I parenti di Matthew Snyder, marine caduto in Iraq nel 2006, hanno fatto causa al gruppo fondamentalista della Westboro Baptist Church di Topeka (Kansas), guidato dal predicatore Fred Phelps e noto per manifestare con slogan omofobi e religiosi anche durante i funerali (si ricordi il caso di Ronnie James Dio, Ultimissima del 21 maggio).
Il 10 maggio 2006, durante il funerale di Snyder, come da copione un picchetto di fondamentalisti armato di cartelli del tipo “Dio ti odia” e “Grazie a Dio per i soldati morti” e altri contro gli omosessuali ha manifestato a circa cento metri di distanza. Secondo questa chiesa, gli Usa sono puniti da Dio per la presenza degli omosessuali e per l’aborto, anche con la morte dei soldati inviati in missione. La famiglia Snyder, anche per una serie di messaggi su internet che offendevano la memoria del giovane, ha fatto causa alla Westboro Baptist Church per invasione della privacy, diffamazione e danno intenzionale in un momento di stress emotivo.
La Corte Suprema ascolterà domani Albert, il padre di Snyder, per una causa in cui si scontrano la libertà di espressione e la sensibilità verso i soldati statunitensi morti, il cui verdetto arriverà tra diversi mesi. Nel 2007 un giudice federale aveva già condannato la chiesa per circa 10 milioni di dollari, poi ridotti a 5 nel 2008. Una corte d’appello federale nel 2009 ha però dato ragione ai fondamentalisti e ridotto ulteriormente la multa, con la motivazione che questi hanno esercitato la libertà di espressione.
Usa: offesa memoria di un soldato caduto in Iraq, causa contro fondamentalisti
81 commenti
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Mah, secondo me questa non è libertà di espressione: è incitazione all’odio, alla discriminazione e alla violenza. E forse anche apologia di reato.
concordo perfettamente.
oltretutto la libertà di espressione non include il divieto di critica appunto per certe espressioni. per cui se sono liberi di farle, sono anche tenuti a risponderne.
Io non concordo invece.
La grandezza degli USA sta proprio nel permettere anche a gentaglia del genere di manifestare pacificamente le proprie (squallide) idee.
Se si cominciano a limitare le opinioni più sgradite, non c’è un chiaro dove ci si dovrebbe fermare e si finirebbe come in Italia: con la DIGOS che fa irruzione nelle librerie contro slogan come “I love Milingo” e “Il futuro della papamobile”.
10000 volte meglio gli USA di Phelps che non l’italietta delle banane della DIGOS.
non è questione di limitare, è questione che uno si deve assumere la responsabilità di quel che dice.
sostieni un sacco di fregnacce? ok perfetto, puoi tranquillamente farlo.
un altro che si sente offeso è liberissimo di denunciarti. se effettivamente si tratta di offese o altro, poi starà ai giudici decidere.
ma non per questo è proibito a te o ad altri di continuare a manifestare certe idee.
tra l’altro, incitare alla violenza o legittimarla va forse un pochino oltre la libertà di espressione. visto che valica il limite 1)della libertà individuale e 2) dell’incolumità altrui.
Non conosco i dettagli quindi forse hai ragione. Però i messaggi che sono riportati qui sopra (“Dio ti odia” e “Grazie a Dio per i soldati morti”) non sono incitamenti alla violenza.
Sono legittime opinioni, anche se io personalmente le trovo insensate.
Sono d’accordo con te. In America (ma anche da noi) il solo affermare che Dio non esiste suona per molti come un’offesa.
Mica sono il America!
@ Emanuela
Direi proprio di sì.
@ Ernesto
“Sono legittime opinioni…”
Lasciamo perdere…
Lo decidi tu quali opinioni sono legittime e quali no?
E per fortuna che in tanti si riempiono la bocca con la cosiddetta “carità cristiana”.
La semplicissima carità umana imporrebbe il rispetto del dolore altrui, davanti alla morte o comunque a gravi sofferenze.
