In Germania non si parla ormai che di Thilo Sarrazin, il consigliere della Bundesbank in quota al partito socialdemocratico che ha scritto un libro eloquente fin dal titolo, La Germania si distrugge da sola. Il volume contiene pesanti attacchi contro gli islamici, accusati di non volersi integrare per potere, un giorno, diventare maggioranza nel paese, e più in generale degli immigrati, accusati di dare meno di quanto ricevono: ma sostiene anche che gli ebrei “condividono un gene particolare”, “come del resto i baschi”. L’SPD e la banca centrale hanno annunciato l’espulsione di Sarrazin, mentre l’opinione pubblica si confronta sui temi dell’integrazione e dell’immigrazione. Nel frattempo il libro, stampato in 250.000 copie, è virtualmente già esaurito dopo pochi giorni di diffusione.
Germania, esplode il caso Sarrazin
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A me sembra un titolo molto forte…si potrebbe pensare a un nazionalista.Di sicuro gli immigrati in generale non sempre si integrano e rispettano le leggi di chi li ospita,ma è anche vero che i paesi potrebbero dare più corsi di integrazione.Cosa più importante di tutte,il carisma di chi comanda.
Thilo come Oriana ? Islamofobia in salsa tedesca. Defenestrato dalla Bundesbank Thilo Sarrazin è colpevole di aver scritto un libro di denuncia sul pericolo islamico per la Germania. La somiglianza con la nostra Oriana Fallaci consiste nella durezza e nella determinazione con cui Sarrazin ha manifestato e documentato le ragioni del suo allarme. Ma a quanto pare la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata una riflessione di carattere “genetico” sull’ intelligenza superiore (o inferiore) di alcune etnie rispetto alle altre. Particolamente duro lo scontro fra Sarrazin e un autorevole esponente della comunità ebraica. Tuttavia la presa di posizione della Merkel che ha spinto la dirigenza della Bundesbank ad eliminare Sarrazin non sembra condivisa nè dall’opinione pubblica e neppure da gran parte dei socialdemocratici, il partito a cui il reprobo appartiene. E il suo libro “La Germania si distrugge” sta diventando un clamoroso bestseller. Anche in Germani quindi si sta imponendo con forza il tema della compatibilità della cultura occidentale, liberatasi anche se non del tutto dai dogmi delle religioni dopo il secolo dei lumi, e la cultura musulmana che non prevede la possibilità di un pensiero libero dalle norme fissate una volta per tutte con il Corano e gli hadit di Maometto. Stranamente, nonostante la somiglianza del caso Sarrazin con il caso Fallaci che a suo tempo scatenò l’intellighenzia “de sinistra” contro la povera Oriana, non sembra che in Italia i media si siano accorti del clamoroso fenomeno.
Giulio C.Vallocchia
http://www.nogod.it
Povera Oriana un ciufolo, era (diventata) una seminatrice di zizzania che faceva appello alla componente irrazionale e “di pancia” dei suoi lettori, una che usava il randello dell’emotività sia per risolvere i problemi sociali in modo draconiano e illiberale (in barba ai “lumi” sopra citati), sia per promuovere le proprie idee autoritarie presso la pubblica opinione. Cristo! Non stupisce che si sentisse “meno sola” leggendo i libri di Ratzinger…
Cavolo,mi stai dicendo che per colpa degli islamici in medio oriente,quelli pacifici,innocenti,rischiano di essere discriminati?Superiorità genetica…oh mio Dio.
Qui si mette male….Potremmo davvero abbandonare la laicità e la democrazia per preservare coloro che non vogliono avere niente a che fare con l’Islam???Se quel tizio dovesse salire al potere,sarebbe la fine anche della diplomazia.Che si fa?
carbonizziamo il MO come Mar Sara….
la germania del 2010 non è quella del 1918, i tedeschi hanno cultura e intelligenza sufficenti per controbattere a queste stupidaggini ottocentesche sullo stile di Gobineau o Chamberlain teorici del razzismo sistematico che ispirarono il nazionalsocialismo.
Vero. Attenzione però a non fare del veltronismo: tutti gli immigrati sono buoni senza se e senza ma. Questo farebbe il giuoco della lega ed in Europa delle altre forze xenofobe. Devi anche ammettere che i mussulmani, con la loro religione ottusa che non ha conosciuto l’addomesticamento dell’illuminismo, fanno di tutto per far crescere nei loro confronti la xenofobia. Personalmente vedo tempi bui in arrivo: uno scontro violento tipo la ex Jugoslavia sperando in cuor mio di sbagliarmi.
ma lo dico da sempre 😉 di non fare del buonismo alla weltrao! una politica sull’immigrazione deve essere severa, chi non si vuole integrare, chi delinque, chi inneggia al fanatismo deve essere rispedito al mittente a calci nelle terga però questo libretto scritto dal deputato tedesco, dai, è veramente ridicolo, che importanza ha se baschi ed ebrei condividono geni comuni? cosa signifiça in soldoni, questo li renderebbe di per se un pericolo? 😉 ripeto, forse in italia scatenerebbe un putiferio ma confido nell’intelligenza dei NUOVI tedeschi (quelli over80 meglio lasciali stare brrr…).
@ stefano f.
Calma, calma, la questione genetica è venuta fuori perchè è stata fatta una domanda da un giornalista, come si dice OT, alla presentazione del libro da Sarrazin, ma la risposta non aveva nessun intendimento di tipo razzista.
Sui immigrati mussulmani per capirci il libro riprende quanto da te detto sopra cioè: “una politica sull’immigrazione deve essere severa, chi non si vuole integrare, chi delinque, chi inneggia al fanatismo deve essere rispedito al mittente a calci nelle terga”, non riduciamo tutto il libro a due frasette dette in una intervista.
Come ho spiegato in un post in attesa qui sotto, la “questione genetica” non è un semplice off-topic per Sarrazin: lui sostiene proprio che uno dei maggiori danni dell’immigrazione venga dall’abbassamento dell’intelligenza media della popolazione, intelligenza che per lui è determinata quasi esclusivamente da fattori genetici. E per risollevare la quale, fra le altre cose, ha consigliato di incentivare economicamente i laureati a fare più figli…
Sarrazin ha detto ben più di “due frasette” sospette. La Tageszeitung lo ha accusato esplicitamente di “eugenetica”.
