Per la prima volta a memoria d’uomo, scrive l’Independent, il numero di vocazioni sacerdotali cattoliche è stato maggiore in Inghilterra e Galles che in Irlanda. Secondo dati diffusi dalla Conferenza episcopale irlandese, solo 16 uomini inizieranno il prossimo autunno il percorso di formazione per il sacerdozio, contro i 39 dello scorso anno e i più di 150 che si registravano negli anni Ottanta. Nel 2008 la Chiesa irlandese ha avuto solo 9 nuove ordinazioni, e 160 sacerdoti deceduti; 2 sole donne hanno preso i voti, in un anno in cui sono morte 228 suore. Il crollo è considerato una conseguenza dell’emersione di molti casi di abusi sessuali commessi da religiosi.
Irlanda, brusco calo nel numero di vocazioni
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Chissà perchè la notizia non mi sorprende più di tanto? Che ancghe io mi sia assuefatto nel vedere ormai un’inarrestabile crollo della fiducia nella ccar? Può darsi!
C’è anora la spinosa questione del papa che ha respinto le dimissioni dei prelati responsabili dei casi di pedofilia, ciò ha ulteriormente fatto perdere fiducia secondo me, cioè, come se il papa non avesse preso sul serio la questione irlandese e che invece gli piaccia trasformalra in una reazionaria risposta al chiacchericcio della stampa internazionale, che ogni tanto lo bea di qualche notizia confortante quando stranamente alcune vittime della pedofili ritirano le denuncie (molto stranamente oserei dire).
Se questi sono i numeri delle vocazioni, la chiesa irlandese è in una irreversibile fase terminale di molto prossima estinzione.
Santa provvidenza ! 🙂
“Se questi sono i numeri delle vocazioni, la chiesa irlandese è in una irreversibile fase terminale di molto prossima estinzione.”
“Dio lo voglia!” 😉
(Intanto, la storia delle unioni civili, l’hanno incassata, per esempio… “Glù! Che boccone amaro!”…)
E’ abbastanza impressionante leggere quei numeri, soprattutto il rapporto tra nuovi preti e suore e quelli deceduti. Comunque non mi stupisco affatto, è un processo che è in atto da tempo e che secondo me sta subendo un’accelerazione. Speriamo che a un calo di vocazioni possa presto corrispondere un calo del potere della chiesa.
Probabilmente il calo effettivo ci sarà con la diminuzione dei fedeli, non tanto con quella dei dirigenti. Motivo per cui una bambino che non viene battezzato, in questa “battaglia”, vale di più di un adulto che si sbattezza.
Beh il calo di fedeli inizia già a farsi vedere abbastanza vistosamente. Ora quello delle vocazioni… la chiesa ha avuto tempi migliori di questi, sicuramente.
Se il numeri di preti cala così drasticamente vedo due sole possibilità: importare preti dal terzo mondo o accorpare le parrocchie.
Nel primo caso si avrà con ogni probabilità una disaffezione dei fedeli in quanto il sacerdote non potrà più essere visto come parte della comunità, soprattutto nelle piccole comunità rurali dove tradizionalmente il diverso e il forestiero sono guardati con sospetto.
Anche nel secondo caso si avrà probabilmente un distacco tra la comunità ed il parroco che non sarà più fisso in un posto ma dovrà barcamenarsi tra più comuni, le messe non potranno essere celebrate ogni domenica in ogni parrocchia e chi ci vuole andare dovrà farsi la sua bella trasferta. Tali spostamenti scoraggeranno i più anziani e quei fedeli che potremmo definire tiepidi, che a messa ci vanno per abitudine ma senza troppo entusiasmo.
In entrambi i casi avremo un progressivo svuotamento delle chiese e la perdita di quel ruolo che da secoli ha il clero come punto di riferimento delle comunità.
@Roby GOd
Bisogna anche considerare che la Chiesa, a meno di pesanti riforme, limita da sola le pur scarse possibilità che avrebbe per uscire da questo vicolo cieco:
– sacerdoti omosessuali (tolti quelli “nascosti”, ovvero buona parte di quelli pedofili)
– sacerdoti sposati,
– sacerdotesse donne
più chissà quali altre categorie che mi sono dimenticato.
@Roby GOd
“L’accorpamento” delle parrocchie con un solo parroco che gira tra più chiese è un fenomeno che esiste già.
In pratica: siccome ora la pedofilia non rimane più più insabbiata e impunita per chi ha preso i voti, allora il numero delle richieste di accesso al sacerdozio è crollato?
