Durante una udienza per la visita ad limina di un gruppo di presuli della regione brasiliana Nord Est 5, Benedetto XVI si è recentemente espresso contro l’aborto e di fatto a favore di un intervento della Chiesa sul tema. Secondo il papa infatti, “quando i diritti fondamentali della persona o la salvezza delle anime lo esiga, i pastori hanno il grave dovere di emettere un giudizio morale, anche in questioni politiche”, soprattutto “quando i progetti politici includono, apertamente o velatamente, la depenalizzazione dell’aborto o dell’eutanasia”. Inoltre, “i pastori dovrebbero ricordare a tutti i cittadini il diritto, che è anche un dovere, di usare liberamente il loro voto per promuovere il bene comune”. Dichiarazioni nette ai vescovi brasiliani, proprio alla vigilia del ballottaggio tra Dilma Rousseff, del partito del presidente Luiz Inacio Lula da Silva e pressata proprio per la questione dell’aborto (Ultimissima del 5 ottobre), e Josè Serra. Non sono mancati interventi della stessa conferenza episcopale brasiliana, contro l’aborto. I vescovi della Regione Sud 1 hanno ad esempio consigliato ai fedeli di non votare per la Rousseff, ma la stessa conferenza ha preso le distanze da questa presa di posizione diretta, ribadendo di non suggerire candidati.
Il presidente brasiliano Lula ha comunque risposto così alle dichiarazioni di papa e vescovi: “Non vedo nessuna novità nella dichiarazione del papa, questo è il comportamento della Chiesa cattolica da quando esiste”. “Se vai a vedere quello che la Chiesa diceva duemila anni fa”, ha commentato Lula, “vedrai che diceva esattamente ciò che il papa ha detto ora”. Il Brasile è “un paese democratico e laico”, ci ha tenuto a ribadire Lula davanti ai giornalisti durante la visita al Salone internazionale dell’automobile a San Paolo. Ciò che ha detto il papa “può essere detto a qualsiasi momento, ora, ieri, domani” in quanto “la libertà che esiste nel paese è bella per questo, perchè noi ci manifestiamo, vinciamo o perdiamo, e paghiamo il prezzo degli errori che possiamo avere commesso”.
Brasile, Lula: “Papa su aborto parla come 2000 anni fa”
56 commenti
Commenti chiusi.
Ma D’Alema non gli aveva dato l’autorizzazione ad ingerire nella politica italiana???
Che centra il Brasile!?!?!? 😉
Io sono ancora convinto che comunque vadano le elezioni il Brasile sente la necessità urgente della legge sull’aborto e sull’eutanasia, quindi, penso che nonostante la ccar, la legge si farà.
Lula sbaglia. 2000 anni fa non c’era ancora nessuna chiesa cattolica e solo nella storia più recente la chiesa si è schierata nettamente contro l’aborto. Non è mai stata neanche coerente con se stessa.
Ma neanche con Gesu’ stesso, se e’ per questo! 😉
se lo hanno condannato alla crocifissione qualcosina avrà pur fatto, a meno che non si voglia credere al Vangelo che dice che Gegiù era una personcina a modo ed è stato ucciso a causa di quei cattivoni di Ebrei. Ricordo che esistevano anche libri che parlavano male di Gegiù, ma sono stati fatti sparire, molti per (de)merito di Teodosio il Grande (sic).
@nicola
Mi riferivo piu’ che altro al messaggio dei Vangeli, di cui tanto ciarlano i gonnelloni, riguardo a cio’ che predicava il loro idolo. Anche ammesso che quel messaggio sia sincero ed autentico, cosa di cui dubito fortemente anchio, la CCAR si comporta nel modo dimetralmente opposto.
Vabbè, invece che 2000 anni facciamo 1500 o forse 1000. Ma la sostanza non cambia.
Sbagliato! I primi cristiani si distinguevano dai pagani perchè sin dall’inizio del Cristianesimo hanno sempre difeso i deboli, la vita. I pagani erano impressionati dalla capacità di perdono, dalla carità, dal senso di misericordia e aiuto per le donne e per i bambini, per i malati e i poveri da parte dei Cristiani. Cose che nell’Impero Romano, pur civilissimo per gli standard dell’epoca, non avevano posto (c’era la rupe tarpea, le donne non avevano dignità). Da cui il famoso detto “fare le cose come i Cristiani”. Anche oggi, come ininterrottamente accade da 2000 anni, la innumerevole schiera dei Santi propone a tutti (credenti e non) la meraviglia dei frutti della Cristianità per tutta l’umanità: OSpedali, Scuole, Università, Opere di Misericordia, Caritas… Quanto alla frase sulla vostra Home Page “non esiste il senso della vita”, mi verrebbe da dire che il senso della vita è uno solo: fare della propria vita un dono di bene per gli altri, proprio come i Santi. Con Amicizia!!
Beato Brasile! Mi pare che all’estero le sinistre siano molto meglio rappresentate, invece qui….
meglio non rovinarsi il dopocena!
Sob!
Perché beato? In Brasile l’aborto è vietato.
Alla faccia delle scempiaggini del Papa e della Chiesa fregona, guardate che cosa bellissima ha “creato” la Scienza:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=124845&sez=HOME_SCIENZA
Un mini fegato in provetta!
