Pedofilia, la Chiesa rivela nuovi dati, ma in Belgio l’inchiesta è bloccata

L’entità del fenomeno degli abusi sessuali commessi da religiosi comincia a essere oggetto di comunicazioni sistematiche da parte di organismi della Chiesa cattolica. La commissione belga incaricata di seguire la questione ha dato notizia di aver ricevuto quasi 500 denunce e di averne vagliate 124, con 102 sacerdoti ritenuti responsabili e 13 vittime che si sono suicidate. La diocesi di Aquisgrana ha invece comunicato ieri che negli ultimi 65 anni sono stati 24 i preti colpevoli di abusi sessuali nei confronti di minori: nelle chiese della diocesi verrà letta domani una lettera del vescovo con cui chiede perdono alle vittime per le sofferenze causate loro. La decisione sembra in linea con quanto affermato da Benedetto XVI mercoledì scorso nel corso dell’udienza generale: il papa ha infatti affermato, citando la mistica Ildegarda di Bingen, “che un vero rinnovamento della comunità ecclesiale non si ottiene tanto con il cambiamento delle strutture, quanto con un sincero spirito di penitenza e un cammino operoso di conversione”. In Belgio, nel frattempo, una camera collegiale ha stabilito che le perquisizioni operate presso l’arcivescovado di Malines-Bruxelles lo scorso 24 giugno erano illegali, e che gli atti successivi basati sui documenti raccolti (che dovranno essere restituiti) sono da considerarsi nulli: La Libre parla esplicitamente di “una croce sull’Opération Calice”. Dall’Australia rilancia tuttavia Geoffrey Robertson, avvocato impegnato per i diritti umani, consigliere della Regina e giudice ONU, il quale ha scritto un libro, The Case of the Pope: Vatican accountability for human rights abuse, in cui chiede che il Vaticano sia trattato come “uno stato canaglia”. Secondo Robinson, riporta The Age, la comunità internazionale dovrebbe esortare la Chiesa cattolica ad abbandonare il diritto canonico, il cui codice è ritenuto ancora di stampo medievale, è stato scritto da ecclesiastici e “non prevede alcuna seria punizione” per i responsabili della violazione dei diritti umani e, in particolare, degli abusi sessuali su minori.

Archiviato in: Generale, Notizie

44 commenti

busta

Pensavo peggio.
A parte il tono generale, da agnostico devo dire che condivido abbastanza le conclusioni.

moreno03

A me pare solo di una banalità sconcertante: se la prende Odifreddi o Hack perché con “sicumera” negano la trascendenza, ma non fa nessun appunto a chi, al contrario, la afferma con altrettanta sicumera e per di più pretende in nome di quella trascendenza di imporre agli altri il proprio modo di vivere.

Inoltre non trovo anche stupido affermare che una teoria scientifica non possa affermare e dimostrare l’inesistenza di dio: se per sostenere l’esistenza si tira in balla la sua supposta necessità per spiegare la “creazione”, qualora si dimostra che questa creazione non è “creata” ma sta in piedi da sé, automaticamente cade l’unico pilastro per sostenere il bisogno di un dio creatore. Il problema è che è la religione che fin dall’inizio ha sconfinato di campo, arrogandosi spiegazione di ciò che non poteva spiegare.

Maurizio_ds

Chiaberge dice che Hawking non lo convince. Beh, non capendo di cosa parla, e il suo intervento lo dimostra, è ovvio che non lo convinca.
Mi sembra che la definizione di ateo devoto gli stia benissimo; troveremo Chiaberge nel cortile dei gentili…

POPPER

ci puoi giurare e assieme a lui un bel po’ di politici e filosofi di entrambi gli schieramenti, Franco Ravasi farà loro scuola per una nuova classe di poltici baciapile del papa come piacerebebro a Bagnasco.

giancarlo bonini

No, no e poi no.
Questo Chiaberge, anche se si definisce ateo, non si esprime da ateo ma soprattutto non da razionalista.
Continua a non capire ( o far finta di non capire) qual’è il vero metodo scientifico; confonde le parole dette dagli scienziati, sempre propensi a cercare teorie migliori, con le affermazioni assolutistiche degli esponenti delle religioni.

