Enrico Matacena*
Un attentato alla Costituzione e alla laicità dello Stato
La Costituzione della Repubblica italiana, all‘art. 32 afferma: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.” È quindi evidente e inequivocabile che nessuna legge può imporre ad un cittadino che viva in Italia trattamenti di cura contro la sua volontà. Si tratta infatti di quello che tecnicamente viene definito come “diritto perfetto”, che non ha cioè bisogno di nessuna legge applicativa per essere esercitato
Ciononostante pochi mesi fa è stato approvato dal Senato ed è approdato alla Camera dei deputati il disegno di legge Calabrò. Tale ddl è passato al vaglio dalla commissione affari sociali della Camera dei deputati ed attende di essere calendarizzato per l’aula. Il ddl toglie ai cittadini il diritto riconosciuto dalla Costituzione, attribuendolo ai medici, e imponendo per legge trattamenti sanitari quali la idratazione e l’alimentazione forzata, anche contro la volontà del paziente.
Il testo riprende quasi integralmente le posizioni della Conferenza Episcopale Italiana, come quelle espresse dal cardinal Bagnasco che ha dichiarato, aprendo i lavori del Consiglio permanente della CEI a proposito del caso Englaro, “che i pronunciamenti giurisprudenziali hanno “inopinatamente aperto la strada all’interruzione legalizzata del nutrimento vitale” Gli ha fatto eco mons. Betori affermando: “Preferisco non parlare di testamento biologico ma di fine vita, perché la vita non è a disposizione di nessuno”. E altrove, ancora Betori: ”Per la Chiesa è necessario escludere il principio dell’autodeterminazione del malato sbarrando, così, la strada ad ogni ipotesi di eutanasia”.
Ma vediamo nel dettaglio cosa dice questa proposta di legge, che in sostanza stabilisce che il cittadino può scrivere le proprie volontà sui trattamenti sanitari ai quali essere sottoposto, ma che tali volontà non contano nulla perché poi il medici fanno quello che vogliono e comunque non possono soddisfare il legittimo desiderio di morire dignitosamente.
Art. 1. (Tutela della vita e della salute)
“1. La presente legge, tenendo conto dei princìpi di cui agli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione:
a) riconosce e tutela la vita umana, quale diritto inviolabile ed indisponibile, garantito anche nella fase terminale dell’esistenza e nell’ipotesi in cui la persona non sia più in grado di intendere e di volere, fino alla morte accertata nei modi di legge;
b) riconosce e garantisce la dignità di ogni persona in via prioritaria rispetto all’interesse della società e alle applicazioni della tecnologia e della scienza”
Cosa significa che la vita indisponibile? È la chiesa cattolica dice che la vita appartiene a dio e che solo lui, interpretato poi da loro, può decidere come e se toglierla. È l’idea che le persone sono pecorelle da guidare, eterni minorenni sotto la patria potestà della Chiesa e dei suoi dogmi. I principi della nostra Costituzione affermano ben altro: NON è disponibile la vita altrui, della propria ogni cittadino può fare l’uso che più ritiene opportuno. È evidente che, di fronte ad una persona che in crisi depressiva tenti di gettarsi da un ponte, la si deve soccorrere e convincerla a desistere dal suo intento. Ma questa è cosa ben diversa dal diritto di morire con dignità senza inutili sofferenze. La dignità e il rispetto della persona sancito dall’art. 32 della Costituzione sono diritti che nessun dogma religioso o legge anticostituzionale hanno il diritto di cancellare.
Passiamo all’art. 3:
“L’alimentazione e l’idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze fino alla fine della vita. Esse non possono formare oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento”.
Si commette qui un arbitrio indecente: in varie occasioni prestigiose voci nel campo medico hanno ribadito che alimentazione ed idratazione forzate SONO CURE a tutti gli effetti; e per tale motivo, a norma dell’art. 32 della Costituzione, è il paziente che deve decidere se gli debbano essere somministrate. La legge tortura qui stravolge una verità scientifica per poter aggirare un diritto costituzionale dei cittadini.
