Tutti contro il “Koran burning day”

L’IHEU, l’organizzazione internazionale di cui fa parte anche l’UAAR, aveva preso le distanze già una settimana fa dal Koran burning day, la giornata in cui bruciare il Corano indetta da una setta fondamentalista cristiana (cfr. Ultimissima del 2 settembre). Tra ieri e oggi si sono aggiunte le condanne dell’UE, per bocca della responsabile della diplomazia Catherine Ashton; del governo USA, attraverso le parole del segretario di stato Hillary Rodham Clinton; del comandante delle forze USA in Afghanistan, il generale David Petraeus, secondo cui l’iniziativa “mette in pericolo la vita dei militari americani”; e infine anche del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, che ha espresso la propria “viva preoccupazione” e ha ricordato che “ogni religione, con i rispettivi libri sacri, luoghi di culto e simboli ha diritto al rispetto ed alla protezione”. Solo il sindaco di New York, Michael Bloomberg, pur definendo la manifestazione “sgradevole”, ha difeso il diritto della setta di bruciare il testo sacro musulmano.
Il pastore Terry Jones ha comunque comunicato che intende resistere alle pressioni e andare avanti per la propria strada. Jones gira ora armato, avendo ricevuto, sostiene, centinaia di minacce di morte.
AGGIORNAMENTO DEL 9 SETTEMBRE. Anche il presidente USA Barack Oabama critica l’iniziativa: “Fa il gioco di Al Qaeda”.

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55 commenti

Flavio

Le religioni non meritano alcun rispetto maggiore di ogni altra opinione, ma bruciare libri rievoca periodi molto molto oscuri della storia! Non per niente lo fara’ un pastore…

E poi sono per riciclare la carta.

laverdure

C’e solo il piccolo dettaglio che questo signore brucera libri di sua proprieta,regolarmente acquistati e privi doi particolare valore,dato che chiunque puo’ acquistarne di assolutamente identici nelle librerie.
Se si diffondesse la moda di acquistare partite di libri di qualunque genere per farne
autodafe’ simbolici sicuramente la cosa non dispiacerebbe ne’ agli editori (pensate a quante edizioni extra)ne’ agli autori,dato che nessuno ha mai specificato che per entrare nella lista dei best seller i libri venduti debbano essere LETTI!

Mario 47

Sono d’accordo che bruciare i libri è una cosa barbara, qualunque sia l’argomento e la validità dei libri stessi. Meglio leggerli e dare un giudizio al di là di condizionamenti preconcetti.

A questo riguardo la frase del pontificio consiglio (perchè poi maiuscolo?) “ogni religione, con i rispettivi libri sacri, luoghi di culto e simboli ha diritto al rispetto ed alla protezione” mi lascia molto perplesso: religioni, usanze, tradizioni, ideologie politiche vanno comunque valutate, giudicate e – se il caso – contestate.

mario

Giulio Cesare Vallocchia

Bruciare il Corano ? Respingo con sdegno la proposta avanzata da un oscuro pastore cristianista americano che vuole ricordare in questo modo le vittime provocate dai terroristi musulmani l’11 settembre 2001. Sappiamo bene peraltro come l’Islam e la Jihad, la guerra santa in esso proclamata, siano il fondamento di quella e di molte altre azioni criminali. Quel libro è ancora più pericoloso di qualunque testo di ideologia politica, nazista o comunista, perchè la violenza non viene annunciata e proclamata da un qualunque demagogo o tiranno, ma dallo stesso Allah, il Dio unico delle tre religioni abramitiche, attraverso il suo profeta Maometto. E uccidere in nome di un dio che ti promette il paradiso eterno è molto più convincente. Per noi liberi pensatori, però, che nei secoli bui del cristianesimo finivamo sui roghi solo per aver dubitato di qualche dogma o delle fantasiose balle dei preti, e che ancora oggi finiamo impiccati nei paesi dove vige la sharia, la legge coranica, se solo ci permettiamo di dire che Allah, come tutti gli altri dei, è solo un’invenzione degli uomini, ebbene… per noi liberi pensatori è impensabile di dar fuoco a un libro che rimane pur sempre espressione di un pensiero. E non ci riferiamo solo ai libri sacri per alcuni, come il Corano e non solo, ma anche a testi come il Mein Kampf caro ai nostalgici di Hitler. Ci basterebbe che quei libri venissero venduti con sopra l’etichetta obbligatoria sui pacchetti di sigarette : Nuoce gravemente alla salute… mentale. Del resto i libri sacri delle religioni, al pari delle sigarette, sono assimilabili agli oppiacei, perché le religioni e relativi testi sacri, diceva Marx, sono l’oppio dei popoli. E il consumo dell’oppio e delle altre droghe è molto pericoloso, come Ground Zero insegna.

