Germania, prete violentò ragazzina minacciando punizione divina

Un prete cattolico oggi cinquantenne è stato incriminato per aver violentato una ragazzina di quattordici anni, quando era cappellano una ventina d’anni fa. E’ quanto ha affermato il portavoce della procura di Osnabrueck, nella Bassa Sassonia. Il sacerdote ha ammesso di aver costretto la ragazza ad avere rapporti con lui, minacciando in caso contrario una “punizione divina”. La donna, che ha contattato la diocesi di Osnabreuck l’anno scorso, sostiene di aver subito violenze per tre anni. Il prete è stato sollevato dal suo incarico.

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61 commenti

#Aldo#

Ammesso che questa tardiva signora dica la verità (e non ci metterei certo la mano sul fuoco) vien da chiedersi se sia più adatto parlare di stupro o di circonvenzione di incapace. Ma incapace forte, nè!

Roberto

Ha abusato di una posizione di poter o comunque del controllo percepito dalla ragazzina. Avere rapporti sessuali con una dipendente dopo averla minacciata di licenziamente e` (piu` che giustamente) stupro.

#Aldo#

Be’, direi che è un caso piuttosto diverso, perché una minaccia di licenziamento ha una probabilità molto alta di dare come esito un effettivo licenziamento, mentre una minaccia di “punizioni divine”, per una persona a posto con la testa, ha lo stesso potere persuasivo delle sparate imbonitorie di qualsiasi mago di serie B. Col che non sto assolutamente affermando che se uno è fesso (leggi “credulone”) merita di essere raggirato, ma un fesso è per definizione un incapace, da cui il dubbio che ho espresso nel commento precedente.

ilaria

non capisco se la tua è stupida ironia o cosa!
forse la signora poteva svegliarsi prima,certo, ma il bellimbusto ha ammesso..e a 14 anni con l’idea di un castigo divino in una societa imbevuta di rivoltanti dogmi cattolici..non ci vuole molto a cedere alle avances di uno stronzo!

Luciano Volpato

Da quel che leggo sopra, sembra che il prete in questione abbia confermato le dichiarazioni della”tardiva signora”. Leggi meglio prima di “non mettere le mani sul fuoco”. Sei talmente accecato dal tuo furore religioso che non riesci nemmeno a leggere.

Cesare b

Non vedo che cosa ci sia di “religioso” (specialmente cattolico) nelle parole di Aldo.
Un comportamento simile da parte di un prete dovrebbe essere condannato tanto piu’ quanto piu’ si e’ sinceramente cattolici. Che la ragazza fosse in errore quando ha creduto alle fanfaluche del “chiercuto lercio” e’ evidente, ma non scusa, anzi aggrava, la responsabilita’ morale dello stupratore. E se si e’ fatta avanti in ritardo, certo ha mancato (perche’ parlando prima avrebbe potuto, forse, evitare altri fattacci simili), ma e’ nel suo diritto e, percio’, nessuno ha quello di criticarla.
Conforta che il prete sia stato sollevato dal suo incarico, con buona pace di chi vorrebbe la Chiesa Cattolica unicamente intenta a proteggere i preti pedofili.
aluti.

Sandra

Non ci metteresti la mano sul fuoco?!?! peccato che il prete abbia ammesso il reato, è già stato sospeso dalla chiesa, e che secondo Focus ci sia un’altra indagine in corso, con un’allora 23-enne nel 1995. La violenza sessuale non è sempre forza bruta, ma puo’ essere preceduta dal plagio, o dalla violenza psicologica, e nell’articolo si parla di un prete molto carismatico. Che una ragazzina di 14 anni sia facilmente plagiabile è purtroppo una realtà. E l’adulto che approfitta di questa debolezza commette reato, anche in assenza di violenza fisica, in piu’ legando a sè la vittima attraverso il senso di colpa. Questo potrebbe anche spiegarti forse perché questa “tardiva” (avrà 35 anni, glomm) signora abbia aspettato tanto a farsi avanti: l’avrà aiutata la maturità, magari l’idea di avere una figlia, e sicuramente l’ondata di denunce di vicende simili alla sua.

