Bernhard Josef Schuth, regolarmente assunto come organista e capocoro in una parrocchia tedesca, era stato licenziato dalla Chiesa cattolica dopo che si era separato dalla moglie. Schuth ha iniziato allora una battaglia giudiziaria che l’ha portato dopo molti anni alla vittoria, conseguita alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Il tribunale ha riconosciuto che Schuth aveva firmato con la Chiesa un contratto che limitava i suoi diritti ma, sostiene la sentenza, la sua firma non lo impegnava anche a vivere in astinenza in caso di separazione o di divorzio.
Oltre al caso di Bernhard Schuth, che ora lavora per una chiesa protestante, la Corte si è espressa anche sul licenziamento di Michael Heinz Obst, un portavoce della Chiesa mormone tedesca. In questo caso la Corte, in considerazione della rilevanza delle mansioni esercitate dal ricorrente, ha ritenuto giustificato il licenziamento, provocato da una relazione extraconiugale.
La Corte di Strasburgo condanna la Chiesa per aver licenziato un organista
18 commenti
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che bocconcini in questo periodo 😆
a proposito di organisti: ne conoscevo uno che suonava a messa e dopo anni aveva chiesto un aumento (ridicolo) ai frati che glielo avevano negato. Per ritorsione ha suonato nelle messe successive (per mesi!) musiche tratte da film porno!!
certo e noi ci crediamo anche…
Be’, in fondo, già nel ‘500, Orlando di Lasso aveva messo insieme sacro e profano in senso molto simile (e i preti “grossi” lo pagavano pure per simili testi musicati):
Un jeune moine est sorti du convent,
A rencontré une nonnette au corps gent.
Se print a luy demander
S’elle vouloit brinbaler
Ou dancer le petit pas.
Vray dieu helas!
Vous ne brinbalerez, moine!
Vray dieu helas!
Vous ne brinbalerez pas.
He moine, moine, qu’apelez brinbaler?
Ma jeune dame, baiser & accoller
En nostre religion
Brinbaler nous apelons,
Cors à cors, nus en deux draps.
Vray dieu helas!
Vous ne brinbalerez, moine!
Vray dieu helas!
Vous ne brinbalerez pas.
Et moine, moine, que diront vos abéz?
Il sont déçeus tous voire très bien gabéz
En lieu de bien entonner
Vous faites le lict branler,
La reigle ne l’entend pas.
Vray dieu helas!
Vous ne brinbalerez, moine!
Vray dieu helas!
Vous ne brinbalerez pas.
libero… di non credere!
Ma come si permettono? Possibile che questi della Corte Europea non abbiano capito che i diritti dell’uomo sono solo quelli che decide la CCAR? 😆
Ce ne vorrebebro così di sentenze, se ne sente la mancanza al giorno d’oggi.
Ot. San Giovanni Rotondo, rissa tra i devoti di Padre Pio: due arresti.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/sangiovannirotondo-padre-pio-rissa-pellegrini-576864/
Ma quanto amore di dio che c’è in tali santuari!
si irradia in tutto il mondo ma a volte qualche rissa ci scappa,
come nelle osterie dove si è pieni di spirito divino.
Dovevano essere rimasti accecati dalla volta rivestita d’oro. Si sa che tutto è vanità e sterco del diavolo. Gliene sarà colato un po’ sulla testa…
mi ricorda la megarissa della basilica della natività
@Popper
Appunto: spirito “di vino” (che, a sua volta, è “spirito”: dai 10 ai 15 volumi alcolici!) 😉
[OT:on]
Ed ecco a voi Pontifess, che attribuiscono al loro caro amicone Pio IX (per gli amici “Pio Tutto” e “‘O Pio Ner..” 🙂 ) l’onorificenza di “Padre della Patria”, nonchè sibillini poteri profetici 😆 .
Il tutto condito con vittimismo da terza categoria e demonizzazione ad oltranza, ormai marchio a fuoco di tutti gli articli del sito sul tema “Risorgimento”.
Notare l’utilizzo del termine “Nemici della Chiesa” ad inizio articolo 😀 🙂
http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/varie/5624-il-vero-padre-della-patria-fu-pio-ix-papa-storico-e-profetico-le-sue-intuizioni-anticiparono-i-problemi-di-oggi-che-lui-seppe-valutare-con-anticipo-gli-dobbiamo-essere-grati
PSV vola pro nobis
[OT:off]
Padre della patria che di conseguenza non disdegna di annoverare tra i suoi principi anche la tolleranza nei confronti della schivitù.
Uh! Adesso nell’artoclo di Pontife666 ci sono anche dei commenti… 😆 😆 😆
Quando ho letto “La corte di Strasburgo condanna la Chiesa” pensavo che si parlasse già del crocifisso, anche se la cosa non riguarda direttamente la Chiesa…
A proposito si sa qualcosa sulla sentenza?
Ricordo che anche in Italia era successo un caso simile, ma in quell’occasione l’organista aveva cambiato sesso…
Cioè: aveva cambiato… organo! Curioso, però: maschio o femmina, a livello di definizione, sempre “organista” era… Al di là della battuta, e restando nel tema “musicisti e cattolicesimo”, lo sapevate dove lavorava l’ultimo cantore castrato della storia? Guarda un po’: in Vaticano! (È roba da rabbrividire: si tratta di Alessandro Moreschi, della cui voce esistono addirittura registrazioni. Morì nel 1922 [sic!]. Come al solito, strumenti o voci che siano… è sempre la stessa musica: se, da un lato, Parini si era scagliato contro la barbarie di questa immonda pratica già nel Settecento – cfr l’ode “Contro l’evirazione dei cantori” -, dall’altro, i preti non vedevano niente di strano nel mostrare questo grande rispetto per i diritti umani più elementari…)
Magari la catechista siciliana che ha scritto questa lettera, potrebbe pure seguire le orme di Bernhard Josef Schuth e far causa al prete ed alla SUA chiesa…. 😉
I commenti del parroco sono semplicemente avvilenti.
http://www.livesicilia.it/2010/10/01/io-donna-umiliata-e-cacciata-dalla-chiesa/
Chiunque riesca a trovare conferma di questa news o di questi fatti, e’ pregato di postarmi i link. Grazie. 😉
Scusate l’OT ma è un aneddoto di come la chiesa anche in Italia tratta gli organisti.
Nella seconda metà dell’800 a Bergamo la “Congregazione di Carità” che era rimasta senza organista per la morte di costui, per questioni di prestigio per le grandi celebrazioni voleva un musicista che a quei tempi andava per la maggiore e si rivolse al maestro Amilcare Ponchielli. Questo li tirò “a verze” come si dice per più di due anni nell’intento che si rivolgessero al maestro Vincenzo Petrali suo amico che sapeva senza lavoro e in condizioni disagiate oltretutto abitante a Bergamo. I cari gonnelloni caritatevoli della “Congrega” pur sapendo delle condizioni del maestro Vincenzo Petrali non vollero mai dargli il lavoro perchè aveva sposato un’ebrea.