Il Nouvel Obs dà notizia che la catena francese di restauration rapide Quick aprirà quattordici nuovi punti vendita che serviranno esclusivamente cibo halal. Gli esercizi che osserveranno la legge islamica diverranno dunque ventidue: la decisione solleverà probabilmente nuove polemiche e nuove accuse di comportamento discriminatorio e filo-comunitarista, come quelle già scagliate a suo tempo dal sindaco di Roubaix, il socialista Renè Vandierendonck.
Francia, nuove aperture di fast food halal
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Più che il fast food in se per se mi danno fastidio le deroghe sulle leggi per il trattamento degli animali. La macellazione halal non prevede l’uccisione con colpo in testa (istantanea e indolore) e poi il dissanguamento…. prevede lo sgozzamento da vivi di animali appesi a testa in giù.
Se lo facesse un cristiano, buddista, ateo, ecc finirebbe in galera… mussulmani ed ebrei possono essere sadici con il loro cibo.
Hai ragione la macellazione rituale è una barbarie, che tra l’altro sarebbe anche vietata dalla legge, ma alla faccia della laicità dello stato vengono concesse eccezioni per ragioni religiose…
Gli ebrei però li narcotizzano prima, almeno.
Ho trovato questo.
Qualcuno ne sa di più?
Un’equipe dell’Università di Hannover in Germania ha esaminato i due metodi analizzando le registrazioni prodotte dall’elettroencefalogramma (EEG) e dall’elettrocardiogramma (ECG). In tutti gli animali utilizzati per l’esperimento sono stati chirurgicamente impiantati un certo numero di elettrodi in diverse parti del cranio; successivamente a tali animali sono state concesse alcune settimane di tempo per ristabilirsi.
In seguito una parte di essi è stata macellata con il metodo islamico ‘halal’, ovvero una rapida e profonda incisione sul collo da lato a lato, fatta con una lama molto affilata, che taglia la vena giugulare e l’ arteria carotidea insieme alla trachea e all’esofago, ma lascia intatta la spina dorsale.
La restante parte del bestiame prima di essere macellata è stata stordita con il metodo della pistola a proiettile captivo, tipico dei mattatoi dell’Occidente.
Le registrazioni dell’EEG e dell’ECG hanno permesso l’osservazione delle condizioni del cervello e del cuore durante tutto il processo.
IL METODO HALAL
Con il metodo ‘halal’ non è stato registrato nessun cambiamento nel grafico dell’EEG per i primi 3 secondi successivi all’incisione, indicando che l’animale non ha sentito nessun dolore dovuto al taglio. Questo non deve sorprendere: spesso, quando ci tagliamo con un arnese affilato, ce ne rendiamo conto solo dopo un po’ di tempo!
I seguenti 3 secondi hanno registrato una condizione di incoscienza simile ad uno stato di sonno profondo causato dalla perdita di enormi quantità di sangue. Da quel momento in poi l’EEG ha riportato valori pari a zero che indicano un’assenza totale di dolore, nonostante il cuore stesse ancora battendo ed il corpo era in preda a forti convulsioni, un riflesso condizionato della spina dorsale.
E’ questa la fase più sgradevole per chi assiste, che si convince erroneamente che l’animale stia soffendo mentre il suo cervello in realtà non registra più nessun messaggio sensoriale.
IL METODO OCCIDENTALE
Con il metodo occidentale gli animali erano in apparenza incoscienti dopo lo stordimento e questo metodo di uccisione apparirebbe essere, per l’osservatore, molto più pacifico.
Ciononostante la lettura dell’EEG ha indicato un dolore acuto subito dopo lo stordimento. Mentre nel primo esempio l’animale comincia a sentire dolore a causa della “fame” di ossigeno e sangue del cervello – la morte del cervello, per dirla in parole semplici – , il secondo esempio di macellazione provoca prima l’arresto del cuore, mentre l’animale è ancora capace di provare dolore.
