Un articolo di Gaetano Vallini pubblicato oggi sull’Osservatore Romano ha preso posizione sull’eventuale adozione di una legge contro il negazionismo, esprimendo contrarietà. Vallini, a sostegno delle proprie tesi, cita alcuni esponenti ebraici (Bidussa. Luzzatto), e sostiene che “in democrazia la censura non è un mezzo corretto, e si finisce per far diventare martire chi vi incappa”.
L’Osservatore Romano contro una legge che sanzioni il negazionismo
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boh….la motivazione ha poco senso pero’ in linea di massima anch’io sono perplesso sulla legge.
In Italia c’e’ il reato di apologia del fascismo, ma non mi sembra che venga applicato, per cui, a che servono le leggi, se non le si vuole applicare?
A farsi bravi a parole?
Difendiamo la giustizia a parole, intanto le volanti sono senza benzina.
Il reato di apologia del fascismo in qualche modo viene applicato, se segnalato: per dire, passando di fianco a una bancarella di T-shirt, noto alcune magliette con faccia di Mussolini e scritte a lui inneggianti. Nè uno nè due ho chiamato i carabinieri, ho lasciato loro i miei dati -stavo correndo in ufficio, non potevo aspettarli- e ho spiegato loro cosa vendeva quella bancarella.
Ci sono ripassata più tardi, e gliele avevano fatte togliere.
Qualcuno però deve segnalarle, ‘ste cose!
Però a volte nelle edicole/tabaccherie si vedono tante di quelle pubblicazioni che “apologizzano” il fascismo, che qualunque poliziotto o carabiniere vada a comprarsi il giornale o le sigarette o ci passi semplicemente davanti non può non vederle…
Una volta tanto concordo con il Vaticano, certo quelle dei negazionisti sono vergognose idiozie, ma trovo veramente inconcepibile (e rischioso visto che si creerebbe un precedente) voler imporre delle verità storiche per legge; a chi nega l’Olocausto si risponde con le innumerevoli prove a sostegno, non con la galera.
Ho la netta impressione che dicono così per difendere i loro gemellini virtuali su Pontifess… 🙁
Non fraintendetemi: pur’io mi trovo (stranamente) d’accordo con costoro.
Ma mi viene il sospetto, dato che Pontife6-66- sta da un po’ di tempo a questa parte assumendo toni sempre più antisemiti, che parlino in questo modo per evitare sansioni ai loro “gemellini”…
Basterebbe che il mondo accademico provvedesse ad espellere chi sostiene le corbellerie negazioniste. Mio nonno è stato a Flossenburg, durante la guerra, non in gita, e non credo che i suoi racconti fossero propaganda sionista. Comunque mi puzza che l’asservitore romano si scopra difensore delle libertà democratiche.
La prima volta che sono d’accordo con L’Osservatore Romano.
Questo mi fa sospettare che forse dovrei cambiare opinione.
anche qui c’è stato un tempismo perfetto a riammettere dei vescovi lefvevriani (non mi ricordo come si scrive) negazionisti proprio a ridosso del Giorno della Memoria del 2010!! come diceva il gran gobbo: a pensar male ci si azzecca
Per una volta sono d’accordo con l’Osservatore Romano (fatto più unico che raro). La verità storica la stabiliscono i fatti e i documenti, non la legge.
Concordo: brutta cosa quando i parlamenti si mettono a scrivere i libri di storia!
huh, l’Osservatore mi trova d’accordo…
qualcuno ricorda se per gli “ateobus” aveva mantenuto coerenza con questa linea di pensiero?
Porco di qua e porco di là, possibile che anch’io debba essere PER UNA VOLTA s’accordo con l’Osservatore Romano?
Anche questo mi doveva capitare?
Non c’è più religione!!!!
P.orco di qua e por.co di là, possibile che anch’io debba essere PER UNA VOLTA s’accordo con l’Osservatore Romano?
Anche questo mi doveva capitare?
Non c’è più religione!!!!
La censura è una cosa odiosa, e va rigettata. Le campagne di informazione e di sensibilizzazione basate su prove e documenti storici concreti sono più che sufficienti a smontare le malsane e fantasiose teorie di qualche nostalgico delle SS.
