Matteo Felici, un diciannovenne sanmarinese testimone di Geova, è in cura presso il Sant’Orsola di Bologna. Soffre di leucemia, e seguendo i dettami della sua comunità di fede rifiuta le trasfusioni di sangue. Un gruppo di genitori ha pubblicato su SanMarinoNotizie un appello per salvarlo, chiedendo che “non si rimanga a guardare di fronte a questa vicenda. Soprattutto ci rivolgiamo al ragazzo, che non butti a mare la sua vita, ai genitori che non lascino morire il loro figlio, agli “amici” del Regno, che in questo momento gli sono vicini, che si rendano conto che il mondo degli eletti può attendere”. Il giovane ha replicato inviando una lettera allo stesso sito: “I desideri espressi da molti non collidono con il mio desiderio di vivere, tuttavia mi rammaricano le affermazioni pubblicate volte a giudicare severamente le mie scelte, anche in campo religioso. Trovo tutto questo inopportuno, specie tenuto conto del momento delicato che sto affrontando”.
San Marino, testimone di Geova rifiuta trasfusione e “appello” per salvarlo
115 commenti
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Chi ha una convinzione così idiota non può pretendere di fuggire dalle critiche. Il fatto che lui stia morendo non rende meno sensate le sue credenze. Comunque, che lo lascino morire come più ritiene opportuno
Forse volevi dire ‘più sensate’?
“Chi ha una convinzione così idiota non può pretendere di fuggire dalle critiche”
Tutti sono passibili di critica….tuttavia non vedo perché criticarlo in modo pubblico, ossia facendone un caso.
Forse perchè si spera che il dibattito pubblico eviti a qualcun altro di fare la stessa scelta idiota?
Comunque sì, volevo dire “più sensate”.
Emanuele risponde:
sabato 16 ottobre 2010 alle 9:24
Ma ovvio, per solleticare il livore del popolino e sollevarlo in un’alzata di scudi contro gli empi e i diversi. Nel marasma che ne potrebbe uscire la chiesa troverà il suo buon tornaconto, come ha sempre fatto nei millenni, direttamente o per procura. La chiesa è maestra in questo, non dimenticarlo.
Il diritto alla salute comprende il diritto di rifiutare le cure. È molto grave che qualcuno salga su un pulpito per dire a una persona che la sua convinzione è “idiota”, quand’anche inculcata da una religione. Il ragazzo ha ben diritto di non dover sopportare questo genere di denigrazioni, che nulla hanno che vedere con le critiche, essendo invece gratuite, apodittiche e altrettanto idiote delle convinzioni religiose.
sono d’accordo con te. questa persona ammalata, credente in ciò che meglio gli pare, su questa sua credenza ci gioca la vita e deve essere rispettato.
a scanso di equivoci o di trolleschi vaniloqui preciso meglio “su questa sua credenza ci gioca la vita (la sua vita e non quella di altri)”
se non e’ affetto da malattie psichiche/cerebrali e se ha l’età della ragione, solo esclusivmente sue le decisioni sulla propria vita, e ha pieno diritto ad essere lasciato in pace in questo momento difficile
le condizioni che pongo sono difficili da valutare oggettivamente, potrà sempre esserci un diciannovenne ancora irresponsabile e un diciassettenne già completamente capace di autodeterminarsi
meglio però assumersi come collettività questa responsabilità, e salvaguardare così la dignità della vita, che e’ qualcosa che appartiene ad ogni individuo, piuttosto che affidare la vita degli individui della collettività ai governanti, dietro i quali poi si nasconde una teocrazia organizzata
Il problema è un altro: se non esistessero le religioni con le loro assurde regole, questo 19enne non si troverebbe in una condizione del genere.
non e’ detto
l’irrazionale sbuca anche sotto altre forme, non necessariamente religiose
D’accordissimo… in merito alla vicenda è da sottolineare e affermare, secondo me, il principio di autodeterminazione individuale.
Tutto il resto, l’assurdità di certi credo, la lotta alle ingerenze, pressioni psicologiche e lavaggi del cervello, è un discorso da affrontare e portare avanti per altre vie, informando e “elargendo” cultura e dialogo e contrapponendosi nei casi in cui queste diventano opprimenti… altrimenti arriveremmo alla “controevangelizzazione” forzata piuttosto che alla libera sottoscrizione della razionalità.
sottoscrivo: l’autodeterminazione vale anche in questo caso, è maggiorenne e sano di mente, che rifiuti la terapia, è un suo diritto, anche se ci può sembrare discutibile, come lo è ai clericali che sia favorevole all’eutanasia, per me, quando la riterrò opportuna
Sottoscrivo anch’io. Oltretutto i Testimoni di Geova seguono alla lettera i comandamenti del loro dio e per me sono ammirevoli.Vai con l’autodeterminazione!
Condivido in toto: faccia le sue scelte.
è maggiorenne? sì
è interdetto? no
ha pieno diritto di decidere quello che vuole.
(ciò non toglie che se persone del genere si autoeliminassero il q.i. medio della razza umana potrebbe solo aumentare)
Seleziona naturale al lavoro: grazie al pervicace attaccamento alle sue credenze rimuoverà presto il suo genoma dal pool.
Nulla da eccepire, faccia con comodo.