Questo quanto detto da Sarrazin:
“L’enorme perdita di ebrei non potrà mai essere compensata” “Il 30% di fisici e avvocati e l’80% di tutti i registi teatrali a Berlino nel 1933 erano di origine ebraica. Anche le attività bancarie e commerciali erano in larga misura nelle mani degli ebrei. Tutto questo è finito: si è trattato anche di una considerevole perdita dal punto di vista intellettuale. Lo sterminio e l’espulsione degli ebrei nei paesi di lingua tedesca ha colpito per il 60-70% Berlino e Vienna”.
“A Berlino, più che in ogni altra città, esiste il problema di una sottoclasse che non prende parte al normale ciclo economico. Qui molti turchi e arabi, il cui numero è cresciuto sempre più a causa di scelte politiche sbagliate, non hanno alcuna funzione produttiva se non quella di vendere frutta e verdura”, ha aggiunto Sarrazin. La condizione della sua città lo rende molto amareggiato. E così inveisce contro quelle che ha definito politiche che si sono rivelate “troppo plebee” invece che elitiste. “Chiunque possa apportare un contributo e battersi per qualcosa insieme a noi, è il benvenuto. Gli altri possono anche andarsene altrove”, ha dichiarato a Lettre International. I turchi, tuttavia, “stanno conquistando la Germania nello stesso modo in cui i kosovari hanno conquistato il Kosovo: attraverso il loro alto tasso di natalità. […] Io non intendo riconoscere nessuno che vive al di fuori dello stato, rifiuta questo paese, non cura in modo adeguato l’educazione dei propri figli e continua a tenere le giovani ragazze avvolte in un velo”.
@ Magar
Sempre parlando di eugenetica…….
Avrà espresso qualche frase forte, per fare notizia, a mi pare che quanto detto sopra lo possiamo sottoscrivere tranquillamente.
Inoltre:
Helmut Schmidt, nonagenario ex leader SPD, ha dichiarato che la presenza di sette milioni di immigrati in Germania costituisce la prova “di un processo di sviluppo sbagliato, le cui responsabilità vanno attribuite alla classe politica (degli ultimi 15 anni)”. Sarebbe stato meglio, secondo quanto dichiarato da Schmidt al settimanale Focus, che a tutti coloro che si rifiutano di integrarsi nella società tedesca “non fosse stato permesso di entrare a farne parte”. E ha poi aggiunto che “l’ulteriore afflusso di gente dall’Anatolia Orientale e dall’Africa Nera non risolverà la questione [dell’anzianità della popolazione tedesca], ma creerà solamente un nuovo enorme problema”.
Secondo quanto affermato da Ralph Giordano, l’analisi di Sarrazin “ha colto nel segno”.
Ralph Giordano è stato membro della resistenza in Germania nei tempi bui, ha anche contestato H a i d e r in un talk show a suo tempo.
Henryk Broder a sua volta ha sostenuto che “non si è persino spinto abbastanza lontano”. Dal momento che entrambi gli scrittori sono ebrei, il loro sostegno a Sarrazin li ha resi bersagli di numerose critiche da parte del Consiglio Centrale degli Ebrei della Germania, tanto che il segretario Kramer, in tono derisorio, li ha definiti entrambi “intellettuali ebrei”.
Il 14 ottobre, Jasper von Altenbockum, un editorialista dell’autorevole Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha scritto sul suo giornale che le osservazioni di Sarrazin, sincere e dirette, costituiscono la prova del suo grande “coraggio civile”. “Il coraggio civile è qualcosa di più del semplice coraggio. Rappresenta, infatti, anche un servizio allo stato, le cui norme legali e conquiste sociali meritano di essere difese”. Atlenbockum ha criticato coloro che accusano Sarrazin di agire in modo irresponsabile e insensato. “In una società civile non si può considerare insensato il fatto di rischiare la propria vita per difendere la società civile stessa, le sue libertà e la sua sicurezza. Quello che invece non ha realmente alcun senso è che la società civile punisca coloro che agiscono in tal modo”.
Ecco, nonagenario. Mi pare che siamo semplicemente al “mamma li differenti da noi!”
A proposito del problema degli scarsi risultati scolastici dei turco-tedeschi: c’è, in effetti, un gruppo etnico che ha avuto rendimenti ancora peggiori. Sono gli italo-tedeschi, come nota il giornalista della Zeit Martin Spiewak, che accusa Sarrazin di presentare selettivamente solo gli aspetti negativi dell’immigrazione e di mescolare “verità”, “mezze verità” e “insensatezze” a proposito delle politiche educative: http://www.zeit.de/gesellschaft/2010-08/sarrazin-bildung-faktencheck .
Mi chiedo se quel secco “Gli altri possono anche andarsene altrove”, alimentato da considerazioni economicistiche, Sarrazin voglia ripeterlo anche agli immigrati italiani…
Le ragazze italotedesche vanno col velo?
Per inciso, tieni conto che Sarrazin ha detto esplicitamente che “questo gap [educativo tra diversi gruppi etnici] … non può essere spiegato da fattori socioeconomici”, facendo intendere che c’entri qualcosa di differente. Tipo la genetica.
I turchi fanno sparatorie in pieno centro a Duisburg?
(Tra l’altro una delle possibili spiegazioni della imperfetta integrazione di molti italiani in Germania è la natura di “immigrati a metà” di molti di loro, sempre con un piede nel paese d’origine, addirittura poco interessati alla naturalizzazione. Per dire che le faide calabresi non riguardano solo gruppi di “alieni”, non considerabili veri immigrati.)
Ops mi sono espresso male, non è sufficiente solo l’istruzione, bisogna anche integrarsi nello spirito laico che domina altrimenti i risultati si vedono in altri termini, estranezione rispetto alla comunità di cui si fa parte. Questa è la questione importante, qui non parliamo di 5/600.000 italiani che di certo non hanno propensioni ad abbattere lo stato laico al contrario di altri tipi di culture. Tutto deve essere sommato.
I criminali ci sono la come qua. Comunque l’associazionismo crimenale non si può certo estendere a tutta l’italia visto che vive e prospera principalmente in una parte del paese.
In questo modo però si finisce per fare processi collettivi. La volontà di “abbattere lo stato laico” riguarda qualche sparuto gruppo di estremisti. Non vedo come si possa pensare di addossare una accusa collettiva ad un intero gruppo etno-religioso, fino al punto di condizionare la politica migratoria in funzione della “cultura di appartenenza” degli immigrati. “Tu sì perché la cultura del tuo popolo è abbastanza laica, tu no perché dalle vostre parti la gente ha propensione ad abbattere lo stato laico”? Questo è comunitarismo al contrario.
