Nuovo attacco di “Famiglia Cristiana” a Berlusconi

Non accennano a interrompersi le critiche che il settimanale paolino Famiglia Cristiana rivolge al premier Silvio Berlusconi e al suo governo. Un editoriale di Beppe Del Colle, anticipato sul sito della rivista, lo accusa infatti di “comandare solo lui”, di aver spaccato in due il voto cattolico, e di “avere una regola: se promette alla Chiesa di appassionarsi (soprattutto con i suoi atei-devoti) all’embrione e a tutto il resto, con la vita quotidiana degli altri non ha esitazioni: il “metodo Boffo” (chi dissente va distrutto) è fatto apposta”.
Le repliche dal PDL non si sono fatte attendere. Sandro Bondi, ministro per i beni culturali, ha detto di provare “sentimenti di sconcerto e di disgusto”. Francesco Giro, suo sottosegretario e già responsabile dei rapporti con il mondo cattolico di Forza Italia, ha parlato di “pornografia politica”. Il ciellino Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera, ha sostenuto che “descrivere Berlusconi come il male assoluto non è nella tradizione cattolica ma al massimo di quella di sinistra e dipietrista”.

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63 commenti

Giorgio

Tra inettitudini e complicità della sinistra(?) e del centro, l’opposizione viene quasi monopolizzata dai finiani e da ambienti clericali. E, con i molti media che danno loro risonanza, finiani e clericali riescono ad occupare il centro della scena ed alla fine potranno dire, magari con qualche ragione, che hanno salvato il paese dai colpi di coda del caimano-banana.
Un bel risultato, non c’è che dire.

Bruno Gualerzi

Purtroppo è così.
Ma non si scopre da adesso che la chiesa (risparmio il mio solito tormentone circa la sua ‘natura’ di istituzione, a seconda delle circostanzae , ‘spirituale’ o ‘temporale’ sfruttata con grande abilità) ha una libertà di movimento che non si può permettere – a parte le solite minoranze ininfluenti – nessun altra istituzione. Si potrebbe dire che in questo attacco a Berlusconi portato in questi termini, la chiesa è arrivata buon ultima… ma tant’è, quando ciò che sanno tutti (non c’è intevento papale che vada veramente al di là dello scontato) viene fatto proprio dal vaticano, per la nostra culture dominante, trova il suggello definitivo. Per palesemente strumentale che sia, come anche in questo caso.

E qui il dilemma. E’ meglio, per quanto detto, mantenere comunque le distanze e denunciare la strumentalità di questo intervento indipendentemente dal suo contenuto… oppure vedere comunque positivamente una presa di posizione che non può che essere condivisa? Logica vorrebbe che le due cose andassero di pari passo (e personalmente credo che comunque in questa direzione occorre muoversi), ma occorre essere ben coscienti che il tipo di informazione vigente non lascia spazio ad altro che non sia, a sua volta, la strumentalizzazione, in un senso o nell’altro, della notizia.

butcher

Comprendo il tuo punto di vista, ma mi permetto di sottolineare che quando si parla di ‘Chiesa’ bisogna chiarire cosa si intende.

Se intendi le istituzioni ecclesiastiche queste sono ancora assai vicine a Berlusconi. Forse più per avversione alla sinistra, o per convenienza economica, o per entrambe. Non lo so ma questo è un fatto.

Se per ‘Chiesa’ intendi il suo vero significato, cioè la comunità dei credenti, allora la tua analisi secondo me è scorretta, perchè ci trovi posizioni diversissime.
Infatti ‘Famiglia Cristiana’ è da tempo in opposizione all’attuale centrodestra. Posizione non condivisa per esempio dal movimento di CL.

Bruno Gualerzi

La tua analisi per tanti versi è corretta… ma proprio per questo sta a dimostrare come la chiesa, in quanto istituzione, ma anche in quanto comunità dei credenti che ne riconoscono il magistero – in buona o mala fede a livello individuale – di fatto gioca su questi due registri, che comunque vengono sempre avallati, riconosciuti e legittimati, dall’alto. Se necessario con intervento d’autorità.
Naturalmente non per cose di poco conto.

