Talebani: “Attaccheremo l’Olanda se passa linea Wilders”

Il portavoce del talebani Zabiullah Mujahed, secondo quanto riporta il quotidiano olandese Volkskrant, ha lanciato minacce dirette all’Olanda. Se questo paese “intensifica la sua politica anti-islamica, è certo che sarà oggetto di un attacco da parte di un gruppo jihadista”, avrebbe affermato. Il riferimento è in particolare al divieto di indossare il burqa e alla stretta sull’immigrazione, chiesti dal Pvv di Geert Wilders per dare l’appoggio esterno alla coalizione di governo di Mark Rutte (Ultimissima del 30 ottobre). Se Wilders infatti riesce a “manipolare” il Parlamento per introdurre queste norme, “non c’è dubbio che i musulmani di altri paesi interverranno per aiutare i loro fratelli e sorelle musulmani” e che gruppi estremisti in Olanda potrebbero attivarsi. Anche se, continua Mujahed, “siamo molto prudenti con i Paesi Bassi, perchè sono i primi ad essersi ritirati dalla nostra nazione”.

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41 commenti

Io ero Sai

Ah che belle queste dichiarazioni.
L’islamofobia (che non è sbagliata!) diminuirà se si minaccia una nazione intera!
Che intelligentoni.

Sandra

Apettiamo con fiducia una manifestazione di protesta a queste minacce organizzata dai musulmani moderati che vivono in Olanda…..

andrea pessarelli

“Dove l’uomo non percepisce più Dio, la vita diventa vuota” afferma Benedetto XVI, e l’uomo può cercare “rifugio nell’ebbrezza o nella violenza

Southsun

Lo dice mentre si accarezza tutto sorridente il cappellino di ermellino e si bea dell’oro che gli riempie gli occhi e la vita.

La sua Chiesa prima crea il bisogno (dio) e poi per soddisfarlo offre il ‘giusto’ prodotto al ‘giusto’ prezzo.

Chissà se faceva lo stesso ragionamento anche quando proteggeva i preti pedofili dall’alto del suo scranno all’ex Sant’Uffizio?

Stefano

Si guardano bene dal minacciare pesantemente la Francia, che già ha emanato leggi anti burqa. Sanno che con loro c’è poco da scherzare…

Gérard

Stefano, Lei sbaglia
L’ AQMI ( Al Quaida du Maghreb Islamique ) ha preso verso il 10 di questo mese 5 cittadini francesi in ostaggio ( In Mali ) e minaccia di ucciderli se non verra cancellata la legge sulla burqa .
Il che dimostra che questo vestito delle donne non è una curiosita etnica ma è bandiera degli islamici in Europa !

Stefano

Giusto. Rimane cmq l’impressione che un attacco in Olanda sia molto più facile e vigliacco di un atto terroristico in territorio francese.

#Aldo#

Verrebbe da dire: si prendano in ostaggio cinque maghrebini e si faccia uno scambio alla pari. Ci sarebbe da ridere, a vedere le reazioni!

Laverdure

E non si prendono invece nemmeno la briga di minacciare l’Italia perche sanno perfettamente che e’ completamente superfluo,come sfondare una porta aperta.
Qualche mazzetta giudiziosamente distribuita a giornalisti,intellettuali varii,nonche
politicanti , magistrati e autorita militari rende molto di piu’.
Anche la collaborazione del Vaticano e’ facile da ottenere,basti pensare alla recentissima
dichiarazione di condanna verso Israele da parte del sinodo dei vescovi.

Mario

@ Laverdure

Tu invece non hai bisogno di invertarti parentele con persone arabe o musulmane per denigrare il popolo palestinese e fare il difensore dello stato terrorista d’israele, vero?

E comunque sia, a differenza di quanto bugiardamente dici, il sinodo dei vescovi sul Medio Oriente NON ha espresso una dichiarazione di condanna contro lo Stato terrorista d’israele (come sarebbe stato giusto e doveroso), bensì ha semplicemente espresso solidarietà verso il popolo palestinese. Il che è un tantino diverso… !

laverdure

@mario
Io dubito che il peggior nemico del popolo palestinese siano gli Israeliani.
I loro cari “fratelli arabi” che li stanno usando come carne da cannone da decenni,
e ora come carne da martirio kamikaze,quando avrebbero i mezzi per ospitarli e
offrirgli alloggio,vitto e lavoro con una frazione delle cifre che spendono per la guerra,
questi cari fratelli arabi dicevo,non pensi abbiano un miminimo di responsabilita?
Quel caro movimento Hamas,notoriamente sponsorizzato dall’Iran,che si e’ premurato
di imporre l’integraliosmo islamico nelle zone da lui controllate,non credo proprio
dia un gran contributo all pace locale.
Ma la Curia Vaticana persegue sempre il sogno di riprendere il controllo dei
famosi “luoghi santi” che per lei avrebbero un enorme valore propagandistico e pecuniario (sotto forma di turismo religioso), e per questo e’ pronta a
qualunque alleanza di comodo.
Evidentemente nessuno in Vaticano ricorda il proverbio “Finita la festa gabbato lu santo!”

