Dopo un millennio di presenza, i monaci della Congregazione del San Bernardo lasciano la Valle d’Aosta. Il motivo risiede nella drastica diminuzione delle vocazioni, ha spiegato Jean-Marie Lovey, priore della Congregazione, sul sito della Regione autonoma: “la comunità si sta fragilizzando, con quattro confratelli di cui due malati”. Lovey spera comunque che la struttura ‘Chateau Verdun’ di Saint-Oyen rimanga ”una casa di accoglienza, segnata dal carisma e dallo spirito dei canonici del Gran San Bernardo”.
I monaci di San Bernardo lasciano la Valle d’Aosta
48 commenti
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It’s the final countdown …
Me l’aspettavo, oramai siamo ad un punto cruciale
«Lovey spera comunque che la struttura ‘Chateau Verdun’ di Saint-Oyen rimanga ”una casa di accoglienza, segnata dal carisma e dallo spirito dei canonici del Gran San Bernardo”»
cioe’ auspica che diventi un albergo in un regime di esenzione fiscale e con selezione su base religiosa dei frequentanti? (coppie gay sono accolte come le altre? genitori gay e i loro figli sono accolti come le altre famiglie?)
ops, forse albergo esente ICI e privilegiato fiscalmente lo e’ gia’:
http://www.comune.saintoyen.ao.it/Turismo/ChateauVerdun/tabid/465/Default.aspx
quindi l’auspicio che resti tale in eterno
Eh si ci sono i pellegrini che a cavalcioni sull’asinello devono percorrere miglia e miglia dimentichi delle rulotte e dei campers e delle sfreccianti merceds. Ci vorrebbe troppo tempo per tornare a casa e quindi una bella accogliente corredata da zuppa calda renderebbe al povero viandante un accoglienza degna di un 5 stelle con servizio ADSL in camera ed escort a richiesta. Eh come cambiano i tempi. Come cambiano. Bisogna adeguarsi. Chissà se il barilotto di rum al collo lo hanno ancora.
Pian, pian… aspettate a cantare vittoria:
http://www.sciencedaily.com/releases/2010/08/100826083620.htm?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+sciencedaily+%28ScienceDaily:+Latest+Science+News%29
tu il significato di IN TOPIC proprio non lo conosci eh?
comunque, perchè non ti fai prete? magari monaco eremita che rinuncia all’adsl, giusto per aiutare la tua chiesa.
Andrea,quì nesuno vince e nessuno perde.
Il concetto di vittoria e tipicamente vostro e delle complicanze insegnate
negli oratori e negli interminabili anni del catechismo.
Quello che si intende per autodetterminazione non è presa in considerazione
dal tuo cranio.
Spiegami cosa intendi per vittoria ?
E’ questo che dovrebbero fare tutti i monaci e i preti…andarsene!
@ Andrea.
Quella “ricerca” (???) parla degli statunitensi, un popolo che al 40% crede ad adamo ed eva. Se vivi tra gli idioti spesso e volentieri diventerai come loro.
In Europa il cristianesimo è morto, che la cosa piaccia o meno.
calma 😉 pensi che in italia la percentuale sia inferiore? sono d’accordo che in europa il cristianesimo conti poco più dello zero, in europa però, ma in italia l’ignoranza è una piaga immane con tutte le conseguenze che si tira dietro, superstizione maghi e maghetti astrologi e scienziati all’amatriciana (quelli che cianciano dell’arca di noè, dei campi magnetici universali biologici o della memoria dell’acqua) che affollano i palinsesti televisivi, preti e suore padroni assoluti di intere fasce orarie in tv pubbliche ecc.ecc. calma calma l’italia è in europa solo geografiçamente parlando…
La barca di pietro sta affondando, prime prove di evaquazione su scialuppe di emergenza, penso che potranno bastare quelle che hanno se rimagnono in pochi alla fine.
Seguiranno a ruota altre congregazioni e, quello che si sperava dai benedettini che tenessero alto il clima spirituale nella ccar, ora non è più una speranza, quindi, era come si pensava, tolto il guscio spirituale della superficie, non resta altro che il cuore della ccar, il dio dio denaro.