E’ dunque evidente che gli adepti di questa Westboro Baptist Church tutto sono fuorchè esseri umani. Lo sono nati, poi sono diventati qualcosa d’altro.
Non sono gli unici del resto.
Davvero esistono persone così bieche?
Che mondo triste.
con dio, tutto è permesso.
ma almeno la smettessero di nascondersi dietro il fantoccio divino e avessero il coraggio di dire “IO”… comodo far ricadere la responsabilità dei propri gesti su esseri immaginari.
Visto oggi al tg. I soldati muoiono perchè permettiamo ai gay di esistere.
E poi si lamentano se diciamo che le religioni servono solo ad incitare all’odio.
la temperatura della terra aumenta perché diminuiscono i pirati, ovviamente
ci sono anche i grafici che lo testimoniano
La libertà di espressione non può essere una scusa per l’offesa e la molestia.
Mi colpisce perchè è esattamente lo stesso argomento che utilizzano i cattolici nostrani, contro chi esercita la libertà di bestemmia.
Ricordiamoci sempre che la libertà d’espressione ha senso quando difende espressioni assurde e odiose; opinioni sensate e concilianti non hanno alcun bisogno della libertà d’espressione.
“Ricordiamoci sempre che la libertà d’espressione ha senso quando difende espressioni assurde e odiose;”
???????????
@ moreno03
Quoto al 100%. E’ solo uno degli innumerevoli casi in cui la libertà d’espressione viene volgarmente degradata a mero alibi e paravento per qualsiasi nefandezza e per l’irresponsabilità più totale. Non c’é nulla di peggio dell’arrogante pretesa di impunità di certa gentaglia.
Sono stato in effetti molto sintetico.
Cosa vuol dire “difendere la libertà d’espressione” ?
Difendere, ad esempio, il diritto a proclamare il proprio ateismo ha senso, mettiamo, in Egitto. Difenderlo invece in un forum della UAAR non avrebbe senso, perchè questo diritto non verrebbe minacciato.
Diceva Orwell che la vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire.
E’ per questo che non ha senso difendere la libertà d’espressione, quando questa consta in espressioni razionali e concilianti per le nostre orecchie: la vera libertà d’espressione si manifesta invece solo nei confronti di ciò che riteniamo assurdo, irricevibile, irritante, odioso, ecc…
Insomma quando qualcuno dice cose che non vorremmo sentir dire.
Sì leonardo belle parole ma nel caso in questione c’entra come i cavoli a merenda. Andare con frasi rancorose e piene d’odio al funerale di un soldato molto, sostenendo che la sua morte è dovuto al fatto che l’America tutela (?) i propri omosessuali, non sono è offensivo per la memoria del morto, ma mera volgarità espressiva, oltre che essere una provocazione insensata.
C’è anche chi dice che partecipare al gay pride vestiti da Papa è offensivo e volgare.
Io invece trovo offensivo per la ragione umana che certe persone accettino come verità rivelate il contenuto d’antichi libri mitologici.
Se potessero parlare solo coloro che non dicono nulla d’offensivo e volgare alle orecchie di *chiunque* altro, ci sarebbe un silenzio di tomba.
Molte volte infatti tacere converrebbe.
Dunque – se ho capito bene – questi mentecatti offendono un soldato morto in Iraq, non perchè magari sono contro la guerra (e sarebbe comunque ignobile prendersela con una vittima della stessa), ma perchè la vittima è la giusta punizione che dio infligge ad una nazione che ammette l’omosessualità e l’aborto!.
Queste cose succedono solo in America… dove per fortuna ne succedono anche tante altre… ma sono sempre inquietatnti.
“Libertà d’espressione?”
turbare una cerimonia religiosa funebre, oltraggiare il dolore dei parenti del soldato morto, istigare all’odio, bestemmiare Dio attribuendogli i propri pregiudizi e paranoie sono REATI DA GALERA, non “libertà d’espressione!” Il limite della libertà è il rispetto delle persone e della legge!
che poi quei mentecatti si dicano “Cristiani”… se Gesù Cristo esistesse, li fulminerebbe!
Che volete,ll’America e’ un grande paese, e come tale e’ grande nel bene e nel male.