Non si assiste, comunque, alle sgradevoli convulsioni, il che non solo significa che c’è più ritenzione di sangue nella carne, ma anche che questo secondo metodo si presta molto meglio alla domanda di efficienza delle moderne procedure di macellazione di massa. Quando un animale non si muove è molto più semplice ucciderlo sul nastro trasportatore!
L’APPARENZA INGANNA
Ciò che vediamo non è sempre la realtà. Coloro che vogliono proibire il metodo islamico, appellandosi ad una modo più umano di uccidere gli animali necessari al nostro sostentamento, in realtà sono più preoccupati dei sentimenti della gente che di quelli degli animali, per i quali vogliono far credere di essere a favore.
Il metodo dello stordimento rende la macellazione di massa più facile e più accettabile al consumatore, che può ingannare se stesso sul fatto che l’animale non abbia sentito nessun dolore, quando va a comprare il suo pezzo di carne, pulita ed impachettata, al supermercato.
Il metodo ‘Halal’, al contrario, non cerca di negare che il consumo di carne significa che gli animali devono morire, ma è eseguito in maniera tale da provocare il minor dolore possibile.
@Congo
La fonte?
Appunto. Linka lo studio. Senza sapere com’e stato condotto è difficile giudicare.
Personalmente ho i miei dubbi che nei 6\7 minuti del dissanguamento l’animale non senta nulla… vale anche per lo homo sapiens.
La pistola a “proiettile cavo” sicuro non sia un erronea traduzione? Nei mattatoi non si una una pistola, ma una macchinetta che ficca un perno d’acciaio di diversi centimetri nel cervello (distruggendolo) per poi rientrare nel suo alloggiamento… quanto meno in Svizzera.
Lasciamo perdere l’Italia dove le leggi non fanno nemmeno finta di rispettarle.
Comunque messa come riporti vuol dire ben poco senza conoscere i campioni statistici usati e le condizioni di esecuzione dell’esperimento.
Ho trovato quella che pare essere la fonte primaria del pezzo: http://www.huda.it/articoli/articoli_macellazione.htm
L’autore dello scritto, ovvero il genio che vuole convincerci che la macellazione islamica effettuata tramite dissanguamento totale della bestia, senza alcuno stordimento preventivo, sia meno dolorosa per l’animale a quanto pare è costui:
Sahib Mustaqim Bleher è nato in Germania da una famiglia protestante. Ha fatto carriera in giornalismo e nella pubblicazione di libri. Si è convertito all’Islam nel 1980 ed in seguito si è trasferito in Inghilterra. Al momento ricopre la carica di segretario generale del Partito Islamico Britannico (Islamic Party of Britain).
Una garanzia! ovviamente il tizio in questione non linka alcuno studio…
ho reperito ulteriori informazioni sulla wiki
Non ho riportato la fonte, perché non la sapevo. Il sito dal quale l’ho preso è una sorta di blog che lo riportava a sua volta, ma Claudio pare aver trovato l’origine.
L’ho riportato perché di studi sul dolore in generale ne sono stati fatti innumerevoli, per cui è probabile che qualche esperto in materia sappia dire se quanto riportato è veritiero o meno. Personalmente mi sembra strano che un perno di alcuni centimetri sparato all’interno del cervello di un animale possa solo stordirlo. Avrei pensato che lo uccidesse sul colpo, o che comunque lo shock fosse così forte da fargli perdere completamente coscienza. In attesa, visto che l’originale proviene da un sito islamico (e quindi non neutrale) resto sulle mie idee.
@Congo
La parte interessante del link che hai copiato ed incollato, e che poi ha ritrovato e riportato Claudio, dalla quale si potrebbe estrapolarne la faziosita’ religiosa, e quindi l’assoluta mancanza di obbiettivita’ nello studio (pseudo)scientifico, che viene evidenziato, sta’ proprio all’inizio.