Bisognerebbe incriminare chi lo ha condizionato.
forse bisognerebbe incriminare una scuola pubblica laica che dovrebbe esistere e che dovrebbe formare lo spirito critico nei giovani cittadini, lasciando ovviamente la libertà di religione, ma facendo analisi critica senza sconti ai fenomeni religiosi
La sua pelle appartiene a lui!
Se non teniamo fermo questo principio fondamentale, finiremo per affidare la nostra vita al ministro o al vescovo. (cosa già avvenuta con la terrificante legge su alimentazione e idratazione forzata)
Beh in realtà anche lui ha affidato la propria vita ad altri dal momento in cui ha ricevuto un lavaggio del cervello che ha fatto sì che facesse sue queste regole assurde che ora gli stanno costando la vita.
Se diciamo di credere nel libero pensiero dobbiamo di conseguenza credere nelle libere scelte. Il ragazzo è maggiorenne e fino a prova contraria sano di mente. Impedire l’autodeterminazione di un’individuo lasciando decidere lo stato, significherebbe rinunciare a tutti i nostri sentimenti delegando a ciò un potere assolutista ben peggiore del nazismo stesso.
Sono d’accordo. Una volta opportunamente informato sulle conseguenze delle possibili opzioni, ciascuno deve essere libero di scegliere cosa fare in merito alla propria vita e alla propria morte.
Libere scelte va bene, però qualcosa di incomprensibile c’è (qualche troll avrà la compiacenza di spiegarmela).
In Italia una persona può legittimamente, per MOTIVI ESCLUSIVAMENTI RELIGIOSI decidere di morire evitando trattamenti medici – non particolarmente invasivi o traumatizzanti come le trasfusioni di sangue – anche in caso di patologie non gravi e facilmente e definitivamente risolvibili.
Se però i trattamenti medici sono invasivi, traumatizzanti, NON risolutivi, tesi SOLO a prolungare l’agonia nella continuazione della sofferenza più indicibile, allora in questo caso il paziente non può rifiutare l’inutile cura.
Sinceramente non capisco.
C’è l’art 32 della Costituzione.
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
Pare che ora per legge ti debbano “nutrire” forzatamente!
Leonardo risponde:
sabato 16 ottobre 2010 alle 9:55
Non mi è chiara la tua risposta.
Significa che ritieni legittimi i comportamenti di Welby, Englaro e altri o per te quei casi sono diversi.
Per me sono diversi, in quanto nei casi Welby…… le cure servivano solo a prolungare l’agonia, cosciente o incosciente.
Diverso è il caso di una trasfusione.
@Crebs
Libera scelta significa che ognuno decide per se.
Non sta al prete, non sta al legislatore, non sta nemmeno a te decidere al posto delle altre persone.
Che si tratti di Welby o di un TdG, che si tratti di decisioni dettate dalla paura, dalla dignità, o dalla superstizione, non cambia assolutamente nulla: ogni persona dev’essere libera di decidere per se.
Prosti… Costituzione della Repubblica: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.»
E ti pareva che non dovesse esserci quella ricorrente clausola costituzionale, così spesso messa lì a bella posta per garantire l’arbitrio a chi ha il coltello dalla parte del manico. Neppure una compagnia d’assicurazioni arriverebbe a introdurre clausole tanto subdole in un contratto. Dei Costituenti seri avrebbero scritto in una Costituzione seria quanto segue: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario.» Sono disgustato.
Per conto mio, almeno da un punto di vista morale visto che la legge ce lo nega, Matteo avrebbe titolo a togliersi la vita anche se fosse in piena salute, come chiunque a altro. La vita è SUA e solo SUA. E sarebbe SUA pure se fosse il più squinternato dei malati di mente. Questo significa “autodeterminazione”. I “se” e i “ma” non si applicano a questo discorso.
Ho scritto: «come chiunque a altro», ma doveva essere «come chiunque altro».
“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.”
Per disposizioni di legge io penso che l’interpretazione giusta dovrebbe essere che il trattamento sanitario va imposto a persone non in grado di decidere autonomamente come: i minorenni(la cosa è discutibile…ma diciamo che è un modo per dare una delimitazione), i pazzi o chiunque non sia in grao di fare delle scelte simili.
Io interpreterei così quest’articolo…dopo di che purtroppo c’è un abuso di sta disposizione di legge….
credo che quella clausula sia stata inserita nella costituzione solo in funzione del caso di epidemia (dove si costringe il malato a curarsi affinchè non diffonda ulteriormente l’epidemia). è però praticamente da escludere che tale clausula sia stata inserita pensando di comprendere in essa casi come quello di welby o dei tdg….
Quella clausola è presente nella costituzione una infinità di volte. E’ una specie di “backdoor” per dare ai “manovratori” lo spazio per poter fare quel che volta per volta ritengono meglio.
Anche quelli che i fanno fregare dalla fattucchiera sono maggiorenni e clinicamente sani di mente eppure quanto c’è truffa la legge punisce la fattucchiera e tutela il malcapitato. Il fatto è nel caso della fattucchiera la circonvenzione di incapace ricade sotto il nome di superstizione, nel caso del TdG di religione, e pure essendo di fondo simili i due fenomeni il primo è contrastato, i secondo vien coccolato.
se però la vittima della fattucchiera si ritiene soddisfatta e non la denuncia perhè continua a considerarla una vera fattucchiera, allora la legge non può fare nulla.