Leggo con piacere la spiegazione di Jean-Marie Lovey. Molto bene! Avanti così.
Buona notizia; inizia la bonifica delle montagne dai segni lasciati dalle religioni.
Poi, via le croci dalle cime e gli orridi crocifissi grondanti sangue dai sentieri e così via….
I have a dream….
…me too :)!
Sono una microcongregazione con 42 effetivi (di cui solo 36 preti). Le ultime ordinazioni sacerdotali risalgono al 2001.
Sono praticamente estinti: http://www.gsbernard.ch/10/104.html
Cristianesimo morto in Europa?
Forse, ma il sostituto non vi piacerà.
http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=28310
Saluti cari.
il cavallo un giorno chiese all’uomo aiuto per liberarsi del suo nemico giurato, il cervo.
l’uomo accettò, saltò in groppa al cavallo e diede la caccia al cervo.
il cavallo si era liberato del suo nemico, ma da quel momento non è più stato libero.
tanto per dire che la soluzione non è la guerra di religione cristianesimo vs islam ma la laicità.
(poi senza offesa, ma… università telematica? e che è?)
Esatto Kaworu!
E’ il pricipio di laicita` che proprio non vuole entrare in testa a molti credenti, i quali non capiscono che solo uno stato laico puo` salvaguardare tutte le religioni, compresa la loro.
“(poi senza offesa, ma… università telematica? e che è?)”
Dì la verità, citazione dal Ricky Memphis di Paz!!! 🙂
http://www.youtube.com/watch?v=DKHRU9HmqEM
“In un periodo di smarrimento generale è quanto mai necessario conoscere se stessi, chi siamo e ricordare le nostre origini greco-giudaico-cristiane in modo da far riemergere quelli che sono i valori costitutivi della nostra società. Il cristianesimo, fondatore della cultura occidentale, con i suoi insegnamenti, da duemila anni è un esempio della capacità di imparare dagli altri senza rinunciare a se stessi. Il valore della persona, infatti, è maturato storicamente attraverso la tradizione cristiana occidentale.”
Come no, infatti Liberté, égalité, fraternité lo gridavano i preti.
E prima della nascita del cristianesimo, la cultura occidentale era fatta di cannibalismo e abominio. I filosofi greci mangiavano i bambini (anche quelli stoici, che tanto devono essere piaciuti agli evangelisti). Poi è arrivato il cristianesimo e ha fondato la cultura occidentale moderna, basata sul valore della persona (solo quella allo stato embrionale, si intende…).
Ai sanfedisti odierni piacerebbe taaanto riscrivere la storia…
Wow, un’università telematica…. che sciccheria…. chissà che studenti… vediamo, nel 2009 erano 655 matricole di cui il 75% sopra i 25 anni di età, i 19enni sono il 7% (l’uni che piace ai ggiovani insomma), e i docenti di ruolo erano…. 7?!??!
Leggi ben quello che si dice di questa fantastica università:
Valutazione dell’Università Telematica delle Scienze umane Unisu de Miur dopo tre anni di attività, 2009:
“Si tratta di un’offerta formativa estremamente articolata che appare, finora, eccessiva rispetto alla quantità e alla qualità delle risorse umane disponibili per l’erogazione degli insegnamenti. Solo recentemente, infatti, l’Ateneo ha attivato un piano di reclutamento di personale strutturato. Particolare perplessità desta la scelta dell’Ateneo di attivare dei corsi di Master universitario anche prima di aver sufficientemente strutturato il proprio organico.”
http://www.cnvsu.it/_library/downloadfile.asp?id=11678
Occhio alle bufale, Andrea, e scegli bene, l’università è per sempre 😉
http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/scuola_e_universita/servizi/univlavoro/univlavoro/univlavoro.html
La sostituzione di una religione con un’altra è un tuo problema.
Dopo mille anni San Bernardo non tira più….
Se ci provassero con l’omonima santa otterrebbero indubbiamente risultati migliori!
“Come no, infatti Liberté, égalité, fraternité lo gridavano i preti.”
