Regno Unito, lanciata campagna “non religiosa” in occasione del censimento

La British Humanist Association, in occasione del censimento 2011, ha lanciato una campagna per chiedere ai cittadini di rispondere di non avere alcuna affiliazione religiosa. Lo slogan prescelto è “Se non sei religioso, per l’amor di Dio dillo!” Secondo l’associazione, i dati dell’ultimo censimento hanno notevolmente sottostimato il numero dei non credenti e “gonfiato” quello dei credenti, anche se poi l’effettiva partecipazione al culto è a livelli bassissimi. Forti di quelle cifre, le confessioni religiose hanno chiesto e spesso ottenuto dalle autorità politiche privilegi, economici e non, ritenuti ingiustificati.

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48 commenti

Marco

Si dovrà fare anche da noi una cosa del genere quando ci sarà il censimento

puric

guarda che quando arriva il rilevatore del censimento, le uniche domande a cui sei tenuto a rispondere sono quelle anagrafiche riguardanti le persone del nucleo famigliare. Per il resto puoi scegliere tu se rispondere e a quante e quali domande, perchè altrimenti è violazione della legge sulla privacy.

Francesco Jk

Quello che scrivi è totalmente falso.
Te lo dice un rilevatore dell’ISTAT che ha lavorato all’ultimo censimento…
Le domande sono molto varie (non c’è la religione) e non si limitano all’anagrafe! Altrimenti il censimento sarebbe totalmente inutile e si farebbe andando direttamente in comune, non bussando a tutte le porte.
Il censimento è obbligatorio, è obbligatorio rispondere alle domande, alla faccia della privacy (ti lascio immaginare quanti cittadini se la prendevano con me perché mi facevo gli affaracci loro).

daigoro

in quel caso ci saranno degli attivisti cattolici autorizzati e spesati dallo stato che accompagneranno l’incaricato del censimento e che faranno pressioni affinchè nessuno si dichiari ateo o non religioso.

credo che la presenza dei sedicenti “pro-life” nei consultori per fare pressioni sulle pazienti possa insegnare che cosa.

.

Tino

a me sinceramente non risulta che si facciano domande sulla religione durante il censimento in italia.

SilviaBO

Sarebbe corretto che chi progetta i censimenti facesse domande chiare e precise, volte a determinare come stanno davvero le cose.
Ad esempio, invece di chiedere solo se l’intervistato è credente o no, si potrebbe proporre una scelta multipla, qualcosa come:

sono credente e frequento regolarmente i luoghi di culto della mia religione
sono credente, mi riconosco principalmente in una religione, ma non frequento i luoghi di culto
credo che esistano una o più divinità, ma non mi sento legato a nessuna religione
sono agnostico
sono ateo
non ho ancora deciso se credere o no

o qualcosa del genere, ovviamente la lista è migliorabile.
Se si chiede solo se si è credenti o no, anche chi ha il minimo dubbio, per “sicurezza”, tenderà a dichiararsi credente.

moreno03

Anche perché “credenti” vuol dir tutto e niente: ci sono persone che sono si credenti in una religione ma, diciamo, a modo loro, a volte discostandosi anche molto da quello che dicono le autorità confessionali.

iging

In realtà le domande dovrebbero essere ancora + precise, del tipo:
sono cattolico e praticante
sono cattolico, ma non praticante
sono valdese
sono agnostico
aono ateo,
sono ebreo,
sono ateo
credo in un dio
sono politeista
sono buddista
e l’opzione altro con specificare

Giorgio

Proposta piena di buon senso, gentile SilviaBO, ma proprio per questo, e perché potenzialmente pericolosissima, si guarderanno bene dal realizzarla.

Soqquadro

E non ne pubblicheranno i risultati, come hanno fatto nell’ultimo censimento italiano in cui le coppie conviventi risultavano esclusivamente eterosessuali.

Benedetta

Sono d’accordo, ci dovrebbero essere più opzioni di risposta…ma non lo faranno perchè salterebbe fuori che ci sono tante tante pecorelle smarrite!

Ale

In italia non sarebbe attuabile; moltissime persone si dicono cattoliche solo per “tradizione” o “conformismo” pur non condividendo nessuno dei cardini della suddetta religione.

Federico Tonizzo

Oppure per vera e propria “timidezza” nei confronti di parenti eccetera.

