La conferenza episcopale tedesca ha intenzione di dare un risarcimento ad ogni vittima degli abusi sessuali emersi in questi mesi. L’ammontare sarà valutato caso per caso, riporta il settimanale Der Spiegel in un articolo che uscirà domani. Il presidente dei vescovi locali Robert Zollitsch, ha escluso che verranno pagati 80mila euro per ogni vittima, come richiesto da coloro che subirono abusi in strutture dei gesuiti, e che quindi i risarcimenti saranno più bassi e calibrati a seconda delle singole storie. L’assemblea plenaria dei vescovi tedeschi tenutasi a Fulda, riporta l’Osservatore Romano, si è espressa in particolare per aprire un “diaologo aperto e a tutto campo”, per “confrontarsi al suo interno e nelle diocesi anche sui temi più spinosi”. La proposta della Chiesa tedesca sui risarcimenti verrà presentata ufficialmente alla prossima riunione della tavola rotonda istituita dal governo sugli abusi sessuali, il 30 settembre.
Chiesa tedesca propone: “un risarcimento ad hoc per ogni caso di abuso”
28 commenti
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In teoria i risarcimenti dovrebbero essere decisi dai tribunali civili, non dalla conferenza episcopale tedesca. Comunque, almeno, è già un piccolo passo nella direzione giusta. Non dimentichiamo poi che in Germania non esiste l’8 per mille, e la religione è finanziata (principalmente?) con le tasse di quei fedeli che si dichiarano tali nella dichiarazione dei redditi, i quali “forse” saranno ora un po’ meno inclini a dichiararsi tali (e a pagare). A meno che i “mancati introiti” della chiesa vengano compensati dallo stato, o a meno che il Vaticano si offra di pagare i danni alle vittime tedesche con il “nostro” otto per mille…
Giustissimo che devono essere i tribunali civili a stabilire l’entità del risarcimento. Ennesimo tentativo della Chiesa di mostrarsi “giusta e magnanima” ma allo stesso tempo detentrice del potere e superiore ai tribunali terreni.
Non credo che il Vaticano si dichiarerà mai disponibile a sborsare un euro. Non lo ha fatto per le diocesi degli Stati Uniti, non lo farà nemeno per la Germania.
Faranno dichiarare banca rotta alle diocesi, in questo modo valutando il meno possibile il patrimonio delle diocesi potranno pagare il meno possibile e in seguito riaprire delle diocesi economicamente pulite.
“Economicamente pulite” ma con i preti “sporchi”?
Ho notato che in Italia, a causa del “calo delle vocazioni”, diversi preti sono di origine non italiana, ma per esempio africana o altro. Chissà se, poi, anche loro… uhm… mah?…
@Tonizzo
Non mettiamoci a fare dell’ipocrisia “filoterzomondista “per favore.
Sicuro che anche tra loro ci saranno dei disadattati ,per non dire dei pervertiti,come dovunque.
La miseria non aiuta certo l’equilibrio mentale,senza contare che in certe zone del
terzo mondo pedofilia e pederastia fanno parte addirittura della cultura locale.
Questo non facilita certo la comunione dei popoli,come del resto tanti altri fattori
(vedi integralismo religioso),ma e’ cosi.
Praticamente una tabella come quelle delle assicurazioni.
Al posto del ”colpo della strega” ci sarà la ‘botta del prete”…
un risarcimento ad hoc per ogni caso di pedofilia condannerebbe il clero tedesco al fallimento.
vedremo come va.
intanto in italia si continua ad occultare o a minimizzare le colpe delle alte gerarchie.
chiacchiericcio
Nooooo!
Quale chiacchiericcio!?!?!
Complotto massonico del difensore del crocifisso Licio Gelli! 😆
Che ideona! il tariffario degli abusi: così un prete prima di decidere la “prestazione” potrà chiedere al vescovo quanto possono sborsare in caso di Y e quanto in caso di X
pensa che da noi siamo messi anche peggio.
lì almeno sono arrivati alla fase del risarcimento quindi hanno riconosciuto che la colpa del clero esiste, da noi invece i mass media parlano ancora di “colpe da chiarire” o di “quantifiçare ed accertare le colpe effettive da quelle solo sospette” 🙁 una vergogna internazionale che ci mette alla berlina in tutto il mondo civile.