Ernesto

Il titolo di questa notizia è sbagliato. Quello giusto è questo:

Nuovo attacco di “Famiglia Cristiana” al Nano

“Berlusconi” è un soprannome in uso fra i comunisti e non ha posto in una presentazione neutrale come dovrebbe essere quella di questo sito. Vergogna!

Mario

Mi hai fatto fare una gioiosa risata, ti ringrazio di vero cuore! 😀

Alfonso

OT (mica tanto)
San Francesco parlava agli uccelli… San Nichi ai cattolici. Che paese mistico, il nostro!

marco.g

Molti lettori del Giornale e di Libero hanno postato commenti per dichiarare la loro intenzione di non versare più l’ 8×1000 alla chiesa cattolica. A mia volta ho inviato un commento per far rilevare che probabilmente molti di loro non sanno come fare, visto che non mi risulta che su questi due quotidiani siano mai comparsi articoli per spiegare come funziona. E continueranno a non saperlo, dal momento che nemmeno il mio commento è stato pubblicato.

commentatore

Riflettendo sulla scena politica attuale, specialmente in vista di nuove elezioni, mi trovo in grosse difficolta nell’esprimere il mio voto. Sapete dirmi se esiste un partito in Italia che abbia tra i suoi principi fondanti e i suoi valori l’ateismo o perlomeno una vera laicita? La destra neanche a parlarne, il pd nemmeno…Almeno esiste qualche politico dichiaratamente ateo?

Mario

@ Commentatore

Di politici italiani dichiaratamente e fieramente atei, che io sappia, non c’è nemmeno l’ombra… mentre riguardo la laicità, “Italia dei valori” e “Sinistra e libertà” dovrebbero dare alcune, seppur minime, garanzie. Per quel che mi riguarda, se si andasse ad elezioni anticipate, l’unico che potrei essere disposto a votare (previa attenta lettura del programma di governo) è Luigi de Magistris, attualmente europarlamente dell’Idv. Ma è improbabile, anche qualora si andasse alle urne in breve tempo, che de Magistris riesca ad essere designato come candidato comune dell’asse pd-idv-sel.

commentatore

al di la di quanto possa essere valido un programma politico o meno, mi trovo in seria difficolta e contro la mia coscienza a votare chi non solo non lotta apertamente per la laicita dello stato ma addirittura ancora crede nelle favole delle religioni. E’ un insulto contro la propria intelligenza. Inoltre viste le ingerenze della chiesa nella politica andrebbe combattuta anche su questo fronte. Purtroppo anche in questo caso la politica è espressione del popolo, e questo è il popolo italiano, per la grande maggioranza. Sarebbe ora che ci fosse qualcuno apertamente ateo, specialmente in questi tempi bui.

Mario

@ Commentatore

Non sai quanto hai ragione… sottoscrivo ogni parola del tuo intervento! Sai che a vederti così, di primo acchitto, mi dai quasi l’impressione di essere il mio “sosia intellettuale”? 🙂

stefano f.

fai come me, non esprimere nessuna preferenza e diserta le urne.

commentatore

il voto è un diritto e un dovere, meglio presentarsi alle urne e astenersi, pero vorrei non essere costretto ad astenermi. Qualcuno della uaar si candida per caso?

Augusto

Mi risulta che Democrazia Atea (DA) si presenterà alle prossime elezioni e nei 66 punti del suoi programma ci siano cose interessanti come l’abolizione del concordato, dell’8×1000, ecc. Ha una pagina su Facebook..

darik

stavo proprio per segnalarlo io il partito di “democrazia atea”.
su facebook ha molti consensi; altrove non ho informazioni.
comunque, piuttosto di non votare, preferirei dare il mio voto a loro.

andrea pessarelli

anche e perfino sul sito uaar quando si snocciola lo striminzito elenco dei partiti e dei politici laici si IGNORA il partito radicale, al quale ogni resduo barlume di civiltà e di laicità in italia è debitore dell’esistenza.