Mario

@ Laverdure

Non si capisce per quale motivo gli israeliani siano liberi di colonizzare da un secolo la Palestina facendo opera di pulizia etnica sui legittimi occupanti di quelle terre contando sul fatto che i “fratelli arabi” degli autocni palestinesi siano disposti ad accoglierli entro i confini dei loro Stati. Al di là di tutti gli errori che hanno commesso le dirigenze dei Paesi arabi, la Storia illustra chiaramente come la miccia del conflitto in quei luoghi è stata accesa dai sionisti, che vedevano la Palestina come una “terra senza popolo per un popolo senza terra”, e che appellavano gli autocni palestinesi con l’epiteto di “alcune migliaia di negri che popolano quelle terre”. E questo avveniva ai primi del Novecento, quindi l’Olocausto (tragico evento storico realmente avvenuto) non c’entra niente.

Il (mancato) contributo alla pace dato da hamas dipende dal fatto che questo movimento è nato dalla disperazione del popolo palestinese della Striscia di Gaza vessato da generazioni. Non puoi maltrattare per decenni una comunità umana senza aspettarti una qualche reazione: io e te, al posto dei palestinesi costretti ogni giorno a snervanti file ai check-point anche solo per andare al lavoro, saremmo furiosi come bestie. Per non parlare della popolazione di Gaza, costretta alla fame per via dell’embargo criminale imposto dai sionisti, con un blocco che include diversi generi (anche alimentari) di prima necessità, incluso il cemento, necessario per ricostruire ciò che l’esercito israeliano ha distrutto nell’operazione “Piombo fuso” del dicembre 2008-gennaio 2009, la quale causò 1400 vittime delle quali oltre la metà erano civili e circa 400 erano bambini. BAMBINI.

Ricordo infine Ben Gurion, il padre di Israele, che lasciò scritto: “Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle loro terre, per ripulire la Galilea dalla sua popolazione araba”. E ancora: “C’è bisogno di una reazione brutale. Se accusiamo una famiglia, dobbiamo straziarli senza pietà, donne e bambini inclusi. Durante l’operazione non c’è bisogno di distinguere fra colpevoli e innocenti”. Quell’uomo pronunciò quelle agghiaccianti parole 20 anni prima della nascita dell’OLP, più di 30 anni prima della nascita di Hamas, 50 anni prima dell’esplosione del primo razzo Qassam su Sderot in Israele.

Perciò ti prego, smettiamola una buona volta con la storia di “israele che si difende da hamas”, perchè il terrorismo di Stato israeliano è soverchiantemente più grande del terrorismo alla spicciolata di hamas, il quale certamente non è giustificabile, ma è umanamente comprensibile, in quanto è una REAZIONE contro la violenza AGITA da israele. REAGIRE ad una violenza infinitamente più grande è diverso dall’AGIRE violenza. Il giorno che tutti avranno capito ed ammesso questo, forse in quelle terre ci potrà essere una pace giusta.

Fab51

@ Mario

quando si dice piegare la storia alla propria ideologia! che ai primi del Novecento l’Olocausto non fosse avvenuto è ovvio, ma nel tuo discorso mancano le persecuzioni antiebraiche dell’europa orientale (pogrom) che tra il 1881 e gli anni Venti hanno fatto qualche centomila vittime, grazie a zaristi, cattolici polacchi, cosacchi, bianchi e rossi…
poi manca l’antisemitismo montante nell’europa occidentale e centrale. Da qui nasce il sionismo, non da tendenze colonialiste: queste sono cose che sanno anche i sassi !!!
Poi manca anche il fatto che i sionisti COMPRAVANO le terre da palestinesi ben contenti di venderle che è altra cosa da occupare e colonizzare.
E poi le agghiaccianti (concordo) parole di Ben Gurion furono sì dette 20 anni prima etc. etc. ma anche dopo la Shoah (che “forse” potrebbe aver alterato un po’ l’umore ebraico!) e in contemporanea con la prima guerra scatenata dagli arabi in opposizione alla delibera ONU che sanciva la nascita di Israele e, udite udite, dopo anni di collaborazione tra la dirigenza palestinese e la Germania nazista! Perchè non citi l’invito del Gran Muftì di Gerusalemme ai dirigenti nazisti perchè impedissero la fuga degli ebrei ungheresi verso la Palestina e l’invito a trasferirli nei campi di raccolta dell’europa orientale ? lo sai di che campi si trattava vero ? era il 1944 e pensi che dopo tre anni gli ebrei se le fossero scordate queste parole ?! oppure il progettato avvelenamento dell’acquedotto di tel Aviv (furono i servizi segreti italiani a fermarsi, non i palestinesi che avrebbero volentieri sterminato uomini donne e bambini con il veleno! i documenti sono a Roma, Archivio Militare di Stato).
E Gaza e la Cisgiordania sono state per vent’anni occupate da egiziani e giordani… c’era tutto il tempo per farlo nascere lo stato palestinese, ma era più esaltante fare guerre su guerre vero ?
Oppure, nel caso degli ebrei, non vale che REAGIRE contro la violenza sia diverso dall’AGIRE violenza ?
Insomma smettiamola una buona volta con questa palla pazzesca che gli israeliani sono i cattivi e i palestinesi sono i buoni a prescindere !
Qui ci sono DUE popoli vittime di una fase storica unica e di avvenimenti più grandi di loro.

