Mea culpa del card. Danneels

Accusato di aver cercato di coprire gli abusi del vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe (cfr. Ultimissima del 29 agosto), il cardinale Godfried Danneels ha riconosciuto ieri che avrebbe dovuto piuttosto “incoraggiarne le dimissioni”. Il porporato ha dichiarato, riferisce Le Soir, di essersi sentito “preso in una trappola. Chiamatela, se volete, ingenuità”.

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27 commenti

Mario 47

Vi ricordate – alla prima notizia delle perquisizioni da parte delle autorità belghe:

– l’indignazione della ccar
– la prontezza da parte dei giornali – almeno italiani – a liquidare il ritrovamento di una foto pornografica nel computer del porporato come assolutamente irrilevante.

Adesso che il quadro pare drasticamente mutato, ccar e giornali si preoccuperanno di spiegare il loro atteggiamento iniziale, magari confermando di avere sbagliato e chiedendo opportunamente scusa?

mario

nullità

la foto in effetti non significava molto.

questo è vero, è un dato di fatto.

piacerebbe anche a me comunque, che pure quest’altra notizia venisse data la stessa rilevanza e con la stessa tempestività dai media italiani.

Ulv

Certo. Sono a conoscenza di un crimine odioso. Non lo denuncio. Cerco di insabbiare la faccenda. Cerco di far tacere la vittima.

Chiamatela, se volete, ingenuità.

Barbara

Poverino, era solo ingenuo lui! E si sentiva pure in trappola! Che essere schifoso. E sbaglio o tutto ciò succede ancora anche dopo le fumose nuove direttive di B16?

Painkiller

Eh si ma è ovvio che se qualcuno viene da te a denunciare uno stupro o più stupri subiti da un tuo collega, la reazione più normale sia non denunciare e minacciare la vittima per farla tacere!!!
Parbleu!
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.
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Che schifo.

laverdure

Poveretto,e’ una trappola si.
Come quel povero vescovo peruviano che dovette dare le dimissioni dopo che qualcuno
lo aveva filmato nascostamente a letto con un camionista !
Che oltraggio alla buona fede fu !

Alfonso

una 40ina d’anni di galera no eh?!
questi sono criminali incalliti della peggior specie

busta

“Chiamatela, se volete, ingenuità”

Mi vengono in mente molti sostantivi ed aggettivi, ma anche sforzandomi ‘ingenuità’ faccio fatica a trovarla.

Ratio

Adesso, oltre a un papa che non sapeva nulla del vescovo negazionista abbiamo anche un cardinale ingenuo. Che squadra! WOW!

hexengut

see… deve ancora nascere un cardinale ingenuo!..bugiardi impudichi, pertinaci nell’errore e che mentono sapendo di mentire

FSMosconi

Un tizio entra in una banca a mano armata, punta la calibro contro la folla, poi verso il banchiere.
Il criminale si accorge che il banchiere si è leggermente mosso verso destra “Ferma/o! Non chiamare la sicurezza!” Gridò “Ora, dammi tutti i soldi!” Poi si girò verso uno dei presenti nell’aula “Anche voi che aspettate, sborsate!”.
Il furto và a buon segno: 15.000 euro e 5 centesimi.
Peccato per il ladro che si ritrova la polizia con tre auto a sirene spiegate che gli punta le pistole addosso “Posa la refurtiva e metti le mani in alto!”.
Il ladro viene arrestato, e ben presto si ritrova di fronte al giudice:
“Vostra grazia, mi sono sentito in trappola, chiamatela se volete ‘ingenuità'”

RAmen-ya

Wishnet

Ok, prima i vescovi chiedono scusa per aver coperto i preti, ora i cardinali per aver coperto i vescovi. Spero prima o poi si arrivi a tutta la cupola.

POPPER

Dopo il Mea culpa del card. Danneels, son certo che alcuni cattolici se la prenderanno con lui perchè ha ammesso la colpa, dal momento che erano tanto felici da solidarizzare con lui e con il Papa, per cui ora anche questi fedeli pecoroni saran costretti a fare il proprio mea culpa perchè hanno preferito solidarizzare con l’ipocrisia e la falsità del vaticano invece di solidarizzare con le vittime del cleto pedofilo.

Mi fanno ribrezzo questi cattolici che davanti alle vittime direbbero sfacciatamente:

“tacete e siate umili, pregate che dio perdoni coloro che vi hanno fatto del male ma che sono peccatori ma anche santi se sull’altare”.

