La costituzione del neonato stato del Kosovo, abitato al 90% da musulmani, riconosce il principio della laicità dello stato, e per questo motivo è vietato indossare il velo a scuola. La diciassettenne Florinda Zeka, scrive la BBC, si è però rifiutata di levarselo, ed è stata dunque espulsa dalla scuola. La decisione ha sollevato polemiche: c’è chi sostiene che il governo vuole solo darsi un’immagine filo-occidentale, e la costruzione di una imponente cattedrale cattolica nella capitale Pristina lo starebbe a dimostrare. Vlora Citaku, viceministro degli esteri, ritiene invece che “il velo non è un elemento della nostra identità. E’ un simbolo della sottomissione della femmina al maschio, piuttosto che un simbolo di scelta”.
Kosovo, studentessa espulsa per aver indossato il velo
27 commenti
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velo non integrale?
Una certa cultura non distingue tra integrale o meno. Comunque non mi pare che il velo islamico fosse una consuetudine di quei paesi.
Da quanto si legge sembra che attualmente sia in corso un tentativo di penetrazione dell’integralismo islamico nelle zone di cultura islamica dei balcani,sponsorizzato
dagli ingenti capitali dei paesi fondamentalisti come Arabia Saudita e Iran.
Perche dopo che l’intervento armato della NATO ha indubbiamente riportato un pieno successo distruggendo i sogni megalomani di Milosevich e riportando una relativa pace in quei territori,le autorita politiche europee sembrano essersi completamente disinteressate di uno scacchiere ancora potenzialmente instabile.
Come al solito cominceranno a piagnucolare l’importanza di un intervento “diplomatico”solo nel caso che la situazione degradasse al punto da rendere necessario
un nuovo uso della forza.
Ma questo e’ il copione usuale.
Kosovo batte vatik-itaglietta 100 a 0.
Confermo Barbara: in quelle zone di “zucchetti bianchi” su teste maschili se ne vedono una marea. La stragrande maggioranza delle donne (indipendentemente dalle credenze) porta il “foulard”… “a una qualche maniera” (leggi: ciocche di capelli che scappano di qua e di là) come nel nostro sud negli anni ’50-’60. Ma per trovare un “velo islamico = hijab” NON integrale ci vuole il lanternino. Anzi, il microscopio.
Per dire la verita, le donne vestono ” alla turca “con questi pantaloni enormi .
“il Kosovo, abitato al 90% da musulmani, riconosce il principio della laicità dello stato”
Azz! L’Italia, abitata al 30-60% da cattolici non lo fa.
“La decisione ha sollevato polemiche: c’è chi sostiene che il governo vuole solo darsi un’immagine filo-occidentale, e la costruzione di una imponente cattedrale cattolica nella capitale Pristina lo starebbe a dimostrare.”
Per essere Occidentali costruiscono una cattedrale cattolica? Ma che opinione hanno di noi?
@ Io ero Sai
Se sai come e perchè si è formato lo Stato del Kosovo, capisci che le accuse di filo-occidentalismo non sono legate (esclusivamente) alla cattedrale di Pristina, la quale rappresenta a malapena lo 0,1% delle ragioni di tali accuse.
“Se sai come e perchè si è formato lo Stato del Kosovo”
Su questo sono ignorante, ricercherò al più presto.
Suppongo che anche alle suore cattoliche sia proibito entrare in tale universita`, altrimenti sarebbe solo un’altra forma di accanimento, da razzisti bigotti ed ottusi, contro l’islam.
Concordo: vietare il velo islamico sic et simpliciter, anche quello non integrale, è una proibizione che può risultare odiosa quanto quella di imporlo a tutti…
si parla di scuola, non università
si parla di minori (diciassettenne), non di adulti in un consesso di adulti
si ma esulando dal prendersela o meno contro queste cose…così non mi pare tutelino il principio di laicità, così sono all’estremo opposto.
In Italia non dovrebbe essere permesso da parte del governo o delle istituzioni di “preferire” una certa religione (o anche di “professare” l’ateismo, lo stato dovrebbe essere neutro) ma nulla toglie che in italia io possa andare in giro con una croce d’oro al collo o con un candelabro 7 braccia sullo zaino.
Non dev’essere illegale indossare il velo a scuola (a meno nel caso esso non copra totalmente rendendo vane le misure di sicurezza), dev’essere “illegale” per la scuola esporre i simboli, ma ogni cittadino dovrebbe poter fare come gli pare entro la propria sfera personale.
è quello che penso pure io.
la discussione però cambia quando si verte sul velo integrale, i cui scopi e problemi di sicurezza derivanti, sono arcinoti.
