I bravissimi studenti dell’istituto Seraphicum di Roma

Un articolo di Marina Boscaino pubblicato sul sito del Fatto quotidiano rende noto che in un liceo paritario romano, il Seraphicum, gli studenti sono stati ammessi all’Esame di Stato con il contributo di un ’10’ in religione: nonostante la normativa preveda, per questa materia, giudizi e non voti. Si tratta dello stesso istituto in cui, scriveva il Messaggero lo scorso 20 luglio, “la percentuale di bocciati è bassissima in tutto il quadriennio: al classico e al tecnico commerciale non se ne conta uno, allo scientifico dalla prima alla quarta, su 80 alunni, ci sono solo 3 non promossi. Nelle prime, dove la selezione di solito è maggiore, su 27 alunni il 74% è passato al secondo anno, il 26% sta facendo gli esami di recupero. Ma nessun bocciato”.

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41 commenti

marcoboh

si vede che i genitori sono buoni clienti, e, si sa, il cliente ha sempre ragione (e i figli la promozione)

POPPER

purtroppo funziona così, i ragazzi promossi nelle scuole paritarie pare che siano benedetti dal signore, ma quelli che non credono sono vittime di discriminazioni da parte di uno Stato che dovrebbe essere laico, ma invece si dimostra sempre più confessionalista catto-talebano.

Kaworu

non è una novità che i somari vengano mandati alle scuole private dove dietro pagamento della retta, arrivano tranquillamente alla fine.

una mia cugina che rischiava la bocciatura nel mio stesso liceo, è passata alla media del 10 quando è andata a un privato. tra l’altro anche in una lingua che al vecchio liceo non aveva mai fatto. ah si, ed entrava quando le andava, con ampie pause cappuccino e via dicendo.

anche la mia ex che rischiava una bocciatura è passata a un privato e magicamente è “rifiorita” la sua pagella. anche lei, è passata da 0 a 10 in una lingua mai fatta prima nell’arco di pochissimo tempo.

purtroppo però lei, contrariamente a mia cugina, ha avuto la pessima idea di cambiare di nuovo scuola e andare in uno dei licei più duri (e pubblici) della zona… risultato? bocciata. e altra scuola cambiata.

tutto ha una spiegazione, no?

FSMosconi

Pultroppo io ci dovrò andare a causa della bocciatura (onde anticipare commenti di qualche trombone cattotaliban ricordo che anche Einstein è stato bocciato, ma che comunque è diventato un Nobel). Mi sa hc efarò come un’amica di mia madre che c’è rimasta solo 2 anni e poi me ne andrò. 🙁

RAmen-ya

Kaworu

perchè devi? non puoi cambiare semplicemente scuola restando in quella pubblica?

(ovvio che una bocciatura vuol dir poco, quelle persone che ho nominato però sono al di là di ogni ragionevole dubbio 😉 )

FSMosconi

@Kaworu

Il fatto cè che la preside è un’amica di un’amica di mia madre e si è mostrata disponibile, e ha inoltre detto che dopo una bocciatura i prof. sono prevenuti (maledetti trucchetti psicologici!)… 😐

PSV al-bar!!!

Kaworu

mmm non so, mi sembra un modo per “attirarvi” nella scuola privata e scucire la mazzetta.

però chiaramente vedi tu (che siano prevenuti, dipende da persona a persona) e in bocca al lupo 😉

(e vedi anche l’aria che tira a scuola… se vedi che già il fatto di riuscire a entrare in classe ti fa guadagnare il 10, magari cambia aria)

FSMosconi

@Kaworu

Oh, quello di certo. Sarò pure uno sfaticato quando si tratta di certe cose, ma non sono un disonesto… 😉

“Yo ho, la gloria,
corre nell’Alidlà
nel volto, vivo o morto,
lei ti seguirà”
-Salmi e salmoni pirateschi, 1,2 (Hoist The Colours – Issa la Bandiera)

Bruno Gualerzi

Mi ricordi la mia giovinezza, quando fui bocciato in terza liceo. Ci rimasi molto male, ma cominciai anche a riflettere sul sapere che mi si voleva inculcare, oltre che sul modo.
Tutta la mia solidarietà ragazzo… tu comunque segui i consigli di Kaworu.

