Nuova pesantissima intimidazione nei confronti dell’attivista dei diritti umani Leo Igwe, rappresentante in Uganda e in Nigeria dell’IHEU (l’organizzazione che raggruppa le associazioni dei non credenti di tutto il mondo, di cui fa parte anche l’UAAR), già arrestato e poi rilasciato mesi fa (cfr. Ultimissima del 5 gennaio). Suo padre, il settantasettenne Oliver, è stato assalito nella sua casa di Mbaise, in Nigeria, da uomini non identificati, che hanno sparato colpi in aria e l’hanno picchiato, provocandogli la perdita di un occhio. La casa è stata saccheggiata. La polizia si è rifiutata di investigare. Amnesty International ha già adottato il caso, mentre la Federazione Umanista Europea (di cui fa a sua volta fa parte l’UAAR) ha scritto una lettera al capo della polizia nigeriana. L’UAAR ha fatto altrettanto.
Nigeria: picchiato il padre di Leo Igwe
26 commenti
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“La polizia si è rifiutata di investigare.”
Che bella cosa. Chissà che sarebbe successo se la polizia (di qualunque parte del mondo) si sarebbe rifiutata di investigare dopo una violenza ad un cristiano o mussulmano.
Se fosse stato cristiano la notizia sarebbe su tutti i giornali con i cattolici che si stracciano le vesti invocando la laicità dello stato nigeriano e il rispetto delle minoranze.
Se fosse stato mussulmano invece i risultati sarebbero identici.
Con le caserme dei carabinieri e i commissariati di polizia che hanno i crocifissi appesi ovunque e con il senso dello Stato non-confessionale che, negli operatori delle forze dell’ordine, mi sembra calare man mano che la propaganda per l’identità cristiana si fa più rumorosa, non so se in Italia, in futuro, possiamo aspettarci imparzialità nelle indagini di polizia che coinvolgano gruppi e questioni religiosamente caratterizzati.
Io ero Sai scrive:
18 agosto 2010 alle 9:37
In Italia il poliziotto avrebbe potuto invocare la sua obiezione di coscienza per giustificare la mancata protezione di un individuo immondo, blasfemo, ateo laicista, nemico della famiglia naturale, del bene rappresentato dalla chiesa e contrario alla vita e alla felicità che dio ha regalato agli uomini.
sighsigh
Uhm…aspetta…chi è anche che commette questi atti vigliacchissimi?
Ah, già, ecco! Quella cosa che comincia con “ma” e finisce per “fia”, giusto? Ho vinto qualche cosa?
“Per fare veramente del male a qualcuno, non devi fargli del male fisicamente. Devi fare del male fisicamente alle persone che ama”. (La Piovra- ?)
E se quel qualcuno ama appassionatamente il capo mandamento?
è illiberale, crudele e antiumanista sperare che questi criminali ricevano una dose della loro stessa medicina?
No, è il sistema più efficace per tutelare altre possibili vittime innocenti.
sono in totale disaccordo. la legge del taglione è medievale. Siano puniti giustamente…
altrimenti cosa può distinguere me da uno di loro?
Ben scritto, fanecchissimo, ottimo e semplice! La giustizia deve essere perseguita secondo la legge, una legge laica e non faziosa e di parte. Siano messi al bando la vendetta e la “giustizia” fai da te.
OT: segnalo questo articolo sulla secolarizzazione in America Latina: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/18/cattolici-in-picchiata/50993/
Bisogna usare gli stessi metodi che usano “i crociati” occhio per occhio,dente per dente!!!!
“Occhio per occhio, dente per dente” è roba del “nemico”, veramente…
Mia madre dice che così si finisce tutti ciechi e tutti sdentati.
Gli Stati africani tipo Nigeria sono preda di guerre per bande religiose/tribali e non ci sono speranze che se ne possano affrancare, almeno in questo secolo.
Le religioni laggiù imperano e non molleranno l’osso perchè quei Paesi sono il loro nuovo “vivaio”, visto che da noi i fedeli iniziano a scarseggiare.