Purtoppo ho un commento in moderazione su “Duisburg”. Cerchiamo di capirci sennò chissa cosa pensi del sottoscritto. Esistono problemi socioeconomici e ci mancherebbe che non siano importanti, conosco uno che è stato 25 anni a Duesseldorf e credi che parli tedesco? Robe da matti. Ma la massa che sta arrivando è troppo grande, e certe culture (non persone) hanno altre propensioni che tendono a mantenere (vedi discorso Duisburg), ma un conto e provenire da una certa comunità che comunque ha avuto certi influssi (comunque laici), un’altra se si proviene da culture che non si vogliono amalgamare. Il comunitarismo è settario, qui stiamo parlando di una più vasta comunità nazionale i cui principi generali non possono essere elusi a meno di non provocare grossi problemi (vedi ghetti). In ogni caso sulla questione “genetica” propendo per l’intento provocatorio piuttosto che per una questione di altro stampo riportato dall’articolo da te menzionato. In ogni caso in Europa siamo già in troppi e anche questo dovrebbe avere il suo peso, non nascondiamoci dietro ad un dito.
E non dimentichiamoci che la paura è il fantasma che scaccia la ragione e produce mostri che poi è ben difficile da tenere a bada (noi visti leghisti etc. ne vediamo gli effetti), ma appunto per questo non possiamo sottovalutarla e liquidare certe posizioni anche forti pensando che siano semplicemente sbagliate. Vorrei ricordarti quante ragazze in Francia (e ho detto Francia) devono tornare in madrepatria a sposare chi non conoscono, per fare un esempio (era questo che intendevo quando ho detto sopra che le italotedesche non portano il velo). Sarrazin ha generalizzato troppo? Può darsi ma il problema è reale e a me in questo momento preme di più rintuzzare la paura e convogliarla in qualcosa (se si può dire) positivo piuttosto che non prenderne atto e ritrovarci un giorno coi mostri (non gli immigrati per intenderci) che ci girano per casa e che di disastri nel passato ne hanno fatti anche troppi. Spero tu abbia capito le mie preoccupazioni nel non cercare di demonizzare Sarrazin.
In attesa dei commenti “in limbo”, solo un’annotazione a margine, e di carattere generale (astratto, se si vuole): la cosa che mi repelle maggiormente del (multi-)comunitarismo non è che divida la società, è che unisca troppo l’individuo agli altri membri del suo “clan”. Personalmente, la mia voglia di “amalgamarmi” ai miei concittadini si esaurisce nel rispetto formale delle leggi comuni. Sotto questo profilo il mono-comunitarismo nazionale non mi sembra poi molto più rassicurante dei molteplici comunitarismi settari.
Certo, nelle piccole comunità tradizionaliste (magari con radici in posti poco avvezzi alla democrazia liberale) la pressione sociale sull’individuo riesce ad essere più forte (anche in Italia ci sono adolescenti bengalesi che temono di essere “impacchettate” dalla famiglia verso la madrepatria). Però il comunitarismo nazionale a) può avere dalla sua parte lo strumento della legge, e b) sente inoltre una minore “pressione esterna” che possa contenerne gli eccessi. Non va sottovalutato nemmeno quello, non può essere la risposta al multi-comunitarismo.
Tantomeno può essere una risposta una sorta di multi-comunitarismo al contrario (“regole più restrittive per chi viene da gruppi più problematici”).
Prima che qualcuno gridi alla censura buonista-terzomondista nei confronti di un coraggioso oppositore dell’invasione islamica, mettiamo in chiaro che Sarrazin mescola ai discorsi economici o giuridici sull’immigrazione anche pericolose digressioni su etnie e intelligenza: quando parla di “eine unterschiedliche Vermehrung von Bevölkerungsgruppen mit unterschiedlicher Intelligenz” (“diverso [tasso di] riproduzione di gruppi di popolazione con diversa intelligenza”), con riferimento ai risultati scolastici diseguali fra figli di immigrati e figli di tedeschi autoctoni, lo fa perché ritiene – l’ha detto esplicitamente – che l’intelligenza umana sia determinata all’80% dalla componente ereditaria.
Non ho idea di cosa pensi Sarrazin degli effetti che potrebbe avere sulla Germania un’ipotetica ondata migratoria dall’Italia…
Fonte: http://www.spiegel.de/politik/deutschland/0,1518,700031,00.html
Sarrazin è laureato in economia, con quali competenze affronta temi scientifici come la genetica? Le anomalie tra i risultati scolastici diseguali fra figli di immigrati e figli di tedeschi autoctoni possono essere interpretabili attraverso mille analisi sociologiche. Perché accennare a non dimostrati deficit ereditari?
Tutto questo mi fa pensare che il discorso sulla genetica sia solo un’iniezione di naz(ional)ismo in un’analisi reazionaria e non attendibile.
Se valgono le teorie di Sarrazin, spero che di questo se ne accorgano anche i tanti lettori della sua opera letteraria.
anche ammesso che sia vero che gli ebrei e i baschi abbiano un gene particolare che li distingue dagli altri, non capisco quale importanza possa avere la cosa. immagino che anche gli asiatici abbiano almeno un gene particolare (gli occhi a mandorla), come i pellerossa (per il colorito della pelle) o i neri (ancora per il colore della pelle) e gli stessi indeoeuropei (sempre per il colore della pelle rispetto a tutti gli altri gruppi). il punto è: che cavolo importa? e perchè cavolo l’ha tirato in ballo?
Scrivo anche a te quanto ho detto sopra, la questione genetica è venuta fuori perchè è stata fatta una domanda da un giornalista, come si dice OT, alla presentazione del libro da Sarrazin, ma la risposta non aveva nessun intendimento di tipo razzista.
Naturalmente la stampa è andata a nozze con una semplice frasetta estrapolata dal contesto. La base SPD è in rivolta contro i capi perchè Sarrazin nel libro è stato poco diplomatico ma il problema è vero, purtroppo.
L’appartenenza religiosa e razziale si presta molto ad essere sfruttata a fini politici, solo lo stato laico può ridurre i contrasti per una migliore convivenza, inoltre nello stato laico sul serio le religioni finiscono per perdere più rapidamente il potere che tradizionalmente hanno negli stati meno laici.
L’Europa dovrà essere sempre più laica se vorrà evitare che si creino pericoli islamici e controislamici.