Chiaro di Luna

@nullità:

Somebody set up us the bomb….

Concedetemi ‘sta spam XD

POPPER

Io avevo 10 in religione fino all’età di 18 anni ma solo perchè avevo una buona memoria, per il resto mica ero convinto della religione, anzi discutevo spesso con il prete perchè lo sfidavo a dimostrarmi i novissimi danteschi confrontando i vangeli, beh, non ha mai dato una risposta esaustiva e comunque faceva un po’ di confusione tra scheol e purgatorio.

Paul Manoni

“e comunque faceva un po’ di confusione tra scheol e purgatorio.”

Normale direi…Come lo spiegheresti l’abracadabra o il sim sala bin!?! 😉

Kaworu

il problema è che io per “servito bene” intendo “avere un’istruzione di qualità superiore a quella che potrei avere in una scuola pubblica (anche se un’istruzione di qualità dovrebbe già esser garantita dalla scuola pubblica) o cose che nella scuola pubblica magari difficilmente posso trovare, tipo lezioni di lingue particolari con insegnanti madrelingua e via dicendo”.

il paese dei furbetti intende invece “avere il diploma senza fatica e usare la testa solo come supporto per sfoggiare i rayban e il cappellino firmato”.

stefano f.

la mia era una battuta 😉 comunque che la scuola privata non sforni dei geni è cosa nota, daltronde è questa la differenza tra la scuola pubblica dove devi farti il mazzo per avere un diploma e la laurea e le cosiddette “paritarie” dove basta pagare costosissime rette mensili per appendere in casa il diplomino o la lauretta che ovviamente valgono meno della carta su sui sono stampate.

POPPER

Sulla Costituzione sarebbero stati bocciati, si capisce che in Italia alla Costituzione alcuni ragazzi preferiscono il codice di diritto canonico e secondo me il 10 è solo per propaganda fide per farsi belli davanti alla Gelmini che andrà in brodo di giuggiole.

Somari in laicità dallo stato, campioni in assurdità sopranaturali.

Stefano Grassino

Voglio uno stato dove esista solo la scuola pubblica, altamente formativa e selettiva perche in tutti gli strati sociali possono nascere persone intelligenti, con il diritto di farsi un posto (conquistato con il sudore della fronte) ed il dovere di formare una società funzionale ed efficacie in tutti i suoi settori per il bene comune. Sono idealista? Ingenuo? Me lo domando spesso, voi che dite?

biondino

idealista no, forse un poco ingenuo sì: un sistema di quel genere esisteva negli ex-paesi oltrecortina, e non è che ne sia venuta fuori una società invidiata dal resto del mondo… 😉

nightshade90

credo che tu abbia confuso causa ed effetto: prima è venuta una società poco invidiata e oppressva e poi tale società ha assunto il controllo completo della cultura. decisamente è difficile dire da questo che la seconda causa la prima. si può invece dire per certo che dalla prima deriva la seconda.

Stefano Grassino

La selezione di Darwin applicata alla scuola sarebbe ingenua? Un’atleta che diventa un campione può nascere da qualsiasi strato sociale ed allora perche non un cervello? Per quanto riguarda i paesi al di là della cortina, non credo che la scuola sia stato il problema del loro fallimento ma ben altro. Come uno studente dimostrasse di non essere all’altezza degli studi, andrebbe ad imparare un mestiere. Ti sembra che fare l’idraulico non sia dignitoso? No sai, tra l’altro oggi viaggiano tutti col fuoristrada (e qualcuno col ferrarino).

biondino

@ nullità

In Germania ci sarebbe solo la scuola pubblica?

