Valentin Abgottspon, insegnante nel piccolo paese di Stalden e presidente della sezione vallese dell’associazione di liberi pensatori svizzeri, è stato licenziato dalle autorità scolastiche per aver tolto lo scorso anno il crocifisso dal muro. Secondo quanto riporta Le Matin, i dirigenti si sarebbero infastiditi per la pubblicità data al proprio gesto dal professore, che avrebbe ricevuto anche delle minacce personali- La lettera di licenziamento non farebbe riferimento alla rimozione del crocifisso, ma a una più generica “interruzione del clima di fiducia”. Si preannuncia un conflitto dirompente: il tribunale federale, nel 1990, ha stabilito che la presenza del crocifisso nelle scuole viola la libertà di coscienza, ma la legge vallese sull’educazione prevede invece che la scuola prepari l’allievo “ai suoi doveri di persona umana e cristiana”.
Svizzera, professore licenziato a causa di un crocifisso
34 commenti
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“ai suoi doveri di persona umana e cristiana”
Cioè?
Crociato? Curatore di omosessuali? Medico antiabortista?
Discriminatore sessista, omofobo e razzista.
Frustrato, bigotto e violento.
Ignorante, pecorone e bestemmiatore! 😉
…basta scrivere… …cristiano… …vale come crociato, curatore di omosessuali, medico antiabortista, discriminatore sessista, omofobo, razzista, frustrato, bigotto, violento, ignorante, pecorone, bestemmiatore… …è inutile scrivere decine di parole quando ce n’è una sola che vale per tutte le altre… …cristiano… …et voilà!
mi fa sorridere il fatto che umano e cristiano siano considerate come due cose separate e ben distinte, lol
Beh spesso le due cose non coincidono…
” l’allievo “ai suoi doveri di persona umana e cristiana”. ”
E se cristiano l’allievo non è?
Al rogo con grande soddisfazione degli altri allievi umani e cristiani incapucciati tipo Ku Klux Klan
Non conosco la legislazione federale svizzera, ma ho come l’impressione che la legge vallese (chissà a quando risale!) abbia vita breve.
In Svizzera non siamo in Italia. Lì non si scherza.
Durante un mio viaggio a San Pietroburgo (città laica fin nel nome) conobbi un ragazzo svizzero che mi raccontò molti aneddoti sulla serietà di quel paese.
Comunque oggi mi aspettavo di trovare la notizia di quell’assassino che ha pregato dopo aver ucciso la nipote.
Strano che non c’è.
Non che io abbia capito molto…
manca anche il congiuntivo se è per questo.
ad ogni modo comprendo la nostalgia per i roghi degli infedeli… è dura resistere eh?
Correggo.
Strano che non ci sia.
Ma io sono contrario ai “roghi degli infedeli”.
Danno l’aureola del “martire” a chi non la merita.
Un Giordano Bruno sarebbe conosciuto solo a livello accademico, se non fosse stato condannato al rogo.
Magari a lui sarebbe più che bastato, vergognati.
“Un Giordano Bruno sarebbe conosciuto solo a livello accademico, se non fosse stato condannato al rogo.”
ah, quindi dovrebbe ringraziare?
mi associo al “vergognati”
@federico
“Un Giordano Bruno sarebbe conosciuto solo a livello accademico, se non fosse stato condannato al rogo”
devo interpretarlo come un invito rivolto all’UAAR affinche renda la tua fama imperitura?
francamente questa frase mi suona come un nazista che, dopo aver compiuto massacri ad auschwitz ed essere finito davanti al tribunale di norimberga, risponde “ora grazie alle nostre persecuzioni gli ebrei sono diventati famosi e hanno addirittura uno stato tutto loro, anche se non se lo meritano”.
quanto al “meritarsi” l’aureola di martire, mi pare che abbia dimostrato più coraggio giordano bruno ad affrontare da SOLO la sua stessa chiesa senza manco la certezza del paradiso (visto che non moriva martire PER FEDE, quindi con paradiso assicurato, ma se la giocava come tutti) rispetto ai vari cristiani vittime delle persecuzioni romane che avevano un’intera comunità a far loro forza e la certezza (per loro) del paradiso in quanto martiri “per fede”.
dalla contorsione mentale dello scritto direi che si fa delle stesse cose del Papa in estasi apocalittica…
boh, almeno passatela.