Gigetto il miscredente

@ Aldo:
” Ma incapace forte, nè! ”

Sei piemontese? Di solito son quelli ad aggiungere il “nè” alla fine delle frasi!
No, non è la sigora ad essere incapace ma tutti i credenti, soprattutto quelli che pendono dalle labbra della casta sacerdotale.

nightshade90

aldo, a 14 anni, se sei credente (ma per davvero: ritieni il papa il portavoce di dio e i preti le persone più connesse con la tua divinità) un prete ti può convincere di qualsiasi cosa. non puoi pretendere che a quella età una ragazzina sia in grado di far fronte a queste situazioni, specie se indottrinata. in questi casi la punizione divina viene percepita reale quanto la minaccia di licenziamento.

Massimo

@Aldo

Dato il tenore del “discorso” (o raglio che sia) e data la capacità di comprendere quanto e quanto tetro sia il tempo necessario a rielaborare uno schock del genere..non stare a mettere la mano sul fuoco: buttatici direttamente!

Massimo

…Senza contare che, se tu hai tutto il diritto (plagiato dai maghi) di credere in serpenti parlanti, mele del peccato, vergini madri e figli di se stessi – ma anche un po’ padri e fratelli – ed hai passato l’età in cui si crede a babbo natale, lei – bambina imbottita di racconti dell’orrore con diavoli e inferni – aveva tutto “il diritto” (o tutta la sventura di voi sventurati illusi) di credere all'”Arcangelo Gabriello” (cfr Boccaccio) che dà convegno all’abbindolata nella stalla!
Come sempre, comunque e senza mai smentirsi (è più che il caso di dirlo): da che pulpito!

#Aldo#

Vedo che anche tu non manchi di infinita cortesia. Scalda il cuore riscontrare quanto sia diffuso questo atteggiamento d’apertura verso coloro coi quali non si è d’accordo.

enrico matacena

Trovo vergognoso e indice di una mentalità da strupratori , il mostrare disprezzo verso le vittime di abusi sessuali , farneticando sulla loro debolezza e incapacità di reagire.
Affermazioni davvero degne del peggior clericalismo e di chi in generale giustifica gli stupri e gli abusi sessuali .

#Aldo#

Se ti rivolgi a me, apprezzo senz’altro la tua fine gentilezza, indice di una mentalità tollerante e aperta al dialogo.

Angelo

Aldo io vi adoro. Veramente e sinceramente. Come si puo’ non amare chi pianta chiodi sulla bara della CCAR. Mi ricordo con il vecchio Giampaolo II; quando pensavo “Se volessi fare un danno alla CCAR farei cosi…” e lui zac.. Lo faceva in grande stile. Non solo, spesso aveva delle trovate che sorprendevano persino me.
Evitare il confronto, infangare le vittime, ribaltare le parti sono tutte cose che fanno il gioco di chi vuole la fine della CCAR e lo fanno alla grande. Bisogna anche a mettere che come riesce a farlo il clero non ci riesce nessuno. Per me sarebe impossibile riuscire a dire certe cose senza mettermi a piangere o a ridere.
I preti, ordinati o meno che siano, sono ,all’atto pratico, i più grandi atei che esistono. Anzi essi sono le armate degli atei.
Viva la fine della superstizione e viva i preti.

Soqquadro

Consideriamo che la “tardiva signora” come la chiamate, all’epoca dei fatti era una 14enne?

#Aldo#

Guarda, io ci lavoro coi quattordicenni, e ti garantisco che se tentassi la carta della “punizione divina” per ottenere da loro qualcosa anche d’assai meno impegnativo di una prestazione sessuale (che so… «fate i compiti, o la punizione divina ricadrà su di voi!») ne ricaverei solo delle gran risate, o al limite un imbarazzato silenzio da parte di quelli più educati. Potrei forse “ambire” a circuirne lo zero virgola per cento, gli stessi che potrei circuire altrettanto agevolmente con un pacchetto di caramelle o con uno sguardo per traverso. Essere adolescenti, nella norma, significa avere poca esperienza, non bersi tutto quel che ti propinano! Certo se invece parliamo di bambini la cosa si fa ben diversa, ma a leggere l’ultimissima non è questo il caso.

