Christopher Hitchens, che si sta sottoponendo a un ciclo di sedute di chemioterapia dopo che gli è stato diagnosticato un cancro all’esofago, ha chiesto che i credenti non preghino più per la sua guarigione. In un articolo scritto per Vanity Fair, lo scrittore ha ironicamente ripercorso la vicenda che lo coinvolge concludendo con un invito a “non disturbare un cielo sordo con grida inutili. A meno che, naturalmente, pregare per me non vi faccia sentire meglio”.
Archivi Giornalieri: mercoledì, Settembre 8, 2010
Mea culpa del card. Danneels
Accusato di aver cercato di coprire gli abusi del vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe (cfr. Ultimissima del 29 agosto), il cardinale Godfried Danneels ha riconosciuto ieri che avrebbe dovuto piuttosto “incoraggiarne le dimissioni”. Il porporato ha dichiarato, riferisce Le Soir, di essersi sentito “preso in una trappola. Chiamatela, se volete, ingenuità”.
Tutti contro il “Koran burning day”
L’IHEU, l’organizzazione internazionale di cui fa parte anche l’UAAR, aveva preso le distanze già una settimana fa dal Koran burning day, la giornata in cui bruciare il Corano indetta da una setta fondamentalista cristiana (cfr. Ultimissima del 2 settembre). Tra ieri e oggi si sono aggiunte le condanne dell’UE, per bocca della responsabile della diplomazia Catherine Ashton; del governo USA, attraverso le parole del segretario di stato Hillary Rodham Clinton; del comandante delle forze USA in Afghanistan, il generale David… Leggi tutto »
Lombardia, la Lega propone legge anti-moschee
Il quotidiano della Lega Nord La Padania ha risposto all’arcivescovo di Milano, il card. Dionigi Tettamanzi, che aveva chiesto la costruzione di una moschea a Milano (cfr. Ultimissima del 5 settembre). Il giornale ha ricordato al porporato che “in molti paesi musulmani, come per esempio l’Arabia Saudita, non è possibile costruire una chiesa. È proibito con pene durissime ogni atto di culto cristiano. Senza reciprocità non può esserci dialogo”. E in nome della reciprocità la Lega presenterà una proposta di… Leggi tutto »
Nigeria, setta islamica assalta carcere: 4 morti, quasi 800 evasi
La setta islamica dei Boko Haram, già soprannominata “i talebani nigeriani” e già protagonista di scontri con migliaia di morti (cfr. Ultimissima del 30 dicembre 2009) ha assaltato la prigione di Bauchi nel tentativo di liberare 150 confratelli reclusi. Il bilancio dell’attacco è pesante, scrive allAfrica: 4 morti e 762 evasi, di cui 31 successivamente riarrestati.
Cassazione: “prete deve denunciare abusi in strutture che presiede”
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha annullato l’assoluzione di mons. Renzo Cavallini, ex direttore della struttura d’accoglienza “Casa del giovane La Madonnina” a Milano, condannato in primo grado a 4 anni per concorso in violenza sessuale ma poi assolto. Secondo la corte, il sacerdote che presiede una struttura d’accoglienza, proprio in base al “ruolo di autorità e di responsabilità” deve adottare subito i “provvedimenti più opportuni” nel caso venisse a conoscenza di casi di abusi all’interno della stessa…. Leggi tutto »
XX settembre, Roma, due consiglieri propongono che torni festa nazionale
Athos De Luca (PD) e Gianluca Quadrana (lista civica), consiglieri consiliari di minoranza a Roma, hanno proposto che la ricorrenza del XX settembre torni a essere festa nazionale, come era prima del fascismo. L’ha reso noto ieri Repubblica: una mozione sarà presentata alla ripresa dei lavori consiliari. “Molti anni sono trascorsi dal quel 20 settembre 1870 in cui Roma divenne capitale dell’ Italia unita, i tempi sono maturi per cancellare l’ostracismo imposto dal fascismo a questo importante anniversario della storia… Leggi tutto »
I monaci di San Bernardo lasciano la Valle d’Aosta
Dopo un millennio di presenza, i monaci della Congregazione del San Bernardo lasciano la Valle d’Aosta. Il motivo risiede nella drastica diminuzione delle vocazioni, ha spiegato Jean-Marie Lovey, priore della Congregazione, sul sito della Regione autonoma: “la comunità si sta fragilizzando, con quattro confratelli di cui due malati”. Lovey spera comunque che la struttura ‘Chateau Verdun’ di Saint-Oyen rimanga ”una casa di accoglienza, segnata dal carisma e dallo spirito dei canonici del Gran San Bernardo”.