Roberto Grendene

???

l’uaar non cataloga i partiti per conto dei suoi soci o dei suoi lettori
ognuno e’ libero di decidere con la propria testa

se sono state riportate notizie riguardo ai partitii, sarà stato scelto un criterio valido per tutti
ad esempio la presenza il parlamento, o l’aver ricevuto piu’ del tot per cento delle preferenze ad elezioni
dove sarebbe stato discriminato il partito radicale?

http://www.uaar.it/laicita/osservatorio-parlamentare

commentatore

sono andato a vedere il sito di democrazia atea, leggo pero che tra i loro potenziali candidati del partito possono essere anche accettati i credenti “che però abbiano chiaro il concetto che le organizzazioni religiose devono essere lasciate fuori dalla vita politica del nostro Paese.” Non ci siamo proprio, il concetto di laicita per un credente non potra mai essere come la laicita per un ateo. Inoltre ripeto che personalmente non potrei mai votare chi crede nelle favole. Per quanto riguarda il partito radicale se è lo stesso che ha visto la bonino candidata alle regionali del lazio non si siamo neanche in questo caso. Sinistra e liberta, con vendola piu cattolico che mai, è proprio da scartare. Non penso poi ci siano fondamenti di laicita nel programma di italia dei valori. Rimane solo l’astensione putroppo. Capisco le attivita parlamentari e i vari disegni di legge proposti, ma se non c’è dietro un partito solido e unito su certi temi si puo concludere ben poco. La laicita e l’ateismo li ritengo importanti per un uomo politico, proprio perche garantiscono una mentalita diversa da quella di una credente o peggio.

nightshade90

@ cmmendatore
non è detto: basta che il credente tenga il suo credo nel privato e nel pubblico della èpolitica agisca con la testa, non sulla base dei precetti religiosi che gli sono stati insegnati. la maggir parte degli italini si professa credente, eppure solo una minima perte di questi sono daccordo con la CCAR, la maggior parte di loro è laica (probabilmente una conseguenza del fatto che sono per lo più cherrypickers, ma anche loro ono comunque nel novero dei credenti).

commentatore

@nightshade90
un credente che rimane tale non potra mai liberarsi o non essere condizionato dai precetti religiosi, o da cosa dice un prete, vescovo, cardinale o papa. Se poi sono credenti e diffidano o non seguono affatto la ccar allora sono incoerenti e quindi a mio avviso inaffidabili. E poi finche credono non potranno mai essere del tutto distanti dalla chiesa, non serve molto per far ritornare la pecorella nel gregge. Chi crede ha una mentalita e dei valori che non possono essere condivisi da un ateo, e non penso esistano molte persone in grado di usare la testa in un modo nel pubblico della politica e in un altro nel privato. La testa è sempre quella, di una persona che crede in qualcosa che non esiste, in una favola, una illusione. Non sono d’accordo quindi, ma probabilmente molti la pensano come te, e ritengo che finche sara cosi ci dovremmo accontentare della situazione attuale, cioe del nulla.

hexengut

Commentatore e altri: turatevi il naso, predentevi un antiemetico, tirate in aria una moneta ma votate! l’astensione significa la definitiva consegna del paese ai farabutti; allora sì che non avrete la possibilità e il diritto di lamentarvi e probabilmente nemmeno di votare; chi ha vissuto la dittatura, chi l’ha combattuta, può dirvi che cosa significhi la mancanza di diritto a un voto democratico. Piuttosto datevi da fare perché venga abolita l’attuale, vergognosa legge elettorale e la gente possa tornare a votare i propri prescelti.

commentatore

@hexengut
sono d’accordo con te, ma il problema che pongo è che in italia tra i vari politici che siedono in parlamento non ce ne sia uno dichiaratamente ateo, o un partito che almeno abbia tra i suoi punti principali di programma una vera e propria laicita. Ai partiti di destra non passa neanche per la testa che possano esistere gli atei, a sinistra ora come ora nemmeno, c’è sempre il bisogno di dialogare con i cattolici, con la chiesa, ascoltare le parole del papa di turno, dare soldi alla chiesa, fare favori alla chiesa e riceverne.Insomma non c’è nessuno in cui personalmente mi possa identificare, neanche lontanamente. Ritengo inoltre che un ateo abbia una mentalita diversa da un credente, piu aperta al progresso, allo sviluppo, ai diritti civili, all’uguaglianza.

