Dopo il licenziamento di un insegnante a Stalden, nel canton vallese (cfr. Ultimissima dell’11 ottobre), dalla Svizzera giunge ora la notizia che una famiglia tedesca residente a Triengen (Lucerna), che si era a sua volta opposta alla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche, è stata costretta ad abbandonare il paese dopo aver ricevuto minacce di morte, e dopo che l’autorità scolastica aveva deciso di sostituire il crocifisso con una croce protestante, senza cioè il corpo di Gesù. David Schlesinger, il padre della famiglia tedesca, era, come il docente di Triengen, un attivista dell’Associazione dei Liberi Pensatori svizzeri.
Svizzera, coppia anti-crocifisso costretta a lasciare il paese
56 commenti
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Ma siamo arrivati a questo punto In Svizzera? Roba da denunciare alla CEDU e all’ONU, perchè ormai la carità cristiana e cattolica e fatta di questi “cristianissimi Wanted”.
Sono solidale con loro e molto amareggiato delle reazioni incivili e razziste delle autorità e fedeli cristiani fanatici.
Calma.
le autorità svizzere non c’entrano per niente.
Il sig. Schlesinger (tetesco di germania, direbbe Fantozzi), dice di aver ricevuto minacce per email e per telefono da non si sa chi,
ed ha spontaneamente deciso (forse per eccessiva prudenza) di tornare nel suo paese.
Le autorità sono le stesse anche per il soggetto in questione, se dovesse denunciare il fatto e qualora facesse ulteriore rumore mediatico, per sufragio univesale verrebbe sgarbatamente invitato ad andarsene dalle autorità stesse, o comunque verrebbe persuaso a ridimensionare la sua importanza di cittadino con tutti i suoi diritti, in poche parole, gli diranno: se fai casino, ONU, CEDU o altro non ci impedirà di invitarti a più miti e remissivi consigli.
“se dovesse denunciare il fatto … per sufragio univesale verrebbe sgarbatamente invitato ad andarsene dalle autorità stesse”
ma cosa vaneggi?
qui siamo in Svizzera, non in Iran.
Siete in Svizzera ed intanto chi toglie il crocifisso dalle aule viene licenziato, se non è un atteggamento fanatico e antilaico questo? Parlo proprio da parte delle Autorità della scuola in quesot caso ma poi amministrative in ultima analisi, e tra le persone che credono a suffragio universale vi sono quelle che minacciano o fanno del bullismo fanatico.
Dopo la riforma Luterana, ci fù la controriforma. Aspettiamo la sentenza della CEDU e poi sentiremo le urla dei gonnelloni. Non mi meraviglierebbe vedere processioni come quelle sui quadri del Goya, inneggianti al rogo nei nostri confronti.
Nessuno inneggia al rogo nei vostri confronti, altrimenti tra duecento anni qualcuno potra dire che eravate qualcosa.
Niente rogo, niente fama.
Beh, federico, in fatto di fama in senso storico voi della ccar ve ne siete riempiti la bocca fino ad oggi, al contrario per noi il rogo non sarebbe possibile oggi e comunque non ci interessa la fama di martiri, come invece interessa a voi, che vi aspirate ad esserlo quando credete di essere attaccati dalle campagne UAAR come se vi mandassimo nei gulag della siberia.
Beh. IO parlo per me.
Francamente considerarmi “martire” per i vostri attacchi ai credenti, mi sembra quanto meno puerile. Comunque una bestemmia contro i santi martiri.
Poi ognuno è libero di avere tutte le paranoie che vuole. Anche questo fa parte della libertà individuale.
Resta il fatto che da molti interventi, qui e altrove, a considerarvi perseguitati, siete anche voi.
“Nessuno inneggia al rogo nei vostri confronti, altrimenti tra duecento anni qualcuno potra dire che eravate qualcosa”
Giordano Bruno, vi ha insegnato qualcosa vedo… 😉
Peccato che non potete nascondere o mascherare cio’ che realmente siete.
Un conto e’ sentirsi oscurati e discriminati davvero, con tanto di riprove giornaliere ed un’altro e’ considerarsi discriminati, avendo una quantità di privilegi, da far invidia al Sultano del Brunei!!
…Ma statte zitto va’!
Tra duecento anni è molto probabile che VOI non sarete più niente.
O sarete ridotti alla ragione, il chè per sedicenti tuttologi assoluti con la verità in tasca è una Nemesi fantastica, non trovi?
Ciao.
Federico risponde:
sabato 23 ottobre 2010 alle 21:31
Neanche quando strepitano che «l’ateismo, il materialismo e il relativismo» sono «fenomeni perversi», caratterizzati da «fanatismo e intolleranza», che «minacciano la società» e che vanno pertanto combattuti con una @santa”alleanza?
