Alla Regione Lazio si sta discutendo una legge che attribuisce finanziamenti pubblici anche ai consultori privati, quasi tutti cattolici e sostenitori della tutela vita fin dal concepimento. Il progetto prevede anche un assegno mensile rinnovabile fino al quinto anno di età del bambino per le madri povere che decidano di non abortire. Promotrice della proposta è Olimpia Tarzia, una ultrà cattolica del PDL (che nel 2006 si candidò però con la lista Veltroni). L’associazione Vita di Donna, per cercare di bloccare l’approvazione del provvedimento, ha lanciato una petizione online e avviato una campagna di sensibilizzazione.
Lazio, protesta contro i finanziamenti ai consultori privati
61 commenti
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Ma non c’era una crisi tremenda con un debito pubblico smisurato e una necessità cogente di ridurre la spesa pubblica? Un assegno mensile pagata da tutti noi a chi compie una scelta del tutto privata incide sulla spesa pubblica? Eh, le contraddizioni…
Preferisci far morire un futuro essere umano invece che sborsare 10 euri in più?
quell’essere umano può finire tranquillamente in mestruazioni ancora prima che una donna si accorga di essere rimasta incinta.
per cui mi aspetto per coerenza che tu vada a raccattare tutti gli assorbenti che trovi in giro (perchè non si sa mai) e gli dia degna sepoltura.
tra l’altro, occuparsi della gente che già c’è non sarebbe male. ma di quella ai cattolici (e soprattutto preti e politici) non frega una ceppa.
@ En Taro Adun
invece di rompere le scatole con interventi cretini qui, perchè non ti dai da fare per far nascere un futuro essere umano?
Ogni volta che non lo fai hai lo scopo di non iniziare un processo che ne genera uno: che tu stia peccando (forse è un bene, non vorrei assomigliasse al genitore…)?
Pensa a quante anime non verranno insufflate…
Pensa a quante meno ne andranno in paradiso…
E tu sei il responsabile!
@ en taro adun
bsta che quei 10 euro siano spesi per regalare preservativi ai popoli africani che di vite se ne salvano 1000 volte tante (grazie al minor numero di contagi di AIDS).
ma tanto per la tua chiesa conta molto di più imporre la sua visione del mondo sia in italia, boicottando in ogni modo la libertà della donna di abortire speculandoci pure sù, che in africa (preferndo continuare a moralizzare sul fatto che non si deve fare sesso piuttosto che permettere agli africani di far uso di contraccettivi che prevengono pure le malattie) piuttosto che salvare davvero delle vite.
se la priorità della chiesa fosse davvero il salvare delle vite, preferirebbe scendere a compromessi usando i suoi soldi per regalare preservativi piuttosco che pretenderli per imporre le proprie decisioni a chi abortisce (e lo fà leglamente, esercitando un proprio LEGALE diritto).
Be’, considerando che un futuro essere umano ancora non esiste in quanto tale, direi proprio che sì, preferisco che continui a non esistere (per farlo morire, bisognerebbe prima che esista, per cui basta giocare d’anticipo). Inoltre, che a quel futuro essere umano che ancora non esiste ci pensi chi decide di metterlo al mondo, invece di imporre la propria questua agli altri, compresi quelli che per di più sono in disaccordo.
Caro En Taro Adun, l’aumento di obiettori di coscienza provoca un vero boicottamento del servizio pubblico ai sensi della legge 194, che non è solo aborto, ma rischia in Italia di essere messa al bando con la conseguenza di un aumento degli aborti clandestini, lo capisci questo?
Se le donne che chiedono il servizio pubblico non si possono permettere di abortire con pieno diritto della Privacy, dato che la 194 lo prevede, è solo perchè questi obiettori non fanno il loro dovere ma impediscono ad altri di farlo e impediscono catto-talebalmente di erogarlo alla donna che ne fa richiesta e ha tutto il diritto di essere assistita.
Ma tuEn Taro Adun, ovviamanete, non potendo far cambiare idea alla donna dandole in testa il tuo libro moralista, opti che sia la politica ha mettere dei paletti ai diritti delle donne che voglio avvalersi della 194. Ma che razza di cittadino sei? Sei un talebano, mi fai pena a questo punto.
Non puoi imporre la tua morela e la tua visione dlela vita agli altri mediante la politica e la religione, hai capito?
Questa che il costituire una famiglia sia una scelta del tutto privata, ancora mi mancava.
