Corte d’assise di Monza: “un progetto di jihad non è reato”

Progettavano attentati, ma non li hanno realizzati, né sono state trovate prove di un loro legame con altri gruppi jihadisti e con Al Qaeda: con queste motivazioni la Corte d’assise di Monza ha assolto Abdelkader Ghafir e Rahid Ilham, di nazionalità marocchina, dall’accusa di terrorismo internazionale. Secondo i giudici il fermarsi al semplice progetto, anche quando “abbia carattere di pericolosità”, non costituisce reato. I due uomini, che volevano colpire un supermercato, un parcheggio pubblico, l’ufficio immigrazione della questura, due caserme dei carabinieri e una dell’esercito, sono comunque stati espulsi dall’Italia ad agosto.

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38 commenti

moreno03

Quindi anche il progettare un omicidio, una rapina o un rapimento finché non li porto a compimento non sarebbero reati?

moreno03

Forse devi inventarti una religione che ti imponga di esibire gli striscioni, allora sei sotto la turale della libertà di culto

Federico

Il progetto è reato se la pubblica accusa dimostra che hai i mezzi per realizzarlo effettivamente, requisito che per gli spaghetti-jihadisti, evidentemente, manca

Magar, bieco illuminista,

In sostanza, la corte dice che erano solo chiacchiere, e che non hanno mai nemmeno cercato attivamente di passare ai fatti: “non si erano procurati i mezzi minimi necessari per compiere un attentato; non una bombola di gas, non una tanica di benzina , non armi“.
Un “progetto” molto vago, pare di capire.

A margine, uno degli imputati era predicatore presso un centro culturale chiamato “Pace”: o hanno letto bene Orwell, o riescono a inventarsi da soli il bispensiero… 🙁

Magar, bieco illuminista,

Anzi, se devo credere a queste notizie che filtrano, la stessa parola “progetto” sembra essere impropria: forse “intenzione” è un termine più appropriato al caso in questione.

moreno03

Mi piacerebbe capire allora com’è che sono arrivati a loro, per lo meno qualche contatto con qualche terrorista dovevano averlo, quindi non so quanto fosse poi soltanto un’idea peregrina e quanto un’intenzione ancora in cantiere.

Barbara

@Moreno
E’ proprio questo il punto, pare si fossero autoesaltati in internet ma non ci fosse stata la minima azione di mettere a punto il progetto o, meglio, l’idea. Però mi chiedo, se dai contatti in internet questi son stati pedinati, allora il grande occhio esiste già anche qui?

Barbara

Federico Tonizzo,
Grazie, è questa la parte che mi interessa: “anche a mezzo monitoraggio chat-line, newsgroup, social network, ecc.”

Ma secondo te in pratica come funziona? Lista nera delle parole individuate in automatico e poi omino che ne dovrebbe carpire il reale contenuto?
Giù non capisco come funziona la moderazione di questo sito, sicuramente non si tratta solo di parole censurabili.

Sbronzo di Riace

se uno dice che vorrebbe ammazzare la suocera ma non fa nulla per mettere in pratica il suo desiderio mica può essere condannato per tentato omicidio

moreno03

Se le parole hanno ancora un senso: progettare no, vuole proprio dire far quattro chiacchiere da bar, ma darsi attivamente da fare per reperire i mezzi e mettere in pratica il progetto.

Magar, bieco illuminista,

La corte dice esplicitamente che non si sono dati da fare per reperire i mezzi.

Crebs

Si, effettivamente credo che sia necessario intendersi sulle parole.
Il mio vicino di casa da 30 anni urla giurando che entro la sera ammazzerà la moglie e non è mai stato arrestato per tentato omicidio.
Io potrei progettare in mille modi di uccidere berlusconi, ma credo che per arrestarmi per tentato omicidio dovrebbero, oltre al progetto, trovare gli elementi che dicano che sto tentando di attuare il progetto.
In altre parole, una cosa sono le chiacchere da bar o i sogni nel cassetto e un’altra cosa sono i tentativi di attuare i propositi.
Per quanto riguarda i due marocchini, non ho la minima idea dello stato di avanzamento dei progetti; devo quindi rimettermi a quanto detto dai giudici della Corte di Assise.

moreno03

Ma tu che senso dai alla parola progettare? perché anche qui, un conto è l’idea di uccidere Berlusconi, un conto è progettarlo il che significa per lo meno iniziare a prendere appunti sul come e dove farlo, su come costruirsi un alibi (ammesso che serva perché tanto saresti un eroe della patria) ecc.

Magar, bieco illuminista,

Sì, ma finché sono solo *costruzioni* mentali non costituiscono tentato omicidio. Iniziare a procurarti i mezzi lo sarebbe.

P.S. Secondo te un attentatore è un “eroe della patria”?

Gérard

@ Magar
Un attentatore è un ” eroe della patria ”
Von Stauffenberg e gli altri si !
E poi se gli fanno un monumento, probabilmente di si .