Noi in casi simili dobbiamo accontentarci di un Pecoraro Scanio che si limita a sghignzzare
in pubblico mentre presenzi ai funerali dei NOSTRI soldati caduti in missione.
Al posto dell’odio abbiamo solo la cafoneria di uno s%&/£$£ !
L’invasione della privacy mi pare che ci stia. Liberi di dire che il loro dio odia chicchessia e per qualunque motivo, ma non disturbando un funerale.
Forse però la corte ha reputato che quei cento metri fossero una distanza sufficiente a considerare “non disturbata” la cerimonia privata.
Pare che in effetti sia proprio così: dalla sentenza della Corte di Appello (grassetti miei):
“It was undisputed at trial that Defendants complied with local ordinances and police directions with respect to being a certain distance from the church. Furthermore, it was established at trial that Snyder did not actually see the signs until he saw a television program later that day with footage of the Phelps family at his son’s funeral.“
ma queste non sono libertà di espressione ma offese, e le offese sono sempre state punite penalmente, piu’ o meno dappertutto.
Una cosa e’ fare striscioni satirici, come “I love Milingo” che non vedo chi possa offendere, una cosa e’ mandare mail minatorie verso dei familiari di un soldato.
Non si parla di email minatorie, ma di “messaggi su internet” (post sul sito della chiesa?) “offensivi verso la memoria”…
Far ciò che si vuole non è legge, è anarchia, e l’Uomo non sarà mai in grado di essere anarchico, al massimo potrà imparare a farsi i cazzi propri, che è bene diverso; dove c’è legge c’è responsabilità, tutti devono esprimersi e tutti devono assumersene le conseguenze, la vera censura è impedire la parola a priori, mentre qui il caso è diverso, se i battisti di westboro mi chiamano “peccatore” mettono pubblicamente in dubbio la mia condotta morale, io sono danneggiato agli occhi della comunità e, se si sono inventati tutto, se non possono dimostrare la mia spregevolezza devono essere puniti, come tutti i diffamatori
“Dio ti odia”
Ma Dio non era Amore? 😆
sono parzialmente d’accordo col giudice nel senso che che però doveva eliminare la multa e riconoscere legittimo il diritto dei fondamentalisti a manifestare e parlare.
se ci battiamo veramente per la libertà d’espressione dobbiamo accettare anche e necessariamente che abbiano voce anche coloro le cui idee reputiamo assolute idiozie.
gli USA hanno poche cose grandi. una di queste è il Primo Emendamento.
non possiamo essere liberali a senso alternato (solo quando piace a noi). libertà di parola vuol dire libertà di parola per tutti, che con questo si dia voce anche a delle cretinate assolute è sempre e deve restare il male minore da accettare. iniziare a fare dei distinguo porta e porterà sempre alla censura e alla non libertà.
In realtà sono quei casi psichiatrici che attribuiscono a Dio il LORO odio.
Da quel che sapevo phelps compie queste azioni per essere cacciato dalla polizia e/o aggredito da quelli che infastidisce e quindi fare causa per risarcimenti. ne avevano fatto un post su pharyngula
Sono abbastanza sorpreso da molti dei commenti a questa notizia oggi, di solito i frequentatori di questo sito sono piu’, come dire, equilibrati. Ho l’impressione che si stiano usando due pesi e due misure.
Dire che i soldati morti sono una punizione divina ha la stessa valenza (in termini di liberta’ di espressione) di dire che dio non esiste. La prima offende i parenti delle vittime, la seconda i credenti. Ma non ci vedo nessun incidamento a delinquere.
I protestanti (nel senso quelli che hanno protestato al funerale) si sono tenuti a distanza, distanza giudicata sufficiente sia dalla polizia quel giorno sia da un giudice piu’ tardi. Inoltre, il padre del ragazzo ha saputo della manifestazione solo la sera dalla televisione.
Ora, provo ribrezzo per quelle persone che pensano veramente che i morti in guerra siano una benedizione, ma non possiamo impedirli di dirlo. E neanche portarli in tribunale perche’ qualcuno si e’ offeso.