Ma quanto riescono ad essere schifosi e vomitevoli? Ogni volta riesco a sorprendermi dei livelli raggiunti da questi signori!!! Per loro il passaggio è immediato: soluzione del problema=soldi!sei stato abusato? Prenditi sti soldi e tutto risolto. Neanche michael jackson è arrivato a tanto. Riescono a rendere qualsiasi cosa monetizzabile (penso sia il termine giusto ma può darsi che stia prendendo a pugno l’italiano). D’altra parte se sono riusciti a rendere l’inesistente una fonte di guadagno…questo si che è un miracolo…
probablemente michael jakson non era nemmeno colpevole di tutti i reati ascrittigli ma solo del fatto di essere un povero mentecatto ignorante 😉 ma è un’ altra storia che non c’entra niente con le religioni ne’ con gli argomenti che si trattano in questo sito.
Cercano di prendere i casi singolarmente perchè se si parla di centinaia di bambini abusati la reazione psicologica è maggiore della somma delle parti, così come i risarcimenti, mentre trattando i casi singolarmente si può minimizzare ogni storia e anche far sentire i singoli coinvolti colpevoli in parte di ciò che è successo (come accaduto in una intervista delle iene, dove un prete voleva far sentire in colpa la madre che denunciava per l’ira che provava nei confronti dell’abusatore. Bleah.)
Sciacalli marci fino al midollo.
Mi hanno colpito maggiormente i religiosi, i praticanti cattolici, i clericali, i preti i vescovi e i cardinali cattolici i quali, anziché farsi almeno una ragione della colpevolezza della loro chiesa (romana cattolica) avendo riconosciuto e rifiutato quei comportamenti immondi, vogliono al contrario denunciare le vittime per lesa maestà, per oltraggio dovuto al fatto che hanno avuto il coraggio di denunciare un abuso sessuale ad un loro superiore nella gerarchia cattolica. Ossia dalla loro convinzione presunta di incommensurabile assoluta superiorità dovuta alla appartenenza alla chiesa cattolica romana, disprezzano i fedeli più deboli o più ingenui e con meno potere, che hanno optato di denunciare le violenze, considerandoli scarti sociali, e ritengono al contrario di essere loro quelli a doversi rivalere sulle vittime, con modi intimidatori e sprezzanti, di scherno, di duro contrasto, basati sui rapporti di subalternità, anche giurisdizionale. Trovo impressionante questo comportamento, da parte di religiosi che usano per sé stessi l’appellativo di “cristiani”.
@Spapicchio
E te ne meravigli?
Non mi stupirei se da un momento all’altro Papa Ratzinger se ne uscisse con una
enciclica tipo”De immunitate pretorum” nella quale enuncia un nuovo dogma,quello
dell’assoluta immunita degli ecclesiatici di fronte a qualsiasi legge per qualunque reato,dalla pedofilia all’omicidio.
Ossia questi gerarchi, religiosi, clericali e praticanti convinti, ad un certo punto perdono il contatto con la realtà, distaccandosi completamente dal mondo diciamo materiale, concreto, sentendosi al di fuori ed totalmente affrancati dalle loro azioni, un po’ come nel trastullo omicida vagheggiato da Ratzinger, in una estrema liberalità, per cui quando uno volesse confrontarsi con questi personaggi, presi nella loro elevazione incommensurabile relativa alla posizione che occupano nella gerarchia ecclesiastica romana cattolica, penso che avrebbero quantomeno una difficoltà nella comunicazione con creature di rango decisamente infimo, se rapportato al loro, secondo la loro ottica; una educazione civica in questo senso dovrebbe essere assicurata agli studenti ossia: come rapportarsi ai gerarchi o ai clericali cattolici praticanti e ai fedeli cattolici in genere; penso sarebbe un buon antidoto culturale, una informazione molto utile per evitare per esempio anche gli abusi sessuali, visto che gli ecclesiastici si ritengono al di sopra della legge civile, quantomeno per informare. Quello che sta un po’ facendo l’UAAR, una informazione preventiva.
