Da segnalare l’interessante articolo Un miliardo (e più) di non credenti su Il Sole 24 Ore del 26 settembre, recensione di Gilberto Corbellini del saggio curato dal sociologo Phil Zuckerman Atheism and Secularity (in due volumi, di cui è uscito il primo). Il sociologo del Pitzer College è un punto di riferimento imprescindibile per lo studio della non credenza nel mondo contemporaneo.
I non credenti, “cioè le persone che non credono in un dio personale nè in entità ultraterrene”, sono tra i 500 e i 750 milioni nel mondo e se si aggiungono le persone “che sono religiose ma non si sentono parte ‘di nessuna chiesa’, o persone che semplicemente si dichiarano non religiose ma ‘credono in qualcosa’, il numero potrebbe quasi raddoppiare”, scrive Corbellini. Stimati nel 1900 allo 0,2%, i non credenti oggi per numero vengono dopo cristiani, islamici e induisti e sono distribuiti nei paesi più sviluppati a livello economico e con alti livelli di scolarità e qualità della vita.
“Contrariamente a quello che si sente dire”, sottolinea Corbellini citando gli studi di Zuckerman, “nel mondo gli atei sono in aumento e anche il processo di secolarizzazione è in espansione”, con circa 8,5 milioni di non credenti o atei all’anno in più.
“Ateismo e secolarizzazione” vedono “numerosi tratti positivi, come livelli significativamente più bassi di pregiudizio, di etnocentrismo, di razzismo e di omofobia” e “supporto maggiore all’eguaglianza femminile”. I non credenti inoltre “allevano i loro figli promuovendo in loro la maturazione di un pensiero indipendente e senza ricorrere a punizioni corporali”. Zuckerman “non ignora gli studi che sembrano dire cose diverse” sui non credenti, “ma dimostra che o sono metodologicamente mal impostati, o che mettono l’accento su aspetti diversi”. Pur emergendo che le persone religiose sono meno a rischio per disturbi del comportamento, consumo di alcoolici e droghe o per la violazione della legge, “per quanto riguarda i comportamenti più violenti e gli omicidi, gli atei non sono più a rischio dei religiosi”.
Altro “luogo comune che gli studi demografici e sociologici sfatano è quello che gli atei non abbiano valori”: piuttosto, sono “carenti in quei ‘valori’ che prevalgono tra le persone molto religiose, come il nazionalismo, i pregiudizi socio-sessuali, l’autoritarismo, l’antisemitismo, la chiusura mentale e il dogmatismo”. Ma gli atei continuano ad essere “la vera ossessione degli integralisti”, subendo discriminazioni sia nei paesi cristiani che in quelli islamici. “Quando si dice che le religioni stanno tornando” afferma poi Corbellini, “in realtà si confonde la religiosità con il fenomeno socioculturale che le vede trasformarsi in strumento di lotta politica”, fenomeno più acuto in quelle zone “dove c’è o torna la povertà economica, e dove c’è o torna l’ignoranza”.
Corbellini su Zuckerman: Un miliardo (e più) di non credenti
46 commenti
Commenti chiusi.
“” I non credenti, “cioè le persone che non credono in un dio personale nè in entità ultraterrene”, sono tra i 500 e i 750 nel mondo “”
Deve esserci un errore di stampa, sono sicuramente almeno 500-750 MILIONI.
cè ben scritto milioni,in effetti
Grazie per la segnalazione, ho corretto il refuso. Effettivamente 500-750 erano un po’ pochini… 🙂
il lapsus è più una cosa stile antonella clerici che non può vivere senza ca…lcio.
beh l’ha detto veramente, in diretta tv se non ricordo male 😆
“Pur emergendo che le persone religiose sono meno a rischio per disturbi del comportamento, consumo di alcoolici e droghe o per la violazione della legge” francamente mi piacerebbe leggere questi studi e sapere a che “religiosi” fanno riferimento: se quelli che vanno tutte le domeniche a messa (ovvero i praticanti assidui) o quelli che semplicemente si dicono credenti, perché altrimenti ho i miei serissimi dubbi.