Congo

Infatti, non mi stupirebbe se si definisse “ateo DEVOTISSIMO”.

Comunque, il fatto di scrivere su un blog, quando questo blog viene riportato su un giornale, non dà la libertà di scrivere un mischietto di semplificazioni, riadattamenti, interpretazioni alla “sora Lella”.
Il suo articolo mi è parso uno sfogo da bar: superficiale e demagogico.

Mi sembra uno che non abbia le idee chiare di ciò che vorrebbe addirittura spiegare. Molto carente da un punto di vista scientifico: non ne conosce il metodo e gli strumenti.

Alcune perle:
“certe teorie cosmologiche tipo superstringhe o multiverso appartengono più alla metafisica o alla teologia che alla fisica, sono astruse e indimostrabili come la Santissima trinità.”
Ovvero: “Scusate non so una beneamata mazza di queste cose, perciò la butto in caciara.”

“Scienza e religione possono tranquillamente convivere, basta che non tentino di invadere l’una il territorio dell’altra.”
Quale territorio? Sono secoli che il confine è stato sempre più spostato dalla scienza restringendo il territorio della religione e non si vede il motivo per cui ciò non possa continuare.

“Se l’universo può fare a meno di Dio, sono cavoli dell’universo.”
Ok, diciamo alla NASA che è un ente ficcanaso e che non rompesse troppo gli zebedei a Marte e compagnia bella con tutti quei satellitini irriverenti.

“non credo in Dio, ma nel mio bisogno di Dio. Quando sento parlare Odifreddi o Margherita Hack, con quella loro sicumera che esclude categoricamente qualsiasi dimensione trascendente quasi fosse sempre e comunque una favola per gonzi, mi viene immediatamente una crisi mistica e corro alla più vicina parrocchia.”
Pare non rendersi conto che c’è una bella differenza tra “religione” e “spiritualità”.

“L’atteggiamento del vero laico non può che essere un sano scetticismo a 360 gradi verso ogni tipo di dogma e di verità rivelata, incluse quelle scientifiche.”
Immagino che allora sarebbe molto felice di incontrare mia nonna, che ancora usa con un certo sospetto il telefonino. Qualcuno gli spieghi che i dogmi scientifici non esistono.

Federico

La dogmatica suol “vero ateo” è interessante.
Una delle cose che più mi colpiscono dei vostri commenti.

Barbara

Se non ti piacciono i dogmi, perché non inizi con quelli della tua organizzazione?

Barbara

@ Giancarlo.
Veramente non dice di essere ateo nell’articolo, ma solo laico che disprezza i preti e ritiene che Ratzinger sia ateo. Dice di aver bisogno di Dio.

moreno03

Ma perché la perquisizione sarebbe stata illegale: non li hanno avvertiti per tempo dando loro il tempo di imboscare meglio i documenti?

stefano f.

il dialogo tra ragione e fede è come il dialogo tra un normo dotato e un sordomuto…

FSMosconi

“The Case of the Pope: Vatican accountability for human rights abuse, in cui chiede che il Vaticano sia trattato come “uno stato canaglia””

Condivido: Vatikan Canaja de Dio! 😉

RAmen

giancarlo bonini

Perdonami, Stefano, tenderei a non continuare con l’equivoco dei sordomuti ( in realtà sordoparlanti, se adeguatamente istruiti) altrimenti si ragiona come quel vescovo che sminuiva gli abusi sessuali appunto su ragazzi sordi, dicendo che non riuscivano a farsi capire.
Per quanto riguarda il commento di Federico, ecco un luminoso esempio di impossibilità di dialogo, se il credente non conosce altro che un approccio dogmatico a qualsiasi argomento, tralasciando la fondamentale componente razionale.

stefano f.

era solo una similitudine, non intendevo offendere nessuno 😉

Federico

tutti ragioniamo in base a punti fermi. Chiamali principi, assiomi, punti fermi, dogmi o come ti pare.
Tale entità non è dimostrabile, ma dedotto in base all’esperienza, alla meditazione, alle sacre scritture o a qualsiasi altra fonte ciascuno di noi ritiene conveniente attingere.