La famiglia è un’istituzione di diritto pubblico.
non la si costruisce certo “comprando” la gente per fargli fare figli.
a meno che alla domanda “mamma perchè sono nato” non si voglia rispondere “perchè il governo mi ha dato una mancetta inutile”.
Veramente, secondo wikipedia, il diritto di famiglia e’ una branca del diritto privato, e non pubblico.
http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_di_famiglia
Federico risponde:
mercoledì 15 settembre 2010 alle 19:33
Cioè tu ti sposeresti e figlieresti solo dietro un preciso ordine dell’autorità pubblica?
Secondo te sono nate prima le nazioni sovrane e dopo la famiglia?
“L’associazione Vita di Donna, per cercare di bloccare l’approvazione del provvedimento, ha lanciato una petizione online e avviato una campagna di sensibilizzazione.”
Farebbero meglio a integrare il nome dell’associazione con “Vita di Donna e Morte del Concepito”.
Come nella news precedente.
Ma perchè non capisci mai una mazza?
Capisco benissimo: nei consultori pubblici troppo spesso i dialoghi sono di questo tenore:
Consultorio: “Cosa desidera?”
Donna: “Abortire”
Consultorio: “Pronto il certificato. Avanti un altro”.
O mi sbaglio?
Infatti ti sbagli! Hai mai abortito? Hai mai accompagnato qualcuno?
ti sbagli di grosso, eccome se ti sbagli di grosso.
ma è una semplice ulteriore testimonianza della tua ormai palese malafede
ti sbagli di grosso, eccome se ti sbagli di grosso.
ma è una semplice ulteriore testimonianza della tua ormai palese malafede
Andrea, fosse così dovremmo solo vantarcene. Temo che invece il procedimento sia alquanto più cavilloso.
Ma scusa Andrea, i colsultori non devono diventare la santa inquisizione, non puoi permetterti di restringere le libertà individuali delle donne che fanno richiesata di abortire in nome della tua moralità cattolica, ti rendi conto Andrea che se dipendesse da te violeresti tutti i diritti fondamentali della donna e in ciò crederesti di rendere culto a dio?
No, in realtà i colloqui in consultorio sono regolarmente di questo tipo:
a> Vorrei sapere quale tecnica anticoncezionale sia la più indicata nella mia situazione?
b> Ma lei è sposata?
a> Si, ma.. che c’entra?
b> Ma signora, perché lei vuole andare contro la natura e impedire il dono divino della vita? Non si vergogna? Non sa che così facendo fa piangere sant’antonio e il buon santo padre? Non sa che la sua arrogante ed egoista attitudine contro la bellezza divina della procreazione, maturata nel peccato per motivi esclusivamente narcisisti ed egoisti, le guadagnerà la giusta punizione perpetua all’inferno? Venga, si sieda e parliamone tranquillamente. Apra pure questa bibbia a pag. 329 e leggiamo insieme, vedrà che capirà.
a> ….. !!!
manco questo è vero alessandro 😉
per lo meno, non vale certo per tutti i consultori.
dove ho fatto tirocinio io, non si sarebbero nemmeno mai sognate nel peggiore incubo di fare un dialogo di questo genere 😆
Mi baso sulle testimonianze di donne che si sono rivolte al consultorio.
donne fondamentaliste cattoliche come te, ergo non affidabili.
guarda, ho fatto 6 mesi di tirocinio in un consultorio e non ho avuto le tue esperienze. che sia perchè non era di scienza e vita e quindi il ruolo della gente al suo interno non era sobillare sensi di colpa ma aiutare davvero?
Dici di basare la tua risposta su testimonianze di donne (quante?)
che si sono rivolte al consultorio (quale?).
E allora perché aggiugngi ” mi sbaglio”?…sembrava più un parere,
che una testimonianza.
Sbaglio?
Andrea, in teoria ma anche in pratica, tu vorresti costringere le donne a capire e assecondare la tua moralità? Pensi che si debba pregare nei consultori perchè le donne si convertano al tuo modo di vedere? Le contringeresti ad accettare le tue tesi anrtiscientifiche sull’embrione ecc….ecc…, ma che razza di persona sei? E come ti permetti di violare i diritti delle donne che non la pensano come te e che tu pregiudichi assassine? Se non lo hai detto lo pensi, ma lo do per scontato.
lo sappiamo che a te e quelli come te della vita in atto non frega una ceppa.
tranquillo, non c’era bisogno di ribadire il concetto
Cioè donne cristiane che vanno ad abortire? No, perché altrimenti non si capisce a chi fai riferimento, perché normalmente l’aborto non è tra gli argomenti di dialogo preferiti dalle donne.
ti riferisci a me?
beh anche le donne cristiane abortiscono, così come i cristiani divorziano.