Passiamo all’art. 7 (Ruolo del medico)
“1. Le volontà espresse dal soggetto nella sua dichiarazione anticipata di trattamento sono prese in considerazione dal medico curante che, sentito il fiduciario, annota nella cartella clinica le motivazioni per le quali ritiene di seguirle o meno.
2. Il medico non può prendere in considerazione indicazioni orientate a cagionare la morte del paziente o comunque in contrasto con le norme giuridiche o la deontologia medica. Le indicazioni sono valutate dal medico, sentito il fiduciario, in scienza e coscienza, in applicazione del principio dell’inviolabilità della vita umana e della tutela della salute, secondo i princìpi di precauzione,
5. Nel caso di controversia tra il fiduciario ed il medico curante, la questione è sottoposta alla valutazione di un collegio di medici composto da un medico legale, un anestesista-rianimatore ed un neurologo, sentiti il medico curante e il medico specialista della patologia. Tali medici sono designati dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero o della azienda sanitaria locale di competenza regionale”.
Qui si afferma dunque esplicitamente che le volontà del cittadino sottoposto a trattamento sanitario NON CONTANO NULLA (anche se esse sono state espresse in dichiarazioni ufficiali!) e che a decidere sono solo i medici, i quali così facendo si assumono una enorme responsabilità che spesso gradirebbero non avere. È quindi evidente il tentativo di sospendere in pratica la Costituzione italiana facendo diventare i cittadini italiani non più soggetti a essa ma a dei dogmi religiosi imposti dalle gerarchie vaticane. Questo gravissimo attentato alla Costituzione e alla laicità dello stato va combattuto con il massimo di impegno da tutte le forze non solo laiche, ma che semplicemente si riconoscono nella Costituzione italiana.
Al fine di garantire questo diritto minacciato dal ddL Calabrò, in tutta Italia sono partite iniziative affinché le amministrazioni locali istituiscano il registro comunale (o in qualche caso, come a Cagliari, provinciale) dei testamenti biologici. Si consente così ai cittadini di poter depositare le proprie volontà riguardo i trattamenti che essi desiderino ricevere nel caso vengano a trovarsi in situazione di grave malattia invalidante nella quale sia impossibilitati a esprimere la loro volontà, stato vegetativo ecc.
L’ approvazione dei registri comunali dei TB ha due fondamentali effetti
– un effetto politico, ribadendo la volontà di cittadini ed enti locali di godere del diritto di libertà di cura sancito dalla Costituzione;
– un effetto giuridico, in quanto anche di fronte a qualsiasi provvedimento legislativo che pretenda di limitare questo diritto, l’avere un documento che esprima in modo chiaro ed inequivocabile la volontà della persona può essere fatto valere in fase di contenzioso , spazzando via qualsiasi pretesa di asserire la mancanza di certezza della sua volontà.
Su questo aspetto è bene ricordare la sentenza della magistratura sul caso Englaro. In tale vicenda infatti è stato infatti stabilito che una volta appurate le volontà del paziente (in qual caso addirittura attraverso testimonianze di amici e parenti) bisognava rispettare le sue volontà. A maggior ragione, quindi, se tali volontà sono espresse in un documento
ufficiale depositato presso il comune! Del resto, come hanno affermato illustri costituzionalisti, tra cui ad esempio Stefano Rodotà, l’art. 32 della costituzione sancisce un “diritto perfetto” che non ha bisogno di leggi ma solo di regolamenti gestionali per applicarlo.
Alcuni comuni, quali Pisa, Genova, Modena, hanno già da tempo istituito tale registro comunale. A Bologna la situazione si è bloccata a causa dello scioglimento del consiglio comunale. In numerosi comuni sono state presentate petizioni popolari o sono stati approvate delibere che aspettano regolamenti attuativi. È indispensabile che un numero sempre maggiore di comuni istituiscano registri comunali dei testamenti biologici. Questa battaglia infatti permette di avere un consenso di massa per la difesa di un diritto di laicità garantito dalla Costituzione .