“Dire che i soldati morti sono una punizione divina ha la stessa valenza (in termini di liberta’ di espressione) di dire che dio non esiste. La prima offende i parenti delle vittime, la seconda i credenti.”
Mi spieghi perchè dire che dio non esiste è un’offesa ai credenti? No, sul serio: mica si vuole offendere LORO, si dice solo come la si pensa… 😐
Chiedilo ad un credente 🙂
Anche gli altri non volevano offedere il padre del ragazzo morto, dicevano solo come la pensavano.
“Anche gli altri non volevano offedere il padre del ragazzo morto, dicevano solo come la pensavano”
Allora niente offesa ma come minimo indignazione? 😐
Il mio punto e’ che uno si puo’ anche offendere/indignare/incazzare per quello che dico, ma cio’ non puo’ essere sufficiente per impedirmi di dirlo.
Credo che detta cosi’ siamo tutti d’accordo, ma da alcuni commenti letti mi e’ sembrato che cosi’ non fosse. Per quello mi sono stupito.
Giulio69 puoi dirlo finché vuoi ma lontano dal funerale, su un sito internet magari, perché altrimenti è come difendere le offese e le croci che scritti sui mur della casa della famiglia Albertin, in fondo sono pur sempre forme d’espressione di dissenso, no?
Infatti difendo il loro diritto a protestare, anche nel caso della famiglia Albertin. Cio’ non significa che sia d’accordo con quello che dicono.
Il fatto che scrivano sui muri della loro casa invece e’ diverso perche’ si tratta di proprieta’ privata, ma non per quello che hanno scritto.
Non possiamo, ripeto, avere due pesi e due misure
[OT:on]
Fecondazione: sfida A governo e Vaticano:
http://tv.repubblica.it/rubriche/repubblica-domani/fecondazione-sfida-a-governo-e-vaticano/54255?video=&pagefrom=1&ref=HREC1-1
[OT:off]
Questi della Westboro Baptist Church sono, oltre ogni ragionevole dubbio, dei fanatici squilibrati, e ciò non è in discussione, ma non vedo perchè prendermela con loro per gli slogan contro i soldati morti e non per le loro posizioni sull’omosessualità: per me sono quelle da condannare apertamente (e magari anche da sanzionare, dipende a che livello arriva l’espressione pratica di questo pensiero).
Seguite il mio ragionamento: dire che dei soldati (o degli imbianchini) sono morti per volontà di dio, di allah, di anubis o di odino dovrebbe essere ininfluente di fronte alla legge, e anche se si dicesse che sono morti per volontà di pinocchio non vedo cosa cambierebbe a livello pratico, poi è logico che la sensibilità dei credenti agisce in maniera diversa a livello personale nell’elaborazione (sempre personale) del concetto, però lo Stato non può agire in base all’emotività dei cittadini che si sentono offesi, altrimenti se io sono un adoratore del mostro mangiaspaghetti e qualcuno mi dice che il mio affezionatissimo amico gattino morto quest’estate è deceduto per volontà del suddetto mostro mangiaspaghetti, divinità da me adorata, non è immaginabile pensare che lo Stato arrivi a risarcirmi perchè mi sento offeso. Il fatto che il mostro mangiaspaghetti sia una divinità con un piccolissimo numero di credenti e che non sia rappresentato da una lobby con tanto di città-Stato, non significa che uno Stato veramente laico non debba tenere in considerazione TUTTE le religioni in maniera assolutamente uguale. Quindi trovo che questa storia della condanna in tribunale sia del tutto fuori luogo, soprattutto se avviene negli USA, Paese dove la libertà d’espressione dovrebbe essere garantita sempre e comunque… anche se poi si sa che a furia di esportare i loro sani princìpi hanno esaurito le loro scorte di democrazia e libertà, però vabbè, almeno una parvenza illusoria di libertà potrebbero lasciarla.
Non capisco il senso.