Suvvia, un viaggio nei bei Land tedeschi non sarò una spesa eccessiva per scoprire l’esistenza colà di pregevoli e apprezzati istituti privati.

biondino

@ stefano

niente da dire sugli idraulici.
il mio commento non si riferiva alla selezione, alla meritocrazia e compagnia bella, ma all’idea di attribuire allo stato in forma esclusiva (e priva di ogni competizione) la possibilità di gestire le scuole.
in giappone, negli usa e così via, ci sono istituzioni private eccellenti. il che non vuol dire che quelle private facciano pena, sia chiaro.

nullità

la risposta era a stefano, in realtà.
ovvio che non c’è SOLO la scuola pubblica in germania, ma la scuola pubblica tedesca ha un altissimo livello in qualità, proprio perchè lo stato investe molto nell’istruzione.

qui in italia manca un serio investimento nella scuola e in più ci sono tantissimi soldi che escono per andare a finanziare l’istruzione privata (che dovrebbe autosostentarsi).

l’intero meccanismo non garantisce la qualità dell’istruzione.

RobertoV

Ed infatti lo scandalo pedofilia in Germania ed Austria è proprio partito dalle scuole private, soprattutto confessionali (ma ci sono anche quelle laiche come quella di Odenwald dove ci sono evidenze che quello era il modello educativo dalla fondazione avvenuta quasi 100 anni fa, una scuola di classe da quasi 25000 Euro all’anno). Scuole dove gli abusi e modelli educativi violenti sono stati mantenuti fino a tempi recenti, quando invece nel sistema pubblico le punizioni corporali erano bandite da decenni. Si è visto chiaramente come una scuola privata a cui sia concessa troppa libertà ne abusa. Se ci fossero stati controlli severi da parte dello stato queste cose non sarebbero successe. Le scuole private sono spesso dei marchi pubblicitari di prestigio per mantenere delle differenze sociali (elitarie), a prescindere dai contenuti.

Bruno Gualerzi

“Voglio uno stato dove esista solo la scuola pubblica, altamente formativa e selettiva…”

Se non si chiarisce ‘formativa di cosa e per che cosa?’, e ‘selettiva in base a quali criteri?’ siamo da punto e a capo. Di scuole ‘formative e selettive’ sono pieni i regimi autoritari. Non credo ci siano state scuole più ‘formative e seletteive’ di quelle rette dai gesuiti…
No, grazie!

Nathan

La destra religiosa americana (Jerry Falwell, Pat robertson, tea party &C) e da noi i ciellini sognano invece una società in cui non esista più scuola pubblica e l’educazione sia gestita dalle “comunità religiose”. a ognuno la sua utopia.

Leo

No. Non credo affatto che sia così. La Chiesa molto realisticamente, fuori da ogni utopia, ha a cuore la libertà di istruzione e di educazione. Il che significa dare ai genitori la possibilità di scegliere il tipo di istruzione e formazione che intendono fornire ai propri figli. Và da sè che, in questa prospettiva, ci deve essere pluralità di offerta formativa, e deve essere data la possibilità alle famiglie di poter far frequentare ai propri figli istituti di ispirazione cattolica. Se lo Stato propina i preservativi nelle scuole, ovvero un anti-valore per il corretto sviluppo dei giovani io, come genitore, devo poter avere la possibilità di scegliere di mandare mio figlio da qualche altra parte. Colgo l’occasione per rilevare che forse mi sbaglio, ma non ho visto un solo cenno sul vostro sito alla figura del grande fisico italiano Cabibbo, recentemente venuto meno. Un luminare nello studio delle interazioni deboli e dei quark (la matrice CKM), ma anche un cattolico, che ha saputo tstimoniare con la propria vita l’armonia possibile tra Scienza e Fede. Chissà, forse questa sua cattolicità gli è costata il Nobel, dato invece ai due giapponesi che con lui avevano lavorato. Se invece mi sbaglio, e avete già pubblicato qualcosa su Cabibbo, mi limito ad offrire questo mio piccolo ulteriore contributo. Con Amicizia !!

