Il sottosegretario all’Interno Michelino Davico ha risposto alcuni giorni fa ad una interrogazone parlamentare del leghista Angelo Alessandri, sulla questione del nome che una coppia islamica aveva dato al figlio. Due genitori marocchini avevano infatti chiamato “Jihad” il loro bimbo nato a Mirandola (MO), nel capodanno del 2008. Alessandri sosteneva che “il caso merita una speciale attenzione, sia per lo sviluppo equilibrato del bambino, sia per il significato violento del nome”. Ma Davico ha risposto che il nome ha piuttosto il significato di “lottatore, uomo forte, coraggioso, difensore dai soprusi” e non è riconducibile direttamente alla guerra santa, anche perchè si parla di musulmani che “non hanno mai manifestato posizioni riconducibili al fondamentalismo islamico”.
Chiamano il figlio Jihad: Lega contro ma smentita dal governo
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incredibile, concordo con la Lega.
Il bello della religione cattolica è la sottomissione, il brutto della religione musulmana è la propensione al combattere: per questo i Filippini ed i Messicani fanno le pulizie, mentre i marocchini spacciano.
Nell’immaginario collettivo alla fine vi è un fondo di verità.
Sinceramente non conosco l’etimologia precisa della parola ma se la situazione è realmente quella esposta da Davico non penso che ci siano gli estremi per un’iniziativa legale. Certo è che bisognerebbe considerare il significato che tale termine ha nella società moderna e chiedersi se una persona con un nome del genere non potrebbe in futuro andare incontro a numerosi problemi semplicemente per una scelta più che discutibile dei genitori! Se io chiamo mia figlia “prostituta” magari legalmente non sono attaccabile ma penso che saremmo ai limiti della perdità di potestà per atteggiamenti lesivi nei confronti dei figli.
Da quello che so dovrebbe significare qualcosa tipo “sforzarsi, lottare”.
In ogni caso però le cose dovrebbero essere contestualizzate. Se io faccio un partito politico che si rifà ai principi della religione indù (l’ho sparata grossa ma è solo per fare un esempio) e utilizzo la svastica come simbolo, sarà differente se sarà un partito candidato a bombay o in europa! Nell’ultimo caso potrebbe anche essere legalmente legittimo, ma di certo poco opportuno!
No, sbagli. E’ illegale chiamare un figlio/a con nomi e nomignoli offensivi. L’anagrafe li rifiuta a termini di legge.
In passato avveniva per i COGNOMI dei trovatelli, specialmente se figli illegittimi o di prostitute. Allora fioccavano sì cognomi inventati ridicoli o insultanti, che tradivano l’origine e marchiavano i poveretti per tutta la vita. Da noi ce n’è ancora qualcuno, ma non posso dirli perche sono talmente espliciti – direi porno – che il filtro mi bloccherebbe.
Ah, i bei cattolicissimisssssssimi tempi andati…
Quelli non “pornografici” di questa categoria sono ad esempio, Diotallevi, Graziadei,De Angelis, Diodato, Diodati, Esposti, degli Esposti, Esposito,Innocenti, Donato, donati, Trovato, etc.
A parte il fatto che anche i nomi “cristiani” hanno accezioni guerresche, per esempio Edvige, Matilde, Mafalda, Elda e Edda.
Ma poi questo Angelo Alessandri cosa sta cercando di fare, distrarre gli elettori? Perché guardando in rete, si legge che questo esempio di civiltà padana ha collezionato in un paio d’anni qualcosa come 70 multe, di cui diciotto saldate dal partito. Cosa che ad alcuni non è piaciuta, “è il segretario della Lega Nord Romagna, Gianluca Pini, a sollecitare sulla questione l’intervento diretto di Umberto Bossi: «Mi auguro che i vertici nazionali del partito facciano chiarezza. Io le multe me le pago di tasca mia – commenta Pini – è l’ennesima differenza tra emiliani e romagnoli». (“Alessandri dimettiti”, gazzettino di reggio, giugno 2010)
L’ennesima differenza tra emiliani e romagnoli, questa poi… Non hanno proprio il senso del ridicolo!