Ben scritto: conciso e chiaro. Bravo!
La vita è sua ed ha il diritto di decidere, anche di sacrificarla ad un dio avido che non esiste e al quale lui crede.
Consideriamo anche che – al di là di credenze religiose – ha una malattia che può essere più tenace delle trasfusioni di sangue e delle altre cure: la sua posizione può non essere diversa da chi decida di non avvalersi della chemioterapia o di tentativi chirurgici per sopravvivere ad un cancro. Detto da uno che da 6 anni vive bene dopo aver scelto di avvalersi di entrambe le cose.
Sono però curioso di sapere quale sarà la posizione di quelli che hanno vomitato accuse e odio contro Welby e Peppino Englaro: la volontà di morire non è accettabile, ma forse in presenza di aspetti religiosi lo diventa.
mario
Ha il diritto di rifiutare le cure, se è questo che vuole, e di vincere il Premio Darwin per il suo contributo all’evoluzione della nostra specie…
Sono d’accordo. Il ragazzo è maggiorenne e quidi bisogna rispettare le sue libere scelte. Per questo motivo certe situazioni bisogna prevenirle. Sono casi come questo che dovrebbero far riflettere che non solo un qualsiasi catechismo non dovrebbe essere obbligatorio, ma addirittura vietato per i minorenni.
Solo in questo modo, la persona, una volta maggiorenne, può formulare vere libere scelte.
Ma perchè quando un TDG fa una cosa idiota si dice che fa una cosa idiota;
mentre quando lo fa un cattolico va tutto bene?
Lui non vuole la trasfusione perchè al suo dio non piace;
i cattolici non vogliono l’aborto, l’eutanasia, le unioni gay, uno stato laico perchè al loro dio non piace.
Stessa idiozia. Vergogna dell’umanità!
No, non è lo stesso.
Una cosa è quando uno compie un’idiozia su se stesso (si chiama libertà).
Altra è quando la impone agli altri (si chiama prevaricazione).
Non puoi giudicare l’esercizio della libertà e la prevaricazione verso gli altri alla stessa maniera.
Come detto sopra, sembrerebbe che Sacconi e compagnia cardinalizia abbiano imposto l’alimentazione forzata anche a chi la rifiuta, quindi vedi che con la religione i confini tra “per se stessi” e “verso gli altri”, diventano molto, ma molto ambigui.
Devono essere ambigui, per ora. Se poi riusciranno ad avere uno stato teocratico allora bè………..
@Barbara
se lo hanno fatto, hanno commesso una violenza, e violato la Costituzione.
Il fatto che ci siano in giro dei criminali che violano la legge, non significa che la legge non sia più valida.
Mi piacerebbe provare a fermare il sig. Sacconi per strada, ed infilargli a forza un imbuto in gola, facendogli trangugiare qualche liquido, e vedere se non mi denuncia per violenza privata!
A me invece pare proprio che la leggina l’abbiano già fatta! Forse non viene troppo reclamizzata, ma c’è. Vi prego di smentirmi.
Il disegno di legge è in discussione al senato (prevista per dicembre).
Anche nel caso venisse approvata, essa sarebbe palesemente fuori legge (perchè violerebbe la Costituzione), e quindi molto probabilmente cassata dalla Corte Costituzionale.
Coi tempi che corrono non mi sentirei in una botte di ferro neanche con la Costituzione, tra l’altro vedi commenti di Aldo più sopra.
io sono donatore di sangue da piu’ di 60 donazioni, e come tutti i volontari dono il mio sangue per chiunque senza farmi domande, anche per quel ragazzo; se lui ha un dio che gli dice di non accettare un atto di altruismo come quello di migliaia di donatori (anche se atei come me), e’ idiota quel dio piu’ di quel ragazzo
Scusa, non voglio difendere quel dio, ma io non ho mai saputo che un qualsiasi dio abbia mai detto a chichessia cose del genere.
L’avrà detto qualche uomo, o malato con allucinazioni o in malafede.
Al di là di qualsiasi discorso sulla libertà di scelta mi viene in mente una domanda molto pratica: esiste un trattamento alternativo alle trasfusioni di sangue? E se non esiste, esiste qualcosa di verosimile a cui il ragazzo crederebbe di modo che lo si possa curare?
consiglio di leggere L’INTERA lettera del ragazzo pubblicata ne sito. Ne colgo convinzione per le sue credenze, amore per la vita benchè se ne voglia dire. Si sta curando, ma non con trasfusioni di sangue.. E vietata la cosa? non esiste una sola strada per le cure. Dovremmo ringraziarlo invece. Sta combattendo una battaglia per la AUTODETERMINAZIONE, causa che accomuna le persone che voglio essere LIBERE anche di poter credere in un Dio. Chi siamo noi per criticare? non mi risulta che I TDG facciano coercizione politica. Io li conosco bene e sono persone rispettabilissime e si fanno la loro vita senza rompere ogni giorno come fanno i cattolici richiedendo leggi MORALI per tutti a colpa di sciabola.