Giulio C.Vallocchia

Maurizio

In cosa consiste esattamente il diritto delle religioni ad essere rispettate? Bruciare un libro impedisce forse a qualcuno di professare la sua fede? Basta con questa ottusa permalosità tipica di chi identifica il proprio Dio col Supremo Tipografo.
Se da un punto di vista ovviamente pragmatico sono contrario a pericolose provocazioni, devo ammettere d’altronde che mi auguro di assistere a milioni di falò contemporaneamente nel mondo alimentati da Bibbie e Corani. Che faranno allora i fanatici: bruceranno l’Enciclopedia e l’Origine delle specie per ripicca?

Kaworu

vabbè spero che se la regolino tra loro.

e tra loro intendo “tra il pastore jones e qualche musulmano incazzoso”, non “tra qualche musulmano incazzoso e qualche occidentale a caso magari nemmeno americano”.

Tizio

Che direbbe Bloomberg riguardo il diritto a bruciare, chessò, una bibbia?
Sono curioso!

Ulv

Direbbe che è sgradevole ma legittimo. Del resto Bloomberg non può essere tacciato di anti-islamismo, dal momento che si tratta dello stesso uomo che, in nome della stessa libertà di espressione, qualche settimana fa difendeva a spada tratta la costruzione di una moschea vicino a Ground Zero. In America la libertà è una cosa seria, e i politici seri non la coniugano a seconda delle proprie preferenze.

In ogni caso, la notizia esprime male il concetto. Non è vero che Bloomberg sia l’unico ad aver difeso il diritto di bruciare il Corano. La stessa IHEU, nell’Ultimissima linkata, affermava il diritto “legale” di bruciare i libri. Credo che ciò sia condiviso dalla maggior parte di chi ritiene l’iniziativa inopportuna.

Tizio

Ok, il diritto legale… sì forse la notizia può esser stata mal riportata, ok tu dici che Bloomberg si rifà solo al diritto legale.

Ulv

Be’, certo. Credo impossibile che nella civile e tendenzialmente progressista New York possa essere eletto sindaco un uomo politico che ritiene saggio bruciare il libro sacro di milioni di cittadini USA… Questo al massimo può forse capitare nella Bible Belt.

Massimo

@ Ulv

“Questo AL MASSIMO può FORSE capitare nella Bible Belt”.

(Come dire a Scasazza Scalo o a Rocca Cannuccia – villaggio stagionale di 100 abitanti più galline)

Cerchiamo, per obiettività e onestà intellettuale, di vedere la cosa – sempre che ci riusciamo – con due strisce di distacco.
Siamo pronti?… Be’, ecco: per sapere cosa s’intende per “Bible Belt” in termini di kmq e popolazione, partiamo da qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Bible_Belt;
poi – sulla base del numero di abitanti complessivo degli USA -, otteniamo il risultato della proporzione: 303.824.640 : 100 = abitanti della Bible Belt : x (lo stesso per la superficie). Scopriremo così la percentuale dell'”America del Ku Klux Klan” all’interno dell'”America Illuminista, Patria della Democrazia ecc.”.