Fri

A 14 anni molte persone sono ancora bambine, e non e’ affatto strano che un’adolescente cresciuta in certi ambienti, come quelli cattolici, sia facilmente influenzabile da un prete. Non puoi dare per scontato che la ragazzina fosse “incapace” perche’ non e’ stata in grado di opporsi a questo tipo di coercizione visto che persino molti adulti non sono in grado di farlo.

Angelo

Sono oramai passati piu’ di dieci anni quando leggevo sul giornale dell’ennesimo ipotetico giro di pedofili e parlando con i miei colleghi facevo commenti del tipo “sai io sono un tipo un po’ vecchia maniera mi piacciono i vecchi, hai presenti quelli rugosi di 25 anni?”
Per anni e anni sono usciti titoloni sui giornali in cui si denunciavano immensi “giri” legati alla pedofilia. Qualsiasi discussione sull’argomento e qualsiasi distinguo sono stati immediamente messi a tacere. Siamo arrivati a delle situazioni parossistiche e adesso il gran finale. Dopo anni in cui si è definito a livello di panico sociale cosa sia la pedofilia siamo arrivati all’equazione chiesa=pedofilia e tutto questo grazie a Giampaolo e a Mazinger.
Cosa avremo domani? attendo sempre un bella e nuova equazione: chiesa=mafia ma forse ora sono troppo ottimista.

Diocleziano

Se consideriamo che la quattordicenne aveva subìto già almeno sette anni di condizionamento religioso, mi domando se non venga assolutamente sottovalutato questo problema? In moltissimi casi, anche visti in tv e rivissuti dalle vittime, si nota questa sottomissione totale che richiede molti anni per essere superata. Anche certi visitatori di questo sito (ameno che non siano dei preti) mi lasciano veramente perplesso dall’invasività della fede nel loro modo di parlare e pensare, è evidente un condizionamento che sa molto di patologico.

Mario 47

Ammettiamo che a quell’età per svariati motivi (crisi puberale, tempeste ormonali, immaturità ed altro) qualsiasi soggetto possa opporre una resistenza limitata alla prospettiva di un’esperienza sessuale. Questo rende meno criminale l’atteggiamento di chi approfitta di una situazione di forza (datore di lavoro, figura carismatica quale prete o insegnante, finto o vero talent scout) per soddisfare le sue esigenze sessuali?

mario

Mario 47

Ho un commento – assolutamente blando – in attesa di approvazione dalle 16.56: devo provare a rimandarlo?

mario

RobertoV

Il prete è stato denunciato dalla sua diocesi alla magistratura dopo che la donna si era rivolta alla diocesi di Osnabrück all’inizio dell’anno e non voleva autodenunciarsi come richiestogli: è stato sospeso da marzo e ha un procedimento interno in corso. I fatti (almeno 2) risalgono al 1990 e non sono ancora prescritti: la 1° volta avrebbe usato la forza per tenerla ferma, la 2° l’avrebbe minacciata di finire all’inferno se non veniva a letto con lui e le ha tappato la bocca. Lui era il suo capo spirituale e carismatico all’interno di un gruppo cattolico fortemente religioso (la Comunità di Cristo, leggi “setta”). All’epoca lui aveva 30 anni e lei 14 anni ed era fortemente religiosa, mi sembra una differenza d’età considerevole ed una situazione di dipendenza psicologica. Inoltre mi sembra che a 14 anni si sia ben lontani dalla maturità. Il prete in questione ha anche un processo in corso per un presunto stupro del 1995 (nei confronti di una donna di 23 anni).
Lui si difende sostenendo che la ragazzina fosse consenziente, ma questa è la difesa classica degli stupratori (che forse nella loro mente malata vedono tutte le donne come consenzienti e comunque si sta parlando di una ragazzina di soli 14 anni).
Tutti gli esperti concordano che dopo uno stupro (sia pedofilo, che non) c’è un periodo di rielaborazione del dramma che può durare tanti anni (e anche una vita intera visto che certe persone non riescono proprio a riprendersi ed il 17% delle donne stuprate si suicida prima o poi). E’ molto difficile che una violenza sessuale venga denunciata rapidamente e più andiamo indietro nel tempo, maggiori erano i problemi. Devono trovare un nuovo equilibrio ed un ambiente favorevole prima di poter denunciare anche perché dall’altra parte non ci sono molte persone disposte ad ascoltare e nei confronti dei religiosi spesso i genitori danno più credito ai preti che ai propri figli. Se la legislazione austriaca modificata l’anno scorso prevede di poter denunciare fino ai 48 anni della vittima un motivo ci sarà?