Da statistiche di autorevoli istituti l’80% dei cittadini italiani è per l’autodeterminazione terapeutica (e addirittura il 50% per l’eutanasia). La Chiesa e le forze politiche che si schierano contro di essa vanno a scontrarsi contro una volontà laica di massa. Se le forze laiche si muovono in modo intelligente questa battaglia per imporre la legge Calabrò può diventare per la Chiesa e per le forze clericali, un autogol come lo fu la sconfitta ai referendum contro il divorzio e contro l’ aborto. È da osservare infatti che il problema del fine vita riguarda tutti i cittadini, sia come possibilità di rimanere personalmente in stato vegetativo o altro, sia come situazione familiare dove un congiunto si possa trovare in una simile condizione. E qui c’è una differenza tra questa battaglia e altre, sia pur nobilissime come quella ad esempio sulla fecondazione assistita che, non coinvolgendo che piccole minoranze, non riusciva a suscitare quell’interesse così diffuso come invece accade per il tema del testamento biologico.
Due brevi ultime considerazioni. La legge Calabrò è probabile che venga fortemente modificata alla Camera, e se ciò non accadesse essa verrebbe poi rapidamente smantellata dalla Corte Costituzionale . L’affossamento di una legge impopolare e clericale potrebbe rappresentare un ritorno all’offensiva delle forze laiche e democratiche in questo paese.
La situazione nei comuni riguardi i registri dei testamenti biologici. Pochissimi sono i comuni governati dal centrodestra che hanno istituito un registro comunale dei testamenti biologici. Dove governano forze di centrosinistra, qualche volta alcuni singoli esponenti di centrodestra hanno votato a favore dei testamenti biologici, oppure hanno fatto un’opposizione non particolarmente dura. Però solo alcune encomiabili amministrazioni di centrosinistra hanno approvato i registri dei testamenti biologici. Spesso le divisioni interne al PD o gli ostacoli posti dall’ala ex Margherita hanno o impedito l’approvazione, come nel clamoroso il caso di Terni e anche in quello di Carpi (MO), oppure hanno imposto soluzioni di compromesso come a Pavullo e Vignola in provincia di Modena, dove i cittadini non possono depositare il proprio testamento biologico in comune, ma solo far registrare che un loro fiduciario ne detiene una copia. In altri casi, addirittura, si sono organizzati convegni e dibattiti, e si è preferito limitarsi a chiacchierare senza prendere nessuna delibera di giunta o di consiglio. Talvolta questa battaglia ha invece sortito l’effetto di scatenare una resa dei conti tra l’ala più ambigua e filoclericale del PD e quella di maggiore tradizione laica. In fondo questa battaglia per l’autodeterminazione terapeutica, per il fatto di ricevere un così largo consenso di massa tra i cittadini, ha spesso costretto le forze politiche a livello locale ad uscire dall’ambiguità e a fare i conti con il loro abituale servilismo verso la Chiesa cattolica. È da auspicare che tali dinamiche all’interno delle forze politiche si riscontrino anche nell’imminente dibattito parlamentare. Anche tra le forze del centro destra.
* Coordinatore del circolo UAAR di Modena
La mia vita è solo mia. E ne faccio quello che mi pare.
Io sono d’accordo con mons. Betori: ”Per la Chiesa è necessario escludere il principio dell’autodeterminazione del malato sbarrando, così, la strada ad ogni ipotesi di eutanasia”.
Per la Chiesa (si è scordato la parola cattolica, molte altre chiese la pensano diversamente) è così, non vedo perchè debba essere così anche per chi non vuole far parte del gregge del monsignore.
E’ sempre la solita questione, la prevaricazione della chiesa cattolica dove si sente forte è sempre più intollerabile.
