Sinodo Medio Oriente, critiche a islam e teocrazia

Le recenti considerazioni sull’islam da parte di alcuni vescovi, durante il Sinodo speciale per il Medio Oriente in corso in Vaticano, potrebbero creare nuovi attriti con la componente islamica in quei paesi.
L’arcivescovo di Madrin dei Siri, mons. Raboula Antoine Beyluni ha affermato che il Corano “ordina di imporre la religione con la forza, con la spada”, dando “al musulmano il diritto di giudicare i cristiani e di ucciderli con il jihad”. Inoltre, ha segnalato Beyluni, “il Corano permette al musulmano di nascondere la verità al cristiano e di parlare e agire in contrasto con ciò che pensa e crede”. “La storia delle invasioni lo testimonia”, ha aggiunto, “per questo i musulmani non riconoscono la libertà religiosa, nè per loro nè per gli altri”. “Non stupisce vedere tutti i paesi arabi e musulmani rifiutarsi di applicare integralmente i diritti umani sanciti dalle Nazioni Unite”, ha proseguito Beyluni. Il dialogo con l’islam va tentato, “ma occorre scegliere i temi da affrontare e gli interlocutori cristiani capaci e ben formati”, ha quindi ammonito l’arcivescovo.
Mons. Flavien Joseph Melki, vescovo ausiliario di Antiochia dei Siri in Libano, si è chiesto se “è pensabile” che in tali paesi, “in cui il fondamentalismo continua a inasprirsi, accetteranno, in un futuro prossimo, di abbandonare i loro regimi teocratici, fondati sul Corano e sulla sharia, che comportano evidente discriminazione nei confronti dei non musulmani”. Ma, ha concluso, “mi sembra utopico per i secoli a venire”. Infatti “a eccezione del Libano”, i cristiani di questa regione sono “sottoposti da 14 secoli a molteplici forme di persecuzione, di massacro, di discriminazione, di sopruso e di umiliazione”. Per questo è necessario “agire senza tardare, per riformare questi regimi islamici”, perchè i cristiani locali “devono essere aiutati dalla chiesa universale e dai paesi democratici”.
Il vescovo libanese di Jbeil dei Maroniti, mons. Bechara Rai, ha identificato nella commistione tra politica e religione la causa di fondo dei conflitti mediorientali. “Auspichiamo che l’islam e il giudaismo facciano presto il passo fatto dal cristianesimo molti secoli fa rinunciando all’identificazione tra religione e stato”: solo così si potrà arrivare alla pace. “Quella in atto in Medio Oriente è una guerra teocratica, una guerra degli dei”, ha detto Rai, “la guerra comunemente chiamata israelo palestinese, è in realtà israelo-araba, ed è un conflitto religioso, nella misura in cui la religione è identificata con gli Stati coinvolti”. Elogia quindi la via libanese del Patto del ’43, che comporta una “doppia rinuncia”, sia alla “laicità in stile occidentale”, sia alla “teocrazia musulmana”. La decisione di Israele di chiedere il giuramento di fedeltà in qualità di stato “ebraico” e il fatto che “alcuni fanatici estremisti stanno usurpando il buon nome dell’islam” sono preludio di ulteriori preoccupazioni. Riprendendo le critiche di altri vescovi al Corano, Rai ha detto i problemi emergono “quando si fa del Corano la fonte della legislazione civile”.
Il presidente del Pontificio consiglio per i migranti, mons. Antonio Maria Vegliò, si è detto preoccupato per l'”emorragia” di cristiani da quelle zone e ha chiesto “un impegno politico a livello mondiale” per arginare il fenomeno.
Alle critiche del Sinodo ha risposto Hamza Piccardo dell’Ucoii, proponendo per il 27 ottobre una giornata del dialogo tra cristiani e musulmani: “E’ sbagliato lanciare accuse contro l’islam e contro il Corano per i conflitti e le guerre che ci sono state in passato”. “Il Corano parla di rispetto nei confronti della ‘gente del Libro'”, ha sostenuto: “le guerre ci sono sempre state e ogni volta ci sono state persone che hanno cercato di dare interpretazioni delle sacre scritture funzionali a queste guerre”.

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44 commenti

POPPER

L’arcivescovo di Madrin dei Siri, mons. Raboula Antoine Beyluni ha affermato che il Corano “ordina di imporre la religione con la forza, con la spada”, dando “al musulmano il diritto di giudicare i cristiani e di ucciderli con il jihad”. Inoltre, ha segnalato Beyluni, “il Corano permette al musulmano di nascondere la verità al cristiano e di parlare e agire in contrasto con ciò che pensa e crede”.