@Federico
“..non si scherza!”
In effetti.
Hai letto poco tempo fa di quell’impiegata licenziata perche i suoi superiori hanno scoperto che durante una assenza regolarmente richiesta per malattia bazzicava su Facebook
da casa sua col proprio PC ?
Forse licenzierebbero chi si azzarda a leggere un libro mentre e’ in congedo per malattia,
se potessero dimostrarlo!
Qui invece,in un passato non poi cosi lontano i “pretori d’assalto” annullavano i licenziamenti di quelli che durante i congedi per malattia (per un totale di diversi mesi
all’anno)giocavano al pallone da semiprofessionisti !
Due scuole di pensiero differenti.(Ma altrettanto cretine!)
“la legge vallese sull’educazione prevede invece che la scuola prepari l’allievo “ai suoi doveri di persona umana e cristiana”
…e non riescono a farlo senza la figura inchiodata dell’omino inchiodato? Ottimi didatti, complimenti.
Il crocifisso non è simbolo cristiano ma feticcio romano cattolico ed anticristiano.
Precisa:
Ab origine pagano (vedasi Tammuz etc.)
Poi cristiano per indebita appropiazione
Poi cattolico per continuità
http://www.alexamenos.com/index.php?itemid=82
😉 😉 😉 🙂 🙂
Al di là della storia in sé, mi sembra ironica l’etimologia del cognome:
Gli adoratori del crocifisso direbbero che fosse… destinato da Dio – fin dal nome – a riportare dio ‘a casa’ (in chiesa – in realtà, quel simbolo sarebbe, di per sé, proprio tutto “casa È chiesa”…)
In ogni modo, è curiosa anche la questione dell'”interruzione del clima di fiducia (che non ha NIENTE a che fare con la rimozione del crocifisso)” – tipo: “oggi mi stacca un crocifissso, domani la carta geografica; poi la lavagna, le finestre, le condutture elettriche… Chi si può fidare di cosa stacca, quello lì? No: non ci fidiamo più di uno staccatore professionista di cose dal muro… uno staccatore così non può essere un buon insegnante”…
“Si preannuncia un conflitto dirompente: il tribunale federale, nel 1990, ha stabilito che la presenza del crocifisso nelle scuole viola la libertà di coscienza, ma la legge vallese sull’educazione prevede invece che la scuola prepari l’allievo “ai suoi doveri di persona umana e cristiana”.
Non sono esperto di diritto, tanto meno di quello svizzero, ma in genere c’è una gerarchia legislativa; per esempio in Italia la legislazione nazionale ha la precedenza su quella locale, ma viene dopo quella costituzionale che a sua volta, credo, si deve sottomettere ad alcune leggi internazionali (tipo la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo).
Se quanto ho detto è giusto, penso che in Svizzera quanto stabilito da un tribunale federale abbia il sopravvento sulla legislazione cantonale.
articolo 1 Costituzione svizzera :
In nome di Dio Onnipotente,
Il Popolo svizzero e i Cantoni,
Consci della loro responsabilità di fronte al creato, […]
Forzando l’interpretazione non c’è posto per l’ateo….. L’ateo NON avrebbe redatto un accordo nel nome di chi non esiste…. ed il prof. lo prende lì (sebbene sia convinto che il prof comunque sapesse bene a quali rischi andava incontro). Quanto civile è la Svizzera? Lo vedremo, sono curioso di vedere l’epilogo della faccenda.
Da quello che scrivi, però, non risulta in nome di QUALE dio onnipotente, il Popolo svizzero e i Cantoni, consci della loro responsabilità di fronte al creato, […]
😉 😉 😉 🙂 🙂
hai ragione….. probabilmente è il Dio denaro. 🙂
Vi racconto una mia esperienza personale: ho ormai una certa età. Intorno agli anni 70 nel mio paese alla processione della SS. vergine Maria, patrona dello stesso paese, gli accompagnatori della Statua erano il sindaco, un carabiniere, il sacerdote e qualche decina di persone.
Via via col passare del tempo le cose sono cambiate. Negli ultimi anni addirittura il loro numero va crescendo. Ultimamente c’erano oltre 2000 fedeli. Con grande scorno di chi si illude di vincere una guerra (!?) già persa.