Kaworu

la chiesa ha a cuore la libertà di istruzione ed educazione? 😆 😆 😆

la chiesa ha a cuore i soldi che si prende dalle rette delle scuole private.

e dalle cerchie di conoscenze che crea (il figlio del dottore, il figlio dell’ingegnere… insomma CL docet no?).

su cabibbo c’è mi pare l’editoriale su LeScienze di questo mese.

FSMosconi

“Un luminare nello studio delle interazioni deboli e dei quark (la matrice CKM), ma anche un cattolico, che ha saputo tstimoniare con la propria vita l’armonia possibile tra Scienza e Fede. Chissà, forse questa sua cattolicità gli è costata il Nobel, dato invece ai due giapponesi che con lui avevano lavorato.”

Sbagliato, non gli è stato dato perchè ha generalizzato solo due elementi, al contrario dei nipponici che l’hanno confermata per intero:

http://it.wikipedia.org/wiki/Matrice_CKM

Smettila di fare del “vittimismo pro-scienziato cattolici”, ch’è lo stesso che fa De Mattei (presidente del CNR, aihnoi!), il quale è creazionista. E non penso che che quest’ultimo elemento concordi con le idee di Cabibbo….

RAmen

Painkiller

Quale libertà di istruzione? La libertà di dare diplomi ai somari abbassando così il valore dei titoli di studio sul mercato del lavoro per TUTTI?
La prassi è: madia bassissima alla pubblica–> bocciatura –> passaggio alle private cattoliche –> media che si rialza per miracolo…. poi parli con questi somari e capisci che il diploma è comprato.
Ho una collega che ha fatto il linguistico dai preti e non solo non è in grado di sostenere una conversazione in inglese, ma gli dobbiamo anche tradurre le mail che riceve.
Mio cugino ha fatto l’artistico (dopo bocciatura alla statale) in una nota scuola cattolica di Milano…. se gli chiedi chi è Caravaggio ti chiede se è un giocatore del Milan.

Mi sta benissimo che esistano le private a patto che lo stato NON ci spechi un soldo (come prevede la costituzione). Volete comprarvi i titoli di studio? Bene ma non pretendete che la cittadinanza paghi per voi.

Nathan

Oggi la chiesa dice di volere la libertà di istruzione, in realta è una posizione di ritirata tattica, prima voleva conservare il monopolio della educazione dei giovani, ed ha condotto una lotta secolare contro la scuola pubblica e laica. In realtà la chiesa voleva il controllo delle scuole per ricchi e potenti, in cui si erano specializzati i gesuiti, con risultati, ammettiamolo, non disprezzabili.Per il popolo andava bene l’analfabetismo, che altrimenti avrebbe potuto assorbire idee pericolose. Infatti la scolarizzazione di massa è proceduta parallela al concetto di lettura libera della bibbia, NEI PAESI PROTESTANTI, mentre per la chiesa cattolica entrambe queste cose erano anatema. Solo con la società industriale la chiesa ha capito che l’analfabetismo di massa, comodo per il feudatari e proprietari terrieri, suoi alleati politici per secoli, ara insostenibile, ed ha promosso azioni di alfabetizzazione ed istruzione professionale dirette alle masse, in cui spiccano Don Bosco ed i Salesiani.
Comunque, a parte l’excursus storico, usciamo dalla ipocrisia di parte cattolica per cui i genitori vorrebbero le scuole cattoliche per i “valori cattolici ” che instillerebbero, mentre le scuole pubbliche propinano preservativi (ma quando?ma dove?). In realtà la stragrande maggioranza dei genitori che mandano i figli alle scuole cattoliche lo fanno perchè sono scuole “private”, quindi “selezionate socialmente”, con tanti saluti allo sbandierato amore cristiano per il poveri. I preti e i cattolici con un minimo di intelligenza e di coscienza lo sanno benissimo ma non possono ammetterlo pubblicamente, poiche il Vaticano ha messo questo punto, la cossiddetta libertà di educazione (in volgare, finanziamenti alle scuole private cattoliche) tra i “valori non negoziabili”. Anche in questo caso la chiesa cattolica fa sempre cose piuttosto diverse quando non opposte a quelle che , secondo i Vangeli, unico documento esistente al riguardo, faceva e diceva il presunto fondatore della religione, Gesù di Nazaret: sempra abbia detto” Lasciate che i pargoli vengano a me”, ma vi risulta che sia mai andato da Erode o da Pilato a chiedere finanziamenti per questa sua predicazione ai bambini ?