Painkiller

Questo intervento è da incorniciare. Dopo aver dovuto leggere che se la vittima non è pestata a sangue con una spranga di ferro allora è perforza consenziente è rinfrancante leggere un’analisi lucida ed accurata.
Negli ambienti settari il controllo psicologico sugli adepti è fortissimo, figuriamoci su quelli adolescenti… aggiungiamoci i genitori nella setta, ergo niente supporto familiare, ed il dramma è servito.

MASSIMO

Poveri cattolici, che pena mi fanno.
A causa della loro fede si fanno ricattare con ridicole minacce e si fanno comandare dai preti.
Meglio essere atei e non credere a niente così questa gente non ha nessun potere su di te.

Poi voglio mandare un messaggio quei cattolici che vengono su questo forum con la remota speranza di convertire qualcuno di noi.
AH AH AH AH
Ma davvero credete che noi vorremmo trovarci nella vostra situazione? Forse accettiamo se ci pagano bene ….ma molto bene…..

Federico

I non sono mai stato ricattato dalle minacce di nessuno. E sono cattolico.
Spero che il sacerdote in questione si penta, e sul serio, ripagando fino all’ultimo tutto il male che ha fatto, altrimenti la punizione la subirà lui, e non divina. Lui e tutti gli altri che fanno certe cose.
Purtroppo chi non fa il male, ma fa il bene, non finisce sui giornali, ma c’è e ci sarà sempre.
E spero il più ovunque possibile.

Roberto Grendene

ci sara’ sicuramente una certa quantità di cattolici per scelta

la maggior parte, pero’, deriva dall’indottrinamento infantile: statisticamente, se le stesse persone fossero nate in india, sarebbero induisti, fossero nate in Pakistan, sarebbero musulmani

e in tutti gli indottrinamenti c’e’ anche forte e ripetuto il concetto che i ministri dei quel culto sono bravi, buoni, sono guide spirituali, sono autorità morali

per cui non solo finiscono sui giornali e in TV (ad ogni dibattito su qualsiasi argomento ti trovi un monsignore), ma sono presenti anche a scuola e hanno spesso il monopolio delle attività sociali per bambini e ragazzi (finanziato con i nostri soldi)

nullità

questa storia che la chiesa fa il bene…
forse tu ti riferisci a quella manciata di parrocchie che usa PARTE di quel 17% di risorse (divise a metà tra terzo mondo e interventi locali) che arrivano dall’8×1000.

perchè non tutte le organizzazioni cattoliche per il bene del prossimo, usano quei soldi per il bene del prossimo.

se servono tutti i soldi che ricevono per mantenere in piedi questo 17%, permettimi di dirtelo, questa organizzazione è inefficiente ai massimi livelli per fare del bene.

in compenso è efficientissima a perpetrare sè stessa e a tenersi stretti i fedeli, oltre che a far proseliti fin da neonati. devo dargliene atto.

a me tutte le frasine sul bene della chiesa sembrano molto l’ultimo scoglio a cui aggrapparsi per evitare di riconoscere di credere in un’associazione che racchiude al suo interno una bella porzione di gente che bada ai propri interessi, quando non a veri e propri criminali.

