Santa MacKillop pioniera contro i preti pedofili: è una bufala?

Alcune settimane fa proprio il nostro sito è stato tra i primi a dare una notizia legata alla canonizzazione di suor Mary MacKillop. La prima santa australiana, secondo un documentario della tv ABC, sarebbe stata scomunicata per aver segnalato gli abusi sessuali di un sacerdote ai propri superiori (Ultimissima del 4 ottobre).
Questa lettura è stata rilanciata soprattutto negli ultimi giorni sul web e da importanti organi di stampa come Repubblica o Il Giornale, ma anche da parte cattolica. Sono però arrivate smentite e rettifiche, come quella di padre Paul Gardiner sul The Australian. Sul web si è aperto il dibattito sulla correlazione tra la denuncia contro il prete pedofilo e la scomunica della suora. C’è chi arriva a sostenere che tutto derivi – a scelta – da uno studiato complotto anticattolico (di cui l’Uaar, con la sua ben nota potenza mediatica, sarebbe ovviamente capofila), o da un’astuta strategia clericale per elevare la santa ad eroina contro la pedofilia, in un periodo in cui la Chiesa sembra averne disperato bisogno.
Per quanto ci riguarda, al di là delle dietrologie la realtà è molto più semplice. La notizia è stata lanciata in Italia proprio dall’Asca (Agenzia Stampa Cattolica Associata, per la cronaca), il 27 settembre. Da noi è stata riportata sinteticamente, citando la fonte diretta a disposizione e senza lanciarci in congetture, calcare la mano o elevare la suora a pioniera della lotta contro la pedofilia clericale.
Tra gli articoli più interessanti che fanno il punto della situazione, si segnala quello di Giornalettismo. Sul suo blog poi Andrea Tornielli scrive che la santa fu scomunicata “irregolarmente” per insubordinazione nei confronti del suo vescovo, la scomunica venne revocata e che la questione del prete pedofilo fu effettivamente uno dei pretesti per colpire la religiosa. La fondatrice della Congregazione delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore era infatti ritenuta troppo indipendente e il suo ordine aveva seri problemi finanziari. La postulatrice della causa di canonizzazione, suor Mary Casey, intervistata dal Tg2 afferma che non fu direttamente la MacKillop a denunciare gli abusi del prete, ma alcune sue consorelle. Altri sacerdoti “amici del molestatore, per ripicca, misero in cattiva luce la MacKillop” presso il vescovo, che in un primo tempo la scomunicò.

21 commenti

FSMosconi

Della serie:
un colpo al cerchio (tlen!)
e uno alla botte (tock!)

🙁 😐

bradipo

forse anche lassù hanno istituito l’obbligatorietà del contraddittorio… a quando san Satana? 😆

bradipo

rotfl, non riesco a dire qualcosa di assurdo che la realtà non preceda.

Rasputin

Succede specialmente quando si ha a che vedere con i cattolici, lo diceva anche Böll in “Opinioni di un clown”;-)

Diocleziano

In un TG rai si era ventilata l’ipotesi di farne la santa patrona degli abusati di pedofilia…

POPPER

Si fanno così i santi e le sante?

Mah, non mi meraviglio che poi debbano inventarsi qualche miracolo per indicarli alla religiosità superstiziosa dei sudditi, i quali, poverini, si inventano qualche povero diavolo da esorcizzare nella propria vita, come se avessereo bisogno di ste santi per vivere sicuri dalla morte o dalle disgrazie.

Chiericoperduto

Beh, non vedo santità in un semplice atto di insubordinazione all’autorità superiore, che peraltro può accadere in qualsiasi contesto lavorativo.
Anche se avesse lei direttamente denunciato l’esistenza di abusi sessuali, avrebbe fatto solo il suo dovere di cittadina rispettosa della legge dello Stato, anche se capisco che un pochino in controtendenza con le abitudini ecclesiastiche.
In futuro anche Santoro potrebbe essere proclamato almeno beato perchè ha mandato in vaffa il suo direttore, no?

Nathan

Per fortuna della suora in questione la storia si è svolta nel 1800 e in Australia, dove la Santa Chiesa non aveva bracci secolari. Peggio capitò alla famosa Giovanna d’arco, che fu dichiarata strega da un tribunale ecclesiastico, con sentenza certificata dalla Sorbona, bruciata giustamente dal braccio secolare, costituito dagli inglesi che allora dominavano un pezzo di Francia, alleati a Borgognoni e altri feudatari francesi. Quando poi hanno vinto i Francesi e gli inglesi sono diventati eretici la sentenza è stata annullata, Giovanna d’arco riabilitata (cose poi successe nei regimi comunisti, ma il copyright è chiaro). Infine, nel secolo scorso, il 1930,credo, Giovanna d’Arco è stata proclamata santa, quindi le sue visioni e le voci che sentiva erano autenticamente di provenienza divina. Evidentemente il Dio creatore dell’universo allora tifava per la Francia contro gli inglesi (come ha cantato De Andrè, “al Dio degli Inglesi, non credere mai….”). Qualche anno dopo pero sembra tifasse inghilterra contro il re di spagna Filippo II, che pure era Cattolicissimo; infatti mando una tempesta furibonda che distrusse l’Invincibile Armada.
In ogni caso la Santa Chiesa Cattolica possiede la Verità con la maioscola, eterna, immutabile e non negoziabile, e quelli che la pensano diversamente sono delle povere banderuole relativiste.

nadia

per me era solo un ottimo tempismo del papa perchè le persone pretesche possano dire: vedi come si da da fare per combattere la pedofilia, attaccato com’è da tutti, poverinoooo

Southsun

Una bega interna schifosa di una Chiesa schifosa che non sa a che gancio attaccarsi per fermare il suo declino.