Non per “mettere i puntini sulle ‘i'”… per mettere le mongolfiere sul tetto.
È triste, lo so: dispiace anche a me non poter adorare un sistema in modo incondizionato. Ma è la dura realtà…

Bruno Gualerzi

Non ho idea di quale possa essere la risonanza delle iniziative di queste sette fondamentaliste (ma se hanno provocato tante condanne, e provenienti dalle parti più svariate, si vede che una certa eco la suscitano)… ma ho l’impressione che ci sia un proliferare sempre maggiore di fondamentalismi, e di natura non sempre esplicitamente religiosa come in questo caso.
E ciò che più allarma è l’effetto domino che provocano, nel senso che non fanno che provocare altri fondamentalismi… o magari provocare condanne condanne più di convenienza che altro. Come quelle del Vaticano o del generale Petraeus.
Si vede inoltre che ia reazione istintiva che dovrebbe provocare il solo sentir parlare di ‘libri da bruciare pubblicamente’ – quali che siano – è sempre meno diffusa. Altrimenti non sarebbe stato necessaria una così estesa e ‘qualificata’ condanna. Si sarebbe trattato di un fenomeno più che altro folkloristico, facilmente circoscrivibile. Così evidentemente non è.

Stefano Grassino

Bruno, non ti sembra che questi avvertano l’avanzamento della secolarizzazione? Creando azioni eclatanti e provocatorie si possono rinverdire guerre sante per risvegliare sentimenti religiosi sopiti. Lo studio, la cultura e la mente in genere hanno come nemico la violenza cieca che solo la religione può scatenare. Processi di pace difficili (vedo medio-oriente) possono essere distrutti dopo anni di trattative con due attentati ben organizzati. Forse sono troppo complicato nei miei ragionamenti…..non sò.

Paolo

Bruciare libri è un gesto cretino, farlo per istigare all’odio contro un’intera comunità è anche peggio.

Billy Belial

Anni fa ci furono alcuni estremisti cristiani che nel sud degli states distribuirono rotoli di carta igienica con stampato il testo della Torah in inglese, per tutta la sua vita di predicatore Jerry Falwell è andato regolarmente in tv ed alla radio assicurando, con la convinzione di un martire, che gli omosessuali fossero progenie del demonio e, più recentemente, la Chiesa battista di Westboro ha picchettato perfino i funerali dei marines morti al fronte, dicendo ai parenti che erano peccatori e stavano bruciando all’inferno.
Questi sono solo alcuni esempi, eppure in nessuna di queste occasioni è stato preso alcun provvedimento, perché sarebbe stato inutile.
Una religione non si cambia in nessun modo, men che meno zittendola, e chi parla di dialogo fra e con le religioni mi fa davvero incazzare, perché in un dialogo gli interlocutori si fanno domande a vicenda, ed è un’attività che si confà solo all’approfondimento delle filosofie, che si basano su serie di domande, e mai alle religioni, che invece si basano su delle risposte date per certe

Barbara

Premesso che anche a me piacerebbe veder bruciare tutte le Bibbie e i Corani del mondo, tranne qualche esemplare da lasciare nelle biblioteche per i posteri, scendendo nella realtà delle cose eviterei questi gesti altamente provocatori.

nightshade90

i preferirei vedere tali libri riciclati e trasformati in testi divulgativi sull’evoluzionismo. si evita la barbarie del rogo, si aiuta l’ambiente e si ha pure una forma di vendetta particolarmente apprezzabile: loro hanno in passato bruciato i libri di scenza, noi trasformiamo i loro libri di fede nei libri di scenza sugli argomenti che hanno cominciato a far crollare le loro fantasie. quale divina ironia…..;)

Barbara

E vabbeh, al posto di un rogo facciamoci un centro di reciclaggio carta allora, il risultato è lo stesso, ma qualche esemplare a futura memoria dell’idiozia umana va lasciato.

nightshade90

“ma qualche esemplare a futura memoria dell’idiozia umana va lasciato.”
questo è ovvio. la cultura và sempre preservata. anche quando consiste nei testi delle fantasie in cui può abbassarsi a credere l’uomo.