Altro che Lourdes e tutte le altre truffe cattoliche tirasoldi! Altro che il loro dio! Altro che le loro “dottrine” sul nulla!
Con le staminali, poi!! Chissà come gli rode il fegato a quelli che vorrebbero impedire la ricerca!
Scusate, correggo. Sono staminali adulte.
Vorrò proprio vedere che scusa tireranno fuori quando dovranno curarsi qualche male grave con i prodotti di quella linea di ricerca (le staminali embrionali).
Io a questi qua li obbligherei a curarsi solo con le preghiere. Vedi che alla prima influenza cambiano registro.
Ma che cure si possono fare con le embrionali? C’è una censura totale sulla stampa italiana che sembra non esistano neppure…solo che io non mastico molto l’inglese e non trovo informazioni dall’estero.
Pure il Brasile è più laico della Vaticanitalia!!!
E ti stupisci? Alcuni italiani pensano che il loro paese sia arretrato. Pochi sanno QUANTO! (da brivido!)
Dunque un paese come l’Italia dove l’aborto è legale è più arretrato e meno laico di un paese come il Brasile dove l’aborto è illegale. Strano
Infatti, non esageriamo. Fa sperare pero’ un paese in cui le alte cariche sono piu’ laiche delle leggi stesse, e fa disperare il contrario…
Il fatto è che, quando, per esempio, chi non ha nessuna forma di tecnologia si affaccia alla dimensione tecnologica, accoglie sempre l’ULTIMA versione aggiornata, partendo da Windows Live Messanger 2011, non da soluzioni di venti anni fa. Non a caso, Lula parla INSIEME di aborto, eutanasia e unioni civili. La matematica, com’è noto, è scienza affidabile: se passa il progetto di Lula, Brasile-Italia finisce con un bel 3 a 1 – senza contare il fatto che, già allo stato attuale, lo Stato di Rio Grande do Sul ha un registro delle unioni civili e in quello di San Paolo è legale l’adozione da parte di coppie omosessule. Ergo: chi può dirsi più laico e chi ha migliori prospettive di laicità futura? Fatti, non parole!
Sì ma i fatti sono che l’aborto è vietato e la Rousseff non ha nessuna voglia di legalizzarlo come fa a passare il progetto di Lula se non è più presidente? Non vorrei che l’odio per l’Italia accecasse certe persone.
“quando i diritti fondamentali della persona o la salvezza delle anime lo esiga, i pastori hanno il grave dovere di emettere un giudizio morale, anche in questioni politiche”, soprattutto “quando i progetti politici includono, apertamente o velatamente, la depenalizzazione dell’aborto o dell’eutanasia”. Inoltre, “i pastori dovrebbero ricordare a tutti i cittadini il diritto, che è anche un dovere, di usare liberamente il loro voto per promuovere il bene comune”.
TRADUZIONE
“Non votate per la Rousseff o vi sguinzaglio contro Belzebù! – E non scherzo: lo faccio!”
……..
Perché quest’odio per la sintesi?
“la libertà che esiste nel paese è bella per questo, perchè noi ci manifestiamo, vinciamo o perdiamo, e paghiamo il prezzo degli errori che possiamo avere commesso”.
Sarò malizioso e di parte, ma… sotto sotto, ci leggo una sottile, vagamente beffarda allusione alla raccolta dei frutti dei semi piantati (quel “vinciamo, perdiamo” ha un opportuno plurale: vale ANCHE per la chiesa”). Ovvero: “chi dice/fa c-a.z.z.ate, paga pegno con gli elettori: nessuno escluso”. Se è come sembra/potrebbe essere, chapeau per stile e signorilità – la migliore risposta all’arroganza burbanzosa e iattante del grande Mogol.
Mi sbaglio o fù proprio in Brasile che ci fù il tragico caso di una bambina di 10 anni stuprata dal patrigno e rimasta incinta di 2 gemelli? Caso nel quale, siccome farle portare avanti la gravidanza l’avrebbe usccisa, fù deciso di farla abortire? Caso nel quale i medici e la madre, che ripeto hanno salvato la vita alla bambina di 10 anni, furono scomunicati perchè 2 embrioni sono sicuramente più importanti di una vita che già c’è? mentre per il mostro che aveva abusato della bimba ci furono parole di perdono……
Cosa ci si può aspettare da gentaglia simile.
Raga’, sono brasiliana e sono appena rientrata in Italia dopo 2 mesi a Rio. Ho seguito delle elezioni come potevo (ovviamente non potrò votare al ballottaggio perché sono già qui allo Stivale) e so che questa cosa dell’aborto è venuta fuori principalmente perché la candidata che è arrivata terza alla prima fase delle elezioni, Marina Silva, è evangelica e anche per loro questo tema è molto caro e trattato proprio come dai cattolici. Altrimenti sinceramente credo che nessuno avrebbe nemmeno sfiorato l’argomento, che è molto pericoloso. So di preciso che Serra non è mai stato religioso, ma quando è scappata fuori questa cosa del voto religioso, per conto della Marina, ha aggiunto frasi del tipo “Crediamo al potere di Gesù” o cosa simile ai suoi santini e fogliettini della campagna elettorale.