Piuttosto, se “la legge è uguale per tutti”, non si capisce perchè la suddetta legge sul negazionismo dovrebbe riguardare solo il negazionismo della Shoah, e cioè la strage subita dal popolo ebraico, sanzionando chi mette in discussione solo quella, mentre invece si sarebbe liberi di negare che siano avvenute le tragedie degli indiani del NordAmerica ammazzati per far posto agli USA, o quella degli armeni trucidati dagli ottomani, o magari quella dei palestinesi ghettizzati, ammazzati e soggetti alla spoliazione delle proprie terre da parte di israele (tragedia, quest’ultima, che, al momento, è quella soggetta a maggiore negazionismo).
Per una volta devo essere d’accordo con l’osservatore romano. Credo che stabilire “per legge” le verità storiche costituirebbe un pecedente molto pericoloso.
Bisogna però dire che la chiesa ha sempre cercato, e cerca spesso di faelo ancora, di stabilire per legge le “sue” verità e di sanzionare chi non le condividesse.
Il negazionismo dell’olocausto fornisce argomenti deduttivi, contro prove documentali.
E chiaro che se io dio A implica che la shoah è un falso, ma poi ci sono evidenza documentali che l’olocausto è vero, allora ho dimostrato che A è falso.
Sanzionare la mia eventuale voglia di dimostrare la falsità di A con una norma penale, mi pare eccessivo.
Reputo l’intervento dell’osservatore romano quindi molto sensato e ragionevole.
e certo che la caar,non vuole una legge del genere,poi come potranno parlare e magari attravereso scrittori “laici devoti”fare lo sgambetto ad israele,e parlare e maledire gli ebrei è un abitudine impagabile vero federico,qui di ragionevole ce solo la paraculaggine della caar,che a la coda di paglia, e sè ne frega della shoa e del libero pensiero,anchio non sono d acccordo,ma le motivazioni sono di natura diversa(storia della critica,rispetto della critica)ma la caar,a altre motivazioni……………………
Toh, l’osservatore romano la pensa come me!… (buon segno… forse c’è speranza) 😉
E com’è allora che gli archivi storici del vaticano per il periodo di Pio XII non sono ancora stati aperto??? Dov’è tutto questo amore per la verità? Nell’articolo dell’OR si cita un articolo in cui solo la Germania e l’Austria sono citate, mentre sono 11 i paesi dove esistono leggi contro il negazionismo: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Israele, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, Svizzera.
A proposito di parlamenti che sanzionano scienza o storia, segnalo un fatto abbastanza divertente sull’incompetenza dei politici di destra, e per una volta non nostrani! Durante un dibattito, il candidato democratico per il Delaware ha proposto che il creazionismo sia tolto dai programmi scolastici, perché in violazione al primo emendamento della costituzione che stabilisce la separazione tra stato e religione. Al che la candidata repubblicana lo ha interrotto con un incredibile “Davvero il primo emendamento dice questo?”.
Ecco, chissà, magari per legge i fatti non storicamente appurati non potranno piu’ essere insegnati a scuola…. Just imagine…
link alla scivolata della repubblicana:
http://voices.washingtonpost.com/44/2010/10/separation-of-church-and-state.html
Se qualcuno negasse lo sterminio degli Inca e dei Maya farebbe la figura dell’idio†a, ma mica ci sarebbe bisogno di metterlo in galera, no?
se però quel qualcuno fosse le gerarchie della religione dominante e la popolazione fosse abituata a credere a prescindere a tali gerarchie (oltre ad essere piuttosto ignorante, a aver studiato poco tale argomento, non conoscesse i documenti e avesse il complottismo antigovernativo facile (tipo italia insomma)), ecco che la storia viene cambiata. un esempio è stato voyager qualche tempo fà, che ha negato i massacri compiuti dalla chiesa nelle crociate contro i catari, tra l’altro falsificando spudoratamente dei documenti e ignorandone appositamente altri, e come effetto ancora oggi incontro persone che credono che le crocitae contro i catari siano una leggenda nera. stessa cosa avviene per l’inquisizione, in cui la chiesa stessa negli ultimi anni ha fatto lo stesso lavoro per farla passare per leggenda nera (con lo stessa malafede di voyager: citando documenti inesistenti, inventandosi storpiature della storia assurde e ignorando volutamente documenti che conoscono benissimo che negano quanto affermano), ottenendo incredibilmente splendidi risultati tra la popolazione (che su questi argomenti è già ignornate di suo, visto che a scuola si tende a “sorvolare” o comunque poco approfondire questi argomenti.
con questo non intendo dire che sono a favore della legge, ma che se la chiesa è contraria è perchè sul negazionismo lavora già da tempo e perfchè le fanno comodo gruppi come pontifex e simili, che non sostengono apertamente ma che neanche condannano chiaro e tondo come non cattolici (cosa che basterebbe a distruggere simili gruppi di fanatici, che si dicono completamente sottomessi al papa. se non lo fà è chiaramente perchè li apprezza e li supporta ma sà di non poterlo fare apertamente…..)