Spesso mi capita di leggere qui qualcuno che etichetta atei che divergono dal proprie pensiero come “non veri atei”.

Chiaramente so molto bene che non tutti qui ragionano così, e non intendo giudicare chi lo fa ne bene, ne male.
Lo fa in base alle proprie convinzioni, che non sta a me giudicare.

Tuttavia sono interessanti perchè rappresentano una forte presa di posizione.

Barbara

“che un vero rinnovamento della comunità ecclesiale non si ottiene tanto con il cambiamento delle strutture, quanto con un sincero spirito di penitenza e un cammino operoso di conversione”.
Vabbeh, ci penserà lo spirito santo a sistemare tutto, del resto perché aspettarsi altro da una religione?

Cesare b

Vedo che discutete di tutto, fuorche’ del merito delle notizie provenienti dal Belgio. Dove sono andate a finire le vostre critiche alle riserve avanzate da parte cattolica sull’ Operation Calice? Dove la vostra certezza che tale inchiesta avrebbe, per merito dello Stato laico, svelato nefandezze che la Chiesa (secondo voi) tentava di nascondere?
E se, d’ora in poi, prima di trasformare in sommo maestro di diritto chiunque vada argomentando contro la Chiesa Cattolica, si aspettasse che le sue ipotesi siano esaminate da un Tribunale serio, o almeno suffragate dal parere di giuristi di chiara fama?
Saluti.

Sandra

Come mai li difendi sempre? Sei uno di loro per caso? C’è il rapporto Adriaenssens online, leggilo, se sai il francese o l’olandese. Se sai l’inglese leggi il guardian di oggi:

“Some of the most damning evidence of systematic child abuse by the Roman Catholic clergy to come to light was unveiled today by Belgium’s leading authority on paedophilia, who published hundreds of pages of harrowing victim testimony detailing their traumas and suffering.

The explosive report by Peter Adriaenssens in the town of Louvain, east of Brussels, lists evidence of 476 instances of child abuse by priests and bishops going back 50 years.

Adriaenssens was appointed by the church last year to head an independent inquiry into the scandal. Since April, when Roger Vangheluwe, the bishop of Bruges, resigned after admitting persistently molesting a nephew, the Adriaenssens commission has been inundated with evidence, with hundreds of victims coming forward.

Pope Benedict criticised the Belgian authorities for “deplorable” conduct when in June they seized the commission’s files, raided the headquarters of the Belgian Catholic church, held cardinals and bishops for several hours, took their mobile phones, and carried away computers and documents.

They questioned Cardinal Godfried Danneels, who retired as head of the Belgian church and archbishop of Brussels in January.

Two weeks ago Belgian newspapers published tape recordings of Danneels seeking to hush up the case of Vangheluwe, the Bruges bishop.

Vangheluwe’s nephew secretly recorded Danneels pressing him to keep quiet about his uncle at least until he retired next year.

“I don’t think you’d do yourself or him a favour by shouting this from the rooftops,” the cardinal warned the victim, who replied angrily that his uncle had abused him for 13 years from the age of five.”

Dalila

Giuro che dopo la lettura delle testimonianze delle vittime ho avuto il voltastomaco.

Dalila

Cesare, su questo sei davvero indifendibile.
Per tua informazione, già 15 persone solo nelle Fiandre si sono tolte la vita dopo aver subito tali abusi.

