una cosa….
questo cosa c’entra?
mi sembra una risposta onestamente inutile… senza offesa… anche noi abbiamo una politica poco credibile e mille altri problemi, ma questo si chiama OT.
Non penso che una cosa, escluda l’altra. 😉
Insomma, hai ragione sul fatto che in Messico hanno ancora tanti problemi, ma non vedo come il riconoscimento dei diritti degli omosessuali, possa in qualche modo essere da ostacolo alla soluzione di altri problemi.
Dopotutto, non penso che i gay messicani, vadano in giro con i bazooka a spararsi o a trafficare in droga e armi.
Il giudice ha solo espresso a chiare lettere che “gli interessi dei bambini devono essere anteposti, la riforma proposta è costituzionale.”
@ stefano f.
se ragionassimo sempre sui problemi grossi – droga, bande, bazooka – prima di risolvere problemi di diritti “minimi” come quelli civili, staremmo freschi.
avremmo sempre una scusa per non affrontare quelli che sono problemi grandi per persona diverse da noi.
o no?
In più, non è che se i gay non si sposano, il narcotraffico si ferma prima.
Comunque un ripassino di grammatica al titolista non farebbe male: sì si scrive con l’accento!