Dall’altra parte, Dilma, che si era manifestata a favore dell’aborto più volte in passato, ora è diventata evasiva e evita di prendere posizione. Mi ha rotto i cabasisi questa cosa ridicola di non dire mai ciò che uno pensa solo per non scontrarsi con questi disgraziati delle chiese. Mi ha rotto proprio i cabasisi! Spero che qualcuno abbia le palle di mandarli tutti a quel paese e fare ciò che va fatto; in un paese con tante aree poverissime come il Brasile, dove l’educazione non è mai stata la priorità del governo, e di conseguenza con tasse di natalità altissime fra la popolazione povera e di morti materne a causa di aborti clandestini e morti di bimbi per mancanza di risorse, il fatto che l’aborto sia illegale è uno scandalo di proporzioni intergalattiche.
Scusate una nota di servizio, scritta sempre con il sorriso sulle labbra.
Per me è più facile capire il mistero trinintario che la pubblicazione dei post in questo sito.
Scrivo e non riesco a “sfondare”, per carità nessuno perde niente, poi quando finalmente o forse vengo pubblicato trovo le risposte quando l’argomento è chiuso, facendoci la figura del pirlone.
I discorsi non fluiscono mai in modo coerente, è un peccato per la libertà di espressione!
Non trovate che qualche banalità o volgarità siano meno peculiari del resto.
“Quel genio informatico della Kaworu ” come avrebbe detto Battisti, l’ha spiegato una volta,
ma per me lei rimane un’aliena e non ci ho capito moltissimo. Già mi stupisco quando riesco ad accendere il computer.
Non discriminate i diversamente abili, è l’unico sito dove respiro aria pulita e non inquinata ideologicamete.
Grazie per l’attenzione!
Cara Pacamanca, è difficile non sottoscrivere in totto quanto hai affermato
Tutto ciò è molto triste anche alla luce del fatto che la chiesa gioca “sporco” con armi improprie e poco civili.
L’ignoranza del gregge e la forza economica per i caproni.
Quando finirà tutto questo?
Solo con il progresso, l’istruzione, la scienza.
C’è speranza!
Il Brasile è “un paese democratico e laico”, ci ha tenuto a ribadire Lula davanti ai giornalisti
mmmm, paese laico, brasiliane….. quasi quasi mi ci trasferisco 😀
Pietro, le brasiliane sono brutte, in paesi di gente povera la gente è brutta. A parte se fai un salto in Ipanema, logicamente, ma lì il reddito per capita è più alto che in Lussemburgo…
Ciao pacamanca ci sono brasiliane che vanno ad abortire in guyana francese?
Bello il tuo blog 🙂
Il Brasile non è un Paese laico, checchè ne dica Lula, visto che l’aborto è illegale; diciamo che sembra si stia avviando su questa strada, contrariamente all’Italia che viaggia a velocità accelerata in senso inverso.
Gran parte degli analisti politici, perlomeno di quelli italiani, era convinta della vittoria di Dilma Rousseff già al primo turno, ma non ce l’ha fatta e si è arrivati al ballottaggio proprio per i voti presi dalla terza candidata, decisamente antiabortista, su cui probabilmente è convogliato lo zoccolo duro dei prolife locali; almeno per quel che ho letto.
Sulla povertà estrema che imbruttisce -oltre ad abbrutire- concordo con Pacamanca e certo il controllo delle nascite (di cui l’aborto è per molte l’extrema ratio, basterebbe una sana educazione sessuale) è un fattore fondamentale su questo tema; d’altronde per realizzare ciò si dovrebbe innalzare il tenore medio di vita, visto che i poveri tendono a far figli perchè, nelle società povere, sono loro a portare la pagnotta anzichè spendere i soldi dei genitori (‘la ricchezza dei poveri sono i loro figli, quella dei ricchi sono i loro genitori’ soleva dire Massimo Troisi).
La politica è un sistema integrato e spesso bisogna concentrarsi non solo su un aspetto ma vedere la situazione, per quel che ci riesce, a 360 gradi.
Se la vittoria della Roussef è ancora incerta si deve ringraziare la terza candidata dei verdi, proprio come un certo Ralph Nader nel 2000 negli USA e più modestamente i sedicenti “grillini” in piemonte quest’anno.
Veneremur cerni,
qua sfondi una porta aperta.
Non mi pronuncio mai su Grillo per rispetto ai vari simpatizzanti che nelle Ultimissime possono esserci e che magari non hanno voglia di affrontare il tema politico, ma -visto che lo introduci- andare a presentare un elemento di rottura (giocando sulla TAV e sapendo benissimo che correndo da soli si perde e che la TAV dunque l’avrebbero fatta entrambi gli schieramenti) in una regione dove si giocava la sfida con Cota è quantomeno un grave atto di irresponsabilità politica.
Anche ammesso e non concesso che abbia preso voti dagli astensionisti la stessa idea di fare quello che porta via i voti davanti ad un pericolo come Cota è un atto politicamente molto pesante.