E’ un ragazzo con dei principi propri che vuole portare avanti in assoluta liberta e combatte PER LA SUA LIBERTA basta fare coercizione.!
(In realtà fa queste cose perchè gli hanno fatto il lavaggio del cervello insegnandogli che un dio vuole che lo faccia.)
Allo stesso modo una donna islamica che è convinta (cioè crede ciò che gli hanno insegnato quando era bambina) che il suo dio vuole che lei porti il velo o “il vestito da fantasma” deve avere la libertà di indossarlo.
se i tuoi genitori ti dicono fin da piccolo che Dio o babbo natale non esiste tu cresci con quell’idea, poi da grande sei libero di diventare religioso o di credere in babbo natale perchè altrimenti vai all’inferno o non ricevi più regali
Sicuramente i genitori gli hanno insegnato la loro religione fin da piccolo, come tu crescerai o hai fatto crescere i tuoi figli nella convinzione che Dio non esiste. Chi ti puo criticare? ma ripeto la maggiore età e la sua coscienza di ADULTO (perchè a 19 anni sei in grado di potere fare scelte), puo discernere se accettare o meno ciò che ti e stato insegnato. I miei vicini TDG hanno tre figli cresciuti con le credenze dei Testimoni di Geova di cui due hanno scelto di non esserlo più. Quindi l’altro cosa è troppo scemo perchè ha deciso di continuare ad esserlo?
SIAMO TUTTI D’ACCORDO CHE OGNUNO PUO DECIDERE DELLA PROPRIA VITA COSA FARNE? DICIAMOCELO APERTAMENTE, PERCHE’ CREDO CHE UNA BATTAGLIA DELLA UAAR E ANCHE QUELLO DELLA BATTAGLIA DI LIBERTA INTELETTUALE. SE COSI NON E’ CREDO CHE NON VERRO PIU SU QUESTO FORUM. SI ATTACCANO TUTTI GLI INTEGRALISMI MA CREDO CHE ESSERE TACCIATI DI IMBECILLAGGINE DOPO IL LAVAGGIO DEL CERVELLO SIA UNA OFFESA.
SE LIBERTA DEVE ESSERE, DEVE ESSERE DI OGNI COLORE SIA RELIGIOSO CHE NO. ABBASSO GLI INTEGRALISMI ALLA ROVESCIA.
Si infatti. Credo che la maggior parte qui sia del parere che bisogna lasciare libera la scelta del ragazzo.
però accettiamo in nome della libertà personale che milioni di persone per puro piacere, pur sapendo che quello che fanno è nocivo e quindi consci, fumino e mettano a repentaglio la propria salute e vita
non dovrebbe un giudice o la società civile imporre ad una persona di non fumare, di non bere eccessivamente, di non strafogarsi di cibo ricco di colesterolo?
se non vogliamo che una religione imponga la sua etica agli altri, noi non possiamo imporre la nostra anche se riteniamo che sbagli o non condividiamo il suo pensiero
Massimo rispetto per la scelta di quel ragazzo, la vita è sua e ha diritto di curarsi come vuole.
Lo dico da ateo e libertario.
Massimo disprezzo per chi ha scritto la lettera in cui, dietro scuse catto/bigotte, si chiede un intervento d’autorità sulla vicenda.
tra l’altro la lettera è ricca di imprecisioni sul credo dei TDG e sembra fatta apposta per suscitare clamore
quando una donna cattolica rifiuta la chemio (lasciando che il cancro la devasti) per non danneggiare il feto che ha in grembo ci sono lettere di simile tenore per indurre la madre a fare un’altra scelta?
mi pare di no anzi viene lodato il suo gesto e tutti si sperticano ad additarla come un grande esempio per tutti
Che muoia, dunque, non sarò di certo io ad imporgli la trasfusione.
E’ maggiorenne, lasciamogli fare le sue scelte in pace.
tra l’altro non sta morendo visto che le altre cure a cui si sta sottoponendo stanno dando benefici
questo secondo la sua lettera, noi non abbiamo in mano la sua cartella clinica per giudicare
La vita è sua e così pure la stupidità.
L’appello è terribile, “dimentica” casualmente di dire che le persona di cui parla ha 19 anni ed è maggiorenne, mentre il testo è pieno di riferimenti al suo essere “ragazzo” e “figlio”. Leggermente paternalista?
ha superato il 18esimo anno, è in grado di intendere e di volere perciò se vuole lasciarsi andare così lo faccia.. un altro discorso è da fare nei riguardi di chi gli ha inculcato tale concetto: spero vivamente che trascorrino la loro esistenza nel rimorso e nella tortura data dalla loro coscienza
Non vuoi farti le trasfusioni? Crepa allora, il mondo potra’ benissimo fare a meno di te.
Ed e’ disgustoso quest’appello, il ragazzo e’ adulto e vaccinato, se vuole tirare le cuoia faccia pure, chi siamo noi per fermarlo?
fossi in te non augurerei la morte ad una persona solo perché é un c.oglione
ci sono parecchie persone nel mondo che sarebbero salvate da una trasfusione di sangue, ma che non hanno la possibilità di farla. Perchè mi dovrei duolere di questo frescone? Non che io tifi perchè tiri le cuoia, ma se dovesse restarci secco per seguire la sua religione, non mi metto certo a piangere, W La selection
scusate la crudeltà, ma anche questa è selezione naturale.
hi hi hi
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Mi hai preceduto, Kaworu.