Si rassegnino: lo scandalo pedofili è talmente grande e talmente provate sono le coperture istituzionalizzate che possono dire e fare tutte le pastette che vogliono.

In Occidente ormai il gatto è fuori dal sacco e i media non sono al loro servizio, come in Italia.

A questa tapina l’hanno prima scomunicata, poi le hanno riattaccato i fili con dio ripristinando la comunicazione. Il tutto nella metà del tempo che serve a Telecom Italia per allacciare una nuova linea.

Avevano inventato la “scomunica ad intermittenza”, che denota quanto assurda e falsa sia la dottrina cattolica e creduloni gli adepti.

I manichini dell’UPIM hanno un QI almeno doppio rispetto a questo miserando gregge.

ClaudioLXXXI

Buongiorno, sono uno dei blogger cattolici che hanno denunciato la bufala diffusa dai mass media a proposito della “suora scomunicata perchè denunciò pedofilo”. Volevo precisare che sull’articolo di Giornalettismo da voi linkato sono stato accusato di aver tirato in ballo il complotto anticattolico, ma tale accusa è errata, perchè io (si può facilmente controllare) ho parlato solo di giornalisti incompetenti e mai di complotti, ai quali sono restio a credere perchè seguo il cd. Rasoio di Hanlon “non attribuire a malizia ciò che puoi facilmente spiegare con la stupidità”.
Non credo ad una Spectre di direttori di giornale che si siedono a un tavolo nell’ombra e concordano le notizie da dare, semplicemente la quasi totalità dei mass media ha preso per buona la bufala lanciata da ABC NEWS “MacKillop banished after uncovering sex abuse”
http://www.abc.net.au/news/stories/2010/09/25/3021772.htm
e l’ha diffusa senza controllarne la veridicità, anzi in taluni casi enfatizzando il nesso tra la denuncia del prete pedofilo e la punizione inflitta dalla gerarchia ecclesiastica “per aver infranto il muro di omertà”.
In realtà la bufala è falsa perchè è accertato (la pagina wikipedia inglese è ben documentata sull’argomento) che la suora Mary MacKillop fu scomunicata per altri motivi (illegittimi e infatti la scomunica fu revocata dopo pochi mesi) e non denunciò affatto lo sciagurato pederasta (la denuncia ci fu, ma da un altro sacerdote), e infatti nessuna agenzia di stampa seriamente cattolica ha riportato la notizia in questi termini. Purtroppo alcuni male informati ci sono cascati con tutte le scarpe, es. i gesuiti che hanno fatto l’ennesima brutta figura.

ClaudioLXXXI

Per concludere vorrei fare una domanda seria ai lettori del sito, sperando in una risposta seria e un dialogo costruttivo: quando sentite dire qualcosa di negativo sulla Chiesa cattolica, ci credete a priori o vi ponete il dubbio critico sulla sua veridicità o falsità? Lo chiedo perchè spesso mi capita su di dibattere con anticlericali che difendono posizioni indifendibili, “leggende nere” (dovute, ripeto, più a creduloneria che a foschi complotti) anche dopo che ne è stata empiricamente provata la falsità (la storia di cui si discute è un esempio, ma se ne potrebbero fare altri).
Io sono tra i primi a riconoscere che la storia cattolica è fatta anche di pagine buie, il problema è oltre a queste pagine vere ce ne sono anche di false. Purtroppo c’è un tipo di anticlericalismo che crede semplicemente a ciò che vuol credere, senza curarsi di verificare empiricamente i fatti, e paradossalmente diventa perciò più dogmatico e credulone dei dogmatici e creduloni che vorrebbe combattere.
Questo tipo di anticlericalismo non piace a me, per ovvi motivi, ma non dovrebbe piacere neanche a voi, perchè danneggia la vostra causa e inficia il vostro asserito razionalismo.
Sarei curioso di conoscere il parere dei lettori al riguardo, possibilmente senza sterili polemiche ma con critiche costruttive.
Saluti

ClaudioLXXXI

Ultima precisazione: l’ASCA, come si evince, qui,

http://www.aggiornamentisociali.it/0503inrete.html

non è più l’«Agenzia Stampa Cattolica Associata» dal 1973. D’altra parte lo si vede anche sal sito dell’ASCA medesima. La voce di wikipedia dovrebbe essere corretta.

(cioè: spiace che ci sia cascata pure l’asca, ma non stiamo mica parlando della sala stampa del vaticano)

Sandra

Non è piu’ cattolica di nome, ma di fatto??

“L’agenzia Asca compie 40 anni e l’occasione ha permesso di fare il punto sul ruolo delle agenzie di stampa nell’informazione in Italia. E’ nata alla fine del 1969 con la sigla di Agenzia di stampa cattolica associata come redazione romana di una serie di quotidiani cattolici tra cui l’Eco di Bergamo, l’Ordine di Como e L’Adige di Trento. Poi è diventata agenzia di stampa di più largo respiro vicina alla Democrazia Cristiana.

Un messaggio è stato inviato anche dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, il quale ha sottolineato le sinergie e la “valorizzazione dei giornalisti cattolici” che l’Asca ha fatto in questi 40 anni e soprattutto dei “giovani giornalisti”.”

da “Asca: 40 anni di libertà”, Famiglia cristiana, giugno 2010

Sandra

Ho un commento bloccato: cerca l’articolo “Asca: 40 anni di libertà” di Famiglia cristiana del 17 giugno 2010, con il messaggio del card, Bertone.

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