Ma ovviamente la maggior parte delle colpe ricade sui nostri politici.
Forse sono un po’ fissato, avendolo già scritto altre volte, ma vorrei sapere i nomi, degli attuali deputati e senatori in prima battura r degli altri politici in seconda battuta, che si sono chiaramente opposti a questa prevaricazione. A FUTURA MEMORIA.
Io mi ricordo solo di Ignazio Marino
quello che trovo più deprimente (e c’è solo l’imbarazzo della scelta) è che tali “dettami” hanno come unico scopo quello di voler dimostrare chi comanda davvero in Italia. Non c’entrano nulla elevati principii di chissà che, non c’entra nulla la dignità della persona (peraltro completamente negata in questo testo), né la fuffa teologica (che potrebbe benissimo basare la sua coerenza sul principio di autodeterminazione stabilito dalla loro Genesi).
E’ solo l’ennesimo braccio di ferro, sfoggio di potere, ingerenza e l’ennesima prova di sudditanza della classe politica italiana, incapace di prendere una decisione autonoma senza succhiare dal capezzolo di mamma Vaticano… più che eterni minorenni direi lattanti, con la capacità di decidere e di volere svenduta in outsourcing.
Che schifo.
la legge non può non tenere conto di un fatto che la cosidetta libertà finisce è limitata dalla collettvità anche per quanto riguarda le scelte individuali.
Perchè io non posso avere più mogli? perchè la droga non è libera? perchè le donne non possono uccidere i filgli quando sono nati mentre possono farlo quando li portano in grembo perchè ciò lo stabilisce la legge; analogamente la legge ha il dovere di porre dei limiti alle volontà espresse precedentemente dai malati.
Spero tu ti renda conto di aver messo insieme parole senza senso alcuno.
Se, dopo averci pensato un pochino, non te ne rendi conto, non ti preoccupare e non pensarci più.
Non entrerò in polemica per evitare di nutrire i troll.
Ma ti rendi conto che dice sempre le stesse cose e sei fissato con “perchè le donne non possono uccidere i figli quando sono nati mentre possono farlo quando li portano in grembo”.
Bah…
Ma hai un dottorato in idiozia comparata?
e il troll, analogamente, ha il dovere di scrivere senza senso. Bravo Enrico, sei coerente col tuo essere non-sense.
Ti auguro, sinceramente e con forza, una malatia umiliante, dolorosissima, e non mortale.
…emorroidi croniche?… 😉
@Enrico
Aspettate, cos’è questa? A, si: malafede…
Inoltre:
come fa la PROPRIA eutanasia a danneggiare GLI ALTRI? 😐
Enrico, quello che dici, cioé che “la cosidetta libertà finisce è limitata dalla collettvità anche per quanto riguarda le scelte individuali” è un falso è una fesseria.
Infatti la costituzione parla chiarissimo e ti smetisce completamente.
Il cittadino ha il diritto di compiere la scelta individuale di non essere obbligato a cure mediche.
Quindi quello che hai scritto è solo concime, retorica di bassa lega per pecoroni.
Da pecore per pecore. No grazie bela da solo.
Bravo Enrico! E’ uno scandalo che ci sia tutta questa libertà.
Si potrebbe, ad esempio, cominciare col rendere illegale la pratica religiosa, mettendo fuorilegge il cattolicesimo, così da tutelare la collettività dalle ingerenze dei preti.
Alla Giuliano l’Apostata? 😉
Un corno. Ti è stato già spiegato che la Costituzione assegna lo status di diritto PERFETTO all’autodeterminazione del malato (come anche della persona sana), ergo nessuna legge scritta dal Vaticano – che Costituzione LAICA non ha, ma solo fuffa teologica assolutistica – può cambiare questo status o limitarlo.
Ergo, la TUA vita di pecorella cattolica la decide il Vaticano e bon, la MIA la decido IO. Punto e basta.