Volevo scrivere “Questo è un esempio di selezione naturale che elimina quegli individui che non capiscono qualcosa di fondamentale della situazione in cui si trovano”.
Nessuno ha il diritto di imporre a quel ragazzo un trattamento, quale che sia, che non vuole, per insindacabili motivi.
Ma parlrane pubblicamente, per far capire che questa cosa è imbecille si.
Mi pare che nessuno abbia costretto o tentato di costringere il ragazzo alla trasfusione, è stato fatto un appello a lui perchè si curasse e alla sua famiglia perchè lo incentivasse a curarsi. Fare un appello suggerendo ad un ragazzo di non rischiare di morire non è mica un reato.
Es. L’uso del preservativo è libero, come è libero il suo non-uso. Io continuerò a chiedere, con la massima veemenza, alla gente di usarlo sempre, per non rischiare di uccidersi.
E’ chiaro, così?
http://www.darwinawards.com/
E se gli facessero la trasfusione forzatamente? quale legge si infragerebbe? Lasciarlo morire è ok ma fargli una trasfusione a forza non lo è?
autoritarismo o liberta individuale.. scelta semplicissima,quale scegli? se ce l’ una non ce l’ altra e viceversa..
Il ragazzo è libero di fare le sue scelte, sa cosa rischia non accettando le trasfusioni; non vedo quale sia il motivo di lanciare appelli strappalacrime vari.
@Xeno – Perchè mai si dovrebbe costringere una persona a sottoporsi ad un trattamento se non vuole. Chi deve avere il diritto di decidere sul proprio corpo è soltanto la persona stessa.
Art. 32 della Costituzione .
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
C’è però un qualcosa che mi fa pensare.
Se un ragazzo, similmete al caso riportato, rifutasse, con motivazioni più o meno bislacche, delle cure perchè “plagiato” da qualcuno che è riuscito a sottometterlo totalmente, credo (non ne sono sicuro) che un qualunque giudice potrebbe intervenire decidendo d’autorità di far eseguire quelle cure.
Nel caso riportato il ragazzo è chiaramente plagiato dai “capi” della sua religione.
Voglio dire, i TdG sono cristiani, credono nello stesso dio degli altri cristiani, degli ebrei e in fondo anche degli islamici.
Possibile che non si sia mai chiesto come mai questo dio vieti solo ai TdG di curarsi quando necessario anche con le trasfusioni?
Crebs,
il reato di plagio è stato dichiarato incostituzionale dal 1981, tempo del famoso caso Braibanti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Plagio_%28diritto_penale%29
« Fra individui psichicamente normali, l’esternazione da parte di un essere umano di idee e di convinzioni su altri esseri umani può provocare l’accettazione delle idee e delle convinzioni così esternate e dar luogo ad uno stato di soggezione psichica nel senso che questa accettazione costituisce un trasferimento su altri del prodotto di un’attività psichica dell’agente e pertanto una limitazione del determinismo del soggetto. Questa limitazione, come è stato scientificamente individuato ed accertato, può dar luogo a tipiche situazioni di dipendenza psichica che possono anche raggiungere, per periodi più o meno lunghi, gradi elevati come nel caso del rapporto amoroso, del rapporto fra il sacerdote e il credente, fra il maestro e l’allievo, fra il medico e il paziente ed anche dar luogo a rapporti di influenza reciproca. Ma è estremamente difficile se non impossibile individuare sul piano pratico e distinguere a fini di conseguenze giuridiche – con riguardo ad ipotesi come quella in esame – l’attività psichica di persuasione da quella anche essa psichica di suggestione. Non vi sono criteri sicuri per separare e qualificare l’una e l’altra attività e per accertare l’esatto confine fra esse. »
(Corte Costituzionale, sentenza 96/1981)
Quindi se tu finissi in coma o chessò tetraplegià saresti d’accordo con alimentazione, idratazione e ventilazione forzate visto che “i capi della lobby atea” ti hanno evidentemente plagiato.
Lo stesso discorso che fai tu sui TDG possono finire per farlo i cattolici su di te.
E’ maggiorenne ed ha diritto di fare le sue scelte… per il resto come ha detto qualcuno, anche questa è una forma di selezione naturale.
Spesso discuto di questi argomenti con gli amici, ed uno in particolare finisce sempre col raccontarmi di un aneddoto del quale fu testimone, quando si trovò un giorno nel pronto soccorso di un ospedale, aspettava il suo turno per farsi curare una storta ad un braccio, quando entrò una barella con un bambino ferito, vittima di un incidente, aveva perso parecchio sangue ed il medico dispose di fargli ua trasfusione, allorché si fece avanti il padre, vietandoglielo categoricamente in quanto testimone di geova, il medico allora, mandando in malora la compostezza professionale, s’incazzò brutalmente con l’uomo e gli disse che non solo avrebbe fatto la trasfusione al figlio, ma lo avrebbe salvato e dopo avrebbe anche preteso un ringraziamento a lui e a tutto lo staff
Io credo che ciascuno abbia anche il diritto di suicidarsi, (purtroppo pure per motivi religiosi).