Esattamente quello che è scritto anche nella Bibbia e nel Talmud ed esattamente come la chiesa e i suoi politici ad hoc si comportano con noi e con quelli che minacciano a loro diere le radici cattolcihe dell’Europa e magari anche del mondo.

Praticamente quello che rimproverano ai mussulamnio noi lo rimproveriamo ad entrambi poiché i testi sacri su certe battaglie per la fede o per importa dicono le stesse cose e usano più o meno glie stessi strumenti di morte e di tortura.

Enrico

Non mi ero accorto che in Italia gli atei fossero cosi minacciati, abbiamo un presidente della repubblica ateo.

Eco

Il presidente vigila sulla costituzione, non è ancora un plenipotenziario dittatore.
(che poi sarebbe di destra e cattolico – radici culturali, ne converrai spero)

Certo che a paralogismi sei un fenomeno…

POPPER

Enrico, non ti ricordi come reagì il sindaco del paese dei Albertin-Lautsi alla sentenza CEDU sui crocifissi?

Wanted, minaccie, insulti e di peggio.

Ma per te se le sono cercate magari queste minaccie cristianamente amorevoli?

Paul Manoni

…Peraltro, un Presidente della Repubblica Ateo, lo abbiamo avuto davvero, e guardacaso, e’ stato il migliore che si ricordi! 😉

Roberto Grendene

“…il passo fatto dal cristianesimo molti secoli fa rinunciando all’identificazione tra religione e stato”

gli e’ stato fatto fare quel passo, mica l’hanno fatto di loro iniziativa

POPPER

E non l’hanno ancora metabolizzata del tutto, c’è ancora un gran mal di pancia nella gerarchia quando si parla di diritti degli atei, dei gay, delle coppie di fatto, dello sbattezzo, dello IOR, della pedofilia, e oggi anche dell’indagine dell’UE sulle esenzioni ICI, oltre ai premi Nobel, ultimanente anche perchè la legge 40 sarà abrogata prima o poi, e sarebbe anche ora, dopo due Tribunali, Firenze e Catania, e chissà quanti altri tribunali si acoderanno per denunciarla di incostituzinalità.

Si stanno accumulando fino alla paranoia gli allarmi patetici “al lupo al lupo”, ma alla fine nessuno più crederà al vittimismo della ccar, quando sarà davvero in pericolo.

Congo

E poi quel passo non l’hanno fatto “molti secoli fa”, ma 150 anni fa.

Cassandra testarda

Eh sì, sono molto bravi i prelati a rimproverare le colpe altrui e vedere i difetti delle altre religioni. Peccato che non siano altrettanto bravi a giudicare le proprie di colpe e mostrino di conoscere molto poco la storia del cristianesimo, e soprattutto del cattolicesimo, che non ha affatto rinunciato “molti secoli fa” alla pretesa di identificazione tra politica e religione, tra religione e Stato. Alla sua teocrazia e al potere temporale e statale ci ha rinunciato perchè costretto 140 anni fa, ha considerato la nascita dello Stato italiano come un’usurpazione fino al 1929; e tuttora ci riprova (riuscendoci egregiamente) a condizionare la vita politica dello stesso Stato italiano, grazie alle schiere di politici targati come “cattolici” e ai finti laici.
Quanto ai libri “sacri” cattivi maestri e forieri di guerre invece che di pace, non c’è solo il Corano. Proprio domenica scorsa ho colto al volo una lettura della Bibbia- Vecchio Testamento nel corso della messa trasmessa in Tv da RAI1 , con un diligente lettore che citava solennemente un passo, credo del Libro di Giosuè, in cui si esaltava la conquista del territorio di Canaan, con città data alle fiamme e “tutti i suoi abitanti passati a fil di spada”. Subito dopo questa frase, seguiva la rituale conclusione: “Parola di Dio” ripetuta dai fedeli. Ma si rendono conto i fedeli di quel che gli fanno recitare come “parola di Dio”? Ma l’hanno letto, ad esempio, proprio il Libro di Giosuè?

laverdure

Quello che piu’ conta e’ che forse i monsignori si stanno lentamente rendendo conto che
un’alleanza con l’Islam per combattere l’ateismo non sarebbe poi una iniziativa tanto furba
da parte loro.

ethan

Per questo è necessario “agire senza tardare, per riformare questi regimi islamici”, perchè i cristiani locali “devono essere aiutati dalla chiesa universale e dai paesi democratici”.