Non so perché ma quando salvo mi trovo sempre il commento postato nel posto sbagliato
“che sia perchè non era di scienza e vita e quindi il ruolo della gente al suo interno non era sobillare sensi di colpa ma aiutare davvero?”
E come, di grazia?
Cioè non essere in consultorio solo per voler far sentire una donna che abortisce una criminale, per esempio.
supportando la donna nella sua decisione, prima e dopo, qualunque essa sia.
non forzandola in una direzione contraria a quel che vuole fare per pura (sadica) ideologia.
cercando di aiutarla a prendere la decisione migliore per lei.
non dando informazioni fuorvianti e sbagliate (capitata coppietta adolescente alla ricerca disperata della pillola del giorno dopo, dopo che “piissimi” ginecologi obiettori in un ospedale gli avevano negato questa opzione, dicendogli oltretutto che nessuno gliel’avrebbe prescritta in quanto minorenni. cosa falsissima).
ma che parlo a fare…
Kaworu, non credi che sia il momento di replicare a domande cretine con risposte altrettanto cretine visto che quelle intelligenti non servono?
Forse dovremmo cercare di utilizzare lo stesso linguaggio…
in effetti hai ragione, ma magari son cose che interessano a chi non è in palese malafede 🙂
mi spieghi come mai un paese cattolico come l italia esiste il divorzio, è si puo abortire legalmente,1 o il cattolicesimo è un ateismo occultato,oppure e un controsenso che la maggior parte di coloro che da laici si fanno i promotori del cattolicesimo,nella loro vita privata se fanno di cotte e di crude,guardasi il nano di arcore,casini,gelmini per ultimi,come mai conosco un sacco di gente divorziata(cattolica),ma che guardano di brutto se gli tocchi la madonna,o il cattolicesimo è in in fondo un polipo morale,cui dietro ci sono i soliti interessi di una classe che vuole mantenere i propi privilegi,è usa il vangelo solo per lustro apparente e pubblicita di comodo.
Cioè non essere in consultorio solo per voler far sentire una donna che abortisce una crim.inale, per esempio.
beh quello è sottinteso, ma c’è gente che usa la deontologia professionale come carta igienica purtroppo.
poi comunque… io ho viaggiato abbastanza.
sono stata spesso al di là delle alpi.
non ho mai visto tanti bambini (e coppie giovani con 2 – 3 figli) come in germania e belgio, e mi dicono che più a nord la cosa sia ancora più marcata.
anche tante coppie miste.
ora, non mi risulta che questo incremento delle nascite sia dato dalla proibizione o “scoraggiamento” dell’aborto.
mi risulta che sia dato da una politica ben precisa. per esempio delle tutele per quanto riguarda il lavoro e dei sostegni veri, non un’elemosina farlocca.
iniziative come quelle dei bigotti nostrani sono come un cerotto per riattaccare una gamba segata via da una sega circolare: perfettamente inutili e buoni solo per rimpallare la colpa su cose che colpa non hanno (gli aborti) senza guardare al nocciolo del problema.
perchè del resto a loro fa comodo.
e poi la coscienza viene così pulita se la si lava in quel brodo…
poi comunque… io ho viaggiato abbastanza.
sono stata spesso al di là delle alpi.
non ho mai visto tanti bambini (e coppie giovani con 2 – 3 figli) come in germania e belgio, e mi dicono che più a nord la cosa sia ancora più marcata.
anche tante coppie miste.
ora, non mi risulta che questo incremento delle nascite sia dato dalla proibizione o “scoraggiamento” dell’aborto.
mi risulta che sia dato da una politica ben precisa. per esempio delle tutele per quanto riguarda il lavoro e dei sostegni veri, non un’elemosina farlocca.
iniziative come quelle dei bi go tti nostrani sono come un cerotto per riattaccare una gamba se gata via da una s e g a circolare: perfettamente inutili e buoni solo per rimpallare la colpa su cose che colpa non hanno (le interruzioni volontarie di gravidanza) senza guardare al nocciolo del problema.
perchè del resto a loro fa comodo.
e poi la coscienza viene così pulita se la si lava in quel brodo…
commento in attesa di approvazione, che stress -.- vorrei un elenco delle parole filtrate :-/
Visto le idee e l’amore che esprimono (un po’ come quando Berlusconi si definisce rappresentante del partito dell’amore) i cosiddetti pro-life andrebbero più correttamente definiti contra-women. Loro hanno deciso che l’embrione/feto è superiore alla donna, che evidentemente è un “vuoto a perdere” e sono convinti di sapere solo loro che cosa sia meglio per la donna.