Quello che mi chiedo è: ma se il fatto fosse successo 2 anni fa quando era minorenne?
A voi la risposta.
la struttura ospedaliera si sarebbe rivolta al tribunale dei minori che avrebbe tolto temporaneamente la patria potestà ai genitori affidandola probabilmente al giudice o al medico e avrebbe quindi fatto tutti i trattamenti sanitari necessari.
Ma la Roccella che strillava per Eluana e Welby e Nuvoli ora sta zitta perchè c’è di mezzo una “scelta religiosa”?
Ma come, loro malatissimi non potevano lasciarsi morire che subito subito arrivava la crocerossina di Berluska col sondino e l’intruglio chimico (“cibo”, lo chiamano), mentre questo qui vuole fare più o meno lo stesso e nessuno interviene?
Coerenza cattolica o pappa-e-ciccia tra cristianoidi?
Un’altra vita persa a causa delle idiozie inculcate nella testa dei ragazzi. E’ ancora molto giovane per poterlo considerare pienamente cosciente di ciò che sta facendo. Una persona è cosciente delle proprie idee quando ha avuto modo di affrontarle ripetutamente in modo critico.
certo però è maggiorenne, quindi, a rigor di legge, pienamente cosciente.
Ho visto adesso che il fattaccio succede a San Marino, fuori dalla giurisdizione di Suor Roccella e Fra’ Giovanardi.
Ecco perchè stanno zitti e quieti.
Strano però che il Vatic-ano non sia entrato a gamba tesa nella faccenda e dettato a tutti quello che si deve fare. Forse perchè c’è un TdG di mezzo e quella bagattella che si chiama “obiezione di coscienza”?
Ci vedo interessanti implicazioni, e affilate armi a doppio taglio!
già… lo strano caso del conflitto insanabile tra due valori non negoziabili ( 😆 ): l’obiezione di coscienza e la sacralità della vita.
no, non avviene a San Marino, avviene al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna: il ragazzo ha la cittadinanza sanmarinese.
È difficile giustificare il diritto di questo povero (omissis) a lasciarsi morire, quando c’è la possibilità di essere curato e guarito. Mentre, contemporaneamente, si nega lo stesso diritto a chi non ha più speranza.
straquoto
Se uno farnetica in questo modo e vuol crepare in nome di fanfalucche, lasciatelo crepare: uno di meno. Qual è il problema? Il mondo è pieno di idjoti… uno in più, uno in meno non vedo che differenza faccia.
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C’è gente che muore di fame o di malattie anche banali perchè non può permettersi di comprare neanche un’aspirina o un pezzo di pane. Questi hanno i soldi per stampare inutili libri e riviste pieni di cretinate, e poi vogliono morire per non fare una trasfusione? Ma che crepino pure. Addio.
Mi sembra che non si possa stabilire un paragone tra la situazione di questo tdg di San Marino non sia paragonabile alle battaglie laiche per il testamento biologico, come sembra che qualcuno più sopra abbia cercato di fare.
Un conto è chiedere il rispetto della volontà di una persona di poter rifiutare le cure, qualora si trovi in uno stato di malattia permanente non curabile, che gli impedisca una qualunque attività che renda la vita degna di essere chiamata tale e le cure servono solo a prolungare la sofferenza o lo stato vegetativo. Qui ci si basa su condizioni oggettive, stabilite dalle conoscenze mediche allo stato attuale.
Un altro paio di maniche è il rifiuto di determinate cure per convinzioni religiose o filosofiche, o semplicemente per fisime mentali (es., non mi vaccino perché ho paura degli aghi).
Detto ciò, il tdg in questione è libero di fare ciò che crede, compreso rifiutare le trasfusioni, e l’appello in questione è ridicolo. Per me sbaglia, ma se è in grado di intendere e di volere, fatti suoi. Però da qui a stabilire parallelismi con la questione del trattamento di fine vita ce ne corre, e parecchio.
Noto che nessuno della chiesa è insorto. Sarà che San Marino non è un paese cattolico? O che è talmente piccolo e non presenta alcun interesse politico per la ccar?
Un’ultima annotazione per chi ha detto che i tdg non rompono: beh, insomma, su questo chiunque ci ha avuto a che fare qualcosa da ridire ce l’ha…
Ovviamente il primo periodo è da leggere (mannaggia che non si può correggere):
“Mi sembra che non si possa stabilire un paragone tra la situazione di questo tdg di San Marino e le battaglie laiche per il testamento biologico, come sembra che qualcuno più sopra abbia cercato di fare.”
Ho letto la lettera del ragazzo e mi sembra piena di dignità e di coraggio anche se alla base della sua scelta c’è qualcosa di aberrante. Dice inoltre che sta seguendo cure alternative e che sta migliorando. Questo contrasta con la lettera dei genitori che lo danno già per spacciato se non intervengono le trasfusioni.
Delle due lettere quella che dimostra più maturità e consapevolezza mi sembra quella del giovane. Dunque sia fatta la sua volontà.
Non condivido assolutamente giudizi del tipo: crepi pure, un c…..ne in meno, e altre pesantezze del genere.
I primi cristiani che pur di non rinnegare la loro fede in Cristo furono disposti a farsi trascinare nelle arene ed essere sbranati dai leoni, sono stati proclamati Santi dalle chiese organizzate e godono tutt’oggi di venerazione da parte di milioni di persone.