Cesare b

Il testo che riporti non dimostra affatto la correttezza dell’ Operation Calice. E come potrebbe, visti i risultati? Risultati alla luce dei quali nopn solo le riserve espresse all’epoca dal Vaticano appaiono adesso pienamente giustificate, ma sara’ anche saggio andar cauti prima di plaudire al primo che capita e che s’ inventa callide strategie giuridiche antipontificie.
Il Rapporto Adriaenssens viene, come spiega correttamente l’articolo del “Guardian”, da una Commissione indipendente nominata dalla Chiesa stessa. Altri dati, ripiortati qui dall’ UAAR vengono (udite! udite!) dalla DIOCESI di Aquisgrana. Tra poco iniziera’ i suoi lavori la commissione d’inchiesta sull’ Irlanda, nominata dal Vaticano.
Mi guardo bene dal difendere i preti indegni. Difendo l’operato di Ratzinger che gia’ da Cardinale fece molto per contrastare il turpe fenomeno della pedofilia praticata da alcuni ecclesiatici. Tuttavia le sue possibilita’ d’intervento erano ancora limitate. Da Papa ha affrontato, e sta risolvendo, con coraggio, intelligenza ed efficacia il problema.
Saluti.

Barbara

Come mai a te non ti si è sentito sulla registrazione di quel certo Daneels? Il fatto che i documenti gli debbano essere restituiti fa letteralmente schifo. Spero solo che l’avvocato delle vittime possa vincere il ricorso. E lascia stare il diritto e datti alla penitenza che ti comanda il tuo supereroe che è l’unica cosa che vi può salvare.

Dalila

Difendo l’operato di Ratzinger che gia’ da Cardinale fece molto per contrastare il turpe fenomeno della pedofilia praticata da alcuni ecclesiatici. Tuttavia le sue possibilita’ d’intervento erano ancora limitate. Da Papa ha affrontato, e sta risolvendo, con coraggio, intelligenza ed efficacia il problema.

Sì, come no…ma in che mondo vivi??
Ratzinger ha insabbiato per anni e spostato preti e cardinali da un punto A ad un punto B permettendo loro di continuare i loro sadici giochini.
Non c’è mai stata una severa condanna se non forse a -blande- parole.
Sappiamo tutti che anche lui (come il fratello) ha di certo qualcosa da nascondere.
Dove sono coraggio ed intelligenza? Parlami di atti concreti.
Questi loschissimi personaggi sono tutti ancora in libertà!

FSMosconi

@Tutti

Don’t feed the trolls!!!
Lasciateli confinati nel lor stato mentale, prima o poi ci sbatteranno il muso (da soli) contro la ridicolaggine e l’insulsaggine delle loro “profonde” argomentazioni…

RAmen-ya

Sandra

Cesare b scrive: “Mi guardo bene dal difendere i preti indegni.”

Dai l’impressione contraria, come la chiesa del resto. La vittima piu’ giovane secondo il rapporto Adriaenssens aveva due anni, poi ce ne sono cinque di quattro anni, e via per arrivare al massimo a 12 anni: bella gente proprio. Adriaenssens stesso ha definito il suo rapporto come il caso Dutroux della chiesa, insomma non ci va leggero, mi sembra. Del resto il rapporto si conclude con precise raccomandazioni per la chiesa, e nessuna policy interna viene mai ricordata, che sia di ratzinger o altri, a confermarne la validità, si parte da zero: perchè a parte qualche chiacchiericcio da prete, le misure sono a zero, e di intelligenza, efficacia o altro del papa la commissione, nominata dalla chiesa, si guarda bene di parlare:

“L‟Eglise doit se pencher expressément sur les mécanismes internes qui augmentent le risque d‟abus de position de force, sur la manière d‟intervenir préventivement, d‟apporter la transparence et de renforcer la compétence et l‟empathie des religieux. Un accompagnement des clercs doit être prévu qui accorde attention à de tels thèmes en discute activement et requière précocement l‟aide de professionnels compétents.”

