Piemonte, la Regione formerà volontari pro-vita

Passato il rischio che il riconteggio dei voti lo estromettesse dall’incarico, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota ha annunciato un piano per formare “personale qualificato delle associazioni pro-vita che opereranno nelle strutture ospedaliere”. Lo rende noto il quotidiano La Stampa. Cota avrebbe dato la notizia davanti a un pubblico formato da militanti delle associazioni cattoliche antiabortiste. Secondo Mercedes Bresso, ex presidente della Regione, “la presenza delle associazioni anti-abortiste nei consultori rischia di fare terrorismo e spaventare le donne con il risultato di spingerle verso l’aborto clandestino”.

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24 commenti

ser joe

I consultori sono un servizio pubblico.
Questi dementi vanno denunciati per disturbo finalizzato ad interruzione di servizio pubblico.

Flaviana

E tutto questo, sempre con i quattrini di tutti i contribuenti,ovviamente. E’una nuova infamita’ da monitorare e invito i “piemontesi” tra noi a reagire.

Falloppio

Ottimo modo per spendere i soldi pubblici.
Chissa quanti hanno votato al referendum per la possibilita’ di scelta’ su un tema cosi’ delicato come l’aborto e magari hanno votato questo devoto del dio Po che usa soldi di tutti per giocare ad accarezzare l’elettorato religioso.

Marco Darwin

Cota, con quella sua faccia da bravo ragazzo, che ha conquistato i cuori di tutte le perpetue moralizzatrici e bacchettone, con profonde convinzioni cattoliche riformate celtiche e campanilistiche, sicuramente in buona fede, fa il crociato per l’altare. Un contentino per l’elettorato cattolico, una violazione delle libertà individuali, un passo in avanti verso un mondo più ignorante e superstizioso.

Soqquadro

Il Piemonte è una Regione del Nord-Italia, confinante con Francia e Svizzera. Le cliniche francesi e svizzere ringrazieranno sentitamente dello sperpero di denaro pubblico italiano che porterà introiti privati nelle loro strutture…

MetaLocX

Gli antiabortisti sono antiabortisti, e non pro-life.
Non hanno nulla di pro-life.

nadia

hai ragione, ultimamente ho letto che hanno tolto una bambina di pochi mesi ad una ragazza madre che disponeva solo di 500 euro al mese!! magari l’hanno data in adozione regalando alla famiglia “pro life” 600 euro al mese…

moreno03

Mi vedo già la scena: sala piena di pancioni al nono mese e primipere allattanti, la volontaria pro-vita accoglia una donna: “Buon giorno signora è anche lei qui per uccidere il suo bambino? Ma è sicura di volerlo ammazzare veramente? Bene firmi qui per autorizzare l’omicidio, ma prima non vuole proprio provare a tenerne uno in braccio per provare “l’effetto che fa”? Bene lei è decisa vedo… ma mi dica: ci pensiamo noi alle esequie o il felo vuole lei da mangiasi col suo compagno bolscevico”

Kaworu

che pena…

ad ogni modo, giusto per conoscenza delle donne che vogliono un trattamento umano, consiglio di rivolgersi all’AIED più vicina a loro. in piemonte purtroppo non ce ne sono, ma potete rivolgervi a quelle di Novara o di Albenga che sono ragionevolmente vicine.

cesare

Lo sa cota che molti imprenditori fanno firmare in bianco una lettera di dimissioni alle loro dipendenti da tirar fuori in caso di gravidanza? Forse farebbe meglio a mandare i suoi fanatici ciellini da questa gente se vuole fare qualcosa di serio per combattere l’aborto. Ma forse sono suoi amici…

Alessandra

Propongo un corso su come difendesi dai volontari nei consultori.

stefano f.

ok ho capito ma una reazione una volta tanto violentemente sdegnata da parte delle opposizioni no? mai? non è che nel pd-idv la pensano come Cota vero? una buona parte sì ed è questa la cosa grave.

alex184it

Ah però, siamo passati dal presidente di regione che dichiarava che non siamo una repubblica di ajatollah, al presidente pro-milizie basij…Come si è ridotta la mia regione!:-(

Eco

Facile scagliarsi su chi si trova in fondo alla catena di una scelta come l’aborto.

Difficile riformare il sistema che ti obbliga a scelte particolarmente penose… anche la mamme delgi atei e dei comunisti piangono per i loro figli. Tanto le storie più schifose di cronaca di violenza familiare guarda caso sono di buoni cristiani, vorrei sapere quelle dei cattivi cristiani.

Barbara R.

Cota dovrebbe pensare a risolvere problemi più urgenti in regione.E lasciare nelle strutture PUBBLICHE la libera scelta ai cittadini senza ingerenze religiose

thomas

Suggerisco a Cota di dotare i suoi volontari di una sobria tonaca domenicana con tanto di tonsura crocefisso, poi di far loro tirare di coca, così da aumentare il loro sacro furore.

Anche riesumare i roghi non sarebbe una cattiva idea.

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