Woody Allen, un film sulla superstizione

Uscirà mercoledì nelle sale USA il nuovo film di Woody Allen, intitolato Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno. Un film sulla superstizione ma anche sulla religione, spiega Repubblica, che ha intervistato il regista. Allen dichiara di non vedere “differenza tra una cartomante, un biscotto della fortuna o una delle religioni ufficiali. Sono tutti sistemi validi o non validi, altrettanto utili”, e di non ritenere plausbile l’idea che abbiamo vissuto altre vite o che Dio esista.”Io ho un approccio molto scientifico e convinto alla questione”, sostiene, “dal mio punto di vista ciò che vedi è tutto ciò che hai”.

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29 commenti

Bruno Gualerzi

Le dichiarazioni di Woody Allen sulla religione che si ricavano dalla breve intervista non sono gran che (ma credo non gli importasse proprio), mentre il film di cui abbozza la trama sembra veramente interessante.

En Taro Adun

Ha un non so che di materialismo che non mi piace proprio…

vecchio laico

Tutta la filmografia del geniale ebreo/ateo Woody Allen è molto interessante per le sue problematiche, mi riferisco anche alle valenze analitiche. A me è sempre piaciuto come del resto Bunuel, Bellocchio con altri. Personalmente mi fanno riflettere di più questi film che leggere la Bibbia. Quanto al “materialismo” questo ovviamente è un problema tuo.

POPPER

Allen ha un non so che di ateismo che mi piace moltissimo invece, mi intriga assai.

Caro En Taro Adun, Allen è un pluri premio oscar, non una comparsa nel cinema internazionale, i suoi film sono leggendari ormai, ma ovviamente non sei un critico cinematografico, ti basi solo sulla tua fede irrazionale per criticarlo; apri la tua mente, non dipendere dalla fede ma valuta obiettivamente il valore di un attore, un regista, un film per la loro espeerienza e professionalità.

FSMosconi

@En Taro Adun

Che c’è, ti sei per caso accorto della finezza del muro tra fede e superstizione?

POPPER

Condivido Woody Allen, la penso come lui praticamente, a parte quel dire “Sono tutti sistemi validi o non validi, altrettanto utili”. Per me non sono affatto utili, anzi sono costosi allo stato e pretenziosi imponendo agli altri il proprio diritto di culto prevaricando spesso e volentieri sulle libertà delgi altri. Vedrò il film molto volentieri.

nullità

altrettanto utili – ovvero anche utili allo stesso modo, nella stessa quantità.

che può essere zero.

Dariok

un film sulla religione non diretto da Allen, ma con protagonista ed autore lo stesso Allen, e’ “Ho solo fatto a pezzi mia moglie”. E’ un film con dei punti anche molto deboli, ma e’ una condanna al feticismo religioso veramente spassosa. Lui fa a pezzi con l’ascia sua moglie (Sharon Stone) perche’ lo tradiva continuamente, ma portando via con il furgone i resti ne perde uno per strada, la mano con il dito medio alzato. Trovato il macabro resto casualmente da una donna cieca avviene il miracolo, la cieca ritorna vedente; la mano col dito medio alzato diventa reliquia di una Santa al cui cospetto arriva una folla enorme per chiedere la grazia… etc

gero

Dopo non ci si può lamentare che i credenti si sentano più intelligenti e un passo più avanti. Anche il mio cane, anche se non ha un approccio scientifico alla questione, “dal suo punto di vista tutto ciò che vede è tutto ciò che ha”. Il fatto è che io ho una testa e un cuore, sentimenti e desideri, speranze e tanto altro. Non so voi…

Mario 47

Non preoccparti, un cuore ce l’abbiamo tutti (tra parantesi, espleta il pompaggio del sangue – è il cervello che ci rende capaci di provare i sentimenti).
Anche sentimenti, desideri, speranze e – fra tanto altro anche un impianto morale ed etico – li abbiamo anche noi.

Il fatto che non crediamo a Biancaneve, Harry potter, Santa Klaus, Jupiter, Manitou ed altre divinità come se fossero personaggi storici ed a personaggi con basi più o meno storiche come Mohamed, Buddah, Jesuah come se fossero divinità, non cambia la nostra sensibilità ed il nostro approccio ai problemi della vita.

mario

Diocleziano

Gero,
tutto quello che ha un cane è la sua ciotola dei croccantini e il tronco di un albero,
tu hai la tua bibbia.
Io ho tutto il resto…

fab

I credenti non possono sentirsi più intelligenti, perché proprio loro dichiarano continuamente di non voler ragionare.