E’ proprio grazie ai consultori pubblici ed alla migliore informazione e contraccezione che il numero degli aborti è diminuito notevolmente dal massimo del 1983 (circa 230000), ai 116000 del 2009, ma in realtà la riduzione è stata ben superiore se si considerano solo le italiane visto che nel 1983 le straniere erano poche e sono proprio le straniere adesso a rappresentare circa 1/3 del totale degli aborti perché utilizzano l’aborto come contraccettivo.
Per chi ha figli risulta piuttosto demagogico l’aiuto della regione alle donne in difficoltà che rinunciano all’aborto perché il costo dei figli aumenta con l’età e, quindi, dare un aiuto fino ai 5 anni d’età è assurdo, è solo un modo per cercare di “incastrare la donna” e poi lasciarla al suo destino, in qualche modo si arrangerà. All’estero gli aiuti vanno fino al compimento dei 18 anni. Inoltre l’idea che con un po’ di soldi si risolva un problema dimostra anche la scarsa capacità e voglia di analisi di un fenomeno complesso e di volersi concentrare solo sulla cura anzichè sulla più efficace prevenzione.
quoto, quoto.
aggiungo che un ulteriore modo per ridurre il numero di aborti sarebbe fare educazione sessuale nelle scuole, a partire dalle elementari (con modi adatti).
noi (come consultorio) la facevamo in alcune scuole, ma era una goccia nel mare, anche perchè purtroppo le ore erano poche (8 ore in totale, con psicologhe, ginecologa e andrologo) e pochi giorni l’anno…
sostituire l’ora di religione con un’ora di educazione sessuale resta il “mio” sogno per fare qualcosa di davvero utile.
anche perchè l’ignoranza dei ragazzini è veramente tanta.
tanta, troppa, enorme e pericolosa. Non avere alcuna educazione sesuale nè, in Italia, dalla stragrande maggioranza delle famiglie, nè dalla scuola… è un ottimo modo di fare pubblicità a malattie sessualemte trasmesse e gravidanze non desiderate.
Altro che perdere un’ora del tempo di scuola ad indttrinare alla religione cattolica…
tu non hai idea di cosa ho sentito…
cose che voi umani…
ho parlato anche io dell’estero, ma i commenti sono in attesa di approvazione :-/
concordo con te, comunque
Cioè, peggio ancora dei cinque anni proposti in Lazio? Davvero, senza ritegno! Io resto dell’idea che chi fa una scelta deve accollarsene pure gli oneri. Se non è in grado di farlo, che cambi scelta. O cerchi qualche filantropo che faccia delle donazioni private e volontarie.
Faccio notare che stiamo parlando di dare soldi pubblici a chi fa una scelta, non a chi è vittima d’una fatalità. I soldi pubblici sono quelli che, senza tanti giri di parole e senza neppure chiedere permesso, ci vengono prelevati mese per mese dalla paga che così duramente sudiamo per guadagnarci.
Infatti nell’ultima parte del mio intervento io accennavo alla più importante prevenzione perché è risaputo che la prevenzione costa molto meno sia in termini economici che psicologici dell’intervenire a posteriori. In Italia solo la metà delle donne utilizza contraccettivi ed in generale la cultura della contraccezione è scadente e l’accesso alla pillola del giorno dopo difficoltosa. Un’adeguata educazione sessuale e cultura contraccettiva permetterebbe di ridurre notevolmente il numero degli aborti (perché anche molte italiane lo usano ancora come contraccettivo). Avevo provato a fare una stima basandomi sui casi inevitabili (stupro e violenza sessuale, malformazione del feto e pericolo della vita per la donna) ed ero giunto alla conclusione che probabilmente ci si potrebbe avvicinare ad un numero minimo di 20000-30000 aborti all’anno in Italia.