Legittimare un insulto o un’offesa, spacciandola per libertà di espressione ma dettata da convinzioni religiose. Il diritto umano di avere la libertà di professare il proprio culto, non deve mai prevaricare, quelli che sono tutte le altre libertà individuali, compresa quella di non essere molestati verbalmente, da offese e messaggi di questi pseudo religiosi.
Che senso ha sopratutto, legittimare un messaggio di odio (appunto!), sulla base delle proprie convinzioni religiose. Benedetto XVI e la sua cricca odiano i gay, gli atei e via dicendo…Si possono legittimare messaggi omofobici e discriminatori, solo perche’ i capi della mia religione, ce l’hanno su’ con i gay ed i non credenti?
A me pare che se i tribunali, finiranno per dar ragione a questi cattofondamentalisti di Topeka, si verranno a creare precedenti e si avvaleranno, una miriade di insulti tra svariate fazioni di religioni (o non religioni) diverse.
Io ci starei anche ad andarmene in giro con un cartello, con su scritto, “I preti violentano bambini quotidianamente” oppure “B16 mafioso” o altre offese simili, ma pensate che davvero tutto questo poi, contribuisca a ristabilire una convivenza civile ed un rispetto per le libertà individuali!?…Io penso di no e quindi penso anche che farebbero bene a fare almeno altri 10 milioni di dollari di multa a questa chiesa di Topeka, per scongiurare altre loro “Libertà di espressione”.
Non e’ sulla base delle convinzioni religiose di nessuno, che si possono autorizzare offese a chicchessia.
@ Paul M.
Quoto tutto anche questo. Con l’unica puntualizzazione che cartelli come quelli da te citati, anche se in effetti non sarebbero molto opportuni ai fini della convivenza civile, direbbero cose non lontanissime dalla verità.
Lorenzo prendere di mira un personaggio famoso che si mette consapevolmente al centro dell’attenzione e quindi anche della critica, è ben diverso che prendersela con l’anonimo feretro di un soldato.
Anche il diritto alla privacy dei cosiddetti vip è meno tutelato di quello di pinco pallino proprio perché sono personaggi pubblici che dalla pubblico traggono il loro vantaggio e al pubblico debbono di più di quanto non debba un tizio qualsiasi.
Al momento, non mi veniva fuori nulla d’altro, tenuto conto della moderazione! 😉
Per gli slogan di incitamento all’odio non ci si può e deve fare niente, rientrano nel diritto alla libertà d’espressione.
Ma questo:
“anche per una serie di messaggi su internet che offendevano la memoria del giovane”
Qui da noi insultare una persona fisica è reato di diffamazione, se consideri il lutto c’è anche l’aggravante della crudeltà.
Quello che non riesco a capire è l’estrema crudeltà di andare a fare certe manifestazione ai funerali dei solati. TI stanno sui cabasisi i gay? Protesta in piazza, fai i tuoi cavolo di volantini, ecc…. ma non andare a TORTURARE una famiglia colpita da una tragedia.
“Per gli slogan di incitamento all’odio non ci si può e deve fare niente, rientrano nel diritto alla libertà d’espressione.”
Siamo fuori di testa????? L’incitamento all’odio come diritto alla libertà d’espressione??? Certo, come no, poi se in conseguenza di questo avvengono le peggiori violenze – come ad esempio quelle sempre più frequenti sui gay nel nostro paese -, beh, pazienza, d’altra parte non vorrete mica proibire la libertà d’espressione (che in verità c’entra come i cavoli a merenda)….Per quella si può anche passare sopra la vita delle persone, evidentemente.
L’istigazione all’odio é altamente pericolosa, fa danni enormi e avvelena sempre più il mondo, e dovrebbe essere impedita: che senso ha tollerare tutto questo??
Per tutti gli estremisti della “libertà di manifestare le proprie idee” (anche se in realtà l’espressione é del tutto impropria perchè come dicevo sopra questo diritto c’entra meno di zero), che la difendono aprioristicamente e in modo dogmatico ANCHE, e sottolineo anche, in casi come questo, vorrei soltanto citare un frase di un noto filosofo:
La tolleranza illimitata porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.