Bella questa differenza tra romagnoli ed emiliani sottolineata dal segretario della Lega Nord!. Va bene – si fa per dire – il localismo, ma che sia rivendicato da un leghista contro un altro leghista è veramente esislarante.
In quanto alla notizia, mi chiedevo quanti sentendo poi chiamare questo bambino Jihad penseranno alla ‘guerra santa’. In ogni caso sarebbe l’occasione per precisare che il suo significato oiginario (l’ho appreso qui) ha anche un altro significato.
beh con ogni probabilità i romagnoli sono guardati con sospetto dagli emiliani per via del prefisso rom
Sull’indimenticabile e rimpianta rivista Cuore lessi anni fa un bel brano satitirico sulle divisioni che sfociarono in feroci guerre in Jugaslavia, nei ’90. Si partiva dalla divisione tra serbi e croati e per ulteriori divisioni, si arrivava alla faida feroce tra due familie confinanti.
E il destino di tutti i localismi. Tra l’altro parlando di Jugoslavia, dalle mie parti abitano molti profughi bosniaci, e qualcuno quando vede Bossi in Tv afferma che quel film lo ha gia visto, e il finale è molto brutto.
Comunque resta il problema che noi cittadini italiani dobbiamo pagare con le nostre tasse 18.000 € annui a uno str… di deputato leghista che non ha nulla di meglio da fare che controllare i nomi che i marocchini mettono ai figli.
Dal vocabolario dei nomi:
From Arabic (pre-Islamic), meaning ‘struggle’, ‘fight’, ‘striving’.
With Islam, it took a new connotation with the rise of the concept of Islamic Jihad.
This given name is still used in Arabic speaking cultures/countries as a neutral (non religious-related) first name.
Ma questi leghisti non hanno niente di meglio da fare nella vita che scassare gli zebedei a destra e a manca? ma che gli frega come uno chiama suo figlio. Ammesso che non sia una parolaccia, il resto e’ scelta dei genitori.
“sia per lo sviluppo equilibrato del bambino,”
per questo penso che il nome sia secondario, ma comunque come la mettiamo con lo sviluppo di bambini italianissimi che si chiamano Cheyenne o Nathan Falco
sia per il significato violento del nome
ce ne sono una tonnellata di nomi italianissimi che hanno un significato violento (a partire dal nome Marco, comunissimo, probabilmente derivato da Marte, dio della guerra…. praticamente Jihad), solo che ormai ci siamo abituati e non ci facciamo piu’ caso.
tra l’altro, detto da gente che ha chiamato i figli Kociss, Geronimo, Apache, Eridanio, Sirio (e trota)… 😆
Guarda cosa sta facendo il padre, organizzano incontri esercito-scuola in Lombardia per gli studenti delle superiori:
“L’attività “Allenati per la Vita” è un corso teorico con successiva gara pratica tra pattuglie di studenti, valido come Credito formativo scolastico e con oneri di spesa sponsorizzati da Enti pubblici e privati. Oltre alle lezioni teoriche, che possono essere inserite nell’attività scolastica di “Diritto e Costituzione”, il progetto sviluppa le attività d: primo soccorso, arrampicata, tiro con arco e pistola ad aria compressa, nuoto e salvamento, orientiring ed, infine, percorsi ginnico – militari. Le attività in argomento permettono di avvicinare, in modo innovativo e coinvolgente, il mondo della Scuola alla Forze Armate, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa ed ai Gruppi Volontari del Soccorso.