Per quanto riguarda i bevitori, mi piacerebbe sapere cosa ci fanno tutte quelle birre la mattina nei luoghi solitamente frequentati da mussulmani; su droghe e legge mi piacerebbe sapere se gli spacciatori extracomunitari e i mafiosi non sono per loro credenti; sui disturbi del comportamento mi piacerebbe sapere se la misoginia e l’omofobia così presenti questa categoria non lo siano
Cioè in molti hanno bisogno di un Dio che gli “ordina” di non ridursi come un straccio bevendo o drogandosi? mi può stare anche bene.Parliamoci chiaro però,io che non credo all’esistenza di un dio,e che non mi lascio andare ai vizi o agli eccessi,potrei essere anche la dimostrazione che la religione non è poi necessaria come si vuol far credere in questo articolo…basta del buon senso e tanta discpilna.
molti di loro probabilmente si “drogano” di dio 😉 si ubriacano di religione e così via… infatti di parla di disturbi DEL COMPORTAMENTO, non di altri generi di disturbi psicologicamente più rilevanti.
Come l’articolo precedente: non son certo numeri che sorprendono, specie quello dei non credenti più numerosi dove ignoranza e indigenza son ricordi lontani…
Tra i “non credenti”, termine bislacco e insensato che solo religiosi in positivo possono concepire, occorre aggiungere gli , quelli che “sanno” che non solo gli animali e i vegetali sono dotati di spirito, ma anche le leggi di natura ( vedi Gaia di Asimov); chissà quanti di questi sono contati tra i “credenti” di qualche religione pur restando animisti.
Altro che un miliardo! Sono i “credenti” ad essere in minoranza; solo che fanno più rumore.
NON ci credo proprio: per esperienza diretta, nel gruppo famigliare di mia moglie, tutto composto da ferventi credenti, si sino verificate ( e tutt’ora si verificano) casi di depressione, schizofrenia e altri disturbi del comportamento che dalla mia parte, non credenti, non si sono manifestate.
depressione e schizofrenia NON sono disturbi del comportamento, sono ben altro!!! Pensa al termine: “comportamento”.
Più che basarmi su quello che dice Phil Zuckerman (gli credo sia ben chiaro) mi conforta un dato maggiormente attendibile: gli strilli e le invettive del ponteficie e dei suoi luogotenenti contro di noi, sensibilmente aumentate in questi ultimi cinque anni.
Sono la prova piu’ concreta che la secolarizzazione galoppa e gli atei aumentano….Piu’ se la fanno nelle mutande, piu’ strillano! 😉
…E purtroppo, piu’ puntano ai privilegi, stringendo i giunzagli ai politici compiacenti e sudditi. 🙁
“ Quando si dice che le religioni stanno
tornando” afferma poi Corbellini, “in realtà
si confonde la religiosità con il fenomeno
socioculturale che le vede trasformarsi in
strumento di lotta politica ”, fenomeno più
acuto in quelle zone “dove c’è o torna la
povertà economica, e dove c’è o torna
l’ignoranza”.
Benvenuti in Italia.
Peccato che gli atei con un cervello sono in realta’ molti di meno…
Di catto-troll dotati di cervello devo ancora trovarne uno …
Anche i religosi con un cervello sono una frazione di quelli totali, e ne esistono (ho avuto la grande fortuna di averne conosciuti ben più d’uno). Seguendo le parole di Carlo Cipolla, esiste una frazione costante σ di stupidi indipendentemente dal campione preso. (inoltre questa frazione è sottostimata per definizione). Quindi esistono una pari percentuale di stupidi sia tra i credenti che tra i non credenti. Attenzione: si parla di stupidi non di ignoranti.