Federico

Guarda. Una volta eravamo ad un funerale di un frate.
Tutti a dire cose bellissime di questo frate. Cioè chi faceva i discorsi.
Noi, con altri frati compresi, abbiamo cominciato a chiederci se non avessimo sbagliato funerale.
Quindi non tutti sono convinti che i ministri di culto son tutti per forza buoni, e autorità morali e così via.

Per quanto riguarda il discorso della scelta condizionata dalla cultura in cui si cresce, beh questo è innegabile.

Il monopolio, lo dico e lo ripeto, lo hanno perchè se ne occupano solo loro, intendo il clero.
D’altronde i politici meno, in quanto i bambini non votano.

Roberto Grendene

@ Federico

certo che non tutti sono convinti che tutti ministri di culto sono autorità morali ecc. ecc.

che il monopolio dell’indottrinamento ce lo abbiano solo loro non mi sembra una bella cosa: vorrei che non ce lo avesse nessuno, che i bambini potessero crescere imparando con spirito critico, scegliendo da grandi cose come la religione, l’ateismo, il partito politico, l’aderenza ad un sindacato, ecc.

l’esempio dei politici, che introduci, e’ emblematico: sono i sistemi dittatoriali in cui i bambini vengono indottrinati al regime governante. Una volta c’era anche da noi una sorta di culto per i sovrani estesa ai minori (poi abbiamo avuto pure il duce…)

Massimo

“il più ovunque possibile”
(citazione da Federico 22:47)

ma però, anche di molto più tantamente maggiore come modo,
comunquemente semprissimo assai
(lezione di catto-italiano – e hanno anche ripristinato la messa in latino…)

lumen rationis

Richard Dawkins ne “Il virus della fede” (documentario) spiega come il principio di autorità, che nel remoto passato della specie umana portò un vantaggio evolutivo, ora viene usato nelle religioni per convincere i credenti di cose inverosimili.
Lo stopro descritto non è che una delle conseguenze più estreme di un metodo applicato sistematicamente tutte le domeniche dal pulpito, credo anche inconsciamente, dai sacerdoti di tutte le religioni.

stefano f.

Dawkins non fa altro che ribadire le parole di Russell, il concetto di dio delle religioni monoteiste è indegno di uomini liberi! concepito negli antichi dispotismi medio-orientali da poveri sudditi impotenti che vedevano nel Padrone signore della loro stessa vita anche un dio, è ormai un concetto anacronistico e pericoloso perchè mette chi vi crede nelle consizioni di uccidere quello che non crede in quanto la verità assoluta, infusagli dal Dio (ovvero dal suo padrone), lo mette al riparo da qualsiasi punizione terrena! questo è il cemento armato che blocca il progresso di questa povera repubblica delle banane.

fiertel91

Ma solo io noto un acuto cretinismo nell’adolescente?

1. E’ stata violentata ripetutamente da una persona estranea al suo nucleo famigliare. Perché non s’è sottratta prima alle violenze?

2. Se con lei ha funzionato il bluf della “punizione divina”, a 14 anni, un po’ toccata deve pur esserlo.

Fri

no, anche Aldo a quanto pare lo ha notato. Per te valgono le risposte che sono state date a lui. Un’adolescente violentata NON e’ cretina perche’ non si e’ ribellata al suo violentatore. E’ la vittima di un adulto che ha sfruttato una posizione di potere. Io davvero non capisco come si possa pretendere che una ragazzina di 14 anni abbia la forza di volonta’ di ribellarsi ad una figura di potere. E soprattutto non capisco come si possa dare della “cretina” ad una ragazza che ha subito violenza. Qualsiasi sia il meccanismo lei e’ la vittima. Se ci sono tante donne che NON denunciano i loro violentatori e’ proprio perche’ c’e’ gente come te ed Aldo che le considera “cretine”!