Riformare i regimi e aiutare i cristiani locali? cosa intende dire? una bella crociata per liberare la terra santa?

Nightshade90

dalle parole pronunciate dal sinodo si deduce che ovviamente se i mussulmani minacciassero solo tutti i non cristiani (e si accanissero in particolare sugli atei) allora la cosa andrebbe bene e non muoverebbero un dito. ma visto che la cosa ostacola lo sviluppo del cattolicesimo in quelle terre, partano tutti al grido di “deus lo volt”….

Chiericoperduto

meglio di no, l’Iraq di Saddam era molto più laico prima dell’avvento di Bush nel Golfo Persico.

laverdure

“una bella crociata per liberare la terra santa?”

No che diamine.
Sitratta semplicemete di “aprire il dialogo”.
Il che in questo caso significa convincere a furia di telefonate qualcuno che ha staccato il suo telefono.
Oppure affascinare con la musica ed il canto un sordo totale da tre generazioni (ma in
realta sono molte di piu’!)

Barbara

“… perchè i cristiani locali “devono essere aiutati dalla chiesa universale e dai paesi democratici”
Pensano alla democrazia solo quando torna utile a loro? Che vogliono da quella democrazia laicista?

“Non stupisce vedere tutti i paesi arabi e musulmani rifiutarsi di applicare integralmente i diritti umani sanciti dalle Nazioni Unite”
Ma la Chiesa quelle carte le ha firmate?

La parte sulla separazione Stato-Chiesa non è stata riportata dai Tg! Come mai? E come mai la chiesa è sempre più in Parlamento?

Federico Tonizzo

Purtroppo non è nemmeno solo anche in parlamento, poichè possiede il 40% degli immobili a Roma e il 20-25% nel resto d’Italia.

marcigno

“Auspichiamo che l’islam e il giudaismo facciano presto il passo fatto dal cristianesimo molti secoli fa rinunciando all’identificazione tra religione e stato: solo così si potrà arrivare alla pace”. A molti di questi signori occorre un corso serio di storia! A parte il fatto che cristianesimo e cattolicesimo sono ben differenti, storicamente le gerarchie cattoliche non hanno mai rinunciato a fare politica (forse nei pochi decenni post-unitari, prima del patto Gentiloni… e fu una rinuncia forzata!).
Il cattolicesimo non rinuncerà mai a succhiare il meglio di uno Stato, del tutto simile in ciò all’edera che si avvinghia ad un albero fino a soffocarlo! Le conquiste laiche (Umanesimo, Rinascimento, Illuminismo, Positivismo, Evoluzionismo…) hanno spruzzato, talvolta poco, talvolta molto, diserbante per seccare la mala pianta che, purtroppo, sopravvive visto il rigoglioso humus dell’ignoranza e della superstizione.
Le edere mediorientali non sono mai state spruzzate, sino ad oggi, da diserbanti laici!

POPPER

Altro che Spirito Santo! Vi ricordate le lotte che ci sono state per le investiture e le lotte nei concistori e conclavi per eleggere il papa-re teocratico di turno? I conclavi in cui, invece della preghiera allo Spirito Santo, si aggregavano gruppetti itallici per tenere fuori dai piedi papabili francesi, di colore o non politicamente opportuni o addirittura non abbastanza severi con i fedeli.

Bonifacio VIII è considerato dalla comune storiografia laicista (quella che, dall’Illuminismo in poi, domina nelle scuole e nei mezzi di comunicazione sociale) il Papa in cui la teocrazia raggiunge il suo massimo grado. Secondo questa storiografia, la teocrazia è un’assunzione diretta e immediata di responsabilità sociali e politiche da parte dell’autorità ecclesiastica. Infatti, la bolla Unam Sanctam sarebbe il documento rivelatore di questa tendenza del clero ad invadere tutti gli spazi della vita e, in particolare, quello dei rapporti, delle attività e delle strutture sociali, quindi lo spazio d’esercizio del potere, essendo il potere l’insieme delle condizioni che consentono alla società di vivere.

I papi, fino d’allora, hanno ricoperto questo ruolo e anche oggi sono molto rompi-c…oni, non c’è che dire, son convinti che in nome di cristo re, hanno il diritto di scassare le b…le a tutti e di essere isopportabilmente asfissianti e opprimenti.

laverdure

Bonifazio VIII se ben ricordo pero’ ebbe pane per i dentacci suoi grazie a Filippo il bello,
ricordate lo schiaffo di Anagni?
E in seguito con i vari scismi,anglicano,luterano,calvinista ,la Chiesa di Roma ricevette altrettanti schiaffi nojn meno salutari.
Purtroppo nella astoria dell’Islam non c’e assolutamente nulla di equivalente.