Marcus Prometheus

Caro Mondo,

sembra che tu sia difficile da accontentare. Capisco che sei turbato per noi qui in Israele. Sembri abbastanza sconvolto, perfino arrabbiato e scandalizzato. Effettivamente sembra tu venga sconvolto da noi. Oggi c’è la brutale repressione dei Palestinesi, ieri è stato il Libano; precedentemente c’è stato il bombardamento del reattore nucleare a Bagdad e la guerra dello Yom Kippur. Sembra che gli ebrei che riportino una vittoria, e perciò vivono, ti sconvolga in modo straordinario.

Naturalmente, Caro Mondo, prima dell’esistenza di Israele eravamo noi, gli ebrei, che ti sconvolgevamo.

Abbiamo sconvolto i tedeschi, che elessero Hitler quindi sconvolgemmo gli austriaci che acclamarono il suo ingresso a Vienna e sconvolgemmo un gran numero di nazioni slave: Polacchi, sloveni, lituani, ucraini, russi, ungheresi, rumeni.

E tornando indietro nella storia dello sconvolto mondo. Abbiamo sconvolto i cosacchi di Chmielnicki, che massacrarono decine di migliaia di ebrei nel 1648-49; sconvolgemmo i crociati, che con la scusa di liberare la Terra Santa furono così turbati con gli ebrei che massacrarono un incalcolabile numero di ebrei.

Abbiamo sconvolto, per secoli, la chiesa romana che s’impegnò a DEFINE le nostre relazioni attraverso l’Inquisizione. E sconvolgemmo il grande avversario della chiesa romana, Martin Lutero, che nel suo appello a bruciare le sinagoghe e gli ebrei all’interno, mostrò un encomiabile spirito ecumenico cristiano.

Poiché noi fummo così sconvolti dall’averti sconvolto, Caro Mondo, che decidemmo di lasciarti – per così dire – e fondare uno stato ebraico.

Il ragionamento è stato che vivendo a tuo contatto, come degli stranieri residenti nei vari Paesi che ti compongono ti abbiamo sconvolto, irritato e disturbato. Quale migliore idea di lasciarti e quindi amarti ed avere il tuo amore?

Così decidemmo di tornare a casa la medesima terra natia dalla quale venimmo sbattuti fuori 1.900 anni fa da un mondo romano che a quanto pare turbammo anche.
Ahimè, Caro Mondo, sembri veramente difficile da accontentare. Aver lasciato te ed i tuoi pogrom, i crociati e gli olocausti, essersi accomiatati da te per vivere soli nel nostro piccolo stato continua a sconvolgerti.

Sei sconvolto che abbiamo represso i palestinesi.
Sei profondamente arrabbiato che non abbiamo restituito i territori conquistati nel 1967, che erano chiaramente l’ostacolo alla pace in Medio Oriente.

Mosca è sconvolta, Washington è sconvolta. Gli arabi sono sconvolti, i moderati Egiziani sono sconvolti.

Dunque, Caro Mondo, esamina la reazione degli ebrei normali proveniente da Israele. Nel 1920, 1921 e 1929, non c’erano i territori conquistati nel 1967 ad impedire la pace tra gli ebrei e gli arabi. In realtà non esisteva uno stato ebraico che sconvolgesse nessuno.

Tuttavia gli stessi “tiranneggiati” e “repressi” palestinesi sterminarono centinaia di ebrei a Gerusalemme, Giaffa, Safed ed Hebron. Effettivamente 67 ebrei vennero massacrati in un sol giorno ad Hebron.

Caro Mondo, perché gli Arabi, i palestinesi, massacrano 67 ebrei in un solo giorno nel 1929?

Erano forse arrabbiati per l’aggressione israeliana del 1967?

E per quale ragione 510 uomini, donne e bambini ebrei furono massacrati durante le rivolte arabe del 1936-39?

È accaduto perché gli arabi erano arrabbiati per la guerra del 1967?

E quando tu. Mondo, hai proposto, tramite l’ONU, il piano di ripartizione del 1947 con la creazione di uno stato palestinese di fianco ad una piccola Israele, gli arabi si lamentarono scatenando la guerra ed uccidendo 6.000 ebrei, fu uno scombussolata mento dello stomaco causato dall’aggressione del 1967?

A proposito, Caro Mondo, perché non sentimmo i tuoi lamenti allora?

I palestinesi che oggi uccidono con esplosivi, bombe incendiarie e pietre sono parte dello stesso popolo che, quando avevano la terra che ora ci chiedono per il loro stato, tentarono di buttare lo stato ebraico a mare.

Le stesse facce alterate, lo stesso odio, lo stesso grido “Idbah-al-yahud” (Massacriamo gli ebrei!) che sentiamo e vediamo oggi lo vedevamo e lo sentivamo allora. Lo stesso popolo, lo stesso sogno: distruggere Israele.