Moreno

Lo so, fratelli, è dura dar ragione ad un editoriale di Famiglia Cristiana da un sito di mangiapreti come il nostro, ma quando ce vò ce vò…Non so, piuttosto, quanto questo editoriale sia gradito al rappresentante di Dio in terra e ai suoi sodali: non mi sembrano, questi ultimi, ferventi amanti dello Stato di diritto, e quindi, per definizione, nemici del Cainano…

crebs

Mi viene un dubbio atroce: se il Nano (vedi intervento Ernesto scrive:25 agosto 2010 alle 9:41 ), visto che la chiesa potrebbe abbandonarlo, per ripicca e per ricatto cominciasse a fare leggi per laicizzare lo stato, ci toccherebbe lodarlo o addirittura votarlo?
Ovviamente la risposta me la sono già data.

andrea pessarelli

la risposta è no in quanto è impossibile che tale eventualità si ponga in essere

libero

Se per assurdo si verificasse l’ipotesi di un Berlusconi improvvisamente disposto a laicizzare l’Italia alla francese, sono convinto che molti di questo forum non lo voterebbero, anche se fossero convinti che fa sul serio.
Credo che in questo sito molti siano fondamentalisti al punto di rifiutare un aiuto o una alleanza importanti per la laicità, mentre la CCAR si allea con chiunque a seconda delle convenienze e ovviamente, almeno fino ad oggi ha avuto successo, trattandosi di un potere mascherato abilmente da religione.
Ritengo con dispiacere che in questo forum non pochi iscritti UAAR sperino in maniera un pò donchisciottesca di battere la CCAR e istaurare la laicità con le sole forze UAAR.

michele

I ratti sono sempre i prima ad abbandonare la nave che affonda no? 😉

darik

oxidizer, con questa politica sono sopravvissuti per 20 secoli:
si appoggiano ai più forti fintanto ke questi restano tali.
quando decade il potere, passano dalla parte opposta.
immorale ma redditizio!!

andrea pessarelli

io sono mangiapreti ma siccome sono vegetariano mangio solo preti finocchi. per fortuna il cibo non manca di certo.

dinuzzo 56

@andrea pessarelli
mangi solo preti finocchi? perchè dimentichi tutti quelli testa di…cavolo?

Painkiller

Beh dai… spaghetti al ragù di prete e per secondo fraticello arrosto con contorno di patate: 😆

Moreno

Touchè: è vero, sono un grande mangiatore di spaghetti… Ma anche di preti… E di chi crede loro…

stefano f.

occhio ad inimicarsi i preti, caro scilvio 😉 nemmeno tu con tutti i tuoi miliardi puoi permetterti di fare a meno dell’appoggio della ccar e del voto dei cattolici.

Godverdomme

In ritardo di 16 anni, si vede chiaramente che il loro pensiero e’ cattolico:
non hanno alcun pudore ne’ alcuna vergogna riguardo al dare “notizie” che tutti sanno, ma che avrebbero dovuto dare 16 anni fa (stando a cio’ che si evince dalla lettura delle scritture sacre self-made alle quali si rifanno). E’ la classica ottica cattolica: FOTTERSENE della LOGICA e della dignita’, perche’ tanto il TEMPO aggiustera’ tutto.
Berlusconi e’ temporaneo, una rivista che si dice cristiana, invece, non puo’ che durare in eterno!

Ciccio

certo che famiglia cristiana fa più opposizione del pd… come siamo caduti in basso.

Mario 47

Purtroppo, di fronte all’usuale richiamo a valori assoluti, a verità non confutabili ed espresse da personaggi infallibili per definizione, la ccar poi si suddivide in una varietà di istituzioni che prendono ad affermano posizioni diverse, sostenendosi o contraddicendosi fra di loro a seconda della situazione del momento: Famiglia cristiana, CEI, Osservatore Romano, Radio Maria, vescovi e cardinali vari.