Hai inoltre che se la stupidità è distribuita normalmente, la maggioranza è mediamente stupida o più stupida del “mediamente”. 😀
@Goverdomme
Sugli atei, non saprei segnalarti nulla di certo, mentre invece sui credenti, le statistiche che vedono i partecipanti alla messa, come sempre piu’ anziani e privi di istruzione superiore, e’ una certezza! 😉
http://www.diocesisenigallia.it/frequenza%20messe%20festiva%202009/Frequenza%20alla%20messa%20festiva%202009.pdf
é questa la sola virtù dei credenti frustrati:
“Quando si dice che le religioni stanno tornando” afferma poi Corbellini, “in realtà si confonde la religiosità con il fenomeno socioculturale che le vede trasformarsi in strumento di lotta politica”, fenomeno più acuto in quelle zone “dove c’è o torna la povertà economica, e dove c’è o torna l’ignoranza”.
Questo è il loro terreno favorevole.
Finalmente un testo come si deve, che dice le cose come stanno.
“i non credenti oggi … sono distribuiti nei paesi più sviluppati a livello economico e con alti livelli di scolarità e qualità della vita.”
Ecco perché qui da noi questi governi (tutti) clerical-fascisti stanno smantellando la pubblica istruzione e segando il reddito?
c’è un fondo di verità in quel dici, tuttavia la realtà che colpisce di più nell’analisi politica è che i nostri governanti non sanno governare, da cui la povertà in moti aspetti, dall’amministrazione pubblica alla scuola, dalla ricerca allo sviluppo, dalle riforme urgenti da fare a quelle che non si dovrebbero nemmeno fare perchè anti laiche e favorevoli alla corruzione.
Peraltro confondendo la causa con l’effetto?
(Non è che se impoverisci qualcuno, questo va di più in chiesa…)
In effetti, la classe dominante oggi in Italia segnala in continuazione la sua scolarizzazione patetica, che cerca di tramandare alle generazioni future. Scommetto che se nominassi Coulomb a un parlamentare medio, quello si metterebbe a ridacchiare, pensando che abbia detto una parolaccia.
Ma quanti di questi sono atei liberamente? In Cina ad esempio il partito consiglia di essere atei per nonparlare della Corea del Nord
FUFFA!…Fuffa fritta. Si e’ così tanto parlato dell’ateismo di stato imposto, in questo blog, che non meriti nemmeno chiarimenti sulla faccenda.
Cambia registro.
oh certo, parliamo di un paese dove il dittatore è divinizzato.
te sei a corto di argomenti eh? no perchè quando lo sei, di solito tenti sempre di sviare il discorso.
No, no! Quando sono a corto di argomenti, tirano fuori la storiella dell’ateismo di stato e basta! 😉
Tipo disco rotto o qualcosa di simile…Una sorta di mantra da recitare quando non si ha niente di meglio da dire.
Si tratta chiaramente di una sorta di stupro mentale il loro…sanno di trovare il loro fragile appiglio durante il famoso “mirror climbing”. 😆
Ma l’ateismo di stato esiste o no?
è semplicemente la sostituzione della religione con un’altra. di solito tramite divinizzazione del leader (un po’ si sta facendo anche in italia, ma qui sono abituati al culto della personalità o dei feticci).
quindi dubito sinceramente che si possa parlare di ateismo.
tra l’altro, anche in un regime di supposto ateismo di stato o di religione di stato, nessuno impedisce a della gente di credere in altro. per lo meno, non siamo ancora alla lettura del pensiero.
anche se comunque l’ateismo è una cosa ben diversa dall’imposizione. quello di stato, ripeto, non è granchè diverso da una religione con il leader come dio.
ora possiamo tornare IT o ti fa tanto schifo?
“In Cina ad esempio”
in Cina ad esempio non sono mai stati “religiosi” nel senso occidentale, visto che il termine cinese stesso, “religione”, è un neologismo relativamente recente. Taoismo, Confucianesimo e Buddhismo erano sempre definiti come “insegnamenti” (e non prevedono dei immortali, onnipotenti, giusti etc, anzi: gli dei se pure ammessi erano ornamentali agli insegnamenti). Quindi pur essendo tra virgolette religiosi i cinesi sono tradizionalmente atei. E da secoli i tentativi (osceni) di convertirli al cristianesimo sono tutti miseramente falliti (anche se protestanti e cattolici ostentano assurdi numeri di convertiti).
Accusare pertanto i governo cinese di preferire cinesi tradizionalisti rispetto ai pochissimi convertiti a un culto ridicolo e perverso è come accusare i governi europei di discriminare i pedofili dagli incarichi di governo.