A dire la verita’, e’ tutta la pagina web che ha i chiari connotati di un sito filo-islamico! 😉
Insomma, e’ abbastanza ovvio che un sito di parte, riporti studi (poco attendibili) che avvalorano le loro pratiche (in questo caso la macellazione Halal), e motivno le loro convinzioni.
Propaganda, direi…Un po’ come cercare notizie su Berlusconi, e prendere per buone quelle che propina Emilio Fede dal TG4! 😉
Ciao
A dire la verità lo studio era stato pubblicato nel 1978 sulla Deutsche Tierärtzliche Wochenschrift (“Rivista settimanale tedesca di veterinaria”), e l’autore principale, Wilhelm Schulze, era all’epoca direttore della Scuola di Medicina Veterinaria di Hannover.
Può anche darsi che in realtà lo studio fosse condotto male e pseudoscientifico, ma per affermarlo non basta il fatto che a citare lo studio stesso siano i siti islamici.
Soprattutto bisognerebbe sapere se negli ultimi 30 anni siano stati fatti altri studi del genere, e quali siano allora i risultati.
P.S. Comunque , Congo, la pistola a proiettile captivo serve davvero soltanto a stordire l’animale, basta leggersi un qualunque esempio di “linea-guida” veterinaria per l’abbattimento degli animali.
Ad esempio, qui si parla di uno studio (molto meno ottimista sul benessere dell’animale nel caso di abbattimento senza stordimento) pubblicato nel febbraio 2009 sul New Zealand Veterinary Journal:
http://www.newscientist.com/article/dn17972-animals-feel-the-pain-of-religious-slaughter.html
Tra l’altro, riguardo allo studio di Schulze del 1978, NewScientist dice che “But Schulze himself, who died in 2002, warned in his report that the stunning technique may not have functioned properly.“
Bastava un link.
Comunque anche se si dimostra che questo tipo di macellazione non e’ crudele, resta il fatto che si fa solo per delle tradizioni irrazionali che casualmente per una volta non comportano inutili sofferenze. Sono piu’ compassionevoli con gli agnelli che con le donne.
Tanto irrazionale non è, dato ch’è stato ideato per sopprimare l’animale quando è ancora cosciente. Evidentemente gli antichi arabi consideravano gli animali come guerrieri, che dovevano morire coscientii. Sospetto una reminescienza del dio-toro Ba’al…
In Nome della Pasta, del Sugo e delle Polpette.
RAmen!
Alla luce di questo studio propongo ai governanti degli Stati dove vige la pena di morte di sostituire le loro tecniche d’esecuzione con lo sgozzamento. (è sarcasmo)
P.S. Nessuno ha notato il passaggio «In tutti gli animali utilizzati per l’esperimento sono stati chirurgicamente impiantati un certo numero di elettrodi in diverse parti del cranio; successivamente a tali animali sono state concesse alcune settimane di tempo per ristabilirsi.»? Eh, certo, qui si parla di procedimenti molto, molto compassionevoli.
Da evitare per i deboli di cuore (e di stomaco):
http://www.youtube.com/watch?v=Klu0w5WHXME
Madonna!!!
Curioso che ci si scandalizzi per la macellazione halal e si consideri perfettamente accettabile la macellazione “normale”. In fin dei conti sono solo metodi diversi ma sostanzialmente simili utilizzati per ammazzare per puro divertimento, giacchè mangiare carne di animali, comunque macellati, altro non è se non uccidere per il sollazzo del proprio palato.
Nessun essere umano è condannato dalla natura ad uccidere per sopravvivere. Chi lo fa per me non è diverso da chi stupra una persona umana per soddisfare le proprie voglie.
Non è che ci si scandalizzi.
Semplicemente, l’umanità sta progredendo. In questo progresso risulta sempre più inaccettabile che degli animali soffrano inutilmente. E infastidisce l’idea di tornare indietro su questi punti per “tradizioni”.