Ecco come la pensano alcuni tra i più fanatici sostenitori del papa, il quale ha coperto la pedofilia del clero, e se un cardinale si dimettesse per complicità con la pedofilia dei suoi subordinati, mentre il papa respinge le sue dimissioni, questi cattolici fanatici contesterebbero il cardinale dicendo di lui che non è umile davanti agli ordini di Pietro, che per il cattolicesimo intero è il vicario di cristo, quindi, per molti ancora molto indiscutibile.

E’ pazzesco che certi fedeli lo vogliano ancora come pastore perchè il papa non accettava le sue dimissioni, ma come fanno ad esistere certi fedeli?

E poi mi dicono di non generalizzare sui fedeli cattolici! Ma mi dimostrino i cattolici se in cuor loro hanno contestato il papa o i cardinali o hanno insistito concretamente perchè non salissero più sull’altare i preti e vescovi pedofili?

Si… forse da qualche parte hanno anche contestato i loro pastori ma poi sono andati ancora in chiesa a messa da questi preti, che con le mani, prima di consacrare e sollevare l’ostia, potrebbero aver usato altre attenzioni morbose verso fedeli indifesi, se non addirittura quacosa di peggio.

Ma perchè andate ancora a messa? Io non mi fiderei a prendere l’ostia in bocca o in mano da questi preti che hanno senza alcun dubbio una loro vita sessuale un po’ repressa e molto probabilmente morbosa e sfogata quà e là dove ci sono persone di cui prendere in giro la buona fede.

Il mea culpa non basta! Si dimettano e subiscano la giusta sanzione.

Paul Manoni

Ma…ad un cincinino di galera, non ci pensa mai nessuno, sotto le cupole!?!?!?

Alfonso

Intanto ieri il papa ha detto che rinnovamento della Chiesa, di fronte ai casi di pedofilia del clero non si ottiene ‘con cambi di strutture, ma con la penitenza’.
Capitoooooooooo con la penitenza!!!!!

Barbara

E si vede che se dovesse far dimettere tutte le strutture pedofile o complici gliene resterebbe in piedi forse il 10%, ed andrebbe di mezzo pure la sua. E poi sono un sistema chiuso, che ha dallo loro dio, come potrebbero pensare di ragionare come tutti gli altri adeguandosi alla denuncia alle autorità del mondo laico? Gli crollerebbe anche tutta la struttura teologica… sì, sì, facciano penitenza e la chiesa continuerà ad essere pedofila come sempre. Se ne rendano però conto i cattolici del blog, coloro che osannavano il Ratzi come l’uomo che avrebbe fatto pulizia!

Alfonso

@barbara
Un Paese civile dovrebbe sbattere in galera per direttissima un simile individuo. Una affermazione del genere è la palese ammissione di complicità e nella sua posizione, anche di protezione dei suoi dipendenti pedofili!

Barbara

Questo che dici non è in discussione da parte mia, stavo spiegando perché i cattolici non lo consentono.

Alfonso

@barbara
forse mi hai fraineso, sono completamente d’accordo con ciò che hai scritto. Ho solo voluto rincarare la dose al papocchio. Digiamo che sono un pò ingazzato. Digiamo! 😆

FSMosconi

“Intanto ieri il papa ha detto che rinnovamento della Chiesa, di fronte ai casi di pedofilia del clero non si ottiene ‘con cambi di strutture, ma con la penitenza’.
Capitoooooooooo con la penitenza!!!!!”

Certo, perchè l’abracadabra risolve qualunque cosa. Ma vaff…

RAmen

Alessandra

Altrochè ingenuo. Se gli andava dritta…
Questi signori si muovono secondo una prassi consolidata, che solo nell’ultimo periodo sta saltando, ma che ha funzionato per secoli: sono tutto fuorchè ingenui.