Antonio

Si dovrebbe creare un giorno in cui bruciare tutti i libri religiosi e chiamarlo il “No Faith Day” . Apparte gli scherzi è ovvio che questi testi sono di relativa importanza letteraria e culturale perchè sono pur sempre testimonianze di uomini di epoche passate e delle loro credenze e tradizioni , e per questo dovrebbero permanere ed essere analizzati , l’errore dell’uomo moderno è di prendere testi di letteratura per messaggi di un essere metafisico che ovviamente non c’è . Una festa del genere dimostra solo l’immaturità e l’idiozia di gente che si scanna per affermare quale sia l’amico immaginario migliore … ! Ha ragione Bill Maher in Religious quando dice che la religione è una piaga per l’umanità ed è tempo che leviamo il potere dalle mani degli irrazionali teologi e lo diamo a gente che usa la razionalità per guidare le sue scelte .

butcher

“testi sono di relativa importanza letteraria e culturale perchè sono pur sempre testimonianze di uomini di epoche passate e delle loro credenze e tradizioni”…

immagino che in questo insieme tu inserisca anche la Divina Commedia!

nullità

no il recycling day è meglio.

intere famiglie portano al riciclo libri religiosi di cui non ce ne si fa nulla.

hai idea di quante bibbie, vangeli, vangelini, bibbie dei TDG, corani, sure, veda, libriccini di preghiera, ci siano sparsi nelle case?

a quel punto si destinano ad un uso migliore ed è una pratica che ognuno metterebbe in atto nei confronti della sua stessa (ex) religione.

rolling stone

Il koran burning day è un’ottima occasione per trasformare il carnefice in vittima.
Rispetto il diritto di chiunque di pensare ciò che vuole, ma rivendico anche il mio diritto di disprezzare eventualmente (e non solo a parole) ciò che lui pensa.
La copia del corano (che con grande sforzo ho letto due volte, poiché la prima… non ci credevo !) l’ho restituita prontamente alla biblioteca da cui l’avevo preso in prestito.
Ma se per caso l’avessi incautamente comperata, sarebbe finita nella spazzatura, come altri libri, che con soddisfazione ho buttato con un liberatorio: “ma vaffa …!”

FSMosconi

A quando il Bibke Burning Day? E il Veda Burning Day?
Per non parlare del Sutra Burning Day….

A, no, giusto, mi sono ricordato che quando una nazione si definisce confessionale le cose vanno solo in un senso… 😉

PSV vola pro nobis

hexengut

al di là di qualsiasi altra considerazione i roghi dei libri evocano funeste risonanze inquisitoriali e naziste; e concordo con G.C.Vallocchia: un pensiero libero potrà rifiutare e criticare anche duramente un testo ma non sarà mai neppure sfiorato dall’idea di bruciarlo; il rogo di un libro è, nella sua stessa scenografia evocante un sacrificio rituale collettivo ed esaltato, una presunzione di superiorità e di condanna senza appello del diverso, una sopraffazione censoria, un’intollerante mordacchia della libertà d’espressione, un’ottusa violenza che prende il posto del dialogo e del raziocinio.

moreno03

Non so perché ma mi fa ridere l’idea di qualcuno che si infuria perché gli bruciano un libro (che non sia di pregio o di sua proprietà ovviamente, altrimenti capisco l’incazzatura) è mi fa ancora più ridere chi pretende rispetto per le proprie credenze religiose, allora che dovremmo dire del rispetto di cui non godono le credenze politiche? perché le prime dovrebbero essere più meritevoli di rispetto delle seconde: solo perché si credono derivanti da un creatore supremo?

Sandra

O beh, che il pontificio consiglio si esprima sui roghi cartacei è già una barzelletta in sè, sembrano dimenticare i titoli messi all’indice (con relative condanne per eresia di autori/editori), o il rogo delle copie del vangelo del Diodati che i valdesi erano riusciti a far circolare a roma durante la parentesi repubblicana, prontamente fatte requisire e bruciare dal papa non appena rientrato! L’indice fu soppresso nel 1966, e vi figurava anche il Diodati, in piena coerenza quindi con la protezione e il rispetto di cui parlano oggi!

Nell’epoca di libri in formato digitale, dove la sopravvivenza del testo non dipende piu’ dalla conservazione del supporto cartaceo, mi sembra una pagliacciata, in piu’ incrementa la vendita del libro che a parole si vorrebbe contestare. Libro nel quale peraltro gesu’ è un profeta di allah, e la sua mamma una santa donna ovviamente vergine. Non è che questo pastore ha qualche interesse nell’editoria e voglia gonfiare le vendite nel settore libri religiosi? Per contestare davvero un libro del genere, altre sono le cose da fare, ma certo non è nell’interesse di un religioso sbugiardare il grande libro di trucchi magici dei rivali di bottega, che in piu’ hanno attinto proprio dal suo!