La pratica del mondo sportivo militare, veicolata all’interno delle scuole, oltre ad innescare ed instaurare negli studenti la “conoscenza e l’apprendimento” della legalità, della Costituzione, delle Istituzioni e dei principi del Diritto Internazionale, permette di evidenziare, nel percorso educativo, l’importanza del benessere personale e della collettività attraverso il contrasto al “bullismo” grazie al lavoro di squadra che determina l’aumento dell’autostima individuale ed il senso di appartenenza ad un gruppo.” Repubblica, 22 settembre
lo so, lo so.
e vogliono le corsie preferenziali per i padani ai test d’ingresso universitari…
@Kaworu
CL docet… 🙁
… tutto questo per dimostrare ancora una volta che l’ignoranza regna sovrana… “orientiring” si scrive “orienteering”. Forse sarebbe stato meglio inserire qualche ora di inglese in più. A quando i nuovi balilla ???
Cos’è, una riedizione dei Balilla?
è un normalissimo nome arabo. Ho conosciuto un Jihad che beveva birra e ascoltava Britney Spears.
Mi preoccupano piuttosto le Assunte, Addolorate, e Pilar varie…
per non parlare di Crocifissa
e Goretta?
e immacolata?
Virginia, concetta, addolorata.
Ho conosciuto una Doloretta che aveva una stretta di mano molle e umidiccia tipo gelatina.
Mi fece senso…
Con la disoccupazione e il precariato Assunta può essere anche un nome beneaugurante
o un modo per fare facile ironia 😆
Una mia amica conosceva una Calogera!!
io ho conosciuto un Redento e una Pasqua…(Pasqua moglie di Salvatore, non scherzo)
😆
Vabbè, Jihad non sarà un granché, ma pure Michelino, insomma… Comunque, fa piacere che i nostri beneamati rappresentanti (?) si occupino di questioni così vitali per il futuro del nostro Paese!
Jihad vuol dire semplicemente “sforzo”
Sottintende dunque un bambino con difficoltà di evacuazione?
Scusate se faccio involonatriamente il gioco della Lega (Ladrona), ma i genitori se la sono andata a cercare…
Credo che se mai avrò un figlio lo chiamerò Hari, o Eto, o Preem. Di certo non Fallom. Nè tanto meno Cleon 😉
Vabbè, ma allora secondo questi qui anche chi chiama il figlio Adolfo dovrebbe essere accusato di simpatie naziste…
io conoscevo un Imperio, nato in età post coloniale
non gli cambiarono in nome
e’ accaduto invece per una coppia che aveva chiamato il proprio figlio “Venerdì” (Domenica invece si può fare): il colmo e’ che il tribunale scelse come nome… quello del santo patrono del giorno di nascita: fu “ribattezzato” (e’ il caso di dirlo, vista la procedura) Gregorio
er guardiano der pretorio
Adolfo e Benito, durante il ventennio, ed anche oltre, erano i nomi preferiti da genitori di chiaro orientamento politico…
Se nasceva femmina, spessissimo usavano Italia…Figurati! 😉
beh, io ho conosciuto due Argentina ….non so se figlie di emigranti…
io ho conosciuto una bimba (probabilmente ora ha circa 15 anni) che si chiama Italia… pare che stia tornando di moda!
Jihad si, e Venerdì no?
Be’, sai: Venerdì è il giorno di Venere, che è Satana. O meglio: Venere è Istar/Asteroth/Asherah/Anat/Innana che è stata poi messa in “cattiva luce” (è proprio il caso di dirlo), così la Stella del mattino, colei che è caduta a causa di Giove ma poi ogni tot. gioni ritorna riportando con sè la vita -Non vi ricorda qualcosa?- è diventata l’Angelo Malvagio: la controparte di Dio, la copia sputata, mediamente a schifio, di Ahriman, detto anche Satan’Ahriman.
http://www.alexamenos.com/index.php?itemid=91
Ti pare che possono chiamare una persona con un nome che rievoca tante ambiguità? 😉
In italia è d’uso anche chiamare le donne Vania. Senza sapere che, come disse qualcuno, Vania in Russia ha le palle.
Jihad, come già scritto da qualcun altro, significa “sforzo”, nella fattispecie lo “sforzo” o “impegno” messo dal fedele musulmano nella difesa o nella promozione della propria religione. Tale sforzo può assumere diverse forme a seconda delle circostanze, e quindi possono esistere diversi tipi di Jihad.