RobertoV

In Germania sotto la spinta dello scandalo pedofilia proprio pochi giorni fa il sinodo dei vescovi ha varato le nuove linee guida contro la pedofilia (gli austriaci li avevano preceduti a luglio), ma ha evitato di affrontare le cause. Hanno riconosciuto che le linee guida del 2002 non erano adeguate su diversi punti, ma ovviamente non le avrebbero riviste se non fossero stati sotto pressione (e dovrebbe far pensare il fatto che il papa tedesco indicato come quello che voleva combattere la pedofilia, ma non ci riusciva prima per le opposizioni interne, abbia aspettato 5 anni di pontificato e 7 mesi di veemente scandalo pedofilia in Germania ed Austria (ovviamente oscurati in Italia), ed in altre nazioni, e dopo quello irlandese, per vararle nel suo paese, sempre che lui le condivida viste le sue lamentele nel caso del vescovo Mixa). Peccato, però, che finora nessun vescovo tedesco o austriaco si sia dimesso per le responsabilità di copertura di migliaia di casi (mentre invece un vescovo luterano donna quando è stato sfiorato dal sospetto di non aver agito adeguatamente contro dei pedofili sotto la sua responsabilità si sia dimesso nel giro di poche settimane) e peccato anche che nonostante le varie richieste la chiesa cattolica tedesca (e austriaca) si rifiuti di fornire le documentazioni richieste riguardo a diversi casi (tra i quali anche quello in cui è stato chiamato in causa lo stesso papa) ed apra i propri archivi. Va detto per quei cattolici che si ostinano a parlare di complotto e montatura (complotto c’è sicuramente in Italia per censurare ed oscurare il problema pedofilia) che dopo le resistenze delle prime settimane, grazie alla pressione dei media (e delle vittime) la denuncia della maggior parte dei casi è avvenuta direttamente dalle singole diocesi e dalle varie commissioni istituite dalla chiesa stessa (forse per evitare che fossero gli altri a metterci le mani e magari a scoprire che quelli ammessi sono solo una parte della verità).
Anche nel caso belga il tutto è partito da un prete scomodo che per anni, in rappresentanza di parecchie vittime, aveva tempestato il vescovo ed il cardinale senza successo, prima che se ne occupassero i giudici. E la stessa perquisizione che tanto ha generato scandalo era partita da sue segnalazioni. Evidentemente piano piano i nodi vengono al pettine: peccato che il nuovo corso del papa sarebbe stato più credibile se questi personaggi avessero fatto le ammissioni prima e non dopo essere stati incastrati e se parecchi vescovi si fossero dimessi visto che non sono stati in grado di gestire sia in passato che nel presente i problemi con la pedofilia (o forse hanno eseguito bene “il loro compito” come nei complimenti del cardinale Hoyos al vescovo francese insabbiatore).

RobertoV

Provo a rimandarlo visto che è bloccato dalle 14 di ieri.
In Germania sotto la spinta dello scandalo pedofilia proprio pochi giorni fa il sinodo dei vescovi ha varato le nuove linee guida contro la pedofilia (gli austriaci li avevano preceduti a luglio), ma ha evitato di affrontare le cause. Hanno riconosciuto che le linee guida del 2002 non erano adeguate su diversi punti, ma ovviamente non le avrebbero riviste se non fossero stati sotto pressione (e dovrebbe far pensare il fatto che il papa tedesco indicato come quello che voleva combattere la pedofilia, ma non ci riusciva prima per le opposizioni interne, abbia aspettato 5 anni di pontificato e 7 mesi di veemente scandalo pedofilia in Germania ed Austria (ovviamente oscurati in Italia), ed in altre nazioni, e dopo quello irlandese, per vararle nel suo paese, sempre che lui le condivida viste le sue lamentele nel caso del vescovo Mixa). Peccato, però, che finora nessun vescovo tedesco o austriaco si sia dimesso per le responsabilità di copertura di migliaia di casi (mentre invece un vescovo luterano donna quando è stato sfiorato dal sospetto di non aver agito adeguatamente contro dei pedofili sotto la sua responsabilità si sia dimesso nel giro di poche settimane) e peccato anche che nonostante le varie richieste la chiesa cattolica tedesca (e austriaca) si rifiuti di fornire le documentazioni richieste riguardo a diversi casi (tra i quali anche quello in cui è stato chiamato in causa lo stesso papa) ed apra i propri archivi. Va detto per quei cattolici che si ostinano a parlare di complotto e montatura (complotto c’è sicuramente in Italia per censurare ed oscurare il problema pedofilia) che dopo le resistenze delle prime settimane, grazie alla pressione dei media (e delle vittime) la denuncia della maggior parte dei casi è avvenuta direttamente dalle singole diocesi e dalle varie commissioni istituite dalla chiesa stessa (forse per evitare che fossero gli altri a metterci le mani e magari a scoprire che quelli ammessi sono solo una parte della verità).
Anche nel caso belga il tutto è partito da un prete scomodo che per anni, in rappresentanza di parecchie vittime, aveva tempestato il vescovo ed il cardinale senza successo, prima che se ne occupassero i giudici. E la stessa perquisizione che tanto ha generato scandalo era partita da sue segnalazioni. Evidentemente piano piano la verità viene a galla: peccato che il nuovo corso del papa sarebbe stato più credibile se questi personaggi avessero fatto le ammissioni prima e non dopo essere stati incastrati e se parecchi vescovi si fossero dimessi visto che non sono stati in grado di gestire sia in passato che nel presente i problemi con la pedofilia (o forse hanno eseguito bene “il loro compito” come nei complimenti del cardinale Hoyos al vescovo francese insabbiatore).

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