In effetti, lo gridavano, e pare che li gridino tuttora, i massoni, che adorano il “Grande Architetto” (vedi il libro “Ero massone”).
Per cui, consapevoli, o meno, siete “amici” di una organizzazione religiosa.
Ah: lo gridavano anche quelli che mandavano a morte i nemici politici senza processo… se vi può interessare.
*yawn*
Ma tu sbadigli sempre quando non sai cosa rispondere?
no, sbadiglio quando son sempre le solite menate a esser tirate in ballo dai soliti troll.
1) Certo non tutto della Rivoluzione Francese è salvabile, ma la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino non ha niente a che vedere con il Terrore o con le tricoteuses. E non è un prodotto della Chiesa.
2) Il problema non è essere (politicamente) amici di un’organizzazione religiosa generica, il problema è se questa organizzazione si comporta in maniera illiberale e pretende di negare i diritti altrui. I valdesi oggi non opprimono nessuno. La massoneria del ‘700 e ‘800 ha avuto certi meriti.
“In effetti, lo gridavano, e pare che li gridino tuttora, i massoni, che adorano il “Grande Architetto” (vedi il libro “Ero massone”).
Per cui, consapevoli, o meno, siete “amici” di una organizzazione religiosa.”
Stica’, hanno fatto l’Italia (nonchè la Francia e l’America, se vuoi saperlo), tanto basta a metterci una pietra sopra…
RAmen
Andrea scrive:
8 settembre 2010 alle 13:09
Il che cosa ha a che fare con gli atei e gli agnostici?
Chi sarebbe amico di chi? Perché non parli per te?
Ah si, è vero: lo gridavano gli inquisitori e i giudici dei tribunali ecclesiastici prima della rivoluzione francese, giusta osservazione.
Sentenza d’asino (ma qui vale il plurale…) si sa che non va in cielo…
Una forma di “biodiversità” della cui estinzione non si sentirà la mancanza.
Sono monaci di San Bernardo, ma a quanto pare non hanno più ossa da sgranocchiare… 🙂
Quanti ragionamenti vuoti. Ma non ostante le mie pecche di credente e nonostante le vostre battaglie anticlericali, alla fine chi rimane Cristo e il suo amore per tutti. Forse è bene, a questo punto, aprirlgi la porta e basta. Tanto lui resta! E’ la mia fede? No, è lui che resta a prescindere dalla mia fede e a presindere dalla vostra incredulità
Resta forse il bene che i monaci hanno fatto in passato. Ma Cristo e il suo amore per tutti restano solo per te e per chi ci crede. Frena il tuo bisogno di sentirti dio e che quello che vale per te debba valere per tutti (per abbassare un pò le tue arie considera che esigenze simili le sente una categoria non proprio edificante per intelligenza e comportameno: i tifosi sfegatati di calcio!).
mario
La porta e` sempre aperta. Aspetti, aspetti, aspetti ma non entra mai nessuno… C’ e` qualcosa che non torna?
Osvaldo risponde:
giovedì 9 settembre 2010 alle 4:53
La porta aperta serve anche per uscire. E infatti c’è la coda che va fuori.
Meno male che qualcuno chiude i battenti “anche se presumo che ne faranno un locale di richiamo magari con ristorante interno e camere.Comunque spero che in tutto il mondo ne vengano disabitati sempre di più da questi “burrattinai”!!!!
Proprio loro che non danno fastidio a nessuno.
Infatti sono fra i pochi religiosi che lavorano e non scassano la uallera al mondo.
E’ di oggi la notizia che l’agonizzante diocesi di Aosta perde un ennesimo prete che si spreta, il 32enne don Dario Fanelli. In questi anni altri giovani preti di Aosta hanno lasciato l’abito. Il più celebre è don Paolo urtaz, parroco del papa, noto per il suo sito internet in cui spiega il vangelo domenicale.
Altro prete spretato è don Sandro Nogara, spretato dopo “comportamenti discutibili”.