E Grillo, con una battuta comica che non ha nulla del realismo politico, ha rovesciato questa critica sostenendo che se non ci fosse stata Bresso lui avrebbe potuto vincere dunque era la coalizione della Bresso ad aver fatto il gioco di Cota; boutade da repertorio ma nemmeno da considerare politicamente.
E Cota, che stia facendo gravi danni, lo vediamo anche nelle Ultimissime sul tema della laicità.
Se l’aborto viene venisse vietato in qualche nazione per legge nascerebbe un enorme problema di laicità: la trasformazione del peccato in reato.
Il Papa però ha il diritto di dire la sua. Se la Chiesa dovesse star zitta, pur pensando cose sbagliate, per “non influenzare la politica” ci sarebbe un problema ancora più grave: la mancanza di libertà e di pensiero, articolo 21 della costituzione italiana.
Pensate come sarebbe un mondo, dove la Chiesa domina incontrastata e le altre religioni, o gli Atei, dovessero stare zitti o venissero pregiudicati perchè hanno idee sbagliate a priori.
Non è una possibilità soltanto teorica: in alcune nazioni l’aborto è effettivamente vietato per legge. Forse il caso peggiore è il Cile, dove è considerato SEMPRE un reato penale (nessuna eccezione).
Esattamente com’era nel medioevo: qualsiasi voce fuori dal coro faceva la fine di Giordano Bruno.
Parole oneste quelle di Andrea il Cristianaccio su cui riflettere.
Almeno non vuole che l’aborto sia negato per legge.
Andrea,
Ti invito però a ragionare sul fatto che il Papa ha una libertà di parola ‘più libera degli altri’ visti i potenti mezzi di cui dispone e visto che non credo a lui dispiaccia se gli anticlericali fossero ridotti al silenzio, basta vedere che considera la ragione fallace senza la fede, a differenza delle aperture di suoi predecessori sulla morale naturale razionale, quindi è già un confronto viziato in partenza.
Quello che a me piacerebbe è che fosse trattato come un qualsiasi cittadino e che come tale avesse diritto di parola nei limiti del confronto paritario.
E questo vale anche per tutti gli altri capi religiosi del mondo.
L’articolo 21 della costituzione Italiana riguarda i cittadini Italiani.
Il papa,fino a prova contraria,è il monarca? faraone? dittatore? di una teocrazia extracomunitaria che si chiama vaticano.
Sarebbe come se il presidente Iraniano si permettesse di interferire nella vita dei cittadini Italiani.
Al massimo il presidente Iraniano potrebbe rivolgersi ai cittadini Iraniani residenti in Italia e non ai cittadini Italiani e meno che mai ai politici Italiani stipendiati con i soldi degli Italiani.
Hai ragione Sauro,
sarebbe come il capo di uno Stato estero che mette bocca su un altro Stato sovrano.
Ma qui andiamo alle radici dello Stato vaticano: uno Stato de jure ma non de facto, uno Stato senza popolo che vuole orientare (e ci riesce) il comportamento di alti Stati, Italia in primis per ovvie ragioni territoriali.
Il papa non è un qualsiasi cittadino, è il capo di uno stato e di un organizzazione religiosa, questo fa la differenza. Al Papa, se è stato sincero in passato, dispiacerebbe eccome se tutti gli anticlericali fossero azzittiti. Il libero arbitrio è il pilastro del cristianesimo.
@Sauro, hai ragione. Comunque la libertà di parola è anche un articolo della dichiarazione universale dei diritti umani, ratificata da quasi tutte le nazioni del mondo.
Il Papa, se dice ciò che pensa, può interferire solo se i nostri politici lo permettono. Lui deve parlare agli uomini di tutto il mondo, non solo agli italiani, proprio perché la religione che rappresenta coinvolge tutta l’umanità.
Non pensate che voglia difendere il Papa, vorrei cercare di far capire che è anche il sistema che non va. Quelli che non vanno siamo noi (compreso il clero ovviamente), come popolo italiano, che abbiamo creato questo sistema.
Se si andasse ad indagare scopriremmo che stragrande maggioranza degli italiani se ne sbatte altamente di quello che succede ai piani alti, sia a livello politico che clericale.
Una religione dovrebbe occuparsi solo dello spirito. Se fosse così la laicità sarebbe naturale e soprattutto, chi è ateo non si lamenterebbe perché un essere che non esiste si occuperebbe di qualcosa che non esiste.
L’avidità degli uomini arriva ovunque, soprattutto nelle organizzazioni potenti.
@Andrea il Cristianaccio
“Comunque la libertà di parola è anche un articolo della dichiarazione universale dei diritti umani, ratificata da quasi tutte le nazioni del mondo.”
Comodo pretendere diritti che si vogliono negare agli altri,infatti il vaticano non l’ha mai ratificata.
Per quanto riguarda il sistema Italia condivido quello che dici.
Andrea il Cristianaccio,
sono per gran parte d’accordo, tranne che su un punto in cui forse diciamo le stesse cose da due prospettive differenti.
Se la religione si occupasse solo di cose spirituali il Papa non necessiterebbe di essere monarca di uno Stato sovrano (che, come dice Sauro, nemmeno ha sottoscritto la dichiarazione) per poter parlare.
Che la colpa sia del menefreghismo generale concordo.
[O.T.]