#Aldo#

Non ho mai usato la parola “cretino”. Ho invece usato il termine “fesso” specificando che era da intendere nel senso di “credulone”. Poco oltre ho pure fatto presente che occorre avere un po’ più di considerazione per l’arguzia dei quattordicenni che spesso si comportano in modo poco “misurato” (come è ovvio alla loro età) ma non sono così ingenui come il sentire comune li vorrebbe dipingere. Anzi…

Colgo un certo livello di “nervosismo” quando si toccano questi argomenti e suggerisco di essere un po’ meno reattivi. Sembra quasi d’assistere a dei riflessi involontari, di quelli che si attivano incontrollati per condizionamento o per meccanismi innati. Bah…

Sandra

Aldo, al di là del termine, il senso era chiaro e piuttosto offensivo, soprattutto nell’insinuare che abbia detto il falso, che è la seconda violenza a cui una ragazza decide di sporgere denuncia viene sottoposta. Chissà come ti sentiresti se alla denuncia di un furto subito, tu ti sentissi dire “ammesso che tu dica la verità”…

Parli della tua esperienza con quattordicenni, da cui deduco tu sia insegnante (ma stai volentieri in classe?). L’adolescente in gruppo è altra cosa dall’adolescente preso singolarmente! In gruppo si sentono forti, singolarmente possono esserci fragilità che li espongono a rischi come quelli del caso (ma non solo, se pensi alle dipendenze). Ti sei mai chiesto se uno dei tuoi temibili allievi possa diventare (o sia già?) vittima di violenza? La sensibilità è una qualità necessaria a un bravo insegnante, al contrario del pregiudizio che porta a giocare in difesa.

#Aldo#

Sandra, il concetto di “forza” che tiri in ballo è qualcosa di ben diverso da quelli di “arguzia” o “ingenuità”. Mi pare che da qualche tempo sia piuttosto difficile comunicare. Non te ne faccio una colpa: l’italiano è stato ridotto ad una lingua da usare “un tanto al chilo” e per non conformarsi a quella pessima pratica ci vuole uno sforzo costante.

Se hai colto qualcosa di offensivo nel dubbio che ha preso me, significa che anche il lemma “dubbio” è diventato poco chiaro nell’italiano del terzo millennio. Oppure ricadiamo di nuovo nel discorso dei riflessi automatici, non so. Ecco, magari quelli che io chiamo “riflessi” sono parenti stretti di quelli che tu chiami “pregiudizi”.

Quanto all’ipotesi circa il furto, una delle prime cose che fanno (dovrebbero fare) le forze dell’ordine è accertare la fondatezza di una denuncia prima di dare concretamente corso a operazioni più impegnative.

Sullo stare volentieri in classe, direi che è una domanda mal posta. E’ un po’ come chiedere a uno se sta bene con la gente: dipende da che gente, ovviamente.

Fri

No, Aldo non ha usato la parola cretina, ma la parola incapace. Rimane il fatto che apostrofare una ragazzina di 14 anni (ma anche se fosse una donna di 50) di essere cretina, incapace (forte), fessa o quant’altro PERCHE’ SI E’ LASCIATA VIOLENTARE e’ superficiale, crudele e pericoloso.

#Aldo#

Fri, la “circonvenzione di incapace” è una categoria di reato non un’accusa alla vittima!

Fri

“Ma incapace forte, nè!”

eh si… intendevi proprio parlare della categoria del reato! e’ chiarissimo

Soqquadro

Beh, certo, nervosismo…. facile pontificare sullo stupro, la cretineria e la fessaggine, DA MASCHI.

Mario 47

Se i maschi partorissero la questione aborto non sarebbe un problema.

mario

#Aldo#

Alla faccia del pregiudizio! Ora arriviamo a parlare dei maschi che se fossero tutti uguali. Grande! Denota una vasta esperienza in generalizzazioni. 🙂

Mario 47

Da piccolo ti sarai sentito dire anche tu, in certe occasioni: avresti avuto ragione, ma lo hai detto urlando, quindi hai torto. Mi pare che tu usi lo stesso sistema: ti attacchi a fattori ininfluenti per non vedere il punto focale del problema.