I politici italioti però pensano che per combattere il crescere dell’islam, si debba accrescere all’infinito il potere dei papisti. E non lo pensano soltanto: lo stanno facendo. Così che ogni anno perso nella direzione sbagliata ne richiederà due per tornare indietro…
Quoto libero.
Addurre basi genetiche fa capire la pochezza delle argomentazioni. Tuttavia sul fatto che i musulmani non vogliano integrarsi, sono abbastanza d’accordo. E so bene che comunque la minoranza di chi emigra da paesi musulmani e’ un religioso osservante.
Scrivo anche a te quanto ho detto sopra, la questione genetica è venuta fuori perchè è stata fatta una domanda da un giornalista, come si dice OT, alla presentazione del libro da Sarrazin, ma la risposta non aveva nessun intendimento di tipo razzista.
Ma il problema degli immigrati per quanto poco diplomatico sia stato Sarrazin rimane, soprattutto per via dei ghetti che favoriscono una estraneazione della comunità immigrata rispetto al resto della popolazione con quali risultati poi è facile intuirlo. La cosa sta dando grossi grattacapi vedi per esempio comunità turca di Berlino.
Scusa, la base della SPD sta con Sarrazin ed è contro l’espulsione dal partito. Mi sono espresso male nell’ultima frase.
Il fatto che ho spesso notato è che molti uomini di origine musulmana non erano fissati con la religione prima di arrivare in Europa . Stessa cosa con le donne : prima di arrivare in Europa non erano vellate . E un vero e proprio rifiuto della nostra cultura che non avevano avvertito prima di essere qua .
In un certo senso, si tratta dello scontro fra due civilisazioni che avviene sul nostro proprio territorio .
Anche questo signore, forse, ha un gene particolare e farebbe meglio a non fare discorsi di “genetica”. Purtroppo, però, ha ragione sul resto e le conseguenze della non integrazione dei musulmani sono facilmente prevedibili.
L’unica mia speranza è che la molteplicità di religioni rafforzi la laicità delle istituzioni ma temo che sia solo un’utopia.
Scrivo anche a te quanto ho detto sopra, la questione genetica è venuta fuori perchè è stata fatta una domanda da un giornalista, come si dice OT, alla presentazione del libro da Sarrazin, ma la risposta non aveva nessun intendimento di tipo razzista.
Ti ringrazio della precisazione, molto meglio così!
Saluti.
Il problema dell’integrazione, per come la vedo io, almenoin Italia è tanto forte perchè i primi a non integrarsi sono gli italiani stessi. Quando sento dire degli islamici che non si integrano nel nostro paese perchè “non rispettano le nostre tradizioni e la nostra cultura”(tipico discorso leghista)ovvero continuano a indossare gli abiti caratteristici della loro cultura e a praticare la loro religione(qualunque religione diversa da quella cattolica che secondo i suddetti, si sa, dovrebbe essere la “nostra”) penso che chi fa questi discorsi è il primo che si dovrebbe integrare veramente in un paese che dovrebbe essere laico e democratico.
Per quanto riguarda l’Islam, mi pare che si tenda davero a generalizzare troppo.
Quando si pensa all’Islam non si dovrebbe pensare solo ad Ahmadinejād ma ai milioni di cittadini che scendono in piazza per protestare contro il suo regime rischiando la vita. Afganistan non vuol dire solo talebani ma anche(e sopratutto)afgani vittime dei talebani. Tanti anni fa, quando i talebani presero il potere sentivo racconti di donne morte di fame perchè non potevano più uscire di casa e quindi svolgere il loro lavoro di medici, avvocati, libere professioniste…e tutti ad additare i musulmani, nessuno a notare che prima di quel regime estremista in un paese islamico una donna poteva svolgere quei lavori…
La soluzione alla fine non è, secondo me, nè nel buonismo weltroniano nè nel “rigore” fasciomaroniano ma nel semplice rispetto del principio “la legge è uguale per tutti”.
La soluzione alla fine non è, secondo me, nè nel buonismo weltroniano nè nel “rigore” fasciomaroniano ma nel semplice rispetto del principio “la legge è uguale per tutti”.
Ottimo…..ma da noi, con il fanatismo di CL impastato con i geni dei leghisti (lasciamela passare perche il cervello del trota lo conferma) come fai?
L’integralismo mussulmano contro l’integralismo cattolico (vedi quello che hanno fatto alla famiglia Albertin – Lautsi) i trota-celti al potere che vogliono la secessione si ma però il dio Pò ma il crocifisso va difeso dagli atei che poi la signora Lautsi è mussulmana…….capisci in che mani siamo?
@ Stefano f.
Hai ragione anche tu; tra l’altro, ironia della sorte, Ebrei e Palestinesi discendono dalla stessa stirpe, sono lo staesso popolo a dimostrazione di quanto sia balordo il razzismo. Purtroppo và un pò a farlo capire a calderoli borghezio e compagnia…………
L’integralismo mussulmano contro l’integralismo cattolico.
Appunto, e in mezzo ci finiamo noi in entrambi i casi. Il problema nostro è di ritrovarci fra l’incudine degli integralisti estremisti islamici e il martello degli integralisti cattotalebani locali(leghisti, teodem, neofasci, conservatori stile pontifex, CLini, papaboys ecc).
Per quello dico “legge uguale per tutti”, perchè intendo “laicità uguale per tutti”. Sta gente si dovrebbe integrare TUTTA con i principi della costituzione prima di dire che si devono integrare gli altri.
Il problema grosso sono i ghetti in cui si rinchiudono gli immigrati, capibile ma non desiderabile. Questo sta generando molta paura e si sa che la paura è cattiva consigliera. Ma Sarrazin pone da sinistra un tema non più eludibile, anche perche come dite voi non si può lasciare l’iniziativa a leghisti etc. che rischiano di fare più disastri che guadagni. Comunque un atteggiamento fermo è auspicabile.
Considera che i ghetti sono in parte voluti dagli stessi immigrati. Questi al 99% tendono a ritrovarsi tra di loro e a ricostruire nei paesi stranieri le proprie radici. In parte ciò lo ritengo giusto ma se questo non si accompagna alla volontà di socializzare con il “padrone di casa” si finirà sempre con il subire la diffidenza di quest’ultimo.
oltretutto ci si dimentica che in Europa nel 900 (quindi pochi anni fa), tra fascio-nazismo e stalinismo abbiamo avuto tra le peggiori dittature del mondo con milioni di morti, quindi l’Europa nel giro di pochi anni non avrebbe il diritto di considerarsi questa grande portatrice di valori di civiltà e libertà rispetto ad altri paesi, o almeno dovrebbe essere più prudente e fare maggiore autocritica prima di giudicare le altre culture.