Quello che non riuscirono a fare ieri, sognano di farlo oggi, ma noi non li dovremmo “reprimere”.

Caro Mondo, hai assistito all’olocausto ed alla guerra scatenata da sette Paesi arabi nel 1948, una guerra che la Lega Araba paragonò orgogliosamente ai massacri mongoli.

Hai assistito nel 1967 quando Nasser, selvaggiamente acclamato da folle delle capitali arabe del mondo, prometteva solennemente di buttare gli ebrei a mare.

E tu assisterai se domani Israele dovesse trovarsi di fronte all’estinzione.

Poiché sappiamo che gli arabo-palestinesi sognano ogni giorno quella estinzione, faremo tutto il possibile per rimanere vivi nella nostra terra. Se questo ti infastidisce, Caro Mondo, beh, pensa a quante volte sei stato tu ad infastidire noi.

In ogni caso, Caro Mondo, se sei infastidito da noi, qui, in Israele, c’è un ebreo a cui non potrebbe fregar di meno.

http://www.focusonisrael.org/2008/10…a-un-massacro/

http://www.focusonisrael.org/2008/12…aviv%E2%80%9D/

http://it.wikipedia.org/wiki/Massacr…ebron_del_1929

http://www.capperi.net/hebron.html

triskelion

certo certo minacciare una nazione intera non aumenta l’odio e la rabbia della popolazione, certo non voteranno l’estrema destra non si armeranno di bastoni non assaliranno i mussulmani per strada e non bruceranno moschee, sti islamici che diranno quando l’europa ricadrà nel nuovo nazionalismo di stampo paneuropeo chiuderà totalmente le frontiere e faranno la stessa cosa che è successa ai comunisti in america e per diciamo 30-40 anni si accantoneranno di diritti umani rivolti agli stranieri ?, scusate scusate stavamo scherzando ?

Godverdomme

La classe dirigente olandese avrebbe, in caso di attentato, responsabilita’ immani. Posso tranquillamente dire che loro sono i veri mandanti. Vorrei tanto vivere in un paese normale…

Laverdure

Allo stesso modo in cui i magistrati che si ostinavano a perseguitare la mafia hanno la responsabilita dell’attentato nelle galleria si San Benedetto (untreno salto in aria),come pure della bomba in via dei Georgofili che danneggio gli Uffizi(stermino anche una famiglia,detto per inciso),
e probabilmente della strage di Bologna.
Fortunatamente da allora tutti i governi,di ogni colore,hanno seguitoo la via della saggezza e aperto un dialogo costruttivo con la mafia,come e’ stato ammesso anche
sulla stampa di recente.

(Nel caso qualche “povero di spirito” non l’avesse capito da solo,questa e’ una presa per
i ……….)

Laverdure

@Godverdomme
Dimenticavo:
puoi essere fiero di vivere in Italia e sprattutto della sua classe dirigente,come
pure della sua magistratura,dei suoi mass media e del suo clero.
E’ il paese veramente adatto a te.

Godverdomme

Infatti non ci torno da tre anni, grazie anche a gente come te…

Tino

Insomma goverdomme, tu non stai bene da nessuna parte né in Italia, né in Olanda. C’è sempre l’Afghanistan stai però attento alla “tua tipa ebrea”. Avete notato il numero incredibile di persone che su internet si spacciano per ebrei per poter difendere l’islam e criticare Israele oppure si inventano “la tipa ebrea”? Ragazzi non siamo a New York…

nightshade90

@goverdomme
ne deduco che i veri colpevoli delle stragi compiute dalle brigate rosse siano quindi i politici che avevano la colpa di non essere comunisti….e che parimenti siano colpevoli anche delle stragi compiute dai residui fascisti nello stesso periodo…….

ma ti servono molti neuroni per capire che la colpa di un attentato è DI CHI LO COMPIE, a maggior ragione le lo compie pure IN UN PAESE STRANIERO (quindi al solo ed unico scopo possibile di imporre le proprie idee sugli altri)?

Sandra

Interessante, quindi secondo te i responsabili morali o peggio i veri mandanti dell’eccidio delle fosse ardeatine o della strage di piazza loreto in realtà furono i partigiani?

Se la cultura musulmana è cosi’ meravigliosa, cosa ci fanno tanti musulmani in europa? Perché se guardiamo ai cinesi, poveracci, vengono da una dittatura terrificante, un sistema di scrittura assolutamente distante dal nostro essendo privo di alfabeto, non hanno nemmeno in comune parti di libri sacri o l’idea di un dio che poi è lo stesso, una storia completamente separata dalla nostra a parte brevi sprazzi, eppure dove vanno in genere hanno successo, non credo ci siano in percentuale tanti cinesi in carcere o che vivono di sussidio, o no? Forse potrebbero iniziare a confrontarsi con queste culture come quella cinese che sono riusciti finora nell’integrazione, e che insieme al loro credo che li vuole “sottomessi”, dovrebbero cominciare a “mettersi sotto”!