Karl Raimund Popper, La società aperta e i suoi nemici, 1945
Insomma, in pratica é solo legittima difesa, tutto qui.
Senza polemica o attacchi personali verso nessuno, come sempre, ma non potevo proprio fare a meno di dirlo.
Dove finisce l’incitamento all’odio, e dove inizia il diritto di critica?
Se non c’è incitamento alla violenza (che, in sé, è cosa distinta), frasi tendenti a demonizzare un “nemico” non fanno male a nessuno, da sole. Eventuali gesti violenti lo fanno, invece. Ma la responsabilità penale è dell’individuo adulto e vaccinato che compie quel gesto, non di chi lo ha lontanamente influenzato (il quale al massimo può avere una responsabilità morale).
Odiare in cuor proprio non è reato. Aggredire per odio lo è. Per l’incitamento deve valere la stessa distinzione. Sono le azioni, non le opinioni, a poter essere pericolose: è molto rischioso, per una società che vuol essere aperta, cancellare questa differenza.
Ricordati sempre che la portata di un messaggio va sempre rapportata alla sua efficacia. Se un politico prima aizza la folla sapendo poi che questa compirà atti di violenza, non può poi giustificarsi facendo il santarellino sostenendo magari che l’anno frainteso.
In questo caso pero’ l’incitamento alla violenza c’e’ ed e’ ben chiaro.
Se io dico “i gay fanno schifo, sono dei pervertiti, sono dei peccatori” questa e’ una opinione. Discutibile e odiosa quanto vuoi, ma sempre un’opinione e in questo caso e’ “giusto” difendere il diritto di critica.
Ma se io dico “i gay fanno schifo, dio uccide i soldati americani perche’ vuole punire l’america perche’ difende i gay” se ne puo’ dedurre che:
dio = essere perfettissimo che non sbaglia mai i suoi giudizi
dio uccide chi difende i gay
quindi e’ giusto e perfettissimo uccidere chi difende i gay
questo non e’ “semplice” odio, questa e’ incitazione alla violenza, e nemmeno tanto sottile…
No, è facilissimo risponderti che per loro il diritto di punire i peccatori al massimo livello ce l’ha solo l’onnipuzzolente che adorano, sicché prendere atto della “giustizia” divina non equivale a volerla sostituire con la “giustizia” umana.
Insomma, il loro dio può essere qualcosa di più di un giudice infallibile, come lo hai connotato tu: svolge pure le mansioni di carnefice unico…
Poco me importa alla giustizia di quello che uno penso, se comunque i mezzi che usi sono efficaci per fomentare odio, razzismo violenza, ecc. sei comunque colpevole. Importa quel che fai realmente, non le scuse che tiri fuori per giustificarti.
Magar, sai benissimo che non funziona cosi.
Agli occhi di un tribunale, senza prove del contrario, funziona proprio così, invece.
Intendo agli occhi di quei fondamentalisti
Non vedo cosa c’entri l’odio col diritto di critica.
Non conta solo la responsabilità penale, non basiamoci solo ed esclusivamente su quello, è troppo limitativo: conta anche la responsabilità morale, eccome, anche se poi non é penalmente sanzionabile. Non é proprio vero che le opinioni non possono essere pericolose: si può uccidere o comunque provocare danni gravi anche con le parole. Io direi che una società che vuol essere aperta non può tollerare l’intollerabile e il pericoloso, se, oltre ad essere aperta, vuole essere anche civile. E qui, oltre a citare nuovamente Popper (ad esser troppo tolleranti si finisce per essere distrutti insieme alla tolleranza), vorrei ricordare anche una celebre frase di Piero Angela che può adattarsi all’argomento: va bene essere aperti, ma l’apertura mentale non deve essere tale da far cadere il cervello per terra.
Beh, certamente c’è la responsabilità morale, ma teniamola distinta da quella penale. Nell’Ultimissima di oggi si parla della seconda, non della prima.
Il politico che fa leva sui sentimenti “di pancia” della folla, nell’esempio di moreno03 qui sopra, dovrà essere sanzionato dalla società civile (non votandolo più, ad esempio, o prendendo esplicitamente posizione contro di lui), non da un tribunale.