POPPER

Temo che lo faranno perchè lo pensano anche molti politici repubblicani ma che non hanno il coraggio di dirlo pubblicamente, ma dietro a questi gruppi ci sono i politici dell’estrema destra cristiana.

Se ci fosse stato ancora Bush come presodente, altro che destinare 300 miliardi di dollari in 10 anni per il progresso della scienza e dell’educazione scientifica, o destinare 700 miliardi per la riforma sanitaria, li avrebbe usati per la guerra santa contro l’islamismo, l’asse del male e, con una scusa, avrebbe elaborato una guerra preventiva contro l’Iran, a quest’ora avremmo già un contingente in Iran.

C’è aria di guerra santa, questi vogliono lo scontro di civiltà, vogliono armaghedon, ci credono nella lotta tra il bene e il male e loro hanno già deciso chi è o cosa è il male, il corano e viceversa per gli islamici è la Bibbia, entrambi i testi si contraddicono in molti passi ma sostanzialmente la logica della guerra santa è la stessa nel nome dell’unico dio che dovrebbe accomunare islamici, cristiani ed ebrei.

Il pericolo per il diritto di culto, vuoi cristiano, vuoi mussulmano o ebraico, non siamo certo noi atei, il pericolo viene da loro stessi, la loro mentalità del bene e del male, fanaticamente sostenuta da alcuni e moderatamente eclubrata in teologia da altri, ma anche qui si mandano all’infenro a vicenda, alché fa dell’inferno un luogo di tormento molto relativo pper entrambi le relgioni monoteiste.

Le conseguenze le possiamo tutti immaginare, a questo punto, sarà sempre più evidente che vi è davvero necessità urgente di una laicità dello stato, ma deve essere sia ferma come polso nel farla rispettare e legalmente efficace perchè non diventi una questione complicata tra diversi diritti di culto, che tra loro magari hanno diatribe teologiche irrisolte.

queste diatribe irrisolte tra religioni forti sono in antagonismo tra loro, come il razzismo e la purezza del popolo di dio contro ogni tentazione secolarizzante e relativizzante, contro anche i sincretismi religiosi New age che fan della pratica religiosa privata un pericolo per l’unità del popolo di dio e perchè tale pratica spirituale individualistica non sentirebbe più il bisogno di appartenere ad una organizzazione religiosa che ha per scopo l’evangelizzazione degli infedeli.

Ci sono motivi ragionevoli per sospettare dello strano silenzio del vaticano su tale provocazione cristianista, non mi pare di aver sentito alcuna condanna da parte del papa, e voi?

Paul Manoni

A me sembrano tutti piuttosto disperati…

Cristiani fondamentalisti che bruciano i Corani.
Islamici fondamentalisti che ammazzano Cristiani.
Ebrei Ortodossi, che inneggiano alla morte di tutti i palestinesi.
Mussulmani che negando la Shoa, auspicano la cancellazione dello stato ebraico dalle mappe.

…E per fortuna che B16, richiama tutti all’ordine contro il laicismo e l’ateismo dilagante!
Tutta e sempre colpa di questi laicisti ateacci!! 😉

Marcus Prometheus

Veramente non mi risulta che nessuna nazione cristiana stia facendo una guerra di religione a nessunissima nazione islamica.
Mi risultano invece decine di organizzazioni islamiste che fanno la guerra santa contro
1) Le donne i gay ed i moderati modernisti dei loro paesi con centinaia di migliaia di morti conversioni forzate, e moltitudini costrette all’esilio
2) Tutte le loro minoranze religiose
3) gli ebrei in genere
4) Gli occidentali
Inoltre ci sono Siria, Libano, Irak Arabia Saudita, Gaza formalmente in guerra con Israele
Poi ci sono Hamas ed OLP (& altre organizzazioni arabe di Palestina) che hanno nel loro statuto il gettare tutti gli ebrei a mare
Infine c’e’ l’Iran che da 30 anni a questa parte sta conducendo la guerra santa contro gli Usa e l’Occidente in genere.