Federico risponde:
domenica 24 ottobre 2010 alle 0:30
Anche quando scrivi: «Nessuno inneggia al rogo nei vostri confronti»? Deciditi. Quanti siete tu?
il fatto che per te il rogo equivalga alla fama, qualifica il tipo di persona che sei.
per caso sei parente di enrico? perchè siete più o meno uguali
Propongo un nuovo termine:LAICOFOBIA ovvero la paura della laicità e di tutto ciò che è laico,che si manifesta in comportamenti o manifestazioni di intolleranza nei confronti dei laici e delle loro rivendicazioni
esiste già e si dice clericalismo.
In Svizzera non c’e’ posto per i liberi pensatori.
Del resto e’ l’ultimo paese occidentale dove sia stato approvato il suffraggio universale (in certi cantoni solo negli anni 90).
Per tacere del diritto del voto alla donna (1971)
non lo sapevate eh
Mentre in Turchia il voto alle donne fu concesso fin dal 1923,cioe’ molti anni prima che da noi.
Il regime “fascista” di Ataturk aveva qualche lato positivo,non vi pare?
ci saranno anche arrivati in ritardo, ma hanno imparato alla svelta.
La politica svizzera si fonda sulla democrazia diretta: più ancora delle elezioni parlamentari, determinanti sono i referendum con i quali i cittadini sono chiamati a esprimersi sulle questioni più importanti.
Del referendum si discute fino al sabato, la domenica si vota e il risultato viene notificato il lunedì. Da martedì storia chiusa, si lavora. Nessun corteo di protesta. Normale: il popolo ha votato.
ci sono i liberi pensatori, hanno anche un’associazione e sito web (che tra l’altro ha un link verso UAAR… :-))
No, no….in certi cantni il diritto alle donne e’ arrivato solo nel 1990.
Vedi qua:
http://it.wikipedia.org/wiki/Canton_Appenzello_Interno
Va bene rivendicare i propri diritti, ma, se non si discute di problemi direttamente vitali, mi sembra poco utile arrivare a dover abbandonare la propria casa per un crocifisso.
Per arrivare a ricevere minacce di morte e temere che non siano solo parole, vuol dire che anche lui ha contribuito ad alzare il livello della contesa (almeno credo).
Poteva portare avanti la sua battaglia in altri modi, come la goccia che scava la pietra.
Ogni volta che ci si muove all’interno del Diritto è necessario rimanere freddi e non farsi coinvolgere nelle provocazioni.
della serie “l’hanno violentata perché aveva la minigonna”?
Mannaggia mi hai anticipato.
Congo, se uno viene discriminato e licenziato avrebbe diritto reagire anche con toni alti, ma nel tuo caso inchinato a 90° davanti al crocifisso e pure a dargli ragione di discriminarti, anzi, gli chiederesti scusa umilmente e da mite agnello immolato, anzi, gli chiederesti in ginocchio di ridarti il posto di lavoro e andresti a confessarti per ottenerlo.
Scusa Congo, ma la mia risposta non voleva offederti, soo che mi lascia perplesso quello che hai scritto che non tiene in considerazione come un uomo può reagire se viene maltrattato, licenziato, discriminato, insultato, minacciato, ecc…ecc….
Sii realista!
E’ arrivato il dott. Pangloss…
Ah, “l’amore cristiano”…
Non ci sarà “convivenza umana ottimale” finchè ci sarà qualche religione.
non dimentichiamo mai cosa è il crocifisso.
propongo il solito video, esplicito sia nella prima parte che, soprattutto, nella seconda che tristemente si adatta al fatto di questa ultimissima
http://ilfilosofobottiglione.wordpress.com/2009/12/31/crucifixion/
Orrore. Comunque anche i nostri soci hanno avuto minacce ed episodi d’odio dopo che i media hanno parlato (come hanno parlato) del crocifisso alla corte europea.
Fino a poco tempo fa aveva un’idea diversa della Svizzera, ora invece vedo che gli svizzeri a parti i soldi hanno ben poco di diverso dai leghisti.
Ah, ma solo a livello federale poterono votare dal 1971!! In alcuni cantoni piu’ “profondamente svizzeri” la parità politica – diritto di voto e eleggibilità a livello cantonale – fu raggiunta ancora dopo: nel Giura nel 1977, nei due cantoni dell’Alpenzello nel 1989 e nel 1990, e per imposizione del tribunale federale!
C’è del marcio in svizzera!
Penso che se nelle scuole italiane si sostituisse il crocifisso con paracadutista, con un altro senza paracadutista nessuno saprebbe la differenza tra croce cattolica e protestante. Basta che ci siano quei due legnetti inchiodati in qualche maniera.