#Aldo#

Non credo proprio che la responsabilità sarebbe attribuibile alle autorità olandesi. Piuttosto, a me sembra chiaro che la responsabilità sarebbe dei terroristi.

Non rigiriamo malamente frittate come questa, che non è il caso. In caso contrario sarebbe come dire che se rivolgo una mala parola a chicchessia, quest’ultimo avrebbe il diritto di spararmi un colpo di revolver in mezzo alla fronte. Io non arrivo a tanto.

Godverdomme

Sei ancora piu’ idiota di quanto credessi. Ripeti: sono convinto che godverdomme inventi parentele con ebrei per difendere l’islam””. Ripetilo.

Laverdure

Guarda che nessuno ha mai detto che non esistano cretinetti anche fra gli ebrei.
Bugiardo chi dice il contrario.

durruti 51

Al di là del personaggio Wilders a quel che ne sò appartiene a quella destra xenofoba che certo non mi è simpatica, tuttavia penso che la fermezza costi quel che costi è necessaria,chi vuole conservare usanze barbare o comunque illegali torni al suo paese e se la spassi là , ceder un peau c’est capitoler becaup(si diveva nel 68, scusate eventuali errori non conosco il francese e la citazione è a mente)

fab

Certo che farsi espodere per il burqa… quasi quasi mi faccio scorticare vivo a difesa delle canottiere.

Gérard

Vedi, come si era già detto fino alla noia : burqa, hijjab e compagnia bella non sono copricapi ma invece bandiere ideologiche !

Barbara

Questi chiedono rispetto e una volta infilati si vogliono imporre a tutti, tali e quali ai cattolici, la mentalità religiosa è uguale dappertutto.

Giovanni Bosticco

Sentite questa.
L’indomani del tragico 11/09/2001 Bossi telefona a Bin Laden:
“Pezzo d’un asino! Ti avevo detto Torre del Greco e Torre Annunziata!”
Lui ha capito due torri in America.

Soqquadro

Uhh… quanta propaganda islamista sulla questione arabo-israeliana. Mi domando perchè la parte ebraica che era lì da una vita non aveva diritto alla sua autonomia nel suo pezzo di terra, e parimenti gli arabi di fianco. Questo era il principio della spartizione. Che gli arabi rifiutarono. E che rifiutano tutt’ora. Della Palestina Mandataria (che non ha MAI avuto alcuna autonomia amministrativa nazionale), la maggior parte è stata assegnata ad arabi con i loro Governi. Anche la Giordania è uno Stato piuttosto recente, nato dal mandato Britannico, ma nessuno ne mette in dubbio la legittimità, come mai? Quelli che ora si definiscono “Palestinesi” avrebbero potuto, come i giordani, e i siriani avere il loro Stato, bastava fondarlo. La piccola parte ebraica invece andava agli ebrei (che hanno tenuto i residenti arabi che vollero fermarsi, diversamente dai vari Stati Arabi che cacciarono tutti i loro ebrei). Come mai più di 60 anni di guerra e mai invece hanno fondato la loro fantastica nazione palestinese? E non diamo la colpa all’occupazione israeliana, hanno avuto quasi 20 anni l’esercito giordano in casa, e non solo non se ne sono lamentati, ma nemmeno hanno proclamato la minima autonomia amministrativa nè la fondazione dello Stato. (Poi, va beh, la Palestina è si è già autoproclamata più volte, senza un accenno ai confini, ma va da sè, per stabilire delle frontiere bisogna sottoscrivere accordi con i vicini, cosa che mai hanno voluto fare, coerentemente, avendo, tutti i movimenti, nelle loro Carte Fondative, semplicemente la distruzione dello Stato d’Israele. Nemmeno un articolo invece dedicato al futuro di un loro Stato, al benessere dei loro figli… nemmeno un’idea… ).
Se volessero davvero uno Stato non dovrebbero far altro che sedersi al tavolo delle trattative (non farci i piegamenti come sta facendo Abbas “un po’ mi siedo, un po’ no, poi non mi siedo più, ma anche no, ma anche si… “), e discutere dello scambio di territorii. Ci sarebbe la pace, e verrebbero anche caricati di soldi (ah, no, ma quello avviene già, ci pensano Siria, Iran, Europa e USA, ma nessuno si domanda come vangano spesi dato che non ci costruiscono praticamente niente), ma no…. le cartine dell’ANP (quelli buoni, eh, con si dialoga, eh) hanno cancellato lo Stato d’Israele: Palestina dal fiume al Mare (e anche la Giordania potrebbe avere da ridire).
E’ ovvio cmq da quale parte stia il Sinodo, lì si che sanno cosa farsene degli atei, degli omosessuali, e come trattare le donne e le minoranze etnico-religiose… invidiaaaaaa. Sarà per questo che cattolici, fascisti (il sito di forza nuova riporta pari-pari alcuni dei commenti antiisraeliani che ho letto qui, non è meraviglioso?),comunisti (idem c.s.) e islamisti, per una volta, sono d’accordo.