Quelli che se ne vanno sono i pochi giovani preti ordinati in questi anni. Restano queli vecchi
http://www.aostasera.it/articoli/2010/09/08/15175/a-la-thuile-don-dario-fanelli-abbandona-labito-sacerdotale-nuovi-avvicendamenti-nelle-parrocchie
rik scrive:
8 settembre 2010 alle 19:52
Infatti anche questi qui non sono proprio un branco di adolescenti:
http://www.gsbernard.ch/00/photos/laCongregationIMG_4961.jpg
A me un po’ dispiace. Non per i canonici: poveretti, si erano già estinti oltre 30 anni fa, la loro congregazione ormai ridotta al lumicino.
Dispiace per i bei cagnoni, di cui mi onoro possederne uno, il mio amato Bull, che diventerà purtroppo apolide.
Eh sì, caro Bull, il san bernardo non vale certo una messa.
beh…allora stai tranquillo…se invece di aprire la bocca a vanvera ti fossii nformato, sapresti di sicuro che non sono i monaci con i cagnoloni che se ne vanno….Attiva il cervello prima di parlare!
per fortuna che il tuo nickname e’ peace…
In effetti i monaci sono forse fra i pochi che non hanno mai rotto le scatole più di tanto.
Mentalità svizzera, sicuramente.
Li ho conosciuti per ragioni “canine” e li ho apprezzati per la loro disponibilità e sense of humour.
Una tazza di tè caldo e un buon bicchiere di vino, quattro chiacchiere e la visita al canile.
Polliticamente molto critici su Berlusconi (e questo mi piaceva) conoscevano la mia indole atea.
Gentili e lontani dal vaticano quanto basta per criticarne l’operato (seppur sommessamente),
erano simpatici e cordiali.
Tutto sommato mi mancheranno.
C’est la vie. O meglio, è la secolarizzazione, bellezza.
Intanto, a Macerata calano le offerte in parrocchia e sotto accusa finiscono i frati, rei di attirare troppi fedeli nel loro convento.
Il vescovo non nasconde la sua antipatia nei confronti degli stessi frati e c’è persino chi propone raccolte di firme per cacciarli via!
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo490360.shtml
Andiamo bene …
Ma i conventi e i monasteri non erano quelli che si dicevano i luoghi molto più spirituali rispetto alle parrocchie fatte di businnes? Il bos, cioè il vescovo, si fa sentire e protegge gli interessi della sua cricca diocesana.
Ma chi sono questi frati che osano minacciare il businnes del Buon Pastore diocesano?
Non si rendono conto che sono suoi sudditi e se guadagnano più delle parrocchie devono dare tutto a lui comunque? E’ nell’ordinamento fiscale della ccar.
Tuttavia le congregazioni religiose aprono centri sociali e spirituali con i soldi dello stato italiano e fanno anche concorrenza sleale agli alberghi e altre aziende.
Ad un certo punto i vescovi dovranno dire al papa: va bene anche dire ai giovani di guardare lassù dove c’è Dio, invece del posto fisso, ma quaggiù abbiamo degli interessi irrinunciabili, e quelli che lei vorrebbe molto spirituali, cioè, frati e monaci, ci stanno danneggiando economicamente ci fanno concorrenza all’interno della nostra diocesi.
Ammettiamo che le congregazioni religiose e monastiche siano ancora quelle più spirituali all’interno della ccar, allora le diocesi sarebbero quelle più interessate al businnes, quindi, se calano le vocazioni nel comparto monastico e religioso, mi domando cosa accadrà alla ccar se ci saranno lotte feudalistiche tra vescovi e abati e priori solo su questioni economiche e non più su questioni politiche o teologiche. Alla fine è solo uan questione di interssi peciniari e non a maggior gloria di dio, magari DIOR.
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo490360.shtml
Qui invece, i frati funzionano alla grande e fanno addirittura un’ottima concorrenza, nel libero mercato della creduloneria. 😉
N.B: Come Circolo UAAR di An, abbiamo gia’ ospitato Padre Maggi, diverse volte. Probabilmente, l’ultimo cristiano cattolico non ipocrita del pianeta…Ovviamente, attenzionato dalle autorita’ della CCAR. 😉