I turchi non mi sembra siano stati da meno con gli armeni.
certo, quello fu un altro olocausto terribile.
Prima dei talebani, c’era un governo marxista !!
Finalmente un commento equilibrato!
Mi riferisco a San Giovese.
@San Giovese
Hai perfettamente ragione.
Dopotutto e’ vero si che oltre al vestiario e alla religione gli islamici pretendono di mantenere
certe piccole tradizioni come sgozzare le figlie che pretendano di scegliersi un partner
straniero,o magari praticare l’infibulazione e la clitoridectomia sulle loro donne,ma visto come e’ organizzata la nostra giustizia,o meglio il nostro senso della giustizia,che permette a criminali omicidi condannati di ereditare dalle loro vittime,o di ottenere una cattedra universitaria come condanna,direi che hai ragione tu,non c’e’ molta differenza.
Per non parlare delle donne che devono abortire nel cesso per gli scrupoli dottrinari del personale sanitario.
“La legge e’ uguale per tutti”, se la legge e’ ciofeca per noi non vedo perche’ non debba esserlo anche per loro.
La cosa triste e’ che nella nostra societa occidentale soltanto i personaggi come Sarrazin
abbiano il fegato di andare contro il “politicamente corretto” esplicitamente e pubblicamente,
alcuni perche la loro stupidita li rende immuni da tale piaga,altri,come probabilmente il
sopracitato,perche imbevuti di ideologie nazionalneonaziste o simili che li immunizzano
allo stesso modo.
Scrivo anche a te quanto ho detto sopra, la questione genetica è venuta fuori perchè è stata fatta una domanda da un giornalista, come si dice OT, alla presentazione del libro da Sarrazin, ma la risposta non aveva nessun intendimento di tipo razzista.
Per il resto credo che anche tu condivideresti quanto detto da Sarrazin che comunque era/è iscritto al partito socialdemocratico tedesco, SPD. La base della SPD è in rivolta contro la nomenclatura di partito che lo vuole espellere, ma lui ha sollevato problemi seri, forse è stato poco diplomatico anche nel libro, ma sappiamo che ha ragione.
Per il resto ribadisco quanto detto sopra, la stampa su una frase estrapolata dal contesto e senza intendimenti razzisti è andata a nozze mettendolo, come si dice, in croce.
Dissento, se un’idea o una proposta sono lecite e accettabili le si possono esporre appunto senza “andare contro il “politicamente corretto””, proprio perchè dovrebbero essere politicamente corrette.
Personalmente credo che l’afflusso di stranieri in Italia sia un problema, non per la loro “razza” o religione ma per le carenze e i limiti del nostro paese ad accoglierli.
L’ampiezza di una popolazione è determinata dalla quantità di risorse ambientali(fatto dimostrato da tutti gli studi delle dinamiche di popolazione in biologia ed ecologia). Qualunque nazione ha dei limiti effettivi di tolleranza, una capacità massima di contenimento. L’Italia quest limiti ce li ha forti visto che di problemi(debito pubblico, disoccupazione, ecc) ne avevamo già prima degli arrivi di massa.
Denunciare questo fatto non mi sembra politicamente scorretto.
In più abbiamo forti problemi culturali nostri per cui difficilmente possiamo pretendere integrazione da chi arriva(come si fa a spiegare a un musulmano che non può obbligare la moglie a indossare il burka in paese in cui un cattolico crede di avere il diritto di obbligare una donna ad avere un figlio negandole l’aborto o la contraccezione?).
Anche denunciare in questi termini la violazione del principio di laicità, così come lamentarsi delle continue ingerenze della CCAR nella politica non sia politicamente scorretto, se non viene fatto da nessun politico non è per correttezza ma forse per semplice servilismo e convenienza.
Pensiamo al fatto che in certi ambienti si discute se i “terroni” appartengano alla razza umana e poi ditemi come facciamo ad integrare altri mondi quando esiste un odio secolare tra di noi.
Sui limiti fisici del territorio hai una ragione infinita. Purtroppo, credimi, anche affrontare la questione migrazioni dal quel punto di vista è considerato “sconveniente” (politicamente scorretto) e “censurabile”. Dall’uno al due, se lo fai, ti becchi comunque del razzista, nazista, ecc. Ovviamente nel più totale spregio per il significato delle parole. La verità è che quando cozzi con un’ideologia, se non hai “muscoli” a sufficienza hai già perso in partenza, perché chi ha abbracciato un’ideologia non guarda ai fatti e non ragiona. Le riflessioni e le considerazioni sui rapporti tra limiti fisici di un territorio e popolazione ivi dimorante non considerazioni molto concrete, ma collidono con tre Valori trasformati ideologicamente: 1) quella della Crescita; 2) quella dell’Accoglienza; 3) quella della Prolificità. Si notino le lettere maiuscole, che trasformano i comuni, apprezzabili valori in Valori non negoziabili, senza “se” e senza “ma”. Non so se è abbastanza evidente che siamo di fronte a sfaccettature d’un atteggiamento religioso integralista tradotto in ambito laico.
Errata corrige: «Le riflessioni e le considerazioni sui rapporti tra limiti fisici di un territorio e popolazione ivi dimorante non considerazioni molto concrete» doveva essere «Le riflessioni e le considerazioni sui rapporti tra limiti fisici di un territorio e popolazione ivi dimorante sono considerazioni molto concrete».
@ San Giovese
La nostra è e sarà sicuramente la posizione più scomoda e per ben due precisi motivi:
il primo è che il libero pensiero non vuole pastori ed essere messo in riga.
Il secondo è che (non facciamo i falsi modesti) per essere pecore occorre poca cultura, poca intelligenza e molta viltà.
I religiosi, almeno per i prossimi decenni (che saranno i più caldi) se troveranno capi furbi e capaci, cosa di cui non dubito, saranno di numero molto superiore al nostro e di conseguenza in grado di creare grossi guai.
Avrà il mondo a venire la forza di ricacciare indietro l’oscurantismo come fecero i nostri padri nel 1939? Val la pena morire per Danzica? A quel tempo ci furono coloro che compresero che ne valeva la pena. Oggi avremo nella nostra politica Leaders che capiranno? Ai posteri (e non più di tanto) l’ardua sentenza.