Che strana correlazione…
Meno nuove vocazione = meno nuovi pedofili!
non è detto: la chiesa offre l’occasione (stretto contatto con i bambini) e la protezione (copertura dei pedofili). per questo tanti diventano preti. se non ci fosse i pedofili però sarebbero gli stessi (anche se senza alcuna protezione data dal loro status).
al limite si potrebbe discutere su quanti di loro diventano pedofili a causa della sessualità repressa obbligata dei preti, ma penso che in genere i futuri pedofili diventino prete proprio perchè hanno una sessualità disturbata di loro e pensano (erroneamente) che l’obbligo alla castità della categoria li aiuti a resistere agli impulsi.
è vero Moreno03, è un’equazione risolutoria, si potrebbe applicarla anche ad altre realtà. E quali a tuo parere potrebbero essere gli ambiti da esemplificare drasticamente, sempre in tema di religione cattolica?
Secondo me la questione fiscale per cui meno vocazioni, meno parassiti teologici e sacramentali da mantenere, meno idolatria cattolica tradizionalista da sovvenzionare coi soldi pubblici.
Anche troppi, ma su una popolazione di qualche milione una fluttuazione statistica è inevitabile.
se non l’ha gia fatto qualcuno vorrei segnalare questo bellissimo reportage
http://www.youtube.com/watch?v=-SCEuykWx5c&feature=related
Purtroppo il calo nei paesi occidentali viene compensato con le sempre magggiori presenze di indiani, africani e sudamericani. Le suore sono ormai in gran parte extracomunitarie: almeno così riescono a mangiare. Ho paura che la crisi economica, se investirà anche i paesi emergenti come india, brasile, etc. modifichera’ il dato del numero di vocazioni in favore della CCAR.
vero, ma metti un prete extracomunitario in uno dei nostri tanti piccoli paesi: vedi che calo istantaneo dei fedeli.
metti un pretino senegalese a Pontida..
Scola ha detto che dio è tornato, è venuto via dall’Irlanda…
Mi ero ripromesso di non tirare più fuori questo tormentone, ma di fronte a questi dati – da considerare comunque positivamente, sia chiaro – devo rispolverare la solita domanda: calo delle vocazioni, e calo anche dei fedeli praticanti, significa calo della mentalità religiosa?
Molti segnali (aumento della destra più estremista con recupero di miti che sembravano ormai relegati a materiale di studio per addetti ai lavori) non sono per niente incoraggianti. Saranno più numerosi – tra coloro che occuperanno i posti lasciati ‘liberi’ dai transfughi dalle religioni tradizionali – quanti sposeranno la laicità e la razionalità, o questi pagani di ritorno?
Non credo sia una domanda oziosa.
Più le religioni sono frazionate e minore è la loro influenza sulla società laica, quindi è un fatto secondo me positivo che le grandi religioni perdano fedeli.
La questione in questi casi è capire quanto mercato abbia dio, soprattutto in che modo questa domanda vega/verrà soddisfatta. A mio avviso la richiesta di sacro continuerà ad esserci (c’è sempre qualcuno che necessità di qualcosa di trascendente per tirare a campare), ma non credo che la religione tradizionale, con tutto il seguito di ingerenze etc., possa soddisfare una domanda che diverrà a mio avviso sempre più intima, ognuno si costruirà una sua divinità in base alle sue esigenze. La cosa esiste già: il culto dei santi. Ma penso che alla fine una superstizione organizzata come l’abbiamo vista in questi 1700 anni si estinguerà, credo che avremo a che fare con qualcosa come il paganesimo durante l’impero romano. In fin dei conti, mi pare, che nella storia dell’uomo una superstizione organizzata come la ccar (guardando ai millenni ovviamente) sia un’eccezione, non una regola.
Apprezzo sempre i suoi interventi, in effetti il “nemico” non è la religione quanto piuttosto la mentalità irrazionale e/o superstiziosa e/o fideista qualsivoglia espressione essa abbia, non credo che l’indebolirsi delle religioni maggiori sia necessariamente un bene come sostiene Libero se a questo segue un fiorire di maghi e ciarlatani di altre specie. Il nodo ritengo si trovi nel comprendere e saper interpretare ed affrontare la pulsione all’irrazionalità, all’esoterismo, alle spiegazioni metafisiche che ognuno di noi si ritrova come sottoprodotto evolutivo connaturato al proprio sistema nervoso centrale. E’ un cammino non facile e che richiede coraggio, un minimo di cultura e la capacità di sapersi mettere in discussione.