Tra l’altro, questa della sofferenza degli animali è una battaglia molto più importante di quanto si possa a un primo esame pensare, perché inevitabilmente rende ancora più assurda l’idea che si possa torturare o uccidere un essere umano.
Comunque sono perfettamente d’accordo sul fatto che evitare di consumare carne è uno dei gesti più etici e solidali che si possano fare.
per curiosità, visto che la cucina per me è solo un mezzo di sostentamento, spesso una perdita di tempo obbligata, cosa potrei sostituire alle carni che tra l’altro non amo un granchè? Non ditemi tofu, è una cosa orribile.
Mi raccomando cose che si cucinano rapidamente.
Grazie 🙂
Per quanto attiene alla news: questi islamici non fanno altro che ghettizzarsi, voglia di integrarsi zero. Ancora una volta sappiamo tutti bene di cosa è la colpa, la religione ovviamente e il rifiuto della logica che è cardine dell’evoluzione delle società. Speriamo nel meglio con le prossime generazioni.
“Comunque sono perfettamente d’accordo sul fatto che evitare di consumare carne è uno dei gesti più etici e solidali che si possano fare.”
Scusatemi, ma per me è una assurdità! è il ciclo della vita. Il leone mangia l’antilope come la lucertola mangia l’insetto come il gatto mangia il topo e via discorrendo…
l’uomo è, tra le altre cose, anche carnivoro ed è giusto che mangi carne… secondo quella che è la nostra natura!
saluti
Artemio: «Nessun essere umano è condannato dalla natura ad uccidere per sopravvivere.»
Oggi ho ucciso una pianta di finocchio sradicandola dal mio orto e facendola crudelmente a pezzi per farmi l’insalata. Considerando la fisiologia dei finocchi, temo d’averla fatta a pezzi (e probabilmente anche masticata) mentre era ancora viva.
In effetti anche le piante sono esseri viventi… e il mangiarsi tra esseri viventi fa parte della catena alimentare.
Quello che hai appena detto è inaccettabile ed il paragone vergognoso. Non sai nemmeno di cosa stai parlando. Continua a mangiare pomodori e lascia stare le pontificazioni sulla violenza alle donne, va.
???
Ritiro i punti interrogativi. Ho capito, anche se ci ho messo un po’.
Mio nonno tendeva a togliere il sangue dalla carne per renderla piu morbida e gustosa (maiali, polli, conigli). La macellazione tipo “halal” e’ sempre stata praticata anche in Italia e forse e’ praticata anche oggigiorno in qualche fattoria. Il fatto che, nel caso citato dall’articolo, sia legata ad una particolare religione non mi sconvolge per nulla.
Vi sono religioni come il jainismo o altre di derivazione hindu che prevedono diete vegetariane o addirittura vegan, immagino con molta soddisfazione di molti del sito.
Devo dire che intravedo spesso un approccio dogmatico da parte di molti vegetariani che conosco. Anche loro come i consumatori dell’halal hanno forte il concetto di contaminazione del loro cibo.
Per cio’ che mi riguarda la carne halal e’ semplicemente piu’ buona ed e’ la benvenuta nei vari kebab shops.
Vedi, se per il tuo gusto la carne halal è più buona, hai delle ottime opportunità di soddisfarlo. L’incongruenza qui è data dai fast food (magari l’unico di una cittadina, come nel precedente) che servono SOLO halal. Ossia, chi non è musulmano deve andare da un’altra parte o si sottomette alle regole alimentari religiose degli altri. Nell’ambito privato ma aperto al pubblico si nota meno, perchè basta spingere parte della clientela a rivolgersi altrove (che carineria), quando la cosa si crea in luoghi istituzionali: mense, ospizi, carceri ecc. si evidenzia maggiormente il problema (noto già ad esempio in qualche carcere olandese)
1) la carne si puo’ sostituire con cereali+legumi o una ampia varietà di cibi “alternativi” alla carne ormai reperibili nei supermercati (affettati di seitan, hamburger di soia, etc)
2) “ciclo della vita” un paio di balle: tu non sei un leone e non hai bisogno di mangiare carne. Non raccontiamoci castronate.