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2010/10/29/AMXl9KCE-molesta_meditare_nipotina.shtml
Molesta la nipotina di 4 anni,
poi chiede la Bibbia «per meditare»
“A Genova, un uomo di 30 anni è stato sorpreso dal papà di una bimba di 4 anni mentre la spogliava e avvicinava il suo volto alle parti intime della piccola.
L’uomo, un cittadino ecuadoriano, è lo zio della vittima ed è stato arrestato ieri dai carabinieri del nucleo investigativo sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare: è accusato di violenza aggravata continuata, visto che i militari hanno scoperto che non si trattava del primo episodio e che, anzi, gli abusi sulla bimba sarebbero andati avanti da tempo.
La violenza si è consumata in un’abitazione del centro del capoluogo ligure e l’uomo, disoccupato e irregolare in Italia, davanti carabinieri che lo arrestavano è scoppiato a piangere, implorando il perdono. Prima di entrare in carcere, ha chiesto una Bibbia «per meditare» su quanto aveva fatto.”
…..
Commento di un utente:
“L_idealista
Il fatto che habbi chiesto perdono è già un passo positivo come lo è il volere una Bibbia per meditare sul suo operato ma, sinceramente, non credo si debba giudicare senza conoscere davvero lo stato mentale in cui versa quest’uomo.
Una cosa è certa, mai lasciare da soli i propri figli con parenti o amici di cui non si è certi dell’integrità morale. La Bibbia non va solo letta ma applicata, così non succederebbero più tali orrendi cose.
”
—–
[I.T.]
““Se vai a vedere quello che la Chiesa diceva duemila anni fa”, ha commentato Lula, “vedrai che diceva esattamente ciò che il papa ha detto ora””
Brafo! Non solo sull’aborto, ma su tutto. Questi pazzoidi che vivono nel medioevo vogliono persino dire agli scenziati come fare il loro lavoro…senza ritegno!
Bravo, L_idealista: prova ad applicare realmente la “bibbia” e ne vedrai succedere a iosa di tali “orrende” cose!
Le scemenze di Lula sono peggio di quelle di D’Alema.
La Chiesa ha cambiato parere e le carte in tavola tante di quelle volte nel corso dei secoli, che non basterebbe la Treccani per elencare tutte le giravolte.
Per tagliare i tentacoli dei preti all’interno dello Stato bisogna abolire i partiti confessionali. Altra strada non vedo. Sennò saremo sempre dominati da un potere straniero a controllo remoto, che di converso si autoprotegge da qualsiasi “ingerenza” esterna.
Provi il senor Lula a chiedere informazioni allo IOR sui loro affaracci miliardari e a dire la sua sull’elezione del Papa, per vedere cosa gli rispondono i preti in gonnella.
Che significato hanno le dichiarazioni di un politico che al potere non ha mai legalizzato l’aborto? Si prepara ad una nuova carriera come opinionista o come presidente di qualche organizzazione internazionale? Premettendo che Lula è stato un gran statista e sicuramente il miglior presidente avuto dal Brasile questo attacco alla chiesa farà pure piacere ma quello che conto è poi il fatto che lula NON ha legalizzato l’aborto.
Scrivo, poi leggerò i commenti degli altri. Premetto che sono una fanatica della storia, di quella che meglio posso conoscere perché vissuta da me o da chi é venuto prima di me (una, due generazioni). Mia nonna é morta a 46 anni dopo aver avuto 7 figli: ed ha avuto fatica e tristezza (ma anche intelligenza!) quanto basta in quella breve vita. Allora molti bambini morivano appena nati o nel primo anno di vita. magari per malattie “semplici” come la gastroenterite(?). Le donne che allattavano quelle creature erano, in Italia, solo un po’ meno deperite di quelle che vediamo oggi nei Paesi poveri. Parliamo, é ovvio, di situazioni di povertà: lo sappiamo bene che c’era allora e c’è oggi un corrispondente di ricchezza e lusso da “ammirare”.
Non c’é niente nella testa di cui non si sia fatta esperienza attraverso i sensi. Certi personaggi, di figli non ne hanno avuto nemmeno uno : é per questo che ne parlano come color che sanno…
Il richiamo al Padreterno funge come una specie di alienazione: per la quale si vede, o si finge di vedere, quello che é lontano nel tempo e nello spazio, e non si vede quello che sta di fronte vivo (vivo si fa per dire, guardiamoci quei bambini in braccio alle madri, guardiamo i loro occhi). M’é capitato di sentire la poesia di un missionario recitata dallo stesso che citava “el grito del niño” (il grido del bambino). Ebbene: riguardiamoci quelle immagini e vediamo se possiamo immaginare che un grido possa uscire da quelle creature….Ad ogni ubris segue, lo vediamo, la nemesi; ma intanto, sul peso dell’umana sofferenza, si fa ancora tanto mercato: di danaro e di falsità.
Trovo in rete, su Il Sole 24ore:
“Tre giorni fa, con il sostegno esplicito del Papa, i vescovi brasiliani hanno richiamato i fedeli a fare valere nell’urna il proprio credo religioso. Dilma si è fatta fotografare in chiesa”.