Anche la bandiera dei pirati, ha due legni incrociati… 😉
Le minacce di morte sono sbagliate però chiedere di rimuovere il crocefisso in nome della laicità è un contro senso perchè il crocefisso è sopratutto un simbolo di amore nella sofferenza un vero maestro di vita.
allora lo si può sostituire con dei più laici frustino e manette, anche quelli sono simbolo di amore nella sofferenza, e ce ne sono di allegri e colorati che sarebbero anche decorativi.
dai, svendetelo ancora di più per farlo passare per ciò che non è. Tra poco diranno che è un elemento architettonico con qualche non ben specificata funzione.
Patetico.
Anche l’islam è la religione della pace®
Allora Enrico saresti d’accordo ad appendere anche un Corano nelle classi?
Il corano non è un simbolo d’amore come il crocefisso. Il crocefisso mostra unìinnocante soffrire per gli altri.
è così forzato il concetto che anche la tastiera si rifiuta di scriverlo 😆
@bradipo
lol
e la falce e martello è il simbolo del riscatto dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Enrico, cosa aspetti a riempire i luoghi pubblici di falci e martelli?
Ache dei gulag.
Ma il crocifisso è anche il simbolo della Santa Inquisizione, della caccia alle streghe, del genocidio degli indiani americani, della strage degli eretici, della persecuzione degli ebrei e dei gay, delle crociate, delle varie guerre di religione europee, etc etc
Tanto quando uno non ci arriva, non ci arriva e basta!
Che tristezza Enrico…
non ci arriva, non ci arriva. non c’è niente da fare
Caro enrico, sentimentalismo mistico è il tuo, non è cosa che io senta gradita in un ospedale se mi impongono la visione del crocifisso; magari se mettono la coroncina del rosario sul mio comodino ed io la butto nel cestino, mi devo aspettare che mi dimettano prima del tempo?
@ Enrico del 23 ottobre 2010 alle 19:53:
“il crocefisso è sopratutto un simbolo di amore nella sofferenza un vero maestro di vita” soltanto se si DELIRA: il crocifisso è l’immagine della morte, non dell’amore! E tieni pure presente che i Romani nella loro storia hanno crocifisso molte migliaia di persone: pensi che nessuna di queste abbia amato qualcuno? Sì? E allora perchè arrogarne l’esclusiva ad una sola? Ma lasciamo perdere questo argomento necrofilo…
Invece, perchè, come simbolo d’amore, non è stata scelta piuttosto una statua come queste?:
http://farm4.static.flickr.com/3596/3378906932_08a702623b.jpg
http://4.bp.blogspot.com/_gj7I-p1ciHw/TCNpfSfNtmI/AAAAAAAAAkI/iqAawZAxOio/s1600/amore-e-psiche.jpg
http://www.abm-enterprises.net/artgall2/cupid&psyche.jpg
Pensaci, Giacomino! 😉
Caro enrico cosa c’entra l’ammmore con la laicità? Il crocifisso è *per voi* un segno d’amore? bene, ma tenetevelo nelle vostre chiese e nelle vostre abitazioni e non nei luoghi della “Cosa pubblica”.
detto da uno per cui l’amore equivale all’odio più sfrenato, alla violenza e alla sopraffazione, ha perfettamente senso…
basta cambiare il significato delle parole.
Ma se ammazzano con la croce in mano!
Sbagliatissimo andarsene secondo me…Me lo devono venire a dire in faccia che sono un cittadino di serie B e che non godo dei miei diritti di essere umano!…Le istituzioni, devono avere il coraggio di discriminarmi pubblicamente e dire apertamente che devo fare i bagagli o dichiararmi apolide!
Agli Albertin e’ successo, e nonostante l’oscurantismo mediatico che ha minimizzato e fatto passare certe violenze, certi atteggiamenti delle istituzioni o di certi credenti della religione dell’ammmmore, gli sono esplosi in faccia, in tutta la loro ipocrita meschinità.
Si tratta di una guerra ormai…Una guerra tra Davide&Golia, se volete…Abbandonare le posizioni, significa perderla definitivamente. Se ci fossimo arresi al Consiglio di Stato, non avremmo mai ottenuto una sentenza di un tribunale internazionale, che invita un intero paese a staccare il crocifisso dalle pareti dei luoghi pubblici.
I cristiani (leggete come vi pare), sono come i primitivi, per marcare il territorio ti mettono uno inchiodato ad una corce, gli altri delle teste su delle picche al limitare delle loro terre.
In 2000 anni il crocifisso fa ancora la sua figura.
Chissà a quando la versione 2.0 con il ragazzo di Nazareth su altro supporto di tortura e terrore psicologico?
Il crocifisso simbolo di amore ?????
HAHAHAHA… una balla del genere può giusto andar bene per i credini.