Cagliari, nasce periodico cattolico anti-diocesi

Dopo la plateale contestazione ricevuta dai fedeli della parrocchia di Sant’Eulalia (cfr. Ultimissima del 19 luglio) e l’accusa di aver coperto sacerdoti omosessuali (cfr. Ultimissima del 20 luglio), per l’arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Mani, è venuto ora il tempo del dissenso istituzionalizzato. Ieri è stato presentato un nuovo periodico cattolico, Cresia.net: la prima pagina del numero zero è eloquentemente titolata Verso l’eclissi di una diocesi. L’arcivescovo è stato esplicitamente accusato di preferire “il monologo al dialogo” e “gli interessi materiali a quelli spirituali”. Contrapposizioni pubbliche di questo livello sono molto rare all’interno della Chiesa cattolica.

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17 commenti

POPPER

Questo evento all’interno della ccar è raro e allo stesso tempo interessante, se il periodico facesse capolino sul sito UAAR potrebbe anche trovare ulteriore materiale per convincersi del tutto che è meglio uno sbattezzo alla “Class Action”.

“Signori fedeli della diocesi di Cagliari, io vi posso capire, siete in contrasto con l’arcivescovo SPA,
impegnato immagino a far quadrare i conti della diocesi più che a dialogare con chi dovrebbe contare di più per lui, in senso umano del termine, poi anche in senso spirituale. Auguri per il vostro periodico ma non contate sugli aiuti della ccar, da questo momento non vi ascolterenno più.

Se avete un po’ di tempo potete sempre dialogare con noi, ma dovete iniziare a farvi sentire di più in senso laico, perchè siete soprattutto nostri concitatdini italiani; a questo punto non permettete che la diocesi influenzi anche le politiche della Regione Sardegna e della vostra amatissima città, fatevi sentire per esempio in ricorrenze nazionali e regionali che ci accomunano tutti dal punto di vista laico contro lo strapotere anti-laico della politica serva del vaticano.

Senza metervi la pulce nell’orecchio, magari è ancora prematuro per voi, ma sappiate che il vostro periodico sarà un preludio alla lotta contro il clerico-fascismo se tirerete fuori l’audacia e la perseveranza nella lotta alla corruzione all’interno della chiesa cattolica. Abbiate il coraggio di dire: noi non vogliamo essere corrotti dalla chiesa cattolica apostolica romana, quindi, potremmo anche uscirne del tutto non considerandoci più cattolici.

Stefano Incani

Recentemente ad un nostro banchetto si è avvicinato un parrocchiano “ribelle”. Voleva conoscerci meglio, abbiamo parlato molto e mi ha confessato di condividere molte delle nostre battaglie. Mi ha detto che i parrocchiani sono veramente infuriati col vescovo, gli ho dato il volantino dello sbattezzo 😉

POPPER

hai fatto bene Stefano, bravissimo, forse il mio invoto non è del tutto utopico.

POPPER

aggiungo: caro Stefano,

credo che nella parola “ribelle”, in questo caso che hai descritto tu, vi sia una prima iniziativa individuale – non pretendiamo che sia un a Class Action – significativa e coraggiosa, che passa alla prossima mossa per logica, cioè, quella di chiederti/ci se vi è qualcuno o più persone che condividano le sue perplessità, delusioni risetto alla ccar.

Ora, noi uarrini abbiamo già le nostre nutritissime opinioni sulla ccar, ma chi è appena rimasto deluso e soffre in qualche modo di questa esperienza traumatica, può anche pensare allo sbattezzo ma non in modo sereno, sarei io stesso a non voler cavalcare le sue delusioni approfittandone per tirare l’acqua al mio mulino, anche perchè c’è tutto un cammino di serenità e riflessione intorno allo sbattezzo, non può essere in balia di proprie delusioni e contestazioni interne alla ccar.

Tuttavia, caro Stefano, sono curioso di sapere come hai gestito questo dialogo con il “ribelle”, son certo che almeno da parte tua si è sentito ascoltato.

Stefano Incani

Abbiamo parlato a lungo, gli ho illustrato le nostre battaglie i finanziamenti pubblici al Vaticano, la lotta per la difesa della laicità dello Stato. Ha voluto approfondire il discorso sullo sbattezzo. Ha condiviso molti nostri punti di vista e mi ha detto che pensava che fossimo diversi….
Tutto sommato una piacevole chiacchierata, ci ha anche finanziato acquistando un libro 🙂

POPPER

è proprio così come hai fatto tu, semplicemente ascoltandolo e indirizzandolo, penso che quel tizio l’abbia presa seriamente questa vostra chiaccherata.