Su queste basi, chissà, magari (non voglio “gufare”), ci siamo: “I sondaggi delle ultime ore le danno almeno 12 punti di vantaggio su Serra. Se le urne confermeranno, il Brasile consacrerà, per la prima volta, una donna presidente.”
Quante divisioni ha il Papa?
Lo chiedeva un tal Stalin, uno che fino a poco tempo fa, in Italia ed in Europa, avrebbe avuto lo stesso titolo di riconoscimento che oggi, molte cose son cambiate da allora e malgrado la volontà ed il desiderio di molti, si riconosce a Lula, come ho letto in un commento: “in Brasile la sinistra è meglio rappresentata che in Vaticanitalia” mi pare che dicesse, ma forse ho datto una sintesi di più commenti (sono tanti e non mi metto a rileggerli tutti daccapo, ma valgano i contenuti più della forma).
Certo, il sarcasmo di ieri di Stalin, poi a trovato storicamente ragione di essere sarcasmo con altra lettura, alla fine di quel capitolo di storia umana tremenda che Stalin rappresentò. Un sarcasmo a doppio-taglio infine, che non era possibile comprendere adeguatamente, leggendo solo una pagina di quel libro, non proseguendo nella storia..
Perchè la storia poi, ha dato un “finale” a sorpresa: Stalin ed il comunismo sovietico, sono polvere, la Chiesa vive. I comunisti staliniani (e non sol quelli) vivono in modo frustrante la loro condanna storica, il loro fallimento mostrato al mondo, mentre la Chiesa no,
affronta certo delle difficoltà immense, ma non è cosa nuova nella sua storia.
Del resto, la storia cristiana racconta fin dall’inizio di essere inevitabilmente costretta, per propria missione, rivoluzione, per propria natura “cristiana” di doversi misurare con situazioni scomode e difficoltà.
Non solo catacombe e persecuzioni: i seguaci ed i fedeli di Cristo, si trovarno un’immensa difficoltà vedendo o sapendo Gesù condannato a morte e poi morente, in agonia sulla Croce.
Eppure: di quante armate e divisioni poteva disporre anche allora? Quante legioni? E perfino numericamente, dovendosi misurare con l’umanità tutta per missione, quanti erano?
E di quali armi disponevano?
Dunque perduti?
No.
Non lo dico io, ma la storia, la verità storica che è possibile inserire nella storia che ci riguarda, una Verità più ampia che ha sfidato ogni probabilità, ogni calcolo possibile, ogni possibilità di vittoria certamente, in una lettura limitata, assai aberrante e limitante come fu quella di Marx per esempio, un “materialismo” storico che infine, ha dimostrato la sua pochezza ed inadeguatezza, ma anche al “secolo dei lumi” andò assai presto assai male,
ritrovandosi presto ad inseguir sostituzioni e sovrapposizioni pseudoreligiose in stile pagano (la Dea Natura, le Stagioni..), un “periodo del terrore” e poi una serie di tangenti deliranti che sono state concausa legittimante anche per arrivare ad uno Stalin e perfino ad un Hitler che aveva intorno all’idea di umanità, di dignità della persona, una proposta in cui è rintracciabile un prevaricante materialismo razionale di vedute, che per inadeguatezza di contenuto, poi ha finito per dimostrare come quando non si crede più in Dio, si possa finire per credere a tutto (misticismo-esoterismo, scientismo e così via, ma è indubbio che Hitler abbia riconosciuto alla scienza ed al ruolo “etico” degli scienziati, un potere enorme quanto disumano e disumanizzante infatti).
Ma appunto, di quante armi disponevano i cristiani allora, quando vennero a sapere che Gesù era stato condannato a morte? O quando potettero sentire con le loro orecchie e vedere con i lori occhi quel racconto nell’angoscia dei fratelli o direttamente sul posto?
Una. Una sola.
La fede nella Verità, in una lettura su un piano “religioso”.
Un’idea in una lettura fatta con una chiave più pragmatica e razionale che mette al bando il piano della religione, usando solo quello della ragione.
Ragione e fede, in realtà si incontrano e vedo che qui regna sovrana l’idea di una conflittualità insanabile di termini (Ragione contro religione, scienza contro fede.. gli armamenti già visti ed usati ed abusati che però, non valsero né al secolo dei lumi in chiave più anti-religiosa, né ai seguaci di Marx e compagni, una vera affermazione e vittoria storica a ben vedere, né valse la solidità di legioni romane o di farisei a dirla tutta).
Un’idea. La stessa con cui si scontra Lula ed il Brasile oggi. Un Lula che nulla sa della Chiesa, lo si desume subito da ciò che dice, che per inteso, è il miglior complimento che mai avrebbe potuto esprimere, un complimento esagerato e perfino immeritato direi, in quel dire che la Chiesa è la stessa di 2000 anni fa e che andando a vedere, sentiremmo dir le stesse cose.
Certo, affatto così: la Chiesa non è affatto immutata, ma viva. Può sembrar vita degna di un bradipo, ma è pur sempre viva e capace di cambiamento nella sua storia, nella sua missione, non immune dallo sbaglio e dalla tentazione, ma viva.
Idea di Cristo e Chiesa, allora, oggi sarebbero una minaccia per il Brasile?
