On line la quarta puntata del programma radio “Liberi di non credere”

E’ disponibile sul sito del circolo UAAR di Padova la registrazione della quarta puntata del programma Liberi di non credere, andata in onda il 1 novembre su Radio Città Aperta. In studio, Adele Orioli (responsabile per le iniziative legali). Liberi di non credere è il primo spazio radiofonico gestito dall’UAAR e interamente dedicato ai non credenti, con notizie, informazione laica, approfondimenti dal mondo dell’incredulità. Il programma si può ascoltare in diretta a Roma e nel Lazio sugli 88.9 di Radio Città Aperta oppure online, in streaming. La prossima trasmissione andrà in onda il 15 novembre alle ore 14:30: sono previsti ospiti e interviste.

7 commenti

bismarck

“Questo articolo è stato pubblicato martedì, 2 novembre 2010 alle 23:34”
Come sarebbe? Sono adesso le 23:00 circa, aggiustate l’orologio!

Alfonso

Forse è l’ora del server. Anche il tuo commento risulta postato alle 23.58, mentre tu dici che sono le 23 circa. 😯

POPPER

L’ho ascoltato molto volentieri.

voglio fare una riflessione:
Trattato di Amsterdam
ARTICOLO 13(ex articolo 6 A)
Fatte salve le altre disposizioni del presente trattato e nell’ambito delle competenze da esso conferite alla Comunità, il Consiglio, deliberando all’unanimità su proposta della commissione e previa consultazione del Parlamento europeo,può prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali,gli handicap,l’età o le tendenze sessuali.

Se è stato deliberato all’unanimità, come mai in Italia certi diritti la Corte Costituzionale li sottopone alla cattotalebana maggioranza parlamentare? Parlo dei matrimoni gay, si intende, ma anche di altri diritti negati dal ddl Calabrò sull tortura di fine vita.

Sui diritti si dovrebbe essere coerenti con i trattati europei, mentre invece in talia si è tutt’altro che coerenti e di soliti si rimedia sempre delle infrazioni gravissime che costano parecchio, tutto ciò a causa dell’intromissione vaticana, che oltre a costarci molto già per conto suo ci causa anche le infrazioni ai trattati europei; tuttavia, quando c’è da risarcire lo stato per l’ICI non pagatagli ecco che subito la chiesa cattolica grida al lupo al lupo.

Paul Manoni

Ottima puntata… 😉
Interessantissima anche questa!

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