El Topo, guarda che di maghi e di ciarlatani ne puoi trovare molti anche nella religione cattolica, per esempio il Rinnovamento dello Spirito, dove promettono guarigioni e miracoli per gay ecc…ecc…. lo so perchè lo conosco l’ambiente.
Per esempio ho conosciuti gruppi di preghiera cattolici che imponevano le mani nella convinzione che uscissero diavoli e anime dannate.
Ho conosciuto di persona un certo Bertoldi Giacinto che si spacciava per profeta di Gesù ed è cattolicissimo e faceva parte di un gruppo di prehiera carismatico con tanto di assistente sacerdotale; ebbene una donna che faceva parte di detto gruppo si era rivolta ad una carmonate per suo figlio e ricevette la risposta: tu sei aperta alla voce di Maria, la madonna, così anche il caso fi Gianni Varini a Carpi di Modena, la Mamma della pace, il cosidetto veggente si vedeva con una gitana, dalla quale imparava alcuni trucchetti. Mediugorie è palete a tutti che è una businnes da trent’anni a questa parte e i cui messaggi sono gli stessi da trent’anni, un po’ rimescolatiin modo anagrammatico.
Poi vi è il caso di Chiari (BS), un sacrdote dei salesiani afferma di avere visioni e fenomeni, io l’ho incontrato di persona ma quando lo ascoltavo in ciò che diceva ho avuto l’inquietante impressione che fosse molto sensuale, non so se mi capite, e poi aprlava di magia bianca, mi sono informato e non si tratta proprio di attività sacerdotale.
La tendenza storica è verso un declino del cristianesimo e probabilmente delle religioni. E’ possibile che ci sia per certi versi un aumento dell’irrazionalità, ma la differenza specifica fra religione e irrazionalità è l’organizzazione, che non è poco.
Anche ammesso che tutti quelli che smettono di essere religiosi si limitino a diventare irrazionali, c’è una perdita netta di organizzazione, che impedisce una coltivazione sistematica dell’irrazionalità nelle generazioni future, mentre un aumento di scolarizzazione (prima o poi questo enorme bacino di prima-generazione-seriamente-scolarizzata finirà!) è destinato ad aumentare sistematicamente la razionalità.
La CCAR non si rassegnerà, forse si inventerà qualcosa.
Interpellerà la Honda per una fornitura di ASIMO versione prete…
😆
OT. o è una bufala o siamo alla rivoluzione Copernicana nella ccar (che sta succedendo in Spagna?)
Spagna, istituto gesuita di bioetica dice sì all’aborto e all’eutanasia
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/spagna-istituto-gesuita-di-bioetica-dice-si-allaborto-e-alleutanasia-520917/
E ora in quel di Roma si udranno tuoni fulmini e saette. E ci sarà una precipitosa e scomposta marcia indietro con precisazioni, smentite, accuse di “travisamento”.
Il metodo Berluska, in sintesi.
9 ordinazioni Vs 160 sacerdoti deceduti…
2 nuove suore Vs 228 decedute…
Di questo passo, apriranno al secerdozio, anche agli atei! 😉
Caro Paul, tagliamo la testa al toro, come si suol dire.
Che dio esista o meno per me non è un problema. Che il clero esista, idem. L’importante è costruire un sistema politico dove i preti siano mantenuti da chi li vuole e che diano solo consigli personali alla società di cui anche loro fanno parte. Nel momento in cui diventano invasivi ed arroganti, occorre avere uno stato laico deciso e corretto che li rimetta in riga.
“occorre avere uno stato laico deciso e corretto che li rimetta in riga”… Invece è il Vaticano che cerca di mettere di mettere in riga i politici… Ovvero, un piccolissimo stato monarchico (e paradiso fiscale) vuole dettare legge ad uno stato di medie dimensioni e “democratico(?)”: è un po’ come se il Principato di Monaco volesse dettar legge alla Francia.
A me, veramente, farebbe estremo piacere che le religioni scomparissero dalla cronaca e si rintanassero nella storia. Perchè mi sembra che ci sia quasi sempre una correlazione inversa tra “religiosità delle persone” e “progresso civile, umano e scientifico delle persone”.