Quello più conosciuto in Occidente è detto “jihad di spada” ed è appunto quello che implica l’uso della violenza, ma ve ne sono molti altri che non la contemplano affatto (inoltre, secondo molte scuole di pensiero islamiche, l’uso della violenza nella cosiddetta jihad di spada sarebbe da intendersi come strumento di *difesa* dell’Islam da attacchi esterni, non come una “guerra santa” per sterminare gli infedeli).
Certo pero’, che chiamare un figlio “Sforzo”, significa volergli male! 😆
Non sarà peggio che chiamarlo Vincenzo, Vittorio o Costanza…
@paniscus
Vincenzo, Vittorio (Sgarbi a parte!) o Costanza, non mi ricordano le maleodoranti pratiche fisiologiche che avvengono seduti sulla divina tazza della toilette…”Sforzo”, francamente si!
Povero cristo….il bambino.
Potete rigirarla come volete,ma questa scelta da parte dei genitori non e’ certo un sintomo
di desiderio di integrazione o pacifica convivenza,per piccolo e insignificante che possa essere.
Naturalmente ognuno puo’ pensarla come vuole :ad esempio Obama non ritiene forse che lasciar costruire una moschea accanto a Ground Zero sia un segno di forza da parte sua,cioe’
dell’America stessa?
Peccato che una porzione crescente dell’elettorato dia segno di pensarla diversamente.
E personalmente ho il dubbio che anche il mondo arabo in generale e integralista in
particolare la pensi diversamente pure lui.
Quindi per integrarsi un immigrato deve per forza chiamare il figlio Mario, Luca, Calogero, Orozno, Luisa, Gianna, Genuflessa, Catena, ecc??
Azz… devo andare a dire a mia madre, che vive qui da 40 anni, che siccome mi ha dato un nome straniero non si vuole integrare!! 😆
Come la mettiamo poi con gli italiani che chiamano i loro figli Kevin, Erika o Samantha? Tutti al muro per poco patriottismo e mancata voglia di integrazione? 😆
Pensa a quanti italiani emigrati hanno continuato a imporre nomi italiani ai figli, secondo quanto dici, in spregio all’elettorato locale. Pensa a quanti italiani che, volendo battezzare i figli con rito cattolico secondo le loro tradizioni, hanno scelto il padrino: non si erano resi conto di cosa questo nome evocava nella mente dell’elettore locale medio? Jihad è un nome arabo preesistente al fondamentalismo, cosi’ come padrino è preesistente alla mafia.
In effetti c’erano anche Amir, Jamal, Khaled, Ahmed…
Jihad, come Crociata sono quantomeno inquietanti…. Cmq… Jihad si, e Venerdì no… mica giusto.
Ma questi leghisti sono fiori di testa, acioè, un nome dato al figlio con significati coranici anche opinabili farebbe del figlio in futuro un discepolo di Bin Laden?
E allora quelli che si chiamano giuseppe? il nome del padre di Gesù sarebbero tutti futuri cornuti per via delle loro mogli che se la faranno con lo Spirito Santo?
Per non parlare del nome Davide, in fututo potrebbe avere a che fare con Golia, e le donne che si chiamano Maria? Beh, sarebbero tutte vergini e mamme santissime?
poi vi è il nome di Pietro, in futuro potrebbe essere papa, e quello di Giovanni l’evangelista potrebbe in futuro dedicarsi alle previsione apocalittiche.
Salviamo i filgi di Bossi da suo padre che ha dato loro i seguenti nomi: Eridano Sirio, Roberto Libertà e Renzo. Quest’ultimo sembra avere un nome normale, ma il padre lo ha rinominato “Il Trota”
perchè vogliamo parlare di quelli di LaRussa?