Gérard

Soqquadro
Lei ha perfettamente ragione ma le cose sono molto più complicate di come le descrive e Israele ha anche molte colpe . Non dimentichiamo che Israele è il padre di Hamas e che l’ha sostenuto per anni . Dove si trova lo stato palestinese ? Lei ha già visto la carta precisa dei territori di questo nuovo stato ? Sembra una groviera ! Avrei molto da scrivere su questo argomento ( Sono stato anche nei territori palestinesi e ho anche la mia testimonianza in merito ) ma non ne ho oggi il tempo di scrivere a lungo .
Alla fine dei conti abbiamo da una parte un governo che desidera un grande Israele e da l’altra parte un partito che rifiuta un corpo estraneo ( Israele ) nel cuore della Umma !
Insomma due religioni a confronto ….

Soqquadro

Gèrard, cosa ce ne facciamo di una qualunque ipotetica carta dello Stato Palestinese, se la dirigenza Palestinese è la prima a non volerla nemmeno considerare? E consideri anche che i confini sono il risultato dei negoziati, non già la loro premessa. Ho avuto modo di leggere le dichiarazioni di Netanyau e Liebermann, come di considerare in passato le proposte di Rabin ed Olmert. Ce ne sarebbe eccome di materiale su cui discutere, a volerlo fare…
(On se tutoye?)

Marcus Prometheus

Macchiavelli dei giorni nostri: La politica Vaticana su Gerusalemme (Cartolina di Ugo Volli)

Niccolò Machiavelli

Cari amici,
questa settimana continuo a parlarvi di questioni cattoliche e mi
dispiace, perché la mia passione è Eurabia, come dice il titolo di
questa rubrica, ed Eurovaticania non è un tema troppo originale. Ma
quando il Vaticano si allinea esplicitamente ai nemici di Israele,
qualcosa di importante si sta muovendo e vale la pena di farci
attenzione.

Perché dunque questa alleanza o piuttosto questo sostegno unilaterale?
Una causa la sappiamo tutti: i regimi islamici tengono in ostaggio
alcuni milioni di cristiani e dato che non sanno cosa sia la libertà
di culto, il Vaticano prova a tutelarli come sa. Forte di
un’esperienza millenaria, crede di capire che sia meglio allinearsi
agli interessi del potente di turno, sia Carlo Magno, Carlo V, i re di
Francia, gli stati liberali dell’Ottocento o Mussolini, in cambio di
una tutela dei propri. Che poi in Turchia e in Egitto, nei territori
palestinesi e in Iraq non siano particolarmente interessati alla cosa
e continuino allegramente a massacrare, discriminare ed espropriare i
cristiani, non fa cambiare idea al Vaticano, anzi, gli fa
intensificare gli sforzi.

Una seconda ragione è la “santa alleanza”: contro la modernità, la
libertà delle donne, la scienza contemporanea, il liberalismo
economico, quale migliore alleato dell’Islam naturalmente reazionario?
E’ buffo che anche i comunisti di tutte le risme, i rivoluzionari, i
verdi, insomma la sinistra faccia la stessa scelta, individuando
l’Islam come nemico dello stato di cose presente. Ma questa volta, mi
spiace, ci vedono meglio i preti. L’opposizione anticapitalista
dell’Islam è di destra, non di sinistra, si intona meglio alla
“dottrina sociale della Chiesa” che al “Manifesto dei comunisti”.

Ma c’è una terza ragione, che di solito non si cita, la più importante
ed è di natura non teologica, religiosa o etica , ma geografica. Da
sempre la Chiesa vuole mettere le mani su Gerusalemme. La prima chiesa
imperiale, voluta da Costantino in persona, fu la Rotonda del Santo
Sepolcro, segno di potere come di pietà. Il primo “conflitto di
civiltà” promosso dalla Chiesa furono le Crociate per la conquista di
Gerusalemme (e quando ci riuscirono, massacrarono allo stesso modo
ebrei e musulmani). Da allora l’obiettivo non è stato mai del tutto
accantonato, è stato tirato fuori in occasione dei piani di
spartizione dell’Onu del ’48 (che riservavano a Gerusalemme uno
statuto internazionale non ben definito). E ora salta fuori di nuovo
con prepotenza e di nuovo qualche probabilità di realizzarsi, se le
pressioni di Obama e di Eurabia riuscissero a piegare Israele.
Leggete cosa pensa la Chiesa oggi:
(http://www.focusonisrael.org/2009/12/11/vaticano-gerusalemme/)
“La Santa Sede ”auspica per Gerusalemme uno statuto speciale
internazionalmente riconosciuto”. A ricordare questa posizione di
lunga data della diplomazia vaticana e’ padre David Jaeger,
francescano, esperto di Terra Santa e consulente legale per i rapporti
tra Israele e Santa Sede, intervistato dalla Radio Vaticana
all’indomani della proposta dell’Unione Europea di fare di Gerusalemme
la futura capitale dei due Stati palestinese e israeliano.