Si noti poi come l’ateismo in cina non sia affatto imposto: tutti i culti sono liberi, tranne quelli che si pongno contro le leggi dello stato. E questo è il caso del cattolicesimo: in cui si obbliga all’obbedienza verso un capo di stato straniero (che non riconosce la cina!) e che notoriamente ha lavorato nell’ombra, e non solo, contro gli interessi cinesi negli ultimi 50 anni.
Il trattato sulla tolleranza di Locke, poi, dovremmo tutti prenderlo come esempio: libertà religiosa per tutti tranne che agli intolleranti. Quindi chiusura del vaticano ed esproprio di tutti i loro possedimenti. Riduzione del clero allo stato laicale e requisizione di tutte le loro enormi ricchezze. Mi sembra il minimo come progamma. (di mio sarei un tantino più radicale)
Quindi i cattolici sono una quinta colonna del Vaticano?
mai sentito parlare del dogma dell’infallibilità papale? (1870)
mai sentito che nella chiesa cattolica i vescovi li decide il vaticano e non i fedeli? (1917)
strano. evidentemente il tuo catechismo era di pessima qualità.
Quindi l’infallibilità papale dimostra che i cattolici sono spie del vaticano oppure la nomina dei vescovi da Roma dimostra che cosa?
@Enrico
No: significa che non possono dar libertà ad una organizzazione gerarchica che più volte ha agito contro lo Stato (a ragione o a torto), che risiede in un posto ma non è riconosciuta dallo Stato stesso e che non da libertà al popolo (e quì se dicessi “da che pulpito” potrei anche capirti…).
Non mi sembra sibillino…
Eh eh, uno Stato straniero che si vuole intrufolare per lo “spirito” ma che quando viene chiamato in causa dallo Stato ospitante si nasconde dietro l’immunità diplomatica dello Stato estero!
Vi ricordo che un’Ultimissima di agosto riferiva che il governo cinese “investe in chiese”: http://www.uaar.it/news/2010/08/25/stato-cinese-investe-chiese/ (leggete anche l’articolo che si trova linkato in quell’Ultimissima).
Ovviamente lo fa a scopo manipolatorio sulle persone.
Non vere chiesa ma surrogati di chiese.
@ Enrico
piu che i comunisti a frenare la propagazione del cattolicesimo in cina fu proprio papa Clemente XI che nel 1704 proibii i cosiddetti riti cinesi.
Bell’articolo, lo approvo interamente.
Siamo migliori dei creti…ehm…denti, che dio li abbia in gloria…
sono ateo.
se non avessi alcuna morale, cosa mi impedisce domattina di uccidere il primo anziano che incontro per strada? o di rapinare una negozio dopo l’ altro? o di ingravidare tutte le donne che incontro sparendo il giorno dopo? oppure di appicare incendi in giro per il quartiere?
se non ho morale, non ho senso del giusto e sbagliato, nè vergogna, nè rimorso, nè etica.
insomma, potrei fare qualunque cosa in qualunque momento senza rifletterci nemmeno un istante.
strano che nessun ateo lo faccia, eppure siamo tutti poveri esserei senza morale.
misteri della fede.
sono ateo.
se non avessi alcuna morale, cosa mi impedisce domattina di uccidere il primo anziano che incontro per strada? o di rapinare una negozio dopo l’ altro? o di ingravidare tutte le donne che incontro sparendo il giorno dopo? oppure di appicare incendi in giro per il quartiere?
se non ho morale, non ho senso del giusto e sbagliato, nè vergogna, nè rimorso, nè etica.
insomma, potrei fare qualunque cosa in qualunque momento senza rifletterci nemmeno un istante.
strano che nessun ateo lo faccia, eppure siamo tutti poveri esserei senza morale.
mistero della (non)fede.
Scommetto che non hai mai sodomizzato un chierichetto…………….
– ops, pensavo di aver corretto in tempo, eliminate pure questo e la copia –
Basta pensare all’Italia, il governo finanzia il Vaticano invece della ricerca -_-“