Perché – o mio Dio, che terrore, paura enorme – oltre che viva idea, osa PARLARE?
Parlano tutti, ma se lo fa la Chiesa o l’idea di Cristo, paura eh?
Allora: qual’è mai questa arma prodigiosa, che bel lungi dal progresso scientifico-tecnologico continua ad essere riconosciuta come potenza, come poderosa arma?
Una spada.
E nemmen spada in chiave “materialista”, bensì metafora: una spada, una spada che divide,
come la Verità divide, non solo unisce gli uomini.
E qui in questo post, che si onora di fare sarcasmo (come Stalin), in nome del culto della razionalità, della proposta di “dittatura” della ragione e della verità che ne può scaturire…
con buona pace dei limiti e delle idola di pensiero a cui siamo soggetti, per quanto ci si ingegni ed anche un buon Einstein, per quanto non di ragione in difetto di capacità, non certo l’ultimo degli incapaci dell’uso raziocinante, è soggetto ai limiti della precarietà di ciò che rintraccia come Verità che è al di là di ogni uomo, lui compreso e lui potendo comprendere, dunque “superabile” per esempio a ricordarci che nemmeno il più geniale degli uomini, scampa alla condizione del suo limite…
è il sarcasmo di chi non ebbe capacità di adeguata saggezza e lungimiranza razionale, dimostrandone i limiti enormi, oppure è il sarcasmo di chi teme, ha paura, come si fa magari durante o dopo la visione di un film che ci spaventa, per esorcizzarla quella paura?
Qui in questo blog, in questo post almeno, che unisce agnostici ed atei e dunque idee diffidenti, prudenti o anche di negazione ed in disprezzo riguardo alle idee, perché una sola basta ad agitarli, preoccuparli, inquietarli, farli indignare, per non dir peggio (e mi pare sia il disprezzo più ampiamente rappresentato),
non leggo una che una valida idea capace di essere considerata degna di fiducia sufficiente, adeguatamente valida,
perché Gesù sulla croce o la Chiesa, non debba essere considerata un “pericolo”, una “minaccia”, anche se disarmati di tutto se non dell’unica arma possibile,
l’idea.
Perché, ça vans dire, non può essere minaccia la proposta non creduta e non credibile di fede per coloro che non ne hanno ed anzi, la temono o disprezzano, dunque resta solo il pericolo autenticamente avvertito: la ragione di quell’idea che eppure, oltre ad essere ancora oggi ragione capace e formidabile, senza armate o divisioni, senz’altra arma che di se stessa, è idea che ci racconta anche di fede-fiducia nella verità e nella questione di Dio.
Quando Lula si è espresso, non ha rivelato solo la sua profonda, inguaribile ignoranza e presunzione, perché incauto si è apprestato a sindacare su ciò di cui al contempo, rivela di non conoscere nulla (o non si spiegherebbe quel commento).
Ha dimostrato un riconoscimento, il proprio inconsapevole limite, la propria debolezza,
anche di idee ed è per questo che si è sentito di intervenire,
a porre rimedio ad un’idea che da 2000 anni (non sto a sottilizzare in modo meticoloso, dico approssimativamente ma parliamo di contenuti) effettivamente ha attrattiva per gli uomini, è riconosciuta ed avvertita Verità dalle coscienze, una Verità che li unisce, oppure che li divide come una spada,
dunque arma pericolosa una spada e siamo tu guarda, nel 2010,
ma non molto è cambiato.
Parrebbe insomma, che la Verità che riguarda gli uomini, sia sempre la stessa, così come gli uomini, per quanto si diano molte arie e siano come sempre, assai imprudenti, avventati nel dar giudizio senza nemmen conoscere, ma pensando di averla conoscenza (ed anche scienza a questo punto) adeguata.
Lula parla del Papa e della Chiesa, secondo suo intenderli.
Il Papa e la Chiesa parlano della verità che ci riguarda, secondo loro intendere.
Cioè Dio.
Lula parla di Dio, suo malgrado magari, proprio ora che ci sono le elezioni, che paura, che scocciatura, che rottura di balle.
E’ anche grazie a Lula se vediamo la debolezza della ragione degli uomini, che pare proprio non sia mai da sola, sufficiente ed adeguata per gli uomini.
Io sono credente e debbo dire che Lula lo ringrazio: fa un complimento eccessivo, perfino immeritato, ma è evidente che non ha la più pallida idea di cosa stia parlando,
come fu per Stalin, facendo sarcasmo,
come risulta forse anche qui dai commenti che ho potuto leggere, una gran parte di questi almeno,
non si ha un’idea chiara di cosa si parli, però si avverte timore, potenza,
una verità scomoda e pericolosa per cui parlarne ed esorcizzarne quel potere avvertuto come minaccia.
Ma è una semplice spada,
una metafora,
un’idea:
si spaventano tutti di molto poco,
forse avendo poco con sé, per non farlo.
Buona serata a tutti e grazie dell’ospitalità ed anche il mio sincero plauso e riconoscimento per ciò che ho letto nel “Regolamento”, cioè la proposizione di disponibilità al confronto con posizioni diverse.