”Le risoluzioni delle Nazioni Unite – ricorda il sacerdote – hanno
riservato la disposizione definitiva dello status di Gerusalemme alla
comunita’ internazionale, per essere sicuri che in ogni caso certi
valori, diritti ed interessi legittimi – la cui titolarita’ non e’
necessariamente presso i due Stati territoriali interessati – siano
salvaguardati”. ”La Santa Sede – aggiunge – ha sempre sostenuto questo
orientamento della comunita’ internazionale, ed auspica per
Gerusalemme uno statuto speciale internazionalmente riconosciuto.
Questo, naturalmente, implica uno strumento giuridico internazionale
che vada oltre qualsiasi accordo bilaterale: salvaguardare, quindi, in
particolare la liberta’ di religione e di coscienza; parita’ di
condizione giuridica delle tre grandi religioni monoteistiche, delle
loro istituzioni e dei loro seguaci; tutela del carattere speciale di
Gerusalemme in tutte le sue parti; la salvaguardia dei luoghi santi”.
Interessante, no? Bella rivoluzione quella che vuole la Santa Sede,
naturalmente non per sé, ma solo per salvaguardare “certi valori,
interessi e diritti legittimi”, che non si sognava di tutelare fino al
’67, quando la buona Giordania distrusse sistematicamente il quartiere
ebraico della Città Vecchia, non lasciò mai entrare un singolo ebreo
per pregare davanti al Kotel, contro cui aveva costruito delle latrine
e usava le lapidi tombali del Monte degli Ulivi per lastricare le
strade… Una volta che ci fosse questa Gerusalemme
internazionalizzata, poi, sarebbe facile per il Vaticano, che
certamente è la più potente organizzazione cristiana, porsi come la
vera terza parte fra israeliani e palestinesi, fare l’ago della
bilancia e allearsi con chi le conviene, insomma, diventare il potere
forte sulla città santa. Ma per ottenere questo, naturalmente, bisogna
far saltare l’appartenenza di Gerusalemme a Israele, e magari lo
stesso Stato di Israele. E l’alleato naturale, non occorre dirlo, sono
i palestinesi. Ecco spiegata l’affettuosa partecipazione che la Santa
Sede mostra per i terroristi e i loro amici. E poi parlano male di
Machiavelli.

Ugo Volli

Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.
Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo.
Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale,
che mina liberta’ e democrazia.

Marcus Prometheus

Belgio: UNANIMITA’ ASSOLUTA destra sinistra
e anche deputato d’origine araba
per il voto contro il BURQA prigione ambulante

Il Belgio ha approvato in Aprile di questo anno una legge che proibisce in ogni luogo aperto al pubblico
ogni cosa che renda il volto non identificabile, salvo per protezione da incidenti lavorativi o in occasione di
manifestazioni festive a cio’ autorizzate da ordinanza di polizia.

Hanno votato per il provvedimento la UNANIMITA’ dei deputati, fatto mai accaduto a memoria d’uomo,

dunque anche le sinistre e gli ecologisti fra i quali vi sono deputati di origine mussulmana.

Sinistre ed ecologisti, e deputato di origine araba Fouad Lahssaini, hanno dibattuto, esitato, avuto

qualche dubbio, ma alla fine si sono TUTTI convinti ed hanno votato tutti unanimemente approvando la

legge , certo per motivi di sicurezza, ma anche di liberazione delle donne dalle prigioni ambulanti,

peraltro non menzionate per nome nella legge in estremo omaggio alla political correctness.

Si e’ pronunciata contro la chiesa cattolica e qualche religioso islamico, mentre altri religiosi islamici e

cattolici si sono pronunciati a
favore.

La Belgique, premier pays opposé à la burqa
Christian Laporte

Mis en ligne le 01/04/2010

La commission de l’Intérieur de la Chambre a voté à l’unanimité. Mais Ecolo craint quand même que cela nuise au vivre ensemble.
Plus unanime que ça, tu meurs! Majorité et opposition, de la gauche à l’extrême droite, se sont prononcées mercredi matin en commission de l’Intérieur de la Chambre pour l’interdiction de la burqa sur la voie publique

Toutefois, on cherchera en vain une allusion directe à ce geste fort dans l’énoncé de la future loi qui parle de punir d’une amende de quinze à vingt-cinq euros (indexés) et/ou d’un emprisonnement d’un à sept jours les personnes qui, sauf règlements de travail ou manifestations festives prévues par ordonnance de police, se présentent dans les “lieux accessibles au public le visage masqué ou dissimulé en tout ou en partie, de manière telle qu’elles ne soient pas identifiables”.

Une présentation qui a fait sortir Jean-Marie Dedecker de ses gonds: “au nom du politiquement correct ou du dogme absolu de la non-discrimination” a dit le président de la LDD, “on n’ose pas appeler un chat un chat; c’est bel et bien de l’interdiction de la burqa et du niqab qu’il s’agit”.

A vrai dire, l’on n’avait pas besoin du coup de gueule du député ostendais pour identifier l’enjeu de la future loi qui découlera d’une proposition de loi du MR. Pour Corinne De Permentier, cette interdiction devrait permettre de “libérer la femme d’un fardeau” alors qu’”insistant sur le respect de la sécurité publique”, Denis Ducarme parlait lui d’un “signal très fort aux islamistes”.