Vlora Citaku, viceministro degli esteri, ritiene invece che “il velo non è un elemento della nostra identità. E’ un simbolo della sottomissione della femmina al maschio, piuttosto che un simbolo di scelta”.
Un Paese al 90% musulmano che cerca di buttarsi nella laicità e nella PARITA’ DI GENERE. Si fa interessante
“E’ un simbolo della sottomissione della femmina al maschio, piuttosto che un simbolo di scelta”
chi conosce la storia del velo sa che non e’ cosi
noooooooooo, infatti…
“Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l’uomo, e capo di Cristo è Dio. Ogni uomo che prega e profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo.. Ma ogni donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata (qui la nota della CEI dice che il velo è segno della NATURALE SUBORDINAZIONE della donna all’uomo ndr)… L’uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell’uomo… Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli (questo passo non riesce a delucidarlo nemmeno la CEI! ndr)… Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l’uomo lasciarsi crescere i capelli, mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere? La chioma le è stata data a guisa di velo (qualcuno poteva spiegargli che esisterebbero anche uomini con capelli lunghi e donne con capelli corti? ndr).” (Prima lettera ai Corinzi, 11, 3 – 4 – 5 – 7 – 10 – 14 – 15).
” … e indecoroso per l’uomo lasciarsi crescere i capelli … ”
Questo è uno degli argomenti di quelli, che a ragione, dicono che la Sindone è un falso . Gesu, se fosse davvero esistito, non sarebbe andato in giro con i capelli lunghi come le donne !
Anche chi conosce la storia della gigliottina sa che era usata per affettare asparagi.
‘gHigliottina’. Ero sarcastico, per i diversamente dotati di humour.
Ma cosa dici, Flavio, la Ghigliottina era usata per tagliare i Formaggi! Del resto, è stata inventata in Francia, e la Francia è piena di ottimi Formaggi.
Infatti, notoriamente, sia hijab, che niqab che burqa sono regolarmente portati anche dagli uomini, dato che il loro uso è libero ed in voga per entrambi i sessi.
E’ stata espulsa per aver rifiutato di sottostare alle regole dell’universita’.
Ora, suo diritto protestare per cio’ in cui crede: la differenza, discriminazione e sottomissione delle donne in quanto genere femminile.
Pardon volevo dire della sua scuola.
“il velo non è un elemento della nostra identità. E’ un simbolo della sottomissione della femmina al maschio, piuttosto che un simbolo di scelta”
1- il fatto che quello Stato lo consideri un simbolo di sottomissione, secondo il precetto islamico, non indica già di per sé una mancanza di laicità?
2- impedire di far indossare il velo non diventa una limitazione della libertà personale? Che ne sarà di quelle donne che lo vogliono indossare spontaneamente, senza alcuna forzatura? Non pensano che potrebbero indossarlo lo stesso, contro la legge, e lo trasformeranno in un simbolo di emancipazione?
3- cos’altro hanno pensato per limitare il velo obbligato fra le mura familiari? Linee di aiuto? campagne di sensibilizzazione?
Conosco i mussulmani del Kosovo, non sono fanatici come quelli iraniani, penso che siano abbastanza maturi per capire la differenza tra governo democratico e sdruciolevole quanto antilaica interpretazione del corano se lasciata in mano agli iman.
Non saranno fanatici come quelli iraniani pero il fatto di essere lo stato a stragrande maggioranza musulmana nel cuore dell’Europa lo rende molto interessante per i fondamentalisti del medio oriente come per esempio l’Arabia Saudita . Inoltre la Turchia vorebbe farci tornare la sua influenza come nel passato .
Alla fine della guerra la turkish airlines apro subito una linea Sarajevo-Istanbul ( forse una delle prime linee internazionali a Sarajevo )
Si e con ciò? La Turchia è interessata al buisness con l’occidente e il Kosovo e un nodo commerciale strategico. Sarai mica un’altro che teme il secondo avvento dell’invasione dell’impero ottomano? 😆
Io mi preoccuperei molto, ma mooolto, di più del Montenegro. Maggioranza albanese-mussulmana parecchio incattivita laggiù… considera che l’Albania, per quando abbiano in comune l’origina etnica, non vuole i montenegrini fra i piedi.
Per i governi iraniani e siriani è molto interessante finanziare l’estremismo monenegrino per destabilizzare Serbia, Bosnia, ecc… conta poi un bello scontro con la Croazia dove abbonda il fanatismo cristiano (molti inneggiano a Pavelic e Stepinac).