Federico Tonizzo

Salvo le crociate, che però hanno solo inferocito l’Islam verso i cristiani invece di ammansirlo…

Federico Tonizzo

Finchè i capi religiosi di varie religioni, in particolare la cattolica e la mussulmana, si incavolano fra di loro (senza coinvolgere i popoli), non posso che essere molto contento! 🙂

POPPER

in un certo senso anche io come te, ma non è consolatorio, perchè la loro comune lotta, in un momento di crisi religiosa d’ambo i lati, è contro di noi, contro il libero pensiero.

Tuttavia se loro non vanno d’accordo diventa questo un problema prioritario rispetto alla lotta contro di noi, diverrebbe la stessa diatriba teologica una reazione a catena da entrambe le confessioni monoteiste (estremi opposti), fino a spuntare una lista di reciproci attacchi storici e attuali, al punto che o arriveranno ad una tregua per non coinvolgere il processo di pace in Medio Oriente o ci sarà una guerra ideologica che coinvolgerà anche la sensibilità religiosa di Israele e alla fine temo che gli islamici e i cattolici arriveranno a far sentire di nuovo il loro atavico odio contro gli ebrei, già il papa parla contro una legge che sanzioni il negazionismo, quindi, il papa non esclude sia a parole che nei fatti una propria indiscussa riserva sul negazionsimo, cosa che rende perplessi un po tutti nel mondo.

Federico Tonizzo

Certo, è vero che “la loro comune lotta, in un momento di crisi religiosa d’ambo i lati, è contro di noi, contro il libero pensiero.”

Il motivo per cui sono contento è che se i rispettivi fedeli vengono a sapere delle loro diatribe e dei loro tentativi di smussare i rispettivi credi per renderli “compatibili”, mentre in passato si sono sempre contrastati violentemente “sul campo”, è probabile che i suddetti rispettivi fedeli si sentano traditi e si incavolino e lascino le rispettive religioni. Proprio a tale scopo, dal canto mio, ho spedito a molti contatti della mia rubrica il seguente articolo:
http://www.informazione.it/a/507BB47E-0F09-4700-BFB2-A659538E70A5/Vescovo-libanese-Il-Corano-ordina-di-imporre-la-religione-con-la

Painkiller

La tipica ipocrisia cristiana. Quando loro sono maggioranza ti speigano gentilmene che democrazia significa imporre a tutti con la forza la volontà della maggioranza. Quando sono minoranza invece invocano la laicità ed i diritti umani.

Federico Tonizzo

Temo che questa forma di ipocrisia non sia solo dei cristiani, ma di tutti coloro che mirano allo strapotere o lo hanno ottenuto.

Volo alto

Tutto vero quanto affermato finora sul cristianesimo, ma non possiamo negare che l’islam è fascismo allo stato puro.Anzi peggio.
E’ sufficiente ricordare, senza aggiungere altro, che l’individuo non esiste.
C’è la comunità. sinonimo di interessi superiori, ovvero un’oligarchia che se ne frega di un popolo di disederati, affamati e ignoranti, nonostante le enormi ricchezze energetiche!

Paul Manoni

Quando li vedo discutere delle loro beghe, delle diverse interpretazioni di libri pseudo sacri, del dialogo “con la spada” e di altri fenomeni di loro intolleranza reciproca, non so se rattristarmi per via del fatto che non ci sara’ mai pace tra credenti in diverse fedi religiose, oppure esultare, per la semplice questione che questo astio reciproco, non fa’ altro che allontanare l’essere umano pensante dalle loro convinzioni violente.
Fa’ parte dell’evoluzione della specie anche questo??? 😯

Batrakos

Innanzitutto i cattolici si stracciano le vesti per le violenze anticristiane del Corano infischiandosene di quelle verso atei, eretici, omosessuali che con l’Islam condividono ideologicamente, ma che non possono mettere in pratica grazie al sangue dei martiri del libero pensiero.

Batrakos

Scusate mi è partito involontariamente, ora lo estendo.

Innanzitutto i cattolici si stracciano le vesti per le violenze anticristiane del Corano infischiandosene di quelle verso atei, eretici, omosessuali che con l’Islam condividono ideologicamente, ma che non possono mettere in pratica grazie al sangue dei martiri del libero pensiero.