Quant au PS, l’on se rappellera qu’il était favorable à l’inscription de l’interdiction de la burqa dans les règlements communaux à l’instar de ce qui existe déjà dans certaines communes dirigées par des bourgmestres socialistes. Néanmoins, grâce aux amendements retenus, les autorités locales pourront toujours infliger des amendes administratives (jusqu’à 250 euros) si le parquet ne poursuivait pas. C’est donc sans hésiter que le PS a rejoint la “large majorité autour d’une interdiction légale”. Pour Eric Thiébaut, “la Chambre a fait le choix politique de refuser le symbole de l’abnégation de la femme”. Une position sur laquelle il n’y a cependant pas eu d’unanimité.

Par contre, pas de problème non plus du côté du CDH qui avait lui aussi introduit une proposition de loi. Comme l’a expliqué Georges Dallemagne “le port de certains vêtements qui constitue une rupture fondamentale” par rapport au vivre ensemble. “Il n’y a pas eu de précipitation. Aujourd’hui, il est temps d’agir”, a-t-il dit. L’élu centriste réagissait en fait aux propos de son collègue d’Ecolo Fouad Lahssaini.

En effet, s’ils se sont ralliés à l’interdiction et s’ils ont soutenu le texte, les députés écologistes n’ont pas caché tout au long du débat de mercredi leurs réserves à l’égard d’une proposition qui n’apporte pas, à leurs yeux, toutes les garanties en termes de sécurité juridique.

C’est ainsi que Zoé Genot a regretté qu’il n’y ait pas eu d’avis du Conseil d’Etat. Et d’appeler Saint-Nicolas à la rescousse pour mettre en exergue l’absence de balises qui ne permet pas de cibler l’objet de l’interdiction.

Se référant à un avis du Conseil d’Etat français, elle a insisté sur la nécessité de prendre des mesures proportionnelles. Son collègue Fouad Lahssaini a estimé qu’il fallait “éviter de confondre vitesse et précipitation. Si la vitesse est parfois nécessaire en démocratie, la précipitation est le porte-voix du populisme”, a lancé l’élu Vert qui se demande si tout cela ne portera pas atteinte au vivre ensemble.

Un argument balayé par Bart Somers (Open VLD): “L’argument fondamental, ici, n’est pas la sécurité mais la défense d’un socle pour la société. Quand on oblige une femme à porter un vêtement, l’Etat de droit doit intervenir en envoyant un signal de solidarité”

Federico Tonizzo

Vediamola così:

Si sarebbe potuto “globalizzare” il benessere, ma è strata globalizzata la MISERIA, mettendo in concorrenza Europei e non Europei perchè facessero a gara a chi accetta di vivere più da schiavo, cioè per meno soldi. Il tutto a beneficio di ricchi che diventano sempre più ricchi a danno dell’ex-classe media e dei poverissimi extracomunitari che si parificano entrambi a livello di schiavi o di disoccupati (e credo proprio che il peggio debba ancora venire).
Ecco quindi le migrazioni di Islamici e altri in Europa, ma senza un DOVEROSO e PREVIO accordo con i Paesi di provenienza perchè istruissero gli aspiranti emigranti sulle LEGGI degli stati in cui questi sarebbero andati, e anche sulla REALE RELATIVITA’ delle religioni.

Ma figurarsi se agli industriali è mai importato un cavolo secco che gli extracomunitari si “integrassero” o se gli Europei li accettassero così come sono: anzi, agli industriali va bene esattamente il contrario, cioè va bene che i due gruppi restino divisi e non si parlino, proprio per mettere in concorrenza la manodopera europea e non europea.

L’ “integrazione” è il mantra perennemente recitato dai politici che, in pieno accordo con gli industriali, vogliono forzatamente far accettare il processo di “invasione legalizzata” ai (purtroppo) loro governati; ma è un’utopia non realizzabile come non è realizzabile una mescolanza di olio e acqua: è una folle illusione, è una scommessa persa fin dall’inizio, anche se l’idea dell’integrazione viene ammannita da politici ai loro governati come la panacea che risolverebbe i problemi delle diversità ABISSALI di mentalità tra i vari popoli senza aver prima fatto il possibile per minimizzare le differenze di mentalità; insomma: prima di globalizzare (far emigrare) la gente, bisognava globalizzare (far conoscere) le culture e le leggi dei vari Paesi. Ma per l’industria “il tempo è denaro”, e figurarsi se voleva attendere un po’ per fare qualcosa che prevenisse le intolleranze e i fondamentalismi…

Siamo realisti: negli Stati Uniti, dopo secoli di “convivenza”, fra “bianchi” e “neri” c’è ancora del razzismo, e c’è del razzismo anche fra bianchi ex-Inglesi e bianchi Ispanici!
Figurarsi dunque se ci può essere un’”integrazione” immediata tra Olandesi e Islamici, gli uni permissivi e gli altri un po’ troppo spesso fondamentalisti.

Ricordiamo dunque Bertolt Brecht: “Il peggior nemico di un popolo è colui che lo governa”.

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