Te l’ho già detto di andare in Pakistan che è il tuo regno!
La droga non è libera? E l’alcol e il tabacco?
Per il resto non serve replicare: sopra hanno esposto meglio le argomentazioni. (Anche se, per me, il tuo commento non meritava proprio replica.)
@Enrico
Perché “la legge ha il dovere di porre dei limiti alle volontà espresse precedentemente dai malati”? E in che senso? E che senso ha che io esprima, quando sono sano, le mie volontà in caso di malattia, se poi queste non vengono rispettate?
Perchè la società stabilisce quali che siano gli atti leciti o meno che una persona può compiere o chiedere che siano compiuti.
Allora metti caso che tu stia in una società a-religiosa in cui è vietato per legge ogni tipo di funarale religioso. Come la mettiamo?
Enrico:”Perchè la società stabilisce quali che siano gli atti leciti o meno che una persona può compiere o chiedere che siano compiuti.”
e come fa a essere illecita la richiesta di lecito non accanimento terapeutico?
Quella sarebbe una società contro il volere di Dio e quindi non lo accetterei perchè una società fondata sull’ateismo come ve ne sono molte.
@Enrico
Della serie:
quando siamo noi i padroni (o presunti tali) allora spadroneggiamo fregandocene della volontà altrui
quando invece siamo in minoranza sbraitiamo perchè non stiamo in una pseudo-teocrazia….
@Enrico
Vediamo, qual è la parola più adatta?… Ah, sì, “stupidaggini”.
“Quella sarebbe una società contro il volere di Dio e quindi non lo accetterei perchè una società fondata sull’ateismo come ve ne sono molte.”
ah ecco, finalmente lo dici senza giri di parole. La legge non va rispettata in quanto tale, ma solo se va bene a voi. Viva la teocrazia!!
@ Enrico
Come vanno le unghie, dopo quest’arrampicata sugli specchi?
@ Enrico.
A me una società fondata su dio (specie il TUO) non sta bene e non la accetto. Punto, fine.
Ergo, Costituzione italiana ed europea alla mano, esigo che la mia libertà non sia limitata da leggi-vergogna scritte in Vaticano, la TUA Chiesa.
Per evitare l’infiltrazione di forze vaticane (extracomunitarie e teocratiche) nei Parlamenti laici sto iniziando a pensare che sarebbe il caso di vietare i partiti confessionali.
Specie se fanno riferimento a confessioni sostenute da regimi autocratici e assolutistici stranieri. Il Vaticano sarebbe messo nel sacco una volta per sempre.
enrico accetta solo quello che gli fa comodo 😉
@ Enrico.
Arrivi tardi, tra l’altro. La LEGGE fondamentale (Costituzione) stabilisce GIA’ i confini del lecito e dell’illecito.
E, spiacente, questi non coincidono con le schifezze spacciate dal Vaticano per “dignità della persona”.
Tra qualche anno sarà la Corte Costituzionale a (ri)spiegarvelo, a te e a Bagnasco.
Come si dice, repetita iuvant.
Tra l’altro, la società democratica E’ GIA’ di per sè contro il volere del tuo dio.
Ricordi, vero, quando il Vaticano sosteneva le MONARCHIE ASSOLUTE contro chi voleva il rovesciamento dei tiranni e l’instaurazione della democrazia rappresentativa?
Ricordi, vero? Poveretto.
Ma chi siete voi per parlare di “diritti”, quando obbedite proprio a una sopravvissuta di quelle monarchie assolute teocratiche morte da noi 300 anni fa e che – guarda caso – oggi esistono solo nel mondo musulmano?
per enrico. Ti ho risposto anche sul Blog di Tornielli, l’arroganza e la prepotenza della politica cattolica diretta dal vaticano è l’esatto contrario della Costituzione, o sei suddito obbediente del papa-re-monarca assoluto o sei cittadino italiano rispettoso del Supremo Principio della Laicità dello Stato.