Hai perfettamente ragione.
Questi della Westboro ci stanno facendo peraltro un grande favore: razzisti, omofobi e fanatici religioni vari che la pensano come loro ma non lo dicono o lo dicono in modi più sottili (non gridando al funerale del soldato morto, ma con sottintesi in qualche TV mesi dopo) ne escono del tutto screditati.
La repulsione e il disgusto che il pubblico prova verso gli accoliti del reverendo Phelps finiscono inevitabilmente per dirigersi anche verso il contenuto delle loro manifestazioni, cioè contro l’omofobia e contro il fanatismo.
Ce ne fossero di più di Phelps e di chiese battiste come la sua!
Per me sono da sanzionare penalmente gli incitamenti all’odio omofobo e le calunnie contro gli omopsessuali, fgomentatori del bullismo anti-gay che ha causato decine di suicidi di ragazxzi vitti me del bullismo. Le “opinionni” qauando sono solo ignobile e crudele pregiudizio ASSASSINO vanno censurate!
“god hates you” “god hates fags” non sono offese e non sono incitazioni alla violenza
Il signor God (proiezione di una qualsiasi religione o setta) è libero di odiare chi vuole, sono fatti suoi.
Quindi ben venga la libertà di espressione made in USA, ben diversa da quella che vige in questo continente fascistoide chiamato Europa.
Invece dovrebbe essere un reato da galera affermare che “dio vuole che tu pratichi la mutilazione genitale maschile a tutti i tuoi figli, quindi devi farlo”, ma non mi pare che tutti questi amanti della pseudo-libertà in salsa atea si straccino le vesti per la circoncisione imposta per volere divino. E c’è una bella differenza dal trovarsi senza prepuzio o sentirsi dire che qualche divinità inesistente ti odia…
Sei ridicolo
complimenti per le tue argomentazioni: proprio di alto livello!
cosa c’è da argomentare a uno che parla di sdegno per mutili genitali maschili?
PS in Usa ci sono anche genitori che circoncidono i neonati non per questioni religiose ma igienico-sanitarie.
In Italia forse no, visto che la circoncisione maschile non e’ particolarmente diffusa da noi. Negli stati uniti, dove invece pare che 80% (vado a mente, potrei sbagliarmi sulla percentuale, ma ricordo che era incredibilmente alta) dei ragazzini sia circonciso (e NON per motivi religiosi) il movimento che si oppone a tale pratica e’ piuttosto attivo. Vorrei allegare un link, ma ogni volta che lo faccio mi mettono in quarantena. Se vuoi informazioni fai una ricerchina su google.
Condivido alcuni punti del ragionamento… direi che prima di parlare di galera, un provvedimento più fattibile potrebbe essere quello di togliere lo status di religione riconosciuta ai culti la cui divinità propone atteggiamenti di incitamento all’odio (per quanto lo chiamino tutti God, le religioni specifiche hanno un’identità definita).
Poi per il fatto della circoncisione sta ai medici esprimersi, come sarebbe interessante qui da noi sentire il parere degli psico-qualcosa in merito al pedobattesimo e alla catechesi dei bambini.
Distinguiamo: una cosa è praticare le superstizioni religiose su terzi.
Altra invece è quando un adulto decide d’automutilarsi a causa delle proprie superstizioni: se pensano che gli sia di giovamento nel suo rapporto col creatore tagliarsi un pezzetto di pene o di vagina, che facciano pure.
Non vedo come si possa opporsi all’intromissione dei credenti nelle scelte personali riguardo il fine vita, e poi contemporaneamente andarsi ad impicciare nelle loro personalissime decisioni, quando queste riguardano il proprio corpo e la propria vita.