Questo paradiso in terra che immaginate di poter creare aveva illuso molte persone. Tolto il momento del piacere (nel raggiungimento della nostra aspirazione, sia essa denaro, potere, sesso ecc), poi ci si rende conto che non è così importante (come sanno coloro che dopo aver desiderato un oggetto, lo comprano.
Ora molti si sono disillusi, osservano le spaventose conseguenza della propaganda atea ( famiglie separate, figli contesi, ribellioni, infedeltà, vizi vari) e a poco a poco stanno tornando alla religione.
Volete togliere i crocifissi? Se lo si farà i primi ad essere sconfitti sarete voi perchè state mostrando tutte le vostre qualità….e la vostra incongruenza.
Infatti: se per voi il crocifisso è solo un pezzo di legno con un uomo appeso sopra, perchè questo accanimento? Vi accanireste contro una setta che adori una sedia?
ma la genta che hai visto era la stessa? Voglio dire: c’era anche LA STESSA GENTE?
No, perchè sennò è un risultato dell’accorapamento delle diocesi.
“Infatti: se per voi il crocifisso è solo un pezzo di legno con un uomo appeso sopra, perchè questo accanimento? Vi accanireste contro una setta che adori una sedia?”
Se sopra di te mettessero un cartello con su scritto:
“Tutti sono uguali meno -tuo nome-”
come la prenderesti?
Inoltre piantala di parlare di contraddizioni che caschi male amice… 😉
“Vi accanireste contro una setta che adori una sedia?”
Accanirsi forse no ma certo ci preoccuperemmo, perché adorare una sedia è una cosa abbastanza stupida e indice di disturbi mentali… Come adorare due stanghette di legno…
Quindi la maggiore religiosità si traduce in un aumento delle persone che seguono una processione pagana dietro ad un idolo?
Non la sfiora il dubbio che sia aumentato il tentativo di ottenere maggiore visibilità e di un aumento del commercio del sacro? Inoltre c’è la tendenza a recuperare varie manifestazioni storiche e popolari perchè rendono dal punto di vista turistico e quindi economico.
Nella cattolica Austria la chiesa cattolica dal 1971 è scesa dal 90% al 64% di quest’anno, con una perdita negli ultimi anni costante dell’1% annuo. Per l’Italia non esistono dati ufficiali, ma i sondaggi certificano un calo. I dati sono questi, un po’ in tutte le nazioni, nonostante la chiesa cerchi in ogni modo una maggiore visibilità ed una maggiore chiamata a raccolta dei suoi fedeli in diminuzione.
a loro importa la quantità di cosiddetti fedeli (che ovviamente lo sono solo a parole o di inconsapevole battesimo), non la qualità… il che è tutto dire.
“Volete togliere i crocifissi? Se lo si farà i primi ad essere sconfitti sarete voi perchè state mostrando tutte le vostre qualità….e la vostra incongruenza.”
Volete tenere i crocifissi? Se lo si farà i primi ad essere sconfitti sarete voi, perché per mantenere l’esposizione del marchio state secolarizzando il significato del vostro più caro simbolo, rendendolo di fatto una sedia… a proposito di incongruenze.
E comunque questa guerra la vedete soltanto voi, qua non si è abituati a dividere in buoni e cattivi.
Il Vallese è un cantone bigotto dove domina il partito “Popolare democratico” il cui referente assoluto è il cristiano-cattolicesimo! ….Alla faccia della democrazia!
Comunque il docente ha il diritto di ricorrere in prima istanza al Consiglio di stato del canton Vallese, in seconda istanza al Tribunale Amministrativo, sempre cantonale, poi potrà rivolgersi al Tribunale Federale di Losanna.
Se il motivo addotto fosse solo l’allontanamento del crocifisso, il docente sarebbe sicuramente reintegrato nelle sue funzioni, ma ho paura che i personaggi che l’hanno licenziato abbiano tirato in scena altri motivi.
Personalmente resto fiducioso nella giustizia, ma in questi paesini dell’alto Vallese vive della gente con criteri medievali.
Spero tanto in un progresso nei giovani che se ne vanno verso le città!