Fai la tua scelta dei fede ma ricordati che la tua libertà finisce dove inizia la libertà altrui, non puoi sconfinare in modo così arrogante e prepotente.
Vedo che voi la Cina comunista che considera i cattolici agenti di una potenza straniera è un modello, mi stupisco voi che non accettate l’ateismo di stato.
La costituzione consente però di curare un’incapace oppure una persona che non può comunicare la propria volontà attuale.
e cosa c’entra con la volontà di persone che invece hanno lasciato la loro volontà o che la possono ancora esprimere?
nulla.
troll.
Forse ho capito, è possibile che in realtà stia cercando di comunicarci la sua incapacità di esprimersi e il desiderio di farsi curare. Questo spiegherebbe l’assenza di logica e grammatica in ciò che scrive
oppure è solo un troll
e come Elio, propenderei per la seconda ipotesi…
Sapete, certe volte mi viene il dubbio che Enrico sia un robot infarcito di luoghi comuni programmato da qualche gonnellone… 😐
Il diritto pubblico non è confessionale.
Enrico, sei molto confuso e cambi argomento senza logica.
Questa tua fallacia è sintomatica del “frullatore” che non ti permette di pensare coerentemente.
Se devi controbattere gli argomenti altrui lo devi fare in modo compiuto:
inutile lamentarsi se un chiodo del pavimento è storto poichè devi guardare tutto il lavoro nel suo insieme. Tu parli di dettagli per distruggere una intera opera.
Meno confessionale e più cultura! E non quella del “movimento” di cui farai parte.
Enrico risponde:
domenica 17 ottobre 2010 alle 18:30
Se la Cina è comunista, l’Iran è progressista.
Beh, questa è solo una constatazione. L’esempio italiano lo dimostra appieno.
Proprio per niente. Dove la leggi questa aspirazione pro-cinese?
Noi non accettiamo nulla di imposto. Noi siamo diventati atei per amore della libertà e della ragione, e riconosciamo nelle coercizione ideologiche di stampo religioso delle irrazionalità nemiche della libertà, del bene e del progresso civile. Per cui, il regime dittatoriale centralinista capitalista cinese è agli antipodi delle nostre aspirazioni. Il regime cinese è, come quello vaticano, nemico della libera scelta individuale.
Ti ricordo che la Cina comunista ha gli orfanotrofi pagati dalla stato, non mi hai ancora risposto cosa fai tu più degli altri per quel nascituro (probabile), e visto che non rispondi deduco che non sei né più né meno di quei libertini che fan sempre come gli va, sai quella plebaglia, maggioranza dell’umanità, che odi tanto, e di cui sei invidioso a morte, e in paradiso non ci andrai.
Orfanotrofi cinesi http://pangaea.org/street_children/asia/china.htm
in quelli cattolici i bambini li molestano e basta, una pacchia.
In quelli atei li uccidono deliberatamente.
per te cinese e ateo sono sinonimi? se si, ti consiglio di controllare meglio sul vocabolario dei sinonimi e dei contrari.
già che ci sei, controlla anche alla voce “malafede”.
ad ogni modo la tua idea è “maestra maestra marco mi ha picchiato! si maestra, ma pierino mi ha sputato in un occhio”.
fantastico.
tu si che sei una brava persona.
che schifo…
“cina comunista” AHAHAHAHAHA HAHAHAHAHA AHHAHAHAHAH!!!!!
battutona!
sulle altre stupidaggini ricordo solo, sommessamente, che è noto a chiunque bazzichi il mondo dell’adozione internazionale che gli orfanotrofi cinesi sono dei paradisi se confrontati con gli orfanotrofi della cristianissima russia, romania, ucraina e tanti altri paesi cattolicissimi nell’america latina.