A seconda di come si saranno evolute le cose, potranno sempre rifarsi a qualcuno – autorevole – al loro interno che fin dall’inizio aveva capito e giudicato correttamente. Con la stessa serietà ed etica di cartomanti, maghi ed oroscopi.

mario

stefano f.

famiglia cristiana è il pd e il pd è una famiglia cristiana 😉 nella nostra gattopardesca repbblica tutto è sinistra e destra allo stesso tempo, fini casini e bossi erano alleati, ora si fanno la guerra, mr.B era ateo ora fa il baciapile, d’alemo fazzino e uòlter si dicevano perfino comunisti, pensate un pò…hai italia di dolore ostello…

Alfonso

@mario 47
hai perfettamente ragione. Pare che monsignor Fisichella abbia preso le distanze da Famiglia Cristiana, affermando che quelle non sono le posizioni della Chiesa.

El Topo

Mi trovo in sintonia con quanto espresso da Bruno Gualerzi alle 10:29, però mi chiedo anche quanto a lungo conserverà il posto di lavoro Beppe Del Colle…

Daniele+

C’è una contraddizione di fondo da chiarire.
Esiste in Italia un robusto gruppo di persone che si dichiarano cattoliche; ma poi all’atto concreto (Per esempio nel chiuso dell’urna) hanno valori e fanno scelte politiche diametralmente opposti a quelli auspicati dalla curia vatican-talebana, al punto che qualcuno ha parlato di scisma di fatto della chiesa. Non ho elementi per dire quanto pesante sia questo gruppo all’interno dello spettro cattolico; ma di sicuro sono un possibile interlocutore quando si tratta di certe battaglie di civiltà, per esempio quelle sui diritti civili. Un interlocutore molto più valido di tanti atei devoti che assecondano il vaticano per opportunismo politico.
Ricordo per esempio che la prima donna che ha abortito con la RU-486 in puglia si è dichiarata cattolica e praticante.
Avere presente questa distinzione penso sia discretamente importante per portare avanti una battaglia di laicità in questo paese: Quando critico i cattolici, critico la chiesa-partito-ideologia che ritiene un obbligo di fede per un credente votare secondo le indicazioni della chiesa stessa. Indicazioni volte a fare in modo che ciò che è ritenuto peccato diventi automaticamente reato.
Se una persona vuole definirsi cattolica, ma poi vota a favore di candidati che sostengono i diritti civili, è liberissima di farlo ed è pure libera di considerare il mio stile di vita un peccato; fino a che il metodo per indurmi a cambiare vita è la persuasione e non il maglio dell’obbligo di legge.
Ovviamente la chiesa-partito-ideologia sa benissimo che la sua capacità di persuasione di questi tempi è abbastanza limitata, per questo motivo considera una colpa gravissima da parte di un fedele la non applicazione delle sue indicazioni di voto. Ma per fortuna il voto è ancora segreto. Riadattando ai tempi moderni un vecchio motto pretino del dopoguerra dico ai cattolici-elettori:
“Ricordati! nell’urna forse dio ti vede. Ratzingher e Bagnasco di sicuro no!”

libero

La battaglia per la laicità si vince anche con il concorso del cattolici laici e progressisti e ce ne sono, come si è vinta la battaglia per divorzio e aborto oltre 30 anni fa, quando i cattolici praticanti erano il doppio di oggi.
Ci sono politici laici a parole, che poi sono più conservatori di certi cattolici, teoricamente più reazionari.
Secondo me si dovrebbe seguire la strada della unione di tutti i laici, intendendo per tali quelli che credono nel valore della laicità e della libertà, indipendentemente dalle proprie convinzioni religiose. Su questo punto forse l’UAAR è un pò carente.

Bruno Gualerzi

“Secondo me si dovrebbe seguire la strada della unione di tutti i laici, intendendo per tali quelli che credono nel valore della laicità e della libertà, indipendentemente dalle proprie convinzioni religiose. Su questo punto forse l’UAAR è un pò carente.”