Adesso forse meno, ma in generale una donna che subisce violenza – di qualunque tipo – deve riferirsi a maschi, spesso inseriti in ambienti maschilisti (polizia, magistratura, preti confessori etc.).

E la prima reazione in questi ambienti è colpevolizzare la vittima e difendere la categoria maschile.

Non sostengo che i maschi siano tutti eguali: ma che in campo religione e leggi abbiano finora avuto il predominio a loro favore è un fatto difficilmente confutabile (delitto d’onore, fedeltà della donna etc.).

mario

RobertoV

Stiamo parlando di una ragazzina di soli 14 anni facente parte di una „setta“ cattolica, la Comunità di Cristo“, quindi un ambiente fortemente religioso e condizionante. Basta leggersi i resoconti delle persone uscite dalle sette, e dall’opus Dei per capire quanto pesante sia il condizionamento e di solito a 14 anni ci sei finito dentro perché quello è il modello di vita dei tuoi genitori. Se uno sin da piccolo è vissuto in un determinato ambiente, ha amicizie solo di un certo tipo non ha molte possibilità di sviluppare capacità critiche. Si sa bene quanto pesanti siano gli effetti dell’indottrinamento e dell’imprinting culturale. Inoltre il prete era uno dei capi carismatici del gruppo. Questo crea una sorta di dipendenza psicologica: anche nella società normale in genere il prete gode ancora spesso di una fiducia a prescindere, figuriamoci in un ambiente fortemente condizionante e limitante. Inoltre gli stupratori e pedofili sono spesso abili nel conquistarsi la fiducia delle persone e scelgono bene le loro vittime, persone deboli psicologicamente, non puntano certo a quelle in grado di tenere testa a loro e che farebbero fuoco e fiamme per fargliela pagare. E l’ambiente intorno spesso non li aiuta, anche quando dopo anni trovano il coraggio di parlarne con fratelli o genitori in genere non vengono creduti, un 2° trauma. In Austria e Germania in questi mesi se ne è parlato tantissimo (cosa che si è evitata in Italia): se si fossero lette queste testimonianze ed analisi non si farebbe dell’ironia sul ritardo nelle denunce che hanno ben profonde ragioni o sull’incapacità a resistere. Rimando al mio intervento delle 18.29 di ieri per completezza. L’Austria ha modificato l’anno scorso la sua legislazione portando a 48 anni l’età limite per poter denunciare certi reati sessuali riconoscendo come il tempo di incubazione per arrivare ad una possibile denuncia possa essere estremamente lungo (i 28 anni precedenti erano risultati insufficienti). Proprio in questi giorni lo stato austriaco ha accettato di risarcire le vittime della pedofilia negli orfanotrofi statali con casi che vanno dal 1944 al 1997, casi diventati noti solo in questi mesi.

Sandra

Sottoscrivo i tuoi interventi. Da noi è mancato completamente l’interesse di analizzare in profondità l’aspetto psicologico dell’abuso. Nella prima famosa trasmissione sul tema, quella di santoro e il filmato della bbc, fu invitato Odifreddi e non appunto uno psicologo, nell’intento di questo tipo di format di restare in superficie e generare sterili polemiche. Fu comunque chiaro a chi voleva capire quanto doloroso e difficile sia il superamento del trauma, attraverso la testimonianza di quella signora vittima di don Cantini, che disse si decise a parlare anche perché sua figlia si avvicinava all’età che aveva lei quando fu violentata. Chi avesse ancora dubbi sui ritardi delle “signore tardive” puo’ andare a due ore dall’inizio della trasmissione e ascoltare questa Signora, e magari prova un pizzico di vergogna:
http://www.annozero.rai.it/RaiDue/category/0,1067207,1067115-1074901,00.html

#Aldo#

Vergogna? Ha, ha, ha!
Tutt’al più potrei ammettere d’essermi sbagliato, ma… vergogna?

P.S. Sto facendo i salti mortali per evitare di rispondere a tono a questa valanga di insulti (gratuiti). Santa pazienza, Sandra!