Tizio

Meno male, invece, che ci sono il corano, la bibbia eccetera, così chi ha sale in zucca può leggere e capir ein quali cretinate questi credano.

nightshade90

un credente legge sempre con il paraocchi. se nel suo libro sacro c’è un passo che non è in accordo con la sua morale, passa all’esegesi selvaggia per fargli dire quello che vuole. la fede si piega alla morale per giustificarla anche nelle sue espressioni più abbiette (e sempre in modo conservatore e antiquato), mai la morale viene cambiata sulla base della fede.

Stefano Bottoni

Nell’epoca dell’informazione digitale bruciare un libro è un gesto simbolico, come strappare le foto della persona che si è amata e non si ama più. Si distrugge un pezzo di carta, non si uccide la persona (salvo gli psicopatici che arrivano a farlo davvero).
Ma è sempre un gesto preoccupante, indice di una mentalità assolutistica e intollerante che in passato è stato prodromo di gravissime sciagure (vedi i roghi dei libri perpetrati dai nazisti). Si dirà che anche il corano trasmette idee intolleranti, e infatti lungi da me difenderlo, come non difendo la bibbia e i vangeli. Ma censuro del tutto l’atto di bruciarlo, idem se si fosse trattato di qualunque altro libro.

Soqquadro

Concordo sull’analisi di Giulio C. Vallocchia, come spesso accade. Solo aggiungo che apprezzerei se le stesse posizioni fossero state prese davanti alle bandiere bruciate in tante manifestazioni.

stefano f.

l’iniziativa è di una setta fondamentalista cristiana, no? allora sono beghe tra fondamentalisti ed in tema di fanatismo cieco e senza umanità molti musulmani non sono certo da meno di certi cristiani ergo beghe loro.

RobertoV

Sul sito online dello Spiegel c’è un articolo in inglese sul pastore cristiano fondamentalista (del Dove World Outreach Center). Fino all’anno scorso (dagli anni ’80) dirigeva una chiesa in Germania a Colonia, poi è stato espulso per le sue idee fondamentaliste (ed anche per sospette irregolarità finanziarie). I suoi ex-seguaci raccontano dei suoi sermoni pieni di odio e della cieca obbedienza che richiedeva (si riteneva autorizzato da dio e ogni critica era considerata un crimine). Diversi fedeli sono finiti in terapia per gli “abusi spirituali”, lavaggio del cervello ed invitava i fedeli a picchiare i loro figli con un bastone. Considerava Colonia l’inferno da cui ripartire per la ricristianizzazione dell’Europa. Ritengono che il suo gesto sia fatto per richiamare l’attenzione mondiale della stampa su di se perché non riesce ad accettare la immensa perdita di potere e di importanza dopo la sua espulsione dell’anno scorso. Sul suo sito si scarica di ogni responsabilità sulle reazioni che ci saranno a questo suo gesto.
http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,716409,00.html#ref=top

#Aldo#

Bah! Quand’ero ragazzino ho bruciato la foto di una ragazza piuttosto ingenerosa nei miei confronti e ho gettato le ceneri risultanti nel gabinetto di un treno. La cosa ha dato qualche sollievo al mio amor proprio e non ha fatto alcun male a lei. Nessuno mi ha minacciato di morte, anche che parliamo di gente tra i 14 e i 16 anni. Chi si offende per gesti del genere ha evidentemente un’età mentale inferiore, nonostante l’età anagrafica. Gli altri sorridono benevoli e aspettano che la crescita faccia capire agli incendiari la vacuità del loro sfogo (anche se magari è uno sfogo più che motivato).

Maurizio

Il codice penale non punisce chi brucia un libro proprio. Il diritto moderno statuisce – giustamente -che vanno puniti i comportamenti lesivi della persona fisica o della sua proprietà. Ora, se il libro è mio, nessuno può impedirmi di farne ciò che ritengo più opportuno.
Vilipendio alla religione? Sanzionabile, su querela del soggetto offeso (e voglio proprio vederlo…).

faber

Il fatto che non sia contrario alla legge non vuole dire che sia contrario al buon senso!

faber

Il fatto che non sia contrario alla legge non vuole dire che non sia contrario al buon senso!