La colpa è solo dei politicanti : furbi atei devoti o integralfondamentalisti , bisognosi del voto cattolico, per difendere i loro privilegi svendono la costituzione.Il Papa può dire ciò che vuole ma un politico onesto deve impedire che le bestialità religiose divengano legge dello stato e leggi per tutti . Date a Cesare quel che è di Cesare e non rompete….
spero sinceramente che la legge Calabrò rimanga così com’è anche alla camera. La Corte Costituzionale ci metterà poi un nanosecondo a distruggerla, visto che è palesemente incostituzionale!
sia fatta la MIA volontà.
Purtroppo la Costituzione nell’Italia di oggi conta quanto il Vangelo nello Stato pontificio: come scriveva il Belli, “è un libbro da dà a ppeso ar salumaro”
“Purtroppo la Costituzione nell’Italia di oggi conta quanto il Vangelo nello Stato pontificio”
Evviva la sintesi… se avessi ancora un diario me la annoterei 😉
La legge deve limitare il potere delle persone sulla vita ALTRUI . Sulla propria la cosa è ben diversa. Qualche tempo fa una leggemmo sui giornali che una signora non si era voluta fare amputare una gamba in cancrena e per questo era poi morta. Lei aveva deciso sui trattamenti sanitari ai quali essere sottoposta , e così fu , com stabilisce l’,art. 32 della costituzione italiana . Il DDL calabrò è ANTICOSTITUZIONALE e comunque esprime un concetto secondo il quale i cittadini non sono esseri pensanti ma gregge da guidare e incapaci di decidere da soli delle cose che li riguardano. e qui si vede la concezione che la chiesa cattolica ha dei cittadini quanto sia antidemocratica e offensiva per la dignità delle persone, .
Enrico Matacena (estensore dell’articolo)
purtroppo non è il primo caso in cui constatiamo che la Costituzione è carta straccia; in particolare i clericali se ne fregano altamente della nostra legge fondamentale quando contraddice la loro morale corrente, da applicare a chi non ha potere (chi ce l’ha trova i modi per sfuggire), e ispirata alla mistica della sofferenza inutile (non mi riferisco certo a quella inevitabile): nascerai con dolore…morirai con dolore!
di fatto, anche il crocefisso nelle scuole, è lì per ricordarci che lor signori hanno, e vogliono mantenere, il potere di …metterci in croce 🙁
Gente smettete di rispondere a certi fascisti. Tanto lo sappiamo benissimo che per questi sacchi di sterco il ritornello è sempre quello “Se non siamo maggioranza abbiamo diritto di fare tutto quello che ci pare, se siamo minoranza allora ci vuole laicità e rispetto delle minoranze”.
Stiamo parlando di individui malati che approvano i ghetti e le condanne a morte rimpiangendo lo stato pontificio, che approvano il massacro di chi è diverso da loro (mi riferisco a quei cattolici che son passati di qui dicendoci che l’unica vera libertà che conti è quella dal peccato ed ogni mezzo è lecito per ottenerla), ecc.
Pensate sia sensato perdere tempo con certi palesi esempi di ignavia, crudeltà e malvagità?
Diciamo le cose come stanno sono persone CATTIVE, che godono nel far soffrire chi è diverso da loro. Non potendo sopportare che chi vive diversamente da loro possa essere felice cercano di distruggerlo. Non sono diversi dai talebani afghani o dai violentatori di bambine pakistane…. è solo che, per ora, sanno che qui la legge non è dalla loro parte e hanno paura di finire in galera.
Fortuna che non tutti i credenti sono così.
Completamente d’accordo con il contenuto dell’articolo. Il ddl calabrò è ampiamente incostituzionale, difficilmente riuscirà a sopravvivere.
Adesso, per quanto la nostra Costituzione sia imperfetta (lo sappiamo tutti che è così), il ddl Calabrò abbiamo la certezza che è incostituzionale, ma ora si deve contrastare tale legge o altrimenti si dovrà arrivare un giorno ad un referendum abbrogativo.