RobertoV

La scuola privata scelta perché non si vogliono stranieri nelle classi
La scuola privata scelta per poter stare nella società bene.
La scuola privata scelta da genitori ricchi per poter parcheggiare i bambini e non doversi occupare della loro educazione affidata ad altri che offrono di farsene carico.
Tante scuole private dove ai bambini vengono attaccate le varie etichette: cattolico, protestante, mussulmano, testimone di Geova, ecc. … che bella società! Ovviamente guai a correre il rischio che confrontandosi i bambini crescano prendendo un’altra etichetta o non volendone nessuna.

Mi ricordo un’intervista ad un gesuita a capo di una scuola privata da 8000 Euro all’anno che si lamentava delle difficoltà dei poveri manager che con la crisi fanno fatica: evidentemente era una scuola per tutti…..
Oppure un’università privata dove il preside diceva ai professori che dovevano promuovere i ragazzi perchè pagavano tanto di retta (e solo circa il 10% era in grado di superare l’esame).
O metodi educativi amorevoli del tipo “vi chiudo nella stanzetta buia” se non vi comportate bene come fatto vedere in un asilo di suore ai bambini all’inizio dell’anno scolastico.

Eresiarca

Volete ridere?
Io sapevo poco o nulla di scuole private gestite da religiosi, finché un mese fa non ho cominciato a dare ripetizioni ad un ragazzo che frequenta un istituto dei salesiani, e i suoi racconti mi hanno fatto ammazzare dalle risate: a parte le messe ad ogni occasione della serie “il papa ha starnutito facciamo una messa”, i ragazzi dal secondo anno di superiori in poi passano i primi dieci minuti di OGNI GIORNATA nell’aula magna dove si tiene una breve preghiera, mentre quelli del primo anno nel medesimo spazio di tempo si devono sorbire la storia della vita di don bosco! Questo ragazzo mi raccontava che un suo amico essendo stato bocciato (cosa peraltro rarissima) ha dovuto ripetere il primo anno e così s’è sorbito daccapo tutta la storia!!! Poverini pagano più di 4000 Euro al mese ma ne soffrono di pene! Tranne quella dello studio ovviamente…non mi dilungo a spiegarvi le modalità di recupero dei debiti in questa scuola…scandaloso…della serie “per farti bocciare devi essere privo di cervello o sputare sul crocefisso!”. Lascio stare la storia del capoclasse-padre spirituale che porta gli “studenti” a giocare a biliardo, quella del prete con la cuoca e quella del prete-professore che fotografava il fidanzato di una sua alunna mentre si trovava con altri ragazzi per poi mostrarle le foto e dirle: “vedi il tuo ragazzo è gay, stai con me!”…io avrei risposto: “anche fosse gay, ca..o tu sei un prete!”…vabbè…la solita storia…e poi ci sono i poveri idioti come me che si ammazzano di studio…anche se il problema sta più nel “poveri” che nell'”idioti”…non so se mi spiego…

Eresiarca

Ah dimenticavo che con un piccolo contributo aggiuntivo possono farsi le vacanze estive tutti insieme, “studenti” e “professori”, a Cesenatico! Che culo!

biondino

4000 euri al mese, trentamila-quarantamila all’anno?

bah…

Kaworu

hai presente le rette di università come cattolica/san raffaele/liuc e di varie scuole private?

è un crescendo, dall’asilo in poi.

per un servizio tra l’altro a dir poco scadente

gino

ho contatto direttamente la scuola: nessuno studente è stato ammesso alla maturità con il dieci in religione perchè… religione non aveva il voto in numeri, ma un giudizio (sufficiente, buono, ottomo).

QUINDI: LA NOTIZIA E’ UNA BUFALA.

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