Geronimo, Apache e Kociss…
…Mpf! 😆
I mussulmani danno ai figli lo stesso nome di Maometto molto spesso, ma anche nella cristianità vi sono stati casi in cui ai figli si è dato il dome di Gesù, si deve esser certi che in futuro sarebbero diventati profeti e messia? No di certo!
Il mio nome anagrafico addirittura significa: dio salva, ma ion sono ateo e conosco me stesso molto bene, non certo in base al nome che mi han dato, semplicemente rispondo a chi mi chiama con quel nome perchè è ormai nella mia abitudine, ma potrei anche cambiare nome se volessi, non mi ha mai condizionato scelte e pensieri.
Quindi ritengo che il nome che si da non signichi nulla, le scelte delle persone non dipendo dal nome, persino ci si può chiamare Saanto di nome ma essere tutt’altro che santo.
“I mussulmani danno ai figli lo stesso nome di Maometto molto spesso, ma anche nella cristianità vi sono stati casi in cui ai figli si è dato il dome di Gesù, si deve esser certi che in futuro sarebbero diventati profeti e messia? No di certo!”
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In italiano non ha mai preso piede, ma ad esempio in spagnolo “Jesus” è un nome normalissimo…
Lisa
Infatti, Jesús per i maschi e María Jesús per le femmine.
e Joshua in inglese
Jesus, e’ tipico nome Portoricano… 😉
Lì sono in moltissimi a chiamarsi in quel modo!
Joshua non è “Gesù”, è “Giosuè”, altro personaggio biblico ma di tutt’altro capitolo…
Lisa
The name Jesus comes from a Greek translation of the Aramaic short form יֵשׁוּעַ (Yeshu’a), which was the real name of Jesus.
ne ho perso un pezzo…
JOSHUA
Gender: Masculine
Usage: English, Biblical
From the Hebrew name יְהוֹשֻׁעַ (Yehoshu’a) meaning “YAHWEH is salvation”. Joshua was one of the twelve spies sent into Canaan by Moses in the Old Testament. After Moses died Joshua succeeded him as leader of the Israelites. As an English name, Joshua has been in use since the Protestant Reformation.
The name Jesus comes from a Greek translation of the Aramaic short form יֵשׁוּעַ (Yeshu’a), which was the real name of Jesus.
Se c’è ancora qualcuno che, in Italia, fa figli, propongo di verificare le ragioni che spingono i genitori a chiamare il neonato con un nome sospetto come “Silvio” – che, d’altra parte, come tutti gli altri nomi ha il suo etimo che rimanda all'”imboscamento” (ovvero al ‘bosco’ o alla ‘selva’ di quanto è ‘selvatico’…)
la metafora del bosco però può avere significati anche opposti a quelli da te citati (waldganger – colui che passa al bosco cioè il ribelle che rifiuta l’omologazione secondo e. junger)
Non ho tempo di scendere nei dettagli, ma – se è per quello -, c’è anche il selvaggio “Berserk laufen/gehen” odinico, a sua volta in rapporto rituale con il “wargus” – il “lupo del bosco” -, equivalente al fuori legge nel diritto germanico. Bestialità selvaggia e illegalità sono concetti strettamente connessi in moltissime culture…
Poi, se vogliamo vederci del buono per forza, è di dovere il cambiamento di sesso:
“Questa è Silvia gentile, dolcissima compagna della bella Euridice. Ah! Quant’è in vista dolorosa!…”
Tutti a difendere una scelta fatta da mussulmani, a mio modo di vedere, molto discutibile.
E se a una bambina figli di cristiani venisse dato il nome Crociata?
perchè, tu crocefissa non l’hai mai sentito?
e monsignor crociata?
Forse si cerca di difendere il diritto che siano i genitori a sciegliere il nome dei figli,o preferisci accettare l’idea che un politicante qualsiasi abbia il diritto di intervenire in questioni che non gli competono?