Non credo che l’UAAR sia carente sul punto della laicità… anzi, è l’unica associazione che può evidenziare gli equivoci insiti nel voler conciliare laicità e convinzioni religiose. Perchè questa ‘conciliazione’ può darsi solo in quanto le convinzioni religiose sono piuttosto superficiali, oppure, se radicate, al prezzo di una coscienza lacerata. L’UAAR non può non sottolineare questa ambiguità se vuol essere coerente con le proprie scelte, per non tradirle avallando opportunismi o fraintendimenti. Ad altre forze, specificamente politiche, può spettare il compito di sostenere battaglie laiche sollecitando l’adesione di tanti credenti, come è spesso avvenuto (più nel passato, per la verità, che non attualmente), e l’UAAR non può che allinearsi a queste forze, ma solo nella chiarezza e coerenza culturale può salvaguardare la propria identità.
Questa per lo meno è la mia opinione.

hexengut

Libero: e a ridaje; ricordo che al proposito, giorni addietro, ti ha già ben risposto Grendene. Invece del continuo, noiosissimamente ripetivo tarlo dell’accusa all’uaar, dicci tu che cosa di concreto (parole e j’accuse non bastano) stai facendo

libero

@ Hexengut
L’idea da me proposta di unificare tutte le asociazioni laiche e tutti i laici provoca reazioni negative in questo forum, eppure è l’unica strada da percorrere per ottenere dei risultati e tentare di contrastare lo strapotere della CCAR.
Come iscritto da circa un anno, in una piccola città come Ancona, tento di convincere tutti quelli che conosco in tutti i modi, nè potrei fare di più, magari potessi, i vertici delle principali associazioni laiche, incontrandosi potrebbero invece tentare di discuterne con più successo
Purtroppo le associazioni laiche non sono immuni dalla logica dell’orticello, questo mi è sembrato chiaro abbastanza presto e chi parla di “Unità” da fastidio.
Vedo che nell’UAAR molti si accontentano di sognare, pensando di battere da soli la CCAR e di ottenere la laicità con le sole forze UAAR, sognare comunque è lecito.

POPPER

Concordo Daniele e Famiglia Cristiana è il portavoce di quella sinistra all’interno della ccar, Se avrai notato la CEI non ha ancora castigato don Sciortino, non lo ha ancora rimproverato per l’articolo contro Berlusconi. Non so che chiamarlo strano o stranamente complice.

Otzi

Mi ritrovo nelle idee espresse in questo foglio da Daniele+scrive e in tutte le risposte. Infatti, non bisogna confondere le pecore con i pastori. Tra gli Stati Europei, l’Italia è la più sfortunata perchè cova in seno il Vaticano con tutti i suoi concreti interessi supportati dall’ideologia religiosa cattolica. Anche i laici cattolici hanno i loro, ma hanno anche un “personale” cattolicesimo con promettenti risvolti e vedute per l’affermarsi sempre più proficuo di una laicità aconfessionale anche in questa Italia. Non si sentono a disagio con laici agnostici e atei. Sembra che essi sappiano più profondamente del papa e dei suoi bagnasconi che l’ateo nasce dalla negazione del dio delle dottrine religiose e delle rivelazioni. Quindi non è visto da loro come reale e concreto antagonista dei loro interessi e soprattutto del “bene comune”, ma come partigiano di quelle idee di laicità democratica che anch’essi sono inclini e disposti nel loro intimo convincimento a condividere e a non delegare alla purificazione della illuminata superiore ragione dell’infallibile papa. Di cui ovviamente non sono più tanto convinti. I veri bastardi sono quegli omuncoli politici che si dichiarano per la laicità dello Stato a parole, ma s’accordano coi pastori per personale convenienza. A questi non interessa il progresso sociale sotto tutti gli aspetti, ma il proprio lurido ed antisociale tornaconto.

iging

Il fatto, a mio avviso più inquietante, non è che la sinistra sia assente e che pertanto la CCAR nei suoi vari formati (dai Bagnasco a Famiglia Cristiana ecc., ma anche il PD) dettino banco, ma che non esista la società civile che dica che il nanetto bonsai è un fatto inaccettabile. Mi mancano tanto persone come Leo Valiani, come Montanelli e Biagi. Mi mancano tanto i laici con la L maiuscola e la schiena dritta!