Concordo e bisognerebbe chiarire che le ragioni di quelli che qui disapprovano questa eventuale legge, sono diametralmente opposte a quelle della chiesa.
sarebbe una legge fascista e pericolosa, perche reintrodurrebbe il reato d’opinione
La questione è che la negazione della Shoah è utilizzata da due categorie di negazionisti: la prima è composta da tipi stile Ahmadinejad e pochi altri fondamentalisti islamici che però o fanno figure folkloristiche (come il primo) perchè le usano come sparate per stuzzicare il rapporto Washington-Gerusalemme, oppure si limitano ad urlare alla luna (come i secondi); la seconda categoria, invece, ben più operativa e concreta per il panorama italiano, è quella dei neofascisti. E su quest’ultima non bisogna essere troppo evanescenti. E’ molto probabile che il Vaticano si preoccupi di più delle eventuali conseguenze che potrebbero interessare i gruppi catto-fascisti nostrani nel caso in cui una legge del genere venisse effettivamente implementata. Non solo perchè gli scheletri dello stesso armadio vaticanista abbondano in quantità infinite rispetto l’alleanza col nazifascismo, ma perchè gruppi come Forza Nuova, oggi tra i più attivi difensori del fondamentalismo vaticanista, e tutto l’arcipelago “culturale” catto-fascista (Casa Pound, Rinascita, Italia sociale, gli ambienti che ruotano tra Alleanza Cattolica e Horizon 2000…) potrebbero risentirne.
Non che una legge di questo tipo determini un risveglio di operatività delle autorità preposte a contrastare lo sviluppo dell’attività di simili formazioni. Qualcuno già ricordava, con puntualità, la questione del divieto legale di apologia fascista regolarmente disatteso. Però, l’esistenza di uno strumento giuridico del genere potrebbe fornire utile appoggio tecnico-operativo a chi, seriamente, è attivo nell’iniziativa di contrasto al catto-fascismo (con il dispiacere di frange non indifferenti di apparato statale).
Io ai negazionisti impedirei di parlare senza se e senza ma; anzi li manderei a sostenere le loro tesi davanti ad una corte internazionale visto che di storico non c’è nienta ma è una teoria del complotto, basta vedere che a monte c’è l’idea che gli ebrei si siano inventati tutto o lo abbiano gonfiato per far soldi.
In una democrazia compiuta ci sarebbero gli strumenti culturali per vanificare subito teorie del genere ma da noi il complottismo fa molta audience e temo, come Massimiliano, in una revanche delle tesi neonaziste con quel che ne consegue.
Ma questa è opinione mia; ci sarebbe un dato più interessante e oggettivo: perchè gli ambienti ecclesiastici sostengono questa tesi?
Interessanti le idee di Mosconi ed altri sul sostegno ad ambienti della destra cattolica ma non sufficienti; il Vaticano si muove per grossi interessi e questi non sono tali.
Probabilmente il Vaticano ha interesse da tempo a riscrivere a suo vantaggio politico molte pagine della storia (inquisizione, antigiudaismo cattolico, crociate, risorgimento) e l’apertura al negazionismo (nella sua versione più ‘pulita’ riduzionista) le tornerebbe ideologicamente utile in questo senso, avendo essa fatto vedere di essere sostenitrice della ‘libertà di opinione’ che con una vergogna del genere per me non c’entra nulla.
Il rischio neonazista è evidente…però dovrai ammettere che anche la storia di gonfiare per fare soldi (ma anche per guadagnare posizioni) non è così impensabile. Senza contare che ci sono stati numerosi genocidi, ma l’unico invocato costantemente è quello ebraico.