Il problema esiste ed ogni cittadino/na deve considerarlo ineludibile, insomma, non può lavarsene le mani, perchè si tratta proprio del diritto di decidere della nostra vita privata, il ddl minaccia la libertà dell’autodeterminazione delle nostre scelte più intime.
@ Enrico.
Tu sembri proprio uno della cricca Berluska&Alfano. Nonostante la Consulta continui a bastonarli, perseverano nell’errore e continuano ad approvare leggi-schifezza incostituzionali.
Non ti hanno detto che perseverare nell’errore è diabolico? 🙂
Rassegnati. La nostra libertà non la decide Ratzinger leggiucchiando quel compendio di bugie e scemenze che si chiama Bibbia.
mia moglie è malata di sclerosi multipla. Se avverte prurito al capo deve chiedere aiuto e naturalmente mi fermo qui.
Però vive in un mondo tutto suo fatto di colori, fiori e altre piccole cose semplici.
In giardino le ho costruito un piccolo stagno con fiori di loto e ninfee. Lei sembra contenta.
Ma se un giorno questa sfera di cristallo dovesse infrangersi e la realtà prendesse il soppravvento, il sogno svanire, io sarei pronto ad eseguire i suoi desideri.
Sono consapevole delle conseguenze ma sarei lieto e orgoglioso di marcare un fossato tra la mia coscienza e quei politici italiani che hanno già venduto la loro al vaticano.
Non sono daccordo con te Peppino, anche se rimani un grande uomo.
Grazie amici per la compagnia che mi fate e le boccate di ossigeno che respiro in questo sito.
Queste posizioni sulla vita indisponibile ecc. rafforzano la mia convinzione d’aver fatto la scelta giusta decidendo (in origine per altre ragioni) di non imporre la vita ad alcun nuovo essere umano. In altre parole, la scelta di non mettere al mondo figli. Con un pernacchio a lor signori.
P.S. Se avete familiari anziani non autosufficienti e magari anche “partiti di testa” e se appena percepite l’eventualità che siano in condizioni irrimediabili, non accettate di ricoverarli in ospedale. Una volta là, è ancor più difficile riuscire a sottrarli alla macchina della tortura “terapeutica”.
Dovrei comunque chiamare gli altri miei parenti e la guardia medica se stessero morendo, altrimenti è omissione di soccorso, non è così semplice, se poi ci sono badanti al loro servizio, queste devono avvisare i parenti e chiamare la guardia medica eventualmente.
Se fosse veramente possibile preferirei tenerli a casa ed evitare loro la tortura di fine vita.
@Enrico: Questa è solo l’ ennesima boiata (non so se siano accettate parolacce su questo forum, così mi contengo) della Chiesa Cattolica e dei sui seguaci. Io credo in Dio e in quello che sta scritto nei Vangeli, ma trovo inaccettabile il potere temporale della Chiesa, le sue continue ingerenze nella politica ed il voler imporre alle persone il proprio credo. Senza andare a citare l’ elenco infinito delle crudeltà e delle ingiustizie perpetrate dalla Chiesa in nome di Dio (i talebani le fanno un baffo..), una considerazione per tutte: Gesù è nato nella casa di un falegname, ha vissuto in povertà, ha girato il mondo predicando per fare in modo che lo persone lo seguissero SPONTANEAMENTE ed è anche stato ucciso per questo. Se Dio avesse desiderato che la Chiesa governasse con prepotenza su tutte le terre emerse, forse avrebbe fatto nascere suo figlio nella casa di un re, no? Tornando a monte: se tu sei credente e temi per la tua anima, sei liberissimo di passare i prossimi 200 anni attaccato ad un respiratore, finchè, Dio volendo, magari una notte salterà la cooerente, non funzioneranno i generatori e ti sarà concesso di morire; ma non è giusto obbligare altri a patire per qualcosa in cui invece non credono. la Chiesa ha il dovere di invitare a credere, non il diritto di obbligare a farlo