Diocleziano

Il giochetto di alterare le cifre è ampiamente praticato anche dalla ‘caritas’: in un articolo di Luca Ricolfi su Panorama dell’aprile scorso si dimostra come vengano TRIPLICATE le cifre riguardanti i poveri in Italia, al fine di gonfiare i finanziamenti e la raccolta fondi.

Federico

Può essere.
Ma perchè lo Stato non stila statistiche basate su presupposti che non diano adito al voler minimizzare, sulla povertà?

FSMosconi

Perchè se lo si facesse svanirebbe l’illusione che “abbiamo superato la cirisi meglio di altri” e segate simili…

puric

A Diocleziano: non credo che i dati sulla povertà siano gonfiati, basta guardarsi in giro e vedere il numero di disoccupati e la gente che fruga nei cassonetti. Anzi, credo proprio che siano minimizzati per ingannare la gente sulle capacità di Berlusca e cricca.
Credo anche che le mense della caritas sia una delle pochissime iniziative con cui la chiesa mostra quello che avrebbe dovuto essere l’idea solidaristica cristiana (anche se sono assolutamente convinto che questo compito spetterebbe allo Stato, che purtroppo in italia ha sempre delegato ad enti religiosi).

Tino

nel frattempo aumentano gli acquisti di televisori con schermo piatto, ma la gente fruga nei cassonetti, puric CREDI che siano minimizzati per vedere confermata una tua FEDE particolare?

Alfonso

In Italia coloro che si definiscono cattolici “praticanti”, in realtà sono cattolici “TRAFFICANTI” ,ovvero gente in affari con la chiesa cattolica e prediamo atto che sono centiniaia di migliaia considerando gli innumerevoli interessi della ccar nei settori più disparati. Da questi settori si genera il colossale “voto di scambio” che inquina pesantemente la consultazione elettorale del nostro paese. Altro che “fede” o “spiritualità”. I veri “valori” della chiesa sono i suoi affari e questi sono TUTTI MATERIALI!

FSMosconi

“Se non sei religioso, per l’amor di Dio dillo!”

Adoro lo humor inglese! 🙂

nicola007

anche io,ma avrei cambiato la parola ”amore con un’altra……

Paul Mannoni

“hanno notevolmente sottostimato il numero dei non credenti e “gonfiato” quello dei credenti, anche se poi l’effettiva partecipazione al culto è a livelli bassissimi.”

…OPS!! Ma allora ogni mondo e’ paese!! 🙁

Paul Manoni

…Ops! una “n” in piu’ del previsto, nel mio nome! 😉

Federico Tonizzo

Stupenda notizia!
Speriamo che l’Europa raccomandi a tutti gli stati membri di seguire l’esempio della GB.

Cesare b

Non mi risulta che nelle rilevazioni dei censimenti italiani sia mai comparsa la religione professata dai cittadini.
I dati che circolano in materia sono soltanto stime non ufficiali.
Saluti.

Kaworu

se si usasse il metodo tedesco, le rilevazioni sarebbero decisamente più attendibili.

ma chissà perchè, non sembra essere nell’interesse di chi vuole la fetta di torta più grossa…

Sandra

Nel censimento del 1931 era obbligatorio indicare la propria religione. Si trova conferma del rilevamento nell’articolo de La stampa (che ha messo online tutto il suo archivio storico):
“In quanto a religione siamo tutti nel seno di Santa Romana Chiesa: i non cattolici sono soltanto 8027 e si suddividono in 158 greco-scismatici, 2923; evangelici non valdesi, 537 valdesi, 3717 israeliti, 35 maomettani, 14 di nessuna religione e 640 di religione non dichiarata.”
(19.03.1932) LaStampa – numero 68

Poi, chissà perché, vai un po’ a sapere perché, non hanno piu’ richiesto di indicare l’appartenenza religiosa…. passano gli anni, e la faccenda si fa piu’ subdola.

“sull’intestazione del foglio di famiglia è inclusa la voce: « Circoscrizione parrocchiale ». I lettori di religione diversa dalla cattolica, chiedono: *I comuni della Repubblica sono strutturati su voce parrocchiale? E’ lecito, come parecchie volte accade, che i fogli del censimento siano consegnati agli intestatari già compilati d’ufficio per quanto riguarda questa voce? In quale conto sono tenuti dallo Stato i cittadini non cattolici? ». E ancora: “Esistono gli articoli S, 8 e 19 della Costituzione repubblicana che sanciscono la libertà religiosa. Che vuol dire questa domanda sulla circoscrizione parrocchiale? »”
(15.10.1961) LaStampa – numero 245

POPPER

Sul futuro censimento ci sarà la scure del Garante della Privacy, le regole sono cambiate e ci sono state sentenze che restringono alle aree generiche i dati da raccogliere, comunque ci saranno delle polemiche al momento opportuno.