Si, corretta la valutazione. Del resto il carattere strumentale del negazionismo è apodittico. Verissime le tue parole sui genocidi nazisti di cui di cui “l’unico invocato costantemente è quello ebraico” ma questo terreno offre maggiori margini di manovra per il Vaticano: perché dovrebbe dare pubblicità all’olocausto nazifascista di comunisti, socialisti, serbo-ortodossi, prigionieri di guerra, rom, omosessuali, Testimoni di Geova?
Inoltre, le campagne di criminalizzazione socio-politica della “valanga migratoria islamica” e rom, le campagne contro la battaglia laica verso il crocefisso nei pubblici edifici, contro la 194, contro l’inseminazione artificiale eterologa, contro la ricerca sulle staminali, contro la biologia sintentica e, non certo ultima, contro la biologia evoluzionistica, vedono tutte in prima fila le organizzazioni che ho citato nel mio precedente post. E siccome queste producono pruriti negazionisti della Shoah, chi in maniera “hard” chi in maniera più “soft”…
Paolo,
un complotto del genere presupporrebbe un numero altissimo di conoscitori del complotto (la croce rossa, i giornalisti, i reporter, i soldati, i testimoni) per cui pensare che gli ebrei abbiano gonfiato le cifre, spendendo tantissimi soldi per corrompere i partecipanti, francamente a me pare un po’ impensabile sia dal punto di vista pratico che di rischio politico. Se avessero avuto una tale potenza economica avrebbero trovato il modo di non finire nei lager e infatti molti ebrei facoltosi hanno capito l’antifona e se ne sono andati in tempo dalla Germania.
Che poi molti ebrei abbiano ruoli di rilievo nell’economia e nella finanza, soprattutto in USA, è vero e magari si spiega con la loro attitudine al prestito sviluppata dall’impossibilità di detenere beni per via delle restrizioni a cui furono sottoposti (e il bisogno e l’esercizio aguzzano l’ingegno) o con altre cause che ora sarebbe tedioso discutere nè ho le capacità per farlo; però pensare all’ ‘ebreo avido’ come al ‘genovese’ o allo ‘scozzese’ sono più che altro luoghi comuni e nell’analisi storica è bene tralasciarli (come credo nella vita).
E tutto questo te lo dico io che non sono un gran fautore della politica israeliana sin dagli albori.
” In democrazia la censura non è un mezzo corretto ”
Caro Vallini perchè non studia la storia contemporanea. Scoprirebbe che da parte dei suoi amici gonnelloni per cui scrive sono sempre state censurate idee progressiste perchè non conformi all’ideologia d’oltretevere.
Ah già, ma che stupido, non ricordavo che in una teocrazia è permessa.
anche Odifreddi mi pare si trovi d’accordo. lo spiega sul suo blog sul sito di repubblica.
http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2010/10/15/la-legge-della-verita/
sono d’accordo anch’io con l’osservatore.
così come sono apertamente contro una legge che sanziona la blasfemia.
agnello di dio.
L’ “Osservatore romano” non può che scrivere corbellerie o banalità. Qui le conclusioni sono del secondo genere, i motivi del primo.
La storia e’ una scienza e la scienza non si indirizza con le leggi.
Appunto. Questi delirii si contrastano con i fatti, metterli fuori legge otterrebbe l’effetto opposto. Vedendoli come perseguitati dal “sistema-cattivo-grande-complotto” i pecoroni al seguito aumenterebbero.
Il negazionismo sta alla storia come il creazionismo alla scienza.
E proprio perchè entrami si fondano sul complotto non hanno nulla a che vedere con essa e non dovrebbero essere espressi in sede scientifi.c.a.
Però il negazionismo, col fatto che il complotto attrae, può avere grai conseguenz sociali oltre ad essere un’offesa per i morti.
E qui, riprendendo Popper, una società aperta non può permettersi il lusso di essere tale con i suoi nemici ecco perchè a mio parere va proibito per legge.
E se c’è il rischio di farne dei martiri, tutto al solito dipende da quanta risonanza si da a questa gente-
Mi scuso per gli errori di battitura, sto scrivendo da un altro pc che non funziona molto.
Chiaramente le premesse a quest’ultimo commento le si trovano nei miei precedenti.
Mettere fuori legge il negazionismo in effetti pare un po’ eccessivo, si dovrebbe piuttosto far circolare il meno possibile certa pericolosa spazzatura intellettuale.