Sull’aiuto economico io mettevo in risalto l’assurdità della filosofia di intervento della regione: o dai l’aiuto fino ai 18 anni come all’estero o è una presa in giro. Sono d’accordo sull’aiuto, ma in casi limitati e particolari, perché preferisco gli stati sociali nordici all’assenza di stato sociale italiano e trovo che sia giusto avere il diritto ad avere un figlio, ma non bisogna abusarne come in certi casi succede al Nord dove donne fanno più figli perché con gli aiuti dallo stato vivono meglio.
E’ assurdo anche solo pensare che mettere al mondo figli sia un diritto. Chi ha sdoganato questo concetto ha messo in atto una corbelleria davvero degna di nota. Mi stupisco che il “sentire comune” lo rafforzi senza se e senza ma, laddove sarebbe opportuno mettere criticamente in discussione la cosa. Personalmente ritengo, qualora non si fosse capito, che un diritto del genere non esiste. Anche perché entra in conflitto con tanti e tali altri diritti più vitali da rendere davvero un assurdo continuare a sostenerlo.
#Aldo# risponde:
giovedì 16 settembre 2010 alle 15:33
Ma infatti per la chiesa è non un diritto, ma un dovere.
ma poi mi sfugge il problema di andrea.
lui dice da giorni che a lui va bene tutto quel che decide la maggioranza, giusto? beh anni fa si è deciso pro 194.
quindi, che cos’è che non gli va bene?
non sarà che a lui le scelte della maggioranza van bene solo quando si uniformano alle sue? 😉
(ovviamente so che è così, è una domanda del tutto retorica)
(tra l’altro questa è effettivamente democrazia e non dittatura della maggioranza, dato che nessuno è costretto ad abortire se non vuole farlo. nonostante la maggioranza abbia deciso che una determinata cosa si può fare)
MAGISTRALE!
Dimostrazione limpida della malafede del nostro (e dei suoi amici, qui)
Kaworu, la tua si chiama LOGICA. E’ inutile cercare di farla capire a chi ha rinunciato a priori (o dal priore?) ad utilizzare il proprio cervello.
Inutile aggiungere che condivido ogni tuo intervento, oltretutto sei anche molto più informata del sottoscritto riguardo i consultori, e come donna anche estremamente sensibile sull’argomento.
prima di farci tirocinio non lo ero così tanto sui consultori (io nello specifico l’ho fatto in un’AIED, presenti su tutto il territorio a quanto ne so, fanno sia pubblico che privato). ma ho avuto modo di vedere come si lavora e devo dire che non ho nulla da eccepire.
trovo che il supporto psicologico (che viene solo offerto, non imposto. c’è un’abissale differenza tra le due cose. nello specifico, viene offerto prima della scelta e se si vuole, anche dopo, e se non ricordo male è gratuito) sia importante, ma non è l’azione coercitiva che gente come i volontari “per la vita” (e contro la donna) mettono in atto.
quello personalmente lo vedo come un abuso e come una violenza. fortunatamente, ho lavorato con persone in gamba e con una grande sensibilità.
Durante il fascismo c’erano questi comportamenti mentalmente alterati di tanti italiani che si lasciavano facilmente suggestionare dalla propaganda del regime e della chiesa cattolica, che si supportavano a vicenda, e si era arrivati al consenso plebiscitario di massa che ha dato inizio alle tragedie della II guerra mondiale nel 1939-40. Auguriamoci che la storia non si ripeta.
L’aborto dovrebbe essere erogabile liberamente, in regime di libera professione, come accade nei paesi europei più evoluti, se una donna ha deciso di abortire perché non vuole subire la gravidanza, ha diritto ad un servizio veloce e senza burocrazia. Quanto all’aiuto alle donne incinta in difficoltà e che non vogliono abortire, è un capitolo che andrebbe scorporato dalla materia aborto. E più in generale se un consultorio è privato, non vedo perché debba usufruire di finanziamenti pubblici…finanziando la sanità privata con i soldi pubblici non si crea un sistema concorrenziale alla sanità pubblica, ma si impiega il denaro pubblico per favorire gli imprenditori amici e clienti…
Altra chicca. Adesso la gravidanza non si porta più avanti, ma si subisce.
se non la si vuole portare avanti e ti obbligano a farlo, si.
ma vabbè, la malafede di leggere e capire solo quel che si vuole…
Nei casi di stupro, ad esempio, e’ evidente che la gravidanza si subisca.
Federico risponde:
mercoledì 15 settembre 2010 alle 19:36
Questa poteva scriverla giunto un uomo, pardon, un maschio.