Chi denigra una categoria giustificando l’odio con motivi religiosi è MORALMENTE responsabile degli attacchi violenti subiti da membri di quella categoria; se poi incita all’odio e alla violenza dovrebbe essere PENALMENTE corresponsabile. L’incitamento all’odio e la calunnia non sono “libra espressione di opinioni” ma ignobili manifestazioni di intolleranza, razzista, omofobica e altro. quando dei ragazzi si uccidono per il bullismo omofobico fomentato da individui come Phelps, bè, io duico che Phelps ha sulla coscienza quei suicidi. Ammesso che l’abbia, una coscienza
@ Angelo
Riquoto. Ci deve essere un limite a tutto, altrimenti si va fuori dalla ragione.
@ Ernesto
“Lo decidi tu quali opinioni sono legittime e quali no?”
Non legittime dal punto di vista penale, naturalmente, ma semmai da tutti gli altri punti di vista che non siano quello penale: ora, obiettivamente, come si fa a dire in tutta tranquillità che é una “legittima opinione” un’aberrazione morale come “Grazie a dio per i soldati morti”? Non ti sembra di esagerare un tantino?
Il limite c’e’: quando si passa ai fatti.
L’articolo e’ sulle conseguenze penali della manifestazione, che continuo a dire che non dovrebbero esserci. Che siano moralmente colpevoli lo credo anch’io, cosi’ come ritento il papa moralmente responsabile di tutti i nuovi contagi di HIV in Africa. E continuero’, nel mio piccolo, a combattere quello che dice, ma non il suo diritto a dirlo.
Mi spiace, ma se cominciamo a dire “quello si puo’ dire e quello no”, non siamo migliori di loro.
non mi sembra di esagerare.
se lo slogan fosse stato: “uccidiamo i familiari dei soldati morti”, quello allora non sarebbe stato legittimo.
@ Fri
“Se io dico “i gay fanno schifo, sono dei pervertiti, sono dei peccatori” questa e’ una opinione. Discutibile e odiosa quanto vuoi, ma sempre un’opinione e in questo caso e’ “giusto” difendere il diritto di critica.”
No, non è per niente giusto difendere il diritto di “critica” (????? semmai di insultare e aggredire): é un’opinione che ha ben poche differenze con l’incitamento alla violenza vero e proprio. E’ solo meno diretta ed esplicita. Ma sempre pericolosa.
No, la differenza è netta: da un lato si fomentano sentimenti di odio, dall’altro si fomentano atti violenti. I tribunali devono sanzionare le azioni concrete, non i sentimenti.
Lorenzo, se io dico “i cattolici mi fanno schifo” e’ una mia opinione. Dal punto di vista di un cattolico e’ discutibile e odiosa, ma e’ una mia opinione e non posso (spero…) essere denunciata per questo.
Se invece dico “i cattolici mi fanno schifo e andrebbero ammazzati tutti” questa non e’ piu’ una semplice opinione, ma un incitamento alla violenza.
Nel caso specifico secondo me questo Phelps non sta solo esprimendo un’opinione, ma sta incitando alla violenza e all’omofobia.
Riesco solo ad insistere su quanto già dissi diverse volte: quando (ossia “se”) tutte le religioni, veri deliri ad occhi aperti dell’umanità, saranno state sbugiardate e avranno avuto fine, come già ebbero fine innumerevoli religioni precedenti, e non ne sarà rimasta più NESSUNA, il mondo avrà molti meno pericoli di litigiosità violenta e le società saranno un più civili.
Libertà d’espressione per tutti: il problema non è la libertà di espressione (la quale, anzi, guai se non ci fosse); il problema è che il mondo è ancora molto “primitivo” e, in generale, ancora troppo predisposto, da millenni di storia e preistoria, a “comunicare” (e a rispondere alle parole) con le armi anzichè con le parole.
E qui ci risiamo: i “fondamentalisti” religiosi di solito amano molto comunicare attraverso le armi, ovvero precedere con le …”condanne terrene” le condanne post-mortem che (purtroppo con l’eccezione delle religioni più feroci – e purtroppo molto diffuse) “eventualmente” dovrebbero essere appannaggio esclusivo delle loro rispettive divinità. Ma, appunto: sparite le religioni, tolto un pericolo! QUI sta il nocciolo del problema: se non si faranno sparire le religioni, smascherandone la falsità, il rischio continuerà ad esistere.