Red Passion

La lite fra Famiglia Cristiana e Berlusconi è solo lite fra fazioni cattoliche diverse, dove B è solo il volto visibile di gerarchie cattoliche di orientamento opposto a Famiglia Cristiana. Nulla che possa avere ripercussioni politiche e nulla che abbia a che fare con la laicità della politica. Insomma, è semplicemente un affare di famiglia … cristiana

POPPER

Sono tutti politici figli della DC, sparsi quà e là con eguali dcopi politici ed economici, ma escludo che pensino agli italiani in senso laico.

Per come la vedo io Famiglia cristiana fa bene a criticare Berlusconi, era la logica conclusione della presa di posizione della CEI nei confronti della politica sugli immigrati dell’attuale governo Bossi-Berlusconi, Fini si è dichiaratamente smarcato dalla posizione dominante di Bossi nel PDL, posizione dominante che ha appoggiato persino la politica del premiere francese contro i rom e che è stata contestata dal papa.

La CEI, come avrete notaeo non ha ancora tirato le orecchie a don Sciortino e all’editorialista che ha scritto l’articolo contro il caimano, accusato di aver dimezzato la Costituzione e di aver usato il metodo boffo con tutti i dissidenti.

Famiglia Cristiana è di una certa sinistra all’interno della chiesa cattolica, aveva a suo tempo anche criticato il precedente governo Prodi, seppur con una certa diplomaticità indulgente, ma Prodi non è il caimano, e anche lui a quei tempi rischiava di rompere il voto cattolico stando con la sinistra estrema, credo che ciò vi risulti in un certo senso.

Da allora i cattolici del Pd hanno iniziato a pensare a trasferirsi a possibili altre alleanze, oggi, per esempio, con il terzo polo, i finiani si lleerebbero con l’UDC, il CCD e Rutelli poichè con il PDL attuale non è possibile rimanere se è ancora Bossi a dettare il calendario politico.

Maurizio_ds

Da questa lite famiglia cristiana-berlusconi traggo un insegnamento: il nemico del mio nemico NON E’ necessariamente mio amico…

POPPER

ma non necessariamente tuo nemico, caro Maurizio, tutto sommato ci servono gli interventi di FC, almoo sul piano della valutazione laica degli schiaramenti cattolici in politica.

Maurizio_ds

Intendo dire che il fatto che fc attacchi berlusconi non sposta di una virgola la mia considerazione sull’istituzione chiesa. E in fondo, questo attacco potrebbe non essere che una manovra tattica, da parte della chiesa stessa, per iniziare a sganciarsi da un personaggio diventato scomodo. Conscia del fatto che ne è stata complice per molto tempo.

Giorgio77

La più grande anomalia ancora troppo sottovalutata del berlusconismo è il monopolio dell’informazione, questa è una verità oggettiva che può essere affermata da un laico non credente, da un cristiano o da un buddista. Di fronte a questo problema non ci si dovrebbe chiedere se esiste più o meno un appoggio dei cattolici (anche se sono la maggioranza “spaccata”) proprio perchè le basi di una democrazia non possono essere messe in discussione da una maggioranza, che è proprio quello che vorrebbero fare i leghisti-berlusconiani con il loro populismo, garantisti o giustizialisti a seconda delle convenienze.

seinei

Proprio ora su la7, cota e binetti (ben punzecchiati da telese) parlano di famiglia cristiana.
Solo per stomaci forti…

Mario 47

Mi viene in mente una frase di Voltaire:

“la chiesa combatte assieme agli amici di ieri contro gli amici di domani”

mario

Mario 47

correggo:

“la chiesa combatte assieme ai nemici di ieri contro gli amici di domani”

mario

stefano f.

i nemici di ieri ovvero quelli di sempre, scienza e progresso.

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