La commissione parla di meccanismi interni, esattamente in contraddizione con quanto recentemente dichiarato dal papa, che sembra prediligere la penitenza ai cambi di struttura, e sappiamo bene a chi giova questa politica. Ma come vedi la commissione sottolinea la fragilità strutturale della chiesa, che è ovvia già per buon senso.

Quanto alle vittime, la commissione è ancora parecchio critica verso la linea della chiesa, e percio’ consiglia un cambiamento, in particolare:
“La Commission a constaté que dans l‟Eglise il n’existe pas d’initiative spécifique concernant l‟enquête et le traitement des auteurs de ce type de fait. C‟est un manque grave. La collaboration avec d‟autres pays peut peut-être aider à élaborer une réponse à ce manque.
La Commission conseille à l‟Eglise de donner une véritable place aux victimes. Diverses propositions ont été avancées: une journée des victimes de l’Eglise, une place pour souvenir et prière. L’Eglise devrait accorder une place pour ce thème au sein de ses propres rituels.”

Non ci poteva già arrivare da solo e parecchi anni fa l’illuminato ratzinger, invece di scrivere letterine segrete? Evidentemente no. Del resto nel 1983, e Ratzinger è già prefetto da due anni, una ragazza dice di aver provato a parlare in confessione con un vescovo belga di un problema che riguardava un prete, e ne riceve un consiglio molto illuminante: “Smetti di guardarlo e lui ti lascerà in pace”. Dopo di che l’allontana con un gesto, non concludendo il “sacramento”. Principe dello schifo.

Pero’ certo è sospetto che un’onorata società sia perseguitata da infamanti campagne mediatiche, che non hanno rispetto della sua storia e dell’onore dei suoi galantuomini. All’osservatore esterno resta la perplessità nel rilevare la rabbia degli ignari (?) picciotti.

B'Rat

Sono d’accordo con Cesare b; si può sapere se pensate che invece le modalità di perquisizione, compreso lo scoperchiare una tomba in una cattedrale alla ricerca di documenti segreti (!), fossero ragionevoli? Se non lo erano allora è comprensibile che la Chiesa abbia parlato di intimidazione…

Dalila

Beh, se non voglio assolutamente che qualcosa sia trovata (e me inoltre ne vergogno profondamente per cattolico senso di colpa) non esiterei a nasconderla nei luoghi più impensabili…

Barbara

Almeno stando ai film, quando la polizia perquisisce non è che si accontenta di ciò che trova sul tavolo, ti svuota i cassetti, e non è che ti ripone le magliette una per una, non so, magari ti tagliano anche i materassi, ti puoi arrabbiare se ti rompono il vaso di cristallo, ma la tomba penso sia stata aperta e richiusa. Se la chiesa non ha nulla da nascondere, la smetta di frignare.

Near

Di fatto non è stata mai nemmeno aperta, si sono limitati a introdurre una microtelecamera e nonostante ciò si è comunque gridato allo scandalo.
Chissà se tutto questo timore reverenziale sarebbe stato utilizzato nell’esaminare una sede UAAR.
Domanda retorica.

Sandra

Sono 140 i metri di dossier che dovranno essere restituiti alla chiesa per l’irregolarità della perquisizione (che da quanto ho capito sta nella “sproporzione”)! Il ministro della giustizia De Clerck si è rivolto alla chiesa cattolica, auspicando che voglia trasmettere volontariamente alla giustizia il massimo numero di dossier che riguardano gli abusi sessuali. Su base volontaria. Seeeee…. è per questo che dal vaticano hanno fatto tutto questo cancan, per poi passare i dossier delicati di loro iniziativa, dopo che li hanno nascosti per 30 anni. Che accordo ci sarà dietro, noi facciamo dimettere un paio di vescovi, e voi mettete tutto a tacere, dicendo che l’ispezione era irregolare, per esempio, e poi voi fate finta di fidarvi di noi e ci chiedete collaborazione???