Questo l’ho scritto.
Secondo me, ricollegandomi a quanto sopra, i gerarchi della Chiesa hanno un’invidia terribile verso l’Islam, perchè ormai la gente della morale cattolica e quindi del controllo delle coscienze da parte dei preti, ne fa carta straccia.
L’Islam, religione comunitarista in ascesa, ha una presa terribile sulle masse e i nostri amici della CCAR per questo li invidiano, hanno capito che l’Islam li scavalcherà in tempo non troppo lungo.

E visto che nello scontro tra religioni ci vanno per primi di mezzo gli ‘eretici’ (cioè coloro che non sottostanno ai diktat di nessuna delle due) rispondo a Paul che a mio avviso c’è da rattristarsi.

Paul Manoni

Concordo in pieno. 😉
La speranza rimane quella che alla fine dello scontro tra religioni, rimangano ancora esseri umani capaci di analizzare cio’ che e’ avvenuto, e prendere le distanze definitivamente da coloro che impongono le loro convinzioni su dio, testi sacri e quant’altro di religioso esista sul pianeta.
Pena la ripetizione dello stesso errore. 😉
Ciao

Giovanni Bosticco

Se c’è qualcosa che aizza l’integralismo islamico
è il problema arabo-israeliano.
E chi ha creato Israele, se non i pogrom, fatti
dal IV secolo al XX, a partire dalla Cattolicissima
Spagna fino alla Santa Russia?
E chi ha ispirato questi, se non 1900 anni di predi-
cazione cristiana?

Il Gatto

“Non stupisce vedere tutti i paesi arabi e musulmani rifiutarsi di applicare integralmente i diritti umani sanciti dalle Nazioni Unite”, ha proseguito Beyluni. –

bene, d’accordo, però non mi risulta che nemmeno il Vaticano abbia ratificato la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, mah

POPPER

Cosa vi avevo detto nel post di stanotte?

dall’ANSA. Il Sinodo vaticano sul Medio Oriente, nel suo messaggio finale, chiede all’Onu e alla comunita’ internazionale di porre fine all’ occupazione israeliana dei territori palestinesi, attraverso l’applicazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (che prevedevano il ritiro dalle terre invase nel 1967). Ed esorta gli ebrei, nel messaggio finale, a non fare della Bibbia ”uno strumento a giustificazione delle ingiustizie”.

solo queste esortazioni sono una conferma che il vaticano aveva delle riserve sul negazionismo, insomma non era e non è anocra pronto ad escluderlo del tutto se non apparentemente e nemmeno in modo convincente dal punto di vista mediatico, come per dire, “non siamo negazionisti ma non voi non fatene una legge per condannare il negazionsismo” e riesce la vena atavica del nazi-cattolica espressione “dio è con noi” (anzi, solo con noi, perchè solo noi siamo giustificati ad usare ogmi mezzo per vonvertire i peccatori).

Alla fine il Sinodo si è deciso ad essere una vera campagna di alta ipocrisia anche contro Israele come lo è stato con l’islam sul corano.

Batrakos

Popper,
sul negazionismo hai ragione; sul ritiro delle truppe israeliane dai territori occupati la CCAR avrebbe a mio parere pure ragione nella sua richiesta se fosse dettata da serietà politica e non da ipocrisia a 360 gradi.

POPPER

Si infatti dimenticavo di dire che la Risoluzione ONU deve essere comunque applicata e Israele ha, sia il diritto di esistere che il dovere di riconoscere la Palestina, a prescindere dalle stronzate dette al sinodo dai cattolici e ortodossi.

Il Sinodo non si rende conto della situazione è complessa in quella zona; esso detta comandamenti a tutto spiano, criticando comportamenti islamici ed ebraici e invoca l’applicabilità della risoluzione l’ONU contro Israele, quando invece è la stessa cattolicità a non aver sottoscritto la Carta dei diritti e la depenalizzazione del reato di omosessualità.

laverdure

@Batrakos
In realta e’ dettata da qualcosa di molto piu’ concreto :il tentativo di “rabbonirsi”
l’Islam rendendogli dei favori sperando che in futuro siano ricambiati.
O forse addirittura il cedimento ad una esplicita richiesta da parte dei paesi arabi
integralisti ,accompagnata da minacce in caso di rifiuto,come ad esempio ritorsioni
sulle comunita cattoliche locali.
Minacce che ovviamente non fanno certo leva su veri sentimenti umanitari ma semplicemente su timore di perdere quel minimo di influenza che la Curia possiede in quei paesi.

Gérard

Concordo . Il discorso fatto a questo sinodo è già un discorso fatto da ” dhimmi ” .

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