Va da se’, quindi, che è interesse delle religioni fomentare e sostenere quello stato di cose.
Lo Stato laico lo vedono come fumo negli occhi, prova ne sia tutto il casino fatto in Kenya per la nuova Costituzione (che di laico – a ben guardare – ha ben poco).
Vigliacchi!
la vedo davvero difficile..spero che tutte la Federazione Umanista Europea e l’Uaar diano supporto Igwe e alla sua famiglia, mi dispiace tantissimo per suo padre
date 50000dollari al capo della polizia della nigeria e trova tutto, dategli una lettere e sarà cestinata, la nigeria è corrotta fino all’osso e i soldi sono l’unoco modo per far partire le indagini. le parole sono aria fritta
…Ho paura che tu abbia ragione. 🙁
Non è aria fritta. La petizione contro la lapidazione di una donna iraniana ha costretto il governo iraniano a escludere tale metodo di esecuzione, almeno in quel caso. Quindi conviene insistere anche nel caso del governo nigeriano e bene hanno fatto l’IHEU e l’UAAR a intervenire. Oltre alla lettera sarebbe opportuno fare anche una petizione da inviare al governo nigeriano e all’ONU: “Protestiamo contro l’inazione della polizia nigeriana nei confronti degli aggressori del Sig. Oliver Igwe.”
Un chiarissimo avvertimento di stampo mafioso…La cosa che repelle, e’ il fatto che le istituzioni, poste a garanzia della legge, non abbiano mosso un dito.
A prescindere dalle considerazioni politiche, dopotutto il papa’ di Leo e’ stato oggetto di un’aggressione con tanto di lesioni fisiche e di una rapina in casa propria.
Accantonando per un momento la questione umanista, quell’uomo e’ comunque stato colpito da una serie di crimini piuttosto efferati…Possibile che il far rispettare la legge, non interessi minimamente la polizia o le istituzioni!?!?
La risposta l’ho gia’ scritta come prima frase.
Naturalmente c’è legge e legge. Non so se ti piacerebbe che venisse fatta rispettare la legge di qualche stato in cui vige la sharia. Forse sarebbe meglio parlare di rispetto delle “leggi rispettose della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.
In questo caso, basterebbe anche solo far rispettare le normalissime leggi civili…Dubito che ci siano paesi di questo pianeta, dove sia lecito entrare in casa degli altri, spaccargli la faccia, rubargli tutto e restare impuniti…Anzi, nemmeno sotto indagine! 🙁
Non è così, in certi Paesi, in cui vige la sharia, l’omicidio di Teo Van Gogh potrebbe essere considerato legale; tanto per fare un esempio sul come i codici civili e penali non si ispirano tutti agli stessi principi generali.
Insisto sul fatto che le questioni estere, di cui l’UAAR fa benissimo a occuparsi, non devono distrarci dalle questioni italiane. Infatti, mentre, in pratica, islamici e cristiani si scannano ogni qual volta possono, sul piano teorico, islamici e vaticani sono perfettamente d’accordo sul fatto che ci debba essere una sola vera religione. In Italia, insistere sulla non-confessionalità dello Stato invece che sulla laicità dello Stato non è un semplice cambio di nome al problema. Infatti, la “laicità dello Stato” ognuno se la rigira come vuole, mentre è chiarissimo cosa vuole chi è contro la non-confessionalità dello Stato. Ed è chiaro che chiunque vuole che ci sia una sola religione (perché ritiene che sia male che ci siano in giro false religioni o non credenti), vuole che lo Stato si riduca a “stato confessionale”. Ed è così che si ridurrà l’Italia (anche dal punto di vista formale) se non si contrasta adeguatamente la campagna per “l’identità cristiana” dell’Italia, alla quale va contrapposta la campagna per “l’identità democratica” dell’Italia (niente a che vedere con il PD), il che implica la non-confessionalità dello Stato italiano, il che implica il no all’identità cristiana, il no all’identità musulmana e il no a qualsiasi altra caratteristica totalitaria.