Fri

nessuno qui ti ha insultato. Sei tu che hai insultato questa ragazza E, insieme a lei, tutte le donne che sono state stuprate

Sandra

Aldo, questa signora racconta di avere subito abusi dall’età di 10 fino a 25 anni. 15 anni di violenza. Il suo caso avrebbe potuto dare il titolo di una ultimissima, del tipo “il prete la costringeva al rapporto orale completo, paragonandolo all’eucaristia”.
E adesso il tuo commento: “Ammesso che questa tardiva signora dica la verità (e non ci metterei certo la mano sul fuoco) vien da chiedersi se sia più adatto parlare di stupro o di circonvenzione di incapace. Ma incapace forte, nè!”
Spero che questa signora non ci stia leggendo, perchè fossi in te mi sprofonderei dalla vergogna. Se tu ritieni diversamente, pazienza, non sei il primo nè l’ultimo.

Se la pensi davvero cosi’, hai sbagliato, se ti sei espresso male, il tuo appunto sull’italiano un tanto al chilo di quelli che ti hanno criticato è un autogol. Dubito che tu abbia obiettato con il dubbio sull’autenticità per ogni notizia o frase riportata nelle ultimissime.

L’aggressività degli adolescenti (e non solo!) nasconde spesso la paura di non essere adeguati: loro si compattano, e gli insegnanti meno capaci si mettono sulla difensiva. Personalmente in alcune cose vedo i ragazzi di oggi molto piu’ sprovveduti di quanto non lo fossimo noi, adolescenti di una trentina di anni fa: forse per questo sono piu’ aggressivi e arroganti. Se poi ti riferisci ad adolescenti che “anzi…”, l’adulto è moralemente e penalmente responsabile, anche di fronte a un’eventuale esplicita profferta di favori sessuali.

La domanda sullo stare volentieri in classe è molto ben posta (direi fondamentale, se rivolta a un insegnante!), e il tuo paragone con la gente è una risposta molto deludente.

#Aldo#

Fri, piantala lì. Anzi, guarda, visto che pur non vedendoti colgo un certo accaloramento nei tuoi occhi la pianto lì io. Ciao.

#Aldo#

Sandra, vedi sopra quel che ho scritto a Fri. Potremmo andare avanti all’infinito.

Fri

E’ vero, mi accaloro quando sento gente insultare le vittime, specie se sono donne, specie se sono state violentate. Ti chiedo scusa se, essendo donna ed essendo stata 14enne (non violentata, per mia fortuna) cresciuta in ambiente cattolico, sono particolarmente sensibile a questo tema.

Painkiller

@ #Aldo#

Insomma se una donna non è stata devastata a sprangate non è stupro ( e anche in quel caso doveva fare come la Goretti)? Mai sentito parlare di coercizione psicologica?
Tu non hai veramente idea di come operino efebofili e pedofili. Non usano spranghe, ma circuiscono la vittime lentamente… distruggendone l’autostima rendendo la ribellione impossibile.
Prenditi un manuale di psicologia e magari leggiti la testimonianza di qualche vittima.

@Fri
Mi ricorda tanto la celeberrima sentenza dei jeans…. 🙁

enry183

SIntesi delle posizioni espresse dai commenti dei cattolici a questo articolo :

1) La denuncia delle persone violentate da ecclesiastici è sempre da ritenere falsa e mossa da sendi fini.
2) Anche se la violenza fosse reale sono gli stessi violentati ad essere fessi o cretini, per non parlare di quello che si legge su molti forum cattolici dove si teorizza che siano gli stessi violentati a provocare sessualmente il prete.

Queste posizioni incivili e barbare fanno capire benissimo a che livello sia il pensiero dominante della “religione dell’amore”. Questi individui si azzardano nell’esprimere concetti come l’amore, l’aiuto delle persone più deboli quando invece nella prassi fanno l’esatto opposto.

Nei confronti di chi ha espresso questi concetti nei commenti all’articolo posso sono consigliare di tacere e di vergognarsi.

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