#Aldo#

Magar, la partigianeria faceva degli attentati una delle proprie tecniche di guerriglia primarie, e ancora oggi celebriamo i partigiani come eroi nazionali. Mettendo da parte la retorica, nei fatti quel che rende eroi o criminali è lo schierarsi dalla parte dei vincitori o dei perdenti. A meno che si intenda metterla sul personale, nel qual caso ognuno di noi può decidere chi è eroe o criminale secondo i propri particolari orientamenti, ma occorre fare attenzione a chi sono coloro coi quali si sta parlando.

Blackfox

In ogni caso è un bene che siano stati espulsi.
Via chi non vuole integrarsi!

fab

Non esiste il reato di “progetto di omicidio”. Esiste quello di “tentato omicidio”. Se sventano un omicidio già deciso, è appunto tentato omicidio, se no è aria fritta. E, almeno per il momento, i reati costituiscono un elenco ben preciso e non sono a discrezione del primo La Russa che passa (tanto per citare uno che di sicuro comincerà ad abbaiare contro la sentenza).

moreno03

Penso che prendere accordi con un sicario perché uccida qualcuno sia già qualificabile come “tentato omicidio”, a prescindere dal fatto che il sicario fallisca nel suo lavoro. Non è la prima volta che ho sentito di gente andate in galera proprio perché intercettate mentre prendevano accordi per un omicidio.

Magar, bieco illuminista,

Beh, prendere accordi con un sicario professionista è già procurarsi un “mezzo” per compiere il progetto criminoso.

Barbara

Concordo Magar.

@Moreno
Pare che questi si siano solo autoesaltati in internet, una sorta di autoipnosi, ma non abbiamo fatto la minima azione per mettere in atto l’idea. Non possiamo censurare le idee. Ti immagini se appena uno dicesse morte a Berlusconi fosse sbattuto in galera? Dobbiamo arrivare a giudicare le intenzioni e non le azioni? Allora sì che ne uscirebbe uno stato autoritario in toto, stile santa inquisizione.

Barbara

Vabe’, visto che il commento resta in approvazione fino alla scadenza del thread, a sto punto toglietelo direttamente. Grazie. E vai a capire perché passa “uccidere Berlusconi” di Moreno e non passa “morte a berlusconi” all’interno del contesto.

Billy Belial

Non solo progettare un attentato non è reato, ma presto non lo sarà più nemmeno costituire bande armate, tutto grazie ad una legge ad hoc con la quale il governo è andato in aiuto alla Lega, per via di una vecchia pendenza legale che Bossi ed altri della sua risma hanno da diversi anni per la creazione della sedicente “Guardia Nazionale Padana”, un gruppo di miliziani armati con tanto di uniformi, che venne giudicato sovversivo quando ancora aleggiava in Italia qualche residuo di pudore.
Così se altri esaltati si riuniranno in gruppi terroristici islamici, cristiani (come alcuni negli USA) o chissà in nome di cos’altro, adesso sapete chi dovremo ringraziare

http://www.grnet.it/news/95-news/1842-codice-dellordinamento-militare-depenalizzato-il-reato-di-banda-armata.html

Losna

Ottima precisazione!
Il processo alle intenzioni non si può fare, ma al fatto che si costituisca una banda armata è doveroso.
(Se le studiano tutte per far diventare una cosa legale che fino a ieri era reato!)

Federico Tonizzo

“(Se le studiano tutte per far diventare una cosa legale che fino a ieri era reato!)”
E’ il motivo per cui Berlusconi è entrato in “politica”, facendo strage della giustizia.

StefanoM

io sono un chimico.
quindi posso progettare bombe e gas tossici, procurarmi gli ingredienti SENZA confezionarle, scegliere dove piazzarli in città e calcolare quanti morti farei e simili…. e non è reato??

ps: sto scherzando, noi chimici non facciamo SOLO bombe ^^

Paul Manoni

Diciamo che quelle, nel caso in cui vi pungesse l’avezza di confezionarle, avreste le competenze per farlo ad occhi chiusi! 😉
A buon intenditore, poche parole. 😉

Stefano Bottoni

Io la penso così.
Se fossero stati messi in galera, e non semplicemente espulsi, allora chiunque dicesse che vuole fare un attentato o un colpo di stato dovrebbe seguire la stessa sorte.
Ma coloro che da 20 e passa anni dicono di voler marciare contro “Roma ladrona” (ma ci mangiano mooolto bene… ultimamente rigatoni con la pajata, polenta e coda alla vaccinara) con 500.000 fucili e milioni di militanti, sono al governo. Dunque avrebbero dovuto essere arrestati tutti… e dove li mettiamo?
Negli anni ’70 si veniva messi dentro per molto meno, ma i tempi cambiano…

-E’ una questione politica, ‘na grande presa pel…- (Antonello Venditti)

Paul Manoni

“volevano colpire un supermercato, un parcheggio pubblico, l’ufficio immigrazione della questura, due caserme dei carabinieri e una dell’esercito, sono comunque stati espulsi dall’Italia ad agosto.”

Ma siii!…Dopotutto era SOLO un progetto! 😯

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