Diocleziano

…e le lotte intestine finiscono in m….

raaaaaaaGÙ! 🙂

POPPER

intanto Cresia.net non lo trovo, sto cercando se è sotto un altro nome

POPPER

Ok, deve essere ancora fatto il sito, non c’è ancora

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/199032

Dopo la clamorosa contestazione del luglio scorso a Sant’Eulalia, si organizza dunque l’opposizione interna alla diocesi e, oltre al giornale, presto sarà attivo anche un sito internet (www.cresia.net). E per capire il livello di scontro, basta scorrere i titoli del periodico che richiamano tutti il cognome dell’arcivescovo con un gioco di parole: dall’editoriale “Un colpo di mani”, agli articoli “Un battito di mani”, “Giù le mani” e “Per una chiesa dalle mani nette”. Cresce dunque nel quartiere il dissenso verso il capo della diocesi, ritenuto dagli iscritti all’associazione troppo «autoritario» e «accentratore».

Roberto Grendene

Le contestazioni all’interno della CCAR non emergono, ma esistono

Qui a Bologna, nella Rete Laica, assieme a noi laicisti, ci sono cattolici che sono anticoncordatari, a favore del testamento biologico, contro finanziamenti di stato alle chiese…
Vedere:
http://retelaicabologna.wordpress.com/chi-siamo/
ci sono “Comunità cristiana di base di Bologna”, “Noi siamo Chiesa Emilia-Romagna”, “Associazione Amici di Ronzano”,oltre a cristiani di altre confessioni

POPPER

Infatti, Roberto, è bene non generalizzare né in un senso né nell’altro a proposito dei cristiani e dei cattolici, essi sono un mondo variegato, un popolo da conoscere in punta di piedi e a volte anche con coraggio e fiducia quando condividono i nostri stessi valori laici e le stesse battaglie.

Sono molto felice che vi siano cristiani e cattolici che condividano con noi queste battaglie.

Noi potremo anche disquisire se dio esiste o non su questo sito, ma poi certi valori e battaglie laiche sono dei comuni presupposti di rifermento costituzionale con questi concittadini cristiani.

Dovremo attendere le prossime elezioni europee ma adesso dobbiamo prepararci con nuovi consensi e nuovi orientamenti di carattere laico in politica e non deve più capitare che si debba dipendere solo dalla sinistra per avere un po’ di riconoscimento laico in Europa, magari in futuro anche cristiani e cattolici, di cui parli tu Roberto, potrebbero essere i difensori della laicità nel parlamento europeo.

Massimo

Ecco svelato il motivo per cui – fin dall’inizio, fin dalle contestazioni con relativo video su Youtube in cui una donna rispondeva al prelato cagliaritano “questa chiesa NON è baracca” – ho salutato con entusiasmo un timido segno di spirito critico in seno alla chiesa cattolica – dovunque fosse, comunque fosse, da ovunque venisse. Chi, come me, è ateo, tende spesso a dire “baruffe interne; a me, cosa interessa?”… non è però così che funziona: qualche bella martellata DALL’INTERNO, non guasta mai. Anzi, tutto il contrario: un “mangiapreti” qualsiasi – o anche non “qualsiasi”… be’, il problema, in Italia, è che ce ne sono pochi dichiarati e, soprattutto, pochi [nessuno?] attivi “là dove si puote ciò che si vuole”, ovvero fra i primi scranni dlela politica – è di per sé fuori contesto: una “pecora ribelle” evidenzia meglio le crepe del sistema, non può essere messa a tacere con altrettanta supponenza, offre un modello alle “colleghe” e può creare proselitismo – è. insomma, una mina vagante… sempre (e mille volte) meglio di una mina… spenta, perché costringe i vertici cattolici a mollare la presa sull’Italia. (L’ho detta tagliata un po’ grossa, ma il punto è questo: ogni segno di DEMOcrazia interno alla chiesa cattolica è un segno d’instabilità della TEOcrazia. È un buon segno, insomma. Anzi, ottimo).

Ciccio

“l’accusa di aver coperto sacerdoti omosessuali”
acc, quale grave crimine ha commesso questo vescovo… insomma io non sarei tanto felice per questi “dissidenti”, se la direzione che prendono è questa…

Federico Tonizzo

Ottimo: più la gente prende coscienza e coraggio, più la chiesa si sgretolerà anche dall’interno! 🙂

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