Barbara

Sì, ho letto, pare proprio stia tutto nella sproporzione… inconcepibile, ci hanno lavorato dietro proprio bene. Ripeto, spero che l’avvocato di alcune delle vittime possa vincere il ricorso.

B'Rat

Dalila, beh,se una cosa non voglio che sia trovata la distruggo, non mi invento metodi alla Dan Brown per nasconderla.

Naar, fonte. Magari sono io che non ne so granchè, ma finora di microtelecamere non avevo sentito parlare. Un portavoce della Procura aveva detto: «Possiamo solo confermare che una tomba è stata aperta». Beh, insomma, anche se fosse, meno male che non hanno stuprato i cadaveri.

Sandra, non servirebbe praticamente a nulla. La gran parte dei casi sono in prescrizione. Per il resto collaborazione dicono ci sia.

Near

Io invece ho sentito così, hanno aperto una microfessura e hanno introdotto una piccolissima telecamera. La notizia risale ancora ai tempi delle prime notizie sui casi del Belgio, non so quanto facile sia reperire un articolo di 2 mesi fa. Ci dovrebbe essere scritto anche sull’ultimissima di questo sito pubblicata un pò di tempo fa, forse Grendene o qualche altro della direzione possono confermare e postare il link.

Comunque, anche se fosse, la sostanza non cambia. Quando si hanno fondati sospetti è lecito perquisire dappertutto, tantochè può essere chiesta anche la riesumazione dei cadaveri, con apposito mandato e permesso della magistratura ovviamente.

L’ipotesi della distruzione delle prove non può essere utilizzata come deterrente per partire già con il principio che tanto non si troverà niente, di questo passo l’unica cosa che dovrebbe essere permessa sono le intercettazioni e mi sembra che neanche per quelle siate molto propensi. La documentazione può comunque essere stata tenuta per essere utilizzata in ambito di processo canonico o per indagini conoscitive interne da parte della chiesa. Gli archivi del Vaticano, per esempio, sono pieni di documenti segreti a cui gli storici non possono accedere, come tutti gli atti relativi alla seconda guerra mondiale. La commissione giudaico crisitiana riunitasi nel 2001 ha chiesto a gran voce la loro apertura ma niente è stato concesso.

Sandra

Fonte sulla microcamera:
“Le tombe dei cardinali Suenens e Van Roey sono state trapanate per inserire una microcamera per vedere se all’interno c’erano documenti nascosti”, ha detto padre Eric De Beukelaer, portavoce della cattedrale di Mechelen.
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/belgium/7855022/Vatican-condemns-police-raid-on-Belgian-cardinals-tombs.html

Serve, serve. A tutti a stare molto piu’ attenti alle persone a cui si affidano i propri figli per esempio, ad avere meno ingenuità nei confronti di quei bravi animatori (di oratori, centri sportivi, ecc) che sono cosi’ disponibili e i ragazzi li adorano… E’ il meccanismo alla base che è da correggere, per i casi del passato purtroppo ci sarà poco da fare.
Collaborazione? Urka, ti dice niente il nome Bernard Law? Anche lui ha collaborato. Con il vaticano che gli ha espresso la sua tangibile riconoscenza. Quanto è vero che il silenzio è d’oro.

Federico Tonizzo

“In Belgio, nel frattempo, una camera collegiale ha stabilito che le perquisizioni operate presso l’arcivescovado di Malines-Bruxelles lo scorso 24 giugno erano illegali, e che gli atti successivi basati sui documenti raccolti (che dovranno essere restituiti) sono da considerarsi nulli”.
INCREDIBILE… 🙁
LA CHIESA HA MINACCIATO I MAGISTRATI COM METODI MAFIOSI???

Commenti chiusi.