Quello che “farebbe piacere”, purtroppo, raramente accade, onde per cui della prima soluzione mi accontenterei. Quello che tu auspichi Federico sta lentamente avvenendo ma non scordiamoci che situazioni di miseria portatrici di arretratezza sono sempre dietro l’angolo. La storia ci insegna che stare all’erta non è mai abbastanza………
Ben detto Stefano G, tuttavia se dovessero drasticamente dimuinuire non ne sentirei la mancanza, anzi proverei persino pena per loro, perchè sarebbero sfruttati e fatti lavorare molto con più parrocchie accorpate, pensate in montagnsa che rischi anche per la loro salute, e il vino dovranno berlo con il contagocce per non prendere la multa.
Direi che il calo delle vocazioni è più che logico, è lungimirante, pensate che ad un certo punto si diranno tra sé (se ci ragionerà sopra onestamente):
Ma chi me lo fa fare? i fedeli diminuiscono e non posso più nemmeno mandarli all’inferno, anzi, dovrò attendere che qualcuno muoia per celebrare il funerale ogni morte di papa, e poi ste cristo non si fa sentire, imperscrutabile e inconoscibile, nemmeno più si fa tirare in giro dalla chiesa, è troppo deluso della sua sposa che non pensa ad altro che alla politica e ad avere i soldi dallo stato, altro che provvidenza dal Cielo, sono soldi dei cittadini italiani estorti a loro con menzogne e promesse illusorie e per avere i voti dei cattolici; per tutto questo sto rischiando la vita e mi illudo ancora che sia a maggior gloria di dio? Ma non altro lavoro e trovarlo è difficile in giro al giorno d’oggi, forse sono il vero dannato.
Saggie parole Stefano…Le tue come quelle di Federico e di POPPER! 😉
Personalmente auspico ad un risveglio collettivo (umano/universale), su cio’ che e’ effettivamente il fatto religioso, oggi piu’ di ieri. Auspico non tanto la cancellazione delle religioni o l’annientamento del clero, quanto una rivoluzione culturale e sociale, che dia una spinta forte e contraria alla direzione che si e’ sempre seguita, da quando gli esseri umani si sono messi in testa che esistano entita’ metafisiche di ogni genere. 😉
Insomma, scrollarsi di dosso il giogo che appioppano le religioni sul groppone degli uomini, da quando nascono a quando muoiono…C’e’ un estremo bisogno di Razionalita’ e di Laicita’, per far tutto questo.
Oh, appena tornato dal mare e già una buona nuova!
Chissàche ne pensa Enricuccio… 🙂
RAmen
La Chiesa Cattolica, e’, evidentemente, avviata a una presenza di sacerdoti di 1 ogni 5000 o 10000 persone che si considerano cattoliche.
Tuttavia soltanto una piccola percentuale di tali persone ha desiderio di pratica sacramentale regolare e di catechesi approfondita: per questi, i pochi sacerdoti suddetti basteranno, anche considerando l’odierna possibilita’ di movimento delle persone.
Per i cattolici da Battesimo/Matrimonio in chiesa/benedizione della casa/Comunione a domicilio nell’estrema vecchiaia o in caso di malattia grave/funerale saranno sufficienti dei diaconi, canonicamente autorizzati a tutte le suddette cose e che possono anche essere sposati. Questi potranno anche celebrare riti paraliturgici per i devoti che proprio non potranno allontanarsi da casa per cercare la Messa celebrata da un sacerdote.
La catechesi dei fanciulli sara’ sempre piu’ affidata a donne catechiste (anche per prudenza … dopo certe amare esperienze …), non suore.
A mio parere siete troppo ottimisti (dal vostro punto di vista): la scomparsa della Chiesa Cattolica e’ ancora lontana.
Saluti.
Mi sembra che l’ottimista sia tu. Fra trent’anni diresti che è sufficiente un prete ogni 100.000 persone che si considerino cattoliche. E tu pensi che una chiesa così degradata possa ricevere soldi e attenzione come succede oggi? La chiesa sta scendendo sotto il punto critico, dove la reazione non avviene più.
A meno che non sia allo studio un nuovo miracolo………..da questi geni dell’astuzia mi attendo di tutto. Sempre all’erta ragazzi, abbassare la guardia un solo istante e sei perduto.
Caro Cesareb la catechesi come tutta la teologia cattolica è la menzogna globale, non fa alcuna differenza se la insegnano in pochi o in molti, e per quei pochi (sempre più pochi) a cui è indirizzata, quei sempre più pochi sacerdoti non solo basteranno ma sempre di più in proporzione si estingeranno entrambi.
In ogni caso e’ un processo lungo, al quale, senza dubbio, la Chiesa fara’ fronte nel modo che ho detto. L’esito lo vedremo dall’altro mondo se e’ vero quello che credo io. Altrimenti non lo vedremo affatto.
Saluti.