Censimenti come in passato non si possono più fare, sono cambiate molte cose, le persone sono cambiate anch’esse ed un numero alto di cittadini si è finalmente sbattezzato, questa è già una novità di cui il censimento passato non poteva tenerne conto, domani lo si dovrebbe comprendere e rilevare come dato certo, semmai avessero dei dubbi basta che chiedano a http://www.sbattezzati.it.

Vi è poi l’immigrazione e l’emigrazione, compresa la fuga dei cervelli, il calo di fiducia nelle istituzioni più rappresentatative, questi dati cambiano il modo di vivere dei cittadini, o per conseguenza di questa sfifucia o a causa stessa di queste istituzioni.

Vi sono nuove sensibilità sociali e, purtroppo, anche fenomeni di Xenofobia omofobia che causano ingiustificati disagi ai cittadini più deboli e cambi di residenza per chi può o ha potuto farlo. Vi sono soprattutto problemi di lavoro e di affitto e i problemi relativi alle tragedie nazionali come il terremoto o i disastri idrogeologici a cui oggi non si è ancora provveduto.

La geografia e la demografia Italiana sono cambiate moltissimo dall’ultimo censimento, e le cause sono socio-economiche ma anche politiche.

Quello che conta è che ci sia maggiore visibilità dell’UAAR in Italia, il censimento dovrà tenerne conto in un modo o nell’altro, magari rispettando la privacy, cioè, visibilità dei non credenti sì, ma non una loro schedatura per secondi fini.

Tino

Mah il censimento in italia non raccoglie dati religiosi se non sbaglio.

POPPER

E’ vero, ma ha sempre sottolineato che la popolazione italiana è ad identità cattolica, generalizzando anche se non era il suo ruolo quello.

POPPER

L’esecutivo Ue ammonisce: l’utilizzo delle schede con informazioni sulla religione e sull’etnia, come quelle viste nei campi nomadi di Napoli, deve essere “un incidente isolato che non si ripeterà più”. Bruxelles vuole poi informazioni dettagliate su scopo della procedura, base giuridica, conservazione e trattamento dei dati personali, diritto di accesso da parte degli individui schedati.

http://www.stranieriinitalia.it/attualita-impronte._europarlamento_stop_al_censimento_4878.html

Se l’UE dicesse si a questi censimenti, sarebbe una vera e propria discriminazione.

Premetto che non mi sto arrampicando sugli scpecchi, cerco di capire anche quali possono essere gli altri motivi di un censimento, per esempio legati alle leggi sull’immigrazione, sul lavoro, sulla sicurezza, sull’urbanistica, sulla finanza, ecc…ecc.., sulla religione (nei casi in cui si son porposte leggi leghiste e attuate ordinanze dei sindaci leghisti casa per casa).

POPPER

la generalizzazione che intendo io è stata fino ad ora attuata dagli organi statali cattolici, quindi, anche se non sono legate tecnicamente al protocollo del Censimento, fanno da coronamento ideologico e teocratico al tutto incluso.

POPPER

vedere sul sito
http://censimento2011.blogspot.com/p/censimento-2011.html

ecco cosa c’è scritto a proposito del censimento inglese, http://censimento2011.blogspot.com/2010/01/succede-in-gran-bretagna-censimento.html
ANSA 26 ottobre 2010.
In Gran Bretagna sta per sbarcare il censimento modello Grande Fratello, che ha subito suscitato polemiche, soprattutto tra i Conservatori. Nel 2011, infatti, ai sudditi di sua Maesta’ si chiedera’, tra l’altro, di rivelare sesso, eta’ e razza di chi si e’ fermato a dormire in quella casa la notte precedente alla consegna del questionario. E chi non risponde rischia una multa di mille sterline. I laburisti sono accusati di violare la privacy, con richieste assurde.