3) le piante non soffrono. Non hanno un sistema nervoso. Non hanno nessuna ragione evolutiva per farlo. Basta raccontare fregnacce!
4) “dogmatico” ‘sta fava: guardatevi questo e poi provateci a dire che i vegetariani sono “dogmatici”: http://www.mercyforanimals.org/ohdairy/
Artemio: «Le piante non soffrono».
Sei mai stato una pianta?
Artemio.
C’è un problema: spesso si vuole rispettare gli animali senza rispettare gli uomini.
A me interessa moltissimo non solo COME vengono trattati gli animali, allevati, uccisi ma anche COME vivono coloro che li allevano e per chi li allevano.
Lo stesso vale per i vegetali. Ci sono centinaia di milioni di esseri umani che coltivano i cereali necessari alla dieta animale e che non mangeranno mai. Non mangeranno nè i cereali nè gli animali.
Per garantire al primo mondo di fare i sofisti sulla propria dieta c’è bisogno di un terzo mondo che lavori come schiavo per il nostro benessere. Per confezionare un hamburgher c’è bisogno di gente che lavori per produrlo e soprattutto che non lo mangi. C’è bisogno di gente che coltivi mais e soia di cui mai si nutrirà per permetterci di nutrirci in maniera equilibrata e responsabile.
In questo mondo c’è spazio per tutti solamente se noi, primo mondo, facciamo un passo indietro collettivamente. Ovvero nutrirsi di meno carne, di meno cibi esotici, di meno vegetali provenienti dall’altro capo del mondo. Meno fast food, halal o non halal poco conta, più alimentazione responsabile.
giusto. l’alimentazione responsabile è la chiave per garantire più etica nel consumo… ma anche più benefici a livello di salute.
Link bloccato da ieri.
http://www.youtube.com/watch?v=Klu0w5WHXME
Artemio, non sono un leone ma nemmeno un pecora (tantomeno parte di alcun “gregge”) e per cio’ che mi riguarda i primati sono onnivori.
Guarda che il video dei maltrattamenti non cambia affatto le cose. Se il codice della strada viene infranto da qualche folle non elimini le auto o le strade.
Se ti va di sostituire il filetto con la soya (in gran parte transgenica peraltro) accomodati pure.
Se davvero hai una dieta a base di vegetali perche’ ti piacciono tanto le emulazioni di hamburger, affettati e salsiccie? Io trovo queste soluzioni (processed food) vomitevoli e anche immorali vista l’industrializzazione necessaria alla loro produzione.
Hai una moralita’ diversa della mia in fatto di alimentazione? Cosa vuoi fare impormerla?
Proprio su questo sito?
Mangi uova e prodotti caseari o sei vegan? Il video infatti si riferiva alla produzione di caseari; nel caso in cui tu non sia vegan, davvero puoi rivendicare una moralita’ superiore?
Comunque sia sai cosa comporta la produzione agricola? Hai presente la distruzione di habitat e specie che ne consegue? E dici pure di non essere dogmatico?
l’hamburger di soia lo trovo più gustoso di molti hamburger di carne, a dire il vero.
per quanto riguarda i preconcetti riguardo all’OGM, purtroppo la disinformazione dilaga in merito.
basta informarsi correttamente per capire che molti OGM migliorerebbero la qualità di ciò che mangiamo.
pensiamo al mais.
l’unione europea ha fissato un tetto per una tossina, la fumonisina, prodotta da un fungo che infesta il mais. questa tossina è cancerogena ed è presente in tutte le colture, tant’è che l’unico sistema è stato appunto quello di fissare un tetto entro cui i campioni analizzati devono sottostare.
esiste una varietà di mais OGM che non lascia penetrare questo fungo, permettendo di mangiare un mais senza fumonisine.