Sono daccordissimo con te. Il problema di base resta la cultura quindi in pratica l’istruzione e la libera circolazione delle idee. Una classe dirigente intellettualmente onesta dovrebbe dare al cittadino gli strumenti per valutare criticamente e razionalmente. In un regime solo apparentemente democratico invece il potere erca in tutti i modi di privare il popolo degli strumenti necessari a valutarlo criticamente, la Chiesa in questo contesto è un ottimo alleato del potere, lo è stata fin dalla sua nascita.
Il problema è anche un’altro forse ancor più grande. I Russi hanno creato un siluro con un raggio di azione di 13/15 Km e che viaggia alla velocia di 200 nodi (Km 370 orari) il cui progetto è stato venduto ad altri paesi tra cui l’Iran. Gli USA fanno la stessa cosa. Questi signori sono come i ladri di Pisa: di giorno litigano e la notte rubano insieme. Per i soldi si fa di tutto e questo è l’anello debole dell’occidente. I mussulmani che hanno una fede, una ideologia forte sono meno propensi a vendersi per la materia, aspirando essi ad una vita ultraterrena ed infinita. Se scoprono qualcosa (e gli scienziati li hanno) è difficile, anche se non impossibile, che ci passino i loro piani per danaro. Sbaglierò?
Posso essere d’accordo con Sarrazin per quanto concerne la parte più strettamente politica del suo discorso; per quanto riguarda la parte “razziale”, ricordo che ormai la moderna genetica ha abolito li concetto di razze umane. Ci possono essere infatti più differenze genetiche ad es. tra me ed il mio vicino di casa che tra me ad un nero africano.
Sarrazin ti può rispondere che infatti lui si è ben guardato dall’usare il concetto di “razze umane”.
sì, è vero che c’è in media più variabilità genetica fra gli individui di una stessa razza che fra una razza e un’altra, ma non è vero che il concetto di razze umane sia stato completamente abolito dalla genetica moderna. Non le consideriamo più importanti come le razze canine, ma ci sono tratti in cui differenze inter-etniche sono più importanti di quelle intra-etniche.
Per Ernesto:
Non prendere per “differenze cromosomiche” le “differenze culturali” o le “differenze di storia pregressa” o le “differenze di istruzione” o le “differenze sociali” o altri generi di differenze.
Leggi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Razza_(classificazione_della_specie_umana)
e anche:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dichiarazione_sulla_razza_(UNESCO_1950)
D’accordo con quanto sostenuto da San Giovese sui problemi di integrazione degli immigrati nel nostro paese. La necessità di limitare fortemente l’immigrazione non è causata da motivi di razza e questo non viene riconosciuto solo per ragioni ideologiche e di convenienza politica. Ai motivi esposti da San Giovese, validissimi, ne aggiungerei uno forse poco valutato, la scarsità di risorse naturali e la sovrappopolazione. L’Italia ha problemi di disponibilità di acqua, fonti energetiche e suolo edificabile ( se si pensa alla colata di cemento che ha rovinato certe zone, rendendole insicure e franose, al rischio sismico che interessa vastissime zone del paese..). Il rischio che è quanto sta già succedendo è un impoverimento e un eccessivo sfruttamento di tali risorse.
Da un certo punto di vista è vero che le politiche degli ultimi 15 anni non hanno favorito l’integrazione.
Gli immigrati sono lasciati allo sbaraglio e in balia di situazioni lavorative di puro sfruttamento.
Me è così assurdo che lo stato fornisca dei corsi base di lingua, legislazione e diritti + doveri del cittadino? Si potrebbe far di questi corsi una condizione sine qua non per ottenere il permesso di soggiorno.
Conoscere la lingua, i diritti e i dovere aiuterebbe quella vasta maggioranza di immigrati onesti a inserirsi molto meglio.
Perché non far pagare quei corsi obbligatori ai diretti interessati? Non vedo perché debbano essere a carico della collettività. Un’alternativa sarebbe porre come condizione sine qua non per ottenere il permesso di soggiorno una efficace conoscenza della lingua italiana precedente alla richiesta di accesso, e sostituire il corso con un esame serio. Non sarebbe certo un caso isolato.
Mai sentito parlare di realismo? Secondo te un disperato che arriva su un barcone di quelli di lampedusa dove e come se li fà i corsi al paesello suo. Poi no permesso di soggiorno=no lavoro. O i barconi che arrivano da Kipi coi Pakistanti e vari altri immigrati?
Molto semplicemente questi corsi sono NOSTRA convenienza. Considerando poi che gli immigrati fanno tutti quei lavoro che noi NON abbiamo voglia di fare (operai generici, al cottimo, raccolta pomodori, pulizie, badanti, ecc)… ci conviene pagare per questi costi.
Se poi consideri il vantaggio anche in serenità sociale, c’è poco da discutere.
Il tutto andrebbe accompagnato da una lotta feroce al lavoro nero ed al caporalato… o non hai ancora capito che ai nostri “imprenditori” SERVONO gli schiavi in nero, che non parlano italiano e non conoscono le leggi?
L’esame pre permesso serve solo a gambizzare l’immigrazione regolare e favorire quella clandestina… vedi Olanda, ad esempio.
Certo la badante in nero ricattabile la paghi 300 € al mese e te la fai, quella che parla italiana e conosce il CCNL forse non ha intenzione di fare da schiava e giocattolo.
Mah, PainKiller, la tua mi sembra la fiera dei luoghi comuni. Il barcone… i lavori che gli Italiani non vogliono più fare… la badante insidiata dal vegliardo arrapato… A me pare che non ci siano le condizioni per un ragionamento fondato sulla concretezza.
PS: Giusto per dirtene una, prova a documentarti sulla cifra che pagano i “disperati” per comprarsi il passaggio sui barconi (o, almeno, su quelli che ci dicono essere quei costi). Un corso di lingua nel Paese d’origine costa molto meno al diretto interessato.
A parte la storia dei geni, che mi pare una sparata un po’ tirata per i capelli, ha detto qualcosa di non vero sostenendo che a) gli islamici (d’accordo, è una generalizzazione, diciamo “la maggioranza degli islamici”) non hanno tra i loro obiettivi l’integrazione, b) diverranno maggioranza, c) gli immigrati danno (“danno” non è il verbo più adatto, ma lasciamo perdere la forma) meno di quel che ricevono?