Il fatto che tu sostenga di avere un “cuore” è un chiaro sintomo della tua dipendenza da metafore e discorsi confusi, che hanno il preciso scopo di nascondere l’evidenza. E’ proprio nell’usare la parola “cuore” per indicare la capacità emotiva che dimostri i tuoi limiti.

stefano f.

strano, un credente che dice di ragionare è come minimo una contraddizione in termini grande come un asteroide.

Kaworu

curioso che gente che dovrebbe essere umile si senta superiore ad altri.

evidentemente i credenti non nemmeno in grado di seguire i comandamenti ed evitare i peccati che si sono inventati.

la superbia per esempio.

nightshade90

umile? chi è che crede che un universo di proprorzioni sconfinate megagalattiche ed inarrivabili per la fantasia umana sia stato creato APPOSTA per loro? e che 13 miliardi di anni di esistenza ed evoluzione dell’universo hanno avuto il solo scopo di portare alla nascita ed esistenza di una creatura (l’uomo) che esiste da appena qualche centinaio di migliaia di anni (lo 0,0015% di tutto questo tempo, a confronto meno di un petosecondo in sostanza)?

direi che in umiltà gli atei ne hanno da insegnare ai credenti….

rolling stone

uaaau!
un Gero cosi’ intelligente da conoscere anche il punto di vista del suo cane,
tanto da escludere che anche lui abbia sentimenti e desideri!

FSMosconi

@gero

Mi sai che l’hai offeso il tuo caro fido (a proposito: dagli una carezza sul muso da parte mia, dispiace? 😉 )….

Federico Tonizzo

Per gero:
Qual è la differenza fra un CREDENTE (e in quale religione “dovrebbe” credere, poi? è indifferente?) e un CREDULONE?

Federico Tonizzo

Per gero:
Dimenticavo: per rispondere alla mia domanda delle 14:50, pensaci bene bene bene e guardandoti allo specchio! 😀

Alfonso

Un tempo la visione meccanicistica della vita da un lato e quella divina dall’altro, erano nettamente separate e bene o male, l’essere umano potè vivere in relativa tranquillità. Entrambe, in qualche maniera e ciascuna nella sua autonomia d’azione, erano utili all’uomo. Man mano che la società diveniva sempre più complessa, queste due visioni si trasformarono sempre più in sistemi di POTERE ed i loro iniziali scopi subirono una profonda trasformazione, conclusasi – avendo intuito le potenzialità – con una saldatura finalizzata esclusivamente al controllo TOTALE dell’umanità. Insomma una micidiale alleanza tra religioni deviate e scienze deviate. Oltre le due, vi fu anche una terza visione della vita, quella gnostica, sempre repressa e soffocata nel sangue e che oggi sta finalmente, diffondendosi sempre più velocemente. Un processo inarrestabile oltre che l’unico percorribile, per evitare all’umanità quel baratro, drammaticamente sempre più vicino.

stefano f.

“il comunismo è morto, dio è morto, e anche Marx è morto e anch’io oggi non mi sento troppo bene” Woody Allen 😉

Maurizio_ds

Bisogna dire che negli ultimi anni la vena cinematografica di Allen sembrava essersi un po’ esaurita, limitandosi lui a dirigere gialli, thriller e commedie che con i film grandiosi dei suoi primi anni hanno poco a che vedere. Girare un film all’anno tutti gli anni non è mica facile. Ad ogni modo lui è sempre uno dei più grandi, e può essere che si stia un po’ risollevando, come con Vicky Cristina Barcelona. Questo nuovo film sembra interessante, speriamo che ci sia l’Allen lucido, ironico e dissacratorio che abbiamo conosciuto in passato.

Truth

Allen dichiara di non vedere “differenza tra una cartomante, un biscotto della fortuna o una delle religioni ufficiali.”

HAAHHAHA.

Kaworu

si sbaglia, c’è una sostanziale differenza: l’ultima cosa è una truffa legalizzata, la prima è abuso di credulità popolare se si estorce denaro, il secondo è discreto da mangiare 😆

Andrea

“llen dichiara di non vedere “differenza tra una cartomante, un biscotto della fortuna o una delle religioni ufficiali.”

Beh, certo, da uno che si mette con una figlia adottiva…

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