Curiuoso anche l’articolo sull’ipotetica scomparsa dei Gay
http://censimento2011.blogspot.com/2010/01/censimento-2011-coppie-gay-rischio.html

Gay.it – Censimento 2011: coppie gay a rischio scomparsaQuando si svolgerà il censimento?
Informalmente si può dire che le decisioni sul questionario saranno prese entro febbraio, marzo. Ci vorranno poi dei mesi per la macchina organizzativa: reclutare e formare gli operatori, distribuire i questionari ai comuni ecc. La fase vera e propria di compilazione dei questionari avverrà nell’autunno del 2010 mentre i dati non arriveranno prima del 2011 inoltrato se non addirittura nel 2012.

continua…

L’Europa dà qualche indicazione?
Sì, esiste un regolamento del Parlamento Europeo del luglio 2008 che specifica le domande di base che devono essere presenti e al tempo stesso lascia ampia libertà agli Stati di decidere cosa includere e cosa omettere. Fra le informazioni minime, ad esempio, c’è il riferimento al sesso mentre manca qualsiasi riferimento al genere. Questo comporta che ogni Stato censirà a modo proprio le persone transessuali.

Dichiarare di essere convivente di una persona dello stesso sesso viola il diritto alla privacy. Come si supera questo limite?
La legge italiana sulla privacy vieta di raccogliere dati sull’orientamento sessuale. Ma se due persone dello stesso sesso dichiarano di essere convivienti per motivi affettivi è come se dicessero di essere gay o lesbiche. Per questo serve un’autorizzazione specifica da parte del Garante per la privacy e del soggetto che compila il questionario. Altrimenti si creerebbe il paradosso per cui l’Istat o evita di chiedere a chiunque se convive oppure lo chiede solo agli eterosessuali, un assurdità.

Il resto dell’articolo lo leggerete voi con calma.

Tino

Popper ma chi ha sottolineato? L’Istat? Sei proprio sicuro? In Inghilterra e in Canada c’è una concezione molto spinta dei censimenti su base etnica e religiosa. Negli USA per esempio i censimenti su base religiosa sono vietati e pure in Francia. Un conto sono le dichiarazioni del Vaticano, un conto sono le dichiarazioni ufficiali per l’ISTAT, magari mi sbaglio, ma se l’ISTAT fa censimenti in base alla nazionalità degli immigrati, non l’ho mai sentita fare dichiarazioni sulla religiosità degli italiani. Secono me state esagerando se ci fossero censimenti su base religiosa in Italia non credo che la gente si sentirebbe oppressa a dichiararsi atea, dopotutto lo fa già quando dichiara l’8 per mille o no? Magari mi sbaglio sull’istat se avete notizie di dichiarazioni sulla religiosità degli italiani fatemele sapere…

POPPER

OT. ANSA. Elezioni Brasile: Lula, il Papa parla come 2000 anni fa.
”Non vedo nessuna novita’ nella dichiarazione del Papa: questo e’ il comportamento della chiesa cattolica da quando esiste. Se tu vai a vedere quello che la chiesa diceva due mila anni fa vedrai che diceva esattamente cio’ che il Papa ha detto ora”. Lo ha detto il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva riferendosi alle parole del Pontefice, pronunciate ieri a Roma, contro l’aborto e a favore di un intervento politico dei vescovi del Brasile sui fedeli in vista del ballottaggio presidenziale.

“Il Brasile è un paese democratico e laico – ha aggiunto il ‘presidente operaio’ parlando con i giornalisti durante una visita al Salone Internazionale dell’Automobile a San Paolo – Io ritengo che ciascuno voti d’accordo con la sua coscienza”. Il presidente ha minimizzato le polemiche sorte in Brasile sulle frasi pronunciate dal Santo Padre. “Questo può essere detto in qualsiasi momento, ora, ieri, domani – ha concluso Lula – La libertà che esiste nel paese è bella per questo, perché noi ci manifestiamo, vinciamo o perdiamo, e paghiamo il prezzo degli errori che possiamo aver commesso”.

Son certo che non è il solo a pensarla così in America Latina, figuratevi nel mondo intero.

Paul Manoni

…Lula e’ prossimo alla fine del mandato. Certe dichiarazione puo’ permettersele…ORA. 😉

Tino

@ popper
Tanto lula non l’ha legalizzato l’aborto e la sua delfina ha già promesso di non farlo se verrà eletta.