a questo punto, se anche il gene della resistenza al fungo derivasse da un batterio pericolosissimo (ipotesi per assurdo), a noi che ce ne frega? una volta che mangiamo il mais non assimiliamo i suoi geni, li scomponiamo con la digestione. idem per qualunque cibo.
da ciò si capisce che la pericolosità presunta degli OGM deriva da un’informazione di parte a cui però sottosta pure il nostro adorato governo.
e infine, per il resto io sono convinto che l’essere vegetariano o vegano sia semplicemente un fattore dipendente dal benessere economico.
un giorno raggiungeremo un livello tale di benessere e di tecnologia che saremo tutti vegetariani come abitudine (anche in virtù del fatto che l’energia ecologicamente si dissipa in ogni processo di trasformazione e gli animali, essendo il secondo gradino della piramide alimentare, costituiscono un’enorme dissipazione energetica).
in futuro si accetterà il fatto che la nostra stessa esistenza costituisce un impatto sull’ambiente e si cercherà di ridurre questo impatto il più possibile per conservare alto il tasso demografico ma anche per conservare il benessere generalizzato che garantisce la sopravvivenza di una società civile.
adesso, essere vegetariani o vegani, è ciò che è, una scelta che deriva da una possibilità.
francamente non riesco a capire cosa scatta nella mente di chi mi accusa, essendo io onnivoro, di mangiare carne con argomenti astrusi tipo “come stuprare una donna, come mangiare tua cugina, come uccidere una persona”.
ho discusso più volte con persone veg*. io approvo e difendo le loro scelte.
ma quando mi giudicano facendo pesare una presunta superiorità morale e quando mi insultano apertamente, chiudo il dialogo. perchè non c’è nulla di costruttivo in questo.
Sono vegan. I formaggi e le uova sono parte del problema proprio come la carne.
Ipotizzare che le piante soffrono per giustificare le bistecche è una cialtronata. Ci si dovrebbe vergognare a pensarlo, figuriamoci a dirlo.
I prodotti alternativi alla carne, perfino i “meat analogues”, hanno un impatto ambientale inferiore alla carne stessa. Informatevi prima di sparare sciocchezze. Poi ognuno ha i suoi gusti e chi si mangia cadaveri si qualifica da solo.
La soia transgenica non puo’ essere di fatto commercializzata in vaticalia.
Se le argomentazioni razionali bastassero a convincere la gente che ammazza per il proprio palato userei solo le argomentazioni razionali. Se non bastassero e se potessi userei la forza proprio come è giusto usare la forza per imporre ai pedofili e agli assassini di non violentare e non stuprare.
E vai così!!! Ora che mi sono beccato del cialtrone sono molto più lieto. (tra l’altro, mi mancava)
I vegan sono convinti di essere di moralità superiore, e che i carnivori sono come i nazisti, i talebani (altro forum qualche giorno fa) e ora i pedofili e gli stupratori.
Rifiutano di vedere che per fornire loro le carote e le patate bio un contadino ha dovuto uccidere una talpa, che per salvaguardare l’insalata abbia soppresso dei topi e delle lumache, o degli insetti (non necessariamente con agenti chimici…. se metti un quantitativo sufficiente di bat box, rispetterai l’ambiente e i pipistrelli lo faranno per te- se lo fanno loro va bene ovviamente)
La catena alimentare, che si impara alle elementari è una fesseria e l’uomo ne è escluso (anche se per coccodrilli, squali, leoni ecc. siamo bocconcini prelibati proprio in virtù della suddetta catena), idem la nostra masticazione e l’apparato digerente: in realtà è fuffa che siano per corpi onnivori.