Per quanto riguarda il punto 3, non so per la Germania (Sarrazin fa un discorso sul presunto sovrautilizzo di ammortizzatori sociali da parte degli immigrati, che però si lega anche al loro relativo fallimento scolastico – sul quale Sarrazin ha idee controverse, come visto sopra – e che è stato comunque contestato nel merito da altri osservatori), ma per l’Italia attualmente il bilancio non è affatto sfavorevole agli italiani autoctoni: ad esempio, http://www.lavoce.info/articoli/-immigrazione/pagina1001423.html
Mmm… «La Voce» a chi fa capo? Siamo sicuri che non ci sia un “conflitto di interessi” o, quanto meno, un fattore ideologico che incide pesantemente sulla scelta di quali dati considerare e quali ignorare? Ad esempio, nella valutazione proposta si tiene conto del fatto che una percentuale molto ampia degli attuali contribuenti stanno nella fascia tra i 40 e i 50 anni (i figli del baby-boom), quindi persone in una fascia di anzianità tale da garantire retribuzioni più elevate e, di conseguenza, versamenti contributivi anch’essi più elevati? Ne dubito. In più, nella valutazione proposta si tiene conto del peso degli ammortizzatori sociali versati per quegli italiani scalzati dal mondo del lavoro proprio da quegli stranieri che si indica come fonte di contribuzione? In altre parole, si è calcolata la passività complessiva determinata dalla creazione di masse di disoccupati italiani a favore della maggiore occupazione straniera? Ancora una volta, ne dubito.
Sono solo le prime due discrepanze che mi sono saltate all’occhio ad una rapida lettura. Non escludo che ne possano esistere molte altre, ma non ho né la preparazione, né il tempo, né la voglia di mettermi a spaccarmi il cervello su una questione che considero già risolta, perché ritengo dimostrato da osservazioni spannometriche quotidiane che più gente significa vita meno agevole, e più forestieri (stranieri e non) sono senza dubbio “più gente”.
Chiarito l’arcano: esiste un fattore ideologico che incide pesantemente sulla scelta di quali dati considerare e quali ignorare. Andrea Stuppini, l’autore dell’articolo, pare essere membro d’un direttivo PD in Emilia Romagna. La sua credibilità su questo tema, ai miei occhi, è pertanto nulla.
http://tinyurl.com/3y9fm22
@ Magar
“Per inciso, tieni conto che Sarrazin ha detto esplicitamente che “questo gap [educativo tra diversi gruppi etnici] … non può essere spiegato da fattori socioeconomici”, facendo intendere che c’entri qualcosa di differente. Tipo la genetica.”
Che sia la genetica è il pensiero che è venuto a te. Ma sei malizioso, perché mi sembra che Sarrazin intendesse la tradizione culturale dei vari gruppi etnici, più o meno favorevole all’istruzione dei figli.
È il pensiero che è venuto pure agli intervistatori della Zeit.
Peraltro la “tradizione culturale dei vari gruppi etnici… più o meno favorevole all’istruzione dei figli” non dovrebbe essere, a sua volta, un fattore socio-economico? A meno che la tradizione non abbia una base genetica…
No, i fattori socio-economici sono la classe sociale di appartenenza: bassa (operai, fruttivendoli, etc.), media (impiegati, commercianti), alta (CAPITALIST PIGS!); il fatto che si viva in un “buon” quartiere oppure in uno degradato pieno di spacciatori e sparatorie; e così via.
La tradizione culturale in questo contesto consiste in quanto valore si dà all’educazione dei figli. Si sa, per esempio, che cinesi, giapponesi (estremo-orientali, in genere), alcuni protestanti e gli ebrei, storicamente, considerano i conseguimenti in campo intellettuale fondamentali per lo status sociale: gli orientali per via dell’etica confuciana, certi protestanti per leggere e interpretare personalmente la Bibbia, gli ebrei perché fino a poco tempo fa diventare rabbino era il massimo della vita nel ghetto.
Per contrasto, si sa altrettanto bene che cattolici e musulmani tendono ad essere IGNORANTI perché tanto hanno imam e preti che pensano per loro.
No, il punto su cui batte Sarrazin non è l’impostazione culturale data dalle famiglie (che rimane comunque nella sfera dell’educazione, in senso lato: si tratta di trasmettere ai cittadini un certo messaggio – “istruzione = prospettive di benessere”. Qualcosa che può essere fatto senza gridare alla distruzione portata dagli immigrati.), bensì la forte correlazione positiva tra intelligenza e appartenenza ad uno strato sociale (“Intelligenz und Schichtzugehörigkeit korrelieren stark positiv“).
Peraltro, se alcuni gruppi non comprendono la dinamica “titolo di studio -> lavoro migliore -> più quattrini”, questo è un problema socioeconomico, a mio avviso, relativo alla percezione distorta di quei processi.
Io ho letto l’intervista su Die Zeit solo con la traduzione inglese di Google, quindi può darsi che qualcosa mi sia sfuggito. Con questa premessa, passo a dire che il tizio non sostiene che gli immigrati portino alla distruzione della Germania. Sostiene che alcuni immigrati, specificamente gli arabi e i turchi, contribuiscano alla diminuzione del QI medio della popolazione (per inciso, dice anche che questo processo è già in atto anche INDIPENDENTEMENTE dagli immigrati, e gli argomenti che porta a supporto di questa tesi sono scientificamente OK).
La domanda è perché secondo lui gli immigrati arabi e turchi hanno un QI inferiore alla media?
Non risponde (io credo): perché sono geneticamente inferiori. Mi sembra che suggerisca che abbiano tradizioni culturali per un motivo o l’altro sfavorevoli all’istruzione.
P.S.
L’ultimo tuo paragrafo mi sembra un po’ sofistico: che la carenza di istruzione abbia come conseguenza problemi socio-economici, non c’è dubbio. Ma non è quello di cui stiamo discutendo.
Che i mussulmani non vogliano integrarsi è un fatto, che accettino solo le leggi coraniche anche che non accettino autorità superiori all’islam è la loro religione. Tutto questo è la storia che si ripete: anche i cristiani nell’antica roma non accettavano l’autorità dell’imperatore ed erano estremamente intolleranti verso le altre religioni, poi… sappiamo cos’è successo, mille anni di buio medioevale, spero che l’islam venga fermato prima, non si deve essere tolleranti verso gl’intolleranti.