POPPER

Ma è importante dirle certe cose sul papa, anche che è un rompi c….ni, anche se poi so pure io che la politica può avere varie sfaccettature in campagna elettorale, prendete per esempio Vendola, tuttavia non è scontato che non la si voterà la legge sull’aborto e già abbiamo segnali di una laicità cresciuta in Brasile e matura per dire si all’aborto. In Italia la maggioranza era democristiana al tempo in cui è passato il divorzio e l’aborto. Oggi alcuni consigliere del PdL hanno firmato contro Cota sui volontari pro vita e solo una consigliera del DEL si è astenuta invitando a riflettere (su cosa poi non so).

Avete visto in Argentina come sono molto cattolici, eppure in parlamento è passata come in Portogallo la legge sui matrimoni Gay, e non sono i soli ad avere attuato modifiche per essere paesi più laici. Ho fiducia che anche nel deserto spuntino cert fiori e frutti, magari non durante le campagne elettorali.

POPPER

correggo: una consigliera del SEL si è astenuta invitando a riflettere (su cosa poi non so).

Tino

Non so popper qui stiamo parlando dell’aborto. In Argentina e in Portogallo l’aborto continua ad essere vietato o comunque di difficile accesso.

POPPER

Uno strano fenomeno dialettico, ma nemmeno tanto strano, è quello dei cattolici in politica, che, per non essere più ipocriti davanti all’elettorato, son giunti ad essere spudaratamente sfacciati nel fare dichiaraizoni senza più alcun velo diplomatico, ma ugualmente intrisi di retorica ratzingeriana e di contorcimenti dialettici tipici del nuovo dizionario umanistico e laico a cura dei giornali cattolici di destra con contestualizzazioni curate da mons. Fisichella.

Il mondo visto dalla Stampa dei Bel Pietro, dei Feltri, dei Minzolini, dei Fede, è un mondo capovolto o piegato a 90° davanti all’assurdità anticostituzionale del vaticano.
Ecco alcune caratteristiche della logica di questi pilastri dell’informazione cattolica e politica:
– Le vittime della pedofilia se li sono cercati i preti pedofili
– I giudici che sentenziano per la laicità dello stato sono massoni, comunisti, laicisti
– Le aggressioni alle donne che chiedono di abortire, sono assistenza spirituale cattolica
– Le dihchiarazioni dì Frattini sono un diritto naturale di imporre la propria fede agli altri
– Il crocifisso imposto a tutti come segno di pace e fratellanza non è una violazione dei diritti
– Il Papa attuale è l’assoluta certezza che dio parla al suo popolo per rievabelizzarlo
– I bunga bunga del premier sono l’espressione della caritas del PdL.
– L’intervento di berlusconi a Terzigno è la politica della pulizia morale e dell’igiene del PdL.
– I finanziamenti agli ospedali cattolici sono ben spesi quelli destinati ai pubblici sono sprecati

se volete potete aggiungere voi qualcosa del genere immaginando

Alcuni motti che vanno ora di moda da parte dei nuovi evangelizzatori cattolici:
– Non essere ipocrita, di all’infedele che va all’inferno se non si converte
– Non essere ipocrita, aggredisi e insulta le donne che abortisocono
– Non essere ipocrita, paragona pure i gay agli evasori fiscali
– Non essere ipocrita, paragona pure gli atei agli estremisti
– Non essere ipocrita, di che preferisci il papa al Supremo Principio della laicità dello Stato
– Non essere ipocrita, di che desuderi che l’Italia sia come l’Iran.

MASSIMO

Ciao POPPER.
Io credo che la classe politica ha paura di fare un simile censimento in italia. Avrebbero una brutta sorpresa.
Si dice che i cattolici praticanti sono circa il 20% della popolazione italiana. E l’altro 80%?
Se venisse fuori che in italia gli atei sono più del 20% della popolazione al Vaticano già verrebbero gli incubi.

Dariok

OT
censire i credenti? magari ma c’e’ di peggio: nell’ultimo censimento italiano non c’era nessuna voce che indicasse una professione vicina a spettacolo e cultura; io come musicista sono rimasto non classificato

Daniela

mi sembra un’ottima iniziativa che potrebbe fare chiarezza sull’effettivo numero dei non credenti in Gran Bretagna..la stessa cosa si potrebbe fare qui in Italia

Southsun

In Italia basterebbe aprire un registro volontario e pubblico in cui i cattolici si possano iscrivere e in base al reddito pagare i lussi del Papa e della sua corte di parassiti.

Si risolverebbero di colpo due questioni: l’effettiva consistenza del gregge cattolico e il finanziamento della Chiesa da parte dei fedeli (ed esclusivamente da parte loro, non di tutti i cittadini).

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