E’ mia (personale e, forse, un po’ borbonicosbirresca) opinione che se una coppia di genitori da’ al figlio un nome significante una possibile, pericolosa, opposizione, da parte degli adulti di quella famiglia, alle leggi del Paese, si dovrebbe non eccepire nulla quanto alla faccenda del nome del pargolo, ma mettere sotto costante, efficiente, sebbene discreta, sorveglianza di polizia quei familiari e l’ambiente che essi frequentano.
Saluti.
lo stesso se uno chiama il figlio adolfo o benito?
tra l’altro vorrei vedere se questi problemi etimologici si applicherebbero poi a tutti i nomi (e se si, vorrei vedere gli addetti all’anagrafe mentre cercano con google il significato di ogni nome…) o solo a quelli degli islamici.
magari uno registra il figlio “Motumbo” che in qualche lingua vuol dire “sterminatore di pasciuti signori dalla camicia verde e dagli occhiali spessi e l’aria poco sveglia”.
“E’ mia (personale e, forse, un po’ borbonicosbirresca) opinione che se una coppia di genitori da’ al figlio un nome significante una possibile, pericolosa, opposizione, da parte degli adulti di quella famiglia, alle leggi del Paese, si dovrebbe non eccepire nulla quanto alla faccenda del nome del pargolo, ma mettere sotto costante, efficiente, sebbene discreta, sorveglianza di polizia quei familiari e l’ambiente che essi frequentano.
Saluti.”
Scusami ma, detto da uno che ha come nick “cesare”: colui che posto fine definitivamente alla Res Publica Romana; o lo Zar (=K’zar=Caesar), o meglio quegli imperatori così poco amati soprattutto negli ultimi secoli; o ancora il “nomignolo” di tal Silvio B. 🙂 😉 presso gente “diversamente onesta”….
RAmen
Io son dell’idea che in Italia dovrebbero circolare solo nomi Italiani. Un tempo, chi entrava negli Stati che componevano la penisola, vedeva italianizzare d’ufficio non solo il nome dei figli, ma anche il proprio. La cosa ha un senso anche pratico, perché nomi per noi astrusi (anche se “astrusi” non sono altrove) provocano un sacco di disguidi nella gestione della burocrazia, prestandosi a errori di interpretazione fonetica, di trascrizione e di memorizzazione.
Se dico così, è perché avere in una classe una quindicina (o più) di persone dal nome per me impronunciabile mi espone proprio a quei disagi e agli errori conseguenti. Quante volte ho riscontrato errori nella trascrizione dei nomi dei ragazzi stranieri! E quante volte quell’errore è emerso solo a distanza di mesi, costringendo a modificare e riprodurre interi fascicoli di documentazione (talora ho incontrato dirigenti che hanno preferito suggerire di far finta di niente, lasciando documenti errati lungo il percorso formativo dei ragazzini). Aggiungo, quante volte mi son trovato tra le mani documenti compilati in modo parziale, per l’impossibilità di reperire dati esatti, data per scontata nel caso degli stranieri (ma guai se un Italiano non consegna all’ufficio dati comprovati che attestino vita, morte e miracoli con un dettaglio certosino).
Già con gli esempi che ho elencato, direi che ci sono motivi più che validi per far qualcosa affinché in Italia circolino solo nomi in lingua italiana (anche per gli Italiani di vecchia data), ma penso che il problema sia ancora maggiore per chi incontra una ed una sola volta le persone e deve identificarle in vario modo con immediatezza e sicurezza, ad esempio uno sportellista delle poste o di una banca, o un impiegato dell’anagrafe, o un carabiniere. Pensate a un carabiniere convocato ad un processo, al quale venisse richiesto di ricordare un nome per noi impronunciabile e che ha magari letto solo una volta su un documento…
Davvero, quello dei nomi non conformi alla nostra lingua non è un problema secondario, e non riguarda solo gli stranieri.
ma dai su aldo!
in italia sono gli stessi italiani i primi a usare nomi stranieri (Sharon, Jessica, Jennifer, Michael, Jack, John… ne conosco di ogni, alcuni anche scritti, dagli stessi genitori, in maniera a dir poco oscena).
in italia fanno casino per qualunque cosa, anche coi secondi nomi e anche se questi sono italianissimi. mia madre e mia sorella hanno dovuto farsi togliere il secondo nome dai documenti perchè tra comune e compagnia avevano fatto un bordello incredibile (non loro, gli analfabeti che ci lavorano).
mio padre e mio fratello invece non hanno avuto questi problemi.
se uno non sa scrivere un nome, o cerca come si scrive e si documenta, oppure lo fa scrivere al diretto interessato che saprà si spera come si scrive il suo nome.