OT:
CITTA’ DEL VATICANO – Il Vaticano segue “con attenzione” la vicenda di Sakineh, la donna iraniana condannata alla morte per lapidazione per adulterio. Lo hanno riferito fonti della S. Sede, ricordando che “il Vaticano è sempre contrario alla pena di morte”.
………………..
…Meno male che la dichiarazione non è stata “Il Vaticano è DA sempre contrario alla pena di morte”. Senza dover scomodare né il solito Medioevo, né l’applicazione di questa condanna nella Roma papale fino al 1870, a fine 2008, quando le gerarchie cattoliche si sono opposte alla depenalizzazione del “reato” di omosessualità su proposta francese all’ONU, il Vaticano si proponeva infatti di DIFENDERE quei paesi che prevedono l’impiccagione per gli “anti-islamici” dall’orientamento “meritevole di morte”. In ogni modo, siamo sempre nei limiti della definizione: “Il Vaticano è SEMPRE contraio al boia” – non “DA sempre”… ma “sempre”… (da oggi)
Le persone come Sarrazin (CONSIGLIERE DELLA BUNDESBANK) sono pericolosissime. Sono i cani sciolti che irrompono nel dibattito sociale per abbaiare contro il padrone in modo da far muovere le pecore in una direzione o nell’altra. Se i tedeschi hanno imparato dalla storia (non é detto) lo distruggeranno in poco tempo. Ma se cosí non fosse? Se si fosse arrivati al punto di saturazione in cui il potere cambia rotta e decide… soluzioni finali? I 19 morti alla LoveParade e ora questo mastino della finanza mitteleuropea che sproloquia sugli immigrati. Vedremo.
La realtá per chi non ha le fette di salame negli occhi (e se sei musulmano é difficile che le abbia, come del resto se sei greco, per altri motivi) é che la Germania sta distruggendo tutte le economie adiacenti con il potentato franco-tedesco denominato euro. Una guerra di logoramento all’insegna dell’austeritá, questo é. Tutti gli elementi etnici, religiosi, razziali sono diversivi che il potere usa, fanno parte del suo linguaggio, che servono a coprire ció che, di fondo, é vero: la democrazia, in occidente, é MORTA.
E che pizza!!!!!! Ogni colpo di tosse zac… un libro da comperare. Ho riempito librerie e librerie di carta stampata nella mia vita a seguire tutte ‘ste farfalle intellettuali, adesso sono stufo.
Cmq questa storia degli immigrati per quanto tempo andrà avanti?
Vi ricordate il secolo scorso quando faceva trendy economicamente che uno stato europeo avesse una colonia altrimenti si era pezzenti? Che cosa ha lasciato quella esperienza? Meditate…
La stessa storia si ripete con l’immigrazione oggigiorno. Era veramente così indispendabile per l’economia avere manodopera non specializzata fatta arrivare da mezzo mondo?
No per nulla.
Solo i pirla potevano pensare che bastavano quattro festicciole al cuscus per realizzare quello che neanche secoli di storia sono riusciti a fare.
Queste uscite “antiimmigrati” di pezzi grossi sono solo indicativi che l’economia va veramente male e non hanno il coraggio di dirlo perchè se lo fanno veramente gli usa gli sparano la bombetta perchè, giova ricordarlo, l’europa di fatto non è libera, è un protettorato militare statunitense.
Condivido Godverdomme e Ateonontroppo, aggiungendo una cosa. Se uno va a fare quattro passi in Germania, a Colonia, Berlino o Monaco dove la vede tutta questa “mancata integrazione”?
Sono stato in Germania abbastanza spesso in questi ultimi anni, anche se per brevi periodi: i Turchi o i Tunisini o i nostri Siciliani ormai NON SI DISTINGUONO PIU’ dai tedeschi. Sono completamente assimilati, anzi lavorano più di loro… Sono stato in una dozzina di città grandi e piccole, ho incrociato migliaia di persone: di donne con il velo (non integrale, ovviamente) ne ho viste TRE, e una era RUSSA!
Il problema l’ha identificato Godverdomme: è la cultura tedesca a essere in decadenza, sono gli stessi tedeschi che non si integrano più tra loro perché la cultura che prima era trainata e fecondata da figure come Humboldt, Max Planck, Max Mueller, Koch, Mommsen, adesso è in mano ai Sarrazin, in pratica alla politica, che tira in ballo la genetica per spiegare fenomeni sociali che non riescono a capire, in un ritorno di darwinismo sociale che ora può essere più pericoloso di prima. Come prima con il patriottismo, ora è il DNA che è l’ultimo rifugio degli imbecilli!
Lo stesso anche in Italia e in Francia, non fatemi far nomi.
Gli immigrati non c’entrano niente, ma servono a capire quanto sono indegni coloro che fanno le scelte al posto nostro, in Germania come in Italia, che si chiamino Sarrazin o Montezemolo…
“l’economia va veramente male e non hanno il coraggio di dirlo perchè se lo fanno veramente gli usa gli sparano la bombetta perchè, giova ricordarlo, l’europa di fatto non è libera, è un protettorato militare statunitense”
Quante paranoie in un colpo solo…
Pare un libro pieno di odio, paura, discriminazione e intolleranza.
Joseph Goebbels ne sarebbe lieto.
L’evidenza è che in 1000 anni, il mondo arabo musulmano ha tradotto meno di libri che la Spagna in un anno . Andate a vedere quante librerie ci sono nelle grande citta musulmane ! ( Ho cercato per giorni al Cairo un libro ( qualsiasi ) trattendo di cultura europea ma non ci sono riuscito
In tutto il mondo vengono fatte delle scoperte sul piano scientifico ma non c’è mai un inventore che viene dal mondo musulmano : non partecipano allo sviluppo moderno e rimangono, pieni di amarezza nei nostri confronti sul bordo della strada a guardare e usare quello che facciamo noi .
E poi questa amarezza nei nostri confronti e la loro arretratezza mentale l’esportano adesso in tutta l’Europa ….
che io sappia almeno un grande scienziato musulmano/pakistano moderno c’è: Abdus Salam
Ad Alessandria è stata costruita in tepi recenti la più grande biblioteca del mondo (liberamente ispirata a quella di Alessandria).
Ad Istanbul ho tranquillamente visto bibliotece, bookshop ed edicole…. e la Turchia è uno dei paesi più avanzati per la ricerca sulle staminali ed in astronomia.
Gérard non esagerare sai…. non tutti i paesi muslim sono come Saudi Arabia.