Comunque questo tipo di mentalità la si riscontra anche nella società civile, al lavoro, nei locali nelle piazze, non solo negli ambienti religiosi cattolici, sotto forma di superbia, alterigia, discriminazione, atteggiamenti che sfociano poi o si traducono nella xenofobia anche leghista, nell’etnofobia, ed infine nella diffamazione e nel denigrazione di tutto ciò che è sentito come diverso, come potenziale nemico, piuttosto che avversario; ossia questa mentalità, questa idea di messa in subalternità gerarchica compare anche nei più banali rapporti sociali e di lavoro, trasformandosi in questioni di appartenenza sociopolitica, negli schieramenti politici, nelle organizzazioni consociative, nelle corporazioni, eccetera.
E questo comportamento discriminatorio è causa della degenerazione dei normali rapporti tra cittadini e del degrado della coesione sociale, e ovviamente dei vincoli di solidarietà, delle normali consuetudini di convivenza civile e delle regole democratiche costituzionali.
Premesso che circa 150 milioni di vecchie lire mi sembrano un’ulteriore presa in giro per una vita rovinata, quali sono i casi per cui nei tribunali terreni si sostituisce la galera con il risarcimento in denaro?
Ottima domanda, che si applicherebbe anche a tutti i codici penali del mondo per tutti i possibili reati :-/
@barbara
Quello che potrei darti per certo sono gli innumerevoli casi in cui si sostituisce la galera
con una saporita mazzetta al magistrato,almeno qui da noi.
Abbiamo perfino ufficializzato il rito del “patteggiamento” !
Già… Per esempio, non vi insospettisce, al riguardo, l’assoluzione in un solo mese da parte di un tribunale di Roma, il 22 scorso, di Vittorio Emanule di Savoia “perchè il fatto (associazione a delinquere finalizzata al falso e corruzione allo scopo di ottenere licenze per il gioco d’azzardo) non sussiste”, dopo che il tribunale di Potenza ci lavorava dal 2006?
Il Savoia, al Tg, si è detto “molto soddisfatto di QUESTI giudici”.
@Tonizzo
Certamente,al pari della condanna di Scattone per semplice “omicidio colposo”
e all’obbligo,per la Sapienza,di concedergli una cattedra.
Se non sbaglio la motivazione ufficiale della sentenza era che questo gli permettera di
“avere i mezzi per risarcire la famiglia della vittima”.
Curioso,vero,dato che a quanto risultava il padre e’ un personaggio facoltoso e
sembra “ammanicato “coi partiti .
non ci siamo capiti: in galera! altro che risarcimento!.
Meglio in galera (a lavorare, mica lo dobbiamo continuare a mantenere noi) PIU’ il risarcimento, da quantificare da parte del tribunale civile.
Rovinano 2 volte la vita dei bambini, e vogliono liquidare a tutti gli effetti, dei traumi da cui difficilmente si riprenderannno!?!?
E’ vero che una volta vendevano pure le indulgenze, e il decurtamento del tempo trascorso in purgatorio, ma qui siamo alla mercificazione del reato!
Roba da pazzi scatenati!
L’idea del tariffario è di per sé abominevole, nessuna cifra può risarcire chi ha subito atti del genere. Almeno c’è il riconoscimento da parte della chiesa della responsabilità.
I soldi da dove li prenderanno secondo voi? penso che abbiano fatto la formica invece della cicala fino ad ora, cioè, quel che la gente donava e le banche facevano fruttare e il capitalismo ecclesiastico produceva, o a batter cassa ai mercanti del tempio di DIOR, che al momento è a rischio sequestro se oltre i 23 milioni ce ne fosero altri da sequestrare in seguito.
E’ la volta che i fedeli cattolici di Germania inizieranno l’evacuazione, cioè, l’exit, prima di arrivare a dover pagare il danno alle vittime, cioè, sempre appartenenti al popolo dei fedeli che già contibuiscono alla ccar.
Bisognerebbe cominciare davvero a valutare una causa per crimini contro l’umanità nei confronti della chiesa cattolica.
Ciao a tutti
Si, ma…. da dove cominciamo? 😐