Le decine (se non centinaia e più) di ragazzi che sono stati disposti ad affrontare il pericolo di saltare per aria su una mina o di ritrovarsi con una pallottola in mezzo alla fronte e sono tornati in patria dentro una bara, sono proclamati eroi nazionali e degni dei massimi onori da parte di un’intera nazione.
Un TdG vuole attenersi a ciò che la sua coscienza gli permetterà di sentirsi a posto con se stesso e con il Dio che adora e forse (ribadisco forse) andrà incontro alla morte, lui è un’idiota.
Come sappiamo essere strani, incoerenti o forse stupidi è la parola migliore!
Bla bla bla…. ❗
Ma il motto dell’UAAR, non e’ “Liberi di scegliere”?…Se questo ragazzo ha SCELTO così, lasciamo che vada incontro alle conseguenze. La responsabilità e’ la sua, mica di quelli che hanno redatto l’appello. Tante volte, il rispetto per la persona, collima con il silenzio.
L’orientamento nettamente prevalente che è via via emerso dai post è il seguente: “è maggiorenne? si. E’ psichicamente sano e cosciente? si, almeno secondo i criteri civilistici, i quali accreditano piena capacità psichica anche a chi crede che dentro certe statue “pagane” possano vivere dei demonietti che procurano malattie e malesseri per distogliere il fedele dagli impegni assunti con il dio. come è riportato in certe “esperienze” pubblicate dalla letteratura dei TDG o raccontate dai fedeli direttamente nelle loro assemblee quando sul palco danno “testimonianza” della loro dedicazione alla “Verità di Geova”.
Dunque, attese la maggiore età e la salubrità mentale civilistica della persona, questa può fare della propria vita ciò che vuole: chiamasi autodeterminazione. Ognuno ha le sue motivazioni (per opinabili che siano) quando decide di “fare” o di “non fare” qualcosa.
Fino quì non ci piove, credo, oggettivamente.
C’è però una questione, a mio modesto modo di vedere, che meriterebbe di essere tematizzata. L’esercizio di tale autodeterminazione dovrebbe avvenire senza danneggiare terze persone. Immaginiamo adesso se un TDG muore per rifiuto di emotrasfusione, ligio ai precetti dogmatici confessionali, e che la sua morte privi altre persone, ad esempio dei familiari, dell’unico reddito di cui disponevano. E magari questi familiari non condividevano la religione del defunto Ecco che allora la questione si complica un po’. E c’è di più: ogni confessione, con l’evolversi del processo storico e le implicazioni sociali di questo, muta progressivamente la propria esegesi delle “sacre scritture” deliberando così nuove disposizioni che aboliscono quelle in essere. Il Corpo Direttivo della società Watchtower di New York, massima autorità del movimento dei TDG, la definisce “nuovo intendimento”. In passato vi sono stati vari intendimenti nuovi, ad esempio quello che ha dato libertà di coscienza ai TDG in merito al trapianto d’organi un tempo considerati da questo gruppo religioso una forma di cannibalismo, oppure quello che ha permesso loro, negli ultimi anni, di accettare frazioni di componenti ematici (emoderivati) in alternativa alle trasfusioni di sangue intero.
Quindi: al fine di una vera tutela dell’autodeterminazione personale, considerato anche il carattere aleatorio e al tempo stesso dogmatico (cioè non contestabile, sennò si commette apostasia/eresia) delle disposizioni confessionali, una legge dovrebbe dare facoltà di rivalersi sul vertice confessionale per risarcimento danni quando la pratica cultuale somministrata all’”utente spirituale” prevede precetti che possono arrecare nocumento al nucleo familiare come il caso in cui , appunto, la pratica religiosa provochi la morte del fedele e che tale pre-morienza procuri un danno economico (oltre che morale) ai famigliari che nell’esercizio della loro autedeterminazione personale di quel culto non gliene fregava niente.
Addebitare alle confessioni responsabilità civile significherebbe sanare l’attuale situazione che favorisce le attività religiose a discapito delle altre in assoluto contrasto con il principio costituzionale dell’eguaglianza giuridica di tutti.
Lui è ovviamente libero di rifiutare la terapia, io sono altrettanto libero di definirlo un idiota, chi lo ha a cuore ha il diritto di cercare di farlo ragionare (senza ovviamente imposizioni e costrizioni).
Mi piace il commento di Xeanu!!
In caso di morte, i TDG dovrebbero essere denunciati per omicidio.
Come on Xeanu!
Ma davvero devo sopravvivere per garantire un reddito alla suocera?
Inoltre non capisco questa tesi per cui la mia scelta individuale, essendo stata influenzata da altri, rende questi responsabili delle mie azioni. Se accettiamo questa tesi, facciamo risalire tutte le responsabilità di tutte le azioni umane nella storia all’ uomo-scimmia.
Io credo che un adulto, sentite tutte le campane, dalle religiose a quelle ateo-agnostico-razionaliste, fa le sue scelte di vita.
Se crede di vedere la verità ni TDG, affari suoi. i TDG non sono responsabili di questa scelta, così come l’ UAAR non è responsabile delle scelte individuali degli atei.