Safidy

Mi sento istigato alla violenza.
Quando, mi chiedo, quando riusciremo a liberarci di ‘sti psicopatici?
Tra imani, preti e altre baggianate non se ne può più.

Trattino

Io penso che se una comunità vuole bruciare il corano per esprimere la propria contrarietà alla religione islamica debba poterlo fare, non è sbagliato, è un atto di protesta contro un mondo che, francamente, non piace a nessuno nei paesi libertari. certo è pericoloso, perché esistono tra gli islamici persone (che fanno invidia alle gerarchie ecclesiastiche) che per difendere la religione che gli è stata inculcata sono pronti a farsi esplodere dovunque su autobus, treni, aerei…

florasol

amo i libri e mi fa orrore l’idea che un libro venga bruciato. Fosse pure il Mein Kampf.
Ogni libro può insegnare qualcosa, anche in senso negativo. Se tutte le copie del Mein Kampf fossero bruciate, non potrebbero più essere utili ad inculcare un po’ di sano orrore per quello che c’è scritto.
(non so se mi sono spiegata in maniera comprensibile).

Sandra

Chiarissimo. Pero’ ti diro’, in libreria quando vedo i libri di Bruno Vespa… mi piace immaginare Pepe Carvalho che, di fronte al caminetto, prende un libro dallo scaffale per accendere il fuoco 🙂

laverdure

Di una cosa possiamo congratularci,della compattezza e dell’unita di opinioni di cui sta dando
prova l’Occidente intero in questa occasione.
I vertici del goveno USA,quelli dei governi europei,il Vaticano,la UE,il comando militare alleato
in Afghanistan,nonche’organizzazioni di ogni genere come la IHEU si sono unite al coro dei :
“Io non c’entro,io disapprovo,io rispetto il corano,io voglio bene all’Islam,io rispetto le religioni
…..e chi piu’ ne ha piu’ ne metta”.
Pare che fra le altre ci sia anche la Federazione bocciofila di Casalpusterlengo nonche’ il
circolo Arcigay di Cernusco sul Lambro.
Il mondo Islamico sara senz’altro impressionato da una simile dimostrazione di forza e di
dignita.

Gérard

” …Dimostrazione di forza e di dignità” …
Lei ha ragione Laverdure e secondo me ha fatto il commento più giusto .
In un paesino da qualche parte negli stati uniti, un oscuro pastore dichiara di voler bruciare un corano . Capirai, un esemplario soltanto e no un autodafé, frutto di un rastrallamento di librerie come ai tempi di Hitler per esempio . I medias fanno d’un topo un elefante ed è subito subbuglio nel mondo : fanatismo islamico da una parte e vigliaccheria occidentale dall’altra . Siamo già diventati Dhimmis

POPPER

Beh. mi sono sbagliato e ne sono felice, il pastore ci ha ripensato, ma preme sul no della moschea a Ground Zero, ma è ovvio che puzza di ricatto a questo punto.

Marcus Prometheus

Dunque uno recede da una protesta ideale, legale secondo le leggi del paese, e criticabile sotto il profilo del buon gusto e dello sfidare il prossimo, ma chiede a sua volta che la costruzione di un centro islamica (legale nel paese) non avvenga per motivo di rispetto vicino a dove 3 migliaia di innocenti sono stati assassinati in nome dell’islam e tu chiami costui ricattatore?
L’unico ricatto che vedo e’ quello dei fondamentalisti islamici che avrebbero assassinato altri innocenti alla grande in tutto il mondo da loro dominato (minoranze cristiane).
Tu no?
A casa mia si chiama doppio standard, o anche auto-dhimmizzazione mentale.

#Aldo#

Sarebbe bello sentire un coro di dissensi scompostamente cacofonici altrettanto intensi da parte delle “eminenze” locali ogni volta (e non sono poche) che vengono bruciate bandiere occidentali in medioriente. Dico così perché mi pare che, simbolicamente e “sulla carta”, le nostre bandiere siano per noi quello che è il corano per i mediorientali. Ma evidentemente sono sordo, perché non m’è mai successo di sentire neppure un flebile sospiro di disapprovazione.

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