Bene, anche io credo moltissimo nello strumento che può esser risorsa formidabile: il dialogo. Formidabile nel riconoscimento del potenziale di quella lingua di intermediazione e scambio a tutti concessa, la Ragione e che per quanto limitata possa essere, condizionata ai nostri limiti soggettivi ed oggettivi (esseri umani e non certo divinità perfette), abbastanza ampia da comprendere la possibilità del confronto anche con le ragioni d’una fede.
E così sia, con il mio apprezzamento ed incoraggiamento allora, in questo aspetto di un vostro impegno.
A.C.
GAME OVER 😉
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=124978
Chi ha detto che la chiesa antica non era contraria all’aborto?
Voi uccidereste un bambino? No di certo. Per voi il feto di pochi giorni o di poche settimane (addirittuta fino a 24 settimane in alcuni Paesi) non è una persona.
Vi faccio riflettere sintetizzando un passo del Vangelo, mi pare di Luca.
Dopo l’apparizione dell’arcangelo Gabriele a Maria e la predizione che Elisabetta era incinta e quello era il “sesto mese” per lei, Maria partì per dare una mano a sua cugina che era avanti con gli anni. Appena giunta da Elisabetta quest’ultima le corse incontro salutandola con le parole:”A che debbo che la MADRE DEL MIO SIGNORE venga a me? Appena ecc.ecc.”.
Ora, erano tascorsi pochi giorni dall’Annunciazione e quindi Gesù doveva essere un’embrione di poche cellule, eppure Elisabetta chiama Maria “MADRE”. Se Maria era madre quell’embrione era figlio e se era figlio non poteva essere una cosa ma una persona.
Spero che chi ha la mente aperta e non offuscata da pregiudizi abbia il tempo ed il modo di riflettere e di giudicare.
sì, ed era anche già crocifisso, morto e risorto…
Già, bella domanda…Il problema e’ e rimane, il manuale di istruzioni dove tu hai trovato la risposta che reputi illuminante….IL VANGELO. 😉
Pare infatti che non sia tra i libri che spizzano coerenza ed attendibilità, sai. Vuoi che ti faccio un esempio?
Rispondi alla domanda. Come fa’ Gesu’ ad essere da voialtri considerato il “Figlio di dio”, se e’ lo stesso VANGELO, che attraverso la genealogia di SUO PADRE GIUSEPPE, snocciolata da Matteo (1,1-16) e attraverso Luca (3,23-38), lo fa’ discendere da ABRAMO?…Peraltro, le stesse genealogie di Luca e Matteo, riportate dal tuo VANGELO, sono alcuanto sature di lacune e sostanzialmente DIVERSE. Sintomo che le idee chiare in merito, non ci sono mai effettivamente state. 😉
Insomma, per concludere…Gesu’, e’ FIGLIO DI DIO, oppure e’ FIGLIO DI GIUSEPPE!?
http://it.wikipedia.org/wiki/Genealogia_di_Ges%C3%B9
Aver trovato una presunta risposta nei Vangeli all’interruzione di gravidanza, e’ come aver trovato la formula del moto perpetuo sul manuale delle giovani marmotte. 😉
Buona giornata ARL 😉
Il problema è ancor più semplice, chi è all’epoca che sceglieva di abortire pubblicamente? quindi che senso avrebe avuto da parte di Elisabetta il non usare la parola madre?
Inoltre è ovvio che chi decida di tenere il figlio, ancora al livello embrionale, venga considerata madre, mi sembra semplicissimo e colloquialmente (come credo parlassro le due) si dice ‘come sta il bambino?’ anche se ancora bambino non è e potrebbe anche mai diventarlo per, ad esempio, un aborto spontaneo.
Batrakos lascia che il soggetto ARL ci arrivi da solo ragionando di piu’ sui mezzi che tiene in considerazione per ricercare la sua verità, piuttosto che sul fine ultimo di accettare la stessa.
Se la mia calcolatrice mi dice che 1+1=3, non significa che 3 sia la risposta esatta, ma che la mia calcolatrice deve essere cestinata…A prescindere insomma dalla Elisabetta e dall’arcangelo Gabriele della situazione. 😉
Paul e tutti,
chiaramente, ove non si fosse capito, non davo per storicamente buono il racconto evangelico dell’angelo e compagnia briscola; era solo per sottolineare che, pur stando dentro la stessa ottica, la frase portata non aveva senso nemmeno a quel livello.
Piano coi giudizi su Lula, gente: il Brasile -come tutta l’America latina- ha residui normativi ottocenteschi e rimediare a tutto è opera immane e pluriennale. Avete presente quel che ha fatto il Partito dei Lavoratori in sole 2 legislature? Non c’era mai stato un governo così!
Il Brasile ha fasce ampissime di indigenza e ritardo sociale e molti temi erano assai più urgenti dell’aborto, visto che la gente muore di povertà. Adesso il PDT affronterà la terza legislatura, forte del sostegno di un popolo che ha dato fiducia a chi parlò ANCHE di liceizzare l’aborto.
Evitiamo confronti diretti con le leggi europee: il Brasile và confrontato con la Colombia o il Messico, l’Italia con la Germania e la Spagna, relativizzando i giudizi qualitativi.
Tutto sommato, direi che Lula ci fa mangiare la polvere.