Ti ribadisco il concetto, semplice e fondamentale: la mia pelle è MIA!
Se è maggiorenne e capace di intendere e volere, faccia quello che la sua coscienza gli suggerisce. Diverso sarebbe se fossero dei genitori a decidere per un minore. Alla signora che non voleva l’amputazione del piede che bisognava fare? Amputare “per il suo bene”?
E a me che non voglio vivere da vegetale che farete? Alimentazione forzata? Ognuno viva e muoia come crede e per cosa crede.
senza ipocrisia,ma se non vuole curarsi e non vogliono curarlo neanche i suoi genitori,che muoia in pace e in gloria di dio.
esiste la libertà di scelta. libero di fare quello che vuole.
saluti
Troppo pocoper un darwin award?
quando una società per azioni uccide per fare soldi sulla credulità del popolino ignorante e ciuco
Mettiamola così: per questo, che ora ha 19 anni, è troppo tardi. Muoia in pace per mancata trasfusione come egli desidera (e si faccia anche pubblicità alla cosa in modo che più persone possibili capiscano quanto è idiota la religione).
Ma per il prossimo, che non ha ancora 19 anni, ma magari ne ha solo 12 e vuole saltare la lezione di evoluzionismo a scuola (vedi ultimissima a fianco), non gli si permetta di crescere senza la OBBLIGATORIA istruzione pubblica, uno degli scopi della quale – ricordiamolo – è quella di formare cittadini il meno possibile idioti e influenzabili su questioni importanti.
la trasfusione di sangue è la cura.
se un paziente capace di intendere e volere (trattandosi di religione questo è relativo) rifiuta la cura del suo male, semplicemente si prende atto che ne ha diritto e basta.
se poi dovesse morire a causa di questa scelta, ognuno è padrone del suo fato.
Io sono per l’autoderteminazione sempre e comunque, senza se e senza ma. Religione o non religione. Come ha osservato qualcuno c’è piuttosto da mettere in rilievo la coerenza dei testimoni dei Geova. Tutto il contrario dei cattolici.
Secondo me ogni maggiorenne ha diritto di morire come crede, anche per le convinzioni più idiote.
Se fosse minorenne invece si dovrebbe procedere alla trasfusione forzata.
Un TdG in meno, se a lui sta bene così, perché dovrei menarmela io?
xMatteo :dai provaci, ripensaci,non e’ da codardi cambiare idea anzi secondo me’ ti fa onore.Non vorrai mica perderti tutte le lotte che dovrai affrontare con noi atei nei prossimi 20 anni?da parte mia ti chiedo solo di rimandare (come dite voi la chiamata dall’alto)di una ventina d’anni. e che vuoi che sia una ventina d’anni contro i miliardi d’anni dell’eta’ dell’universo?Ciao Tdg.
Non e sempre necessario capire le motivazioni degli altri, a volte e solo necessario rispettare. Vogliamo capire che per certe persone violare certi principi lloro corrisponderebbe ad uno stupro?. Ripeto, non bisogna per forza di cose capire, ma rispettare. Stiamo parlando di un 19 enne che da come mi sembra di evincere dalla sua lettera, e cosciente delle sue azioni e ben determinato a portare avanti tutto cio. Oltre a tutto si vuole riportare il tutto ALLA TRASFUSIONE DI SANGUE MANCATA. Siamo seri, una leucemia prevede un protocollo ben piu ampio e non sempre la trasfusione è prevista. puo uno decidere metodi alternativi? Il ragazzo sta collaborando con i medici, che lo considerano UNA PERSONA e non un cumulo di carne ed ossa da curare. RAgazzi i commenti che leggo mi deludono assai. Lo ridico ancora, dobbiamo ringraziare il ragazzo sanmarinese, perchè sulla sua pelle sta combattendo una battaglia per la autodeterminazione che SERVE A TUTTI A NOI. COMPRESI QUELLO CHE LO HANNO CHIAMATO CO.GLIONE OPPURE CHE SI SONO DETTI FELICI DEL FATTO CHE COSI SARA -1 TDG.
POSSIAMO NON CAPIRE LE SUE CONVINZIONI, MA PER FAVORE RISPETTIAMO LE PERSONE E FACCIAMO VEDERE CHE LA LIBERTA CHE TANTO RICHIEDIAMO PER NOI, NOI STESSI SIAMO IN GRADO DI DARLA AGLI ALTRI…. ANCHE SE NON CAPIAMO… PER FAVORE….
entro nella discussione, perchè ho scritto io stesso la lettera appello al ragazzo.
non era non è metterla sull’ideologico puro, rispettando per quanto possibile le convinzionie idee di ogni persona.
certamente quando le convinzioni sbattono contro la vita penso che ognuno di noi debba intervenire.
per fare un esempio: se vedo una persona che si vuole buttare dal balcone ognuno di noi gli direbbe di non farlo!
prendo atto della lettera di risposta del ragazzo sperando che l’abbia scritta veramente lui, che sta meglio ecc.
vorrei che si guarisse senza aver bisogno di nessuna trasfusione e per questo mi mandi anche a quel paese.
vorrei però che se i valori scendano sotto una certa soglia accetti la trasfusione per non mettere in pericolo la sua vita la cosa + importante