Il sistema di produzione di carne non sarebbe (come invece è) semplicemente da riformare, ma da abolire in toto, esattamente come la pesca e il furto di miele alle api a cui viene dato dello zucchero dagli sfruttatori e ladri umani. Ho letto altrove di una vegana che compera le scatolette vegan anche per la gattina che ha adottato. E’ una battaglia persa… O conversione, o …? (la forza non è ammessa dalla legge, altrimenti… come è stato fatto chiaramente intendere nel commento sopra)
Soqquadro, mi hai convinto e’ battaglia persa; ancora una volta abbiamo di fronte una superiore verita’ dogmatica. Mi arrendo.
D’altra parte siamo qui a parlare del sistema nervoso delle piante come i cattolici parlano di quello nervoso degli embrioni o dei pre-embrioni. Poi come con i cattolici piu’ oltranzisti ci si sente dire con tanta facilita’ di essere assassini, pedofili, nazisti e quant’altro.
Soqquadro, sull’impatto ambientale sono sufficientemente informato da sapere che molti prodotti agricoli hanno un “energy content” paragonabile a quello della carne. Peraltro il 90 percento dell’energia ottenuta in un prodotto agricolo e’ non-rinnovabile.
Informati meglio tu.
Satiros, forse non ci siamo capiti… guarda che stavamo dicendo la stessa cosa…
Si, scusa la fretta. Con il secondo Soqquadro intendevo Artemio.
Quello dalla moralita’ superiore perche’ uccide un numero di animali inferiore.
Una “moralità” che legittima la morte e la tortura è oggettivamente inferiore rispetto ad una moralità che propone, e se necessario impone, il rispetto per il massimo numero di individui.
Il numero di animali uccisi accidentalmente per produrre vegetali è enormemente inferiore rispetto a quello degli animali uccisi intenzionalmente per produrre carne anche perché non mangiando carne la produzione di vegetali complessiva si riduce drasticamente non essendo necessario produrre foraggi.
In media un dato contenuto calorico e proteico fornito con cibi vegetali richiede un decimo dell’energia, dell’acqua e dello spazio necessario per produrre lo stesse proteine e le stesse calorie con la carne. Questo è un fatto scientificamente assodato e non discusso piu’ da nessuno. Che produrre fragole in dicembre sia meno ecologico che produrre carne sarà anche vero ma è complessivamente irrilevante.
Della “sofferenza” delle piante avete iniziato a parlare voi, non certo io. Mi pare che a raccontare che le insalate soffrano fate proprio voi il paio con i cattotalebani.
Avete ragione a pensare che sia una battaglia persa: come si puo’ giustificare miliardi di morti ammazzati per le grigliate, i panini al salame e le mozzarelle senza coprirsi di ridicolo?
Se vogliamo metterla sul piano delle convinzioni etiche personali (personali, bada bene), direi che il modo migliore per evitare la sofferenza è quello di evitare d’infliggere la vita, il che include, oltre a quella dei figli che ancora non esistono, anche la vita degli animali da compagnia. Ma su questo punto molti veganisti, anche i più agguerriti, diventano improvvisamente sordi, a dimostrazione del fatto che sulle questione etiche è bene che ognuno si tenga le proprie convinzioni e si comporti di conseguenza, ma senza tentare d’imporre materialmente agli altri il proprio punto di vista.
La catena ” Quick ” è famosa in Francia quanto Mac Donald e propone più fo meno la stessa roba che codesto pero a prezzi inferiori, perciò viene frequentato da molte persone modeste . Il problema non è sopratutto il modo con il quale l’animale viene ucciso ( anche se è naturalmente una regressione per noi occidentali ) ma che i prodotti non hallal vengono eliminati : cioe rimangono nell’offerta alimenti a connotazione religiosa ( in faccia alla laicita ) . Peggio : nel prezzo è incluso una tassa per le moschee !
– Il maiale è stato escluso del menu della squadra nazionale di calcio
– Il maiale è stato bandito di molte mense scolastiche ( Tanto peggio per i non musulmani ! )
Dunque assistiamo ad una islamisazione rampante del paese con tutte le consquenze che porta alla laicita !
Ecco, Gèrard, era quello a cui facevo riferimento prima dell’OT vegan