‘sta cosa à la fascista con luigi fortebraccio e affini sinceramente mi fa ridere.
Kaworu, se hai fatto caso includevo nel mio ragionamento anche i nomi “strani” attribuiti da così tanti Italiani ai propri figli.
Tra l’altro, l’italianizzazione dei nomi “esotici” non è per niente un’invenzione fascista. E’ molto anteriore al fascismo, addirittura molto (ma molto!) anteriore all’unità d’Italia.
Come italianizzeresti il nome tedesco “Beate Katz”?
si ma questo non toglie che l’italianizzazione dei nomi stranieri sia un’idiozia.
così come trovo idiota l’ordinateur francese eh.
FSMosconi ha scritto:
“E’ mia (personale e, forse, un po’ borbonicosbirresca) opinione che se una coppia di genitori da’ al figlio un nome significante una possibile, pericolosa, opposizione, da parte degli adulti di quella famiglia, alle leggi del Paese,”
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Il fatto è che gli italiani (grazie a titolisti del cavolo) sono convinti che Jihad significhi “guerra santa”, quando invece questo non è vero. E’ un nome islamico normalissimo, che significa appunto “sforzo, impegno, tenacia” riferiti alla fede.
Certo, è un po’ “forte”, ma sicuramente non più di Marzio o Marzia (che in origine erano sicuramente nomi guerrafondai), o magari Vincenzo…
… o di tanti nomi vezzosi tornati di gran moda oggi, come Veronica (“apportatrice di vittoria”) o Costanza (che vuol dire appunto “tenacia, perseveranza”, e che in origine aveva senza dubbio un riferimento alla fede cristiana).
Lisa
Beh, forse non si dovrebbe risalire all’etimologia di un nome ma attenersi al significato nel contesto moderno, nei tempi e nei luoghi in cui si vive.
Comunque, fari dell’Alessandria, ancora qui con la mia storia del corso di italiano:
Stamattina incontro Mohammed, gli chiedo se allora è deciso a fare il corso, il grado di preparazione che possiede, poi gli butto lì: xxx (la moglie italiana) che ne dice? Risposta: E’ meglio che xxx non ne sappia niente, non dirlo neanche a yyy (un’amica con cui mi vede sempre insieme). Io: Ma perché? Non c’è nulla di male, io le cose le faccio alla luce del sole. Se hai paura che la gente chiacchiera e tieni le cose nascoste le dai anche un motivo in più per chiacchierare. Risposta, no, no, è meglio che non sappia niente. Bene, alla mia conoscente non dirò niente (già si lamentava del fatto che lui non le racconta mai niente di quel che fa), ma da parte mia a questo punto niente corso di italiano a Mohammed! Che dite, son razzista?
“Se dico così, è perché avere in una classe una quindicina (o più) di persone dal nome per me impronunciabile mi espone proprio a quei disagi e agli errori conseguenti.”
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Basterebbe manifestare un minimo di curiosità culturale e chiederglielo esplicitamente, come si scrivono, e soprattutto come si pronunciano, facendo lo sforzo di ricordartelo e di usarlo correttamente. Io lo faccio SEMPRE, con i ragazzi dal nome o cognome “strano”, mi sembra un minimo sindacale di rispetto e buona educazione.
In ogni caso, ANCHE se si eliminassero i nomi di persona stranieri o esotici, non vedo come si potrebbe fare la stessa cosa coi cognomi 🙂
LIsa